UN INCONTRO PARTICOLARE 2 By asce asce@tiscali.it La chiamata di anna Era passato un mese dall'incontro con Anna e mi ero ormai rassegnato a non vederla mai piāš. Al pensiero non sapevo se essere felice per il pericolo scampato o infelice per quei momenti splendidi passati con lei e che non avrei potuto provare con nessun'altra donna. Ero al bar a bere un caffč quando mi squilla il telefonino, rispondo: "si pronto?" "ciao marco, sono anna ti ricordi?" "certo, dimmi" "volevo invitarti a casa mia, sei libero vero?" domanda inutile sapeva che avrei disdetto qualunque impegno per vederla "si, dimmi dove abiti?" mi dice l'indirizzo con l'invito di andare da lei il primo possibile. Disdico gli impegni presi per quel giorno e mi fiondo da lei. Durante il viaggio mi trovo a riflettere se sia una buona idea andare da lei, sapevo cosa poteva succedermi eppure non vedevo l'ora di arrivare. Arrivo finalmente all'indirizzo indicato e mi trovo davanti una maxi villa di quelle in stile hollywoodiano. "Ma chi cavolo č veramente quella ragazza?" non potevo fare a meno di domandarmelo troppe cose erano strane in tutta questa storia. Suono al videocitofono e una voce maschile mi dice di entrare. Seguo il viottolo fino alla fine e scendo. Mi viene incontro un uomo sui 50 anni dicendomi che il maggiordomo e invitandomi a seguirlo. Entriamo in casa e mi porta in una sala pesi dove vedo 2 persone esercitarsi alla panca piana. La prima cosa che mi sorprende sono i pesi che le 2 persone tirano su, almeno 400 chili a testa, la seconda il numero dei bilancieri ... Come 2? Conoscevo una sola persona capace di una cosa simile. Mi avvicino incuriosito e vedo da una parte Anna che senza sforzo continua a fare ripetizione e dall'altra vedo una splendida quarantenne che tira su il peso con la stessa semplicitā della compagna. Continuano a fare ripetizioni, io ben presto perdo il conto perché mi perdo guardando i loro splendidi corpi. Tutte e 2 erano vestite con un minuscolo top e un hot pants che lasciavano poco all'immaginazione tanto erano piccoli e aderenti ai corpi. Finalmente finiscono e Anna mi saluta: "Ciao, come vā ?" sbalordito dal fatto che dopo quell'interminabile serie non abbia neanche il fiatone rispondo balbettando "be ... bene grazie, e tu? Stavi facendo allenamento?" "si giusto un po' di esercizio per tenermi in forma; sorpreso? Non dovresti, conosci la mia forza o te ne sei scordato?" Dice mostrandomi il gigantesco bicipite "no, no ricordo" faccio immediatamente. "Sono sorpreso di vedere che c'č qualcun altro che tira su i tuoi stessi pesi" "Ohhh č vero non vi siete ancora presentati; mamma questo č marco il ragazzo di cui ti avevo parlato" La mamma di Anna si avvicina, io cerco di guardarla negli occhi ma č impossibile il suo corpo č un richiamo incredibile. Il seno esplodeva da dentro il top, come minimo aveva un quinta misura con 2 capezzoli lunghi che spuntavano da sotto la stoffa; le gambe lunghe e muscolose il ventre formato da 8 cubetti che sembravano di marmo ... capivo come era potuta venir fuori una ragazza come Anna. "Vedo che anche lui č ipnotizzato dal mio corpo" dice ridendo la mamma. "Stessa figura da idiota fatta con sua figlia mi scusi" "Non ti preoccupare capita spesso anche a uomini di 60 e passa anni di fare la stessa figura, e poi sono in pochi che riescono comunque a guardami negli occhi come stai facendo adesso." Anna ride della scenetta, avevo replicato in pieno la figuraccia fatta con lei chissā se avrebbe portato alla stessa conclusione??? "Ti ho chiamato oggi non per il motivo che pensi te" mi dice Anna "ma solo per fare da giudice" "Cosa devo giudicare?" dico incuriosito. "Chi tra noi 2 č la piāš forte" dice la madre che si chiama Giulia. "Ma non potreste vedere chi tira su piāš pesi?" "No perché non riusciamo a metterci d'accordo su quale sia il muscolo che va preso in considerazione e ci serve un giudice" dice Anna. "Allora ci stai?" la risposta non era cosi semplice. Dovevo stare attento, qualunque giudizio avrei espresso perché una delle 2 mi sarebbe di sicuro andata contro. "Ok ma con regole precise: il mio giudizio non potrā essere contestato e non potrā˛ essere minacciato in nessun modo ci state?" "Si altrimenti non ti avremmo chiamato" dice Anna "Non č che visto che ti sei scopato mia figlia favorirai lei?" chiede Giulia. "Non ti preoccupare come hai detto č stata solo una scopata non c'č nessun sentimento in gioco" ribatto "OK allora iniziamo". "Aspettate; sarete qua dentro una alla volta non dovrete vedere quanto riuscirā a tirare su l'altra d'accordo?" Accettata questa regola iniziano la sfida con la panca piana. Prima Giulia la vedevo mettere su sempre piāš peso fino a quando arrivā˛ a 600 kg. Pensavo che avesse esagerato invece si sdraia e inizia a tirare su e giāš il bilanciere fino a fare dieci ripetizioni. Si alza neanche sudata e inizia a levare i pesi. "Allora?" "Incredibile!!!" esclamo esterrefatto. "Grazie" e esce. Entra Anna e si ripete la scena, stessi pesi e stesse ripetizioni. La cosa mi fa sospettare. Chiamo dentro Giulia e gli dico di usare la leg press. Il peso che mette su č incredibile e anche lāŦ esegue 10 ripetizioni. Faccio entrare Anna; stessa scena. Mi stavano chiaramente prendendo in giro. Decido di mascherarle. "Entrate tutte e 2!!!" urlo. Madre e figlia entrano dentro la sala, il solo vederle camminare verso di me mi provoca una tremenda erezione mai visti corpi cosi belli e sodi. "Ho preso la mia decisione" "Di giā ?" dicono tutte e 2 stupite. "Si, visto che mi stavate prendendo in giro ... Non so dove volevate arrivare ma sono sicuro che sappiate benissimo chi č la piāš forte tra voi quindi potete darvi da sole la risposta" "Visto mamma che ti dicevo? Lui č diverso dagli altri" "Hai ragione č il primo che non casca nel nostro tranello" "Cosa vuol dire?" dico io. "Vedi volevamo vedere quanto avresti resistito prima di saltare addosso a una di noi ... alcuni sono impazziti dopo il primo esercizio" dice Anna "e dovresti vedere come sono ridotti adesso" dice ridendo la madre. Preferisco non saperlo, penso tra me e me, chissā cosa č successo a quei poverini. "E visto che ho 'superato' la prova cosa mi succede?" "Vedi, io ho iniziato molto presto a scopare e ho provato di tutto" dice Anna "una delle poche cose che mi mancava era un incesto, e sono riuscito a provarlo con mia madre. Era giā una bella donna prima poi gli ho fatto prendere il farmaco che ho preso io ed ecco i risultati, fagli vedere". Giulia iniziā˛ una serie di posizione che misero sempre piāš in risalto i suoi muscoli soprattutto il seno che continuo a crescere sempre di piāš fino a quando non ruppe il top. "Uffa mamma di nuovo!!! Ti avevo detto di prendere una taglia piāš grossa" "Avevi ragione; e tu che ne dici? Ti piacciono le mie enormi, durissime tette?" Cosi dicendo si avvicina mi alza con una sola mano e mi fa sedere sulle sue tette che ormai hanno raggiunto un ottava misura. "Ora ti č chiaro lo scopo della nostra prova?" "no non ancora"dico io balbettando. "Volevamo trovare uno che riuscisse a non saltarci addosso e a controllarsi per poi scoparcelo senza pietā " "E ora?" "Per ora ti scopa la mamma poi vedremo" Finita la frase Giulia mi strappa i pantaloni di dosso e inizia a farmi un pompino lasciandomi seduto sulle sue enormi tette. Dopo pochissimo gli vengo in bocca "Guarda che non mi accontento di cosāŦ poco" detto questo si strappa di i pantaloncini mi sdraia su una panca e si mette sopra usandomi come se fossi un vibratore. Sentivo i muscoli della vaginali stringersi intorno al mio cazzo sembrava volesse strapparmelo via. Dopo un'pā˛ in quella posizione si alza e mi solleva con una mano e mi inizia a scopare in piedi. Non avrei mai pensato che sarei potuto finire sbattuto in quel modo da un'altra persona che non fosse Anna; sento che lei gode e cerco di resistere dandomi da fare anche io ... Errore ... Giulia vedendomi attivo pensa che non ci sta dando abbastanza dentro e mi scopa ancora piāš violentemente; mi sembrava di esser sbattuto contro un muro a ogni colpo ... Mi risveglio sdraiato su un divano, Anna e Giulia che mi sorridono: "Bravo ti sei dato da fare anche questa volta" fa Anna, "Mia figlia ha ragione sei stato proprio bravo" questi commenti mi fanno capire che non mi succederā nient'altro e tiro un sospiro di sollievo ... "Visto che sei riuscito a passare sia il mio giudizio che quello di mia madre sarai chiamato altre volte e, vedrai, sarā piāš divertente" "Vuol dire che questa non č l'ultima volta che ci vediamo?" dico a Anna "no, no, perā˛ ti contatterā˛ io quando sarā il momento adesso puoi pure andare via se vuoi". Non ci rifletto neanche un secondo e mi congedo da quelle 2 ipervitaminizzate prima che cambino idea; sarā pure bello far sesso con loro ma č un'po' troppo deleterio per la salute.