questa storia è stata scritta per un grande amore. commenti o contatti al lottatore39@hotmail.com Un sogno... poco decente, ma comunque, un bel sogno, e tanta fantasia. Una giornata estiva, a Rimini. Mi trovo sulla terrazza con piscina del più bell'albergo di Rimini. C'è una fantastica piscina, tanto sole, nessuno, solo io in quel fantastico posto! Mi sono fatto portare una panca ed un bilanciere, ho deciso di allenarmi al sole cocente estivo, al bordo di quella fantastica piscina, senza nessuno che osserva, ma aspetto qualcuno! Da quindici giorni mi trovo in questa località, sono ormai abbronzatissimo, sono veramente nella mia forma fisica migliore. In spiaggia molte donne, giovani e meno giovani mi notano, mi fissano, aspettano che io entri in acqua per vedermi fare le mie lunghissime nuotate; alcune sono davvero così audaci nell'osservarmi che mi fanno arrossire. I loro sguardi sembrano accarezzare il mio corpo per poi togliermi quel minuscolo slip bianco che indosso normalmente con disinvoltura e che quando esco dall'acqua ed è bagnato è anche quasi trasparente. Ma io non mi curo molto degli sguardi invitanti delle mie ammiratrici! Continuo a cercare una ragazza: biondina, con morbidi capelli, occhi ora azzurri, ora grigi, perfino verdi a volte. La incontro spesso al bar della spiaggia, sempre sola, cerco di incrociare il suo sguardo: nulla, non mi degna nemmeno di una occhiata. Mi hanno detto altri uomini che "è la più stronza bagnante della costa, superba e fredda, una figa pazzesca, sembra non si voglia decidere a scegliere un uomo con cui stare, nessuno ce la fa con lei". Debora si chiama, sembra, quella stronza. Sarà anche stronza ma a me non me ne frega nulla, devo conoscerla a tutti i costi. Ha un fisico da favola: alta, magra e muscolosa al punto giusto, indossa dei bikini mozzafiato, spesso nemmeno il reggiseno porta: quel seno piccolo e grazioso non rappresenta volgarità e non offende nemmeno il più bigotto della costa. E quelle gambe lunghe ed affusolate, con quelle cosce forti che... quando cammina i suoi addominali sono uno spettacolo, definiti guizzano in modo eccitante e.... vista da dietro fa resuscitare i morti. Quello slip che porta lascia scoperti i glutei tondi, piccoli e duri, muscolosi che... insomma una figa super, abbronzata, di un colore ambra, mi fa impazzire: la devo avere, o non mi chiamo più gio! Vedremo se la stronza è proprio così inarrivabile, possibile? E sono qui, sulla terrazza, alle prese con il mio bilanciere: mi alleno a dorso nudo, leggermente sudato, uso dei pesi medi, aspetto qualcuno, non mi devo stancare per nulla. Finalmente ecco che la porta di accesso alla terrazza si apre, aveva ragione quel cameriere che mi ha dato la dritta: Debora, eccola. E' solita venire qui a prendere il sole, quando non c'è nessuno. Si avvia verso il bordo della piscina, io faccio finta di non vederla, inizio una serie di esercizi. Lei non mi ha visto, forse! Giunta alla sua postazione si volta verso di me: e mi vede, ha come un gesto di disappunto per essersi accorta di non essere completamente da sola. Io la ignoro, ma la sbircio, mentre mi riposo in attesa della prossima serie. Che figa, davvero che figa: indossa solo un tanga che le copre a malapena il pube, spero si volti per vedere il resto dello spettacolo. Ai piedi porta un paio di zoccoli dal tacco a spillo: quelle gambe mi fanno impazzire, anche se lei è distante forse 50 metri da me. Si gira: quel culetto deve sembrare di marmo, duro piccolo e sodo, la schiena perfetta, le spalle, le braccia, tutto denota in lei una frequentatrice assidua di palestre. Debora stende il suo lenzuolo di spugna e si sdraia, al sole, sul bordo della piscina. Porta occhiali da sole, non capisco se mi guarda o meno, ma è girata verso di me, su un fianco, con le lunghe gambe guizzanti di muscoli. Eppure mi guarda, ne sono sicuro. Inizio una ennesima serie con il bilanciere, cerco di eseguire l'esercizio il più correttamente ed elegantemente possibile. Mi sento una forza addosso che ... quella donna mi eccita anche se non la posso vedere, sdraiato come sono sulla panca. Arrivo alla quinta ripetizione e per concentrarmi meglio socchiudo gli occhi, cerco di non pensare a quella figa! Ma sento come se il peso aumenti improvvisamente, strano, apro gli occhi e vedo due mani sull'asta del bilanciere, due gambe lunghe e sensuali, un minuscolo slip: è lei che preme sulla barra per mettermi in crisi aumentando il peso: è proprio una stronza! Sento una sua risata fragorosa, finalmente, ha anche una voce! "Guardalo il fusto, non ce la fa già più, bastano due manine come le mie, e lui scoppia!" Io per tutta risposta spingo con le braccia ed il bilanciere arriva alla fine della sua traiettoria, lo poggio ai supporti. Mi alzo dalla panca, ansimando, sudato, la affronto, quasi con rabbia. Ma quegli occhi che mi compaiono davanti mi bloccano: si è tolta gli occhiali e mi fissa, in silenzio, mi sfida! "Allora, problemi, maschione?" "No e tu?" "Nemmeno io, allora cosa aspetti a presentarti?" Ci presentiamo, decido di smettere l'allenamento ormai giuntoquasi alla fine. Mi invita al bordo della piscina: mi sembra di essere al settimo cielo. Sono stanco ed ho i muscoli indolenziti. Ci sdraiamo uno accanto all'altra, sento il suo profumo, si mescola con l'aroma del mio sudore, forse sarebbe meglio che io... Lei in un attimo è in acqua, mi invita, mi tuffo e la raggiungo. Le sue mani si posano sulle mie spalle e mi spinge sotto acqua; la afferro ai fianchi e la porto sotto con me! Voglio vedere se resiste sott'acqua. La trascino sul fondo della piscina, resiste bene. Iniziamo una sfida. Abbraccio la mia rivale, lei si stringe a me, è piacevole sentire quel corpo forte e snello avvinghiato a me. I secondi passano, sento che sta per cedere, annaspa per tornare a galla, cercando di liberarsi. Non cedo, la trattengo, il suo viso è a portata, la bacio con forza, durante il bacio le cedo un po' della mia aria direttamente nei suoi polmoni; si riprende subito, è meravigliosa la sua reazione, si avvinghia con forza a me, sento le sue mani che cercano i miei muscoli, le mie mani fanno lo stesso su tutto il suo corpo, siamo risaliti a galla. Ci lasciamo un attimo, senza parole. Mi assale, così in acqua. La sua forza è notevole, Lottiamo in acqua, corpo a corpo, cerca di togliermi lo slip, io faccio altrettanto con il suo. In un attimo siamo nudi, sempre in acqua. Lei mi fa spostare verso un punto dove l'acqua è più bassa, i nostri piedi poggiano sul fondo della piscina. Lottiamo abbracciati, la spingo verso il bordo della vasca, ormai è mia, sono suo. "Scopami, scopami, sono giorni che ti aspetto, stronzo bastardo figlio di puttana scopami!" "Ti spezzo, ti faccio vedere, stronza che non sei altro: ti farò piangere dal piacere!" "Cosa aspetti, bastardo?" "Ecco!" Con le braccia la sollevo quel tanto che basta, il suo corpo si stringe al mio, le sue braccia mi avvinghiano le spalle, le sue gambe mi stringono alla vita, e poi in un attimo sento il mio membro duro che la penetra fino in fondo, con prepotenza. E' lei che si è fatta penetrare, è lei che si muove con me dentro, con dolcezza prima e poi con una rapidità e ritmo fantastici. Da ora per lunghissimi minuti è come una gara fra di noi, una gara di resistenza, ci diamo piacere e prendiamo piacere in un modo fantastico, lì in acqua, a lungo, stringendoci ed avvinghiandoci sempre più stretti, in un abbraccio d'amore fantastico, baciandoci e muovendoci uno dentro all'altra, urlando a tratti di piacere e di gioia. Fatichiamo assieme, ancora a lungo, poi io sento che il suo corpo si inarca, si abbandona completamente fra le mie braccia, si tende in ogni muscolo, lascia che sia solo io a muovermi dentro di lei, la sento sempre più tesa, ancora, ancora insisto, lei ha gli occhi chiusi, il viso è trasfigurato dalla passione, ancora una attimo, il suo corpo fra le mie braccia sussulta, una due tre volte.. ecco che.. con un sospiro Debora raggiunge il massimo della sua estasi, io sono al massimo della mia eccitazione, resisto per portarla al colmo del suo piacere, ma non resisto ormai più. Urla, quasi, si inarca ancora di più, fra le mie braccia.. anche io non resisto davvero più ed ecco che la mia compagna cercando di svincolarsi dalla mia stretta, si avvinghia a me, le sono sempre dentro, ci muoviamo ancora rapidissimi.. raggiungiamo il piacere quasi assieme, sembrava impossibile. Lentamente ci rilassiamo abbracciati, nell'acqua, come due amanti che si conoscono da sempre, dolcemente ci baciamo, appassionatamente, forse pronti a ricominciare, ma con tanta voglia di dolcezza e di tenerezza. Si abbandona a me, la prendo in braccio a la porto fuori dalla vasca, salendo la breve scalinata. Il suo corpo fra le mie braccia è forte e flessuoso, fresco e vibrante. La sdraio sull'asciugamano e la asciugo con cura, accarezzandola..... mi sembra di conoscerla da secoli. Siamo stati uno dell'altra in modo magnifico. Questa vacanza di sogno sarà interminabile, per me e la mia dolce nuova compagna: debi!