Super zia parte 2 By Asce, asce8305@hotmail.com Ci rialziamo, a fatica, e ci facciamo a turno la doccia, commentando cosa era successo con grande meraviglia: "Non ci credo ancora, che donna e che scopata" "Non so come abbiamo fatto a sopravvivere, mi sembra che essere sbattuto contro un muro" "Si, incredibile davvero. Chissà come si vestirà tua zia adesso" "Non lo so, credo che ci verrà di saltargli addosso ma se non vogliamo finire male è meglio trattenerci" dico io "Si hai ragione altrimenti rischiamo grosso" concordano gli altri 3 "Andiamo a vestirci dai" Andiamo a vestirci nella stanza dove abbiamo posato la roba e intanto sentiamo in cucina il rumore di mia zia che prepara da mangiare, la cosa mi rassicura, è passato troppo poco tempo per essersi messa perfettamente in tiro. Ci dirigiamo in cucina e quando entriamo la visione di mia zia è sconvolgente: si era messa una maglia iperscollata senza reggiseno, che lasciava scoperto praticamente tutto il seno, e sotto una microgonna che lasciava scoperte le gambe che aveva oliato per renderle lucide e farci impazzire, completavano il tutto delle scarpe con il tacco da 15 cm per slanciarla ancora di più, e i capelli biondi raccolti in una coda. Emanava sesso da tutti i pori. "Siete arrivati a mangiare giusto in tempo, bene bene. Sedetevi" Ci sediamo a tavola, io ho mille domande da fargli e dopo un attimo di silenzio inizio a parlare "Scusa zia, o devo chiamarti padrona, posso farti qualche domanda?" gli dico guardandola un po negli occhi e un po tra la scollatura delle tette. "Quando non stiamo facendo sesso o roba del genere puoi chiamarmi zia, che domande mi devi fare?" "Volevo chiederti come mai sei così incredibilmente forte, è una cosa mai vista" "Ti risponderò: io mi sono sempre tenuta in forma, vado in palestra da quando avevo 14 anni, prima per tenermi in forma, visto che facevo la modella, poi proprio per passione quando avevo superato i 25 anni e chiuso la carriera. Pensa che quando ero sposata con tuo zio i lavori di fatica li facevo io, che ero già molto più forte di lui" "Non mi sorprende" dico ridendo con gli altri che danno occhiate d'approvazione "Il vero cambiamento è stato più o meno dieci anni fa, quando avevo trent'anni, non trovavo lavoro e c'era un sacco di gente nella mia palestra che mi guardava mentre tiravo su pesi che molti uomini non riuscivano a tirare su, anche se avevo meno massa di loro." "Ecco, scusami, volevo chiederti anche questo, com'è possibile che non hai dei muscoli enormi, sei molto proporzionata, e una forza cosi grande?" "A me fare massa non mi ha mai interessato, a me interessa la forza che scaturisce dai muscoli quindi ho sempre fatto esercizi mirati, comunque, questi che mi guardavano era gente in là con gli anni e piena di soldi. Un giorno uno di questi mi si avvicina e mi chiede se fossi disponibile a fare uno spettacolino per loro. Subito m'arrabbiai dicendomi per chi mi aveva preso mica ero una puttana ecc ecc, però poi stetti a sentire l'offerta, mi pagavano praticamente per allenarmi davanti a loro in topless. Ci pensai un po' ma poi, anche parlando con tuo zio accettai. La prima volta, soprattutto al inizio fu imbarazzante, ma poi quella sensazione di controllo che provavo, mentre loro godevano, mentre io tiravo su pesi che loro non sarebbero mai riusciti sollevare mi piacque e decisi di fare ogni tanto questi spettacolini per tirare su qualche soldo. Naturalmente mi allenavo sempre di più anche perché a tuo zio piacevo sempre di più. Poi ci fu il male di tuo zio, io per scaricarmi, appena lui riposava sotto effetto dei sedativi, scappavo in palestra e mi allenavo come una disperata. Era l'unico modo che avevo per liberarmi la mente e senza nemmeno accorgermene inizia a tirare su pesi che nemmeno i bodybuilder che frequentavano la palestra riuscivano a alzare. Una volta, negli ultimi giorni di tuo zio, andai in palestra, e c'era un gruppetto di questi esaltati vicino a una panca piana che si congratulavano con uno in particolare per aver sollevato un certo peso. Io, come un automa, mi sono avvicinata alla panca, aggiunto un altro centinaio di chili e iniziato a pompare: era il mio riscaldamento!!! Non avevo minimamente la cognizione della mia forza, qualunque cosa sollevassi mi pareva normale invece non lo era." "Incredibile, usando lo sport come uno sfogo sei diventata così uaoooo" "Non solo per sport effettivamente. Dopo la morte di tuo zio, mi ritrovavo a 35 anni senza lavoro e senza sapere dove sbattere la testa. Di nuovo i 'guardoni' mi richiesero di fare qualche spettacolo per loro, ma questa volta ero io a essere diversa. Iniziai a prendere coscienza della mia unicità, e della bellezza del mio corpo. Lì feci completamente impazzire, venivano nei pantaloni a ogni dimostrazione della mia forza, più cercavano prove per vedere il mio limite più io le superavo senza sforzo. Da quella sera inizio una nuova vita per me. Decisi di sfruttare il mio talento." "Ora capiamo il perché della tua forza" dice Enzo "ma non ci hai ancora spiegato come mai hai tutta questa esperienza in ambito sessuale" "Ti ringrazio per aver addolcito cosi bene la pillola" dice zia sorridendo dolcemente verso Enzo "ma il perché è presto detto: per fare davvero i soldi non potevo solamente puntare sulla mia forza, dovevo dare di più infatti i miei spettacoli divennero sempre più spinti, prima mettevo noci di cocco in mezzo alle tette e le rompevo aumentando i pettorali, poi iniziai a fare dei pompini tenendo sollevato da terra il più pesante di turno e così via... Fino a quando mi fecero un offerta che non potei rifiutare. Organizzarono una festa in una villa e io ero l'attrazione principale. Dovevo dare dimostrazione della mia forza e, me lo fecero capire, fare sesso con qualche facoltoso avventore. Alla festa tutti questi riccastri erano accompagnati da bellissime ragazze, normalmente giovani mogli che, per quanto belle non gli davano più quel più di sensualità che cercavano. Lo trovarono in me. Non ve la sto a fare lunga, ma dopo quella sera io sono diventata il centro del loro mondo. Invece di sentirmi legata da preconcetti sessuali mi lascia andare a un orgia sfrenata in cui penso di essermi passata tutti i presenti, comprese le mogliettine e la servitù. Non mi facevo una scopata da troppo tempo e quella sera mi levai abbondantemente la voglia. Da allora, ogni settimana, faccio una festicciola con queste persone." "Ma non ti fanno schifo? Hai detto che sono vecchi..." "Io non ho mai detto che ho fatto sesso con loro. Scoprì con mia grande sorpresa, che erano un gruppo di voyuer e che non gl'interessava il sesso, ma vederlo fare dalle loro mogli. Infatti ogni ragazza era accompagnata da dei modelli che servivano allo scopo." "Vuoi dire che 'sti scemi potevano fare sesso con te e con delle fiche allucinanti e invece si sono ammazzati di seghe per tutta la sera????" Giovanni era alibito "Si, esattamente. E la cosa va avanti ancora adesso. Normalmente mi portano 3 o 4 modelli solo per me in modo che mi possa un po' divertire e poi finito con gli uomini do una ripassata alle consorti che sono molto felici di finire tra le mie braccia" "Gente scema ce n'è al mondo" "Si, forse lo sono, ma a me va benissimo perché così ho trovato come mantenermi, alla grande direi" "E quando sarebbe la prossima festa?" chiedo sempre più curioso "Tra una settimana, e vi faccio una proposta: visto che ultimamente i ragazzi che vengono sono tutto fuorchè interessati al sesso che ne dite di diventare i miei modelli? Invece di andare a cercare ragazzi effemminati in giro, ci sarete voi a soddisfare le mogliettine che verranno di volta in volta" "Stai scherzando vero, zia?" "No sono assolutamente seria, inoltre verreste pure pagati, e anche profumatamente" "Accettiamo subito" dico io per tutti, una proposta del genere non si può rifiutare "Certo, certo accettiamo" ripetono anche gli altri "Bene, immaginavo che avreste detto così, però c'è un piccolo particolare... Cosi non siete pronti..." "Perché?" "Qui si parla di modelli, e voi, se li surclassate come voglia di scopare e uccelli, perché siete tutti ben dotati per fortuna, a livello di muscoli non ci siete proprio. Vi aspetta una lunga settimana di esercizi, trattamenti estetici e sole per rendervi presentabili." "Ma proprio non andiamo bene così?" Enzo, il più tondo del gruppo, vedeva concretizzarsi tutte le sue paure. "No assolutamente, vi farò venire fuori una bella tartaruga in questa settimana, ci saranno anche dei momenti piacevoli vedrete. Adesso però passiamo a noi. Ho notato che tutti voi, benché desiderosi di mettere le mani sul mio corpo" e dicendo questo mia zia si alza passandosi le mani sulle tette palpeggiandosele "avete compreso che senza un mio ordine preciso non dovete farlo. Questo mi fa piacere vuol dire che avete capito chi comanda e rispettate i miei ordini." facciamo di si con la testa, tutti con lo sguardo all'altezza dei suoi seni. "Ma ho una domanda per voi, pensate di aver visto tutto riguardo alle mie tette?" Continua....