Super Zia By Asce, asce8305@hotmail.com Inizia tutto cosi: io e tre mie amici, Mario, Giovanni, Enzo e io, Luca, irrimediabilmente senza soldi, decidiamo di andare a passare le vacanze estive al mare da mia zia. Mia zia è sui 40 anni, alta sul metro e ottantacinque, che ha perso il marito per un brutto male e adesso vive da sola vicino al mare. Era stata una dei miei pensieri erotici, quando ero adolescente, visto che era un a bellissima donna, aveva fatto anche la modella in qualche occasione. Arriviamo nel primo pomeriggio a casa sua, la giornata è calda e lei ci viene incontro con un vestito leggero che metti in risalto le sue forme: e che forme non ricordavo che avesse un davanzale cosi spettacolare per non parlare delle gambe belle toniche. Posati i bagagli una stanza decidiamo di andare al mare. Appena restati da soli, lontani dalle orecchie di mia zia, iniziano i commenti: "Ce lo potevi dire che tua zia era cosi gnocca, sono rimasto imbambolato a guardargli le tette, se lo sapevo mi preparavo" mi dice uno degli amici, "Già, abbiamo fatto tutti la figura dei morti di fica, non riuscivo a staccare lo sguardo dal suo culo e quest'altro sbavava mentre gli guardava le gambe" "Ma avete visto che polpacci??? che spettacolo!!" "E le tette allora? Grosse e sode veramente fantastiche, chissà se la zia ha bisogno di qualcuno che se la trombi" "Si certo, ha proprio bisogno di te una fica del genere...." "Ohhhh boni, è comunque mia zia, acquisita ma zia, non potreste evitare? Tanto nessuno di voi ha una qualunque possibilità o volete fare collezione di 2 di picche???" "Ma piantala te, che parli così solo perché è tua zia, altrimenti saresti anche te a fare i nostri discorsi" Arriviamo al mare, e passiamo la giornata lì prendendo il sole e facendo il bagno decidiamo di tornare solo dopo aver conosciuto un pò di ragazze con cui ci scambiamo il numero di cellulare per passare poi la serata insieme. Mentre torniamo indietro buchiamo una gomma proprio vicino a casa di mia zia, quindi ci tocca spingere fino a casa la macchina perché avevamo lasciato il cric a casa per far posto ai bagagli. Arriviamo nel vialetto di casa e si avvicina mia zia che stava uscendo ed era in jeans e maglietta. "Dove avete bucato? Qui vicino spero..." "Si zia, per fortuna non abbiamo dovuto spingere tanto, ora ci tocca smontare la gomma e portarla da un gommista per farla riparare; hai un cric nella macchina?" "Si ma è un po' particolare mi sembra che si possa usare solo sulla mia macchina però..." "Me lo fai vedere?", mia zia va dalla macchina e io la seguo: rimango ammirato dalla sua schiena e dal suo culo, saranno i jeans penso, perchè è veramente marmoreo e alto. La schiena poi è spettacolare, i muscoli definiti, accidenti che fica hanno ragione i miei amici... "Ecco il cric" la voce di mia zia mi riporta alla realtà, "Accidenti hai ragione questo non va bene sulla nostra macchina" "E come volete fare allora?" "La tiriamo su noi, te metti qualcosa che faccia spessore e poi smontiamo la gomma con la crociera, direi che è l'unica..." "Dai ragazzi dobbiamo tirare su la macchina" dico ai ragazzi Ci mettiamo dal lato della gomma bucata e iniziamo a tirare: niente la macchina non si alza di un millimetro, diventiamo paonazzi ma niente. "Cazzo quanto pesa... mi sa che dovremo chiedere un cric a qualcuno..." "Già è l'unica, ma a chi?? C'è qualcuno qua vicino?" "Mi sa che dovremo fare un giro in città e farci dare un cric da qualche gommista, tornare indietro, riandare, ci mettiamo una vita cazzo" "Forse io un altra soluzione io ce l'ho" dice mia zia "Cioè?" chiediamo tutti e 4 contemporaneamente "Però mi dovete promettere di mettervi a urlare o spaventarvi" "Perchè zia, cosa vuoi fare?" "Ora ti faccio vedere", mia zia si leva la maglia e rimane solo in reggiseno, noi rimaniamo a fissare le sue bocce enormi, poi uno dice "Ma che addominali ha?" gli guardiamo tutti il ventre e vediamo 8 blocchetti stradefiniti che si contraggono a ogni suo movimento "Mi raccomando non dovete spaventarvi" fa mia zia mentre si avvicina alla macchina. Si abbassa, mette le mani sotto la macchina e inizia ad alzarla senza sforzo apparente. "Ora potete smontare la gomma no?" fa lei; noi siamo imbambolati a guardarla: una quarantenne stava tirando su una macchina che 4 ventenni non erano riusci a muovere, senza sforzo... ma come faceva? "Arrivo zia", prendo la crociera e mi avvicino, svito il primo, il secondo e il terzo bullone però il quarto è bloccato "Merda non si muove" "Non ti preoccupare ci penso io" mia zia prende la crociera mentre con l'altro braccio tiene su la macchina "Non è possibile" dico con voce tremante, invece dopo un secondo che mia zia armeggia con il bullone si sente uno rumore di metallo che si spacca e il bullone che si svita. "Ecco fatto, ora serve solo lo spessore no?" "Si lo vado a prendere" corro a prendere uno spessore lo metto sotto la macchina e lei l'appoggia sopra delicatamente come se fosse una pentola con dell'acqua dentro e non un automobile. Si sposta dalla macchina e viene verso di noi, che siamo eccitati e impauriti al tempo stesso da questa dimostrazione di forza incredibile. Le braccia erano tutto un muscolo, gli addominali ancora più definiti e le tette ancora più grosse, come se volessero far esplodere il reggiseno. "Non vi siete spaventati vero? Non mi piace mostrare la mia forza, ma a volte è necessario. Anzi mi sembra che vi piaccia quello che avete visto" dice guardando all'altezza dei nostri costumi. "Assolutamente si, è stato incredibile non ho mai visto una cosa del genere, sei una dea" fa uno "Ti prego facci vedere i tuoi muscoli ancora, sono bellissimi" un altro ancora "Vi è piaciuto allora lo spettacolino, bene allora ci divertiremo molto insieme, entriamo in casa" dice mia zia girandoci le spalle e dirigendosi verso casa sculettando. La seguiamo imbambolati seguendo le sue forme inarrivabili. Entriamo in casa, nel salotto, e ci dice di metterci intorno a lei in cerchio "Bene adesso vi farò vedere qualcosina d'interessante prima però ho bisogno di levarmi questi jeans, tu slacciameli" dice a un mio amico. Si avvicina, slaccia il bottone e inizia a abbassarli: inizia a scoprirsi li culo e le gambe e a noi parte un OOOHHHH di stupore; il culo perfettamente tondo con il perizoma a definire ancora di più le curve perfette, le gambe con i muscoli in evidenza e i polpacci definitissimi senza il minimo bisogno di contrarli. Mia zia aveva addosso solo la biancheria intima e un paio di tacchi da 8 cm (che le faceva toccare il metro e novanta più alta di tutti noi) ed era una visione splendida. "Ok bambini avete mai visto un bicipite" e intanto contraeva il bicipite destro "cosi grosso? Mmmmm e il gemello? Guardatelo non avrete mai 2 braccia così" I suoi muscoli non erano giganteschi, ma si capiva a prima vista che erano di marmo, con una forza incredibile "E adesso guardate la mia schiena, bella vero???? e posso farla diventare più definita" e dicendo questo i suoi muscoli aumentavano a vista d'occhio "Ma io lo so cosa volete vedere voi... Le mie tettone!!! Su avvicinatevi. Ora mi leverò il reggiseno, non dovete venire o mi arrabbierò sappiatelo. Per sicurezza, spogliatevi vi voglio controllare", come potevamo disobbidire all'ordine? Volevamo tutti vedere le sue tette e anche se avessimo detto di no le sarebbe bastato un braccio per strapparci il costume di dosso contro la nostra volontà. Ci spogliamo e aspettiamo che lei finisca di guardare i nostri uccelli "Bene vedo che siete tutti messi bene lì sotto, ottimo. Allora adesso vi farò vedere il mio seno però sappiate che state per ricevere una delle più grandi umiliazioni della vostra vita!" Detto questo inizia a levarsi il reggiseno molto lentamente, in modo sensualissimo, sapeva come farci impazziere. "Ora avvicinatevi tutti e iniziate a palparmi le tette su" iniziamo a toccare quei seni enormi, ci stavano sopra 8 mani tranquillamente. "Non è possibile" "Incredibile" "Assurdo" le tette di mia zia erano incompribili. "Ho detto di palparle, strizzatemele, non vi piacciono forse???" mia zia, mentre si aggiustava i capelli in una coda, c'incoraggiava ma non c'era niente da fare le sue tette non si muovevano. "Ho capito forse sono troppo piccole, devo farle diventare più grosse, vi accontento" e detto questo inizia a pompare i pettorali facendo diventare ancora più grosse le sue tette, anche se noi cercavamo di stringerle e di palparle con tutte le nostre forze. Dopo un po di tempo noi crolliamo per terra sfiniti, non riuscivamo a stare in piedi dallo sforzo mentre mia zia si ergeva in mezzo a noi, bellissima con le tette ancora più grandi di quelle che erano prima. "Avete capito bambini? Le mie tette sono più forti di tutti voi messi insieme, siete miei schiavi chiaro???" "Si, si certamente, ci hai annientato" diciamo tutti insieme con un filo di voce "Bene, allora..." intanto si muove in mezzo a noi con grazia, come se fosse in passerella mostrandoci le sue magnifiche gambe, "adesso mi bacerete i piedi" e detto questo si siede su una poltrona accavallando le gambe e dandoci i piedi da baciare. Noi ci avviciniamo e iniziamo a baciare i suoi piedi in segno di sottomissione, eravamo completamente assoggettati a lei. "Bene, ora che è stato chiarito chi comanda, sappiate che da adesso sarò libera di usare il vostro corpo come vorrò; che per quanto io mi vesta in modo sensuale voi non mi potrete nemmeno sfiorare a meno che non ve lo dica io, che dovrete fare tutto quello che vi dirò chiaro?" "Si, si certamente" "Bene, adesso vi mostrerò cosa posso fare con questo corpo" si alza, si china per prendere me e Enzo per il collo, ci solleva da terra come se fossi senza peso e ci siede sulle spalle e ci porta in giro per la casa senza sforzo. "Voi 2 venite, levatemi il perizoma e iniziate a leccarmi la fica e le gambe, a voi 2 invece farò un pompino che non vi scorderete mai" e detto questo ci mette una mano sotto il sedere e inizia a farci un pompino senza farci toccare minimamente terra. Guardo quella dea e il solo pensiero di quello che mi stava facendo, di come lo faceva e come succhiava mi ha fatto venire quasi immediatamente nella sua bocca. "Il mio nipotino era particolarmente eccitato vedo, ora penso al tuo amichetto e poi vedrò di far qualcosa, di nuovo per te. E voi 2 cosa state facendo volete leccarmi la fica o vi devo fare male?" "No padrona, facciamo subito" Mentre i 2 sotto sfilavano il perizoma mostrando la fica perfettamente rasata, mia zia aveva iniziato a fare lo stesso lavoro fatto a me al mio amico che stava resistendo ancora meno di me. "Bene, 2 li ho sistemati ora tocca a voi" mette me è il mio amico a terra e alza gli altri 2, era incredibile vedere alzava 2 persone. Dopo pochissimo pure i miei amici erano venuti nella sua bocca senza che lei si facesse il minimo problema di bere il loro sperma. "Ecco fatto ora siete più calmi, e potete essermi utili per i miei esercizi, venite" ci fa strada, completamente nuda, verso una stanza della casa che avevamo visto sempre chiusa. "Questa è la mia palestra, e visto che non mi sono ancora arrivati i pesi nuovi, voi li sostituirete" "Come?" "Vi faccio vedere, sedetevi qua" Il 'qua' era il bilanciere di una panca piana già stracarico di pesi, che quasi formava una U sotto l'eccessivo peso. "E noi dovremmo sederci qua sopra?" "Si così si aggiunge altro peso e io mi posso allenare meglio" "Va bene, uno alla volta?" "Ma no, tutti insieme" Ci sediamo, alibiti, sul bilanciere, mia zia si posiziona sulla panca e inizia a tirare su e giù il bilanciere una, due, dieci volte, senza sforzo, arrivati alla ventesima ripetizione inizia a emettere qualche verso di sofferenza, fino ad arrivare alla trentesima ripetizione a cui si ferma. Si alza e si mette di fronte a noi, sudata e bellissima con il seno ancora più grosso, enorme, con i capezzoli che puntano il cielo. "Sei fantastica" dico a mezza voce "Grazie, finisco gli esercizi e poi vi faccio vedere un altra cosa in cui sono bravissima" dice facendomi l'occhiolino. "Tu vieni qua che sono sudata" dice a Giovanni lo prende e se lo strofina addosso per asciugarsi il sudore come se niente fosse; Giovanni esce da questo trattamento rincitrullito, estasiato dal contatto con il corpo di mia zia. Poi si avvicina ad alcuni macchinari tutti pieni di pesi e la vediamo fare esercizi per le spalle, gambe, schiena, braccia, fino a quando si avvicina a noi, lucida di sudore e ci dice che ha finito. "Bene ora mi aiuterete a fare una doccia" e dicendo così ci prende tutti e 4 in braccio e ci porta verso il bagno. "Slacciatemi i tacchi" immediatamente 2 di noi si avventano sui piedi e glieli liberano dai sandali che aveva portato anche durante gli squat per le gambe. Libera entra nella doccia, versione extra large e inizia a farsi scorrere l'acqua sul corpo, noi che la guardavamo attraverso il vetro eravamo rapiti da quella visione; "Cosa fate lì? Entrate dentro, facciamo la doccia insieme" ci dice sorridendo. Noi entriamo nella doccia, appena siamo tutti dentro, mia zia ci da i nostri 'compiti' "Allora, Luca e Mario mi dovrete leccare i capezzoli, Giovanni mi dovrà leccare la fica mentre Enzo dovrò palparmi e leccare il culo, su iniziate", rimaniamo basiti chi pensava che prendesse una svolta del genere la cosa. Ci lanciamo su di lei come degli assatanati e iniziamo a leccarla con tutti noi stessi cercando di fargli provare piacere; dopo un po' in questa situazione mia zia inizia a mugolare e affare il mio e il cazzo di Mario facendoci una lenta sega. "Direi che siete tutti parecchio eccitati, e anche io ho voglia di farmi una sana scopata dopo l'allenamento. Sappiate che vi scoperò fino a mia completa soddisfazione non m'interessa quante volte vi farò venire" e dopo questa 'minaccia' prende il cazzo di Mario e se lo mette nella fica, iniziando a pomparlo. "Giovanni cosa aspetti mettimelo dietro, veloce" Giovanni che aveva sempre avuto problemi a trovare una donna che volesse fare sesso anale con lui, tra tutti era quello che lo aveva più largo, rimane incredulo per un attimo ma si dà subito da fare per eseguire l'ordine ricevuto; io e Luca pensiamo che sarebbe stato difficoltoso per Giovanni farlo entrare invece il cazzo di Giovanni entra nel culo di mia zia senza nessuna difficoltà, senza il minimo problema. "Con chi credete di avere a che fare, con una alle prime esperienze? Vi faccio vedere io" detto questo mia zia prende il cazzo di Mario, sarebbe meglio dire tutto Mario perché lo muove come gli pare, e se lo infila nel culo mostrandoci una smorfia di piacere ma nulla più. "Visto? Mica sono come le puttanelle che siete abituati a scoparvi. Venite qua voi 2, che i vostri amici non hanno resistito all'emozione e sono venuti" Ci avviciniamo a lei che ci prende, ci solleva come aveva fatto prima e s'infila i cazzi in bocca per farceli diventare ulteriormente duri, anche se non serviva assolutamente, e si mette entrambi i nostri cazzi nella fica iniziando a scoparci. Io mi trovo davanti e ho la testa che mi finisce in mezzo alle sue tettone, cerco i capezzoli per stringerli e leccarli, per provare a farla godere, e sembra funzionare "Si piccolo, bravo hai capito cosa piace a tua zia, continua" e cosi dicendomi mi preme la testa contro un suo seno rischiando quasi di soffocarmi. Dopo un po di quel trattamento io e Enzo veniamo nella sua fica, e ci danno il cambio Mario e Giovanni che avevano ripreso vigore; dopo aver fatto venire un altra volta gli altri 2 è di nuovo il turno di me e Enzo che veniamo invitati a usufruire del culo di mia zia che ci scopa di nuovo in coppia. Dopo averci fatto fare il giro di tutti e suoi buchi, e praticamente spompati, mia zia ci si avvicina e dice che ci avrebbe fatto vedere qualcosa di particolare; prende Giovanni e se l'infila nel culo, a me e Mario tocca la sua fica mentre Enzo, il più pesante di noi viene alzato e fatto sedere sulle sue tette. Rimaniamo alibiti, nessuno di noi tocca con i piedi per terra e lei ci stava mandando su e giù con i suoi muscoli mentre uno sui 100 kg era seduto sulle sue tette e veniva spompinato. "Oh mio dio è incredibile" diciamo io, Giovanni e Mario mentre veniamo sbattuti dai muscoli anali e vaginali di mia zia. Fortunatamente anche mia zia stava godendo e dopo aver fatto venire Enzo, la sentiamo iniziare a dare urla di piacere "Si ragazzi si, bravi, resistete ancora un po' che vengo, siiiiiiii" c'eravamo riusciti, mia zia era venuta!! Certo, noi dopo il suo orgasmo eravamo sdraiati nella vasca a riprendere fiato, quasi svenuti, mentre lei si faceva la doccia lavando via dal suo corpo il nostro sperma, come se nulla fosse successo. "Quando vi riprendete fatevi tutti una doccia, e presentatevi in cucina, io devo fare da mangiare. Vi consiglio di ricordarvi le regole quando mi vedrete." "Si padrona" diciamo in coro, completamente stravolti. Continua....