Story 14 For adults only. Please read only if you are over 18. For any comments mail to: ciccio70@usa.net >>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>> >>>>>>>>>> Quello che mi è capitato questa volta è davvero incredibile, è stato inaspettato e per questo molto piu' eccitante di quanto potessi mai immaginare. Tutto e' accaduto in un luogo pubblico con la persona da cui non mi sarei mai aspettato nulla del genere visti i precedenti. Gia' avevo avuto modo di incontrare quella ragazza, ma le volte precedenti furono un vero disastro. Dalla prima volta non ci fu simpatia, continuavamo a punzecchiarci con un po' di cattiveria. La consideravo veramente antipatica. Tuttavia devo dire che era molto bella, bei lineamenti del viso, capelli scuri e ricci. Anche gli occhi erano neri ed aveva sempre una leggera abbronzatura che rendeva la sua pelle lucida e liscia, era veramente arrapante a pensarci bene. Tuttavia il fatto che se la tirasse a più non posso mi dava ai nervi e così litigavamo ogni volta che c'incontravamo. La prima volta che la incontrai pensai subito che fosse una di quelle belle ragazze, consapevoli di esserlo, e per questo pensasse, appunto, che tutto le fosse dovuto. Come prima reazione la snobbai per l'intera serata; a lei questo non ando' giu' e, credo per questo motivo, inizio' a scherzare in modo pesante con me. All' inizio accettai anche se non mi andava bene, poi cominciai anche io ad andarci giu' in modo un po' pesante. Dopo circa mezz'ora ne ebbi a sufficienza e lasciai il "campo", ovviamente lei era soddisfatta perche' aveva vinto; era riuscita a farmi andare via mentre lei continuava a restare lì. Le volte successive non manco' di osservare e ricordare che aveva vinto e che io avevo preferito sparire invece di continuare a discutere con lei e che ovviamente non ero stato all'altezza di fronteggiarla nel discorso. A me le sue chiacchere,in realtà, non interessavano e quindi non ebbi nulla da dirle, solo la osservavo mentre parlava. Lei era compiaciuta dal suo stesso racconto, ma il fatto che non cercassi neanche di difendermi o di attaccarla le dava, in qualche modo, molto fastidio. Fortunatamente quella sera fini' molto presto e cosi' non dovetti sopportarla a lungo, era tanto noiosa quanto bona! Una volta, dopo circa tre mesi dall'ultima volta che la vidi, la incontrai in un locale all'aperto. Era estate. Per la prima volta mi accorsi di una cosa a cui non avevo mai pensato. Vista l'antipatia per quella ragazza non avevo mai pensato di cercare di capire come fosse fatta... fisicamente intendo. Non riuscivo a togliermi dalla testa quei suoi discorsi, era troppo piena di se e non riusciva a vedere ad un centimetro dal suo naso. Beh, quella sera ebbi una vera sorpresa!! Intanto seppi che faceva palla a volo e soprattutto che aveva qualcosa di molto interessante. Aveva delle scarpe con un tacco alto e sottile, scure, invece indossava una gonna lunga sul ginocchio con un profondo spacco, di colore chiaro che lasciava scoperta quasi l'intera coscia. Devo dire che a quella vista rimasi di stucco! Aveva dei polpacci stupendi, definiti e... grossi! La caviglia era un'opera d'arte: sottile e stupendamente rotonda. Era ARRAPANTE! non avrei mai pensasto di vederla come la vedevo in quel momento. Mi piaceva! O meglio mi piacevano le sue gambe, erano tornite, grosse e muscolose. Ero confuso, gli ormoni avevano il sopravvento sulla ragione. Lei mi notò e come al solito mi snobbò all'inizio per poi iniziare a deridermi, in effetti nulla di nuovo per me e glielo feci notare. Infondo stava diventando monotona. Una come lei monotona, neanche a pensarci. Si arrabbiò tantissimo e continuò nel suo autocompiacimento, ovviamente secondo lei a mio discapito. Veramente non capivo perchè era così ostile nei miei riguardi, d'altra parte avevo reagito una volta sola, nelle altre occasioni d'incontro aveva fatto tutto da sola... Quella stessa sera dovemmo mangiare insieme e capitò, purtroppo che ci misero seduti una di fronte all'altro. Quale modo migliore per fare andare storto il cibo e la serata ad entrambi? Tuttavia non potevo dimenticarmi di lei, le sue stupende gambe, avrei voluto riosservarla ma seduti al tavolo si vede solo il mezzo busto! Durante la cena fu più pungente del solito ed io ovviamente non rispondevo neanche alle sue affermazioni più brutali, quando ad un certo punto sento qualcosa. Il miracolo! Mi mise un piede in mezzo alle gambe ed iniziò a massaggiare... All'inizio feci finta di nulla poi la mia erezione era evidente e quindi mi coprii con la tovaglia. Lei nel frattempo faceva finta di nulla e continuava a discutere con gli altri invitati. Certamente sentiva il mio apprezzamento... e continuava a toccarmi. Era dannatamente brava, ci sapeva fare sul serio mi portò all'orgasmo in pochi minuti, ma non mi fece venire, mi teneva lì proprio pronto ad esplodere. Io intanto immaginavo quel polpaccio muscoloso che si gonfiava ad ogni movimento che lei faceva. Lo potevo quasi vedere, diventare grosso e duro al tatto. Doveva essere bellissimo. Non volevo toccarla, pensavo che tutto potesse finire. Ad un tratto tolse il piede, mi guardo' come se volesse mangiarmi vivo e disse che doveva andare a telefonare a qualcuno e che non si fosse accorta che era già in grave ritardo. Si alzo' ed ando' verso l'uscita. Presi la palla al balzo e la seguii con una scusa del cazzo, dopo essermi ricomposto leggermente. Quando arrivai quasi sulla porta la vidi lì che parlava al telefonino. Da dietro potevo guardare i suoi stupendi gemelli, aveva delle gambe troppo belle, sicuramente doveva allenarsi molto. Mi avvicinai ed incurante di tutto ciò che mi circondava le misi una mano sul culo. Altra grandiosa sorpresa, era tosto come dovevano essere quei suoi polpacci, incredibile sembrava quello di una ballerina brasiliana tanto era sodo ed alto. Nel momento stesso che la toccai, si volto' e mi guardo' in un modo che mi fece quasi paura. Vedevo la lussuria nei suoi occhi e non potevo pensare che fosse rivolta verso di me. Ero sbalordito ed eccitatissimo. "Vedo che ti piace il mio culo!" disse. Io risposi che era ovvio che mi piacesse, ma non capivo perchè mi avesse messo il piede sul cazzo. Lei rispose che era solo per vedere se almeno a quello avrei reagito. Mentre parlava la baciai. Non si scompose, mi prese per la giacca e mi porto' da parte dicendomi che voleva fare del sesso subito e li'. Ero sempre più imbarazzato e nella stessa misura eccitato, il suo vestito leggero copriva un corpo liscio e duro, una cosa spettacolare da toccare... Mi stava facendo impazzire, la toccavo tutta era sodissima. Le sue gambe erano due colonne di marmo, ma caldo; potevo sentire l'acciaio sotto le mie mani... L'afferrai per le chiappe e la strinsi verso di me, lei continuava a muoversi in modo molto sensuale mentre ci baciavamo. Non dicevamo nulla, eravamo entrambi molto eccitati eed intenti a toccarci per poter parlare. Ad un tratto lei mise le mani dentro ai pantaloni ed inizio' a masturbarmi, nello stesso tempo io le abbassai il tanga e cosi' poco dopo la panetrai. Durò non moltissimo perche era dannatamente brava, si muoveva come un serpente e mi fece durare pochissimo. ... Alla fine disse che non si aspettava tanta grinta da parte mia e che soprattutto non pensava che riuscisse neanche a baciarla visto che non avevo mai reagito a tutte quelle provocazioni. Dovevamo a quel punto tornare al tavolo, ci ricomponemmo e ritornammo separatamente. Quella sera continuo' ad attaccarmi e come al solito io non risposi mai. Quella sera la accompagnai a casa.