Story By cl1t0@usa.net Passeggiavo lungo la via principale della mia citta' in un noioso martedi' pomeriggio, quando ad un tratto, d'istinto, alzai lo sguardo e vidi camminare davante a me una splendida donna. Aveva la carnagione scura e lunghi capelli che le coprivano parzialmente la schiena, camminando da dietro potevo solo vedere la parte di gambe che usciva da sotto una minigonna cortissima. I polpacci erano come disegnati e le cosce erano bellissime, sicuramente faceva dello sport perche' ad ogni passo tutti i muscoli si flettevano e potevo notare la forma splendida che le sue gambe avevano grazie anche a delle scarpe con dei tacchi veramente alti. Il vestito che indossava era di un tessuto leggero ed aderente infatti quando camminava vedevo i suoi glutei che andavano su e giu'. Ero impressionato da tanta bellezza, il suo corpo era il piu' armonioso che avessi mai visto. Lei intanto camminava con passo svelto e deciso, non prestava attenzione a quello che le succedeva accanto, infatti anche altri passanti si giravano a guardarla. Ad un tratto si fermo' ed attraverso' la strada, in quel momento ho visto il seno piu' sodo e grande che abbia mai visto in vita mia, doveva essere di pietra perche', anche se la sua andatura era veloce, non sobbalzava di un centimetro. Anche le sue braccia dovevano essere forti perche' i bicipiti e tricipiti avevano una definizione incredibile. Io continuavo a seguirla perche' non potevo toglierle gli occhi di dosso, non avevo mai visto una donna simile, ero cosi' attratto da lei che la seguii per un lungo tratto di strada. Lei dopo un po' se ne accorse, ma non fece niente per liberarsi di me anzi da quel momento ancheggio' piu' evidentemente ed i suoi glutei rotondi diventavano sempre piu' evidenti sotto la minigonna che diventava sempre piu' corta, io iniziavo a sentirmi eccitato. Ad un certo punto si fermo', era vicino ad un'automobile, apri' la portiera e sali' dandomi uno sguardo, in quel momento ho capito che lei si era accorta che la seguivo da tempo, ma cio' non mi impedi' di attendere di vederla salire in macchina. Fece un movimento lentissimo con le gambe, le routo' in modo da distenderle e mi fece vedere quanto fossero lunghe e scolpite. La minigonna ormai le era arrivata sotto il sedere ed io osservai quelle due stupende gambe flettersi per rientrare nell'auto, lei intanto continuava a sorridere, sembrava che la cosa non fosse spiacevole per lei. A quel punto continuai per quella strada e quando arrivai accanto alla macchina guardai dentro. Vidi una spettacolare scollatura dalla quale emergevano due grandi seni sodi, stavano su da soli apparentemente, e poi giu' su quelle stupende gambe che ormai erano completamente nude perche' la sua gonna era tutta alzata al livello che potei notare che portava delle mutandine bianche. Piu' eccitato di prima continuai per quella strada lasciandomi alle spalle la donna dei miei sogni, ma dopo un centinaio di metri accadde cio' che non mi sarei mai aspettato. Quella donna stupenda mi affianco' con la macchina, mentre camminavo sul marciapiede, e mi chiese un'informazione. Risposi continuando a guardare nella sua scollatura, lei allora mi chiese se potevo accompagnarla perche' non conosceva bene tutte le strade, a quel punto mi venne un colpo non potevo credere che stava accadendo proprio a me, ovviamente accettai subito. Quando montai su il suo profumo quasi mi stordi', adesso la potevo guardare in tutto il suo splendore. Le braccia stese sul volante rendevano evidente un tricipite molto definito ed anche un notevole deltoide, ma quello che io preferivo erano le sue enormi gambe, da cosi' vicino potevo vederle in tutto il loro splendore, erano lunghe ma anche grandi avrei voluto toccarle. Probabilmente il mio sguardo doveva essere come perso, infatti lei sorridendo mi disse se non avessi mai visto una donna prima ed io risposi che non avevo mai visto un fisico cosi' armonioso e definito. Intanto partimmo e si indirizzo' verso la zona sud della citta', seguendo l'indicazione che le avevo dato. Parlavamo di tante cose durante il tragitto ed io non riuscivo a toglierle gli occhi di dosso, la guardavo mentre guidava, ogni movimento che faceva faceva risaltare tutti i muscoli del suo corpo, stavo impazzendo la volevo a tutti i costi e la cosa diventava sempre piu' evidente perche' una parte dei miei pantaloni iniziava a diventare un po' stretta. Lei se ne accorse, ma continuo' a parlare come se nulla fosse, anzi inizio' a massaggiare la mia gamba sinistra mentre io ormai avevo raggiunto un completa erezione. I pantaloni mi facevano male perche' costringevano il mio cazzo in una posizione abbastanza scomoda, inoltre lei si muoveva in modo da far esaltare i muscoli delle sue gambe, aveva capito che erano il mio punto debole. Ad un tratto disse:"stai tranquillo che siamo quasi arrivati" ed io le chiesi dove aveva in mente di andare, ci eravamo allontanati molto dalla citta' ed io non me ne ero quasi accorto, ero come in estasi. Quel pezzo di strada fu il piu' lungo della mia vita perche' avevo un erezione bestiale e quella magnifica donna accanto continuava a toccarmi. Ero sul punto di venire quando lei mi disse:"non ancora! Abbiamo un sacco di tempo per quello!". A quelle parole io rimasi immobilizzato, pensai che avrei fatto del sesso con la donna piu' bella che avessi mai visto. Dopo qualche minuto, percorrendo una strada secondaria, arrivammo davanti ad una bella casa. Si fermo' e guardandomi fisso negli occhi mi disse con una voce sensualissima "adesso possiamo scendere, siamo arrivati a casa mia". Scese dalla macchina facendomi vedere uno spettacolo stupendo, le sue gambe si aprirono leggermante, aveva delle coscie enormi, i polpacci e la caviglia erano perfetti; quando si piego' in avanti per uscire completamente dall'auto mise davanti ai miei occhi il piu' bel culo della storia, le sue chiappe erano grandi e rotonde e la minigonna le copriva solo per meta'. Ormai ero quasi al limite perche' quando sculettando si abbasso' la gonna il suo culo mi era sembrato ancora piu' grande e sodo. Quando scesi dall'auto la bozza dei miei pantaloni era ormai evidente, lei era compiaciuta da questo e dopo avermi dato un occhiata maliziosa si diresse verso la porta di casa ed io la seguii. Ancheggiava in maniera vistosa ed io davanti allo spettacolo di quelle splendide gambe e di quel gran culo che era davanti a me meno di un metro ebbi un impulso irrefrenabile. Non ce la facevo piu', le misi le mani sui fianchi la tirai verso di me in modo che il mio cazzo le strofinasse sul culo. A quel punto lei afferro' le mie mani con una forza davvero brutale e mi disse che ancora non era il momento. Finalmente entrati in casa mi fece accomodare in salotto e lei spari' per qualche minuto. Mentre ero solo iniziai a pensare a quello che avevo fatto prima, avevo messo il mio cazzo in mezzo alle chiappe piu' dure e sode che avessi mai toccato e quei fianchi cosi' larghi erano la cornice perfetta per un culo perfetto, tutto il resto del suo corpo doveva essere duro come l'acciaio. Mentre iniziavo a fantasticare su di lei e sui suoi muscoli la vidi scendere le scale con una vestaglia di seta leggermente trasparente che le arrivava ai piedi, era tutta coperta. Venne verso di me e si sedette di fronte su una grande poltrona, sposto' la vestaglia per accavallare le gambe in quel momento vidi che indossava delle mutande nere ricamate, intanto il mio cazzo era tornato di dimensioni normali infatti mi disse:"vedo che adesso ti sei calmato", con un leggero sorriso sulle labbra. Io le risposi:"per il momento si, ma non credo di riuscirci per molto perche' ti trovo la donna piu' eccitante che abbia mai visto", neanche finii di parlare che si scopri' le gambe lasciandole accavallate. Guardavo i suoi polpacci e le sue coscie e iniziavo ad eccitarmi di nuovo, lei lo sapeva e le piaceva dominare la situazione facendomi eccitare e non permettendomi di toccarla. Intanto per aumentare la mia eccitazione comincio' a massaggiarsi una coscia mentre mi guardava con insistenza tra le gambe per vedere a che punto di eccitazione ero. Avevo capito che le piaceva vedermi eccitato e nello stesso tempo non voleva essere toccata, potevo solo guardaree e desiderare quella stupenda femmina. Quando la mia erezione fu nuovamente al massimo disse:"ti piaccio davvero molto, non e' cosi'", mentre diceva queste parole si alzo' e si mise di fronte a me. Ero pietrificato, lei alzo' la gamba e con un piede sposto' le mie gambe che adesso erano completamente divaricate, potevo vedere la sua fica pelosa sotto le sue mutande e le sue gambe vicinissime a me. Feci la mossa di avvicinare le mani al suo polpaccio ma lei mi ordino' di stare fermo, adesso era impiedi davanti a me le sue gambe divaricate dentro le mie, eravamo a 50 centimetri di distanza ed io non la potevo toccare, era la cosa piu' eccitante della mia vita. Tutto si svolgeva in silenzio, non avevo la forza di parlare tanto ero preso dalla situazione. Ad un tratto, mentre mi guardava con un sguardo di sfida, si sfilo' la vestaglia. Lo fece con una lentezza impressionante cosi che potessi guardarla un po' per volta. Per prime le sue spalle, poi la fece scivolare sulle sue braccia ed infine la fece cadere a terra, mi sorrise e mi chiese se avessi mai visto una donna come lei, ovviamente le risposi di no. Adesso era li a pochi centimetri e il mio cazzo stava per scoppiare, il bozzo sui pantaloni era evidente e lei flettendo le braccia e mostrando i suoi bicipiti mi mise un piede proprio li'. Disse:"E' bello duro, vero?", io le risposi:"voglio toccarti subito", lei mi disse:"ancora no!!". Non ce la facevo veramente piu', il suo piede inizio' a massaggiare il mio cazzo ed ormai stavo quasi per venire. Sul piu' bello si fermo' e disse:"ti piacerebbe venire, ma e' un po' presto", ero quasi completamente disteso sul divano con il suo piede in mezzo alle mie gambe, da quella posizione mi sembro' ancora piu' alta. Dal basso verso l'alto le sue tette sembravano come due piccoli meloni cotretti dentro un reggiseno troppo piccolo, quella donna sembrava una statua, tutti i muscoli erano definiti, gli addominali erano divisi in sei pacchetti ed un po' piu' in basso la sua bella fica era coperta da un sottile strato di tessuto trasparente che mi faceva vedere tutto. Mentre osservavo questo splendore tolse il piede dal mio cazzo e si volto' mostrandomi il culo, si mise in posa per evidenziare i dorsali e con la mani alzo' le mutande sui fianchi e le fece cosi' diventare una sottile striscia di tessuto tra quei due glutei enormi e rotondi. Mi disse:"vorresti toccarmi?", le risposi:"si, non vedo l'ora". Restando sempre di spalle si tolse il reggiseno e le sue tette stavano su da sole, potevo vederne solo la parte piu' esterna tanto erano grandi, poi si piego' in avanti a 90 gradi con le gambe dritte per togliersi anche le mutande, con quel movimento mi mise quasi in faccia la sua fica che da dietro, in mezzo a quelle chiappe dure, era ancora piu' eccitante, potevo vedere le grandi labbra divise dalle mutande che le stavano strettissime, poi piano le fece scivolare sulle gambe accarezzandosi lentamente. Potevo vedere, sempre da dietro, le sue tette tonde che restavano attaccate al suo tronco come se avesse ancora il reggiseno. Finalmente si volto' ed i suoi capezzoli erani dritti come il mio cazzo. Mentre lei faceva quello striptease io mi masturbavo e appena si volto' alla vista di quel corpo stupendo le venni addosso. Tutto il mio sperma le schizzo' sull'addome e sulle tette con una violenza mai vista prima, avevo avuto un orgasmo eccezzionale. Questo la fece eccitare molto perche' inizio' a spalmarsi addosso tutto il mio succo, e mentre si accarezzava le tette e strizzava i capezzoli tra le dita mi guardava come se avesse il fuoco in corpo. "Leccami adesso" mi ordino' ed io non me lo feci ripetere due volte, mi avvicinai e mentre con le mani le stringevo le tette con la lingua leccavo i suoi addominali, era come toccare il marmo, tutto il suo corpo era sodo ma a differenza del marmo era caldo ed eccitante. Mentre la leccavo risalii verso il seno ed iniziai a mordicchiarle i capezzoli, a quel punto inizio' ad ansimare, anche lei era molto eccitata. Poi con uno forza brutale mi getto' sul divano e sali' adosso a me, con la fica tutta bagnata inizio' a muoversi velocemante sul mio cazzo che intanto era diventato di nuovo duro. Muoveva il bacino con un velocita' ed in modo tale che sarei venuto in trenta secondise non si fosse fermata. Ero sdraiato sotto di lei e non riuscivo a muovermi perche' con le sue gambe mi stringeva il corpo e con le mani mi teneva per i polsi. Si getto' verso di me per darmi un bacio e quando le nostre labbra si incontrarono anche le sue grandi tette toccarono il mio torace. Mentre ci baciavamo alla francese sentivo i suoi capezzoli duri come due chiodi che strifinavano su di me, le mie mani scivolavano avanti ed indietro sulle sue meravigliose gambe e poi si spostavano dietro sul suo culo. Ad un tratto si rialzo' e restando sempre seduta su di me, sentivo la sua fica bagnata sul cazzo, si sposto' in avanti verso la mia faccia strofinando la fica sul mio torace arrivando alla mia bocca. Disse:" Ti piacerebbe leccarla?". Era inginocchiata ed io avevo la testa tra le sue gambe e la fica mi sbrodolava in faccia. Tentai di avvicinarmi, ma lei con una mano mi fermo' tenendomi giu' dalla fronte e contemporaneamente flesse l'altro bicipite dicendo:"tocca come sono forte". Iniziai a stringere quel bicipite duro come la pietra con una mano e con l'altra le toccavo il seno ed i capezzoli. Era tutta dura, tutti i muscoli davano un impressione di potenza e quando mi disse ora ti faro' sentire i miei pettorali non sapevo cosa potesse avere in mente. Guardandimi negli occhi e leccandosi le labbra si sposto' indietro e si abbasso sul mio cazzo, se lo mise tra le tette e premendo sul mio petto inizio' a flettere i pettorali. Il mio cazzo le scompariva tra quelle tettone dure, mi sentivo completamente avvolto da lei e sentivo quei muscoli che mi stavano portando verso un altro orgasmo. Lei aveva una mano sul mio petto e l'altra scompariva dietro la sua schiena, ho immaginato che si stesse masturbando. Ero quasi sul punto di venire quando si fermo' e disse:"ti piacerebbe, vero? ma devi aspettare ancora". Poi mi mise le mani attorna alla gola e disse:"ora ti faccio morire". Ero sempre sotto di lei ed anche se tentavo di muovermi non ci riuscivo perche' lei mi teneva troppo forte con le gambe. Mentre con una mano si strizzava un capezzolo con l'altra prese il mio cazzo ed inizio' a stringerlo facendo divantare viola la cappella, poi prese a strofinarla contro le labbra della sua fica. Sentivo un clitoride di dimensioni fuori dal comune e mi venne voglia di leccarlo, ma ero completamente immobilizzato. Dopo un po' fece entrare il mio cazzo nella sua fica bagnata e inizio' a far ruotare il bacino e con i muscoli interni mi strizzava dinuovo il cazzo. Quel movimento era estremamente eccitante ed infatti arrivai al culmine in pochi minuti, ma come sempre lei si fermo' in tempo. Mentre restava ferma mi guardava e con le mani mi stringeva i capezzoli. Puoi riprese a stringere il cazzo con i suoi muscoli interni e muovendo solo quelli mi fece raggiungere l'orgasmo piu' potente della mia vita. Anche lei venne insieme a me. Entrambi stremati restammo su quel divano per qualche ora, poi mettendo una delle sue grandi coscie sul mio cazzo moscio e muovendola su e giu' me lo fece tornare duro e disse:"ho ancora voglia, ma adesso si fa sul serio...". END.