Story 11 For adults only. Please read only if yuo are over 18. For any comments mail me: mplfm@yahoo.com Solo da pochi giorni ero diventato single, la storia precedente era finita per colpa della mia passione per le donne muscolose. Volevo convincere la mia compagna a frequentare una palestra... Lei non accetto' mai perhe' non voleva diventare come "quelle" tutte muscoli. La mia vita era senz'altro piu' leggera, pero' aveva degli inconvenienti di cui prima mi occupavo solo raramente. Dovevo fare il bucato, la spesa... Quest'ultima, tuttavia, fu fonte di inaspettate e piacevoli sorprese. Mentre facevo le mie compere settimanali a supermercato vicino casa mi imbattei nella persona piu' eccitante su cui mai avessi posato i miei occhi. Era alta circa un metro e sessanta corporatura "soda", nel senso che era la donna che avevo sempre sognato. Muscoli, muscoli da tutte le parti, aveva delle braccia spettacolari, le sue spalle erano dritte e la maglietta le stava attaccata come per contenere tutto quel ben di dio. Le gambe erano tornite nell'acciaio, i polpacci erano splendidi, due diamanti. La gonna che indossava all'altezza del suo culo si muoveva ritmicamente come la sua andatura imponeva, non si faceva molta fatica ad immaginare quello che c'era sotto. Due glutei sodi e duri come la pietra. Rimasi a guardarla e seguirla per tutto il tempo, e non acquistai nulla perche' ero preso da altri pensieri. Avevo il cuore in gola, non credevo ai miei occhi, era la donna piu' bella del mondo, ed era a pochi metri di distanza, sentivo che dovevo fare qualsiasi cosa per poterle strappare almeno uno sguardo. Volevo avvicinarmi per parlarle, ma avrei fatto sicuramente qualcosa di sbagliato perche' ero troppo eccitato, allora la seguii quando usci' dal negozio. Sculettava in un modo da fare risvegliare i morti, stavo impazzendo. Sentivo che i miei ormoni erano "in cirolo", avrei voluto toccare quelle sue stupende gambe. I tacchi alti le slanciavano ancora di piu' quelle due colonne che sorreggevano tutto quel capolavoro di donna. Ad un tratto si volto' a guardarmi, i nostri sguardi restarono fissi per una ventina di secondi e dopo lei si volto' e continuo', mi tremavano le gambe, ero eccitatissimo. Continuai a seguirla per tutto il tempo. Mentre camminavamo lei si ferma, di conseguenza anche io. Torna indietro verso di me e quando mi arrivo' accanto si giro' e mi prese per le palle, strinse un po' e disse:"Ti piace proprio quello che vedi per sfidarmi cosi'". Ero paralizzato, non sapevo che fare. Allora dopo qualche secondo di silenzio mi disse:"Perndi la mia roba e seguimi". Non me lo feci ripetere e seguii i suoi ordini. Lei camminava davanti ed io ammiravo quel corpo stupendo che ondeggiava a pochi centimetri da me. Ero come ipnotizzato, la guardavo, aveva delle forme stupende, come nei miei sogni. Era "grossa" ma molto femminile nei movimenti. La guadavano tutti, era attraente. Finalmente arrivammo alla cassa e quindi pagammo ed uscimmo, la seguii fino alla sua macchina senza dire nulla; apri' il cofano e posai tutto mentre lei si ando' a sedere al posto di guida. Quando finii le chiesi che dovevo fare e lei mi rispose che avrei dovuto seguirla fino a casa sua perche' dovevo sistemare la sua spesa. Io obbedii, la mia volonta' era annullata dalla maestosita' della bellezza di quella donna. Durante tutto il tragitto non disse nulla ed io neanche, la guardavo sempre: quando sterzava le sue braccia si gonfiavano e cosi' le tette sotto la spinta dei pettorali. Le gambe, stupende, si muovevano come in una leggera danza. Tutto mi sembrava stupendo in lei. Giunti a casa sua entrammo in un cortilletto riservato dove lei poi si fermo', mi disse di scendere e di scaricare tutto dentro casa mentre lei sarebbe andata a cambiarsi... Feci come mi disse e poi rimasi ad aspettarla. Quando appari' davanti a me era come se stessi sognando ad occhi aperti: aveva una specie di vestaglia trasparente chiusa davanti con una piccola cintura, una ampia scollatura mostrava la parte interna del seno e la separazione dei pettorali. Piu' in basso un'ampia e profonda apertura faceva vedere quelle gambe da infarto. La biancheria intima era scura, il seno abbondante era trattenuto a malapena dal reggiseno, due belle tette tonde spingevano sul tessuto leggero della vestaglia, sotto aveva un tanga di pizzo che sul davanti la copriva appena. Si mise le mani in fianco e mi guardo' con aria di superiorita'. Mi ordino' di mettermi in ginocchio davanti a lei, lo feci (non capivo come ogni suo ordine veniva eseguito istantaneuamente da me, anche se non mi piaceva tanto). Si avvicino', apri' la vestaglia e sposto' in avanti una gamba, poi mi disse: "bacia i miei piedi!". Io iniziai a baciarla dalla parte posteriore verso le dita, tenevo con una mano il suo polpaccio che lei non manco' di tendere ritmicamente. Sentire quei muscoli sotto le dita e sentire la pelle della sua caviglia con le labbra me fece venire una notevole erezione. Allora di mia iniziativa mi abbassai i pantaloni e con il cazzo in tiro iniziai a passarglielo sul polpaccio. Era duro come la pietra; lei gradi' quella mia idea e mentre mi guardava fisso si sposto' la vestaglia fino a farmi vedere cpmpletamente il tanga che indossava. Era nero di pizzo e lasciava intravedere i peli del pube. ...Qualcuno vuole proseguire il racconto? sarebbe interessante una conclusione scritta a due mani. Perche' non provarci.