umiliazione in spiaggia  I due ragazzi, due gemelli 20enni, erano finalmente riusciti nell'intento: avevano agganciato le due bellone della spiaggia, e le avevano convinte ad andare insieme al bar a prendere un gelato con loro. I due, che erano fratelli, cercarono di affrettarsi a lasciare la spiaggia prima che potesse succedere come al solito qualcosa che rovinasse tutto: e loro sapevano bene cosa. Ma successe: i due, mentre si allontanavano con le due tipe, si sentirono chiamare da una ragazzina che stava facendo il bagno. Spuntava con la testa dal mare e agitava un braccio per attirare la loro attenzione. -Chi è quella?- I due ragazzi arrossirono violentemente. Non si aspettavano che lei fosse lì... di solito faceva il bagno al largo fino a mezzogiorno. -E' solo la nostra sorellina minore... ha 15 anni ed è una rompiscatole... allontaniamoci- -Ma no, noi vogliamo conoscerla! Sembra simpatica... e poi è bellissima, sapete? Siete sicuri che abbia solo 15 anni? Ha dei lineamenti che sembra una modella!- Disse una delle due ragazze. -Ma figurati!- Si affrettò a rispondere uno dei due maschi, visibilmente nervoso- no, no, andiamo via, non è il caso...- -Ma vogliamo conoscerla!- Le due ridendo s'intestardirono, pur non sapendo cosa le aspettava di vedere, nè potendo minimamente intuire il perché i due fratelli maggiori di quella ragazzina volevano allontanarsi al più presto da lei. Intanto, la 15enne li vide, e cominciò a gesticolare in acqua per salutare. I due maschi erano sempre più nercosi. -Dobbiamo andare via... finisci pure di fare il bagno... ci vedremo a casa- -Ma devo tornare a casa con voi!- Urlò lei di rimando. Ormai i due erano nel panico, non riuscivano ad uscire da una situazione imbarazzantissima. Le due ragazze conosciute in spiaggia li guardavano pensierose e stranite. -Ti accompagneremo più tardi... ora dobbiamo andare...- -Ma insomma! Non volete farci conoscere vostra sorella?- -Ma non è il caso... è solo una ragazzina...- -Aspettate... vengo io lì- E la 15enne bionda, che aveva urlato quella frase, lentamente cominciò ad emergere dalle acque. -Nooo... NOOOOO... resta in acqua... NON USCIREEE!- Le implorazioni dei suoi due fratelli salirono al cielo, erano quasi in lacrime all'idea che la loro sorellina minore venisse fuori dall'acqua proprio in quel momento. Implorarono a lungo che restasse in acqua, mostrando solo il bellissimo viso e gli occhioni blu da favola... ma era già troppo tardi, mentre loro supplicavano e pregavano lei era già arrivata all'ombelico: un buco ornato da una perlina e incorniciato da addominali strepitosi, un vero guscio di tartaruga... e lei intanto continuava ad emergere, mentre l'acque le scivolava via da dosso in mille rivoli supersexy... era una visione paradisiaca, un corpo mozzaafiato scolpito da anni di palestra, un tornado di bicipiti e curve, quadricipiti e tette. Spettacolare. I due maschietti, due veri stuzzicadenti al confronto, non potevano minimamente competere col suo corpo. La sorellina dei due galletti uscì dall'acqua con passo deciso e studiata lentezza, ma non troppo; così cominciò a vedersi il collo, poi le spalle larghissime, i seni pieni e sodi, il minuscolo bikini, le braccia con bicipiti IMMENSI, gli addominali scolpiti a xilofono, un tripudio di muscoli da statua greca. Aveva delle braccia tornitissime, i suoi bicipiti, al pari delle tette, erano due veri cocomeri da fiera. Era qualcosa di pazzesco, aveva dei muscoli sensazionali, delle curve da infarto, e quella avrebbe dovuto essere una ragazzina di 15 anni? Scalza, sul bagnasciuga, la dea si accostò ai due poveracci, umiliandoli involontariamente nell'accostare il suo meraviglioso corpo muscoloso alle loro quattro ossa da mingherlini, e scalza  superava in altezza i due fratelli maggiori di almeno 10 cm (e loro avevano le ciabatte!). Il rossore che prese i due maschi fu evidente, e non poterono far altro che abbassare lo sguardo e singhiozzare, annichiliti. Per l'ennesima volta quella scena si ripeteva: la ragazzina scordava sempre, o forse si divertiva così, di non farsi vedere in giro assieme ai due fratelloni, o almeno quando erano sulla spiaggia, con solo i costumi da bagno addosso. La differenza fisica era umiliante. Le due ragazze ne furono disgustate. -COOOOSA??? LA VOSTRA SORELLINA VI SURCLASSA FISICAMENTE IN TUTTO E PER TUTTO!!! SIETE DUE... DUE... DUE MOLLUSCHI!!!- Avvamparono di rabbia all'idea che quei due molluschi avevano osato tentare si sedurle, e c'erano quasi riusciti. Stavano per concedersi a due maschi ventenni e oltre che non erano degni nemmeno di star vicini alla loro sorellina 15enne!!! -No... no... aspetatte... non è come credete...- -Io- fece uno dei due -sono giustificato... sono... sono stato male ultimamente... sono solo un po' deperito...- -MA STAI ZITTO, LOMBRICO! E vergognati!!! Se penso che stavamo per cedere alla corte di due spaventapasseri indegni di accostarsi alla sorellina quindicenne, mi sale un nervoso che vi stritolerei le palle per ore per insegnarvi a stare al vostro posto!!! MA AVETE VISTO CHE COSA SIAMO NOI??- -SI!!!- fece l'altra ragazza -avete visto i nostri corpi? Le nostre curve spettacolari??? Come avete potuto osare di provarci con noi, e stavate quasi per riuscirci??? Come avete potuto osare pensare di MERITARCI, quando sarebbe giusto che la CONSAPEVOLEZZA di non valere fisicamente nemmeno una ragazzina, per giunta vostra sorella, avrebbe dovuto trasmettervi un po' d'umiltà!!! CHE SCHIFO!!!- I due ragazzi erano ormai in lacrime. Imploravano, strisciavano sulle ginocchia. C'erano quasi riusciti, a conquistare quelle due bellissime stangone sexy, e la situazione si era drammaticamente capovolta al solo uscire dall'acqua della piccola peste palestratissima. Coi suoi muscoli, le sue curve, la sua altezza stratosferica, con il fatto stesso di esistere umiliandoli in quel modo, aveva distrutto l'incantesimo. E ora osservava la scena divertita, senza dire nulla, ridacchiando. Le due stangone si girarono inviperite e disgustate, offrendo come ultimo sguardo i loro magnifici culi non celati dai minuscoli tanga, e se ne andarono nervosissime. la 15enne si chinò, raccolse i due fratelloni che erano in ginocchio a supplicare le ragazze di non andarsene così, e li sollevò letteralmente dal suolo, umiliandoli davanti all'intera spiaggia. -Fratelloni, dobbiamo andare, è tardi ormai! Se siete stanchi vi porto a casa io!- E così fece, nonostante le loro suppliche: se li portò a casa di peso, sempre ridendo, uno su una spalla, e l'altro sotto l'altro braccio. Da quando lei aveva 8 anni e aveva cominciato ad allenarsi in palestra, e loro ne avevano 13, le cose andavano così.