Un giorno di giugno,uno come tanti. Stavo provando a rivitalizzare la melanina nel mio corpo ,disteso al sole nel mio giardino. "Lu esco con Anna,non torno a pranzo!", mi fece Isabella affacciandosi , "Andate al mare?" le chiesi io interessato, "Bè..si..", "Allora vi dispiace se vengo?", Isabella era perplessa "E' la prima volta che me lo chiedi..che c'è sotto?", "Nulla!" risposi io innocente,lei mi squadrò un'attimo e poi accettò. "Fai venire anche qualche tuo amico,magari riusciamo a far fidanzare finalmente Anna..", "una ragazza come lei ha problemi?",chiesi sorpreso,mia sorella fece una smorfia "Sai è un tipo aggressivo,sicuro di se..non facile da gestire..", "Va bene.Lo chiederò a Mirko", le risposi, "gli dico direttamente di venire al mare". Un'ora dopo io,Anna,Isabella e Mirko stavamo prendendo il sole distesi sugli asciugamani di una spiaggia assolutamente deserta, perchè riservata alla nostra famiglia da quando eravamo piccoli. Era giugno ed il sole non era molto forte,quindi facemmo a meno di creme varie. Mia sorella aveva uno stupendo costume rosa,Anna invece,già leggermente abbronzata,aveva optato per il nero. La guardai:si era alzata un po,forse ora era 1,70,ma aveva definito i muscoli della pancia più della volta scorsa;era ancora più affascinante,i capelli scuri corti giocavano con il vento,i seni erano giusti,nè troppo piccoli nè troppo grandi,stava tra la terza e la quarta. Il sedere era coperto appena dal suo piccolo costume ed era morbido,anche se non flaccido. Le gambe poi erano assolutamente perfette,atletiche,non molto grosse. Mirko invece guardava con interesse mia sorella,lui era abbastaza muscoloso e alto circa 1,87,lei era arrivata a 1,73 e probabilmente non sarebbe più cresciuta. Inoltre lui era castano chiaro,lei bionda con occhi azzurri. Sarebbero stati una bella coppia,anche se forse non avrebbero avuto molti argomenti in comune,tranne forse la passione per il design,applicata però in campi diversi. Sulla compagnia era sceso un piacevole silenzio:prima c'erano stati i soliti convenevoli,le presentazioni e un abbozzo di discorso,ma io non avevo organizzato tutto per fare una rimpatriata! "Sai Anna",iniziai a dire, "Stavo ripensando alla nostra discussione in giardino,qualche tempo fa..ricordi?", "si..", fece lei interdetta, "Bè sai volevo riprenderla,non sono più tanto convinto di quello che dissi allora". "Luca? Questo che vuol dire?", s'intromise Isabella, "La devi sempre provocare?", "No,dai,lascialo sfogare Isa,cosa non ti ha convinto Luca?",mi chiese lei fintemente ingenua; la guardai negli occhi profondi "Voglio la rivincita.Ti dimostrerò l'utilità delle arte marziali contro la forza pura e semplice!", "Assolutamente no! Anna andiamo.." fece mia sorella incazzatissima. Purtroppo per lei Anna era già scattata felice in piedi e si era messa con le mani sui fianchi "Dai,sono pronta", anche Isabella e Mirko si alzarono, "Basta voi due ragazzini che non siete altro!" s'intromise mia sorella, "Avevi organizzato tutto eh?" mi fece con aria collerica. "Isa come l'altra volta,lasciaci fare!" replicò seria Anna, "Oh no questa volta no,io e te siamo un discorso diverso ma non devi far male a mio fratello..", "Mirko" feci allora io "Trattienila", e mi alzai mettendomi con le mani avanti,in posizione di lotta,di fronte alla mia avversaria. "Mirko non azzardarti a toccarmi!", fece Isabella guardando in cagnesco il mio amico, lui borbottando scuse la prese per le braccia e la trascinò via. Quello che nessuno si aspettva fu la sua reazione aggressiva:gli prese le braccia che tentavano di afferrarla e lo proiettò sopra di se. Lui si alzò,furente. Io e Anna intanto ci fronteggiavamo,indifferenti all'altro combattimento che intanto si era sviluppato. Stavolta l'attaccai per primo io,mi avvicinai repentino e con una forte sberla sulla guancia destra la disorientai,poi un uno-due di pugni sullo stomaco che la fecero crollare in ginocchio,mentre era ancora piegata in due l'afferrai con una cravatta al collo tirando verso l'alto. Nel frattempo udivo mia sorella sbattere forte contro la sabbia,lanciata da Mirko. Anna intanto stava soffocando,già le stavo per chiedere la resa quando vidi troppo tardi un pugno diretto contro le mie parti intime:il dolore esplose dopo qualche secondo e dovetti lasciare la presa e allontanarmi per riprendermi. Quando mi girai vidi mia sorella per terra che attendeva Mirko in posizione di combattimento grappling,lui si avvicinò tentando di farla ragionare ma lei partì con un calcio che si andò a schiantare sulla sua rotula,probabilmente lussandogli il ginocchio,dato che lanciò un'urlo. Distratto da questa scena mi accorsi troppo tardi che Isabella mi era venuta dietro, sentii solo il suo braccio che iniziò a strangolarmi,aggrappandosi al mio corpo. Io mi buttai all'indietro a peso morto e tutto il mio peso le ricadde addosso, ma lei non demorse,continuò a stringere e strinse anche le gambe ai miei fianchi. La mia sola fortuna fu che,essendo una ragazza,non era molto forte,e spingendo con tutte le mie foze allontanai il suo braccio dal mio collo,dopodichè mi girai di scatto a destra,per poi assestarle una,due,tre gomitate sui seni. Le sue mani tentavano di pararsi,ma riuscivano appena ad attenuare il dolore,e gridando spaventata mi lasciò. Mi ritrovai sopra di lei e presi a schiaffeggiarla. Lei però tentò un'ultimo colpo:mi diede un sonore pugno sul mento,poi uno sui genitali e mi disarcionò,anche lei tentò di salirmi sopra ma ci riuscì solo per pochi secondi,io,dolorante ma ormai sicuro di me stesso, riuscii subito a capovolgere la situazione. Non feci in tempo però a riguadagnare la mia posizione di vantaggio che lei repentina mi strinse le gambe intorno alla vita. La pressione iniziò a farsi sentire,le sue splendide gambe iniziarono a torcere la mia vita e a mettere a dura prova i miei fianchi. I suoi piedi erano saldamente intrecciati,inattaccabili. Iniziò una prova di forza,passò quasi un minuto,intanto vedevo mia sorella che le stava dando di brutto a Mirko,un colosso girato da una ragazzina nella lotta a terra e immobilizzato o da torsioni o da strangolamenti...bè era anche la mia situazione. Le due ragazze marziali ci stavano ancora battendo, umiliando,noi ragazzi,grandi e forti,battuti dalla loro tecnica e disciplina. "No",pensai "non ancora", e facendo appello a tutte le mie energie tentai di allentare la presa delle gambe della ragazza,incredibilmente riuscendoci! anche lei era esausta! Tentò di colpirmi con una specie di pugno,ma ormai era lenta. Le afferrai il braccio e glielo tesi,portandolo pian piano,tra suoi sguardi impauriti,dietro la schiena. Le salii dietro,divarciandole le gambe con le mie e iniziando a soffocarla con la mano libera. Le stavo sopra,appiccicato, e subito il mio pene protetto dal costume,al contatto con il suo culo,si eccitò. Evidentemente le sue gambe stirate dalle mie,il suo braccio girato,l'aria che ormai iniziava a mancare le provocarono il panico. Urlò,iniziando a gridare spaventata: "Luca scusa,scusaaa, non volevo provocarti,ti prego lasciami,mi fai malissimo non mi posso muovere..", guardai mia sorella,che si era girata alle grida dell'amica,ma con un'espressione del tutto nuova...anche la sua posizione era..inusuale...stava in piedi e aveva un piede nudo appoggiato sul pacco di uno spaventatissimo e dolorante Mirko che si stava ancora tenendo il ginocchio. "Isaaa", disse Anna vedendo che l'amica non le stava dando il soccorso di cui era sembrata tanto prodiga proprio prima "Diglielo tu...aiutami cazzo!"; mia sorella mi fissò intensamente,poi guardò Anna e infine le sorrise gelida "Mi dispiace,,ma bisogna imparare dai propri errori..", e così dicendo continuò a giocare sadica con Mirko,frugando con il piede dentro il suo costume blu,dove il suo membro era già in evidente erezione. Anche io ero eccitatissimo, Anna era alla mia mercè,il mio sogno si era avverato e assaporai il momento. "Luca.."ansimò Anna sull'orlo delle lacrime, "Che vuoi fare?", "Penso che tu lo sappia...siamo anche nella giusta posizione.." , "Noooo,no ti prego no! sono vergine,ancora vergine,non lo fare....io......oddio....quello che vuoi Luca ma abbi pietà...", ormai la ragazza piangeva a dirotto,inumidendo la sabbia. Le tirai i capelli "Sai quanto mi hai umiliato stronza? Non mi ero mai sentito così insicuro e ridicolo in tutta la mia vita,come osi chiedermi pietà?", e così dicendo le tenni entrambe le mani dietro la schiena con la destra,le divaricai ancora con le caviglie le gambe e iniziai a toccarla con la sinistra dentro il costume. Dopo pochi minuti di piagnucolomenti,contro voglia,si eccitò,ma non la penetrai,non ancora. Mi rimisi in posizione seduta eretta sopra di lei e le slacciai la parte superiore del costume,lasciando libere le sue fantastiche tette,dopodichè le misi un mio piede davanti alla faccia e me lo feci baciare...lei lo fece senza discutere,forse ormai persuasa che se mi avesse obbedito l'avrei risparmiata.. Dopo che ebbe finito mi alzai in piedi,e con il piede la girai sul davanti,facendo svolazzare i suoi seni al vento. Due seni bianchi,grandi ma non enormi,sodi,con i capezzoli dritti,insomma perfetti...e ora quel corpo da favola era solo mio. Le misi il piede sul seno "Cos'hai imparato?" le chiesi dall'alto "Che sei più forte di me..", "Mmmm...e poi?Tu cosa sei?" "Io", rispose lei,con gli occhi che lagrimavano senza posa "Sono solo una ragazzina...", "Esatto". Detto questo le tornai seduto sopra, intanto girandomi fugacemente vidi Mirko,in estasi,che stava baciando i piccoli seni di mia sorella...meglio così! "Ora Anna sai cosa devo fare" sussurrai "So che sei pronta,non hai scuse", "No Luca,ho paura.." disse spaventata,ma era troppo tardi,la penetrai con forza e passione.