IL PASSATO DI HANNAH Dodicesimo episodio di DAVIDMUSCOLO Griffith Park, Crystal Springs Drive, Los Angeles Venerdi' 10 maggio 2013 Ore 15. 55 Jonathan Keller guardo' l'orologio con agitazione " Sei sicura che verranno?" chiese con apprensione " Rilassati. Verranno" rispose la ragazza " La C.I.A.? Ma sei sicura? Mi sembra di impazzire. Non e' che ci arrestano per qualche cosa? Perche' credono che stiamo complottando qualcosa contro la Nazione?" " Ma dai, cosa ti viene in mente? E poi, difficilmente loro arrestano. Tutt'al piu' uccidono, organizzano rivoluzioni, creano false prove per incastrare personaggi importanti ma posso assicurarti che non se la prendono con la gente normale" " Ah bene, se volevi rassicurarmi, ci sei riuscita in pieno" ironizzo' il giovane "Dunque, posso stare tranquillo che non ci arresteranno ma, in compenso, potrebbero tranquillamente ucciderci" Hannah sorrise. Jonathan era ancora ovviamente preoccupato per la sorte di sua figlia ma si stava mettendo nelle sue mani e stava cercando di avere un comportamente che fosse il piu' normale possibile e quell'ironia lo dimostrava " Se avessero voluto prendermi o uccidermi, l'avrebbero gia' fatto da chissa' quanto tempo. La C.I.A. non e' quella dei film di spionaggio ma e' semplicemente un'agenzia che si occupa di varie cose, tra cui lo spionaggio internazionale ma non solo. E' complicato" " E cos'e' allora? Qualcosa tipo Alias, il telefilm con la Garner?" " Bah, quello non mi sembra molto credibile" " Perche' e' credibile quello che tu hai fatto? Quando hai pestato a sangue due energumeni con la stessa facilita' con cui io potrei farlo con un bambino di dieci anni? Spezzando il braccio ad uno di loro mentre a quell'altro a momenti lo soffocavi in mezzo alle tue cosce?" Hannah sorrise " Pesavano circa cento chili ciascuno ma erano piuttosto scarsini, per il resto. Abili per la lotta di strada ma completamente privi di tattica e di logica. Diciamo che contro di loro ho messo a frutto solamente una piccola parte di cio' che sono in grado di fare. Comunque, non mi riferivo alle mie potenzialita' che sono semplicemente frutto di tanti anni di allenamento e forse di geni particolarmente generosi. Non trovo credibile quel telefilm sotto il punto delle situazioni affrontate. Se proprio vuoi immaginarti la C.I.A. e paragonarla ad un famoso telefilm e' piu' credibile Covert Affairs con Piper Perabo" rispose la ragazza che poi indico' cinque uomini in giacca e cravatta "Eccoli" " Ma dai. Ce l'hanno scritto in faccia che sono agenti segreti. In pieno maggio al Griffith Park in giacca e cravatta" " Non avranno avuto il tempo di cambiarsi. Ma il loro abbigliamento non deve interessarci. Ora stai zitto e fai parlare solo me" La ragazza avanzo' di qualche metro ed ando' di fronte a Baines offrendogli la mano " Quanto tempo, eh Baines. L'ultima volta faceva un freddo terribile. Ti devo ancora un cappotto" " Acqua passata" " Quindi, se siete qui' e' perche' Baltyfiev vi interessa, non e' cosi'?" " No, non e' cosi'. Del kazako non sappiamo cosa farci" " Baltyfiev non vi interessa eppure sei venuto fino a Los Angeles per aiutarmi? Cosa mi sono persa Baines?" " Diciamo che ti avevo fatto una promessa" " Solo per quello? Dai, sono giovane ma non sono un imbecille. Qual'e' il vero motivo per cui tu sei qui'?" " Se c'e' una cosa che non mi ha mai sfiorato la mente e' quella di poterti considerare un imbecille. Si, hai ragione, un motivo c'e' anche se ti chiedo di evitare di continuare a chiedermelo. Ho promesso ad una persona che avrei mantenuto il segreto ed io mantengo sempre le mie promesse. E comunque, sarei venuto ugualmente, anche se quella persona non avesse avuto un debito nei tuoi confronti" " Perche'?" " Perche' lo meriti, almeno secondo la mia opinione" Hannah rimase qualche istante in silenzio. Stando a quello che aveva appena detto Baines, qualcuno, probabilmente superiore in grado a lui, gli aveva espressamente chiesto di aiutarla. Baustein in persona? Non lo aveva mai conosciuto direttamente ma sia Simon che il padre avevano avuto spesso a che fare con lui. Quindi, forse quel debito di cui parlava Baines era per uno di loro due. E se invece fosse stato proprio per lei? Oh, non era quello il momento piu' adatto per pensarci. Aveva il dovere di liberare quella dolce bambina e davanti a lei c'era forse l'unica persona al mondo che avrebbe potuto realmente aiutarla. Si schiari' la gola " Sono curiosa Baines, ma avrai i tuoi buoni motivi per non dirmelo" " Anche perche' il nome della persona non ti aiuterebbe a conoscere il motivo, Hannah" " Conosci il mio nome? Come l'hai scoperto?" chiese stupita la ragazza " Non ha importanza" rispose l'agente. Gia', che importanza poteva avere? Ed era abbastanza logico che la persona che aveva quel debito nei suoi confronti conoscesse anche il suo vero nome " Ok, allora e' meglio andare al dunque" " Si. Se non ti spiace preferirei tralasciare queste situazioni e passare direttamente al nocciolo della questione. Spiegami cosa e' accaduto senza tralasciare il minimo dettaglio" La giovane donna mise al corrente i cinque uomini degli avvenimenti degli ultimi giorni e Baines scosse la testa " E' strano" " Si e' strano anche se in fondo sono sempre trenta milioni di dollari" " Vedi, quella e' la cosa meno strana. Baltyfiev sta con l'acqua alla gola. Non fa affari da oltre tre anni, molti dei suoi uomini sono andati a lavorare con i suoi concorrenti e lo abbiamo persino depennato dalla nostra lista nera. Certo, c'e' sempre da considerare che trenta milioni gli potrebbero permettere di ritirarsi definitivamente oppure di reinserirsi negli affari con dei liquidi pronti. Quello che e' strano e' che un uomo del genere non si mette a rapire le bambine e non viene a farlo negli Stati Uniti" " Gia' concordo in pieno. E questo mi ha sempre dato da pensare, fin dall'inizio di questa storia" ammise Hannah " Anche se esiste il motivo personale" obietto' Baines " Si, in teoria. Ma in pratica per lui e' anche un rischio enorme. Mi conosce, sa come lavoro e sa perfettamente che non gli daro' tregua" " Esatto. E se c'e' una cosa che sempre contraddistinto Baltyfiev e' la prudenza. Mettersi contro Sciarada e' un rischio molto grosso" " Grazie della considerazione, Baines" " La considerazione sulle tue qualita' non puo' che essere altissima, considerando i tuoi risultati" " Ed i miei mezzi non sono molto dissimili da quelli che usa la tua agenzia" " Beh, su questo ci sarebbe da discutere ma in fondo e' vero che anche noi non abbiamo molti scrupoli quando si tratta di raggiungere uno scopo. Torniamo pero' al caso di questa bambina. Mi sembra di aver capito che gli accordi per il pagamento del riscatto ancora non ci sono, giusto?" prosegui' Baines " Esatto" " C'e' il rischio che possono avervi seguiti?" " Credo sia da escludere" rispose la ragazza raccontando della manipolazione dei telefonini e aggiungendo che era stata molto attenta ad eventuali pedinamenti " Molto bene. Credo che dobbiamo concentrarci su tre aspetti. Il momento del riscatto, il modo per seguirli e la loro fuga" " Gia' la fuga" fece Hannah quasi come se stesse ragionando a voce alta "Mi sembra assurdo che possano rimanere negli Stati Uniti dopo il rapimento. Avranno con loro trenta milioni. Escludendo che possano prendere un volo di linea, cosa ci rimane?" " Il Messico o un aereo privato che li porti in Sudamerica" " Giusto. Io escluderei il Messico, almeno con la macchina. L'espatrio e' complicato. Dovrebbero farlo clandestinamente e avvalersi di qualche guida ma dovrebbero fare comunque 220 chilometri sulla highway 1, con tutto il rischio che ne consegue" " Concordo. E quindi rimane un volo privato. Un aereo che li aspetta in una delle tante piste in disuso della California" " Impossibile da localizzare, per il momento" disse la giovane " Per il momento. Quando sapremo dove dovra' svolgersi lo scambio, potremo cercare quelle piu' vicino al luogo. L'importante e' non perderli mai di vista" " E questo e' il problema" Hannah afferro' Baines per un braccio e lo condusse alcuni metri piu' in la' "Ascolta Baines, io non credo che quelli siano tanto stupidi da rilasciarmi la bambina e poi andarsene solo coi soldi. Sanno che io mi getterei al loro inseguimento, una volta che non hanno piu' l'ostaggio in mano" " Ho anch'io la stessa idea. Forse, potrebbero rilasciare la piccola quando si sentiranno al sicuro, ma solo allora. Secondo te, cosa vogliono allora? " Oltre ai soldi?" chiese la giovane donna " Si, oltre ai soldi" " E' questo il mistero" " E quindi, tu presumi che si terranno la bambina con loro?" " E' quello che temo" " E mettersi al loro inseguimento mentre hanno in ostaggio la bambina sarebbe un grave rischio?" obietto' Baines " No, credo che sarebbe inutile. Non credo che toccheranno la piccola Sarah che per loro equivale ad un lasciapassare ma non ci darebbe nessun vantaggio" " Perche' ovviamente, appena si dovessero accorgere che c'e' qualcuno che li insegue ci minaccerebbero di uccidere la bambina e saremmo costretti a lasciarli andare" " Ovvio Baines. Pero' abbiamo un grosso vantaggio" riprese la ragazza " A cosa ti riferisci?" " Al fatto che Baltyfiev pensa di stare contro Sciarada e basta. Sa che Sciarada e' un solitario e non potrebbe mai immaginare che ci siete anche voi" " E quello e' un vantaggio che dovremo sfruttare" " Hai qualche idea?" " Una e preghiamo il Signore che possa funzionare. Torniamo da loro. Uno dei miei uomini ha qualcosa di straordinario da mostrarti. Quando mi hai accennato ad un rapimento mi sono premunito di prendere in prestito una cosa che ti sbalordira'" I due tornarono dagli altri uomini rimasti pazientemente in attesa e Baines ordino' ad uno degli agenti di far vedere qualcosa ad Hannah " Questo e' un ritrovato straordinario" esordi' l'agente, un giovane intorno ai trent'anni dall'aria da nerd piu' che da spia "Vede, e' gia stato sperimentato con una certa percentuale di successo in luoghi dove si sono svolti rapimenti ai danni di occidentali, come ad esempio in Sud America" Il giovane estrasse quella che sembrava essere una boccetta di profumo " Cos'e'?" chiese Hannah meravigliata " Non si metta a ridere ma e' un profumo. Funziona cosi' come funzionano i feromoni. I feromoni sono sostanze biochimiche che vengono rilasciate dagli animali a scopi sessuali, cioe' per richiamare un individuo della stessa specie e che vengono captati per via olfattiva. Ovviamente, noi non abbiamo il naso adatto per sentire questo aroma che pero' in questo caso e' riconosciuto da un computer con un apposito programma che segue quella scia cosi' come seguirebbe un microchip" " Geniale!" esclamo' Hannah " Si ma e' in via di perfezionamento ed ha i suoi limiti. La scia di questo profumo puo' essere sentita fino e non oltre un chilometro di distanza e, se dovessimo superare questa soglia, avremmo infinite difficolta' nel riagganciarci ai rapitori. Inoltre, ha la durata massima di un'ora in quanto i suoi effluvi svaniscono nell'aria e, ovviamente, in un caso del genere non potrebbero essere emessi di nuovo" " Sono sbalordita" " E' semplicemente scienza. Quando lei preparera' la valigetta col denaro del riscatto, dovra' versare sui soldi tutto il contenuto di questa boccetta che e' assolutamente inodore per qualsiasi naso umano, stando bene attenta a non bagnarli, utilizzando la pompetta" Hannah guardo Baines con riconoscenza " Grazie" disse semplicemente " Mi ringrazierai quando tutto sara' terminato. Quando conoscerai il luogo dello scambio, mi avvertirai ed io mettero' due dei miei agenti che li inseguiranno a distanza di sicurezza e che ti metteranno al corrente del tragitto che stanno percorrendo. In bocca al lupo" " Crepi" risposero all'unisono Jonathan e Hannah mentre i cinque agenti si allontanavano dal Greek Theater. Keller osservo' la ragazza e sorrise amaro " Non credi che mi restituiranno Sarah, non e' vero?" " Cosa diavolo ti sei messo in testa? Certo che ce la restituiranno" " Non sono un agente segreto ma non sono un idiota. Voi pensate che ci possano essere degli intoppi altrimenti non lo portavi lontano per non farmi sentire" " Era solo un ipotesi da prendere in considerazione" " Dopo quello che mi hai detto prima che io scoprissi la tua vera identita', pensavo che tu fossi un asso nel mentire ed invece debbo ricredermi. Ti si legge in faccia" " Oh, lascia perdere" " Ok, come preferisci. Preferisco non pensarci. Ah, quell'uomo, il capo, e' innamorato di te" " Chi? Baines? Non farmi ridere. Mi teme e forse mi rispetta ma come ti viene in mente che possa essere innamorato di me? Mi ha vista solo quattro volte, compresa questa" " Gli sono bastate. Ti teme e ti rispetta e questo si vede dal suo comportamento, ma allo stesso tempo ti ama. Mi ci giocherei qualunque cosa" West Adams Los Angeles Sabato 11 maggio 2013 Ore 7.28 a.m. La notte era trascorsa praticamente insonne per Jonathan malgrado le raccomandazioni di Hannah che invece, aveva cercato di riposare il piu' possibile per non perdere le proprie forze. Mentre beveva l'ennesimo caffe', Keller cercava di scacciare i cattivi presagi che lo accompagnavano dall'inizio di quella storia. L'ennesimo trillo del telefono lo fece sussultare. Corse vicino al divano, dove aveva dormito la ragazza e la vide rispondere, accennare qualcosa e poi riattaccare " Erano loro?" " Si erano loro. Dobbiamo sbrigarci. L'appuntamento e' sulla Ferguson, vicino alla Citadel Outlet alle nove in punto" " Sulla Ferguson?" " Si, strano posto per uno scambio. Un parcheggio in mezzo ad una via trafficata" " Ho paura, Hannah" " Lo so, ne ho tanta anch'io per Sarah ma sono convinta che ce la faremo" cerco' di tranquillizzarlo Hannah che poi avverti' Baines del luogo dove ci sarebbe dovuto essere il rilascio della piccola. Dopo nemmeno dieci minuti erano in strada in direzione della Ferguson. Il sabato mattina e l'orario mattutino evitarono loro ogni accenno di traffico e ben prima del momento stabilito i due giovani erano nel luogo prestabilito. Si trattava, come Hannah aveva sostenuto, di un parcheggio proprio a ridosso della Ferguson. Di sicuro, qualunque cosa avesse avuto in mente Balyfiev, aveva scelto un luogo ben visibile. Troppe le vetture che passavano, anche in quella giornata semifestiva, per cercare uno scontro di qualunque tipo. E quindi, quel posto era stato scelto appositamente per impedirle di fare qualunque pazzia nei loro confronti. Hannah distolse per un attimo i suoi pensieri da quella situazione e guardo' Jonathan con affetto accarezzandolo " Oggi avremmo fatto una settimana" " Lo so" " Volevo prepararti una cenetta insieme con Sarah" " Ed io ti avrei portato dei fiori" " Forse, non e' destino che io possa essere felice accanto ad un uomo" " Ed io accanto ad una donna" rispose Jonathan quasi con le lacrime agli occhi poi sbarro' gli occhi dal terrore e prosegui' "Il profumo, Hannah, non hai versato il profumo nella valigetta coi soldi" " Lo mettero' all'ultimo istante. Non possiamo rischiare che quell'essenza perda di consistenza. Ricordati che dura solo un'ora. E poi, non lo versero' nella valigetta. E' probabile che possano gettarla e tenere solo i soldi e quindi lo mettero' solo sulle banconote. Adesso cerchiamo di rilassarci" Altri minuti passarono lenti quando finalmente una Chevrolet Camaro blu del 1990 si posiziono' col muso rivolto verso di loro. Hannah verso' l'effluvio sulle banconote, richiuse la valigetta e attese qualche cenno. Finalmente, due uomini scesero dalla Camaro. Uno lo avevano visto al momento del rapimento mentre l'altro era un uomo sui cinquanta, alto circa un metro e ottanta, di corporatura robusta e chiaro di carnagione. Aveva i capelli castano chiari raccolti con una coda di cavallo ma una stempiatura piuttosto vasta davanti ed un sorriso per niente cordiale: Baltyfiev. Anche Hannah scese dalla macchina e si avvicino' verso i due uomini con la valigetta in mano. Il kazako osservo' la ragazza che aveva indosso un semplice jeans ed una canotta sotto la quale i suoi muscoli guizzavano nervosi " Devo dire che le descrizioni che hanno fatto di te non ti fanno onore. Sei molto piu' bella di quanto pensassi. Ed a vedere la tua conformazione, posso capire come tu possa fare certe cose. Hai quasi ucciso un mio uomo con un solo calcio. Notevole, veramente notevole" " Non sono venuta qua' per sentire apprezzamenti su di me. Questa e' la valigetta coi soldi. Adesso fammi vedere la bambina" " Calma, ragazza. E non fare piu' nemmeno un passo. La via e' abbastanza trafficata e non credo che tu possa fare pazzie ma non me la sento di venire a contatto con una tipa che e' rinomata per uccidere le sue vittime a mani nude. Yury, prendi la valigetta che questa bella ragazza ha in mano" L'uomo si avvicino' con cautela ad Hannah che pero' ritrasse la valigia " La bambina, Baltyfiev. Voglio prima vedere la piccola" " Accontenta la signora Eugenij" disse Baltyfiev rivolgendosi a qualcuno all'interno della macchina. Eugenij era un altro membro del quartetto che aveva rapito la bambina, quello che era sembrato il capo del piccolo commando. Mise un piede fuori dalla macchina e poi tiro' fuori una bambina con un fazzoletto sulla bocca. Era Sarah " Ok, d'accordo, ecco i soldi. Ci sono tutti" fece Hannah dando la valigetta al tipo chiamato Yury che la porto' immediatamente al suo capo che l'apri' mostrando poi tutto il suo entusiasmo " E bravi. Vedo che siete stati di parola" " Te l'avevo detto. Ora rilascia la bambina" " Mi hai preso per scemo? Questo piccolo tesoro mi potra' essere utile per un sacco di cose ancora. Pensavi che mi sarei accontentato di trenta milioni? Sono tanti, certo, ma io voglio qualcosa che vale ancora di piu'. Io voglio te. Ci sentiremo ancora, mia bellissima socia. Perche' io e te lavoreremo insieme. Che tu lo voglia o no. Non gettare il telefonino che ti abbiamo lasciato perche' e' tramite quello che ci risentiremo. E stavolta stai ai patti. Ah, inutile dire che se vi vediamo dietro di noi ... ... " Baltyfiev fece con il pollice e l'indice il segno della pistola che spara e quindi torno' indietro mentre la bambina scomparve di nuovo all'interno della macchina. Jonathan aveva fino a quel momento ascoltato in silenzio ma quando vide che i rapitori non volevano rispettare il patto si getto' piangendo verso di loro e fu quasi placcato da Hannah " Sarah. Ridatemi la mia bambina, maledetti" " Fermo Jonathan, per l'amor di Dio. Un altro passo e ti farai ammazzare sotto gli occhi di tua figlia" " Non la rivedro' piu'" disse singhiozzando mentre la vettura dei rapitori faceva marcia indietro e si immetteva di nuovo sulla Ferguson dopo aver gettato la valigetta vuota in terra " Abbiamo il piano B. L'essenza, ricordi. Gli uomini di Baines stanno gia' seguendo la scia. Ora sentiamo cosa dicono" La ragazza telefono' al numero che le era stato rilasciato per questa occasione. Uno degli uomini della C.I.A. le rispose " Ci siamo gia' messi al suo inseguimento. Ci precedono di alcune centinaia di metri ma siamo fuori dalla loro visuale. Per il momento, seguiamo la loro scia tranquillamente. Si dirigono in direzione sud. Credo che stiano cercando di uscire dalla citta'" " Mi raccomando, state attenti. Hanno con loro ancora la bambina" " Lo sappiamo. Abbiamo osservato la scena" " E Baines, fatemi parlare con lui" " Non e' con noi, signora" " Come non e' con voi?" " Glie l'ho detto, non e' con noi. Piuttosto, se volete raggiungerci ed unirvi all'inseguimento, e' meglio che lo facciate subito" L'agente informo' Hannah sul punto in cui si trovavano e i due raggiunsero in breve tempo gli agenti. Stavano andando realmente a sud. In breve tempo, superarono prima Long Beach e poi Santa Ana fino a raggiungere Oceanside. A quel punto, lasciarono la costa in direzione ovest verso Escondido. Erano ormai a pochi chilometri da San Diego e dal confine col Messico ed Hannah guardo' nervosamente l'orologio. Cinquanta minuti erano trascorsi da quando aveva versato l'essenza. Non ce l'avrebbero fatta. La rabbia in lei era pazzesca e continuo' a seguire in silenzio la macchina degli agenti. Avevano oltrepassato ormai Oceanside da alcuni minuti quando la macchina davanti a loro si fermo' e uno degli uomini ne scese per parlare con Hannah " Si sono fermati a trecento metri da qua'. Secondo le nostre ricerche, c'e' un aeroporto abbandonato proprio in quel punto. Sbrigatevi, se volete salvare quella bambina" La ragazza non si fece ripetere l'ultima parola. Sgommo' nella direzione che le era stata indicata, seguita questa volta dall'auto degli agenti. Perche' Baines non c'era con loro? Perche' l'aveva abbandonata proprio nel momento cruciale? E cosa avrebbe dovuto fare adesso? Rischiare la vita della bambina? I trecento metri furono percorsi in pochi minuti ma, mentre stavano scendendo dalla macchina, sentirono due colpi di arma da fuoco lacerare l'aria silenziosa di quella zona immersa nel verde. Ormai, vedevano la figura dell'aereo pronto per la destinazione che avrebbe voluto Baltyfiev ma poi videro altro, videro qualcosa alla quale non erano preparati. Un uomo era a terra, morto. Hannah si chino' per vedere di chi si trattasse e si rese conto che era uno degli uomini di Baltyfiev. Ne scorse un altro che si riparava da un'altra raffica di colpi grazie ad una piccola costruzione di mattoni rossi. La raffica partiva da uno degli uomini della C.I.A. acquattato dall'altra parte della costruzione che era a ridosso di un piccolo hangar. Un altro, quello chiamato Eugenj, cercava invece disperatamente di entrare nel piccolo aeroplano che era probabilmente quello che i rapitori avevano intenzione di usare. Hannah guardo' Jonathan e gli intimo' di mettersi al riparo poi, senza attendere un solo istante, si lancio' verso l'uomo che si riparava e che, a sua volta rispondeva al fuoco. Quando si accorse della ragazza, l'uomo si volto' e sparo' verso di lei. Hannah, prontissima, si getto' a terra evitando i colpi di arma da fuoco e quindi, veloce e letale, rotolo' su se stessa andando a colpire il rapitore con un violento calcio che lo stordi' completamente. Era diventata di nuovo Sciarada, la giustiziera che non lasciava testimoni. Si chino' verso l'uomo, gli alzo' la testa per colpirlo poi con un pugno letale alla tempia destra ma poi qualcosa la trattenne e lascio' l'uomo svenuto ma vivo. Eugenj volse a sua volta lo sguardo verso la nuova arrivata. Un attimo fatale perche' l'agente che era accovacciato nei pressi dell'elicottero pote' spostarsi e prendere la mira colpendolo di striscio ad un fianco. Eugenj urlo' e lascio' l'arma in suo possesso e tanto basto alla giovane per correre verso di lui. L'uomo l'attese ancora in piedi e, pur provato dalla ferita, cerco' di fronteggiare Hannah. Per la ragazza non fu pero' un problema e prima un calcio al volto e poi uno allo stomaco neutralizzarono lo sgherro di Balyfiev. Gli spari sembravano essere terminati. Jonathan accorse verso Hannah ed insieme si guardarono intorno smarriti alla ricerca della piccola Sarah senza trovarla e quindi guardarono verso il piccolo velivolo proprio quando questo si apri' lasciando loro una visione che li riempi' di gioia. Dinanzi a loro, Leonard Baines che teneva con una mano la bambina mentre con l'altra minacciava Baltyfiev che aveva a sua volta le braccia alzate. Quando si rese conto che la situazione era ormai sotto controllo, l'agente rilascio' la piccola Sarah che corse verso Jonathan e verso Hannah, abbracciandoli con traporto e, baciandoli, si accorse delle loro lacrime " Perche' piangete? Abbiamo vinto il gioco. Mi avete ritrovata" " Oh si tesoro" le disse Jonathan "Abbiamo vinto. Grazie ad Hannah e a questi signori" " Io sono stata brava, papa'. Ho pianto solo poche volte" " Si, amore mio, sei stata bravissima" Hannah si distacco' malvolentieri dall'abbraccio della piccola e si diresse verso Baines " Come hai fatto?" gli chiese sorridendo " Siamo della C.I.A. " rispose l'uomo sorridendo a sua volta "Ne dicono tante contro di noi ma siamo dei professionisti" " I satelliti, vero?" " Certo. Non siamo venuti a Los Angeles in bicicletta. Avevamo a disposizione un elicottero e abbiamo prima monitorato la carta della zona di Los Angeles alla ricerca di piste d'atterraggio, nella speranza che il nostro ragionamento di ieri e cioe' che avessero scelto un aereo privato come via di fuga, fosse giusto e, man mano che i rapitori avanzavano, ne escludevamo qualcuna. Nel frattempo, il satellite ci aveva mostrato su quali piste ci fosse un aereo pronto al decollo. Arrivati ad Oceanside, abbiamo deciso di rischiare. Questa pista sembrava proprio l'ideale per loro, c'era un aereo e cosi' siamo atterrati con l'elicottero" " E dov'e' l'elicottero?" chiese Hannah " Nascosto dall'hangar. Non potevamo certo lasciarlo in bella vista. Quindi, li abbiamo preceduti di una decina di minuti, il tempo necessario per tendere loro una trappola, ed abbiamo atteso i rapitori. Due dei miei uomini li hanno aspettati nascondendosi nell'hangar mentre io ero a bordo dell'aereo. La fortuna ci ha teso una mano. Il primo a salire sull'aereo e' stato proprio Baltyfiev con in mano la bambina. E' stato facile a quel punto minacciarlo, farmi consegnare la bimba e chiudere il velivolo mentre miei uomini entravano in azione" La ragazza getto' le mani al collo dell'uomo " Io non ti ringraziero' mai abbastanza" " Lo farai al termine. Ancora non e' finita, vero?" " Siamo alle battute finali ma non ai titoli di coda" " Bene, signori, e' stato un piacere. Ti aspetto con gli altri, Hannah" Baltyfiev rimase di sasso " Cosa fa?" chiese a Baines " Me ne vado" " Lei non puo' lasciarmi nelle mani di questa donna. E' un'assassina" " Mi dispiace, ma non posso farci niente" " Come non puo' farci niente? Io sono un rapitore, lei mi deve arrestare" " Mi dispiace ma il rapimento e' considerato reato federale e quindi e' di pertinenza dell'F.B.I. o, al limite, di competenza della polizia di zona ed in questo caso credo che tocchi alla polizia di San Diego. Io non posso proprio arrestarti, amico. Io sono una spia, un agente segreto e non posso mettermi a fare operazioni di polizia" " D'accordo, confessero' quello che vuoi. Attentati, traffici d'armi, quello che vuoi ma non lasciarmi nelle mani di questa" " Sarebbe la confessione di un mitomane. Addio Baltyfiev" Hannah intanto, si avvicino' a Jonathan " Vai via, Jonathan, e porta via la bambina. Io non voglio che voi assistiate" " Li ucciderai, vero?" " Devo farlo, lo capisci, vero?" " Si, lo capisco. Adesso comincio a comprendere. Certa gente e' feccia e non merita di vivere ma ti prego, non macchiarti di altro sangue" Baines prese per un braccio il giovane " Venga, Keller. E' meglio lasciarla sola con quei due" " Non ci sara' pericolo per lei, vero? In fondo, sono due uomini contro una donna" " Lei non e' una donna normale, Keller. Lei non lo e'" Baines, Jonathan e gli altri due agenti camminarono nella direzione da cui erano venuti i due giovani con la macchina, scomparendo ben presto dalla visuale di coloro che erano rimasti sulla piccola pista di atterraggio. Eugenij, appena risvegliatosi, scorse una via di fuga. Hannah era rivolta con lo sguardo verso Jonathan che si allontanava e cerco' di scappare proprio nella direzione dell'aereo ma non aveva fatto i conti con la straordinaria velocita' della ragazza che lo afferro' prima che riuscisse a salire tutti gli scalini, sollevandolo e gettandolo di peso addosso a Baltyfiev che crollo' anche lui sotto il peso dell'uomo. Ora la ragazza sapeva che non potevano piu' scappare. Era Eugenij il primo sul quale la giovane donna aveva intenzione di infierire. Lo afferro' di peso tenendolo fermo per il collo per poi fare un grosso respiro mentre i suoi muscoli si dilatavano. Eugenij capi' immediatamente cio' che gli sarebbe accaduto. Il primo pugno lo colpi' in volto, studiato appositamente per non uccidere ma per fare male, per farlo soffrire " Questo e' perche' non si rapisce una bambina di tre anni" Il secondo pugno lo colpi' sulle orecchie facendogli perdere completamente il senso d'orientamento. Eugenij barcollo' vistosamente e rimase in piedi solo perche' la giovane donna lo teneva ancora ben stretto per il collo "Questo e' perche' non si mette un bavaglio ad una bambina" e quindi arrivo' il terzo pugno. Il sangue stavolta schizzo' inesorabilmente dappertutto. Hannah gli ruppe naso e bocca contemporaneamente ma ancora in modo non mortale. L'ultimo pugno sarebbe dovuto essere quello mortale. Lo preparo' respirando profondamente. Doveva essere un colpo mortale, come pochi esseri umani sono in grado di infergere, ma ancora una volta qualcosa la blocco'. Quell'uomo meritava di morire? Forse ma ce n'era uno che era ancora piu' colpevole di lei. Il pugno arrivo' ugualmente ma non sulla tempia come Hannah aveva intenzione inizialmente ma sul volto. L'esito fu disastroso per Eugenj ma non mortale. Il suo corpo si affloscio' come se si trattasse di un palloncino sgonfio ma era vivo. " E questo e' perche' mi avete rovinato la vita" concluse comunque la ragazza dopo aver dato un calcio in segno di disprezzo al corpo inanimato dell'uomo. In tutto questo lasso di tempo, Baltyfiev aveva assistito terrorizzato alla sorte del suo uomo senza avere la possibilita' di fuggire. Il piede della ragazza lo teneva inchiodato al terreno e a nulla erano valsi i suoi tentativi di rialzarsi. Gettato via il corpo inanimato di Eugenij, Hannah afferro' il kazako per la camicia alzandolo di peso. Ora la ragazza non aveva piu' remore nel mostrare i suoi muscoli d'acciaio. Le vene pulsavano all'interno delle sue braccia mentre l'uomo veniva tirato su senza il minimo sforzo " Aspetta" disse terrorizzato Baltyfiev "Possiamo metterci d'accordo" " Non vedo quale accordo io e te possiamo fare" " Posso farti il nome di chi ti ha tradita" " Lo so gia'. Piuttosto, cosa intendevi quando mi hai detto che sarei dovuta diventare la tua socia?" " Avevo bisogno di una come te. I miei affari sono ormai inesistenti. I miei rivali mi hanno soppiantato e i miei uomini mi hanno lasciato quasi tutti. Volevo rientrare in affari. I trenta milioni mi servivano per questo ma avevo in serbo dei lavori per te. Volevo farti uccidere alcuni dei miei rivali in modo da poter prendere io il loro posto" " Perche' io?" " Perche' tu eri l'unica che potevi farlo. Quello che hai fatto con Carri�re � da fantascienza. Una persona che e' riuscita a fare quello avrebbe potuto fare tutto, anche uccidere uomini che hanno sempre una scorta armata" " E cosi', mi hai cercata?" " Si, non e' stato facile ma poi ho conosciuto ... ... ." " Lascia stare, continuo io. Hai saputo dove mi trovavo e mi hai spiata. Giusto?" " Si, c'erano sempre in ballo i 25 milioni che mi avevi preso ma non potevo certo rapire te. Sarebbe stato un suicidio. Per obbligarti a restituirmi i soldi ed a farti fare cio' che volevo io dovevo aspettare che tu ti affezionassi a qualcuno e quando ti sei messa insieme a quel tipo ... .Beh, ho pensato che il destino fosse dalla mia parte. Un uomo con una figlioletta di tre anni. Una bambina, proprio l'ideale da rapire" " E quando avevi intenzione di rilasciare quella povera creatura?" " Non lo so, a questo non ci avevo pensato. Me ne sarei andato in Sud America e da li' ti avrei dato gli ordini e poi sarei rientrato in Europa, pronto per riprendere il mio lavoro" " Lavoro? Sporchi traffici, altro che lavoro. Mi fai schifo, Baltyfiev e Sciarada ti condanna a morte. Te lo avevo avvertito e Sciarada mantiene la sua parola" " E allora non farmi soffrire. Mi avevi promesso anche che se non avessi torto un capello alla bambina, mi avresti ucciso senza sofferenza" " Davvero?" domando' ironica Hannah " Beh, ho mentito" Fine dodicesimo episodio Per suggerimenti e critiche inviate una mail a davidmuscolo@tiscali.it