NELLE MANI DI KAYTLIN Nono ed ultimo episodio di DAVIDMUSCOLO Entro in bagno, barcollando e reggendomi con quello che trovo nella stanza da bagno ma, magicamente, il primo getto di acqua tiepida sembra quasi rigenerarmi. Mi reggo con le mani sul muro ma gia' sento di stare meglio. Finalmente, posso lavarmi i capelli e me li gratto intensamente, cercando di togliere tutta la sporcizia. I piedi sembrano quasi aver cambiato colore per quanto sono sporchi e lavo anche le mie estremita' per diversi minuti, cosi' come faccio poi per le braccia. Quando ho finito, rimango a godere di quel getto d'acqua rigenerante per diversi minuti. I dolori sono ancora intensi in tutto il corpo ma sembra che adesso io riesca a fare i movimenti piu' elementari. Ora mi metto davanti al lavabo. Lo specchio rimanda di me l'immagine di una persona quasi sconosciuta. Kaytlin mi ha davvero cambiato i connotati. Le labbra assomigliano a due gommoni, gli occhi sono cerchiati di nero e gli zigomi sono talmente gonfi che sembrano usciti da un operazione chirurgica, il naso sembra essersi storto e, dalla respirazione difficoltosa, ci scommetterei qualsiasi cifra che me l'ha rotto. E poi varie parti della faccia gonfie e rosse come un peperone. Non capisco come possa avermi potuto baciare nelle condizioni in cui mi trovo. Mi lavo di nuovo i denti, strofinandoli intensamente quasi con forza. Mi debbo fermare. Uno dei miei denti balla pericolosamente. Un altro residuo delle percosse di Kaytlin. Non sono un dentista ma mi da l'impressione che si tratti di un molare. Accidenti. Mi verra' a costare un occhio della testa. Ho fatto. Mi asciugo lentamente e quindi mi rivesto. Gli abiti sono gli stessi che indossavo quel pomeriggio di quattro giorni fa'. Gia', appena quattro giorni ma sembra passato un secolo. In questi quattro giorni tutto e' cambiato. Io sono cambiato. Quelle strane sensazioni su Kaytlin, quello strano sentimento che ho nei suoi confronti continuano incessantemente a fare breccia nella mia mente. Perche' mi eccito nei suoi confronti? Perche' mi eccito soprattutto a livello psicologico quando la vedo cosi' maestosa, cosi' invincibile e perche' provo questo strano piacere quando lei mi da degli ordini ed io le obbedisco? Sono ancora irrimediabilmente confuso perche' non ho mai pensato a simili eventualita' ma sembra ormai non esserci alcun dubbio. Caccio per l'ennesima volta tutti quei pensieri ed esco dal bagno guardandomi in giro. Alcuni rumori provenienti da una stanza mi fanno immaginare che Kaytlin possa essere li'. Busso ed in effetti, la sua voce mi dice che posso entrare. E' seduta sul letto a fare qualcosa col telefonino come la maggior parte degli esseri umani. Alza gli occhi verso di me e si alza. E' vestita anche lei come quel pomeriggio, con la camicetta color crema ed il completo grigio antracite fatto da bolerino e gonna corta " Mi scuserai se indosso sempre gli stessi abiti ma non dipende da una mia monotonia ma dal fatto che in questa casa ho portato soltanto pochissimi capi di abbigliamento" La guardo. In qualunque modo lei si presenti di fronte a me, vestita da donna in carriera come adesso, splendidamente sexy da vendicatrice o maliziosamente da teen ager quando si mette in jeans, mi toglie il fiato " E adesso Kaytlin?" " Adesso e' tutto finito. Ti bendero' e ti portero' fuori dal centro abitato e poi ti lascero' libero, proprio come ho fatto con i tuoi compari. Hai dei soldi, puoi chiamare un taxi o prendere un autobus. Dipende da te" Allora e' proprio finita. Fra poco non la vedro' piu' e tutto quello che mi rimarra' di lei sono gli abusi, le torture, le percosse. Ed il mio amore per lei? Cosa ne sara'? Mi prende per un braccio per condurmi fuori da quella stanza ma mi blocco " Non ci vedremo piu', vero?" " No, non credo" " E la tua nuova identita? Chissa' come ti chiamerai adesso?" Sorride " Ma davvero credevi che avessi preso una nuova identita? Come un agente segreto? Era soltanto una mia invenzione, un ulteriore modo per dissuadere quei tre a fare una denuncia" " E perche' a me lo confessi?" " Perche' so che tu non mi denuncerai" " Sono felice che tu nutra questa fiducia in me. Adesso non mi rimane che sperare che tu possa rifarti una vita normale" " Con un uomo?" " Perche' no?" le rispondo " Sarebbe bello ma dubito che possa accadere. Non credo che io possa piu' vivere una vita normale accanto ad un uomo" " Perche' Kaytlin? Cos'altro c'e' che ti impedisce di vivere una vita normale accanto a qualcuno?" Incrociamo i nostri sguardi per un attimo ma poi lei lo distoglie " Adesso basta, Andrea. Zitto o le prendi di nuovo. Vendetta o non vendetta" " E allora picchiami ma non me ne staro' zitto. Voglio sapere cosa ti impedisce di avere una vita normale adesso che la tua vendetta e' completata" " Perche'.....Perche' io non sono piu' una donna normale. Contento adesso? Non lo sono stata in tutti questi anni e, a maggior ragione, non lo sono piu' adesso. Quello che vi ho fatto....." " Quello che ci hai fatto? Ti ha turbata, presumo" " Mi ha turbata? Io ho violentato, picchiato ed umiliato quattro uomini e.... E mi e' piaciuto, cazzo. Mi e' piaciuto, capisci? Ho goduto nel vedervi tremanti, nel vedervi impauriti, nel vedervi chiedere la mia pieta', nel sapere che la vostra vita dipendeva da me. Mi sono attenuta ai miei piani, ho limitato tutto alla sola vendetta ma come potro' avere una relazione normale con un uomo sapendo che invece di amarlo e coccolarlo vorrei vederlo strisciare di paura ai miei piedi? Che vorrei vederlo tremante al mio cospetto? Che vorrei imporgli la mia volonta' con la forza?" Rimango impietrito. Ancora una volta, sono l'artefice dell'infelicita' di questa ragazza. Anche se stavolta, le mie colpe sono limitate " E allora cosa hai intenzione di fare, Kaytlin?" riesco finalmente a chiederle " Non lo so. Non avrei mai immaginato una cosa del genere e devo rifletterci. Per anni non ho avuto una vita normale. La paura mi ha accompagnata per tutti questi anni insieme alla voglia di vendetta. Finalmente, quando ho avuto la certezza di potermi difendere, di essere in grado di poter fronteggiare un uomo, anzi, di poterne disporre, quella paura si e' prima attenuata e poi scomparsa. E adesso questa nuova sconvolgente sensazione" Mi siedo sul bordo del letto e mi metto le mani sul viso " E' tutta colpa mia" le dico "Io ti ho rovinato la vita e continuo a rovinartela ma stavolta posso rimediare" " E come vorresti rimediare?" Il suo tono e' ironico " Tu potresti sfogare le tue voglie su di me. Io ti amo Kaytlin. E ti amo anche per queste tue caratteristiche. Io posso accettare tutto quello che vuoi. Noi due siamo complementari, Kaytlin e soprattutto io non voglio vivere il resto della mia vita senza di te e se questo e' il prezzo che debbo pagare per starti a fianco, ebbene, lo pago, anche se per me sara' un prezzo dolcissimo" Stavolta, la sua risata e' fragorosa " Ma sentilo lui. Mi ama. Sei ridicolo. Tu non puoi amarmi. E' solo la tua impressione, la tua voglia di pagare fino in fondo quello che mi hai fatto" " No Kaytlin. E' vero, voglio espiare le mie colpe ma io amo quella donna che sei adesso. Lo capisci? Non e' piu' una questione di sensazioni di colpa" La sua mano mi prende per la gola. Ho paura. Provo di nuovo il timore che possa farmi male ma sento anche il mio cuore battere alla velocita' della luce. Mi piace quella sensazione di stare nelle sue mani. Dio santo quanto e' eccitante sentire il potere di un'altra persona, soprattutto se questa persona ha le fattezze dolcissime ed il corpo straordinario di Kaytlin " Sono io a dire no. Tu non puoi, non hai il diritto di amarmi" La sua mano si stringe sul mio collo. La guardo supplichevole. So che non ho la forza necessaria per contrastarla e nemmeno piu' la forza per urlare. Ma la sua mano rallenta quella presa mortale. Se avesse voluto uccidermi, l'avrebbe potuto fare " Io sono pronto a rischiare Kaytlin. Rimetto la mia vita nelle tue mani. Ti appartiene, fanne quello che vuoi" " Cosa me ne faccio della tua vita?" mi urla. E' scossa, turbata. Mi lascia finalmente andare il collo ed io le prendo quella mano che quasi mi stava uccidendo. Glie la bacio e lei mi lascia fare, guardandomi indecisa " Tutto quello che vuoi. Puoi farmi tutto quello che vuoi. Se vorrai, potrai continuare la tua vendetta per tutta la vita, sfogare quegli istinti che hai scoperto di avere ed io accettero' pur di starti accanto. Oppure, potrai provare ad amarmi, ad amare quell'uomo che sono diventato. Oppure potrai fare tutte e due le cose e sarebbe bellissimo" " Come puoi chiedermi di amarti e nello stesso tempo di dominarti? Non capisci che e' un controsenso assurdo?" " Ne sei sicura? Io penso che sia invece possibile. Devi soltanto convincere te stessa" Mi toglie la mano con forza e mi afferra poi il polso iniziando a stringermelo ed a torcermelo. Kaytlin e' troppo forte per me ed io posso soltanto accettare senza potermi ribellare. Il suo violento schiaffo mi fa sussultare " Ecco quello che subiresti. Davvero tu saresti disposto a sopportare questo in un contesto normale e non in uno dove eri prigioniero e dovevi accettare per forza?" " Si, senza alcun dubbio" rispondo ed un nuovo violento ceffone arriva sul mio viso. Non cado a terra soltanto perche' lei mi sorregge ma quei due violenti schiaffi mi hanno tolto quelle poche forze che mi erano tornate " Davvero tu vuoi vivere con una come me? Una che potrebbe ucciderti a mani nude? Una che forse un giorno avra' questo desiderio?" " Tu avresti fatto qualsiasi cosa pur di stare con me, vero?" le dico cercando di asciugarmi il sangue che mi scende dalla bocca e dal naso " Si Andrea. Qualsiasi cosa" " Ed anch'io sono disposto a fare qualunque cosa pur di stare vicino a te. Sono disposto persino a rischiare la vita se poi la ricompensa e' starti vicino" Forse stavolta mi uccidera' davvero. Chiudo gli occhi per non veder partire un altro schiaffo ma invece percepisco il suo odore piu' intensamente e, quando li riapro, lei e' a pochi centimetri da me " No, mi stai mentendo. Tu non lo fai per me. A te e' piaciuto. Hai scoperto anche tu qualcosa di anormale. Hai scoperto che ti piace essere dominato ed umiliato" " No Kaytlin, non ti sto mentendo. Non ho mai detto che lo faccio esclusivamente per te. Non mi e' piaciuto quello che mi hai fatto ma e' vero quello che hai appena sostenuto e cioe' che ho amato la sensazione di essere nelle tue mani. Quello si. Capisci la differenza?" " Capisco che sei un idiota Andrea. E' questo che vuoi? Vuoi tremare di paura dinanzi a me? Vuoi rischiare che io possa picchiarti a sangue? Vuoi rischiare che io possa violentarti? No, non sei solo idiota, sei un pazzo. Perche' io te lo rifarei di nuovo. Lo sai, vero?" " Si lo so, Kaytlin" " E questo non ti spaventa?" " Mi spaventa? Ho il terrore. Eppure....." " Eppure ti eccita" " Si, mi eccita. Non so da cosa dipende, quali strani meccanismi il mio cervello ha messo in funzione ma so che mi piace e che mi fa provare una strana eccitazione sessuale" " Me ne sarei dovuta accorgere quando te lo vedevo eretto. E' capitato diverse volte, durante la tua prigionia ed era alquanto anomalo" " Gia'. Non capivo e pensavo che tutto dipendesse dalla tua bellezza, ma poi ci sono arrivato" " Sconvolgente, vero?" " Pazzesco" ammetto " Si, pazzesco e sconvolgente" " Ti riferisci a quello che provi anche tu. Deve essere una sensazione straordinaria saper di avere un altro essere umano completamente in proprio potere?" Continua a fissarmi e vedo un lieve sorriso formarsi sulla sua bocca " E' una straordinario potere. La vendetta mi ha fatto scoprire qualcosa che non pensavo di avere" Avvicino il mio volto ancora di piu' al suo " La tua vendetta e' terminata, Kaytlin, l'hai detto tu stessa. Adesso c'e' la vita. E se quelle sensazioni di potere ti sono piaciute, io sono qui' per fare in modo che tu le viva tutti i giorni con me. Per la tua soddisfazione e.... per la mia" Si allontana da me. L'ho scossa. Cosa pretendevo, del resto? La vedo dirigersi verso l'uscita. La sto perdendo. Sto perdendo l'amore della mia vita, l'unica donna che potrebbe farmi felice. Felicita' anomala ma vera. E forse io potrei essere l'unico uomo a farla felice, a farle vivere una vita non stereotipata e incredibilmente eccitante. Perche' anche lei vuole questo e me lo ha appena confermato. Non posso lasciarla andar via cosi'. Non posso. Sto per raggiungerla, per impedirle di andar via per sempre dalla mia vita ma non ce n'e' bisogno. Lei si volta e torna indietro mentre il mio cuore sussulta dalla gioia. Forse c'e' una speranza. Lei mi afferra per il mento. Dio quant'e' bella. E quanto mi sento impotente di fronte a lei. E questa sensazione di impotenza mi inebria e continua a sconvolgermi e soprattutto ad eccitarmi " E' davvero questo quello che vuoi? Vuoi una donna che ti domini, che ti picchi, che ti umili? Il bell'Andrea, quello per cui io avevo perso la testa e' diventato un uomo che vuole fare il cagnolino?" La guardo e stavolta sono io a sorriderle " No Kaytlin. Io non voglio una donna che mi faccia tutto questo. Io voglio te. Solo da te potrei accettare tutto quanto. Solo da te. Perche' tu hai le caratteristiche fisiche e mentali per ottenere da me tutto quello che vuoi" " Quello che voglio? Tu sai quello che voglio? Quello che ho scoperto di desiderare da un uomo? Obbedienza, devozione, paura di quello che potrei decidere per lui, di quello che potrei fargli? E non solo. Perche' e' tutto questo cio' che io voglio" " E' cio' che voglio anch'io" le rispondo senza timori " Te ne potresti pentire. Anzi, te ne pentirai sicuramente e sara' troppo tardi perche' l'uomo che accettera' di starmi accanto non avra' piu' voce in capitolo su niente e non vedra' l'ora di scappare il piu' lontano possibile da me" " Io sono pronto, Kaytlin. Mettimi alla prova" Sto per dirle anche che non me ne pentiro' e non scappero' mai ma mi chiude la bocca con un bacio e sento di nuovo il suo buonissimo sapore. Ma, al contrario di quando mi aveva baciata mentre ero incatenato, stavolta posso muovere le mie mani, posso toccarla anche se lo faccio cautamente. Ho una paura matta di una sua reazione e proprio questa assurda situazione me la fa amare in modo anomalo, come si ama una persona che si reputa superiore. Continuo pero' a toccarla e lei lascia fare mentre ci baciamo di nuovo. Sono eccitato come non mai, come non credevo fosse possibile. Fisicamente e psicologicamente. Mi sto rendendo conto che l'unica cosa che desidero e' essere suo, essere nelle sue mani, come se fossi semplicemente creta da spalmare. Terminiamo di baciarci e lei si stacca. Mi sorride " E' questo cio' che intendevi, Andrea? Amore e dominazione?" " Si Kaytlin. Tutto quello che voglio e' amarti e venerarti, proprio come si venera una dea, un essere superiore" le rispondo in estasi. Lei si riavvicina a me " Sai, tutto avrei immaginato tranne che sarebbe andata a finire in questo modo quando ho voluto la vendetta in modo violento" " Non potevo immaginarlo nemmeno io" le rispondo " Gia'. Quello che non sapevo era che quella vendetta violenta, le umiliazione e le percosse che ti ho inflitto sarebbero stati soltanto l'inizio della vera vendetta " Non capisco" le dico sbarrando gli occhi "La vendetta era giusta e l'unico modo per averla era come hai fatto tu, riproponendoci tutto cio' che noi ti avevamo fatto" Lei continua a sorridere " Forse all'inizio l'idea era giusta ma non conoscevo gli eventi che sarebbero scaturiti" " Cosa intendi?" " Che tu ti saresti innamorato di me, che avresti scoperto un lato del tuo carattere che non conoscevi" Rimango in silenzio. Non capisco dove voglia andare a parare ma ho un brutto presentimento e lei prosegue "Ecco, mio caro Andrea, adesso la mia vendetta e' terminata. Sei libero" " Cosa significa che sono libero? Io voglio te" le urlo " Ma io non voglio te. E' buffo, no?" " Perche'? Mi hai baciato, credevo che anche tu ... ." " Perche' questa sara' la mia vera vendetta. Averti fatto innamorare e sapere che non mi avrai mai, sapere che tu vorresti sottometterti a me ed invece sarai un uomo libero mentre io avro' altri uomini che si inginocchieranno ai miei piedi. Ne posso avere quanti ne voglio e tu non sarai mai tra loro" " No, ti prego, ti scongiuro" le dico inginocchiandomi ai suoi piedi "Io voglio adorarti, io non potro' piu' vivere senza di te. Faro' qualunque cosa tu vorrai, ti obbediro'. Hai scoperto di voler essere dominante con gli uomini ed io sono l'ideale per te. Ti prego" la supplico piangendo. Ho pianto tanto in questi quattro giorni ma queste lacrime sono di vera disperazione. Cosa saro' io senza di lei? Kaytlin mi osserva ed un ghigno si forma sulla sua bellissima bocca " Addio Andrea. Non credo che ci rivedremo ma so che tu mi ricorderai a lungo, cosi' come io mi sono ricordata a lungo di te" Gira i tacchi e scompare dalla mia visuale. Mi abbandono al pianto dirotto e alla disperazione. Non potro' mai averla e non potro' mai avere una che le assomiglia. Perche' Kaytlin e' unica e l'unione di quel fascino irresistibile con la sua forza, con il suo modo di fare cosi' dominante, non la potro' riscontrare piu' in nessun'altra donna. Kaytlin ha cercato la sua vendetta per dodici anni senza immaginare che l'avrebbe trovata nel modo piu' anomalo. La mia disperazione aumenta. Ora, la sua vendetta e' completata. Fine Per dialogare su questo racconto, inviate una mail a davidmuscolo@tiscali.it