IL PASSATO DI HANNAH Settimo episodio di DAVIDMUSCOLO Due giorni prima. Martedi' 18 Novembre 2008. Langley, contea di Fairfax in Virginia. Sede della C.I.A. Ore 10.00 a.m. Samuel Baustein entro' nella grande sala dove nove persone lo attendevano, sette uomini e due donne, una delle quali era seduta dinanzi ad un computer mentre gli altri erano tutti in piedi ad attenderlo " Buon giorno signori" esordi' "Vedo che siete tutti presenti e puntuali. Molto bene, possiamo cominciare. Hellen, per favore" disse poi rivolta alla donna, una giovane esperta informatica. Questa smanetto' alcuni secondi e, quasi come se ci si trovasse al cinema, apparve sullo schermo bianco posto sul muro la figura di un uomo alto e snello, con i capelli brizzolati che gli davano un'aria interessante e che dimostrava forse meno dei suoi sessant'anni, pur con i capelli sale e pepe " Signori, questo personaggio e' ben conosciuto dalla maggioranza di voi. Si tratta di Nicolas Carri�re ed alcuni mesi fa, per colpa sua, abbiamo fatto una figura barbina a Roma. Se lo ricorda, vero Lawrence?" " Signore ... .Noi non sapevamo ... " balbetto' uno dei presenti " Lasci stare. Non sono venuto qui' per accusarla dopo tutto questo tempo. Dicevo di Carri�re. Lo chiamano e c'e' il suo zampino su parecchie delle transazioni che si svolgono tra i paesi dell'ex Unione Sovietica e zone scottanti come il Medio Oriente, i Balcani, l'Africa equatoriale e via discorrendo. Il suo sistema e' semplice: viene contattato dai trafficanti di qualsiasi cosa ma soprattutto di armi e tecnologia non convenzionale, si mette in contatto con l'acquirente e, nel giro di pochi giorni, grazie alle sue conoscenze ramificate in ogni parte del globo, riesce a vendere l'oggetto ricavandone un guadagno immenso e soprattutto senza rischiare. Sono anni che le polizie di mezzo mondo cercano delle prove per incriminarlo ma finora non sono riuscite a nulla. Il bello e' che il signor Carri�re non si era mai nascosto. Dico bene agente Connor?" concluse Baustein rivolgendosi ad uno degli uomini presenti " Assolutamente si. Carri�re ha sempre vissuto alla luce del sole. Gli piace il lusso e soprattutto ama le belle donne e, fino allo scontro di Roma, ha sempre fatto la bella vita" " E continua a farla, non e' cosi'?" " E si" riprese Connor " Andiamo per ordine, pero'. Dunque, bisognava trovare un modo non ortodosso per eliminare Carri�re ed i suoi traffici ed a suo tempo presi la decisione che ancora rimpiango ovvero di eliminarlo fisicamente ed affidai l'incarico a Lawrence. Sappiamo tutti come e' finita ovvero con un nostro agente morto, gli amici italiani incazzati come iene e Nicolas Carri�re scomparso. A quel punto, siccome non amo lasciare le cose a meta', ho affidato a Connor l'incarico di ritrovare . Vuole proseguire lei, Connor?" " Certo, signore. Sono partito dal presupposto che un uomo del genere difficilmente avrebbe rinunciato al lusso ed ho cercato tra i personaggi che negli ultimi tempi erano venuti alla ribalta in vari paesi del mondo ed abbiamo trovato un certo Nicola Zardo ad Amsterdam che altri non e' che Carri�re. Gli anni trascorsi a Roma ed una notevole intelligenza hanno fatto in modo che lui parlasse l'italiano perfettamente e quindi si e' creato un alias di lingua italiana. Zardo alias Carri�re e' dunque diventato un ricco antiquario, si e' comprato una meravigliosa villa nei pressi di Marken, a 25 chilometri da Amsterdam ed ha un via vai continuo di bellissime donne, prostitute e non, ma soprattutto ha rafforzato i suoi sistemi protettivi. Entrare nella villa e' praticamente impossibile, a meno che non mandiamo i marines, si muove solo dentro una vettura blindata con i vetri anti proiettili ed ha quadruplicato le guardie al suo servizio. Si tratta di ben sedici uomini addestratissimi. Otto di loro seguono Carri�re anche quando va al bagno e non fanno entrare nemmeno uno spillo nella casa mentre i restanti otto si dedicano al servizio notturno. Li abbiamo ripresi. Hellen, per favore fai scorrere le immagini" Il volto di sedici uomini dalla faccia da duro e dal corpo che sembrava essere d'acciaio riempirono lo schermo, dopodiche' quelle facce e quei corpi scolpiti lasciarono il posto ad una villa immersa nel verde " E questa e' l'abitazione di Carri�re" riprese Baustein. " E' possibile entrarci?" chiese uno dei presenti " Se non sei invitato da Carri�re in persona? Assolutamente no. Scatterebbe subito l'allarme" " Ed il personale?" Obietto' un altro dei presenti "Una casa del genere deve avere del personale di servizio" " Ottima osservazione" condivise Baustein "Ci sono due cuoche e quattro cameriere che servono a tavola sia Carri�re che i suoi uomini e che puliscono le camere ma e' impossibile sostituirsi a loro. Sono tutte donne dell'Europa dell'est, come la maggior parte degli uomini che lavorano per e sono state scelte proprio tramite quegli uomini che le conoscono di persona. Impossibile quindi spacciarsi per una delle donne di servizio. Tra l'altro, non pernottano nella villa, forse per avere meno testimoni sugli incontri di Carri�re, ma ad Amsterdam dove dormono in una pensioncina pagata proprio da lui" " Generoso" osservo' con spirito un altro dei convenuti " A modo suo, si. Ma proseguiamo. Questo signore ha pero' un lato debole che e' la sua vanita'. E cosa fa un uomo vanitoso? Si mette in mostra. Sapere che noi lo vogliamo morto non gli ha fatto minimamente cambiare vita e, a parte il falso nome e qualche ovvio accorgimento, prosegue tranquillamente nella sua vita di ricco imprenditore. Domenica sera dara' addirittura una festa di presentazione dove ci sara' il fior fiore della ricca borghesia olandese. Ci mancano solo i reali d'Olanda e poi ci saranno tutti. Ma questa per noi e' un'occasione piu' unica che rara per mettere le mani addosso a quel trafficante. Il problema e' come fare. Qualcuno di voi ha un'idea?" Per alcuni secondi la grande sala piombo' in un silenzio assoluto poi intervenne di nuovo Connor " Avevamo pensato di approfittare della sua mania per le donne molto belle ed inviare una nostra agente. I problemi pero' sono tanti. Per l'ingresso non c'e' problema. Un mio uomo e' riuscito a rimediare un biglietto comprandolo da uno squattrinato conte olandese che lo aveva ricevuto e, anche se l'ingresso e' nominale, possiamo facilmente sostituire il nome e siamo quindi in grado di entrare nella casa. Pero' non abbiamo modo di far entrare armi in quella villa" " Abbiamo agenti femminili molto belle e abili nella lotta corpo a corpo in grado di uccidere un uomo" intervenne un altro dei presenti " Si, presumo di si anche se Carri�re non e' uno sprovveduto ed e' un uomo che allena il suo corpo in modo regolare. Il problema e' che un'eventuale lotta e soprattutto l'eventuale uccisione di Carri�re non passerebbe inosservata e la nostra agente avrebbe subito addosso le guardie di Carri�re che, non dimentichiamolo, sono almeno otto e tutte molto addestrate, come abbiamo appena detto. Ed io non voglio mandare una giovane agente incontro a morte certa. Ma, ammesso che l'agente riuscisse ad eliminare Carri�re e poi a darsela a gambe, quale potrebbe essere il piano di fuga? Non dimentichiamo che basterebbe che uno solo degli uomini a disposizione del desse l'allarme e ci ritroveremmo tutte le guardie del corpo rimanenti addosso a lei o a lui. E naturalmente, non possiamo dimenticare che a quella festa ci sara' un sacco di gente importante che non vorrei proprio coinvolgere in una sparatoria. E questo e' forse il punto piu' intricato dell'intera faccenda" Ancora silenzio. I cervelli delle otto persone presenti erano in funzione, il meglio dell'Intelligence americana cercava di trovare una soluzione ad un quesito e questa soluzione sembrava non esserci. Per vari minuti si fecero ipotesi assurde e fantascientifiche che furono ovviamente scartate, quindi Baustein riprese di nuovo la parola " Non abbiamo molto tempo, signori. Se entro domani mattina a quest'ora non abbiamo trovato una soluzione, io contattero' Sciarada. E sono certo che lui, o dovrei dire loro, non e' vero Baines? trovera' il modo di toglierci Nicolas Carri�re dalle nostre preoccupazioni. Costera' un bel po' all'amministrazione ma non avro' sulla coscienza la vita di una nostra agente e soprattutto non avro' grane. Andate, signori. L'appuntamento e' per domattina. Stessa ora. Scusate ma altri importanti problemi da risolvere mi attendono" Whitehall, Londra. Ministero della difesa britannico Venerdi' 21 novembre 2008 Ore 12.43 am. L'uomo entro' nella grande sala e si diresse verso la persona che l'attendeva, gli strinse la mano e solo quando questi gli fece cenno di accomodarsi si sedette sulla sedia di fronte a lui " Mi ha fatto chiamare, signor ministro?" " Abbiamo ricevuto la richiesta di riscatto per il " " Quanto?" " Cinquanta milioni di dollari, pari a venti milioni di sterline" " Cosa intende fare?" " Cosa dovrei fare secondo lei? Ha presente cosa significa per noi il ? " Purtroppo si, signor ministro. E' l'unico mezzo che abbiamo per decifrare tutti i codici che ci arrivano dai nostri agenti in tutto il mondo. Senza di quello siamo praticamente monchi" " E quindi e' inutile rammentarle che la sicurezza del nostro Paese deriva in parte dal ?" " Ne sono perfettamente consapevole" " E questa consapevolezza non ha impedito che questo importante documento ci sia stato rubato sotto i nostri occhi?" L'uomo di fronte al ministro abbasso' gli occhi " Non capisco come sia potuto accadere. E' probabile che il gruppo o la persona che abbia agito avesse una spia nel nostro ordinamento e stiamo facendo indagini capillari" " E intanto io debbo far fronte ai vostri errori, agli errori dell' M.I.5, di quello che viene considerato il miglior servizio segreto al mondo. Piuttosto, siamo sicuri che il non possa essere usato da altri?" " Assolutamente impossibile che possa accadere senza l'ausilio dei nostri mezzi e delle nostre informazioni. Il e' di importanza basilare ma solo nelle nostre mani" " E a coloro che l'hanno rubato, considerando la cifra che hanno richiesto. Comunque, il fatto che non possa essere utilizzato da altri e' gia' qualcosa. Ma rimane il fatto che dobbiamo assolutamente tornare in possesso del ed ho deciso quindi di pagare il riscatto. Credo che la cifra sia abbastanza accessibile, considerando l'importanza che ha il per noi" " Credo che la sua sia una saggia scelta" " Sono felice di avere la sua approvazione" " E' tutto, signor ministro?" " No. Voglio che lei si metta in azione per lo scambio che avverra' secondo quanto mi verra' comunicato in seguito. Voglio il prima di tutto, ma voglio anche i colpevoli. Questa azione non deve rimanere senza un colpevole da punire" " Faro' del mio meglio, signor ministro" " Spero che basti. Adesso puo' andare. E' tutto" L'uomo si alzo' e strinse di nuovo la mano al ministro ma appena fece per voltarsi fu richiamato "Ah, lei sa che al termine di questa faccenda cadranno molte teste all'M.I.5 e all'M.I.6?" " Si, signor ministro. E' logico che accadra'. Buona giornata, signor ministro" Carlton hotel, Amsterdam. Sabato 22 novembre 2008 Ore 20.54 La giovane donna usci' dall'ascensore destando l'ammirazione dei tre ragazzi appena arrivati in cerca di avventure con l'altro sesso. Alcune frasi ammiccanti, sorrisi, ma Hannah Kolb decise di non rispondere. L'uomo alla reception la saluto' cordialmente " Buona sera, signorina Coughlin. Ma lo sa che lei ha lo stesso nome e cognome di una famosa nuotatrice del suo paese?" " Me l'hanno detto diverse volte ma non siamo parenti" rispose Hannah sorridendo " Chissa' quante Nathalie Coughlin esistono al mondo" " Gia', chissa'" fece enigmatica la ragazza avviandosi poi verso l'uscita. Se era abitudine di Sciarada usare nomi di atleti famosi, lei avrebbe proseguito quella tradizione. Almeno fino a quando sarebbe stata Sciarada. Afferro' dal suo giubbetto i guanti ed il cappello di lana per ripararsi dal freddo pungente di Amsterdam e si avvio' voltando a sinistra lungo la Voorgburgvall fino a giungere a Piazza Dam, in pieno centro. Prosegui' lungo la Damrak e poi giro' di nuovo a destra. Era entrata nel Red Light District, il quartiere a luci rosse, brulicante di migliaia di persone. Alcuni semplicemente incuriositi ed altri, ovviamente di sesso maschile, alla ricerca di pochi minuti di passione con una delle tante ragazze che mostravano le loro grazie nelle vetrine. Malgrado fosse intabarrata in un caldo giubbetto ripieno di piume d'oca e malgrado tutte quelle ragazze quasi nude in bella vista, Hannah non passava inosservata. La sua altezza, prima di tutto, che anche con quelle comode scarpe senza tacco la facevano risaltare una spanna sopra la maggior parte dei passanti. I jeans aderenti le fasciavano il bel sedere che faceva sgranare gli occhi alla maggior parte dei ragazzi che incontrava durante il suo percorso, nonostante facesse del tutto per non camminare con l'ausilio di movenze sinuose. E poi quel suo viso delizioso con quelle gemme fluorescenti al posto degli occhi. Era difficile per Hannah non far provare desiderio anche senza offrire agli sguardi alcune delle sue parti piu' desiderabili. Come il seno, ad esempio, ben nascosto dal giubbetto. Hannah pero' non si curo' di quegli sguardi. Percorse alcuni di quei vicoli e quindi oltrepasso' il canale che divideva in due la zona a luci rosse. Alcuni coffee shop richiamavano, al pari delle prostitute, diversi clienti alla ricerca non certo del caffe' ma della droga leggera che questi locali offrivano, per la beatitudine di gente in cerca di un po' di sballo ed Hannah li oltrepasso' senza curarsene, trovando infine cio' che cercava entrando in un portone buio e fatiscente, risalente probabilmente ad almeno due secoli prima. Si guardo' intorno. C'erano ben poche abitazioni, la maggior parte delle quali erano abitate proprio dalle donne che si stavano offrendo in vetrina in quel momento e non fu difficile trovare la casa che cercava. Leonard Baines aveva cercato in tutti i modi di evitare di essere scelto per dover di nuovo incontrare Sciarada ma il suo capo non aveva voluto sentire ragione e lui non poteva certo dirgli i motivi per cui voleva evitare tale incontro. Sperava almeno che fosse solo l'uomo, quel Carl Lewis, a partecipare a quella specie di riunione e non la ragazza. Quel maledetto Baustein! Aveva detto che avendolo gia' incontrato era preferibile lui ad altri agenti. Ma stavolta aveva preteso di essere da solo. Avrebbe fatto meno fatica a sostenere il peso di quell'incontro. Il lieve bussare alla porta lo fece trasalire come se fosse un pivellino alla prima missione. Ando' ad aprire e si accorse che tutte le sue paure erano diventate di colpo realta'. Era di nuovo la ragazza ed era da sola. Hannah sorrise nel vederlo " Ci si rivede, agente Baines" " Lei sa il mio nome?" " Io so molte cose che tu non sai. Non vado ad un incontro se prima non so chi ho di fronte. Lo sapevo pure la volta scorsa" rispose togliendosi i guanti ed il cappello " Ed io invece come devo chiamarla?" " Evita pure di chiamarmi per nome oppure fai come hai fatto l'altra volta, dopo il nostro piccolo scontro. Ti ricordi?" Baines sembro' cadere dalle nuvole " Non capisco" " Ti rinfresco la memoria. Mi chiamavi ed eri diventato piuttosto timoroso nei miei confronti. Oppure ti da fastidio dimostrarmi un certo rispetto a causa della mia eta'?" " Non mi faccio di questi problemi. Credo che lei meriti il mio rispetto considerando il modo brillante con il quale ha risolto il problema a Barcellona" ammise l'agente " Me ne compiaccio, Baines" " E quindi, mi atterro' alle sue regole, signora" rispose l'agente respirando nervosamente. Gli sembrava che tutto quel tempo che aveva trascorso cercando di dimenticare quella che considerava la piu' brutta avventura della sua vita non fosse mai trascorso e si ritrovava di nuovo con i suoi incubi. Hannah, nel frattempo, comincio' a togliersi anche il giubbetto " Fa caldo qui'" disse e Baines fece di si con la testa. Ora la bellezza della ragazza era ancora piu' visibile. I suoi seni, stretti nel maglioncino molto aderente a collo alto, sembravano quasi esplodere e l'uomo cerco' di non guardare nella paura di urtare la sua suscettibilita'. Quei muscoli nascosti che erano pronti ad esplodere, come era accaduto la volta scorsa, erano magnifici e terrificanti allo stesso tempo e non aveva affatto voglia di vederli in azione contro di lui anche se non poteva nascondere a se stesso che sarebbe stato un bello spettacolo vedere in azione quella ragazza. Non contro di lui, comunque. Aveva ancora negli occhi la scena della villa di Barcellona, i quattro morti, tre a mani nude ed uno con un coltello alla gola e si chiedeva quali di quei quattro quella ragazza avesse fatto fuori. Intanto, Hannah accenno' ad un sorriso. Era piacevole vedere quell'uomo che aveva forse il doppio della sua eta' intimidito di fronte a lei. Era sicura che qualunque cosa gli avesse ordinato, lui l'avrebbe fatta e questa sensazione era quasi afrodisiaca ma subito dopo si penti' di quel piacere provato. Era dalla sua parte, non era uno di quelli che lei e Simon avevano il dovere di togliere dal mondo e prosegui' addolcendo il suo sguardo " Credo che sia meglio parlare di lavoro" disse infatti e Baines accondiscese immediatamente. Non vedeva l'ora che quella ragazza se ne andasse. Lo metteva in soggezione, cosa che lui non aveva mai provato in vita sua. Racconto' tutto cio' che sapeva ad Hannah, costellando il racconto con le fotografie raccolte dai suoi colleghi ed infine le porse il biglietto d'ingresso alla festa che si sarebbe svolta il giorno seguente " Questo e' per lei. Se accetta l'incarico" Hannah rimase qualche secondo pensierosa. Era un lavoro altamente pericoloso. Otto uomini addestrati e armati fino ai denti e che potevano diventare anche il doppio a seconda delle circostanze piu' il cliente principale, l'uomo da uccidere. Cerco' di pensare a cosa avrebbe fatto Simon, a come avrebbe risolto questa situazione. Questa volta non poteva prendere subito una decisione. Afferro' il biglietto e lo rigiro' tra le mani " Dovro' valutare la situazione sul posto. Questa volta non posso assicurare niente. Mi sembra molto complicato" " Lo e'" sostenne Baines, stranamente rassicurato dallo sguardo addolcito e pensieroso di Hannah. L'uomo cerco' stavolta di guardarla in viso. La sua bellezza era veramente sbalorditiva " Cosa c'e'? Perche' mi guardi in quel modo?" L'uomo sospiro' ma poi si lascio' andare " Mi promette di non darmi altre dimostrazioni come quella della volta scorsa?" La ragazza scoppio' in una risata cristallina " Promesso" " Lei e' molto bella ed e' molto giovane. Ho capito a mie spese che la sua giovane eta' non e' assolutamente in contrasto con le sue capacita' che sono straordinarie ma rimane l'interrogativo. Perche' fa questo?" " Potrei risponderti per soldi ma non sarebbe la verita'. Forse per un senso di giustizia, forse per l'adrenalina o forse semplicemente perche' sono nata per fare questo" " Grazie per avermi risposto, signora e se dovesse accettare, stia attenta. Quella gente non scherza" " Grazie, agente Baines" " Ed il suo collega? L'altra meta' di Sciarada?" " Questi non sono problemi tuoi" " Non puo' farcela da sola" si preoccupo' l'agente " Ho detto che questi non sono affari che ti riguardano" taglio' corto Hannah " Da sola e' un suicidio" " Ti preoccupi per me?" " Io ... .Io volevo solo metterla in guardia della pericolosita' della situazione. Comunque, e' lei che deve decidere. Piuttosto, come faremo per contattarla?" " Non ce ne sara' bisogno. Dalle foto che avete scattato posso evincere che controllate l'edificio rimanendo ben nascosti. Bene, continuate a farlo. Se mi vedrete uscire entro mezzanotte sara' a significare che ho deciso di non accettare il lavoro. Altrimenti, se dovessi uscire tranquillamente dopo quell'ora, vuol dire che il lavoro e' stato portato a termine. C'e' anche una terza ipotesi e cioe' che io non esca per niente" " Speriamo che non accada" disse l'uomo, stranamente preoccupato di tale ipotesi " Speriamo che non accada" fece eco la giovane rimettendosi il giubbetto. Strinse poi la mano a Baines che ricambio'. Era una stretta di mano forte, eppure stranamente piacevole per l'uomo che la vide poi uscire dalla casa e dalla sua vista, sedendosi poi pensieroso. In fondo, non era male la compagnia di quella giovane donna, malgrado all'inizio di quell'incontro non la pensasse cosi' e fosse particolarmente agitato. Oltre ad essere molto attraente, era decisamente intelligente e si trovo' incredibilmente dispiaciuto che la sua presenza era stata cosi' breve e soprattutto preoccupato per quella missione che sembrava fuori dalla portata di chiunque, forse anche di quella ragazza dalle doti incredibili. Jsselmeer, North Holland 2Km ad est di Marken. Domenica 23 Novembre 2008. Ore 21.13 La zona era deliziosamente tranquilla. Hannah ammirava il paesaggio avvolto nell'oscurita' che scorreva veloce mentre il taxi la accompagnava a destinazione. L'uomo al volante osservava quella deliziosa fanciulla avvolta in uno splendido abito da sera mentre guardava incuriosita la zona circostante " Dovrebbe vederlo di giorno, signorina, Le posso assicurare che e' magnifico" " Ne sono convinta" rispose Hannah " E la parte piu' bella e' oltre il punto dove devo accompagnarla. C'e' mai stata a Marken?" " No" " E' assolutamente da vedere. Fino ad una trentina di anni fa' era un'isola che adesso e' collegata con la terraferma. Si tratta di un villaggio di pescatori che e' rimasto al 1700. Ce l'ha presente? Le ragazze con il classico abbigliamento di quell'epoca, con le famose calzature olandesi ... ... Insomma, un posto che sembra uscito da un film in costume" " Beh, allora dovro' assolutamente recarmi a Marken" fece sorridendo la ragazza. Un sorriso di circostanza mentre, al contrario, non aveva niente per essere allegra. Inutile nascondere a se stessa che sentiva terribilmente la mancanza di Simon e la tranquillita' che lui le regalava. Era il suo primo e forse ultimo incarico da sola e forse uno degli lavori piu' complicati che Sciarada avesse mai avuto e questo, ovviamente, non la faceva stare affatto tranquilla. Il taxi intanto rallento' vistosamente e si immise all'interno di una specie di parco superando un cancello guardato da due uomini che diedero il permesso di entrare solo dopo la visione del biglietto d'invito. La villa era illuminata a giorno e gli ospiti si susseguivano quasi continuamente. Il tassista si fermo' all'ingresso, prese i soldi di Hannah e torno' indietro in direzione del cancello per uscire poi definitivamente dalla vista della ragazza che invece avanzo' verso la porta d'ingresso, non prima di aver dato un'occhiata intorno. Pote' notare altri uomini, oltre ai due che stazionavano davanti al cancello. Due si trovavano ad est e due ad ovest e ci avrebbe scommesso qualunque cosa che ce ne erano almeno un altro paio alle spalle della villa per un totale di otto uomini posizionati all'esterno. E quindi, in occasione di questa festa, Nicolas Carri�re aveva impiegato tutti i suoi uomini in quanto, appena entrata, Hannah si rese subito conto che almeno altrettanti ce ne erano all'interno. Troppi, decisamente troppi. Un uomo in smoking ed una giovane donna con un abito da sera nero e lungo la accolsero " Signorina, prego" fece la ragazza invitando Hannah a venire verso di lei, quindi aziono' il metal detector portatile che teneva in mano controllando sullo schermo posto alla sua destra "Mi dispiace, signorina ma e' per la sicurezza di tutti" prosegui' la donna " Capisco. Non si preoccupi, faccia il suo lavoro anche se ritengo improbabile che noi donne, con questi vestiti cosi stretti, possiamo nascondere qualcosa" fece Hannah ironicamente suscitando un sorriso dell'addetta alla sicurezza che poi pretese di vedere all'interno della pochette che pero' conteneva soltanto poche banconote ed il cellulare " Tutto a posto, signorina. Buona serata e buon divertimento" concluse la donna dedicando poi la sua attenzione ad una nuova arrivata. Un'altra giovane donna le chiese se avesse intenzione di lasciare il suo cappotto ed Hannah naturalmente acconsenti' rimanendo col suo delizioso abito rosso e lungo, maliziosamente aperto con uno spacco che lasciava intravvedere le sue bellissime gambe tornite. La parte superiore era praticamente inesistente, a parte un filo esile di stoffa che collegava la parte inferiore dell'abito a due coppe che cercavano, senza riuscirci, di comprimere i suoi splendidi seni, senza nemmeno riuscire a contenerli per la loro interezza. Il suo bellissimo viso aveva richiesto pochi accorgimenti ed aveva raccolto i suoi capelli e truccato i suoi occhi di verde per far spiccare l'iride dello stesso colore. Pochi ed essenziali i gioielli. Un bracciale d'oro, una collana di perle e degli splendidi orecchini pendenti, tutti regali di Simon che quasi mai aveva avuto la possibilita' di indossare e ai quali aveva aggiunto una maliziosa collana d'oro al piede destro. Un cameriere arrivo' con un vassoio dal quale la ragazza trasse un bicchiere di champagne e subito dopo un altro con delle tartine al caviale. Di certo, il padrone di casa non badava a spese. Mentre addentava la tartina e sorseggiava lo champagne, Hannah continuo' a guardarsi intorno. Tutti gli uomini di Carri�re erano posizionati nei punti strategici. Aveva visto le loro fotografie e non era stato complicato riconoscerli. Ne aveva gia' scovati sei ed era alquanto probabile che i due mancanti marcassero strettamente il padrone di casa che ancora non aveva fatto il suo ingresso nel salone. Scosse la testa. Decisamente troppi. Troppi pure per le sue capacita'. Senza contare tutte le altre difficolta', a cominciare ovviamente dal personale che prestava servizio e che naturalmente non doveva essere messo in pericolo. Guardo' il suo orologio. Erano ormai le 21.30 e la festa stava entrando nel suo vivo ma la sua presenza era ormai inutile. Aveva deciso di rinunciare a quell'incarico e voleva andarsene. Si sentiva spaesata senza Simon e voleva rientrare al piu' presto a Baton Rouge per stare vicino a lui in quegli ultimi giorni che lo attendevano. Gli sguardi di ammirazione che riceveva non la gratificavano del tutto e non le bastavano certo per farle cambiare idea e per farle continuare quella serata in modo piacevole. Oh si, avrebbe amato una vita del genere ma l'avrebbe amata solo a fianco dell'uomo che amava. Poso' il bicchiere vuoto su un vassoio. Si, forse era meglio andarsene. Fine settimo episodio Per suggerimenti e critiche inviate una mail a davidmuscolo@tiscali.it