NELLE MANI DI KAYTLIN Quarto episodio di DAVIDMUSCOLO Il tempo trascorre lento. Mi sembra di essere in quella posizione da chissa' quanto tempo quando vedo una luce e sento lo stridio della porta che si apre. Deve essere Kaytlin. Oh mio Dio. E' giunto il momento della sua vendetta? Rabbrividisco solo al pensiero ma fra poco, con molta probabilita', lo scopriro'. Sento il classico rumore dei tacchi che scendono le scale, quasi una cantilena, lieve, leggera ma inquietante. Quel rumore e' ora terminato. Volto la mia testa verso la scala ma riesco soltanto a percepire una figura non bene delineata. Ora sento di nuovo il rumore dei tacchi e poi finalmente la luce. Ci metto un po' a capire qual'e' la situazione. Prima di tutto Kaytlin. E quella visione non mi fa respirare. E' vestita come una dominatrice in un filmetto sadomaso, con una catsuit nera in lattice senza maniche ma con i guanti lunghi quasi fino alla spalla. La catsuit e' infilata dentro gli stivali anch'essi altissimi che superano il ginocchio. Il tacco e' quasi allucinante e forse raggiunge i venti centimetri, naturalmente a spillo. Se mi vuole torturare con quei tacchi mi uccidera' senz'altro. Ha in mano un borsone di pelle marrone che non promette niente di buono e che lascia poi cadere sopra un tavolaccio di legno. Sono sconvolto, impaurito ma stranamente eccitato. La sua visione e' nel complesso quanto di piu' sensuale io abbia mai visto e, malgrado il terrore che sto provando, le mie parti intime rispondono a quella sollecitazione visiva. Afferra una sedia, ci si siede accavallando le gambe, cerca poi nel borsone e ne trae delle sigarette. Se ne accende una lentamente. Tutto comincia ad essere piu' chiaro dentro di me. Quel tipo di abbigliamento prevede sicuramente una tortura ed io sono ammanettato e non posso reagire. E anche se non lo fossi, Kaytlin mi ha gia' dato ampia dimostrazione di poter disporre di me come vuole. Poi sento ancora quei sospiri e ricordo che non siamo soli. Avevo sentito e intravisto i piedi di un uomo ma mi ero dimenticato di questo, colpito dalla straordinaria figura di Kaytlin. Provo a voltarmi. Ora i piedi son ben visibili con la luce e provo ad alzare la testa. Essendo sdraiato in terra, non riesco a vedere tutto ma quello che vedo e' tremendo. Tre uomini sono incatenati al muro completamente nudi. Riesco ad intravvedere dei bavagli alla bocca, di quelli usati nelle scene sadomasochistiche ed i loro membri flosci ma non i loro volti anche se ci vuole poco ad immaginare chi siano. E la paura diventa totale. Mi volto di nuovo verso Kaytlin e lei mi sorride " Allora, caro Andrea, li riconosci i tuoi amici? Oh beh, da quella posizione e' complicato ma scommetto che sai di chi si tratta. In questi giorni ho avuto modo di scambiare quattro chiacchiere con loro e so che dopo la fine della scuola non vi siete piu' visti. Peccato, una bella amicizia come la vostra. Sai, e' stato facile scoprire dove eravate tutti voi. I vostri volti ma anche i vostri nomi e cognomi sono stampati nella mia mente. E ancora piu' facile e' stato sedurli e portarli in questa villetta, proprio come ho fatto con te. Dio, quanto siete banali voi uomini. Per una scopata con una bella donna fareste di tutto. Ed io adesso sono molto bella, lo so. Non credi, Andrea?" " Si, sei molto bella. Forse la piu' bella donna che io abbia mai visto" Fatico a parlare e le parole non mi escono in modo corretto e coerente a causa delle labbra gonfie. Ma e' la verita', l'assoluta verita'. Kaytlin e' veramente una donna di straordinaria bellezza. Si avvicina a me. Dalla mia posizione sembra maestosa, quasi come una dea. Si inginocchia su di me e mi prende per un braccio aiutandomi a rialzarmi. Ora li vedo bene i miei tre compagni, Maurizio, Daniele e Marco, i miei tre complici. E vedo anche che sono conciati come me, con la faccia gonfia ed ecchimosi in varie parti del corpo. Sono stati duramente picchiati anche loro e la cosa non mi meraviglia affatto, avendo appena constatato su me stesso la forza e la bravura di Kaytlin. Mi guardo intorno. Sembra di essere in una stanza della tortura medioevale, con i miei tre ex amici incatenati con i polsi al muro. Kaytlin toglie loro i bavagli e li sento respirare profondamente. Subito dopo questa operazione, e' un susseguirsi di richieste di essere lasciati liberi, di avere pieta' di loro. La giovane donna si avvicina ai suoi prigionieri, sempre tenendo me per il braccio " Il primo che parla ancora la paga cara" dice ed il tono e' minaccioso. Marco e Daniele tacciono immediatamente ma Maurizio prosegue nella sua lamentela " Ti prego, sto male" balbetta. Kaytlin aspira una boccata della sua sigaretta e poi la spegne sul braccio del mio vecchio compagno di scuola. Il suo urlo di dolore risuona sinistramente nella stanza " Te l'avevo detto di fare silenzio. Non costringetemi ad aumentare la dose di violenza che vi ho riservato. Se state buoni, posso garantirvi che rivedrete ancora i vostri cari ma per ogni lamentela, disobbedienza o reazione voi trascorrerete momenti molto brutti" Ora Maurizio singhiozza ma non sono le sue lacrime ad intenerire Kaytlin che mi trascina verso il mio posto di prigionia, prende dalla borsa un mazzo di chiavi e mi toglie le manette " Ora spogliati completamente nudo" mi dice. Obbedisco ed inizio a togliermi i miei abiti. Ora che sono libero potrei provare a sorprenderla. Forse con quei tacchi altissimi ha perso gran parte della sua straordinaria agilita' ma invece continuo a spogliarmi e rimango in boxer. Lei mi sorride, avanza verso di me e mi colpisce con uno schiaffo tremendo "Ho detto nudo. Il tuo cazzo lo conosco gia'. Ti ricordi? Me lo hai fatto ingoiare ed io l'ho fatto perche' ti amavo e pensavo che se tu fossi rimasto soddisfatto potevi fidanzarti con me. Volevo essere la tua ragazza, te lo ricordi? Beh, non e' andata cosi' ma adesso non farmi incazzare e continua a spogliarti" Lo faccio, togliendomi anche le scarpe. E' una strana sensazione essere nudi di fronte ad una donna interamente vestita in modo sensuale. E' una sensazione di inferiorita' pazzesca che non ho mai provato prima. Lei afferra di nuovo i miei polsi e mi incatena al muro, accanto ai miei vecchi compagni di scuola poi lentamente ritorna al tavolo dove aveva lasciato il suo borsone, ne estrae una birra e la apre. La ingoia quasi tutta d'un fiato e poi sorride " Dicono che la birra faccia ruttare. Voi che ne dite? Oh si, ne siete a conoscenza perche' una volta me lo avete fatto. Ve lo ricordate?" Si avvicina a Maurizio e poi emette un rutto gigantesco davanti alla sua faccia "Beh, non ridete? Eppure mi ricordo che vi siete scompisciati dodici anni fa'. Pazienza! Forse non eravate preparati. Vorra' dire che riprovo. Ci tengo tanto a farvi ridere" prosegue poi ironicamente. Afferra Maurizio per il mento e rutta di nuovo, stavolta in modo ancora piu' potente ed ho quasi l'impressione che il prigioniero debba volare via travolto da una ventata di dimensioni gigantesche. Ovviamente, non e' cosi' ma la sensazione dopo quel rutto e' proprio quella. Ora si volta verso la nostra direzione "Niente? Continuate a non ridere? Beh, forse riderete per quello che accadra' adesso" conclude. La osservo. E' bellissima. Stretta nella catsuit, mi da la sensazione di un felino pronto ad azzannare le sue prede. E sarebbe anche una visione altamente erotica se non fosse che tra quelle prede ci sono anch'io. Ed a quel pensiero, il mio stomaco si contorce dandomi quasi un dolore fisico. Sto per scoprire cosa Kaytlin voglia farci ed il fatto che quel rutto in faccia a Maurizio mi abbia dato delle indicazioni non fa che aumentare le mie preoccupazioni. Continuo ad osservare la scena. So che stiamo entrando nel vivo ed infatti Kaytlin si avvicina di nuovo a Maurizio che sembra quello preso piu' di mira. Lo libera e lo trascina vicino al tavolo. Maurizio guarda la sua aguzzina e poi da uno sguardo al mazzo di chiavi sul tavolo. Noto anche la sua rabbia sul suo volto. E' ovvio che pensa che quella possa essere l'occasione giusta e si getta su Kaytlin. La ragazza aspettava pero' proprio quello. Era in guardia e si scansa mandando Maurizio a vuoto e poi la sua reazione e' impressionante. Lo colpisce all'inizio con una gomitata al volto e poi, quando il mio ex compagno, barcollante per il colpo ricevuto, e' completamente inerme, lo tempesta di pugni fino a farlo cadere sulle ginocchia. Non si ferma. La sua rabbia, quei dodici anni di attesa spasmodica, l'hanno fatta diventare quasi sadica, oltre che violenta e si china continuando a dargli pugni fino a quando l'uomo sviene sotto quella gragnuola di colpi. Osserva la sua faccia ridotta ad una maschera di sangue e mi accorgo del suo sorriso. La sua vendetta sta iniziando a prendere forma mentre il mio cuore sussulta. Kaytlin ha armato un altro pugno e Maurizio non da segni di ripresa. Potrebbe ucciderlo ed urlo " No Kaytlin, no, lo ammazzi. Ti scongiuro, non farlo" Si rialza. Se voleva darci una dimostrazione della sua bravura, l'ha fatto ampiamente. Si avvicina a me e comincio a capire cosa voglia dire la paura " Non intrometterti, Andrea. Non farlo un'altra volta se non vuoi che me la riprenda con te. Glie lo avevo avvertito a quell'idiota di non fare stupidaggini. Pensate davvero che lo avrei liberato se non fossi piu' che sicura di me stessa?. Beh, ora tu e questi altri due ve ne sarete resi conto" Si allontana e si dirige verso uno degli angoli della stanza e non posso fare a meno di ammirarla nel suo incedere. La vedo prendere un tubo e poi aprire l'acqua che fa rovesciare sul corpo di Maurizio che si rianima, tossendo e sputando. Spero che la lezione gli sia servita e che non provi di nuovo ad attaccarla. Uno contro uno non abbiamo alcuna possibilita' contro di lei. Sono dodici anni che si allena per questa sua vendetta e sicuramente si e' decisa solo quando ha avuto la matematica certezza di poterla compiere. E' un'atleta, forte, decisa, che sa muoversi e colpire e non credo che tra i miei compagni di sventura ci sia qualcuno in grado di impensierirla in una lotta ed il fatto che siamo tutti e quattro suoi prigionieri dimostra la nostra inferiorita'. Kaytlin lascia intanto il tubo e si avvicina di nuovo a Maurizio il cui volto e' ridotto ad una vera e propria maschera di sangue " Sei un vero idiota. Tutte queste percosse le avresti potute evitare se non avessi provato a reagire. Non puoi fare nulla. Posso ucciderti a mani nude ma vorrei evitare di giungere fino a questa tragica conclusione. Posso pero' garantire a te ed ai tuoi amici del cuore che non mi faro' scrupolo di ammazzarvi se doveste provare di nuovo a cogliermi di sorpresa" Stavolta Maurizio non osa reagire ed anzi, la lezione appena subita deve averne sconfitto definitivamente le velleita'. E' sconvolto e piange a dirotto. Si inginocchia di fronte alla giovane donna " Ti prego, non mi uccidere. Abbi pieta' di me" Kaytlin lo osserva. Che situazione assurda! E per qualche strano motivo anche eccitante. Un uomo in ginocchio ai piedi di una donna a chiederne la pieta' e' qualcosa di anomalo, soprattutto considerando che non si tratta di un gioco ma della pura verita'. E' la sublimazione di una superiorita' netta ed indiscussa e mi trovo a pensare che in fondo e' persino giusto e che una donna con la personalita' e le doti di Kaytlin abbia quasi il diritto di avere un uomo ai suoi piedi. Scuoto la testa dicendomi che sono pensieri ridicoli e che sono fortemente suggestionato da cio' che sto vivendo. La ragazza intanto alza una gamba e gli infila il tacco in bocca " Oh poverino. E quelle lacrime adesso dovrebbero commuovermi? Anch'io piangevo a dirotto dodici anni fa'. Ti ricordi? Piangevo, ero disperata ma tu non hai avuto pieta' di me, non e' vero? E allora per quale motivo dovrei averne io nei tuoi confronti?" Gli toglie lo stivale dalla bocca e sospiro di sollievo. Avrebbe potuto infilzarlo come un pollo allo spiedo ma, evidentemente, non e' questo cio' che vuole da noi e lo afferra invece prendendolo per il collo e facendolo quindi alzare. Lo sbatte poi contro il muro, lo gira e lo incatena nuovamente ma stavolta lo fa in modo diverso. Lo posiziona infatti con la faccia rivolta verso il muro, al contrario di noi che diamo invece le spalle al muro e lo fa mettendolo ad un'altezza inferiore, cosi' da costringerlo a rimanere piegato a novanta gradi. E' una posizione che mi fa venire immediatamente in mente una cosa. Guardo la bottiglia di birra vuota sul tavolaccio e vedo Kaytlin che si dirige proprio in quella direzione. Ma non la prende e cerca nel suo borsone. Tiro un altro sospiro di sollievo ma quel sollievo si tramuta in disperazione quando noto cio' che ha preso dalla sua borsa. Si tratta di un fallo di gomma. E' grosso, dalle dimensioni simili a quelle di una piccola bottiglia di birra, di quelle che utilizzammo per violentarla. Io e gli altri due sventurati che abbiamo la visuale di cio' che sta accadendo urliamo mentre Maurizio, posizionato di spalle, non capisce niente " Ti prego Kaytlin, non farlo. Non questo" la imploro. La giovane si avvicina proprio dove sono io. Alza la mano e credo che voglia colpirmi ma invece mi accarezza " E perche' non dovrei? Preferisci che lo inculo con la bottiglia? Forse dovrei, tanto per contraccambiarvi con la stessa moneta ma vedi....Mi sono fatta l'idea che questo coso e' ancora piu' umiliante per un maschio" La vedo indossare il fallo e prendere poi dalla borsa altri oggetti. Uno e' un guanto di lattice che indossa dopo aver tolto il suo sensuale guanto abbinato alla catsuit e l'altro e' una piccola scatoletta da cui ne estrae una specie di pomata. Deve trattarsi forse di vaselina. Si posiziona dietro Maurizio che ormai ha capito tutto. Si dispera, piange ma e' tutto inutile. Kaytlin lo afferra per il collo, costringendolo ad arcuarsi maggiormente e quindi inizia a mettere la vaselina nell'ano del mio ex compagno di scuola. Ritrae quindi il dito e stavolta e' il momento di infilare quell'arnese nell'ano di quello sventurato che urla dal dolore. La ragazza non se ne cura e prosegue imperterrita nella sua opera di sverginamento anale. Le urla di Maurizio si fanno sempre piu' acute e poi terminano, lasciando il posto ai singhiozzi. Ora i movimenti di Kaytlin sono piu' veloci e piu' possenti ed il dolore deve essere impressionante perche' vedo il mio vecchio amico chiudere gli occhi e poi rovesciare la testa, svenuto. Solo allora la donna si ferma e ritrae il fallo dall'ano di quello sventurato. Lo ha praticamente sventrato ed il fallo e' completamente sporco di sangue. Chiudo gli occhi per non vedere e li riapro solo quando un potente getto d'acqua mi precipita addosso. E' di nuovo il tubo che la giovane donna si diverte a direzionare verso di noi. Dopo alcuni secondi, lo chiude e lo getta in terra per andare al tavolo a prendere le chiavi per togliere il povero Maurizio, che nel frattempo si e' risvegliato grazie al getto d'acqua fredda, da quella posizione. Lo lascia cadere a terra a faccia in su, mettendo poi la sua gamba armata da quell'affilato tacco a spillo su di lui. Sorride e ci guarda " Bene ragazzi, e' cominciata la mia vendetta. Occhio per occhio, dente per dente. Vi ricordate cos'altro mi avete fatto?" Ci guardiamo. Probabilmente loro hanno dimenticato ma io no. I miei incubi ricorrenti hanno bene impresso nella mia mente quello spettacolo indegno. Mi ricordo quindi le umiliazioni che le abbiamo inflitto e sono proprio quelle umiliazioni che lei ci vuole riproporre. Si siede sulla faccia di Maurizio dopo avergli ripulito la faccia con un panno, attende qualche interminabile secondo e poi gli scorreggia sonoramente in faccia. Non contenta ripete l'operazione e stavolta la deflagrazione e' ancora maggiore e risuona in modo impressionante nella stanza, mentre il mio amico cerca inutilmente di divincolarsi ma le sue forze sono ormai ridotte al lumicino mentre Kaytlin sprizza forza e potenza da ogni suo muscolo fasciato in quella catsuit. Maurizio continua ad agitarsi sotto di lei. Sembra che non riesca a respirare ma la donna rimane in quella posizione, col suo sedere a comprimere la faccia dell'uomo, per diversi altri secondi che mi sembrano interminabili. Finalmente, si alza. E' finita? No, non ancora. Si dirige di nuovo verso il tavolo e cerca di nuovo nella sua borsa. Cosa vorra' fare ancora? Lo capisco quando trae da quella borsa un imbuto " In tutti questi anni mi sono chiesta una cosa. Volete sapere che cosa?" " Che cosa?" le chiedo " Ruttare e scoreggiare sulla vostra faccia era il minimo. Sapete per quanto tempo mi sono sentita addosso il vostro tanfo? Mi lavavo il viso anche cento volte al giorno e quel puzzo rimaneva. Me lo sentivo dappertutto e questo e' stato il pensiero fisso che mi ha accompagnato in tutti questi anni, oltre ovviamente alla violenza, alla voglia di deflorarvi cosi' come voi avevate fatto a me. Ma non riuscivo a trovare una soluzione per un'altra violenza. Quella dei vostri peni sulla mia bocca. Me li rivedo e rivedo anche le vostre eiaculazioni che mi facevano scendere la vostra sborra sulle mie labbra, come se non bastasse quella di Andrea che mi aveva costretta ad ingoiarla. Mi faceva schifo ma non potevo muovermi. Voi eravate in quattro e tutti molto piu' forti di me. E quindi mi chiedevo come contraccambiare una cosa del genere visto che per me e' impossibile. Ci siete arrivati? Beh, alla fine mi e' venuta l'idea. Non posso certo fare dell'autoerotismo e venirmene sulla vostra faccia, col rischio che potreste persino apprezzare i miei umori e quindi ho optato per qualcos'altro" Si dirige di nuovo verso Maurizio, fa scorrere la lampo della sua catsuit fino a mettere in mostra la sua fica perfettamente depilata e quindi mette l'imbuto nella bocca dell'uomo " Prova a sputare una sola goccia della mia urina e ti infilero' il mio tacco sulla tua mano e te la buco. Ormai avrai capito che non scherzo" Si china quindi mettendosi a pochi centimetri dall'imbuto e comincia ad orinare, prima lentamente poi in modo sempre piu' intenso mentre Maurizio sussulta ma ingoia, assolutamente impossibilitato a provare una reazione che, oltre ad essere inutile considerando l'enorme abilita' di Kaytlin nella lotta, sarebbe stata anche foriera di un'ulteriore punizione. Lo lascia li' a terra e si dirige di nuovo verso il tavolo. Si siede e poi si accende un'altra sigaretta. So quello che sta per fare. Ce l'ho stampato in mente. La osservo mentre fuma e per alcuni istanti mi sembra tutto irreale. La scena, con lei bellissima ed inguainata in quella tuta aderentissima, gambe accavallate e intenta a fumare, potrebbe assomigliare ad una finzione, ad uno dei tanti filmini del genere sadomasochistico. Ma e' tutto terribilmente reale. Un altro paio di boccate e poi si alza, si inginocchia nei pressi di Maurizio, gli apre la bocca e gli versa la cenere in bocca " Mangiala, caro. Ingoia tutto e non avrai problemi" L'uomo obbedisce singhiozzando. La lezione avuta quando ha cercato di ribellarsi sembra essergli bastata e si rende conto di non aver nessuna possibilita' contro quella ragazza troppo forte per lui. Ingoia la cenere e Kaytlin ripete l'operazione diverse volte, fino a che la sigaretta e' ridotta ad un mozzicone. Poi si alza. Stavolta e' finita davvero. La ragazza ci annaffia di nuovo con il tubo e quindi rimette Maurizio nella stessa nostra posizione, ci costringe ad infilarci di nuovo il morso in bocca impedendoci cosi' anche di poter comunicare, rimette i suoi oggetti di tortura nella borsa ed alla fine spegne la luce. La sento risalire le scale, con il classico rumore dei tacchi e poi di nuovo il silenzio assoluto come unica compagnia. Fine Quarto episodio Per dialogare su questo racconto, inviate una mail a davidmuscolo@tiscali.it