IL PASSATO DI HANNAH di DAVIDMUSCOLO Primo episodio Langley, contea di Fairfax in Virginia. Sede della C.I.A. Mercoledi' 25 giugno 2008. Ore 9.05 a.m. Leonard Baines esito' un istante prima di bussare alla porta del suo capo. La notizia che aveva appena ricevuto e che era raccolta nel fascicolo che teneva sotto il braccio era di vitale importanza per la sua vita all'interno dell'Agenzia. Pregustava gia' un avanzamento, un ulteriore scatto della sua carriera che lo avrebbe portato ad essere uno degli uomini piu' importanti di quella che era la piu' imponente struttura governativa degli Stati Uniti. E tutto questo prima di giungere a compimento dei quaranta anni. Sospiro' e sorrise allo stesso tempo e poi busso'. Samuel Baustein ritrasse alcuni documenti che stava osservando e diede il benvenuto a Baines con un sorriso stereotipato. Non gli piaceva quell'uomo. Oh certo, era una persona con delle capacita' fuori dal comune ma vedeva in lui un arrivista, una persona che avrebbe messo i suoi interessi persino al di sopra di quelli dell'Agenzia e questo era per lui, per il capo assoluto, una cosa inaccettabile. Sapeva perfettamente che Baines mirava al suo posto ed era cosciente che prima o poi ci sarebbe arrivato, anche perche' ormai lui aveva appena superato i sessanta anni. Sessanta primavere portate alla grande, con un fisico ancora atletico e addirittura con un certo charme che ne avrebbe potuto fare, malgrado l'eta', un uomo con delle notevoli capacita' di seduzione se non fosse stato ancora cosi' innamorato di sua moglie dopo oltre vent'anni di matrimonio. L'aveva sposata quando aveva abbandonato l'azione e quando la sua vita, che era stata innumerevoli volte in pericolo, aveva cominciato ad essere piu' tranquilla, quando cioe' aveva cominciato a dedicarsi alla scalata dell'Agenzia, scalata che aveva raggiunto l'apice quattro anni prima, quando il suo predecessore si era dimesso dopo lo scandalo sulle armi di distruzione di massa in Iraq, armi forse mai esistite e sicuramente mai trovate e che avevano causato una guerra inutile e dispendiosa. Era stata una scelta quasi obbligata quella di mettere Baustein sul trono dell'Agenzia. Il passato trascorso sul campo, da vero agente in servizio, lo faceva essere piu' vicino ai suoi agenti e le sue scelte erano sempre state ben ponderate, vuoi per la sua esperienza e vuoi per il suo carattere. Insomma, se il predecessore era stato sicuramente un falco, lui, pur non essendo una colomba, aveva i requisiti giusti per far funzionare l'Agenzia nel miglior modo possibile. Ma la tranquillita' della sua vita era solo apparente. Il suo poteva assomigliare ad un lavoro di routine. La mattina usciva dalla sua bella villetta per dirigersi verso l'agenzia ed alle cinque di pomeriggio vi faceva ritorno, proprio come un normale impiegato o dirigente. Ma nel mezzo, in tutte quelle ore, dalle sue decisioni dipendeva gran parte delle attivita' di spionaggio della Nazione piu' potente del mondo. Senza contare tutte quelle volte che era stato svegliato nel cuore della notte per dover diramare ordini che sarebbero arrivati ai quattro angoli del pianeta. E si chiedeva se un giorno Baines avrebbe potuto prendere quelle decisioni nel modo migliore. Ma ancora era lui a comandare. Fece sedere Baines giocherellando con la penna mentre l'uomo di fronte a lui sfodero' un sorriso a trentadue denti " I miei uomini hanno trovato Jim Block" Baustein quasi salto' dalla sedia " Dove si trova?" " Barcellona, signore" " Cazzo" La reazione di Baustein dimostrava che non aveva accolto quella notizia in modo positivo " Non vedo il problema, signore. Il fatto che si trovi all'estero, proprio come immaginavamo, esclude l'F.B.I. e possiamo occuparcene noi di diritto. Il problema era semmai trovarlo ed i miei uomini sono stati molto efficienti, come vede" Baines prese il fascicolo che nel frattempo aveva posato sulle sue gambe, lo apri' e trasse alcune foto che dispiego' dinanzi agli occhi di Baustein. Si vedeva una villetta con un delizioso terrazzino ed un uomo, intento ad osservare al di fuori di quella villetta. Le altre foto sembravano quasi la riproduzione della prima ma c'erano delle differenze sostanziali. L'uomo di guardia, ad esempio, non era sempre lo stesso ma non ce ne era mai piu' di uno. Era evidente che alcuni uomini si davano il cambio a guardia di quella villa e del suo abitante " Quanti sono gli uomini che Block ha a disposizione?" " Ne abbiamo contati tre. Non dovrebbe essere un grosso problema. La mia squadra e' gia' pronta ad intervenire" Baustein si mordicchio' il labbro " E se qualcosa dovesse andar male? Ci ha pensato? E' vero che sono solo tre uomini, quattro se contiamo anche Block, ma non vedo come possiamo intervenire in terra straniera con tutta la tranquillita' che lei dimostra. Difficile che possiamo evitare lo scontro a fuoco, a quanto dimostrano le foto. Giusto?" " Si, credo che lo scontro a fuoco sia inevitabile" " E le pare poco? E poi chi glie lo dice al Presidente?" " Non e' la prima volta che siamo costretti ad intervenire in un Paese straniero" " Lo so, Baines, lo so. Ma io so anche che il Presidente non gradisce questi interventi. Soprattutto se sono in un Paese amico. Vede, comunque vadano le cose, il nostro Presidente dovra' poi scusarsi col Primo Ministro spagnolo e col re Juan Carlos in persona e queste sono situazioni che dobbiamo evitare. Senza calcolare la risonanza internazionale che tale faccenda potrebbe avere. Noi americani non siamo molto simpatici e dobbiamo cercare di evitare che tale antipatia monti in modo maggiore. C'e' ancora nell'aria il casino che la nostra agenzia ha commesso per cercare di prendere Nicolas Carri�re il mese scorso a Roma. Se lo ricorda o debbo rinfrescare la sua memoria?" E come poteva dimenticarlo? Nicolas Carri�re o, come veniva chiamato in gergo, , un algerino di nazionalita' francese che si occupava di compravendita di oggetti scottanti, dalle armi a qualunque cosa lui potesse ricavarci un buon guadagno. Scovato a Roma dagli agenti della C.I.A., se l'era cavata malgrado lo scontro a fuoco che aveva lasciato sul terreno della Citta' Eterna un agente e due scagnozzi dello stesso Carri�re con conseguente solenne arrabbiatura dell'intelligence italiana e del Presidente del Consiglio del Paese alleato ai quali erano state dovute le legittime scuse. Aveva dovuto prendersi la colpa di quel disastro ed era comunque un precedente che non prometteva bene. E soprattutto era troppo recente. Baines si guardo' intorno e poi osservo' di nuovo Baustein " Cercheremo di stare attenti, stavolta" " Vede, Baines, un conto e' fare casino in un paese terzomondista, un altro e' farlo in un Paese amico. C'e' una differenza sostanziale. O chiediamo l'aiuto degli spagnoli o cerchiamo un'altra via. Non so se lei puo' comprendere" " Certo che capisco" si risenti' Baines "Ma capisco anche che non possiamo lasciare che un terrorista come Block giri indisturbato. Ha sulla coscienza almeno dieci vittime e la mia squadra ha il fiato sul suo collo. Dobbiamo prenderlo" " Oh, su questo non sono d'accordo con lei" " Come? Vuol dire che non vuole catturarlo?" Baustein sorrise " Non certo vivo. Io voglio il signor James Block morto. Se lo volessi vivo mi basterebbe telefonare al Primo Ministro spagnolo e far inviare una squadra da loro. Sa, un piacere non mi verrebbe negato. E' probabile che quando Block ed i suoi uomini si rendano conto che sono circondati si arrendano. Non trova?" Baines annui' e Baustein prosegui' "E sa perche'? Perche' e' probabile che si arrendano? Perche' non ci sono prove su di loro ed il massimo che possono rischiare e' possesso di armi. Senza contare che poi comincerebbero i problemi dell'estradizione ed in seguito quelli di un processo dove, come le ho appena detto, non abbiamo prove certe che sia lui l'artefice del massacro. Col rischio che potremo ritrovarcelo libero di girare per le strade di una qualunque citta' americana. E' questo che lei vuole?" Baines sospiro' di nuovo. Inutile negare che Baustein aveva ragione. Era troppo intelligente per non capirlo. Afferro' un paio delle foto che aveva sparpagliato sul tavolo di Baustein per riguardarsele. Sembrava non esserci alcun modo di catturare Block se non quello di entrare armati nella villetta. Perche' se e' vero che agli spagnoli quel commando si sarebbe probabilmente arreso, era altrettanto probabile che non lo avrebbero fatto con gli uomini della C.I.A. Osservo' il suo capo " Cosa propone, allora? Ha qualche idea in mente?" " Potremmo inviare un esterno" " Un esterno? E spendere un sacco di soldi dei contribuenti per pagare qualcuno per un lavoro che potrebbe fare un gruppo di agenti gia' pagati dall'agenzia?" " Se lei ha in mente il nome di un agente capace di entrare in quella villa e di uccidere quei terroristi in silenzio, me lo faccia. Basta che il nome della C.I.A. non venga tirato fuori per l'ennesima volta. Non sono il tipo che bada alla poltrona ma posso assicurarle che non vorrei andare in pensione prima del tempo. In quel caso, ho la netta sensazione che lei mi seguirebbe. Vorra' dire che avro' un compagno per giocare a bridge ed un avversario per il golf. Cosa ne dice?" Baines squadro' Baustein quasi con odio. Se qualcosa fosse andato storto, quell'uomo lo avrebbe trascinato con se e le sue mire, le sue ambizioni sarebbero naufragate con un insuccesso che, stando alla visione del suo capo, era da ritenere probabile. Sempre che con insuccesso si includesse una sparatoria, morti ed una fuga precipitosa prima dell'arrivo dei poliziotti spagnoli. Chino' il capo " Ha in mente il nome dell'esterno?" " Ce n'e' uno solo in grado di svolgere una missione del genere: Sciarada Fine primo episodio Per suggerimenti e critiche inviate una mail a davidmuscolo@tiscali.it