NELLE MANI DI KAYTLIN di DAVIDMUSCOLO Primo episodio Ogni riferimento a nomi e a situazione vere e' del tutto casuale Entrai nella palestra della scuola e guardai da lontano la ragazza. Nemmeno mi ricordavo che nome avesse. Ah si, Kaytlin. "Che cazzo di nome. Sempre queste manie esterofile. Come se non esistesse un nome bello in italiano" pensai. Mi avvicinai e continuai ad osservarla e dovetti farlo dal basso verso l'alto. Cazzo, quanto era alta. Un metro e ottantadue, forse. Cinque o sei centimetri piu' di me. Ma soprattutto, quanto cazzo era grossa? Era un ammasso informe di grasso e, nell'insieme, era quanto di piu' sgradevole ci fosse in giro in fatto di femmine, malgrado il suo viso non poteva certo definirsi brutto, pur se deformato dalla sua grassezza. Cercai di vincere il disgusto che provavo verso quella ragazza e mi avvicinai a lei che mi attendeva nella palestra della scuola tutta tremante. Sapevo che aveva una cotta pazzesca per me e, quando le avevo proposto di vederci, per poco non le avevo fatto venire un colpo. Continuavo ad avvicinarmi. Kaytlin cerco' di sistemarsi i capelli che erano lisci sulla testa e ondulati sulle spalle, di color castano scuri e notai che si era perfino truccata. Mio Dio, che orrore. Stavo seriamente valutando l'opportunita' di andarmene a gambe levate ma invece proseguii fino ad arrivarle di fronte " Ciao Andrea" mi disse "Io....Io non credevo che tu venissi veramente" " E invece sono qua'. Contenta?" " Tantissimo. Perche', vedi....Io ci speravo da un sacco di tempo che tu mi chiedessi una cosa del genere" " Ehi, frena. Non ti ho mica chiesto di diventare la mia ragazza" Kaytlin si rabbuio' " Io pensavo...." Era delusa. Gia' si vedeva con l'anello al dito al mio fianco. Idiota cicciona " Tu non devi pensare. Se mi accontenterai, puo' darsi che io ti faccia diventare davvero la mia ragazza" mentii. Era ovviamente, l'ultima delle mie intenzioni " Davvero? Io sono disposta a tutto. Faro' tutto quello che mi chiederai" Abbasso' lo sguardo per la vergogna e poi prosegui' "Perche' io sono innamorata di te" " Ma davvero? Non me ne ero mai accorto" dissi mentendo di nuovo. Lo sapeva tutta la scuola. Tutti sapevano che Kaytlin la chiattona, Kaytlin la cicciona di merda, Kaytlin il dinosauro del ventunesimo secolo, aveva perso la testa per me " Meno male che non te ne sei accorto" Che idiota che era. Come avrei fatto a non accorgermene? Mi portava in classe i cioccolatini, mi faceva i compiti, riempiva il suo diario e tutti i banchi della classe di cuori con le iniziali A e C. Per non parlare di quei complimenti che mi facevano vergognare davanti ai miei amici. Era quindi giunto il momento di interrompere tutte quelle cose. Avevo un nome da difendere, una dignita' che quella cicciona del cazzo mi stava rovinando ed anche una ragazza che mi stava pressando affinche' le dicessi in faccia di non rompermi piu' i coglioni. Ma io volevo di piu'. Dirle di non rompermi le palle non era sufficiente. La guardai bene in faccia " Allora, Ka... Va beh, come cazzo ti chiami" " Mi chiamo Kaytlin. E' la forma irlandese di Kathleen o del francese Catherine. Non ti piace il mio nome?" " Non me ne frega un cazzo di come cazzo ti chiami. Quello che mi frega e' sapere se sei veramente disposta a tutto per me" " Si, qualunque cosa per te" " E allora comincia a metterti in ginocchio" " In ginocchio? Io pensavo che volessi prima baciarmi" Stavo per scoppiarle a ridere in faccia. Io baciare quella sottospecie di essere umano? Nemmeno morto. La afferrai per il collo e la costrinsi ad inginocchiarsi. Non con violenza ma con fermezza e lei si lascio' accompagnare in quella posizione " Ti ho detto che prima devi soddisfarmi. Vuoi per caso che me ne vada?" " No, Andrea, no, ti prego. Faro' quello che vuoi" Mi slacciai i pantaloni e mi tirai giu' i boxer. Ce l'avevo moscio. E ti credo! Quella visione era l'esatto contrario di quello che un ragazzo di diciotto anni vorrebbe trovarsi di fronte in quei momenti " Ora te lo metti in bocca fino a che non me lo fai venire dritto. Vediamo se sei almeno capace di fare un pompino come si deve" " Io non ho mai fatto una cosa del genere" rispose accennando a qualche lacrima e cercando di indietreggiare " Non me ne frega un cazzo. Ora tu mi spompini per bene. Chiaro?" Kaytlin si asciugo' le lacrime ed io le ficcai il cazzo in bocca tenendole ferma la testa. Inizio' cosi' a farmi il servizietto e, magicamente, pur con tutte le problematiche dovuto all'assenza totale di attrazione, il mio cazzo comincio' a crescere. Non che fosse un fenomeno nella nobile arte del pompino. Mi faceva un po' il solletico ma tuttavia, a diciotto anni puo' andar bene tutto, anche un pompino fatto con inesperienza. Kaytlin continuava a succhiarmelo ed ormai ero ad un passo dal venirmene. Le afferrai i capelli " Non ti spostare con la bocca. Ora ingoi tutto per bene. Capito?" La ragazza ovviamente, non poteva rispondere avendo la bocca impegnata in altre faccende ma diede il suo assenso con la testa e finalmente le eiaculai in bocca. Tutto sommato, mi sarei aspettato di peggio. La feci rialzare. Aveva ancora alcune lacrime che le scendevano dal viso, eppure mi guardava ancora con adorazione " Ti e' piaciuto? Io ci ho messo tutta la buona volonta'" Mi misi a ridere " Se ti applichi, potrai diventare molto brava nel fare i pompini" " Io....vorrei farlo solo con te" " Povera chicca. Solo con me. Brava e adesso spogliati. Non tutto, togliti solo la gonna. Il resto, risparmialo ai miei sguardi" " Ma...Ma siamo in palestra. E se entra qualcuno?" obietto' " Tranquilla! A quest'ora non entra nessuno. Sai quante volte ci sono venuto. Dai, togliti quella cazzo di gonna" La cicciona obbedi'. Si tolse la gonna e poi delle mutande ascellari, credendo che volessi scoparmela. Ma nemmeno morto. Le ordinai di mettersi di nuovo sdraiata e poi feci cenno ai miei amici che era giunta l'ora di intervenire e loro entrarono di colpo nella palestra. Appena li vide, Kaytlin cerco' di alzarsi ma io la fermai mettendo il mio piede sopra la sua testa. Piangeva la cicciona. Forse stava per cominciare a comprendere che quello che le avevo dato non era un appuntamento d'amore. Noi quattro invece, ridevamo a crepapelle " Stai buona tu. Ora ci divertiamo. Ma davvero credevi che questo appuntamento era per farti diventare la mia ragazza?" Il pianto della cicciona si faceva sempre piu' continuo " Io....Io pensavo di si" Scoppiammo tutti a ridere " E invece no, cicciona di merda" Mi rivolsi poi ai miei amici "Avete portato le bottiglie?" Maurizio, Marco e Daniele, i miei tre amici, sghignazzarono " Eccole qua'. Un bel po' di birra" rispose Maurizio " Sicuri che non entra nessuno in palestra?" domandai loro " No, fidati. Sono andati via tutti" " Bene! Passami una birra" dissi ad uno dei miei amici che mi lancio' una bottiglia. La stappai usando i denti e me la bevvi tutta d'un fiato mentre sotto di me Kaytlin continuava a piangere dimenandosi. Era una cicciona alta e grassa ma era pur sempre una femmina e quindi piu' debole di me. Mi misi cavalcioni sopra di lei, fermandola, sia pure a fatica " Che volete farmi?" frignava " Vedi questa bottiglia? Beh, ti svergineremo con questa e riprenderemo tutto col telefonino, in modo che se tu fai la spia, diventerai lo zimbello di tutto il web" " No, vi prego. Non cosi'. Perche' mi fai questo, Andrea? Io ti amo" Scoppiai a ridere " Io ti amo" ripetei imitando il suo tono di voce. Si stava muovendo sempre di piu' e dovetti prenderle i polsi. Mi avvicinai quindi al suo volto e le ruttai improvvisamente in faccia. Scoppiammo di nuovo tutti a ridere ed i miei amici fecero quanto avevo fatto io. Bevvero la loro birra e si chinarono ruttandole in faccia " Grande Andrea. Questa cicciona merita solo questo" disse Marco ed io lo guardai sorridendo " Ti sbagli. Non merita solo questo" Ero ancora coi pantaloni tirati giu' e mi girai mettendomi col sedere sopra la sua faccia e feci partire una scorreggia devastante. Ancora risate e ancora fui foriero di imitazioni in quanto i miei amici fecero altrettanto. Terminata l'operazione , iniziarono a segarsi. Al momento di venirsene, io fermai la faccia alla ragazza permettendo cosi' agli altri ragazzi di eiacularle in bocca " Dai stronza" le dissi "Ingoia tutto e ringraziaci. Quando mai ti ricapitera' una cosa del genere, cesso come sei" Marco e Maurizio si pulirono con la gonna della cicciona ed io proseguii " Ora le mettiamo le bottiglie nella fica. Chi comincia?" " Io" fece Daniele che comincio' a violentare la cicciona con la bottiglia mentre io la tenevo ferma. Dapprima lentamente, a causa della sua vagina stretta, poi sempre piu' freneticamente. Le sue grida di dolore erano attutite dalle nostre mani sulla sua bocca e poi, pian piano, quando la bottiglia inizio' a scivolare sempre piu' a fondo, anche quelle grida terminarono per lasciar posto solo allo stordimento. Poi iniziarono i cambi. Uno dei miei amici si mise sopra Kaytlin per tenerla ferma mentre ero io a violentarla con la bottiglia. No, col cazzo no, mi faceva troppo schifo. Quanto tempo era trascorso? Non molto. Noi eravamo ebbri di divertimento mentre la ragazza era sdraiata per terra che piangeva sommessamente. Accanto, le bottiglie erano macchiate di rosso, segno inequivocabile della sua verginita' perduta. Provo' a rialzarsi ma cadde rovinosamente per terra provocandoci altre risate. Maurizio si accese intanto una sigaretta. Aspiro' un paio di boccate, si chino' a ridosso di Kaytlin e poi, dopo averle aperto la bocca le verso' la cenere dentro. Ancora risate da parte nostra. Pur non essendo un fumatore, lo imitai, provocando altri scrosci di risa mentre la ragazza fu costretta ad ingoiare tutto. Mi alzai e le misi un piede sulla faccia " Dai che ti e' pure piaciuto. Ricorda che se fai la spia noi ti roviniamo per sempre. E poi e' la tua parola contro la nostra. Lo sanno tutti che sei innamorata cotta di me. Non avrei difficolta' a far credere che sei venuta a letto con me di tua spontanea volonta'" Mi guardo'. Dal suo volto era scomparso l'amore e c'era solo odio " Sono gia' rovinata" rispose e quello sguardo mi fece venire i brividi Fine primo episodio