Mia cugina e l'amica By asce Dopo un bel pā˛ avrei rivisto mia cugina, Silvia. Era piāš di un anno che non la vedevo ed ero ansioso di vedere com'era diventata. Io 23 anni e lei 17 da piccoli non eravamo mai stati molto vicini ma con l'aumentare dell'etā ci eravamo avvicinati e diventati piāš amici. Sarebbe dovuta venire da me a passare un paio di settimane mentre i miei non c'erano e visto che la casa č grande avrebbe portato un amica. Mia cugina era sempre stata una bella ragazza e nelle nostre telefonate parlavamo spesso dei miei e suoi amori per scambiarci consigli e aiuti: era piāš alta di me, quasi un metro e ottanta, una terza misura di seno; dell'amica invece non sapevo niente ma dalla descrizione di mia cugina doveva essere una bella gnocca. Le andai a prendere alla stazione e giā lāŦ ebbi la prima sorpresa: mia cugina era diventata ancora piāš bella di viso, piāš donna, il seno, coperto da una maglietta elasticizzata, le era cresciuto ancora e il culo era diventato perfetto. Mi avvicinai a lei esterrefatto quando la vidi avvicinare da un'altra ragazza in canottiera e shorts ... piāš bassa di mia cugina, piāš o meno come me, ma con 2 tette enormi che stavano su a sfidare le leggi di gravitā , un culo rotondo e diviso perfettamente in 2. Mi stava per venire un colpo al pensiero di rimanere da solo con quelle 2 fiche in casa quando Silvia mi vide e mi si fece incontro per salutarmi. Ci salutammo con un lungo abbraccio durante il quale mi accorsi di quanto fossero diventate grosse le sue tette e di quanto dura era diventata; poi mi presento la sua amica, Elena, che mi abbracciā˛. Le sue tette erano ancora piāš grosse di quelle di Silvia e mi sembravano di marmo da quanto le sentivo. Dopo i saluti andammo a casa mia dove le 2 ragazze disfarono le valigie e si fecero la doccia. Prima andā˛ Elena e poi Silvia. Mentre Silvia si faceva la doccia arrivo Elena da me fasciata da una asciugamano che lasciava ben poco all'immaginazione. Voleva sapere cosa si sarebbe fatto in serata se si doveva mettere in tiro o meno e mentre diceva questo l'asciugamano cadeva sempre di piāš a lasciar sempre piāš visibili le sue tettone ... solo l'uscita di mia cugina dal bagno non mi permise di vedere quel ben di dio. "Volevamo andare a ballare stasera ... che ne dite?" "va bene" risposero le 2 "abbiamo pero il problema del ingresso ... ci sono poche ragazze e potrebbero rompere per farci entrare praticamente ci siete solo voi 2 ... " "allora non c'č problema" risponde silvia "basta che ci mettiamo in tiro e entriamo ovunque" dice guardando elena "cosa vuoi dire?" "che stasera vedrai cosa voleva dire quando ti dicevo che avevo tutti che mi guardavano". Detto questo si vanno a cambiare per uscire ... Le aspetto quasi un ora e poi finalmente escono: Elena con una maglia scollata che la fasciava completamente a evidenziare le tettone e un paio di shorts microscopici, Silvia con un miniabito che anche se ero suo cugino mi faceva venir voglia di saltargli addosso; ovviamente tutt'č due con delle scarpe con il tacco alto che le slanciavano ancora di piāš soprattutto mia cugina che sfiorava il metro e 90 con quelle gambe chilometriche che si trovava ... Andiamo a ballare, come previsto da Silvia non avevamo avuto nessun problema all'ingresso anzi, e tutti i ragazzi del locale guardano queste 2 fiche che ballano una vicino all'altra. Intanto tra i miei amici č venuta fuori una discussione strana: Silvia e Elena indossavano il reggiseno? Era la prima volta che ci facevo caso ma nessuna delle 2 aveva nessun segno che lasciasse intendere qualcosa eppure avevano tutt'č 2 abiti aderentissimi. In quel momento vedo Silvia avvicinarsi a me e mi si siede sulle gambe; il contatto con il suo corpo e il suo profumo mi mandano in estasi; la piāš bella della discoteca, anche se era mia cugina, era con me. Proprio in quel momento vedo che uno tocca il culo a Elena ... sto per chiedere a Silvia di alzarsi per farmi andare da Elena a darle una mano quando vedo il tipo sollevato da terra da Elena!!! Con un braccio solo per giunta!!!! Il poveraccio veniva scrollato come se fosse un pupazzo da Elena che non mostrava il minimo segno di sforzo. All'arrivo dei buttafuori che erano stati richiamati da quel trambusto finalmente Elena lo lascio andare per venire da noi. I miei amici era increduli, come me, l'unica che sembrava non sorprendersi era Silvia che sembrava avesse giā visto quello spettacolo. Dopo quella scena decidemmo di andare a casa. Nessuno parlā˛ di quel fatto mentre ci salutavamo e ci davamo appuntamento per il giorno dopo in spiaggia. Il giorno dopo in spiaggia Elena e Silvia ci deliziarono di nuovo con lo spettacolo dei loro corpi ... Prima si spoglio Elena: prima si levo la maglietta che conteneva a fatica le sue tettone per rimanere con un bikini a triangoli che non coprivano minimamente il seno e poi si levā˛ gli short per mostrare il suo culo bello rotondo; tutto contornato da muscoli su muscoli che solo adesso alla luce del sole riuscivo a vedere bene. Poi tocco a Silvia: anche lei con un bikini a triangoli che fasciava appena la sua quarta misura, poi via gli shorts che ci mostrarono il sedere piāš bello che avessi mai visto: alto, sodo, perfetto era incredibile il culo di mia cugina. Anche Silvia era piena di muscoli ancor piāš di Elena ... i suoi addominali erano divisi in sei cubetti perfetti che appena venivano contratti diventavano 8, le braccia era muscolosissime senza venir contratti si vedevano chiaramente i muscoli dei bicipiti, la schiena era perfetta tutta percorsa da muscoli guizzanti, le gambe erano lunghe e tornite in poche parole una dea. Doveva essersi accorta del mio sguardo infatti si girā˛ verso di me, sorrise e si mise vicino a me con l'asciugamano ... non doveva proprio dispiacergli che la guardassi. Iniziammo a fare i classici giochi da spiaggia con la palla e tutti noi ragazzi guardavamo al seno delle due ragazze che qualunque movimento esse facessero rimanevano fermi immobili come se fossero di pietra ... Finito di giocare le ragazze andarono a far la doccia allontanandosi un'po' da noi; questa volta la discussione tra noi ragazzi era sulla forza di Elena e Silvia, visto che entrambe avevano un fisico statuario, e di come poter fare per averne dimostrazione. In quel momento passava il venditore di cocco e mi venne un idea; andai da lui e me ne feci dare 2 interi ancora da rompere. Tornate le ragazze ebbe inizio il piano "ragazze guardate, quel cretino di Mauro ha portato il cocco ma si č scordato di aprirlo a casa ... come si fa?" senza neanche pensarci un secondo Elena ne prende uno e se lo infila in mezzo alle tette e inizia a pompare i pettorali. Noi rimaniamo alibiti a guardare mentre il cocco viene stretto sempre di piu fino a rompersi. " Va bene cosi" dice Elena sorridente mentre il latte di cocco gli inonda le tette "si ma ora tocca a me" e dicendo cosi Silvia prende l'altro e se lo mette in mezzo al seno pompandolo e rompendo la noce in breve tempo. "Se volevate vedere i nostri muscoli non servivano questi stratagemmi, ve li faremo vedere e toccare senza problemi" detto questo Silvia si avvicina a me e a un altro e ci solleva fino a farci sedere sulle sue spalle e si avvia verso casa mia seguita da Elena che aveva fatto lo stesso con gli altri 2. Arriviamo in casa che le due forzute sono ancora piene di latte di cocco sul petto "su dai levateci questo latte di dosso che poi vi facciamo vedere"dice Elena "ma con la lingua" puntualizza Silvia che aveva giā iniziato a levarsi il bikini. Non avrei potuto sentire frase migliore ... mi lancio verso Elena quando una mano di Silvia mi afferra e mi schiaccia contro il suo seno destro "TU SEI MIO CHIARO!?!?!?!?!!" per chiarire chi comanda lāŦ ... inizio allora a leccare il seno della mia cuginetta e mi accorgo immediatamente del perche il cocco si fosse rotto cosi facilmente: era duro come il marmo, inamovibile mai visto una cosa del genere. Finito di leccare tutto il latte sul seno mi abbasso per leccare quello che era finito sugli addominali e anche li mi ritrovo leccare dei muscoli marmorei; mi stava venendo in mente che mia cugina fosse un robot. Finite di pulire tutte e due iniziano a fare pose di routine, doppi bicipiti, tricipiti, flessione delle gambe e a ogni posa aumentavano la loro grandezza ... Erano enormi avrebbero potuto schiacciarci con una mano. "Allora cosa ne dite molluschi? Vi piacciono i nostri corpi?" l'unica cosa che riuscivamo a fare era muovere la testa in segno di affermazione. Elena allora si avvicino a noi e inizio a fare una pectoral dance a pochi centimetri dai nostri occhi, uno di noi per sua sfortuna tocco il seno con una mano. "non vi č bastata la lezione di ieri sera in discoteca?" e detto questo prende la mano dello sfortunato e la mette in mezzo al suo seno; al inizio sembra che voglia fargliele toccare lei perā˛ poi inizia a schiacciare una contro l'altra le sue tette fin quando il poverino non urla dal dolore e chiede pietā . Dopo poco smette, il poverino si tiene la mano dolorante piegato in due dal dolore ma Elena non ha finito ... si mette di fronte a lui e gli da un colpo con la torsione del busto che lo lascia stordito per terra. A quel punto Silvia si avvicina a me e a un altro e ci ordina di provare a strizzargli le tette con tutta la forza che abbiamo; nessuno dei due crede di aver molte speranze di successo ma la visione degli enormi bicipiti di Silvia ci fa mettere subito all'opera ... come previsto il suo seno non si muove minimamente anzi Silvia si mette addirittura a ridere mentre vede due 23enni non riuscire neanche a smuovere le sue tette. Intanto quello a terra veniva fatto riprendere dall'altro ragazzo e rimesso in piedi e anche agli altri 2 veniva dato lo stesso ordine da Elena con gli stessi risultati. Dopo averci fatto subire un po di questa umiliazione le due dee si stufano e ci strappano i costumi di dosso ... eravamo tutti con il cazzo in tiro e per nostra fortuna siamo tutti ben dotati soprattutto vedo passare negli occhi di Silvia una brama di possesso rivolta verso di me. Senza dire niente ci sollevano da terra e iniziano a spompinarci; dopo breve veniamo tutti era da troppo tempo che eravamo eccitati. Senza far caso a quello che era successo Silvia e Elena ci scaraventarono sui divani in modo da aver le mani libere per levarsi i costumi; fatto questo si avvicinarono e tastarono la consistenza dei nostri uccelli ... dopo averci fatto di nuovo eccitare (ci voleva ben poco in quella situazione) si divisero gli uomini, due a testa. Passarono immediatamente alle cose concrete: io ebbi la fortuna di potermi inculare Silvia anche se č meglio dire che erano loro che ci usavano ... Sembrava avessero a che fare con dei vibratori ci mandavano su e giāš come volevano, probabilmente avevano sviluppato pure i muscoli anali e della vagina in modo eccezionale. Mentre noi avevamo un orgasmo dietro l'altro loro continuavano a pomparci su e giāš come se niente fosse ... finalmente dopo l'ennesimo orgasmo vennero pure loro lasciandoci "liberi". Finito si alzarono in piedi e si misero a leccarsi a vicenda per levarsi i nostri liquidi di dosso era incredibile quanto fossero troie. Noi invece eravamo stesi sui divani o per terra a riprenderci da quella scopata allucinante. Dopo esserci ripresi tutti vado da Silvia a parlargli ho bisogno di spiegazioni: "Mi spieghi come fai a essere cosi forte?" "vedi sono sempre stata portata per lo sport e poi da quando ho iniziato a essere importunata, come Elena ieri sera, in giro ho preferito fare pesi che qualche arte marziale ... e questi sono i risultati" dice girandosi e facendomi vedere il suo magnifico corpo. "si ma adesso cosa succederā ?" "succederā che tu mi appartieni ... " "appartengo?" "si appartieni ovvero ti scopero tutte le volte che ne ho voglia e non potrai dire niente anche perche non vedo come potresti ... " "giā " "e durante questa vacanza ci saranno molte volte in cui te e i tuoi amici soddisferete me e Elena e non mi sembra sia una brutta cosa no?" "no direi di no se non moriamo" "tranquillo, vedrai che sarā una bella settimana" e detto questo la mia cuginetta mi prende in braccio e mi porta a fare la doccia ... e pensare che hanno solo 17 anni ... . Continua???