L� ORGOGLIO DI UN MARITO seconda parte by Davidmuscolo Era notte inoltrata quando percorrevo in macchina la strada che mi riportava verso casa. Nella testa mi frullavano centinaia di pensieri mentre Miriam si era appisolata beatamente al mio fianco. Aveva il vestito sporco di sangue, le scarpe con il tacco alto ma le calze completamente smagliate e la sua mano sinistra appoggiata sulla mia coscia. Continuavo a rivedere nella mia mente la scena alla quale avevo assistito solo poche ore prima; Miriam che picchiava quattro teppisti quasi provandone gioia ed esaltazione, che sollevava un uomo come se fosse di gommapiuma e lo scaraventava a diversi metri di distanza. Perch� non mi aveva mai parlato di queste sue doti fuori dal comune? Io sapevo solo che mia moglie era un'ottima atleta e che magari se si fosse trovata nei guai avrebbe potuto difendersi non che poteva far fuori quattro uomini senza neanche dar l'impressione di impegnarsi pi� di tanto. Ma erano tante le cose che mi lasciavano interdetto. Il modo di parlare ad esempio. Non le avevo mai sentito dire una parolaccia in vita mia e quella sera aveva usato un linguaggio degno di uno scaricatore di porto. E per ultimo il sesso. Facevamo l'amore spesso, d'altronde eravamo al primo anno di matrimonio, ma mai Miriam aveva preso l'iniziativa come quella sera. Magari ammiccava, poteva farmi capire che mi desiderava, ma non aveva mai fatto l'amore in maniera sensuale e scatenata come quella sera. Un anniversario tutto da ricordare. Ma come mi sarei dovuto proporre ora con mia moglie? Mi sembrava ovvio ormai che lei era notevolmente pi� forte e pi� brava di me e che se avesse voluto avrebbe potuto battermi usando anche solo una minima parte delle sue potenzialit� e questo facevo fatica ad accettarlo. Per� mi ripetevo anche che se fino ad allora non mi aveva mai fatto pesare questa sua superiorit� fisica evidentemente non aveva nessun interesse ad evidenziarla nei miei confronti. Il problema forse era solo mio. Fino a quel momento noi avevamo avuto un rapporto assolutamente paritario senza prevaricazioni di nessun genere ne da parte mia ne tantomeno da parte sua e tutto sommato il modo migliore di continuare il nostro rapporto era proprio quello di proseguire sulla strada che ambedue avevamo tacciato. Quello di stasera doveva essere soltanto un episodio che avremmo raccontato ai nostri amici scherzandoci su e che mi avrebbe riempito di orgoglio come tutto quello che faceva Miriam. Arrivammo a casa che mancavano poche ore all'alba. Svegliai mia moglie che aveva continuato a dormire per tutto il tragitto e lei mi gett� le braccia al collo dandomi un bacio sulla bocca. Si, questa era la Miriam che conoscevo e forse le mie erano solo paure di un maschio che si vede superato dal sesso femminile. A letto non riuscivo a chiudere occhio pertanto decisi di alzarmi per fare le cose con calma. Portai il caff� a letto a Miriam che mi ringrazi� e poi lo bevve ancora insonnolita quindi mi feci una doccia e andai al lavoro ben prima delle mie abitudini. Volevo assolutamente parlare con Massimo, il mio amico del cuore e figlio del socio di mio padre per farmi dare un consiglio su come mi sarei dovuto comportare con mia moglie ora che avevo scoperto quello che era in grado di fare. Massimo era non solo un amico, ma anche un fratello maggiore che conoscevo da quando ero nato e che era sempre stato vicino a me in ogni momento della mia vita, dandomi consigli e indirizzandomi sempre nelle scelte che avevo dovuto compiere nel corso dei miei 27 anni di vita. Aspettai un po' dopo aver fatto colazione e aver dato un'occhiata al giornale e finalmente Massimo entr� in ufficio rimanendo sbigottito vedendomi al lavoro prima di lui Ohi Davide! Ma sei caduto dal letto oggi? Racconta! Com'� andato l'anniversario di matrimonio? Mi interessano soprattutto i particolari erotici- esord� scherzando dandomi una pacca sulla spalla - Figuriamoci se ti racconto le cose intime tra me e mia moglie- risposi- Per� ho bisogno di un tuo consiglio. Ce l'hai qualche minuto da dedicarmi?- Massimo accenn� di si con la testa ed allora lo presi per un braccio e lo condussi nel mio ufficio per poi raccontargli tutto quello che era accaduto la sera prima, in tutti i suoi particolari, omettendo naturalmente proprio i particolari erotici che invece sembravano stargli particolarmente a cuore. Massimo ascolt� attentamente ed al termine del mio particolareggiato racconto poggi� i palmi delle mani sulla mia scrivania mettendo la sua faccia a pochi centimetri dalla mia - Davide, mi stai prendendo per il culo?- sbott� alla fine - Ti giuro che � la verit� - continuai seccato per non essere creduto- Miriam ha fatto proprio quello che ti ho appena detto- - Vuoi farmi credere che Miriam ha sollevato un tipo di 80 chili e l'ha scaraventato a diversi metri di distanza e che ha picchiato gli altri con una facilit� irrisoria? Non ti sembra di esagerare? Tua moglie � in gamba, � allenata, ma quello che mi hai detto si vede solo al cinema- Mi alzai di scatto stavolta veramente arrabbiato Se non mi credi Massimo, puoi anche uscire dal mio ufficio- Il mio amico si rimise invece seduto -Ok, ok ti credo- si scus� il mio amico- d'altronde a pensarci bene Miriam pratica arti marziali e fa palestra da quando era una bambina. Talvolta me lo dimentico perch� non fa niente per metterlo in mostra, non si atteggia, e poi � sempre cos� dolce. In effetti � pi� che probabile che possa aver sviluppato una forza superiore a quella di un uomo che le consenta di avere certe performances. Ora per� hai un problema- - Lo so. Altrimenti non starei a discuterne con te- ironizzai - Con te per� non si � dimostrata violenta- continu� il mio amico - Assolutamente no! E' la solita Miriam di sempre- - E tu che intenzioni hai? - Sto chiedendo un consiglio a te. Io ho la testa che mi va in fiamme- - Secondo me- prosegu� Massimo- dovresti far finta di niente -. Era quello che avevo in mente. Volevo stare un po' alla finestra e vedere come si comporta con me. Credimi Massimo ho una paura terribile di perderla, lei � tutta la mia vita- Massimo fece il giro della scrivania e mi abbracci� Ma dai, non esagerare. Vedrai che Miriam rimarr� quella che � sempre stata. In fondo era forte e brava anche prima di ieri sera. Ha fatto l'eroina per difendere se stessa e suo marito. Non ti pare?- Ma certo che era cos�! Stavo facendo troppi pensieri strani che non avevano nessun motivo di esistere. Cercai per il prosieguo della giornata di pensare solo al lavoro ma con poca fortuna perch� riuscii a combinare ben poco, complice anche la stanchezza di una notte insonne e me ne andai dall'ufficio con un'ora di anticipo. Del resto ero il figlio di uno dei principali. Che diamine! Abitualmente uscito dal lavoro me ne andavo a casa a rilassarmi leggendo un buon libro o mi sprofondavo sulla mia poltrona preferita a vedere un po' di televisione ma visto che era presto decisi di andare a prendere Miriam in palestra. Mia moglie ci andava tutti i giorni senza saltare neanche un minuto e se ricordavo bene quel giorno era dedicato alla sua ultima passione in ordine di tempo: i pesi. Di solito l'attendevo fuori ma quella volta decisi di entrare in palestra e, appena entrato vidi un capannello di persone applaudire e gridare. Che diamine stava accadendo? Di solito era un luogo molto calmo e ben frequentato, anche da qualche atleta di buon livello e quella confusione era quantomeno anomala. Mi feci largo tra quelle persone. Erano una trentina tra uomini e donne, tutti frequentatori abituali della palestra ed alla fine vidi il motivo di tanto interesse. In piedi, sulla pedana delle esibizioni, con il suo body elastico celeste aderentissimo che metteva in risalto le sue forme perfette, Miriam si stava cospargendo le mani di talco ed ai suoi piedi un bilanciere. Aveva i capelli raccolti a coda di cavallo, senza un filo di trucco ed appena mi vide mi sorrise e mi mand� un bacio con la mano ed io risposi facendo altrettanto. Poi poggiai gli occhi sul bilanciere contando mentalmente quanti chili ci avesse messo mia moglie:sessanta da una parte e sessanta dall'altra. Centoventi chili! Impossibile! Impossibile anche per lei. Mi ricredetti ben presto. Miriam mise le mani al centro del bilanciere mentre la piccola folla assiepata si ammutol� di colpo. Vedevo i muscoli delle braccia e delle gambe diventare notevolmente pi� grossi, poi lo sforzo. Il bilanciere venne portato prima all'altezza del petto poi fece un passo in avanti e lo port� dritto sulla sua testa senza barcollare minimamente riportando quindi la gamba all'altezza dell'altra. Ora sorrideva addirittura mentre tutti gli spettatori cominciarono a contare: uno, due, tre, fino ad arrivare a dieci per poi applaudirla calorosamente. Miriam port� allora il bilanciere al seno quindi lo risollev� di nuovo sopra la testa facendolo tre volte facendo diventare gli applausi un vero delirio ed al termine di questa esibizione di potenza fece scivolare il bilanciere sopra la pedana. Tutti i presenti si avvicinarono allora a mia moglie facendole i complimenti fino a che uno di loro si mise al centro della pedana prendendo la parola. Lo conoscevo di vista, era uno dei frequentatori abituali della palestra, un uomo pi� o meno della mia stessa et� - Ragazzi fate silenzio- fece l'uomo- devo pagare la mia scommessa- Il ragazzo si inginocchi� ai piedi di Miriam, le baci� i piedi ed aspett� diversi secondi in quella posizione fino a che mia moglie non gli diede il permesso di rialzarsi. Quando lo fece si abbracciarono amichevolmente e poi l'uomo le alz� il braccio destro in segno di vittoria. Avevo assistito a tutta la scena in silenzio mentre tutti intorno a me esultavano. Non che fossi rimasto meravigliato pi� di tanto. Ormai se avessi visto mia moglie indossare il mantello e volare diventando supergirl probabilmente l'avrei presa per una cosa piuttosto probabile. C'era qualcosa dentro di me che non riuscivo a tirare fuori malgrado tutte quelle ore a pensarci. Il sorriso di Miriam che scese dalla pedana venendo incontro a me mi distolse dai mie pensieri - Era una scommessa amore- esord� dandomi un bacio sulla bocca- Fabio sosteneva che io non fossi in grado di alzare un peso del genere ed io sostenevo il contrario, cos� gli ho dimostrato chi aveva ragione. Ma voglio farti una confidenza. Posso fare ancora molto meglio- e cos� dicendo mi accarezz� il viso ed and� a farsi la doccia. L'aspettai mentre tutti coloro che erano presenti mi davano pacche sulla spalla dicendomi che gran donna fosse Miriam. Li conoscevo poco e solo di vista ma sapevano tutti che io ero suo marito avendomi visto alcune volte venire a prenderla ed avevamo scambiato al massimo il saluto e niente altro, ma quella sera tutti sembravano prendersi qualche confidenza in pi�, dovuto forse al fatto di aver assistito ad una scena fuori dal normale. Alcuni di loro poi pronunciarono la frase che odiavo di pi� al mondo < Se si arrabbia, meglio obbedirle eh >. Detestavo quella frase e tutte le sue derivazioni. Avevo litigato con i miei amici qualche volta perch� me l'avevano detta, figuriamoci se potevo sopportarla detta da estranei. Io ero il maschio. Semmai era lei che doveva obbedirmi. Ma non potevo fare a meno di pensarci ora < E se si fosse arrabbiata nei miei confronti, come si sarebbe comportata? > Scacciai ancora una volta quei pensieri quando la vidi. Era la solita Miriam! Bella, serena e sorridente. Uscimmo dalla palestra tenendoci per mano sentendo sopra di me gli sguardi degli uomini carichi di invidia per il fatto che al suo fianco ci fossi proprio io e non uno di loro, palestrati dal fisico perfetto. A casa tutto era normale. Miriam si inform� di cosa avevo fatto al lavoro mentre preparava la cena da perfetta mogliettina, ed io lo feci riguardo al suo lavoro. Era sempre prodiga di informazioni dettagliate che riguardavano il suo lavoro di maestra ed io ormai conoscevo i suoi alunni senza averli mai visti. Mi raccontava i loro bisogni e le loro speranze condendo il tutto da uno sguardo che mi faceva capire che anche lei molto presto sarebbe voluta diventare madre. Che splendida mamma sarebbe stata! Terminammo di mangiare ed io come al solito l'aiutai a pulire la cucina. Avevamo ogni mattina una domestica ad ore ma Miriam non voleva ugualmente lasciare casa troppo in disordine pertanto ogni sera dopo cena pretendeva di lasciare la cucina pulita come uno specchio, e questa era l'unica imposizione che mi aveva dato in un anno di matrimonio. Ma come facevo a dirle di no. Bastava che lei mi guardasse con i suoi occhi dolcissimi ed io sarei andato in capo al mondo per lei. Sorrisi pensandoci. Miriam non aveva bisogno di impormi le cose dall'alto della sua forza, le bastava una parola dolce nei miei confronti ed io semplicemente andavo in estasi. Finite le brevi pulizie andammo nel salone sdraiandoci sul divano a vedere la televisione. Miriam poggi� la testa sulla mia spalla poi con una mano mi gir� il viso verso di lei fino a farmi incrociare il sua sguardo - Sono forte vero?- mi disse infine - Me ne sono accorto tesoro. Non credevo che tu potessi arrivare a fare certe cose- le risposi sinceramente - E la cosa ti crea problemi?- Cavolo se me ne creava. Era ormai quasi un giorno intero che continuavo a pensarci e l'ultima dimostrazione in palestra non aveva fatto altro che accrescere queste preoccupazioni. Eppure ciononostante continuavo ad essere orgoglioso di lei. Vedere tutte quelle persone congratularsi, applaudirla, abbracciarla, avevano fatto crescere in me una sensazione inspiegabile. Mi sentivo come una persona che aveva trasferito su sua moglie tutti i suoi desideri di realizzazioni. Uno psicologo forse l'avrebbe definito un transfert emozionale. La guardai. Era cos� bella. La sua bocca era a pochi centimetri dalla mia e l'eccitazione cominciava a far capolino nei miei slip - No!- le risposi mentendo alla fine di queste mie riflessioni- perch� dovrebbe crearmi problemi?- Hai intenzione di picchiarmi per caso?- Miriam sorrise - B�, non mi dispiacerebbe darti una belle lezione, ma non riuscirei mai a farti del male. Per� qualche idea violenta mi sta venendo in mente- _ E quale sarebbe? Mica mi vorrai violentare per caso? - feci facendo finta di allarmarmi- . Potrebbe essere un'idea- mi sussurr� in modo sensuale mettendosi a cavalcioni su di me e cominciando a baciarmi- Ti desidero da impazzire - disse infine togliendosi la magliettina che indossava. Ci spogliammo velocemente presi dal desiderio poi cercai di posizionarmi sopra di lei ma Miriam mi rigir� mettendosi lei sopra di me. Cerc� vogliosa il mio cazzo mettendolo dentro di se e penetrandola sentivo una sensazione strana dentro di me. Sentivo mia moglie eccitata all'inverosimile che teneva lei in mano i fili del nostro rapporto sessuale muovendosi a sua discrezione, rallentando quando voleva assaporare il piacere ed aumentando il ritmo secondo il suo piacere. Intrecci� poi le sue mani con le mie cominciando a stringerle sempre di pi� fino a che non sentii un dolore lancinante - Cazzo Miriam, mi fai male- le urlai ma sembrava che neanche mi avesse sentito. Continuava a stringermi le mani e contemporaneamente a muoversi quasi in preda ad un raptus sessuale cercando soltanto il suo esclusivo piacere. La sentivo gemere di piacere sempre tenendo le mie mani intrecciate alle sue ed infine la sentii sussultare raggiungendo l'orgasmo. Anch'io ormai malgrado il dolore che sentivo alle mani ero giunto al culmine ed ebbi l'eiaculazione proprio al momento in cui mia moglie ebbe l'ultimo sussulto. In tutto questo tempo avevo continuato a dirle di lasciarmi le mani senza ottenere niente e quando finalmente mia moglie si rese conto realmente di quello che mi stava facendo mi liber� - Oddio amore mio, scusami- disse quando, ancora sopra di me, vide che mi massaggiavo le dita della mani per far riprendere normalmente la circolazione- ero cos� presa che non mi rendevo conto di farti del male- Reclin� la testa su un lato poi con un tono da bambina continu�- Mi perdoni vero?- Accennai di si con la testa. D'altronde era solo un gioco, un gioco sessuale fatto da moglie e marito. Certo che la sua morsa sembrava essere d'acciaio. Tra le sue mani mi sentivo completamente impotente e malgrado fosse stato tutto molto eccitante questa sensazione mi dava un senso di fastidio. Miriam mi abbracci� accarezzandomi poi mi sussurr� - Un po' � anche colpa tua amore, non mi fai capire pi� nulla. Sei tremendamente sexi- Sexi io? Ma se ero la persona pi� normale di questo mondo. Contraccambiai l'abbraccio. Era una sensazione meravigliosa sentirsi desiderato dalla persona che si ama e questo, unito allo stupendo sesso appena fatto, mi mise decisamente di buon umore, finalmente e per la prima volta da quando era iniziata quell'interminabile giornata. Andammo a dormire e finalmente riuscii ad infilare otto ore di sonno. Al risveglio il buon umore con il quale ero andato a dormire continuava a rallegrarmi. La splendida donna che ancora dormiva supina accanto a me era il motivo della mia gioia. La svegliai con un bacio - Dormigliona, svegliati! C'� un'intera classe di ragazzini che ti aspetta - Miriam si stir� le braccia ancora insonnolita quindi si alz� andando in cucina mentre io poltrivo ancora qualche minuto a letto e dopo un po' la vidi tornare con in mano una bella tazzina di caff� fumante per me. Ora potevo dirlo. Era tutto a posto, non era cambiato niente. Mi alzai dopo aver bevuto il caff� ed ero felice perfino di dover andare al lavoro. E si! Dovevo andare a guadagnarmi il pane per me e per la mia splendida e fortissima moglie. Fine seconda parte continua ... ... .. Grazie a tutti coloro che mi hanno scritto. Continuate a farlo per critiche e commenti Il mio indirizzo e-mail � davidmuscolo@tiscali.it