LA MIA RAGAZZA CINTURA NERA, STORIA DI SESSO E JUDO Prologo: Da sempre sono stato un feticista dei piedi delle donne e di quelle che sapevano picchiare. Andai per non tanto per caso a vedere una gara nazionale di judo femminile e guardando quelle donne che si dibattevano e i piedi che svolazzavano immagginai cosa avrei provato a combattere con una di loro,ma non avrei mai immaginato cosa mi sarebbe successo alcuni anni dopo. Prima parte: Nonostante i miei desideri ho praticato molti sport ma mai judo e da alcuni mesi ero fidanzato con una ragazza che aveva sempre negato di praticare sport. Per i nostri incontri amorosi usovamo una saletta del centro sportivo che gestisco e quando tutti i clienti andavano via stendevo dei tappetini da campeggio e li consumavamo i nostri rapporti. Una sera io ero gia' seminudo vestito solo con una polo mentre lei indossava un pantaloncino ed una t-schirt e non voleva fare l'amore perche' doveva tornare prema a casa. scherzando le dissi "vuoi vedere che ti spoglio e ti violento?" lei sorridendo ma con tono deciso rispose "non ci riustiresti mai". E'una sfida? le chiesi e lei mi disse: vuoi vedere che ti immobilizzo e ti masturbo fino all'orgasmo senza che tu possa imoedirmelo? scherza o fa sul serio pensai e poi accettai.IO SONO ALTO 182CM E PESO 82 KG lei e' 167cm e pesera' 55 kg, non c'e' partita pensai. prima di cominciare pero',le dissi se perdo mi dovrai concedere la rivincita, sperando cosi' di lottare piu a lungo, lei rispose ok ma la seconda volta ti faro' venire perche' e' tardi, tanto non ci mettero' molto aggiunse. ci mettemmo in ginocchio l'uno di fronte all'altra e lei parti' prendendomi al collo come qualsiasi persona farebbe facendo ena lotta, mi tiro' a terra e mi prese nella classica immobilizzazione da judo ma per liberare la mano che le doveve servire per toccarmi fece passare la s gamba destra sotto il mio gomito destro la caviglia della stessa gamba sopra al mio polso e con l'avampiede mi bloccava la mano ripiegata all'indietro cos' che applico' al il mio braccio due leve una al polso l'altra piu dolorosa al gomito, il dolore non mi fece accorgere che con la mano sinistra aveva preso il mio polso sinitro aveva rigirato il braccio avanti alla mia gola e l'aveva bloccato con il braccio mantenendomi il polso in modo da farmi stringere la gola dal mio stesso braccio. Pfinire con il suo piede sinistro aggancio' il mio polpaccio destro lo tiro' tanto da farmi dvaricare le gambe.A questo punto comincio' a toccarmi con la mano sinistra e guardandomi negli occhi disse: vedi che non ti puoi piu muovere, ti arrendi o continuo? Pensai questa mi nasconde qualcosa, e i miei sospetti furono ancora piu fondati quando qualche attimo prima di venire invece di rispoderle battei a terra il mio piede sinistro, che era l'unico arto libero, in segno di resa come avrebbe fatto un judoka. Lei subito lascio' la presa e si rimise in ginocchio. La vuoi la rivincita? IO MI RIALZAI PENSANdO CHE IN CIRCA DUE MINUTI MI AVEVA bloccato ed ipereccitato ma la cosa che mi intrigava di piu' era la quasi certezza che la mia ragazza era una judoka ed anche molto brava. Allora la rivincita?mi disse ed io replicai mi hai preso alla sprovvista dissi, qesta volta sara' diverso. Dici? Allora dai tu il via mi rispose. Partii di scatto ma lei afferro' il mio polso sinistro con la sua mano con la sua mano desta fece passare il suo baccio sinistro sulla mia spalla sinistra e lo avvolse intorno al mio collo spingendomi in basso.Una volta stesi lei blocco' le mie gambe tra le sue con una forbice ben stretta e passo'il mio polso destro dalla mano destra alla sinistra girandomi il braccio dietro la mia schiena in chiave articolare. Comincia a toccarmi mentre cerco con la mano destra di afferrarle la sua che continua a masturbarmi. sono eccitatissimo, sto per avere l'orgasmo e mi rendo conto,benche' mi sforzi, di non potermi assolutamene mouvere.batto la mano a terra,mi piacerebbe continuare ma: e' tardi mi dice e dopo qualche altro secondo di estasi esplodo in tutto il mio piacere. Siamo in auto e sotto casa sua le chiedo quale palestra frquentasse. Lei sorride a mi saluta.