SECONDA VITA by Davidmuscolo I personaggi e le situazioni sono frutto della mia immaginazione Quando mi sveglio la mia padrona dorme ancora profondamente. Rimango alcuni minuti a guardarla estasiato, quasi a volermi fissare bene nella mente la sua bellezza, unica e prorompente, quindi mi alzo delicatamente senza far rumore e vado in cucina a prepararmi ed a prepararle il caff� che le porto poi a letto. La sveglio usando il massimo tatto - Le ho portato il caff� padrona. Ha dormito bene?- - Perfettamente, piccolo- mi sussurra afferrando la tazzina del caff� per poi berlo. Adoro quel suo modo di chiamarmi . E' un vezzeggiativo ma racchiude in una sola parola la sintesi della nostra unione. Sono piccolo veramente al suo confronto, in ogni situazione, e tale mi sento, inadeguato alla sua grandezza, alla sua forza ed alla sua bravura in ogni campo. Si alza dal letto, con addosso ancora il suo minuscolo perizoma. Sono gi� eccitato ovviamente, bramando del suo permesso di venirmene. Se ne accorge e sorride. Mi prende quindi il cazzo con la sua mano che pu� essere letale ed allo stesso tempo lieve come un fruscio e mi fa eiaculare - Ti sto viziando Matteo. Ma io sono una padrona generosa che gode anche del tuo piacere. E mi piace vederti eccitato anche solo a guardarmi. La mia � la giusta ricompensa per un marito dolce, servile e innamorato come sei tu- La ringrazio come al solito inginocchiandomi, ancora scosso per la sensazione meravigliosa che mi ha pervaso. Le vado poi a prendere un asciugamano e pulisco la sua mano ancora sporca del mio sperma e mentre lei va al bagno a lavarsi i denti io preparo sul letto vari body, tra cui fra poco ne sceglier� uno per andare ad allenarsi. Quando torna ne sceglie uno rosa che indossa poi in modo civettuolo e con la sua solita grazia. Si infila quindi un paio delle sue numerose scarpe da ginnastica e si dirige verso la sua palestra personale situata in una camera al piano di sotto della nostra grande casa. Oggi � sabato e la giornata si snoder� in maniera diversa rispetto al solito. Tanto per cominciare andremo a fare colazione insieme e questo per me significher� trascorrere almeno la mattinata insieme a lei. Gi� questo mi rende estremamente su di giri. Poi forse mi porter� in un bel ristorante, o forse vorr� che io le prepari a casa i miei manicaretti, cosa che faccio sempre con il massimo piacere. Oppure potr� anche scegliere altre cose. Non sta a me decidere. Mi auguro solo che la mia dea scelga di restare l'intera giornata con il suo umile ma devoto marito e schiavo. Durante gli altri giorni la situazione � molto differente in quanto lei, dopo essersi allenata, si reca al lavoro nel suo studio ed io la rivedr� solamente in serata, dopo che avr� svolto un ulteriore seduta di allenamento nella palestra pubblica. Ma intanto io ho da fare. Mi aspettano le pulizie mattutine perch� � ovvio che la mia padrona in casa non sposta neanche un cuscino ed io non posso perdere ulteriore tempo. Se lei dovesse finire i suoi allenamenti e non trovarmi pronto per uscire potrebbe anche punirmi ed io ho paura che questo possa accadere. Ho paura che mia moglie possa anche alzare solo un dito su di me e non c'� cosa che non farei per evitare una situazione del genere. Comunque ci metto poco meno di due ore per pulire la casa, giusto il tempo che la signora Ginevra trascorre in palestra e quando ho terminato le faccende domestiche, essermi fatto una doccia ed essermi vestito, mi reco in palestra dove lei � ancora intenta ad allenarsi. Le ho portato una spremuta di pompelmo che lei gradisce molto e quando mi vede mi sorride amorevolmente. Osservo quello che sta facendo. Sta sollevando quintali come se si trattasse di pochi grammi, strizzata nel suo body rosa. E' uno spettacolo grandioso, di estrema potenza e sensualit� , che oltre a me solo i pochi fortunati che frequentano la sua palestra possono dire di aver visto nella loro vita. Il suo sorriso poi, mi scioglie e fa battere velocemente il mio cuore. Per l'ennesima volta mi chiedo come mai sono proprio io il fortunato che ha la gioia immensa di stare accanto ad una donna del genere. Deve essere un dono divino, non ci sono altre spiegazioni. Viene vicino a me mentre con un braccio continua a sollevare un bilanciere che deve pesare diversi quintali e con l'altra mano prende il bicchiere con la spremuta di pompelmo che le ho portato e ne beve avidamente il contenuto. Malgrado l'abbia vista migliaia di volte eseguire questi sforzi fisici impossibili per qualunque essere umano, non posso fare a meno di restare a bocca aperta alla vista di questo concentrato di potenza assoluta. Nel ritornare al centro della palestra gioca con il bilanciere passandoselo da una mano all'altra come se si trattasse di una piccola palla del peso di pochi etti, ed una visione del genere mi fa venire di nuovo una grossa eccitazione. Se ne accorge e posa il bilanciere con la dovuta cautela altrimenti il peso � talmente eccessivo che c'� il rischio che il pavimento possa sprofondare, e viene di nuovo verso di me - Vieni Matteo - mi dice sorridendomi- ed ancora una volta esplodo nei miei pantaloni Ancora pochi minuti e la dea termina il suo allenamento e va a farsi la doccia. Stavolta mi da l'ordine di insaponarla. E' un piacere unico. Massaggio dolcemente tutte le parti di quel corpo che sprigiona sensualit� allo stato puro ed ancora una volta, dietro suo permesso, me ne vengo. Credo che se non mi trattenessi, potrei eccitarmi decine di volte ogni giorno. Non posso resistere alla bellezza unica di mia moglie. Ad ogni modo � quasi ora di uscire, ormai. Terminata la doccia � andata in camera sua a truccarsi ed a vestirsi, mentre io ho dovuto cambiare i miei slip impregnati di sperma. Quando � pronta e la vedo, mi manca il fiato. Probabilmente non mi abituer� mai a tanta bellezza. Indossa un abito cortissimo ed aderentissimo di color sabbia che mette in risalto il suo corpo stratosferico, sopra a degli stivali dello stesso colore con un tacco decisamente alto, come se non bastassero i suoi due metri di altezza. L'abito riesce a coprire a malapena le sue parti intime, lasciando per lo pi� scoperte le sue gambe chilometriche. Ho una nuova erezione a questa visione paradisiaca. - E' bellissima padrona- biascico quando finalmente riesco a spiccicare parola - Lo so, piccolo. Non esiste donna che possa avvicinarsi alla mia bellezza. Inginocchiati davanti alla mia perfezione, prostrati davanti alla tua dea, dimostrami la tua devozione assoluta e forse io ti ricompenser� con la mia presenza al tuo fianco- Obbedisco immediatamente, felice di poterle dimostrare cos� il mio amore assoluto. Quando mi da il permesso di rialzarmi usciamo finalmente da casa. La nostra villa dista poche centinaia di metri da un rinomato bar dove la mia padrona ama far colazione il sabato e la domenica. Ci dirigiamo appunto in quel bar e quelle poche centinaia di metri diventano un'enorme passerella. La folla si apre al nostro passaggio come se fossero le acque del mar Rosso dinanzi a Mos�. Come ho gi� detto, tutti conoscono mia moglie ed il suo passaggio � considerato l'evento principale di questo ridente quartiere. La mia padrona � talmente ricca che potrebbe comperarsi una villa holliwoodiana ma ama stare in mezzo alla gente, vedere nei loro occhi la meraviglia di fronte a lei. Osservo tutti i maschi che incontriamo rimanere a bocca aperta impossibilitati a resistere all'andatura sinuosa ed irresistibile di mia moglie. Ma anche le donne si fermano ammirate a guardarle. Chiss� cosa pagherebbero per avere una minima parte del suo fascino. Tutti comunque s'inchinano al suo passaggio come se fosse una regina ed io divento di riflesso l'uomo pi� invidiato ed ammirato che possa esistere. Arriviamo al bar e tutte le persone sedute ai tavolini si alzano e chinano la testa. La dea fa cenno loro di sedersi e cerca con gli occhi il suo tavolino abituale. E' incredibilmente occupato. Di solito nessuno si azzarda a sedersi in quel posto, ma i due occupanti, pur essendo della zona, non devono essere a conoscenza della cosa. Va verso di loro - Alzatevi immediatamente- ordina alla coppia seduta. I due si guardano smarriti. Conoscono la forza di mia moglie. Tutti la conoscono e i due non si fanno ripetere l'ordine. Si alzano e si scusano per aver occupato il tavolo. Dicono che non sapevano. La mia padrona sorride ed � magnanima. Li lascia andare senza punirli. La sua bont� d'animo � enorme ed i due velocemente si dileguano. - Vammi ad ordinare la colazione- ordina mia moglie dopo essersi seduta. Mi dirigo immediatamente all'interno del bar dove alcuni clienti sono intenti a consumare sia in piedi che seduti. Tutti mi conoscono, sanno di chi sono il marito e mi salutano affettuosamente e riverenzialmente, compresi i gestori del locale. Non credo che lo facciano appositamente per me, ma hanno sicuramente il terrore di un'eventuale ritorsione da parte di mia moglie. - La solita colazione per me e per mia moglie- ordino passando davanti a tutti, compresi quattro uomini molto robusti che sono le uniche persone che non conosco e che stanno aspettando pazientemente al bancone che venga il loro turno. Non � che io sia maleducato, ma la mia padrona non ama attendere. Lo sanno anche i padroni del bar ed i loro lavoranti che non si sognano nemmeno di far arrabbiare la mia padrona e cominciano immediatamente a mettersi al lavoro per poterla accontentare. Ma i quattro energumeni che stavano aspettando il loro turno non la prendono bene per niente ed uno di loro si rivolge a me in malo modo - Ehi tu, aspetta il tuo turno. Ci siamo prima noi- - Scusate, mi dispiace di esservi passato avanti, - replico -ma mia moglie sta aspettando e lei quando aspetta si innervosisce. Quindi � meglio soprattutto per voi se vi mettiate da parte per alcuni minuti- I quattro scoppiano a ridere. In effetti ho parlato come se sapessero di cosa � capace mia moglie, ma questi quattro colossi non sono di zona e la loro reazione � naturale. Sono tutti molto alti, intorno al metro e novanta, con due spalle enormi che denotano un'intensa attivit� sportiva. Probabilmente sono abituati ad incutere timore ed infatti uno di loro si avvicina minaccioso verso di me mentre nel bar sembra essere sceso il gelo - E chi se ne frega se a tua moglie vengono i nervi. Ora vattene perch� se poi c'innervosiamo noi � molto peggio. Soprattutto per te- Per alcuni secondi non so che fare. Poi penso che � molto meglio avere a che fare con questi quattro colossi che prendere un solo schiaffo dalla signora Ginevra - Ragazzi, lasciatemi passare. Credetemi, � molto meglio per voi. Far� finta di non aver sentito ci� che mi avete detto e non lo riferir� a mia moglie- Ormai per� la miccia � accesa. Quello che era davanti a me minaccioso allunga la mano e mi da una spinta che mi manda a sbattere contro la vetrata dei dolci qualche metro pi� indietro. Per fortuna la vetrata non si � rotta ed io non mi sono fatto molto male. Ma ora quel colosso avanza verso di me ed ho l'impressione che fra poco per me saranno guai seri. Ma proprio in quel momento la signora Ginevra fa il suo ingresso nel bar. Deve aver ascoltato le frasi che ci siamo scambiati perch� va dritto verso i tre che sono rimasti davanti al bancone. Anche quello che avanzava verso di me si � fermato ed � tornato insieme ai suoi tre compagni. Sono ammutoliti. La visione di mia moglie con il suo abito succinto li ha lasciati a bocca aperta. - E cos� voi avevate da ridire sul fatto che mio marito passasse davanti a voi- esordisce la dea guardandoli dall'alto in basso. Malgrado la loro altezza sembrano degli ometti al cospetto della mia padrona. Per alcuni secondi nessuno dei quattro riesce a parlare, intenti ad ammirare la meravigliosa donna che si erge davanti a loro, mentre all'interno del bar la tensione � al massimo. Nessuno per� osa andarsene. Nel frattempo uno dei quattro prende la parola - Di fronte ad una donna tanto bella possiamo anche metterci da parte. Faremo colazione pi� tardi. Non � vero ragazzi?- Mia moglie scoppia a ridere - Credo che per voi quattro non ci sar� nessuna colazione perch� quando avr� finito con voi non avrete pi� denti per masticare alcunch�. Avete spinto mio marito e nessuno pu� osare fare una cosa del genere e poi passarla liscia- I quattro si guardano tra loro imbarazzati. Si rendono conto di avere di fronte una donna particolare. L'altezza della mia padrona incute loro soggezione ed anche il suo fisico � nettamente al di sopra della media. Ma � una donna, solo una donna e non possono nemmeno immaginare quale potenza sprigioni il suo corpo. Non sembrano neanche avere tanta voglia di attaccar briga con lei. Tentennano, continuano a guardarsi tra di loro, ma ormai mia moglie ha deciso di punirli. Conoscendola sono sicuro che sta pensando che questo dovr� servire da lezione per chiunque si azzardasse in seguito a comportarsi in questa maniera. Afferra il polso di quello che sta di fronte a lei e comincia a stringerlo. L'uomo si guarda attorno, meravigliato del fatto che con l'altra mano non riesca a liberarsi della presa ferrea di mia moglie che poi evidentemente inizia ad usare un po' pi� della sua forza immensa ed il colosso urla per il dolore. E' impossibile per lui sottrarsi alla presa della signora Ginevra. Ci vorrebbero cento mani e forse non basterebbero ugualmente. L'altro che le sta a portata di mano ha un attimo di smarrimento e la mia padrona lo prende per il collo e lo alza di diversi centimetri dal pavimento ed il poveretto inizia a tossire diventando paonazzo. Anch'egli con le sue mani tenta di aprire la mano di mia moglie stretta sul suo collo, ma anche per lui l'impresa si rivela impossibile. La scena che mi si prospetta davanti agli occhi in quel momento, mentre sono ancora seduto per terra, � terrificante ma nello stesso tempo � di una sensualit� estrema. Vedere mia moglie, la mia bellissima moglie, mentre con una mano sta spezzando il polso di un uomo e con l'altra solleva con la massima facilit� un altro, mi fa eccitare nuovamente, anche in considerazione del fatto che il suo mini abito, con il movimento del braccio teso verso l'alto, si � accorciato un bel po' lasciandomi in visione uno spettacolo favoloso. Quando poi i due cominciano a piangere come bambini chiedendo la sua piet� , la mia eccitazione raggiunge il culmine e me ne vengo nuovamente. L'ho fatto senza il suo permesso e so che sar� punito per questo, ma non sono proprio riuscito a trattenermi e scommetto che tutti i maschi presenti hanno fatto altrettanto. Tranne i quattro energumeni, ovviamente che hanno altro a cui pensare. Gli altri due intanto, sono bloccati dai loro due compagni che coprono loro la via di fuga. Hanno ormai capito che hanno a che fare con una super donna e tentano di spingere i loro amici per aprirsi una via di fuga. Mia moglie per�, che continua a stringere i due nella sua morsa, manovrando i due come se fossero marionette, li ricaccia indietro mandandoli a ruzzolare sopra i tavoli di alcuni clienti. La signora Ginevra decide che � ora di cominciare anche con loro. Stringe il collo del secondo, quel tanto che basta per farlo svenire, quindi con la semplice pressione delle dita, spezza il polso del primo che si accascia piangendo ed urlando. Lo rialza e poi un semplice ceffone � sufficiente per farlo volare diversi metri indietro all'interno del bar e mandarlo a sbattere contro il muro. Naturalmente la mia padrona sa come dosare la sua forza e li ha colpiti in modo tale da non causare loro dei danni irreparabili ed ora avanza verso i due che sono rimasti che nel frattempo si sono rialzati dopo aver distrutto un paio di tavolini. Cercano disperatamente una via di fuga ed uno di loro tenta di scavalcare un tavolino ma la signora Ginevra, con uno scatto repentino si piazza davanti a lui. Lo prende con la sua mano per un braccio e mette l'altra sotto la pancia per poi sollevarlo fin sopra la sua testa, mentre i suoi muscoli guizzano strizzati nel suo abitino. E' un miracolo che questo non si rompa. Mia moglie continua a tenere alzato l'uomo sopra la sua testa quasi a fargli toccare il soffitto considerando l'altezza ed i tacchi. E' solo una questione di secondi perch� poi lo getta addosso al muro. L'uomo ricade quindi sul pavimento intontito ma anche lui integro. Il quarto ed ultimo rimasto � pietrificato. Biascica qualche parola incomprensibile mentre � ben comprensibile invece il terrore che si � formato nei suoi occhi. Terrore allo stato puro. La dea intanto alza la sua mano e l'uomo cerca di ripararsi la faccia con le sue braccia. E' una mossa ridicola ed infatti mia moglie fa partire lo schiaffo che colpisce il malcapitato facendogli prendere il volo che si conclude anche per lui addosso al muro. La mia padrona ora avanza verso di loro facendo lo slalom tra i tavolini. I due sono ancora per terra. Hanno varie ammaccature, probabilmente qualche osso rotto, ma sono ancora vivi e vegeti - Alzatevi- ordina loro la signora Ginevra mettendosi le mani sui fianchi. I due uomini obbediscono e si addossano al muro mettendosi le mani sul viso per proteggersi, tremanti come pulcini. Mia moglie sorride - E' inutile che tentiate di ripararvi. Non servir� a niente. Mi avete fatto arrabbiare e mi farete fare colazione in ritardo e gi� questo merita una punizione esemplare. Ma il vostro sbaglio maggiore � stato quello di toccare mio marito e questo errore vi coster� caro- Mi vengono i brividi sentendo una frase del genere che per me equivale ad una meravigliosa dichiarazione d'amore, ma nel frattempo uno dei due crede di aver trovato il modo per uscire da quella che per lui si sta rivelando una posizione piuttosto scomoda. Vedendo la mia padrona in posizione di riposo, con le mani sui fianchi, pensa che forse attaccando riuscir� a spostare quella maestosa amazzone quel tanto da poter fuggire a gambe levate. Decide quindi di cogliere quello che secondo lui � l'attimo propizio e sferra un poderoso pugno allo stomaco di mia moglie. Il pugno, che nelle intenzioni del malcapitato avrebbe dovuto costringere la signora Ginevra a piegarsi in due dal dolore, o almeno a farla indietreggiare, si rivela meno di una carezza per lei. Il pugno si va infatti ad infrangere contro i suoi addominali d'acciaio ed � l'uomo che ne esce malconcio contorcendosi dal dolore - E' tutto qui quello che sai fare?- ironizza la dea che non si � nemmeno scomposta rimanendo nella medesima posizione- Ora ti faccio vedere io come si deve portare un vero pugno- L'uomo � terrorizzato ed il suo compagno accanto a lui non � da meno. Quello che ha osato colpire mia moglie capisce finalmente con chi ha a che fare e si inginocchia davanti a lei - La prego, piet� !- geme- Non mi colpisca. Far� tutto quello che vuole- Mia moglie lo rialza per i capelli - Tutti fanno quello che io voglio. E quello che voglio adesso � mantenere la mia promessa. Avevo detto che non avreste avuto pi� denti per mangiare e mi appresto a compiere questa operazione- Accompagna quindi queste parole inviando al poveretto un pugno terrificante che indirizza sulla guancia sinistra. L'uomo sputa sangue e soprattutto denti. Ripete poi l'operazione invertendo il suo braccio e la guancia dello sventurato, ma l'esito finale � lo stesso. All'uomo stavolta non rimane neanche un dente in bocca e si accascia per terra con gli occhi sbarrati dalla paura e senza pi� neanche la forza di piangere. Il secondo cerca intanto di scappare. E' naturalmente una mossa inutile perch� i riflessi della signora Ginevra sono felini e l'afferra per un braccio rigettandolo di nuovo verso il muro - Ma dove credi di andare?- gli dice sempre tenendolo per un braccio. La presa � una vera morsa d'acciaio e fa gridare l'uomo dal dolore. Quindi anche per lui due pugni in rapida successione, ambedue di una violenza inaudita, che gli fanno saltare tutti i denti. Il sangue dei due poveretti ha imbrattato tutto il muro, i denti sono sparsi sul pavimento del bar e le facce dei due sono ridotte veramente male. Ma lei non ha ancora finito. Prende i due malcapitati per il collo sollevandoli di diversi centimetri portandoseli poi fuori dal bar dove intanto si � radunata un'enorme folla per assistere alla scena. Tutti si scansano mentre passa la dea. Sta sollevando due uomini del peso di circa un quintale tenendoli come se fossero due palloncini. Il suo mini abito, grazie ai movimenti che sta facendo, si � accorciato ulteriormente, mandando in visibilio tutti gli uomini presenti che avranno sicuramente avuto un'eiaculazione nel vedere le sue perfette e prorompenti forme quasi completamente scoperte. La mia padrona intanto tiene ancora i due per il collo - Potrei uccidervi, se volessi, e nessuno di tutti quelli presenti oserebbe dire qualcosa. Mi basterebbe stringere un pochino le mie dita sul vostro collo e per voi sarebbe finita- dice loro I due sono ovviamente terrorizzati, ancor di pi� di quanto lo fossero prima. Capiscono che la loro vita dipende dagli umori di una donna bellissima e dotata di una forza sovrumana e se la stanno facendo sotto. Non � un modo di dire. Dai loro pantaloni gocciola urina in quantit� e mia moglie osserva sorridendo - Piet� !- biascicano i due. O almeno � quello che mi � sembrato di udire considerando che non hanno pi� neanche un dente in bocca e non si capisce bene ci� che dicono - E va bene! Avr� piet� di voi. Il terrore che dimostrate ore nei miei confronti mi basta. Ma avete offeso me e mio marito ed ora vi prostrerete dinanzi a noi e non vi alzerete fino a che io non vi dar� il permesso di farlo. E se provate a scappare io vi riprender� e per voi sar� finita. Ma prima di tutto leccherete tutto il marciapiede e lo pulirete della vostra sporca urina puzzolente- I due piangendo accennano di si, naturalmente, e mia moglie lascia la sua presa sui loro colli. I due uomini cadono per terra ed immediatamente cominciano a fare quello che la signora Ginevra ha ordinato loro e quindi iniziano a ripulire con la loro lingua il marciapiede sporco. Io che nel frattempo mi ero rialzato ed ero venuto vicino ad osservare l'intera scena le vado incontro - Padrona, � stata fantastica- osservo - Sciocchezze, piccolo- mi dice chinandosi per baciarmi e per accarezzarmi- Nessuno pu� permettersi di toccare il mio adorato maritino. Questo � ci� che accade a chi osa farlo. Ora per� tocca agli altri due. Con loro non ho ancora finito- Ed infatti nel bar ci sono gli altri due che sono ancora svenuti. La mia padrona entra nel locale e se li carica sotto le sue potenti braccia, li porta fuori e poi li getta per terra - Portate dell'acqua e fate rinvenire questi due idioti- ordina al barista che prontamente accorre con due caraffe d'acqua e li versa in faccia ai due malcapitati. Questi rinvengono e per prima cosa si guardano intorno stupiti. Poi evidentemente ricordano quello che � accaduto e cercano di darsi alla fuga. Per la signora Ginevra per� � un gioco da ragazzi fare un passo, afferrarli da dietro per la camicia, alzarli e scaraventarli contro un muro. Ora sono rannicchiati contro il muro a fianco della vetrina del bar e mia moglie decide di offrire ancora un po' di spettacolo. Si toglie una scarpa e mette il piede sul collo del primo cominciando ad alzarlo sempre di pi� portando l'uomo, che � sempre addossato al muro, a diversi centimetri di altezza e che tenta in tutti i modi di divincolarsi per liberarsi. Fatica sprecata naturalmente. Per fare questo il vestito della mia padrona si � di nuovo accorciato aprendo la visione del paradiso ai presenti. Mentre il primo � bloccato dal piede di mia moglie, il secondo � a terra paralizzato dalla paura, incapace perfino di muoversi, rannicchiato addosso al muro. Ma la signora Ginevra ha deciso di proseguire nel suo show e con una mano prima lo afferra per la camicia facendolo alzare in piedi e poi afferra per il collo anche lui sollevandolo con la massima semplicit� . Ancora una volta non posso resistere ad una tale dimostrazione di potenza, ed ancora una volta me ne vengo nei miei pantaloni. Che dea! Che essere superiore! La mia padrona intanto si � divertita abbastanza e decide di troncare lo spettacolo. Mentre i primi due sono ancora inginocchiati davanti a noi dopo aver pulito con la lingua la loro urina, la signora Ginevra lascia andare i due uomini che teneva contemporaneamente sollevati, e poi con una rapidit� impressionante li colpisce. Il primo con due calci al volto ed il secondo con due pugni. Tutti i colpi sono stati inferti con una potenza straordinaria in pochi attimi. Probabilmente i due poveretti non li hanno neanche visti partire. Il risultato � impressionante e sbalorditivo. I due, come la mia padrona aveva promesso, sputano tutti i denti che hanno in bocca ed il loro viso � ridotto ad un ammasso informe. Ma anche con loro la dea � magnanima e non prosegue oltre - Ora anche voi due avete imparato chi io sia. Rimanete in silenzio ed in ginocchio davanti a me ed a mio marito fino a quando non vi dar� il permesso di rialzarvi ed io vi far� dono della vita. Sappiate che in questo quartiere nessuno pu� permettersi neanche di respirare se io non voglio. Intesi? - I due non se lo fanno ripetere. Si inginocchiano davanti alla dea e davanti a me. La mia padrona si mette finalmente seduta al suo tavolino dopo essersi rimessa la scarpa e schiocca le dita. Io mi precipito ad accenderle una sigaretta e lei soddisfatta, mi ordina di sedermi accanto a lei. Intanto il ragazzo del bar ha portato finalmente la nostra colazione mentre i quattro che avevano osato spingermi sono ancora in ginocchio, tremanti e sanguinanti. Mia moglie ha dato loro la giusta lezione. Mi fa una carezza mentre io la guardo estasiato e pieno d'amore e tutta la gente intorno applaude al suo operato. Poi per� le immagini cominciano a sfuocarsi. Tutto pian piano si dirada: le case, la gente intorno a noi, mia moglie, la mia perfetta e meravigliosa moglie ed infine io stesso. Tutto scompare ed io mi ritrovo da solo in quella stanza, con lo schermo desolatamente bianco. Anche per questo marted� purtroppo � finita. Fine secondo episodio Continua.... Per consigli e curiosit� e se volete dare il vostro giudizio inviate una mail a davidmuscolo@tiscali.it