SECONDA VITA Settimo episodio by Davidmuscolo Tutti i personaggi e le situazioni sono frutto della mia immaginazione Mi trovo nel mio lussuoso yacht che dondola pigro al largo di un'isola dei mari del sud, completamente rilassata fumando beatamente una sigaretta. E' bello assaporare i piaceri che pu� donarti la vita, ed io non ho intenzione di rinunciare a nessuno di questi piaceri. Sopra di me infatti, il mio dolce e devoto marito Matteo mi sta spalmando la schiena con la crema solare - Ho finito, padrona. Se vuole voltarsi glie la spalmo anche davanti- Mi volto e lo guardo in viso. Mi mangerebbe con gli occhi, se potesse. Soprattutto adesso che, voltandomi, il mio straordinario seno � ben visibile in tutta la sua magnificenza. Noto che fa una fatica tremenda a distogliere lo sguardo da queste due perfette colline che adornano il mio fantastico corpo, scolpito ed abbronzato. Ma gli ho ordinato di mettermi la crema e lui si da da fare per obbedire al mio ordine, cos� come fa con tutti i comandi che gli impartisco. E' obbediente, premuroso, naturalmente innamoratissimo ed ovviamente molto timoroso della sottoscritta. Cos� come sono molto timorosi di me, della loro padrona Ginevra, i miei venti schiavi che ho portato in questa vacanza sulla mia barca e fungono da equipaggio. A dir la verit� , pi� che timorosi, sono letteralmente terrorizzati. Sanno che potrei schiacciarli come insetti se solo lo volessi e che la loro vita dipende esclusivamente dai miei umori. Loro mi appartengono come se fossero una cosa inanimata ed io posso disporre di loro come meglio credo. E pensare che nella loro vita precedente, prima cio� di conoscermi, erano tutti stimati campioni di arti marziali. Ma io ho dei poteri eccezionali sui maschi: la mia bellezza e la mia forza sovrumana. Nessuno pu� resistere al mio fascino, e dopo averli soggiogati con la mia bellezza li umilio e li domino con la mia forza e con la mia abilit� , fino a renderli completamente succubi dei miei voleri, terrorizzati solo dall'idea di non potermi vedere pi�, impauriti come bambini al pensiero che le mie mani possano posarsi su di loro, riducendo i loro deboli corpi come poltiglia. E naturalmente mi appartiene Matteo che tratto per� con molta pi� umanit� rispetto ai miei schiavi. Lui � mio marito, un marito sui generis, anche lui completamente soggiogato dalla mia volont� , impaurito come un pulcino bagnato di fronte a me, ma per il quale nutro un sentimento particolare che in un certo senso si potrebbe definire amore. E' lui l'unico al quale mi concedo, un amante sottomesso, sempre disponibile e completamente dedito al mio piacere, anche se poi di piacere ne regalo in abbondanza anche a lui. Ed ora lui sta massaggiando il mio corpo con le sue mani delicate, soffermandosi forse pi� del dovuto sui miei seni. Ma piace molto anche a me sentirmi massaggiare cos� delicatamente e lo lascio fare, anche perch� so che toccandomi, la sua eccitazione raggiunger� livelli eccezionali ed io amo vederlo in quello stato che definirei quasi confusionale. Ed infatti le sue mani iniziano a tremare un poco ed il suo pene quasi gli sta uscendo dal suo pantaloncino. Ma ho notato che ha un'eccellente erezione gi� da diverso tempo e se gli dessi il consenso se ne verrebbe all'istante. D'altronde � comprensibile questo suo stato. Massaggiare un corpo straordinario come il mio deve avergli mandato in tilt i suoi ormoni ed il suo testosterone si moltiplica facendo affluire nelle arterie che conducono al suo pene una quantit� enorme di sangue che gli sta procurando questa durevole erezione. Ma deve pazientare ancora un po' perch� per il momento non ho intenzione di farlo venire - Adesso basta tesoro! -Gli ordino dopo un altro quarto d'ora di massaggi ininterrotti- sei stato bravo. Ora vammi a prendere qualcosa da bere. Veloce!- - Subito padrona- e sprinta per obbedire al mio ordine. Mi da un piacere che spesso mi porta addirittura all'orgasmo, possedere un marito pronto a fare qualunque cosa io voglia e, trascorsi pochi secondi, torna con il mio drink preferito, s'inginocchia alla mia destra e me lo porge - Ha altri ordini per me, mia signora? - mi chiede con quel suo tono servile che tanto adoro in lui - Per ora rimani qui in ginocchio a fianco a me- - Come la mia padrona ordina- mi risponde ed inizio a sorseggiare il mio drink. Quando finisco gli rendo il bicchiere e schiocco le dita. Matteo, mio marito, sa cosa vuol dire questo mio gesto ed afferra una sigaretta dal mio portasigarette d'oro massiccio e me l'accende. E' felice il mio dolce Matteo, felice di servire la sua padrona, entusiasta di riverirmi come una dea, e se in cambio ricever� una mia carezza, una parola dolce o addirittura un bacio, la sua felicit� raggiunger� livelli impensabili. Mi alzo dal lettino e malgrado sia a piedi nudi, la differenza di altezza tra me e mio marito � enorme. Mi avvicino a lui. E' tremante di desiderio e vedere quella sua perenne erezione ha fatto eccitare notevolmente anche me. Lo voglio. - Vieni tesoro, andiamo nella nostra cabina. Ho voglia di essere soddisfatta da te- - Oh grazie dell'onore mia padrona- guaisce e s'inginocchia di nuovo al mio cospetto per baciare i miei piedi. Lo faccio alzare e quindi ci avviamo e, mentre passo, tutti i miei schiavi lasciano i loro lavoro per inginocchiarsi anch'essi davanti a me. - Alzatevi!- Ordino loro. Sorrido osservando i loro costumi e vedendo che anche i miei schiavi sono tutti eccitati solo dalla mia presenza. D'altronde come potrebbero non esserlo? Il perizoma che indosso non copre praticamente nulla del mio corpo perfetto ed i miei seni sembrano sfidare la legge di gravit� per come sono dritti e maestosi. Mi piace enormemente vedere il desiderio da parte degli uomini e questo desiderio io riesco quasi a toccarlo ed a renderlo tangibile. Il profumo della mia pelle deve quasi stordire questi uomini ed anche se sanno che non mi conceder� mai a loro, non possono fare a meno di desiderarmi in maniera spasmodica. Ma intanto m avvicino ad uno dei miei schiavi, lo afferro con la mia mano per le guance e lo sollevo come se niente fosse. Il poveretto � terrorizzato ed io lo sollevo sempre di pi� fino a stendere completamente il mio braccio - Ora io vado nella mia cabina a scoparmi mio marito. Non voglio pi� sentir volare neanche una mosca da ora in poi. Ti riterr� diretto responsabile di qualunque rumore io percepisca. Sono stata abbastanza chiara?- Il mio schiavo non pu� nemmeno rispondermi in quanto le mie dita d'acciaio gli impediscono di parlare, ma con la testa fa cenno di aver capito. Sono sicura che da adesso il silenzio regner� padrone sul mio yacht. Lascio la mia presa sulle guance dell'uomo e questi cade rovinosamente ai miei piedi, piedi che si precipita a baciare con devozione. Avrei potuto anche semplicemente ordinare loro di non far rumore senza terrorizzare quel poveretto e sicuramente il risultato sarebbe stato lo stesso. Ma invece io amo proprio incutere in loro il terrore pi� assoluto e adoro anche dare piccole dimostrazioni della mia potenza illimitata per mantenere i miei schiavi docili come non mai, obbedienti e completamente sotto il mio controllo. Me ne vado mano nelle mano con il mio Matteo nella mia cabina, anche se chiamarla in questo modo non rende bene l'idea. Farei meglio a chiamarla la mia suite presidenziale considerando la sua ampiezza e tutti gli agi ed i comfort di cui � dotata. Mio marito intanto mi guarda rapito ed estasiato - E' bellissima padrona- mi dice rimanendo docilmente in un angolo. Sa che io amo prendere l'iniziativa e naturalmente non si azzarda a fare nulla senza il mio permesso. Mi avvicino a lui e l'afferro dalla nuca e spingo la sua faccia contro il mio seno. Sono talmente pi� alta di lui che la sua bocca mi arriva giusto all'altezza delle tette. Proprio della sua bocca ho bisogno e gli ingiungo di iniziare a baciare i miei seni. Ci sa fare Matteo. E' dolcissimo e molto attento a cercare di darmi piacere. Bacia le mie tette con ardore e passione ma allo stesso tempo delicatamente e dopo qualche minuto comincia a mordicchiarmi i capezzoli. Sento il desiderio pervadermi completamente e con un piede gli afferro il costume e glie lo sfilo. Finalmente la sua erezione si mostra ai miei occhi in tutta la sua maestosit� e mi manda in visibilio. Ho bisogno di mio marito. Lo spingo sul letto e mi metto sopra di lui, gli afferro le mani e, come una calamita, la mia micetta va a cercare la sua virilit� e mi faccio penetrare. Non ho usato per� la parola giusta. Sono io a possederlo. Mi muovo con passione sopra di lui e mi bastano solo pochi secondi per fargli raggiungere l'orgasmo e contemporaneamente per venirmene per la prima volta anch'io. Povero tesoro mio, era gi� al culmine prima che iniziassimo, a forza di vedermi seminuda, che era abbastanza scontato che durasse cos� poco. Non me la prendo per�. Innanzi tutto perch� sono stata io a dargli il permesso di eiaculare e poi perch� so benissimo che nessun maschio � in grado di resistere a lungo con me. Ma so anche perfettamente che il mio dolce Matteo porter� a compimento l'opera di far provare il massimo piacere alla sua padrona. Mi bastano infatti pochi minuti, e sotto l'effetto dei miei baci il cazzo di mio marito ritorna ben presto pi� duro che mai. Lo accarezzo e lo bacio. Non ho alcuna remora sessuale. Sono una giovane femmina ed � pi� che normale il piacere che provo nel vedere e nel toccare il sesso di mio marito. Ma � dentro di me che lo voglio. Ricominciamo a fare l'amore in modo ancora pi� sensuale e sfrenato di prima. In questi momenti Matteo riesce a farmi dimenticare il fatto che io sia la sua padrona e lui un marito sottomesso. Siamo soltanto due amanti eccitati fino all'eccesso, bisognosi entrambi di sfogare le proprie pulsioni sessuali. Ho avuto diversi maschi nella mia vita, ma solo lui riesce a donarmi queste meravigliose sensazioni e quando sto per arrivare all'orgasmo il mio corpo vibra, quasi in preda ad un tremore innaturale. E finalmente arriva. Un orgasmo strepitoso, contemporaneo alla seconda eiaculazione di mio marito, e tutti e due ci abbandoniamo con felicit� ognuno tra le braccia dell'altro. E' finito solo il primo atto per�. Non ho nessuna intenzione di smettere adesso. Ci basteranno pochi minuti di relax e mio marito sar� eccitato nuovamente. Posso fargli avere una decina di eiaculazioni al giorno se volessi. Il potere che la mia bellezza ha su di lui � praticamente inesauribile. Ma intanto devo riposarmi qualche minuto anch'io visto che l'orgasmo che ho appena avuto mi ha spossato pi� di una giornata passata ad allenarmi intensamente, e devo anche riprendere immediatamente il controllo di mio marito e gli ordino di accendermi un'altra sigaretta. Il tempo di fumarmi questa sigaretta e poi sar� pronta a prendermi nuovamente Matteo, come se lui fosse il mio giocattolo erotico, sempre a disposizione delle mie voglie e dei miei bisogni sessuali. Ma mentre sto godendomi la sigaretta del dopo sesso, sento dei rumori provenire da sopra. Mi chiedo come sia possibile che i miei schiavi abbiano avuto l'ardire di disobbedire in maniera cos� clamorosa ad un mio preciso comando. Mi rimetto il mio costume, o forse dovrei dire il mio minuscolo perizoma, ed esco dalla mia lussuosa cabina per dirigermi nel punto da cui provengono i rumori. Rumori che si fanno sempre pi� caotici man mano che mi avvicino. Sono arrabbiatissima ed i miei schiavi si apprestano a subire una durissima punizione per aver osato disobbedirmi. Li picchier� violentemente, far� sentir loro talmente tanto dolore che ogni volta che ripenseranno a questo giorno, sembrer� loro di risentire le mie mani d'acciaio martirizzare il loro corpo. Ma, terminato di salire le scale, sempre seguita come un'ombra da mio marito, e prima di aprire il portellone che mi porta in superficie, inizio a sentire pi� distintamente i rumori. Si tratta di un vociare convulso, ordini impartiti in una lingua che non conosco ed infine addirittura un crepitio di armi. No, non sono i miei schiavi, poverini. Era troppo strano che anche uno solo di loro potesse contravvenire ad uno dei miei ordini. Apro leggermente il portellone, giusto uno spiraglio per rendermi conto di quello che accade, e, pur non avendo una visuale completa, riesco a capire bene la situazione. Alcuni uomini armati hanno fatto irruzione sul mio yacht e se ne sono impadroniti, imprigionando i miei poveri schiavi che devono essere stati colti di sorpresa. Sono sicuramente pirati del mare ed alcuni di loro stanno puntando i loro fucili addosso ai miei uomini mentre altri li stanno legando alla balaustra del mio yacht. Uno dei miei schiavi tenta di ribellarsi ed un pirata, brandendo l'arma come una mazza, lo colpisce violentemente al volto. Adesso non sono pi� arrabbiata, sono incazzata come una iena. Questi malviventi armati sono saliti sulla mia barca e, non solo hanno interrotto una bella scopata con mio marito, ma stanno brutalizzando i miei uomini. Non posso tollerare una cosa del genere. Qua tutto mi appartiene. E non parlo solo dello yacht, degli schiavi e di Matteo, ma perfino della loro stessa anima. Guardo mio marito che nel frattempo si � rannicchiato tremante addosso a me. Ho il preciso dovere di salvare lui ed i miei schiavi. Lo guardo e gli sorrido - Stai tranquillo, tesoro. Ora la tua padrona dar� a questi delinquenti quello che si meritano e poi ti riprender� tra le mie braccia per proseguire quello che abbiamo interrotto. Tu piuttosto stai bene attento a non farti notare. Ok, piccolo?- - Si padrona- mi risponde tremando il mio devoto marito. E' preoccupato ma non osa dirmelo. Sa che potrei prenderla come una mancanza di fiducia nelle mie possibilit� e riempirlo di schiaffi. Naturalmente la sua preoccupazione non � dovuta al numero dei banditi che � piuttosto esiguo per le mie immense potenzialit� , visto che ad occhio non devono superare la dozzina, e massacrarli di botte per me sarebbe solo un leggero allenamento, quanto per le loro armi. Il mio fisico � eccezionale, resistente ai colpi di qualunque uomo e portati con qualunque oggetto, anche di ferro, ma non � invulnerabile. Sono una donna unica, straordinaria, ma pur sempre un essere umano che contro un proiettile non ha difesa. Ma prima devono colpirmi e questo per loro non sar� affatto facile considerando la velocit� impressionante con la quale mi muovo. Do un tenero bacio a Matteo per tranquillizzarlo ed assaporo ancora una volta il dolce sapore delle sue labbra e poi apro il portellone. Adesso tocca a me. Appena vedono la mia maestosa figura apparire, i pirati diventano ancora pi� concitati di quanto lo fossero prima. Quattro di loro accorrono immediatamente verso di me con i fucili spianati, altri invece sparano di nuovo in aria per impaurirmi. Ci vuole ben altro. Il loro atteggiamento cambia per� quando si rendono conto di avere di fronte una donna alta pi� di due metri e praticamente nuda a parte un perizoma. Gli occhi si sgranano, la bocca si apre sempre di pi� e la saliva scompare dalle loro bocche impedendo loro di pronunciare anche il pi� piccolo suono. Ci sono abituata, naturalmente. La prima reazione dei maschi quando mi guardano per la prima volta � sempre e soltanto di uno sbigottimento totale. La seconda � invece di venirsene nelle mutande e scommetto che anche questi pirati non hanno fatto eccezione alla regola. In questo momento per�, non ho nessuna intenzione di esibire la mia prorompente bellezza e di turbare i loro ormoni in fermento. Semmai la mia bellezza pu� essermi utile per confondere le loro idee e coglierli di sorpresa. Nel frattempo i pirati, dopo essersi ripresi dallo sbalordimento dovuto alla visione del mio corpo, hanno ripreso ad urlare nel loro dialetto intraducibile anche per me che conosco tantissime lingue - C'� qualcuno di voi che parla inglese?- urlo all'indirizzo di questi uomini. Sembrano dei nani al mio cospetto, ma anche a confronto dei miei schiavi che sono tutti molto prestanti. Ma sono comunque tutti molto bellicosi. Meglio. Mi divertir� di pi�. Uno di loro si fa avanti - Io parlo inglese. Tu sei la padrona di questa barca?- - Hai detto bene. Io sono la padrona, e non solo della barca, e vi ordino di andarvene immediatamente. Se entro cinque minuti non avrete abbandonato tutti la mia nave vi far� pentire amaramente di aver osato abbordare il mio yacht e vi prometto che di voi non rester� niente di sano quando avr� terminato- Lo so che queste minacce non servono a niente contro chi non conosce la mia forza dirompente e la mia maestria nelle arti marziali. Ma non sono parole gettate al vento. Mi piace ricordargliele quando si accorgeranno di quello che sono in grado di fare. Ed infatti il ragazzo scoppia a ridere. Si tratta infatti di un giovane che non dovrebbe superare i vent'anni di et� , come del resto tutti gli altri componenti di questa banda di pirati del mare - Sei molto divertente oltre ad essere molto bella. Ma siamo diventati noi ora i padroni di questa splendida barca e non vedo cosa tu possa fare. Ma siete fortunati. Noi non uccidiamo se non � strettamente necessario. Vi condurremo su un'isola che dista poche miglia da qui e poi vi lasceremo a terra mentre noi ce ne andremo con questo gioiello e con tutto questo ben di Dio che c'� sopra- Stavolta sono io a ridere e penso che se vorranno veramente andarsene con la mia barca dovranno passare sul mio cadavere e questo non sar� affatto facile per loro. Intanto noto che hanno attenuato un po' il furore che li attanagliava prima e sono molto pi� rilassati. D'altronde si sentono sicuri dell'esito della loro razzia. Gli uomini sono tutti legati come salami e l'unica libera per il momento sono io, una donna giunonica ma pur sempre una femmina e secondo il loro modo di vedere cosa mai potrebbe fare una donna contro una dozzina di giovani uomini armati fino ai denti? Ora se ne accorgeranno. Mi muovo quasi con la velocit� della luce ed il risultato � devastante. I primi a farne le spese sono i quattro che mi stanno puntando addosso il fucile e l'interprete con il quale ho appena parlato che colpisco per primo con un perfetto calcio circolare. Senza far toccare il piede a terra bisso il colpo verso un altro dei pirati che sputa sangue e denti e s'invola a decine di metri di distanza. Per gli altri tre ho riservato invece i miei potenti pugni che si abbattono su di loro senza che possano fare in tempo a preparare una difesa accettabile e soprattutto senza che riescano a sparare un solo colpo. Anche in questo caso il risultato � spaventoso ed i tre si accasciano a terra esanimi con le facce che grondano sangue. E' solo il primo passo per�. Altri tre non sono molto lontani e decido di fare una capriola su me stessa nella loro direzione ed ancor prima di rialzarmi, mi rendo conto di averne uno a portata di piede e lo colpisco con un tremendo colpo al torace che gli procura diverse fratture e l'impossibilit� di muoversi. Prima che riescano ad imbracciare l'arma e puntarmela io sono gi� in piedi. Sono in tre e me li lavoro con le mie gambe letali che penetrano nella loro guardia appena abbozzata, causando danni micidiali al loro volto. Sono trascorsi appena pochi secondi e nove di loro sono stati schiantati dalla mia potenza e precisione, dalla mia velocit� e dalla prestanza del mio fisico super allenato, senza dar loro il tempo di usare le loro armi. Tutto troppo facile per me. Ma adesso viene la parte complicata. Gli ultimi tre rimasti sono troppo lontani per raggiungerli e stanno gi� per imbracciare i fucili per puntarli verso di me. Vedo che in terra ci sono le armi cadute agli uomini che sono appena crollati sotto i miei colpi ed agisco. Mi getto per terra, afferro uno dei fucili e sparo verso di loro senza neanche prendere la mira. I tre pirati vengono raggiunti dalle mie raffiche proprio sulle loro armi che schizzano veloci e lontano da dove si trovano. Sono una tiratrice eccezionale ed avrei potuto ucciderli colpendoli alla testa o in pieno petto, ma la mia intenzione era proprio quella di disarmarli e adesso mi avvicino a loro brandendo il fucile col quale ho appena sparato. I tre sono immobili. Non pensano di poter scappare perch� mi vedono armata e non sanno che la mia intenzione � un'altra. Giunta di fronte a loro, prima scarico l'arma sparando in aria, poi prendo il fucile alle due estremit� ed inizio a far leva. L'arma si piega mentre i miei muscoli si pompano ed infine le due estremit� si toccano, come se l'arma invece di esser fatto di ferro fosse di burro. Se avevo intenzione di incutere in loro il terrore devo dire di esserci riuscita in pieno. I loro occhi sono sbarrati. La dimostrazione di forza che ho appena dato li ha bloccati e decido di dar loro il colpo di grazia. Ne afferro due per il collo e li sollevo con facilit� . E' una delle cose che amo fare. Un maschio sollevato da terra perde completamente la voglia di combattere, capisce che non pu� fare nulla e si sottomette definitivamente. Il terzo intanto, vedendomi con i suoi due compari portati come trofeo tenta un impossibile fuga. Malgrado continui a tenere i due appesi per il collo sono pi� agile e veloce e lo raggiungo immediatamente dandogli un calcio dietro il collo che lo manda a terra facendogli sbattere la faccia sul pavimento della mia barca. Si rialza e malgrado sia terrorizzato tenta un'altra sortita. Prepara un pugno e mi colpisce allo stomaco. Sorrido mentre mi porta il colpo. Avrei potuto fermarlo con facilit� ma lo lascio fare. Quando la sua mano va a colpire i miei addominali d'acciaio la ritrae immediatamente urlando dal dolore. La sua mano � rotta e adesso piange e s'inginocchia ma io non ho piet� . Un tremendo calcio al volto gli fa letteralmente prendere il volo e gli fa uscire flotte di sangue. Quando atterra svenuto mi rendo conto che il naso � fratturato, la sua bocca ancora zampilla sangue ed i suoi denti sono sparsi completamente per terra. Mi ritengo soddisfatta ed ho ancora saldamente gli altri due nelle mie mani. Continuo a portarli in giro per la barca come segno di trionfo e poi decido di stringere un po' di pi� le mie dita ed ai due inizia a mancare l'aria. Le loro mani si aggrappano alle mie nel tentativo di allentare la presa mentre i loro corpi si muovono in maniera sempre pi� convulsa. Mi basterebbe stringere ancora un'inezia ed i due pirati soffocherebbero miseramente, ma ormai non ha pi� senso ucciderli. La mia punizione per loro, che hanno osato abbordare la mia nave sar� diversa ma comunque disastrosa per loro. Tanto per cominciare metto i due uno di fronte all'altro prendendoli per la nuca e poi spingo violentemente le loro teste una contro l'altra ed il risultato � terrificante. Vola di tutto: denti, sangue, muco, e poi li lascio andare e loro si accasciano come marionette ai miei piedi. Mi guardo intorno e mi rendo conto che sono tutti svenuti tranne un paio che ancora si muovono e decido di dare un'ultima strapazzata anche a loro. Ma mentre mi appresto a raggiungere questi due, mio marito che ha assistito al mio show dietro il portellone, corre euforico verso di me con le braccia aperte per abbracciarmi. Ma nel farlo si avvicina proprio ad uno dei pirati che non ha ancora perso i sensi e questi lo afferra per le gambe facendolo ruzzolare per terra e fa comparire un coltello che aveva chiss� dove per poi metterlo alla gola di Matteo. Si tratta di quello col quale ho scambiato prima alcune parole, l'interprete - Tu non sei umana. Hai fatto delle cose impossibile per chiunque ed io non ho la minima possibilit� contro di te. Ma prima di morire voglio portare questo con me all'inferno- Rabbrividisco. Sono troppo lontana da lui e non farei mai in tempo ad arrivare prima che quello tagli la gola a mio marito. Non oso pensare che potrei perdere il mio dolce Matteo, ma malgrado questa agitazione che mi pervade, cerco di non perdere la testa. Mi guardo intorno e noto che uno dei pirati che sono svenuti ai miei piedi possiede una cinta alla quale � attaccata una fondina che a sua volta contiene un pugnale e decido di agire. In una frazione di secondo mi getto a terra e sfilo il pugnale dalla fondina del pirata e poi lo lancio verso quel maledetto. Chiudo gli occhi e li riapro solo un istante dopo quando sento un urlo lancinante. Come avevo sperato il pugnale si va a conficcare proprio sul dorso della mano che teneva il coltello che naturalmente cade a terra liberando cos� Matteo. Sarebbe bastato un centimetro ed avrebbe centrato in pieno la gola di mio marito che intanto, finalmente libero, corre verso di me - Grazie padrona- mi dice piangendo per la paura accumulata in quei pochi secondi. Io lo bacio e lo accarezzo. Ho veramente temuto di perderlo - Tranquillo tesoro. Non permetter� mai che qualcuno ti faccia del male. Ora sfogati pure che tanto � tutto finito- Non � finita per� per quel pirata, e adesso sono pi� incazzata di prima e chi mi conosce sa perfettamente che non � consigliabile per nessuno farmi incazzare. Mi avvicino a passi lenti e studiati nel punto dove si trova quel bastardo che ha osato minacciare Matteo ed arrivata davanti a lui, mentre ancora si contorce dal dolore, gli afferro il braccio destro e gli strappo senza piet� la lama conficcata nella mano lacerandogli carne e tendini, quindi stringo la mia presa sul suo braccio fino a sentire le ossa che si sgretolano. Non sono ancora soddisfatta e gli mollo un tremendo pugno sul fianco ed anche in questo caso i danni che gli procuro sono devastanti. Ora passo alla faccia. Sempre tenendolo fermo con la mia mano lo colpisco con un calcio che gli massacra completamente il volto. Gli fratturo naso, zigomi e mascella contemporaneamente e gli rompo la bocca in diversi punti facendogli sgorgare sangue a iosa. I denti poi sono solo un pallido ricordo del tempo che fu. Lascio per un istante la presa sul braccio destro e lo afferro per il polso sinistro. Una torsione ed anche l'altro braccio � completamente andato. Lo lascio ed il pirata cade svenuto. Da adesso in poi non sar� pi� in grado di tenere in mano neanche uno spazzolino da denti. Sciolgo uno dei miei schiavi e gli ordino di liberare gli altri e di legare invece tutti i pirati. Ma per questi delinquenti non � certo finita cos�. Pi� tardi mi dedicher� nuovamente a loro e ripasseranno tutti sotto le mie mani e non sar� certo piacevole per loro. Spezzer� tutte le ossa delle loro gambe e delle loro mani per renderli inoffensivi per il resto della loro vita, li far� strisciare e li abbandoner� su quell'isola dove avevano intenzione di lasciare tutti noi. Ma tutto questo lo far� dopo. Ora devo proseguire una cosa che avevo iniziato prima che questi facessero irruzione sulla mia barca. Faccio cenno a mio marito di seguirmi e ritorniamo nella mia cabina extralusso. Sono eccitata come ogni volta che mi capita di picchiare degli uomini, e stavolta non ho bisogno di preliminari per riscaldarmi. Sono bollente addirittura. Prendo mio marito e lo sbatto sul letto. Ho avuto un'idea per rendere il sesso ancora pi� appetitoso - Ora io ti prender� con la forza. Tu prova a resistermi il pi� a lungo possibile- gli ordino. Matteo non riesce a comprendere. E' gi� eccitato come al solito di fronte a me e vorrebbe fare l'amore come abitualmente facciamo. Ma io ho bisogno d'altro in questo momento. Ho bisogno di dar sfogo a questa sensazione che ho di possedere Matteo contro la sua volont� e siccome questo non potr� mai accadere perch� io sono il suo unico desiderio, lo faccio cos�. Mio marito � preoccupato. Sa che se anche usassi una piccola parte della mia forza per lui sarebbero guai grossi. Ma guai ancora maggiori ci sarebbero se non mi obbedisse e quindi non pu� far altro che stare al mio gioco. Si divincola, cerca di scappare da sotto di me e questo non fa altro che eccitarmi ancora di pi�. Gli mollo un ceffone e poi mi basta prendergli entrambi i polsi con una sola mano per immobilizzarlo. Piange ora Matteo, povero tesoro mio, a causa dello schiaffo e per il dolore che gli provoco tenendogli fermi i polsi, ma questo, anzich� intenerirmi, mi eccita ulteriormente. Con la mano libera gli cerco il cazzo che, malgrado il dolore che gli provoco, mi sembra ancora pi� duro del solito e lo metto dentro di me. Finalmente. Matteo continua a divincolarsi e questo mi da ancora pi� piacere e poi mi basta stringere un po' le gambe per bloccarlo definitivamente. Ora � completamente in mio potere. E' il mio giocattolo erotico ed io lo sto cavalcando, lo sto possedendo, lo sto violentando. Si, cos� mi piace da impazzire, e quando raggiungo l'orgasmo urlo senza ritegno. Continuo a gemere e mi tocco quasi in preda ad un raptus sessuale e non mi rendo conto che lo schermo � diventato bianco e che l'ora a mia disposizione � terminata. Quando me ne accorgo vorrei scomparire dalla vergogna. Mio Dio, ma come ho potuto ridurmi in questo modo. Il tecnico che osserva tutti i miei sogni ad occhi aperti si star� chiedendo come sia possibile che una donna come me, una professionista affermata, possa desiderare certe cose. E se Matteo avesse una pallida idea di come lo rappresento in queste situazioni, scapperebbe il pi� lontano possibile da me. Magari prima una botticina me la darebbe, del resto non sono mica da buttare via, anzi. E poi si vede lontano un miglio che lui � cos� innamorato di me. Il problema � che lui � innamorato della dottoressa Cortesi, non certo della dominatrice Ginevra, una donna che non si accontenta di dominarlo ma che vorrebbe anche violentarlo. Mi viene da pensare anche alla sessione di oggi. Forse ho esagerato un tantino. Sconfiggere dodici uomini armati con quella facilit� non � proprio credibile. E poi prendere un fucile da terra e sparare per disarmarli mentre quelli avevano gi� l'arma in mano � ancor meno credibile. Ma si, chi se ne importa. E poi io adoro salvare da presunte bande di malfattori e proteggerlo contro tutto e contro tutti. E' un modo un po' atipico di intendere la dominazione verso il proprio uomo ma � esattamente quello che piace a me, quello che sogno da anni, il mio desiderio segreto. Ma forse la cosa pi� improbabile per chi mi conosce bene � il fatto che io possa andare in giro in perizoma e con il seno scoperto. Ma quando mai! Oh lo desidero da morire. Con il fisico che ho, potrei proprio permettermelo ed il mio abbigliamento intimo � di una sensualit� estrema. Ma infatti � intimo. Il classico bikini invece � il costume pi� sconcio che abbia mai indossato davanti a gente. Ma la cosa pi� sconvolgente di questa sessione � stato il sesso fatto in quella maniera. Veramente stupefacente. Mi sembrava di sentire realmente il suo pene dentro di me e l'orgasmo che ho avuto � stato vero, reale e meraviglioso. Chiss� come ce l'ha Matteo nella realt� ? Lo so che non � propriamente normale pensare ad una cosa del genere, ma io di normale non credo di avere molto. Nelle mie sessioni di realt� virtuale me lo sono sempre immaginato di dimensioni notevoli ma non esagerate. Talvolta quando lo osservo mi cade lo sguardo proprio in quel punto e l'impressione che ne ricavo � veramente ragguardevole. Speriamo che non se ne sia mai accorto. Uno dei problemi degli uomini � che pensano che certi pensieri siano di loro dominio esclusivo e che una donna che pensa ripetutamente al sesso sia per forza una puttana, anche se poi di sesso ne fa ben poco. Quello che � certo che avrei bisogno di due cose: di fare sesso realmente come una giovane donna normale in quanto questi pensieri non sono di una donna equilibrata quale mi sforzo di essere, e poi decidermi di andare in analisi che forse potrebbe essere l'unico modo per guarire da queste mie ossessioni. Ma questo a lungo termine. In tempi ristretti rimane l'idea di fare sesso e farlo proprio con Matteo, anche perch� i miei pensieri erotici non fanno riferimento ad altri maschi, ma a lui e solo a lui. E solo dopo averlo avuto veramente potr� affrontare le mie pulsioni in maniera pi� ragionata e coerente. Si, ho deciso. E' giunto il momento di sedurre Matteo. Magari dicendogli di evitare coinvolgimenti sentimentali sperando cos� che non soffra quando inevitabilmente la nostra relazione volger� al termine a causa delle mie voglie represse di dominazione che, come in tutte le mie precedenti relazioni, sicuramente usciranno fuori ad un certo punto. Tanto anche lui non mi risulta che abbia qualche storia in corso. A pensarci bene da quando lo conosco non mi ha dato mai l'impressione di avere neanche un appuntamento con altre donne. E questo � strano. Ma forse dipende solo dal fatto che lui ha questa passione per me. Oh, Dio, se sapesse quanto � contraccambiata. Ora per� non mi rimane che trovare il modo giusto per portarmelo a letto. Dopo innumerevoli volte che abbiamo fatto l'amore virtualmente, sar� perlomeno strano farlo veramente. Ma � quello che in questo momento della mia vita, desidero pi� di ogni altra cosa al mondo. Fine settimo episodio Continua ... ... Per informazioni e suggerimenti inviate una mail a davidmuscolo@tiscali.it