SECONDA VITA Sesto episodio by Davidmuscolo Tutti i personaggi e le situazioni sono frutto della mia immaginazione La moto sfreccia velocissima sull'asfalto. In giro non si vede anima viva e l'unica auto che abbiamo incrociato risale ormai ad un quarto d'ora fa. Il panorama � mozzafiato, anche se non faccio neanche in tempo ad assaporare il piacere di osservarlo bene considerando la velocit� da Gran Premio che stiamo sostenendo. Ma mia moglie ama la velocit� e questa strada praticamente deserta la solletica non poco. Io invece mi sono rannicchiato addosso a lei. Malgrado sia un timoroso di natura e malgrado l'altissima velocit� non lo sto facendo per paura. La signora Ginevra infatti � un centauro fenomenale ed io quando sto con lei non ho mai timore. A parte quello che provo per lei ovviamente. Il fatto � che ho piena fiducia in lei ed il motivo per cui mi sono stretto fortemente al suo corpo � solo per il piacere di abbracciare la donna che amo pi� di ogni altra cosa al mondo. Quella che stiamo percorrendo in questo momento � per la cronaca, un assolata e desertica strada dell'Arizona in quanto io e mia moglie stiamo facendo un meraviglioso coast to coast negli Stati Uniti ed io ho l'immenso piacere di poter stare con lei ogni momento di questi stupendi giorni di vacanza. Un cartello intanto ci indica che fra poche miglia ci sar� una specie di locanda e finalmente potremo fare benzina e rifocillarci. La locanda � in realt� una costruzione in legno con un'insegna che scende perpendicolare quasi fino al terreno e con all'esterno due pompe di benzina. Sempre al di fuori di questa costruzione c'� un vasto parcheggio con alcune grosse auto tipicamente americane ed una decina di moto di grossa cilindrata, simile a quella di propriet� della mia padrona, la quale ferma invece la sua, proprio davanti ad una delle pompe per poi scendere agilmente. Si toglie il casco facendo oscillare i suoi lunghi capelli ed ecco che mi appare in tutta la sua stupefacente bellezza. Indossa dei leggings neri in latex talmente aderenti da non fare neanche una grinza e che fanno risaltare le sue lunghissime gambe ed il suo sedere in modo estremamente provocante. Li ha infilati dentro un paio di stivali di cuoio neri con un tacco di dodici centimetri che la rendono praticamente irraggiungibile e che fanno sentire uno come me di altezza media, praticamente uno gnomo. Sopra ha invece messo un top sempre di latex nero che fatica enormemente a contenere i suoi seni rigogliosi e sopra il quale ha messo un giubbino di pelle, anch'esso nero, con la lampo lasciata sapientemente aperta a met� per far risaltare ancora di pi� il suo seno. E' una visione da sogno mia moglie in total black e malgrado da stamattina me ne sia gi� venuto due volte solamente a guardarla, ho di nuovo una micidiale erezione. Intanto un uomo sulla quarantina, trasandato, con dei jeans che sicuramente hanno visto tempi migliori ed una camicia a quadri grossi portata sopra il pantalone, si avvicina a noi. Man mano che la visione della mia padrona diventa pi� delineata, l'uomo cambia espressione. Inizia dapprima stropicciandosi gli occhi, poi la sua bocca si allarga sempre di pi� per lo stupore ed infine rimane bloccato, occhi e bocca aperta deglutendo in continuazione incapace anche di proferire parola - Sei tu che metti benzina qui? - gli chiede la signora Ginevra. L'uomo riesce a malapena ad accennare un "si" con la testa, immerso com'� con lo sguardo sulla figura statuaria di mia moglie che quindi prosegue - Ed allora fammi il pieno mentre noi andiamo a mangiare qualcosa. E stai bene attento a come la tratti- aggiunge infine consegnando le chiavi della moto all'uomo. Ce ne andiamo verso il locale mano nella mano mentre l'uomo si � voltato ad osservare la figura di mia moglie. Scommetto qualunque cosa che il pieno l'ha fatto lui in questo momento. Si, ma di sperma nelle mutande. Entriamo nel locale e la prima cosa che noto � la totale assenza di clienti di sesso femminile. L'unica donna presente infatti � una cameriera di oltre cinquant'anni intenta a farsi palpeggiare da alcuni omaccioni. Devono essere sicuramente i centauri dei quali ho intravisto le moto fuori dalla locanda. Infatti sono quasi tutti vestiti interamente di pelle con giubbetti coperti di borchie. Hanno tutti un'aria che incute timore solo ad osservarli e coloro che hanno le braccia scoperte le hanno riempite di tatuaggi poco rassicuranti. All'ingresso della mia padrona tacciono tutti simultaneamente. Non deve essere certo normale la visione di una donna alta oltre due metri con indosso un pantalone talmente aderente da sembrare una seconda pelle e tutti gli sguardi si catalizzano quindi su di lei ed infine il silenzio irreale che si era creato lascia il posto ad una serie di fischi di approvazione. E' sempre cos� quando mia moglie entra in un posto dove non � conosciuta. Gli sguardi di tutti i presenti vengono calamitati dalla sua bellezza ineguagliabile e dalla sua straordinaria personalit� . Ad ogni modo troviamo un tavolo libero e ci mettiamo seduti. La cameriera ci raggiunge e prende le nostre ordinazioni. Mangiamo un pasto tutto sommato gradevole malgrado il locale non sembrava incuterci molta fiducia nell'abilit� culinaria degli addetti ai fornelli ed al termine del pranzo la signora Ginevra si alza scatenando di nuovo i fischi ammirati dei motociclisti - Vado in bagno a rifarmi il trucco. Tu aspettami qua- Mi dice. La vedo quindi dirigersi verso il bagno sculettando sensualmente. Sono talmente eccitato nel vedere quel culo stupendo avvolto nel latex che devo usare tutto il mio autocontrollo per non venirmene. Mentre fa lo slalom tra i tavolini la mia padrona � oggetto degli sguardi di tutti i presenti e non potrebbe essere altrimenti. Ma qualcuno non si accontenta di bearsi di quella meraviglia solo con gli occhi. Uno dei motociclisti infatti fa scorrere la sua mano sul sedere di mia moglie che si ferma con disappunto. "Ora succeder� il finimondo" penso, conoscendo la suscettibilit� di mia moglie e la brutta nomea di quegli uomini vestiti di pelle nera. Ed infatti la signora Ginevra afferra il polso di quello che aveva osato toccarla ed inizia a stringerlo facendo urlare l'uomo dal dolore. Ora il motociclista si contorce cercando di affrancarsi da quella presa micidiale senza ovviamente riuscirci - Se mi prometti di stare buono ti lascio andare altrimenti ti stacco il braccio. E credimi, ne sono capace- L'uomo inizialmente prosegue nel tentativo di divincolarsi ma poi capisce che la sua � un'impresa disperata e probabilmente il dolore che gli sta infliggendo la mia padrona comincia a superare la sua soglia di sopportazione - Va bene! Star� buono, ma lasciami il braccio- - Si dice per favore- lo deride la mia dea - Per favore, per favore. Non ce la faccio pi�- La signora Ginevra ora evidentemente si ritiene soddisfatta e lascia il polso dell'uomo. Ora immagino che tutti si avventeranno su di lei. Non sono affatto preoccupato, anzi. Mi sto gi� preparando ad assistere ad uno spettacolo grandioso di potenza ed abilit� . La mia padrona pu� infatti sconfiggere questi dieci colossi con estrema facilit� ed infliggere loro tanto dolore quanto non possono neanche lontanamente immaginare di poter sentire. Pu� eliminarli tutti in pochi secondi o pu� farli soffrire divertendosi con loro. Tutto dipende dal suo umore. Intanto sono tutti gi� pronti per saltarle addosso e probabilmente aspettano solo l'ordine del loro capo che dovrebbe essere un tizio mastodontico alto un metro e novanta circa, completamente calvo ma con una barba piuttosto folta che indossa un giubbino di pelle senza maniche che lascia nude due braccia che ad occhio dovrebbero essere il doppio delle mie. L'uomo invece che sta osservando la scena, al termine scoppia rumorosamente a ridere - Ehi Jack, hai trovato finalmente una femmina che te le ha suonate di brutto- - Ma che c'� da ridere capo. Questa puttana a momenti mi stacca il braccio. Diamole una bella lezione perch� voglio vederla piangere come una bambina e poi fottermela con violenza. E dopo che me la sono scopata io lo fate a turno tutti voi- - Mettiti a sedere jack. Tu non farai niente del genere. Intesi?- - Ma capo, questa puttana mi ha ridicolizzato davanti a tutti. Non possiamo fargliela passare liscia- - Ti ho detto di metterti a sedere se non vuoi che dopo averle prese dalla donna non ti dia una bella lezione anch'io- Jack malvolentieri obbedisce al suo capo e mia moglie invece se ne va tranquillamente al bagno lasciandolo stare. Io non mi ci raccapezzo pi�. Quell'uomo l'ha chiamata per ben due volte e lei non ha reagito. La conosco benissimo, meglio di chiunque altro e so che lei pretende il massimo rispetto da tutti e che ha picchiato a sangue diversi uomini per molto meno. Quando ritorna lei sembra leggermi nel pensiero - Lo so cosa stai pensando, piccolo- Ma vedi, questo non era proprio il posto adatto per massacrare di botte questi idioti. Non mi va di passare un guaio e fartelo passare anche a te. Non ti dimenticare che stiamo in un paese straniero e che qui la giustizia non scherza affatto. Non posso certo combattere contro tutta la polizia dell'Arizona. Ma se conosco bene questi tizi ti posso garantire che questo � solo l'inizio. Vedrai che non � finita in questo modo. Probabilmente anche il loro capo, quel pelato, ha pensato la stessa cosa. Troppi testimoni: i padroni, la cameriera e quegli altri due gruppi che non facevano parte della banda. Certo, quelli avrei potuto impaurirli. Se mi avessero visto in azione contro quei motociclisti nessuno di loro avrebbe avuto poi il coraggio di parlare, ma loro non mi hanno fatto niente, e non me la sento di minacciarli senza motivo- Naturalmente non posso che darle ragione. Senza contare che avrebbe sicuramente distrutto il locale. Perci� dopo essere usciti e dopo aver pagato la benzina rimontiamo in moto e ci allontaniamo da quel posto. Facciamo una decina di miglia ad andatura molto pi� lenta rispetto a prima e quando la mia padrona nota uno spiazzale adiacente alla strada, rallenta e poi ci si ferma proprio all'inizio. Si tratta di uno slargo non asfaltato e piuttosto polveroso, probabilmente usato dagli automobilisti per riposarsi e rifocillarsi, e che, a parte ovviamente l'ingresso, � diviso dalla strada da alcuni alberi di medio fusto che ne impediscono la visuale a chi la percorre ed offrono un minimo d'ombra a chi invece si ferma. Noi invece, essendoci posizionati proprio all'imboccatura, siamo visibilissimi e comincio a capire cos'ha in mente mia moglie. Tutto intorno invece � una landa pressoch� deserta ed infatti non si vede anima viva. Sembriamo gli unici esseri viventi dopo l'esplosione di una bomba atomica. La signora Ginevra scende dalla moto, si toglie il casco facendomi cenno di fare altrettanto, rimontando poi in posizione contraria, mettendosi quindi di fronte a me - Cosa vuoi scommettere che tra pochi minuti li vedremo arrivare tutti?- mi dice riferendosi naturalmente alla banda di centauri - E' inutile scommettere con lei, padrona- le rispondo servilmente- Lei ha sempre ragione- - Vedremo se ce l'ho anche stavolta. Non � detto che andr� proprio come ho previsto. Ad ogni modo se la loro direzione � questa, prima o poi dovranno passare e quando ci vedranno non riusciranno a resistere alla tentazione di vendicare l'offesa del loro compagno. Intanto cerchiamo di trascorrere questo tempo morto il pi� piacevolmente possibile- mi dice avvicinando in modo inequivocabile la sua meravigliosa bocca alla mia. E' sempre una sensazione straordinaria baciare la mia dea, la donna pi� bella del pianeta, la femmina padrona assoluta di me e dei miei sogni, colei per la quale farei qualunque cosa. L'ho baciata migliaia di volte eppure ogni volta mi dona una sensazione di estasi assoluta, tanto che me ne vengo di nuovo, naturalmente dopo averle chiesto il permesso di poterlo fare. Ma dopo qualche minuto che ci stiamo baciando lei si stacca e sorride ironica guardando lontano dietro di me. Mi volto ed una nuvola di polvere si avvicina rombando verso di noi. Sono loro, i motociclisti. - Che ti avevo detto tesoro? Sono fortunata, ho trovato un piacevole diversivo. Speriamo che ci si sia aggiunto qualcun altro, per rendermi la cosa pi� piacevole. Ora comunque tu allontanati che non voglio che ti faccia del male- Obbedisco a mia moglie e mi metto dietro ad un rovo che si trova a pochi metri e dopo pochi secondi le moto della banda che avevamo incontrato in quel locale fanno il loro ingresso nel piazzale, come aveva pronosticato la signora Ginevra. Alcuni di loro, tra cui il capo e Jack, scendono dalle loro motociclette e si avvicinano a mia moglie che nel frattempo � scesa anche lei dalla sua. - Hai fatto un grave errore a fermarti in questo posto isolato- ringhia il capo- ed � un errore che si aggiunge a quello fatto quando hai deriso un membro del mio gruppo. Dentro il locale non potevo fare granch�. Non voglio testimoni per quando ti vedr� strisciare per terra e soprattutto quando metter� le mani addosso al tuo corpo. Sei talmente bella e provocante che io e i ragazzi abbiamo tutti l'uccello gi� in tiro. Ma purtroppo per te hai fatto due gravi errori. E questi errori si pagano col sangue. Vediamo quello che sei capace di fare adesso- - Se c'� qualcuno che sta facendo un grave errore sei tu e questa banda di scalcagnati. Ti presenti davanti a me con l'intento di picchiarmi e magari anche di violentarmi e venite solo in dieci, senza neanche l'aiuto di un'altra dozzina di idioti come voi. Quasi quasi lo prendo come un affronto personale- lo irride la signora Ginevra - In quanto al vostro uccello, quando avr� finito con voi sar� soltanto un inutile accessorio che vi porterete appresso- - Adesso basta puttana! Ti far� vedere io chi � Jack- urla l'uomo gi� picchiato da mia moglie che si trova accanto al capo e prepara un pugno che nelle sue intenzioni dovrebbe colpire la mia padrona in pieno volto. Ma alla signora Ginevra basta fare una leggera torsione del busto e far scattare il suo braccio per fermare il cazzotto e per avvolgere con la sua mano d'acciaio il pugno di Jack. Le sue dita devono poi stringersi sulla mano del motociclista perch� questi urla dal dolore e scommetto che ben poche ossa di quella mano sono rimaste integre. Un'altra torsione, questa volta del braccio di Jack ed anche questo si spezza come un grissino. Lascia per un attimo la presa e quindi fa una piroetta su se stessa per colpire con un perfetto colpo di karate l'uomo al volto e per mandarlo a decine di metri di distanza Ora tutti si avvicinano verso di lei, increduli per quello che hanno appena visto, ma arrabbiati per vendicare il loro compagno. Non sanno per� quello che li aspetta ed invece io sono pronto per godermi la scena di questa dea avvolta nel latex pronta a sbaragliare quella banda di motociclisti. Si aprono le danze e la mia padrona � pronta per ballare. I suoi movimenti sono di una velocit� impensabile e malgrado la violenza con la quale partono i suoi colpi, hanno un qualcosa di inspiegabilmente sensuale. Sar� forse per il suo abbigliamento cos� provocante o forse per la sua innata femminilit� che contrasta in maniera gigantesca con la forza sovrumana che possiede, ma in ogni caso i nove uomini rimasti cadono uno ad uno come birilli. Se volesse ogni suo colpo inferto a quei poveretti potrebbe essere mortale, ma lei intende solo divertirsi ed infliggere a questi uomini la pi� dura lezione della loro vita. E quindi calci e pugni che sapientemente non ledono organi vitali ma che frantumano le loro ossa. Chi viene colpito al volto e chi al bersaglio pieno mentre altri ancora invece vengono sollevati come se fossero piume, alzati sopra la sua testa e gettati lontano. Quando la mia padrona termina sono passati solo un paio di minuti ed i dieci uomini sono tutti doloranti a terra. Alcuni sono svenuti, altri pur essendo ancora svegli non sono assolutamente in grado di rialzarsi. Hanno comunque tutti diverse ossa fratturate ed io ho avuto quasi l'impressione di sentire distintamente il sinistro rumore delle loro ossa che si spezzavano. Quelli colpiti al volto hanno sputato tutti i loro denti e la loro faccia sembra aver perso la sembianza umana. E' stata una lotta impari. Troppo evidente la superiorit� della mia padrona nei confronti di questi centauri per poterci essere pathos. Ma chi mai potr� impegnarla? Lei per� non ha ancora terminato il suo divertimento. Solleva, prendendolo per la gola e con una mano sola, il capo della banda, che � ancora uno di quelli in grado di capire. Quell'uomo gigantesco ora frigna come un neonato. Ha gli occhi sbarrati dal terrore, ancora incapace di rendersi conto di come una donna possa aver fatto tutto quello a cui ha appena assistito e di come quella stessa donna lo stia sollevando con una mano sola e portarselo in giro senza sforzo mentre i suoi piedi si trovano a cinquanta centimetri dal suolo - Te l'avevo detto che eravate troppo pochi stronzetto. E ti avevo anche detto che l'errore l'avevate fatto voi- lo irride mia moglie - Piet� ! Basta!- piange il colosso inebetito. Mia moglie lo guarda negli occhi con disprezzo e poi lo getta per terra come se si trattasse di un panno sporco - Vuoi la mia piet� ? Bene! Cerca di meritartela- prosegue la mia padrona- Striscia nella polvere. Strisciate tutti come vermi e leccate i miei stivali fino a farli risplendere ed io vi lascer� vivere- Tutti quelli che ancora sono in grado di poterlo fare obbediscono alla dea e strisciando si avvicinano a lei e cominciano a far uso della loro lingua sugli stivali della signora Ginevra. Tutti tranne Jack che sembra essere veramente il pi� testardo e soprattutto il pi� idiota a non aver ancora capito con chi ha a che fare - Io non striscer� mai. Dovrai uccidermi- urla. Ha il volto devastato, un braccio ed una mano rotte in chiss� quanti pezzi, ma ancora insiste Mia moglie si gira di scatto e non riesce a trattenere un sorriso - Bene! Se questo � quello che vuoi io ti accontenter�. Ti uccider� con le mie mani, ma prima striscerai. Oh si se striscerai. La mia � una promessa ed io mantengo sempre le mie promesse- La signora Ginevra lo raggiunge quindi nel punto in cui Jack si trova, ma appena la mia padrona si trova a pochi centimetri da lui, l'uomo fa comparire un coltello nella sua mano integra e da terra cerca di colpire la signora Ginevra alle gambe. Il cuore mi si ferma appena vedo lampeggiare il coltello ed urlo con quanto fiato ho in gola per avvertire la mia dea, ma non ce n'� bisogno. Lei ha gi� capito tutto e fa partire un terribile calcio alla mano di Jack mandando il coltello a volare lontano per diverse decine di metri. Ora si � arrabbiata. Lo tira su per i capelli e comincia a colpirlo con un turbinio di formidabili calci e pugni al volto ed al corpo. L'uomo cade diverse volte ed altrettante volte la signora Ginevra lo rialza da terra per ricominciare. Stavolta � ridotto veramente male, ma ancora non � finita. Un ultimo poderoso pugno allo stomaco lo fa piegare in due e poi lo fa vomitare senza ritegno e per concludere lo colpisce con un terrificante manrovescio che lo solleva letteralmente da terra e lo manda a sbattere contro una motocicletta di uno dei componenti della banda. Mi accorgo che lo sta picchiando in modo scientifico, senza farlo svenire, per far si che sia cosciente e che quindi sia in grado di sentire veramente tutto il dolore che mia lei gli sta infliggendo. Ora per� va verso il punto in cui � caduto il malcapitato e da sfoggio della sua incredibile forza. Solleva la motocicletta contro cui Jack era caduto e se la porta senza nessuno sforzo sopra la testa. Cammina per qualche secondo in questo modo, sotto gli occhi sbigottiti di tutti i centauri e poi la getta lontano, addirittura dall'altra parte della strada. Mio Dio che spettacolo! Adesso Jack finalmente si � reso conto che di fronte non ha un normale essere umano, bens� l'esponente massimo della perfezione e della potenza: mia moglie. - Per favore- strepita- non mi uccidere. Striscer�, far� qualunque cosa. Per piet� - La mia padrona lo guarda ed ancora una volta non riesce a trattenere il disprezzo che prova per quest'omuncolo che ha osato sfidarla - Dovrei schiacciarti come un verme, miserabile, ma io sono magnanima. Striscia dunque! E fallo sopra quello schifo che hai appena fatto. Voglio vedere questa pozza ributtante completamente asciutta perch� tu dovrai leccarla completamente se non vuoi che ti faccia fare la fine di quella moto che ho appena gettato a decine di metri lontano- E' l'apoteosi e mia moglie mi fa cenno di avvicinarmi a lei e poi mi ordina di accenderle una sigaretta. Le obbedisco mentre Jack ha iniziato la sua opera di pulizia ingurgitando il suo stesso vomito intriso di polvere, piangendo come un ragazzino. E' una scena che mi fa rabbrividire di disgusto ma contemporaneamente mi eccita a dismisura. Vedere come mia moglie pu� obbligare dieci uomini a fare quello lei vuole � qualcosa che non ha prezzo. E tutto questo mentre fuma tranquillamente, strizzata in quegli abiti che farebbero resuscitare un morto. Ma ancora non ha finito la sua dimostrazione di onnipotenza. Getta la sigaretta e la schiaccia con il piede e quindi si dirige verso un'altra delle motociclette che sono sul piazzale. La solleva e getta anche quella dall'altra parte della strada, ancora pi� lontano di quella precedente. Il capo di quella marmaglia, il calvo con la barba, urla disperato - Nooo! Le moto no. E' tutto quello che abbiamo- La mia padrona volge il suo sguardo verso di lui. Il pelato capisce immediatamente che non si sta mettendo bene e sempre strisciando, visto che non � in grado di alzarsi, indietreggia arrancando mentre lei si dirige verso di lui. Lo prende per il gilet di pelle e lo alza in piedi - Hai osato gridare nei miei confronti? Nessuno pu� permettersi di farlo- replica all'uomo che sta tremando come una foglia, e poi lo colpisce ripetutamente e violentemente con degli schiaffi che gli fanno rigirare in continuazione la testa. Quando ha terminato, la faccia dell'uomo ha quasi perso i connotati umani, non ha pi� denti in bocca e i suoi occhi non riusciranno ad aprirsi per parecchio tempo per quanto sono gonfi. Lascia la presa sul gilet e l'uomo si affloscia svenuto. E per questo pu� considerarsi fortunato. Si avvicina quindi ad un altro di quelli che non sono ancora svenuti - Ora tocca a tutti voi- gli dice con un ghigno che mi fa venire la pelle d'oca. Non oso pensare a come mi sentirei se ci fossi io al posto di questi disgraziati. Ma per fortuna nei miei confronti non si comporta mai in questa maniera. E questo perch� ovviamente io obbedisco a qualunque suo ordine e faccio di tutto per cercare di servire questa straordinaria donna come merita. Ma lei intanto prosegue nel suo show. Li rialza uno per uno e poi i suoi pugni si abbattono come magli su di loro. Quando ha terminato la scena che si presenta � surreale. Sangue e denti sparsi dappertutto e nove uomini a terra privi di sensi. Nove, in quanto Jack, l'uomo per cui tutto � iniziato, � ancora intento a pulire il terreno dal suo vomito. La mia padrona si avvicina a lui ed il motociclista, gi� piangente, viene preso da una vera e propria crisi isterica. Ma questa volta ha deciso di evitargli ulteriori sofferenze. Un terrificante calcio al volto, mentre � ancora a terra, e l'uomo viene scaraventato una decina di metri pi� dietro e mentre � in volo vedo distintamente i suoi denti lasciare la bocca e perdersi nel piazzale. Per sua fortuna � svenuto. Ora � il turno delle motociclette e ad una ad una le solleva e le getta dall'altra parte della carreggiata, ogni volta pi� lontano, come se fosse una gara del getto del peso, riducendole infine ad un ammasso informe di ferraglia. Quando ha terminato di ridurre in poltiglia anche l'ultima moto mi avvicino a lei. Non ce la faccio pi� a resistere. Le bacio quelle braccia che sprigionano una potenza indicibile e lei, la dea mi sorride. Capisce che sto fremendo di desiderio e mi da il permesso di venirmene ancora e questo per me � una liberazione. Mi prende poi il mento con delicatezza e me lo alza per indurmi a guardarla in faccia - Vedo che hai gradito lo spettacolo- mi sussurra e quindi mi prende in braccio. Che sensazione meravigliosa essere tra le sue braccia. Le rispondo che ho gradito lo spettacolo, eccome! Anzi, ho amato ogni secondo trascorso ad osservare mia moglie distruggere completamente, sia fisicamente che psicologicamente quei dieci energumeni, dieci idioti che non si sono resi conto di trovarsi di fronte una dea. Mi bacia con passione ed io vado in estasi. Mi poggia delicatamente sulla sua moto, l'unica che naturalmente � rimasta intatta e comincia a spogliarmi. Rimango inebetito. Siamo all'aria aperta ma non oso fare obiezioni. E poi, grazie ai suoi baci, ho di nuovo un'erezione smisurata. Lei capisce le mie titubanze - Tranquillo, piccolo, non ci vedr� nessuno. Questi non si sveglieranno prima di parecchie ore e gli alberi ci copriranno se dovesse passare qualche automobile- Si spoglia quindi anche lei e quando � completamente nuda mi riprende in braccio, tra le sue forti braccia, e mentre ci baciamo di nuovo, mi da l'immenso piacere di penetrarla. E' eccitatissima anche lei. Lo diventa sempre quando picchia qualche maschio ed il fatto di fare l'amore all'aperto probabilmente la eccita ancora di pi�. Sono travolto dalla passione. Mia moglie mi sta mandando su e gi� sostenendomi solamente con le sue mani e nessuno al mondo potr� mai capire cosa significa fare l'amore in questa maniera. Mi sento cos� leggero, quasi senza peso mentre la mia padrona prosegue in questo atipico ma sensualissimo modo di fare sesso. Non so quanto tempo trascorre. Ma che importanza ha il tempo? Quello che conta � che fare l'amore con una donna simile mi ha donato, una volta ancora, una gioia immensa, una felicit� che � impossibile da spiegare. Sono esausto, me ne sono venuto diverse volte, ma per strano che possa sembrare, non mi interessa il piacere che ho ricevuto ma quello che sono riuscito ad offrire alla mia splendida moglie. Sono ancora tra le sue braccia, poggiando la testa sul suo incredibile seno che sembra fatto di marmo e penso che vorrei stare in quella posizione per il resto della mia vita - La amo immensamente, padrona- le sussurro - Lo so tesoro- mi risponde sorridendo. Non me lo dir� mai, non fa parte del suo carattere essere sdolcinati, lei � una padrona, un essere dominante duro ed inflessibile, ma so che anche lei mi ama. A modo suo naturalmente. Rimaniamo dell'altro tempo indefinito nudi, col una leggera brezza che nel frattempo si � alzata e che accarezza i nostri corpi, ma purtroppo � giunto il momento di dover andare. Dobbiamo anche accelerare i tempi perch� ci sono parecchie miglia da percorrere prima di arrivare nel posto in cui passeremo la notte. Ci rivestiamo e non posso fare a meno di ammirare la signora Ginevra che indossa nuovamente i suoi sensualissimi leggings. Rimonta quindi a cavalcioni della sua moto e m'invita a fare altrettanto. La moto parte rombando lasciando dietro di se i corpi inanimati di dieci motociclisti che hanno osato affrontare la donna pi� forte dell'universo. Mi stringo nuovamente a lei. Il nostro viaggio prosegue ed io osservo sullo schermo gigante me stesso e la moto scomparire nel nulla. Osservo sul display posizionato proprio accanto allo schermo i minuti trascorsi e mi rendo conto che mancano ancora pochi secondi al termine della mia ora di sessione, ma la mia mente � ormai sgombra da pensieri e quello che appare sullo schermo � molto confuso. Sono stato veramente bravo. Sono riuscito a calcolare alla perfezione il tempo necessario, anche se ad un certo punto ho dovuto fare in modo di velocizzare i miei pensieri per paura di non riuscire a terminare in tempo. Sono sfinito. Ho eiaculato non so quante volte, sempre con il massimo godimento, e sono felicissimo di aver vissuto un'altra impossibile avventura con la Ginevra. Purtroppo so bene che questa felicit� sar� di breve durata e che lascer� il posto ad un'immensa tristezza quando poi ritorner� al solito tran tran della mia vera vita. Ma voglio godermi ancora un po' questo momento di estasi. Trascorsi qualche minuto il tecnico fa il suo ingresso nella stanza come al solito per togliermi i fili che collegano la mia mente alla macchina e compiuta l'operazione, invece di andarsene subito come sua abitudine, si ferma davanti a me guardandomi - Signor Biagioli, le devo dire una cosa- Strano: A parte il saluto non aveva mai parlato con me - Mi dica pure- Sono preoccupato. Forse involontariamente ho tirato qualche filo causando qualche guaio. Sono un avvocato e so che certe cause di danneggiamento costano un'enormit� . Per� era sembrato filare tutto liscio - Devo avvertirla che il suo appuntamento per marted� prossimo salter� . Ci saranno dei lavori di manutenzione proprio il giorno della sua prossima sessione- Non ci posso credere. Non ho causato alcun danno ma per me, in ordine decrescente, � la seconda peggior cosa che mi poteva succedere. Non � possibile. Non posso rimanere due settimane senza poter vivere le mie avventure insieme alla mia eroina. Ne ho bisogno come dell'aria che respiro. Per me ormai � come una droga e gi� una settimana di astinenza � un periodo che mi sembra lunghissimo, figuriamoci due, Questo � l'unico modo che ho per sfogare le mie sensazioni represse - La prego- lo supplico- faccia qualcosa. Mi faccia parlare con qualcuno per vedere se � possibile anticipare o posticipare la sessione. Non mi faccia perdere una settimana- - Guardi, non toccherebbe a me fare una cosa del genere perch� c'� un apposito ufficio per certe situazioni, ma ho constatato che la prossima settimana di gioved� alla sua stessa ora c'� un buco ed allora mi sono permesso di riempirlo col suo nome senza farla passare per il suddetto ufficio che, come lei ben sa, � sempre pieno di gente. Spero di averle fatto una cosa gradita- - Graditissima- sospiro con sollievo- Grazie infinite signor ... ... - - Non ha importanza come mi chiamo. Sono solo un tecnico- risponde in modo quasi misterioso e poi se ne va. Lo ringrazio di nuovo. Ho avuto per qualche istante il panico, ma adesso � tutto sistemato. Dovr� solo attendere due giorni in pi�, che per me non � poco. Ma a quello posso sopravvivere. L'importante � che io posso apprestarmi a vivere una nuova avventura con la < mia bellissima e fortissima moglie>. Fine sesto episodio Continua ... ... Per critiche e suggerimenti inviate una mail a davidmuscolo@tiscali.it