SECONDA VITA by Davidmuscolo Terzo episodio Tutti i personaggi e le situazioni sono frutto della mia immaginazione Ogni volta che finisce mi sento completamente svuotato di energie. Sto parlando ovviamente della realt� virtuale di ultima generazione, l'ultimo ritrovato della tecnologia, l'immaginifica macchina che mi permette di vivere queste mirabolanti avventure. Perch�, come potete cominciare a comprendere, la mia vera vita � ben diversa da quella appena descritta. Si tratta infatti solo della mia immaginazione. Questo supergioco che permette di vivere e di vedere sullo schermo le avventure che si creano con la mente � infatti veramente strepitoso. Quando arrivo, un tizio collega dei fili della macchina alla mia testa, mi fa un iniezione di una speciale sostanza che permette ai miei pensieri di svilupparsi in maniera armonica e coerente, e magicamente sullo schermo appare ci� che io sto creando con la mia mente. Un'invenzione straordinaria, soprattutto per uno come me che ha sempre viaggiato a velocit� supersonica con la fantasia. Dopo un anno di attesa sono riuscito a diventare uno dei tanti clienti della "Virtual Life" , la societ� che gestisce questo gioco, e tutti i marted� vengo in questo palazzo supertecnologico a vivere ed a vedere le mie improbabili avventure. Perch� la vera novit� di questa realt� virtuale sta proprio nel fatto di poter vedere sullo schermo i personaggi e le situazioni che man mano si creano con la mente. Fantascienza fino a pochi anni fa, ma ormai siamo nel 2020 e tutto sembra possibile, anche l'impossibile. Ovviamente giocare con una meraviglia del genere mi costa un occhio della testa, ma non potrei pi� rinunciarci. Sembra di vivere veramente tutto quanto. Per me � diventato come vivere una seconda vita, una vita che purtroppo non potr� mai vivere, falsa eppure straordinariamente verosimile. Tutto quello che vivo in questa realt� virtuale lo sento davvero, sia che si tratti di eccitazione o addirittura dolore fisico ed a volte mi alzo stremato e dolorante, ma sempre e comunque soddisfatto per aver vissuto, sia pure solo per un'ora e sia pure non nelle vita vera, nella maniera in cui amerei trascorrere tutto il resto della mia vita. Ecco per� che finalmente entra il tecnico, l'addetto al buon funzionamento della macchina. E' un signore di mezza et� , sempre molto gentile anche se poco ciarliero. Mi toglie tutti i fili dalla testa e poi sorridendo esce dalla stanza. E' l'unica persona al mondo che conosce il mio segreto. E' necessario perch� ci deve sempre essere una persona che vigili che il mio stato non si alteri e che comunque tutto proceda per il verso giusto. Nel suo stanzino assiste quindi alla proiezione dei miei pensieri e di quelli di chiss� quanti altri. Tra l'altro era proprio scritto nel contratto che ho firmato per accedere a questa realt� virtuale che un loro dipendente avrebbe dovuto assistere alle mie proiezioni e che sarebbe quindi venuto a conoscenza dei miei pi� reconditi segreti, ma che questi aveva a sua volta sottoscritto di non poterne fare parola con nessuno, pena il licenziamento. Mi alzo nel frattempo dal mio lettino. Sono fradicio di sudore e sporco di sperma. Questo perch� le mie eiaculazioni sono verissime ed infatti ho con me un cambio di abiti in quanto sarebbe impensabile uscire in queste condizioni. I creatori di questo gioco virtuale lo immaginavano benissimo che si sarebbero potute creare situazioni di questo genere ed hanno ideato camere molto confortevoli, comprensive di ogni cosa, compresa una doccia che adesso mi appresto a fare. Quando esco dalla doccia mi vesto con i miei abiti puliti ed aspetto pazientemente che il semaforo sopra la porta di uscita diventi verde. Anche questo � un ritrovato per garantire la privacy dei clienti. Chiss� quanta gente importante frequenta un posto del genere e sarebbe veramente scocciante per loro incontrare qualcuno. Infatti l'uomo che � entrato poc'anzi per togliermi i fili collegati alla mia testa osserva su un monitor che non ci siano altri clienti lungo i corridoi e quando questi sono definitivamente liberi mi da il segnale. Ora infatti il rosso ha lasciato il posto al verde, proprio come in una normale via della citt� , e finalmente posso uscire dalla stanza. Saluto il tecnico che ricambia con un sorriso. Chiss� cosa penser� di me. Sicuramente che io sia un depravato amante della dominazione femminile che gode nel vedere la propria donna giganteggiare su di lui e su tutti gli altri uomini. Che � in fondo la verit� . In tutto questo tempo, da quando cio� vengo alla "Virtual Life" infatti, ho fatto fare a praticamente di tutto, persino combattere contro mille uomini che mi avevano rapito e poi salvarmi. Alla "Virtual Life" tutto � possibile ed ogni giorno mi arrovello per pensare a qualche cosa di nuovo e di eccitante da far poi mettere in pratica a il marted� quando ho finalmente l'appuntamento con la mia realt� virtuale. Non sono un sanguinario per�, e non le ho mai fatto uccidere nessuno, nemmeno i cattivi pi� cattivi che settimana dopo settimana ho creato nei miei sogni ad occhi aperti. Solo tante botte, soprattutto per gli altri, e sottomissione, mia e di tutti coloro che incontriamo, proprio quello che da sempre, da quando ero bambino ho sognato mi potesse un giorno accadere. Comunque il tecnico della "Virtual Life" pensasse pure quello che vuole, in fondo non faccio niente di male. Percorro intanto il lungo corridoio ed arrivo ad un ascensore che mi porta direttamente nel garage dove ho parcheggiato la mia auto. Anche in questo caso i sincronismi sono perfetti ed in tutto questo tempo non mi � mai capitato di incontrare anima viva. Rientro a casa mezz'ora dopo. Anche in questo caso la realt� � molto pi� squallida. Vivo da solo e la mia casa � la classica casa dello scapolo. Altro che villa da sogno e tutto ordinato. Disordine � la parola che regna nella mia vera casa. Calzini sparsi per terra, una scarpa da una parte e l'altra chiss� dove e piatti sporchi della sera prima nel lavandino. Per fortuna che domani mattina verr� la mia donna delle pulizie ad ore. Tre volte alla settimana. Soldi spesi bene quelli per la donna, ma qualcosa dovrei spendere anche per la spesa visto che il frigo � quasi completamente vuoto e d'aria ancora non ho imparato a campare. Scongelo qualcosa che trovo miracolosamente e lo infilo nel microonde. Di fame non morir�, anche se per mangiare qualcosa di decente dovr� aspettare la domenica quando mia madre m'invita a pranzo. Eppure sono capace a fare un po'tutto a casa. A parte stirare che odio, sarei un casalingo perfetto. So cucinare molto bene, so pulire e tenere la casa in ordine, ma da sei mesi non ho pi� voglia di fare niente. Come se tutto quello che faccio nella mia seconda vita, quella virtuale, mi faccia stancare veramente. Oppure perch� non ho voglia di fare le cose per me. Certo che se avessi una donna a cui obbedire, da servire e alla quale dedicare tutto me stesso, allora le cose cambierebbero. Gi� , se ce l'avessi. Ma la mia ultima relazione risale addirittura a due anni fa e da allora i miei unici sfoghi sessuali sono quelli che ho alla "Virtual Life". E comunque le mie avventure sono sempre state improntate alla normalit� , con le mie fissazioni racchiuse ermeticamente nella mia fantasia. Fantasia che poi ho lasciato a briglia sciolta quando ho cominciato il mio gioco virtuale. Fantasie che riguardano la mia donna ideale che deve essere fortissima fisicamente, alta e bella come una dea, vestita in modo estremamente sensuale e dominatrice assoluta nei miei confronti. Ma al contempo non essere sadica nei miei confronti, ma anzi, deve amarmi, sia pure in modo ovviamente diverso e proteggermi grazie alla sua forza immensa. Sono immerso in questi pensieri mentre guardo distrattamente un po' di televisione per poi andarmene a letto. Domani mi aspetta un'altra giornata di lavoro ed � il momento di dormire. Il mattino dopo, come tutti i giorni, dopo essermi svegliato con un buon caff�, mi faccio una doccia e mi rado per bene. Dopo essermi vestito mi do l'ultima occhiata allo specchio. La cravatta � ben annodata e la giacca mi sta a pennello, pertanto posso finalmente uscire per andare al lavoro. Ci metto oltre mezz'ora in macchina per fare un tragitto che senza traffico potrei fare in dieci minuti. Altri dieci minuti li perdo per trovare un parcheggio, ma riesco ad arrivare in studio un quarto d'ora prima dell'ingresso di tutti gli altri. Di tutti ma non di lei che, instancabile, � gi� al lavoro. L'unica che entri molto prima dell'orario di apertura - Buon giorno avvocato Biagioli- mi saluta sorridendo- Come al solito mattiniero- - Buona giornata anche a lei avvocato Cortesi- rispondo cortesemente- Mattiniero ma mai quanto lei- L'avvocato Biagioli sono io naturalmente, mentre lei, la Cortesi, che come al solito entra oltre un'ora prima per avvantaggiarsi sul lavoro, � l'artefice delle mie ossessioni. Ginevra Cortesi, la figlia del capo, o come la chiamano tutti gli altri, la . Bella, intelligente e per una volta tanto, meritevole del ruolo predominante che occupa all'interno dello studio legale di propriet� del padre. Cerco sempre di arrivare qualche minuto prima dell'ingresso di tutti gli altri per poter trascorrere qualche minuto insieme a lei. Mi piace guardarla, starei ore ad osservarne i movimenti, anche i suoi piccoli tic, come quello che fa sistemandosi in continuazione l'elastico con cui si lega i capelli. Io lavoro con lei da oltre due anni, ed ho imparato a conoscerla molto bene sul lavoro, anche se le nostre relazioni terminano appena il lavoro finisce. Dopo tutto questo tempo ci diamo ancora del pur se io sono, tra tutti gli avvocati che lavorano in questo studio, quello che lavora a pi� stretto contatto con lei. Ma Ginevra Cortesi non sembra tollerare altri rapporti che non siano quelli lavorativi. E intanto io sbavo per lei. Credo di essermi innamorato di lei la prima volta che ho visto fare il suo ingresso nello studio di suo padre, fresca laureata e bella come il sole, pronta a prendere possesso di ci� che era suo. Non � esattamente come la dipingo nei miei sogni ad occhi aperti ma ci va molto vicino. Alta lo � davvero ad esempio e dovrebbe raggiungere ad occhio il metro e ottanta e la descrizione del suo viso corrisponde grosso modo a verit� . E' snella, anche se del suo corpo, oltre a mani e viso, sono riuscito a vedere al massimo soltanto una parte delle gambe considerando che indossa sempre e soltanto tailleur con pantalone o tutt'al pi� con gonne che arrivano sotto il ginocchio e camicie rigorosamente abbottonate. Altro che mini abiti aderenti e trasparenti. Ho cominciato subito a fantasticare su di lei per il suo modo di fare sempre molto autorevole e sicuro di se, anche se sempre cortese. Inizialmente tutti gli altri consociati non hanno visto di buon occhio il fatto che una giovane ragazza, appena uscita dal tirocinio, prendesse in mano le redini di uno dei pi� famosi studi legali della citt� solo per essere la figlia del capo, ma poi tutti si sono dovuti ricredere. Ginevra Cortesi � un fior d'avvocato ed il fatto che sia la figlia del titolare non deve sminuire la sua capacit� e la sua professionalit� . Io sono stato il primo ad accettarla come capo ed a rendermi conto della sua bravura e della sua intelligenza veramente al di fuori della norma, e questo malgrado fossi pi� grande di lei di tre anni e quindi con tre anni di esperienza in pi�. Ma io sono solo un giovane avvocato di discreto talento e di buone speranze che sogna un giorno di diventare consociato di quest'importante studio, Ginevra invece � un talento puro che si � imposta rapidamente anche nei confronti di colleghi con trent'anni di esperienza sulle spalle, ed ora a soli ventinove anni, � uno dei legali pi� influenti che si conoscano. Ma tutto questo serve solo a spiegare qual � l'ambiente in cui io e l'avvocato Cortesi ci incontriamo e non perch� io mi sia rivolto alla "Virtual Life" avendo lei come soggetto primario. Che mi piacesse era logico visto che incarnava tutte le caratteristiche della mia donna ideale, a cominciare dalla sua altezza veramente considerevole. Il suo modo di fare � poi quello che adoro in una donna, capace di dare ordini con una sicurezza di se stessa che non ha eguali e soprattutto capace di farsi obbedire da tutti gli altri senza mai dover ricorrere ad alzare la voce, o peggio, perdere le staffe. Anche con me il suo atteggiamento rispecchia perfettamente questa situazione ed io le obbedisco senza chiedermi neanche se abbia ragione o meno, tanto so che se lei sostiene una cosa, questa deve essere fatta nel modo da lei voluto, che poi risulta essere sempre quello giusto. Quindi la fisicit� ed il suo modo di agire probabilmente mi hanno fatto subito innamorare di lei. Ma quello che mi ha fatto perdere completamente la testa � stato quando ho casualmente scoperto che Ginevra � realmente un'assidua frequentatrice di una palestra di arti marziali fin da bambina. Non ho idea di quanto possa essere brava ma immagino che sia ben lontana dalla bravura che le ho donato nei miei sogni ad occhi aperti, ma tanto � bastato per immaginarmi una vita parallela in cui lei sia mia moglie, amplificando al massimo le sue caratteristiche ed inserendo altri particolari come l'abbigliamento molto sensuale, che invece non sembra essere una prerogativa della vera Ginevra. Naturalmente non ho mai trovato il coraggio di confessarle i miei sentimenti. Che cosa potrei mai dirle? E' una ragazza brillante, ricca oltre che bellissima, con un futuro che sicuramente le regaler� ottime soddisfazioni professionali e che altrettanto sicuramente avr� una cerchia di amici di alto livello tra cui ci saranno bei giovani di sicuro avvenire che le faranno il filo. Io invece sono solo un giovane avvocato che per di pi� lavora nello studio di suo padre, alle sue dirette dipendenze. Che speranze potrei mai avere con lei? Ovviamente ed a maggior ragione non potrei mai dirle qualcosa riguardo le mie divagazioni su di lei. Oltre a prendermi per un maniaco mi licenzierebbe in tronco. E cos� sto zitto e buono al mio posto, accontentandomi di starle vicino sul lavoro, pronto ad accettare i suoi ordini e le sue disposizioni che riesce a dare sicura di se come solo poche donne al mondo saprebbero fare. Adesso non mi rimane che mettermi al lavoro al suo fianco ed a pendere dalle sue bellissime labbra come sempre, aspettando con ansia che torni marted�, il mio giorno preferito. Alle 19 di quel giorno avr� infatti un nuovo ed improrogabile appuntamento con la "Virtual Life" per far fare a altre mirabolanti avventure e tantissima dominazione nei miei confronti. Tutte cose che mi faranno eccitare in modo esponenziale. E' solo una realt� virtuale, ma per me � veramente una seconda vita, una vita che scorre parallela a quella originale e che ha riempito tutti i vuoti della mia esistenza. FINE terzo episodio Continua... Per suggerimenti e curiosit� inviate una mail a davidmuscolo@tiscali.it