In viaggio ... . per cambiar vita By Alan,� illeonfante@gmail.com Cap. 7 Scoperti da un'amica Grazie di cuore a tutti per i preziosi consigli ed i complimenti (ed anche per le critiche, servono sempre) e buona lettura Passarono tranquille un paio di settimane dove Lucio e i suoi gioielli ebbero il modo di recuperare, Marta non voleva rischiare troppo, le piaceva quel gioco di dominio che avevano messo in piedi e voleva trarne pi� piacere possibile inoltre, voleva ridurre il ragazzo ad un vero e proprio zerbino, voleva farlo sentire una nullit� spezzando completamente la sua volont� , oltre che la sua resistenza fisica, mediante la riduzione a quello stato di vera e propria schiavit�. Il fatto di dover usare la lettiera per andare in bagno lo umiliava tantissimo e pi� di una volta dovette far tutto con Marta che lo guardava. La donna adorava inoltre, alla sera dopo essersi preparata per la notte, stendersi sul divano e farsi massaggiare i piedi da Lucio, il quale, lo faceva volentieri e� spesso chiedeva il permesso di baciarglieli. Marta era stupenda in quei momenti: la sottile vestaglia rosa cipria era praticamente trasparente, non nascondeva nulla delle sue forme ed il ragazzo trasaliva nel vedere gli slip ricamati celare la vagina carnosa,� distingueva bene le grandi labbra premere contro la stoffa tesa, era sicuramente rasata. I suoi seni poi, enormi e pesanti, le areole grandi e scure "deve essere come minimo una sesta ... " si ripeteva sempre Lucio mentre la contemplava baciandole i piedi: avrebbe voluto poter risalire le gambe baciando le sue ginocchia, leccare il suo interno coscia fino a giungere allo scrigno inviolabile della sua padrona, annusarne la fragranza e succhiare il suo clitoride, avrebbe voluto poi continuare la sua "scalata" verso l'ombelico e poi fino alla gioia infinita, tuffarsi in quei due morbidi cuscini e giocarci per ore. Erano solo fantasie mentre massaggiava i piedi alla sua padrona� ma quel fantasticare gli procurava forti erezioni che non venivano certo nascoste da solo gli slip che era costretto ad indossare. Marta sapeva bene quali fossero le sue intenzioni e non le sfuggiva certo il fatto che si eccitasse a quel modo ma ignorarlo completamente faceva parte del sistema di addestramento e, trascorsi una quindicina di giorni, rientrata dal lavoro nei campi, decise di premiare il ragazzo: "Molto bene Lucio, vedo che hai imparato come ci si comporta ed ho pensato che sia giunto il momento di liberarti dalla catena". Come sempre, agli occhi di Lucio, la donna era stupenda: sudata, una gonna di jeans sottile usurata sulle cosce dal tempo e dal lavoro, uno strappo piuttosto grande sul fianco sinistro che lasciava intravedere la carne rosea delle gambe ed una camicia a quadrettini neri allacciata solo con due bottoni alla quale erano state tolte le maniche. Come sempre i suoi seni erano liberi.� " Ora sarai libero di muoverti per casa, non fuori, uscirai solo quando io ti dar� il permesso di farlo e non metterti alla finestra altrimenti sono guai, dovrai fare da mangiare per noi due e mangerai a tavola con me, dovrai pulire lavare stirare e fare quanto servir� qui in casa ... ah, dimenticavo, il tutto, sempre e solamente NUDO!" "si mia padrona, far� quanto lei mi ha chiesto, far� tutto, grazie, grazie mille grazie grazie" "Ora girati che apro il lucchetto poi pulirai la tua lettiera, dovrai continuare ad usare quella ovviamente, non penserai mica di poter andare nel mio bagno?!?!?!" Lucio rimase interdetto, sperava che fosse finita quell'umiliazione "Ci sono problemi? Non ti � chiara qualche cosa? Posso anche ripetere se vuoi, ma ti coster� molto caro ... . non amo dover dire le cose due volte" disse Marta guardando Lucio negli occhi e premendogli la chiave del lucchetto sul petto passando proprio per il centro del capezzolo destro. Un lungo graffio rosso non tard� a comparire "No no no no ... tutto chiaro mia padrona, come dice lei, va benissimo" abbass� lo sguardo girandosi. Lucio fu libero finalmente, soggiogato alla sua padrona ma libero dalla catena. "Bene allora, se tutto � ok ... ..beh ... .."� � -SBAM- una violenta ginocchiata all'inguine fece cadere a terra Lucio come un sacco vuoto. "Che ti ho detto?!?!?! Come devi stare adesso dentro casa?"� "N n nu nudo mia padrona" rispose il ragazzo con un filo di voce. "Bene allora, cosa aspetti? Ti ho gi� detto che non amo ripetere le cose, via quelle mutande, e non ti illudere che sia perch� voglia vedere il tuo cosetto: no, � perch� sei un verme e come tale devi strisciare ai miei piedi quando te lo ordino e perch� voglio aver sotto controllo le MIE palle e poterle colpire con estrema precisione!" "si mia padrona mi scusi ecco, guardi, le sue palle sono nuovamente pronte: ho sbagliato, mi punisca, mi colpisca ancora, se ne a voglia ... ." Disse sfilando gli slip. Questa uscita lasci� s� di stucco Marta la quale non si aspettava di aver in suo pugno il ragazzo fino a quel punto (le chiedeva addirittura di colpirlo nei testicoli) ma soprattutto sbalord� Lucio stesso che parl� proprio di getto, senza pensare. A spaventarlo pi� di ogni altra cosa era per� il fatto che forse gli piaceva veramente quel genere di trattamento. "Bene ragazzo, cos� mi piace" ostentava sicurezza Marta "vedo che hai capito come vanno qui le cose ... .allarga bene le gambe ed afferra quelle due luride palle, lasciale uscire da sotto il tuo pugno chiuso e mettiti in ginocchio ... ..molto bene, ora bacia il piede che ti colpir� " Marta lo teneva proprio in pugno e gli porse il piede destro, lui fece come richiesto soffermandosi per un attimo con la lingua tre l'alluce ed il secondo dito. "Ora guardami negli occhi stronzetto, voglio vedere il dolore esplodere nella tua faccia" Marta indietreggi� di qualche passo, una brevissima rincorsa, caric� la gamba e fece partire un calcio fortissimo. I testicoli per come erano bloccati nella mano di Lucio non ebbero via di fuga ed assorbirono per intero l'energia di quella pedata schiacciandosi al limite della resistenza. Lucio divenne pallido in un istante, spalanc� la bocca per gridare ma riusc� ad emettere poco pi� che un rantolo, moll� la presa e port� anche l'altra mano all'inguine prima di lasciarsi cadere sul fianco. Le lacrime inondavano i suoi occhi ma non aveva nemmeno la forza per piangere: tutto gli doleva e sentiva il suo intestino contorcersi dagli spasmi. Fu proprio in quello stato di incoscienza che vide in maniera offuscata, a causa delle lacrime, la figura di donna alle spalle di Marta � avvicinarsi a loro, forse anche parlava, non distingueva bene tutto era ovattato dal dolore e le orecchie gli fischiavano. "MARTAAA! MARTAAA ... .hei, Marta, ma ... .ma ... ma cosa state facendo ... .cos'� sta roba?" Marta, che aveva portato anche una mano sotto la gonna per stimolare la clitoride, stava assaporando il piacere del suo potere e quella fantastica sensazione che davano i testicoli schiacciati sul collo del � piede, si spavent� parecchio ed emise un gridolino non ben definito, un misto tra lo spaventato ed un orgasmo. "Eeehhheeggr ... ." Si gir� di scatto " ... Franca, � lei ... .che che cosa ... che che che spavento, ma ... lei, qui ... cio� io, noi si stava ... beh" Franca era la sua vicina (si fa per dire, distavano quasi un chilometro l'una dall'altra) si conoscevano da anni, ed erano abituate ad entrare l'una in casa dell'altra solo chiamandosi a voce alta ma proprio mentre era sulla soglia Franca vide Marta colpire con tutta qulla violenza il povero Lucio.� Marta non si aspettava proprio di vedersela entrare in casa in un momento cos� particolare ed il suo imbarazzo era testimoniato proprio dall'improvvisa balbuzie e dalla sua faccia, divenuta rosso fuoco, tanto pi� che Franca era una donna di settant'anni. "Mi scusi Franca, i i i io non credevo che ... beh insomma ecco no no no� noi due ... .siiii si insomma, si giocava tipo ... no chiss� co co co cosa penser� di me ora?!?"si avvicin� alla donna ma senza impedire che guardasse Lucio a terra "Beh Marta, che ti scusi a fare, son pur affari vostri! E cosa vuoi che pensi ... .con Lucio nudo e te che lo pigli a calci nei coglioni, lui che si lascia fare poi ... beh, sar� pure vecchia ma non son scema, di certo non state giocando, non mi pigliar per il culo sai ... .son pi� vecchia di te!!! Ma, dimmi piuttosto, che l'ha fatto per meritarsi una punizione del genere ... . maremma che botta che s'� preso nelle palle! sentivo parlare ma non ho capito nulla e quando son entrata t'ho vista mollare quel calcione che per d'avvero m'ha fatto pena il Lucio" "Beh, � cominciato tutto per colpa sua, qualche tempo fa: stavamo preparando da mangiare quando ... ." Marta raccont� tutta la storia all'amica, stupita che volesse sapere ogni minimo particolare senza dimostrare particolare stupore per la situazione in cui era capitata " ... ..e cos�, come � accaduto un attimo prima che lei arrivasse, � lui a chiedermi di colpirgli i testicoli ... . e questo � quanto!" "Aaah, ho capito, e ti sta pur benino caro Lucio: le donne non le si deve toccar per davvero se non le vogliono, l'ha fatto proprio bene la Marta! Ma che ora tu chieda di farti colpire le palle ... beh la mi sembra proprio na bischerata per davvero davvero! Guarda che l� che robe: c' hai due coglioni grossi che sembran quelli d'un mulo!!!" Indic� l'anziana signora quando Lucio si rimise in posizione; Marta infatti non gli aveva ordinato nulla ma lui, pur in preda al panico e alla vergogna pi� marcia per la presenza di Franca, si era rimesso in ginocchio con le palle a penzoloni. Fu in quel momento che Marta si rese conto che Lucio le sarebbe stato per sempre devoto ed ebbe un altro perfido colpo di genio. Lucio chin� il capo per la vergogna ma, sentirsi cos� umiliato, completamente nudo di fronte a due donne gli diede ancora una di quelle strane sensazioni ... . non poteva esser vero, e non poteva nemmeno farci nulla ... ..� "Ma che tu sei proprio un maiale per davvero Lucio! Oh che non ci si pu� credere Marta, guarda che roba: gli si st� a rizzare il pisello adesso ... .ma te tu sei proprio un pervertito maniaco balordo ... . Mah che robe!!! L'� con tutto il pisello duro per difuori qui davanti a noi ... .Marta, che tu gli fai adesso a sto ragazzo?!?!" "Cosa NOI gli FACCIAMO vorr� dire Franca!" Non ci credeva la sua idea si era realizzata in un batter d'occhio e senza il minimo sforzo, Lucio si era fregato con le sue stesse mani "Gliel'ho detto Franca che � un pervertito, e questa ne � la dimostrazione: vede, si � eccitato perch� lei l'ha insultato e non mi sbaglio se le dico che � anche perch� sta pensando alle sue tette" Marta voleva giocarsi il tutto per tutto ed azzard� quest'ipotesi, voleva vedere se anche Franca accettava di giocare con loro. In realt� Lucio a quello non c' aveva pensato, non aveva proprio guardato l'anziana signora da quel punto di vista (n� in quel momento n� mai prima) ma fu proprio l'affermazione di Marta a fargli alzare nuovamente lo sguardo all'altezza del seno di Franca. Non l'aveva proprio mai notato ma anche lei era ben pi� che prosperosa ... . Fu proprio tutt'uno: Marta fece la sua sparata, Lucio alz� lo sguardo e si mise a fissare Franca in modo inequivocabile e la donna se ne accorse. "Ma che tu sei proprio un maiale, oh che ti metti a guardar le poppe delle donne della mia et� ... . ma te sei proprio da manicomio, ma che tu sei senza speranza sei, sei proprio malato ma malato per davvero!!! Franca era agitata per quella provocazione fattale, era infastidita ma non dava segnali di volersene andare, Marta si gioc� l'ultima carta, quella della vittoria sperava. "Si si, � come le ho detto ... . � malato e va punito! Punito proprio come mi ha visto fare prima, se non ci crede possiamo fare l'ultima prova: si metta a petto nudo Franca, gli mostri il suo seno e con due o tre calci in mezzo alle gambe vedr� che � pure capace di venire ... ." Sperava di non aver esagerato ... ..