Cap. 3� Rottura di un equilibrio By Alan illeonfante@gmail.com Spero vi siano piaciuti i primi due capitoli di prefazione, sono molto tranquilli lo so ma, non tutto dura in eterno e la situazione presto cambier�.....buona lettura e scrivetemi Come gi� ribadito, tutto filava liscio tra i due, soprattutto per Lucio che oltre ad oneri ed onori si gustava di continuo l^�occhio con il prosperoso decolt� di Marta, fu per� proprio questo a far fare uno scivolone terribile al ragazzo: uno sbaglio che compromise il loro rapporto, un errore che non venne mai perdonato. Era un marted� sera e come sempre, dopo essersi lavati e cambiati di ritorno dal lavoro, si accinsero a preparare la cena, Marta decise di stappare una bottiglia di buon vino, qualche cosa di molto corposo e saporito da abbinare al piatto di formaggi misti che volevano mangiare, scelse una riserva. Ne degustarono subito un paio di bicchieri ancora a stomaco vuoto mentre imbandivano la tavola. Fece subito effetto inebriando la mente dei due e dando quella sensazione di ilarit� totale. Parlavano intanto del raccolto annuale di pomodori che stava volgendo al termine e di come fosse andato quello delle angurie. Preso dalla ^�stupidera^� data dal vino e dall^�abbigliamento succinto come sempre di Marta, Lucio collegandosi al discorso che stavano facendo, proprio senza pensare a ci� che stava per fare, da dietro afferr� lo grosse mammelle e le fece sobbalzare su e gi� ^�ma anche con i meloni va molto bene eh eh eh eh eh!!!!^� se ne usc� ridendo. Scese il gelo! A Marta cadde il bicchiere di mano esplodendo a terra, lentamente si gir� verso il ragazzo, muta, la bocca contrita e gli occhi avevano una luce strana, cattiva, gelida, mai vista prima, il suo volto non era pi� quello gioviale di sempre ma� violento. Si rese conto di aver sbagliato Lucio, se ne rese conto immediatamente ^�Ti prego perd^�..^Ԡ -sciack- non ebbe il tempo di finire la frase colpito al volto da una sberla fortissima. Marta immediatamente dopo appoggi� entrambe le mani sulle spalle del ragazzo e fece partire in rapida successione tre violente ginocchiate tra le gambe di Lucio. Nel suo stomaco un dolore tagliente, una pugnalata, non ebbe il tempo di rendersi conto di nulla: i suoi testicoli dolevano come mai aveva provato, cadde in ginocchio senza fiato, trattene il respiro a lungo, gli occhi rossi e gonfi pieni di lacrime. Toss� un paio di volte con le mani tra le gambe e rannicchiandosi definitivamente a terra ebbe i conati vomito. ^�Tu! Maledetto schifoso!!! Come ti sei permesso?!?!? Tutto, ti ho dato tutto, per prima cosa la mia fiducia^�.ma siii, voi uomini siete fatti cos�, tutti, tutti uguali, vermi! Pu� passare pi� o meno tempo ma la fine � sempre la stessa maledetti, tutti uguali siete, voi ragionate solo con quel coso che avete l� in mezzo e non ve ne frega niente di chi vi sta attorno, una donna non pu� mai esser libera da pregiudizi, non pu� fare, stare, andare dove e come vuole^�. beh^�sai che c^�� di nuovo Lucio??? Adesso la storia cambia, e come cambia^�..io si ti faccio passar la voglia, ti far� pentire di esser nato maschio ti far� pregare di non aver mai avuto quelle due stupide palle penzolanti. Trent^�anni fa il mio fidanzato dell^�epoca se ne approfitt� di me, era ubriaco, io per questo non volevo ma lui mi ha preso con la forza e siccome mi dimenavo mi colp� ripetutamente al volto ed all^�addome rendendomi sterile. Venne arrestato e condannato si, ma a me non basta^�.dovevano castrarlo quel maiale sudicio, mi ha rovinato la vita per sempre e lui doveva pagare: dovevano portarlo in un carcere femminile, raccontare alle detenute cosa aveva combinato e lasciare che se la sbrigassero loro. Ohhh si, si sarebbero divertite un sacco, ne sono convinta eh eh eh..^� Lucio la guardava senza fiatare, ancora con il volto appoggiato a terra e le bave alla bocca, aveva le lacrime che scendevano dagli occhi segnandogli il viso, aveva paura per quel che gli sarebbe successo e si odiava per ci� che aveva fatto. Marta non perse tempo e prese lo spago che normalmente si usa per legare i salami, si avvicin� a Lucio ed afferrate le sue mani gli fece diversi giri di filo per tenerle saldamente unite dietro la schiena, il ragazzo non pose resistenza. ^�Bene stronzo! Adesso alzati^� muoviti, in piedi!^� lo strattonava per farlo alzare e portarlo in prossimit� del divano in salotto ^� adesso ti tolgo i pantaloni brutto pervertito^� sei contento? E^� quello che speravi no? Eh eh ^�. e adesso via anche i boxer eeee^�. vediamo, cosa c^�� qui sotto? Beh dai, non male ragazzo, sei ben fornito, peccato solo che non lo userai mai pi� eh eh eh^� ghign� guardando Lucio con aria maliziosa. Il ragazzo non parlava, non pensava, era nel panico pi� totale, gli girava la testa mentre stomaco e testicoli ancora gli dolevano per i colpi ricevuti, una spinta e cadde sprofondando sul divano. Marta gli allarg� il pi� possibile le gambe per avere una buona visuale e, senza preavviso, fece partire un violento pugno proprio sui testicoli del ragazzo che accus� il colpo svuotando l^�aria dai polmoni e afflosciandosi su se stesso come un sacco vuoto ^�tu fermo qui adesso, ok? Torno subito^� minacci� la donna puntando il dito ma Luigi non si sarebbe alzato nemmeno volendo per il dolore che provava. Un paio di minuti e Marta era gi� di ritorno, Lucio lentamente si stava riprendendo lamentandosi a voce alta per il dolore ma si blocco di colpo vedendo che la donna teneva in una mano della corda e nell^�altra alcool ed un rasoio da barbiere, cominci� a dimenarsi per alzarsi. Con mano ferma la donna lo spinse nuovamente a sedere e rapida gli afferr� le palle serrandole in una morsa dolorosissima ^�non ti ho detto di alzarti, stai fermo perch� non ho ancora cominciato con te^� strinse nuovamente, ancora pi� forte,� prima di mollare la presa, ^�aaaaggggrr^� esplose il ragazzo nuovamente senza forze. Marta lo afferr� per le gambe e lo fece scivolare verso di se fino ad avere i testicoli che penzolavano fuori dal cuscino, gli lego le caviglie ai due zoccoli opposti del divano tenendolo con le gambe divaricate al limite. Si alz� per ammirare l^�opera. ^�Ti prego Marta, perdonami, scusami, ho sbagliato, sono stato uno stronzo^�. l^�ho fatto senza pensarci e poi^�^� ^�E poi cosa!?!?!^� lo interruppe Marta mettendogli il rasoio davanti agli occhi ^� e poi cosa^�.l^�hai fatto senza pensare eh? dovrei perdonarti quindi perch� non hai pensato? Nooo, no caro mio, io far� in modo che tu debba pensare sempre, sempre!^� enfatizz� l^�affermazione facendo scattare il rasoio per far uscire la lama. Lucio deglut� e cominci� a farfugliare qualche cosa sotto voce frignando mentre la donna si mise in ginocchio tra le sue gambe, fece scorrere, di piatto, la lama sul suo pene ^�fermo adesso testa di cazzo, non fare mosse false senn� te lo taglio, voglio solo rasarti per il momento: devo vedere bene dove colpir�!^� Marta fece tutto il lavoro a secco rasando completamente scroto e inguine del ragazzo, Lucio segu� tutta l^�operazione piagnucolando con il cuore in gola, si sentiva una nullit�, non aveva la forza fisica per ribellarsi ma si sentiva vuoto anche moralmente, si sentiva spezzato, umiliato. La zona, cos� delicata, ne risent� di una rasatura fatta a quel modo: la pelle era molto rossa ed irritata, piena di puntini ^�ok, finito, ora disinfettiamo^�.ahhh io dopo barba ovviamente non ne ho e non ho voglia di fare le scale per prendere il tuo quindiiii^� prese da terra la bottiglia dell^�alcool e la fece oscillare in faccia al ragazzo ^� no no no no ti prego noooo aaaaahhhhhhggr^� Marta bagn� bene tutta la parte e si ferm� a frizionare accuratamente e vigorosamente lo scroto penzolante di Lucio. Si divertiva a schiacciare ogni singolo testicolo con entrambi i pollici per poi sentirlo schizzare via sotto la forte pressione esrcitata. Il ragazzo senti divampare un vero e proprio incendio tra le sue gambe. ^�Bene, ora basta giocare^� esord� la donna alzandosi in piedi ^�adesso cominciamo ragazzo mio^�..vediamo^�oggi � il ventidue vero? Si, si dai, potrebbe andar bene: ventidue pugni ben piazzati potrebbero andar bene per cominciare^� ^�no basta ti prego Marta, basta ho capito^�.basta ti prego no non no^� la supplicava mentre la donna si metteva in posizione al suo fianco, la mano sinistra in appoggio alla gamba di Lucio e la mano destra pronta, chiusa a pugno ^�smettila di rompere o sar� costretta ad imbavagliarti^�. pronto ciccio? E alloraaa^�no! aspetta! Rendiamo pi� piccante il tutto: sono state le mie tette la causa scatenante di tutto quindi, visto che tanto ti piacciono guardale per bene mentre ti spappolo le palle!^� cos� dicendo la donna si tolse la canotta rossa che indossava. Lucio ebbe una visione, la cosa pi� bella che avesse mai visto: i suoi seni erano veramente grossi, erano cadenti, per l^�et� e per il gran peso, le areole grandi, scure e sopra quella destra un piccolo neo completava l^�opera. Nonostante la situazione, in Lucio, implacabile cominci� un^�erezione ^�mi fai schifo, anche messo cos�, in queste condizioni non riesci a tenere a bada il tuo cazzetto, siete proprio dei porci^�.^� BAAAM il primo colpo, preciso, forte. BAAAM, BAAAM il secondo ed il terzo in rapida successione, precisi a schiantarsi nei testicoli. Il ragazzo si dimenava piangendo e gridando, implorando piet�, una piet� non concessa BAAAM ^�dodici^� BAAAm ^�tredici^� BAAAM ^�quattordici^� dai conta con me^�^�..BAAAM ^�venti^� BAAAM ^�ventuno eee^� la donna con la mano sinistra afferr� lo scroto gonfio di Lucio e fece scivolare entrambi i testicoli fuori dal pugno chiuso tenendo ben salda la mano per creare un effetto incudine e martello ^�eee ventidue!!!^� �fortissimo, pi� degli altri, quest^� ultimo colpo, per come era stato preparato, ebbe un effetto dilaniante sul giovane che si sent� letteralmente squarciare in due, dall^� inguine alla testa, il dolore che gi� lo pervadeva divenne indescrivibile, gli sembrava di perdere persino sangue dal naso, non aveva pi� fiato, lacrime ed energie, la sua vista era annebbiata e le orecchie gli fischiavano mentre Marta si ricomponeva sorridendo ^�mmm poverino^�.il tuo pisellino non � pi� duro come prima, fa tanta tanta bua vero? Eh eh eh^�.Comunque bravo! Resisti bene^� ci divertiremo assieme vedrai^� i seni penzolanti sobbalzavano ad ogni suo passo. ^�Riposati un po^� adesso^�io vado a mangiare^� si conged� dirigendosi verso la cucina.