RENE ... LA POLIZIOTTA ... puntata n.1: MA QUANTO MENA QUESTA SBIRRA? Le avventure della ventenne Renč, la bionda poliziotta spaccaculo PARTE 1 La situazione era critica. I 4 malviventi avevano visto bloccata la loro fuga dall'arrivo delle volanti della polizia e si erano asserragliati all'interno della banca. Gli agenti, una ventina, tenevano adesso sotto il tiro delle loro armi automatiche l'ingresso dell'istituto di credito. Le trattative per farli uscire e salvare i clienti erano ora ad un punto fermo: il negoziatore non era riuscito nemmeno nell'intento di far rilasciare donne e bambini. "capo, che facciamo?" chiedeva adesso sull'orlo della crisi di nervi un agente all' anziano capitano "chiamatela" č la risposta di quest'ultimo ... . 10 minuti dopo una Ducati Monster a tutto gas arriva rombando dal fondo del viale.. poi frena, intraversandosi, davanti alle macchine della polizia. Dopo aver messo il cavalletto ed essersi tolta il casco, lasciandosi cadere sulle spalle i suoi lunghissimi capelli biondi, scende dalla moto lei: Renč. Tutti i presenti, per un attimo, dimenticano tutto e la osservano inebetiti.. La giovane ragazza č uno schianto. Al viso da top model (che ricorda tanto quello dell'attrice Cameron Diaz), incorniciato dai lunghissimi capelli biondi, si accompagna un fisico statuario: gambe chilometriche fasciate dentro i pantaloni aderentissimi in pelle nera, camminata da pantera che fa risaltare il suo superbo fondoschiena. Il suo abbigliamento, decisamente fuori ordinanza, mette ancora piāš in rilievo le sue doti fisiche: e alla sua prominente altezza (1 metro e 83) si aggiungono, come se non bastasse, gli altri 10 cm abbondanti dei tacchi degli stivaletti, decisamente inadatti sia alla guida in motocicletta che ad una operazione poliziesca. Il capitano esita, per un attimo abbagliato dalla bellezza della ragazza, poi esclama "felice di vederti, Renč!" "che abbiamo qui, capo?" "un grosso problema. 4 uomini armati dentro la banca. Le teste di cuoio non sono riuscite ad irrompere" "ok. Ora ci penso io." "da sola vuoi dire???" "certo" "ma Renč ... " "ho detto sola." "sola. va bene" si arrende il capitano, poi rivolto al suo vice "dai disposizioni a tutti gli uomini di ritirarsi. Se ne occupa l'agente Renč da ora in poi. Nessun altro deve intervenire" Renč si toglie gli occhiali da sole (mostrando i suoi splendidi occhi a metā strada tra il verde e il blu), e li appunta sulla cerniera semiaperta del suo giubbetto nero da motociclista. Il capitano non puā˛ fare a meno di gettare un'occhiata maliziosa sul generoso decoltč che si intravede al di lā della cerniera del giubbotto. Intanto sopraggiunge il tenente Nico, capo della squadra speciale delle teste di cuoio: "capitano, voglio delle spiegazioni.." dice con arroganza al suo superiore Il capitano non risponde. "ti presento Renč. Da ora se ne occupa lei" Dice soltanto indicando la bionda spilungona "cosa?? Una donna?? E lei permette questo capitano?" esclama inviperito il tenente, squadrando Renč Renč allunga la mano verso il tenente Nico "salve!" dice sorridente la giovane poliziotta guardando negli occhi il tenente. I due, dopo un attimo di esitazione da parte del tenente, finalmente si stringono la mano. Ma piāš che un saluto č una prova di forza: la stretta del tenente č energica, ma quella di Renč č decisamente piāš forte. Renč lo guarda fisso negli occhi "i suoi uomini hanno avuto la loro opportunitā , tenente." e, dicendo cosāŦ, continua a stritolare le povere dita del tenente ... il malcapitato non ne puā˛ giā piāš, solo grazie al suo super-addestramento riesce a trattenersi dall' urlare.. "forse io avrā˛ piāš fortuna. Non pensa??" "uhhh ... sāŦāŦ ... " riesce a mugolare il tenente, mentre la stretta di Renč raggiunge il suo apice ... le dita della mano destra del tenente iniziano a scricchiolare mentre il suo volto č una maschera da cui traspaiono solo due emozioni: stupore e dolore "bene. Tra colleghi si riesce sempre ad arrivare ad una soluzione ragionevole" aggiunge con un sorrisetto malizioso la bionda poliziotta. Guarda per un'ultima volta negli occhi il tenente e, dopo aver letto nel suo sguardo, adesso implorante, l'ammissione della sua (di lui) sottomissione, finalmente molla la presa.. E mentre il tenente guarda la sua mano, finalmente libera ma gonfia e violacea, Renč abbassa la zip del giubbetto: sotto, per niente nascoste dalla sola micromagliettina bianca, si palesano due tette da maggiorata che non hanno bisogno del reggiseno (Renč infatti ne fa volentieri a meno) per vincere la forza di gravitā .. le estremitā dei capezzoloni premono prepotentemente sul tessuto bianco della maglietta, non lasciando praticamente nulla all'immaginazione. La micromagliettina termina appena sopra l'ombelico col piercing, il quale viene risaltato dagli addominali scolpiti da anni di fitness... Rene alza le braccia per spostare i suoi capelli dal viso e raccoglierli dietro legati a coda, facendo sāŦ che i suoi bicipiti si gonfino, tondi e duri come una roccia. Il tenente Nico, il cui ego si č sgonfiato di botto negli ultimi 30 secondi, la guarda con la bocca spalancata dal â^Ā^Øbasso' del suo metro e 80 (Renč, con l'aiuto dei tacchi, infatti arriva quasi a 2 metri), mentre una tutt'altro che dissimulata erezione inizia a intravedersi dalla patta dei pantaloni del tenente... FINE PARTE 1