IL REGALO DI COMPLEANNO by Davidmuscolo Eccomi qua a festeggiare il mio compleanno, il mio trentacinquesimo compleanno, sul mio divano insieme a due bionde spumeggianti. Non fatevi ingannare per�. Le bionde in questione altro non sono che due birre ghiacciate, in quanto per il resto la mia casa � vuota e sono solo, tristemente solo, desolatamente solo. E questa solitudine � solo colpa mia. Mia moglie se ne � andata via da casa lo scorso anno ed io non ho fatto niente per trattenerla, anzi, se Anna ha preso questa decisione � perch� non ne poteva pi� di me, del mio modo di comportarmi nei suoi confronti e di tutto quello che le facevo passare. Quando conobbi Anna pensai che forse con lei avrei potuto vivere una vita normale, al di fuori delle mie ossessioni. Fisicamente era molto simile al mio ideale. Alta, slanciata, lunghi capelli biondi ed occhi azzurri e possedeva dei bei lineamenti delicati sopra ad un corpo veramente notevole. Cosa mai avrei potuto desiderare di pi�? Anna era anche una donna di una notevole intelligenza, sempre pronta al dialogo. Ed in pi� mi amava. Il problema era che non l'amavo io. Io ero e sono innamorato di un'altra donna, di una donna che esiste solo nella mia fantasia, una donna che ho sviluppato nella mia mente fino a farla diventare da una semplice idea, una vera e propria ossessione e tutto questo lo facevo pagare involontariamente ad Anna. Le rimproveravo ogni cosa: il modo di vestire innanzi tutto, il suo comportamento, perfino i suoi hobby. Non c'era niente in lei che mi accontentasse. Il sesso poi era diventato per me talmente squallido che pregavo il cielo che si addormentasse presto per non essere costretto a fare l'amore con lei. All'inizio non era cos�. Anna la consideravo una gran bella donna ed ero molto attratto da lei. Ero convinto che le mie ossessioni, che mi avevano accompagnato fino ad allora, grazie alla sua presenza potessero essere messe in un cassetto ed accantonate. Cos� come si fa con un ricordo, triste o piacevole che esso sia. Mi sono sforzato per anni cercando di vedere in lei solo le cose positive, la sua bellezza, la sua disponibilit� , il suo amore per me, ma poi non ce l'ho fatta pi�. La mia vera indole � venuta prepotentemente fuori ed allora � crollato tutto quel castello di carte che era diventato il nostro matrimonio. Anna un bel giorno, dopo l'ennesima litigata, ha preparato le sue valigie, senza chiedermi niente, neanche un soldo, lasciandomi addirittura la casa e se ne � andata, augurandomi addirittura un "buona fortuna". Probabilmente, da donna intelligente qual �, ha capito molte cose. Molte cose ma non tutto. Perch� non ho mai avuto il coraggio di confessarle niente, malgrado pi� volte mi avesse chiesto di dirle quello che mi faceva soffrire in maniera cos� evidente - Parliamone Lorenzo - mi domandava ogni qualvolta che mi vedeva triste- Vedrai che una soluzione la troveremo. Se ci si ama tutto � risolvibile- Parlarne proprio no! Non avevo mai trovato il coraggio di confidarmi con mia moglie. E del resto che potevo dirle? Che la mia donna ideale non era lei e che forse neanche esisteva? Potevo dirle che il mio sogno era di avere a fianco una donna bella come lei ma forte, fisicamente ed intellettualmente, una donna che mi comandasse a bacchetta ed alla quale avrei voluto obbedire? Una donna da servire, che s'imponesse su di me con le buone o con le cattive e che alla mia pi� piccola mancanza mi avrebbe punito severamente? Una padrona severa capace di dominarmi e di innalzarsi nettamente al di sopra di me? Una donna che usasse la sua bellezza come arma, aiutandosi con un abbigliamento scandalosamente sensuale? Me la sono sempre immaginata cos� la mia donna ideale, vestita con dei pantaloni in lattice talmente aderenti da fasciarle l'intero corpo come se fosse una seconda pelle, con delle scarpe con il tacco smisuratamente alto da farmi sentire un pigmeo al suo confronto. Un po' da mignotta in fondo, � inutile negarlo. Insomma, il mio ideale � una dominatrice fetish, alta e bella e dotata di forza immensa o comunque superiore alla mia. E qui sta il difficile considerando che non sono proprio mingherlino. Anzi, pur non essendo grasso, ho un fisico piuttosto atletico, con due belle spalle larghe ed una costituzione robusta. Gi� � molto difficile trovare una donna che sia pi� alta di me considerando che misuro un metro e settantotto centimetri, figuriamoci trovarne una che sia pi� forte di me. Anna quando metteva i tacchi alti riusciva a superarmi di qualche centimetro e questo mi eccitava moltissimo, ma tutto il resto? Dove la trovo una donna come quella che vi ho appena descritto? Per anni ho anche pensato di far indossare a mia moglie degli abiti come quelli, ma lei era cos� eterea, cos� fragile, con un abbigliamento sempre molto misurato e molto femminile ma mai sopra le righe. Aveva insomma un look molto fine e di buon gusto, molto ammirato da tutti coloro che la conoscevano ma in netto contrasto con quelli che erano i miei desideri erotici e le mie pulsioni. Ho anche pensato di raccontarle tutto e magari di instaurare un gioco di dominazione con lei. Magari avremmo finto che Anna fosse veramente pi� forte di me e che io tremassi al solo pensiero di farla arrabbiare. Sempre meglio di niente. Ma a parte il fatto che non ce la vedevo proprio Anna calarsi nei panni di una moglie dominatrice, e se poi avesse rifiutato e lasciandomi avesse raccontato tutto ai nostri amici, io che figura ci avrei fatto? Il mio grosso problema ora � che il desiderio di trovare una femmina simile si � fatto col passare del tempo sempre pi� spasmodico rovinando la mia esistenza. Del mio matrimonio andato a rotoli ho gi� parlato, e per fortuna che la cosa non ha lasciato ulteriori strascichi non avendo figli, ma non � che dopo le cose siano migliorate. Tutt'altro. Da quando mi sono lasciato con Anna ad esempio, sono gi� uscito con diverse donne. Del resto non � che faccia una gran fatica con l'altro sesso. Sono considerato un uomo piuttosto attraente ed affascinante, con una buona posizione sociale ed economica grazie ai proventi della piccola azienda che divido con mio fratello maggiore, e quando la notizia della separazione con Anna � divenuta di pubblico dominio tra le mie conoscenze, molte rappresentanti del gentil sesso si sono sentite in dovere di uscire con me per farmi svagare e per farmi passare la mia malinconia. Quasi tutte di bell'aspetto per carit� e questo avrebbe dovuto farmi sentire molto appagato. Ed invece mi ha solo infastidito. Nessuna ovviamente corrispondeva al mio ideale. Erano delle normali giovani donne attraenti che cercavano di accaparrarsi l'uomo appetibile tornato scapolo. Tanto valeva a quel punto cercare di trattenere Anna. Ma il capitolo del mio matrimonio � ormai chiuso definitivamente e devo cercare di scrollarmi di dosso anche quel pensiero fisso e cercare di conviverci serenamente. Apro la seconda birra pensando anche a mio fratello Luca. E' l'unica persona alla quale ho confidato il mio piccolo grande segreto, l'unica persona di famiglia che mi � rimasta dopo la morte dei miei genitori, ed almeno da lui un augurio me lo aspettavo. E' inutile nasconderlo, ci sono rimasto male che Luca non mi abbia fatto gli auguri di compleanno. E pensare che abbiamo trascorso l'intera giornata lavorativa insieme e per tutto quel tempo ho aspettato pazientemente i suoi auguri. Si sar� dimenticato. Pazienza. Mi scolo la seconda bionda addentando anche un panino che mi sono preparato per cena. Non � decisamente la mia migliore festa di compleanno. Lo squillo del citofono mi distoglie dai miei pensieri -Apri Lorenzo, sono Luca - - Luca? E che ci fai qua sotto?- - Apri il portone e te lo dico - Apro ed un po' la mia malinconia si attenua. Il mio fratellone non si era dimenticato di me. Ma aspetto a dirlo ed attendo che suoni alla mia porta d'ingresso. Glie la lascio aperta e lui entra come un ciclone abbracciandomi - Tanti auguri fratellino. Pensavi veramente che mi fossi dimenticato del tuo compleanno?- - B�, ormai non ci speravo pi�- - Ed invece eccomi qua. Quanti anni sono Lorenzo? - 35- rispondo - E dai che sei ancora un giovanotto. Quando supererai i quaranta come me, allora si che il compleanno non sar� una cosa piacevole. Dai vestiti che andiamo a festeggiare- - A festeggiare? Ma sei impazzito? Sono stanco morto e non vedo l'ora d'infilarmi dentro il letto- - Non se ne parla nemmeno- mi risponde prendendomi per un braccio- Ora vai in camera tua, ti vesti per benino, ti metti quella bella giacca nera che indossavi un paio di giorni fa ed andiamo in un bel locale dove ho gi� prenotato un tavolo- - Senti Luca, non ho voglia. Veramente. Ti ringrazio ma ... ... - - Niente ma. E dai fratellino, non farti pregare. Se non lo vuoi fare per te almeno fallo per me. Mi sono preso la libera uscita da mia moglie e voglio approfittarne. Io e te da soli. Come ai bei tempi. Ti ricordi come ci divertivamo?- E sia! In fondo male non mi far� . E poi non riesco mai a dire di no a mio fratello, anche se oggi qualcosa da rimproverare ce l'avrei. Un regalino me l'avrebbe anche potuto portare. Che so, un maglioncino. Mi sarei anche accontentato della classica cravatta. Tanto per dire che un pensiero per me ce l'aveva avuto. Ma si, chi se ne importa! In fondo il pensiero per me � stato quello di prenotare il tavolo. Mi vesto e scendiamo. Luca mi porta in un localino molto carino che comunque conoscevo gi� avendoci portato qualcuna delle mie fiamme. E' un giorno feriale ed il locale non � pienissimo. Poche coppie, un gruppo di amici ed amiche rumorosissimo, un paio di donne della mia et� vestite succintamente e che cercano compagnia, attorniate da cinque o sei cinquantenni alla ricerca della conquista facile, e qualche altra coppia di amici probabilmente anche loro in cerca di compagnia o forse, come io e Luca, solamente per passare una serata. Al nostro ingresso una delle due donne circondata dai cinquantenni ci lancia un'occhiata assassina e fa un cenno col gomito alla sua amica. Anche mio fratello se ne accorge e sorride - Abbiamo fatto colpo Lorenzo - - Non mi dirai che ci hai fatto un pensierino su quelle. Ma le hai viste? - - E allora? Mica sono male- - Ohi Luca. Sei sposato, hai una bella moglie e non ho voglia di reggerti il gioco. Siamo venuti qui per trascorrere una serata tra di noi non per lanciarci in conquiste che non mi interessano. Non � di una donna normale ci� di cui ho bisogno. E questo tu lo sai benissimo- - Lo so, lo so. Sto scherzando. A parte il fatto che non ci sarebbe niente di male soprattutto per te che sei solo- In effetti non ci sarebbe niente di male. Ma non ho voglia. Il mio compleanno invece di mettermi allegria mi ha fatto venire un po' di malinconia e sicuramente l'unico modo per combatterla � quello di bere qualcosa. Ordino un e poi faccio il bis con un . Dopo aver ingerito questi cocktails, e con l'aggiunta delle due birre trangugiate a casa, il mio umore inizia a volgere al bello. Io e Luca ci lanciamo nei ricordi e negli aneddoti che hanno caratterizzato la nostra vita terminandoli sistematicamente con una sonora risata. E' il turno di mio fratello a raccontare qualcosa, ma mentre sta ricordando l'episodio si blocca di colpo. Anche intorno a me sembra essersi tutto fermato. Vedo facce strane nei clienti del locale che guardano in direzione dell'entrata alla quale io do le spalle. Mi volto ma alcuni clienti in piedi mi impediscono la visuale. Anche mio fratello nel frattempo si � alzato - Ma che sta succedendo Luca?- gli domando un po' sorpreso - Come stai col cuore? Tutto a posto?- risponde Luca enigmaticamente - Certo che sto a posto. Mica soffro di cuore. Ma che diavolo stai dicendo?- - E allora se stai a posto alzati e vieni a goderti lo spettacolo- Mi alzo e tutto mi appare chiaro. In effetti � proprio di uno spettacolo che si tratta. La donna che sta al bancone del bar, circondata da tutti i maschi del locale � qualcosa di allucinante. Riesco a vedere solo il suo volto perch� il resto � coperto da tutta la gente, e quello che vedo � bellissimo. E' truccata con il massimo della cura, con due labbra carnose estremamente sensuali, ma non � quello che mi colpisce. La sua figura si eleva nettamente al di sopra degli altri, anche di quelli abbastanza alti e questo mi lascia senza fiato. Le donne alte hanno una particolare presa su di me, � il primo tassello della mia donna ideale e quella � sicuramente di un'altezza molto considerevole. Mi avvicino anch'io, seguito da mio fratello, cercando di farmi largo tra quella massa di maschi che hanno il testosterone che sta esplodendo e riesco finalmente ad inquadrare la figura intera di quella donna. Non � solo uno splendido esemplare di femmina, ma � l'esatta incarnazione di tutti i miei desideri sessuali reconditi. La sua altezza dovrebbe addirittura superare il metro e ottanta ma indossa degli stivali con un tacco talmente alto che la fanno sembrare una dea, un essere superiore sceso sulla terra per mostrarsi agli esseri umani. Il suo volto � senz'altro di una bellezza superiore al livello medio, con degli occhi bellissimi che le danno uno sguardo intenso e sicuro di se stessa. Ma � il suo corpo ad essere stratosferico, avvolto nel latex nero proprio come nei miei sogni, che le disegnano il suo sedere alto e sporgente in maniera perfetta. Andando pi� su con lo sguardo non posso non soffermarmi sui suoi seni, compressi da un top e che sembrano dover schizzar fuori da un momento all'altro e poi sulle sue braccia incredibilmente toniche che denotano un'intensa attivit� sportiva. Non so darle un'et� esatta, ma immagino che sia sulla trentina. Forse il viso ne dimostra qualcuno di meno, ma il trucco ed il suo modo di fare mi fa propendere per quell'et� . Luca mi guarda e poi mi spinge col braccio nella direzione di quella straordinaria femmina - Lorenzo, ma hai visto che roba? Vai, buttati, prova a dirle qualcosa. Sembra proprio uscita fuori dai tuoi desideri. Proprio come mi raccontavi tu- - Io mi vergogno, non saprei che dirle- gli rispondo con un filo di fiato. Ho il cuore in gola e mi sembra di essere tornato un ragazzino alle prese con la prima cotta della sua vita - Provaci- insiste Luca - ma quando ti ricapiter� una del genere- Non ho neanche la forza di muovermi, altro che provarci. Le gambe mi tremano e le mani mi sudano tremendamente. Sono completamente in confusione. Quella donna mi ha completamente mandato nel pallone solo a vederla. Tutti gli altri uomini che le sono intorno intanto continuano a provarci cercando di offrirle un drink o invitandola fuori. Lei sembra non curarsi di nessuno di loro, non li degna neanche di uno sguardo ed i suoi bellissimi occhi sembrano scavalcare quel muro umano che si � formato, per spaziare al di l� di esso. Se non fossi in confusione potrei pensare che sta guardando proprio me. Si stacca dal bancone del bar e camminando sinuosamente si avvicina proprio verso di me - Ehi tu, offrimi da bere- Non posso crederci, sta parlando con me. Rimango inebetito a fissarla con due occhi spalancati. Devo darle l'impressione di un imbecille perch� non riesco nemmeno a muovermi ed a spiccicare parola - Sei sordo per caso?- riprende la bellissima sconosciuta- ti ho ordinato di offrirmi da bere- Oh mio Dio che modo di fare sublime. Che sicurezza, che autorit� . Da vera padrona. E fra tutti ha scelto proprio me - Si certo- riesco finalmente a risponderle accompagnandola di nuovo verso il bancone. La donna ordina un drink al barman che dopo qualche secondo, e dopo averle guardato con insistenza il suo seno prosperoso, glie lo porge. Alcuni dei numerosi uomini cominciano a dileguarsi essendosi resi conto della loro sconfitta, mentre io, il vincitore, colui che sembra aver vinto la battaglia per quella femmina meravigliosa, non riesco ancora a capacitarmi. Da lontano mio fratello Luca mi sorride e mi fa il cenno del pollice alzato mentre tutti gli altri, pur continuando ad osservarla di sottecchi, riprendono a fare ci� che stavano facendo prima dell'apparizione di quella dea. Tutti tranne uno, un uomo sulla quarantina, di corporatura media, che continua a girare attorno alla bellissima femmina vestita di latex e dopo un po', mentre la donna � intenta a sorseggiare il suo drink seduta su un alto sgabello, si rivolge verso di lei - Il drink che volevo offrirti io ti faceva schifo per caso? Perch� da lui lo hai accettato e da me no?- - Sparisci microbo - gli risponde con durezza e disprezzo- Sono io a decidere con chi bere e con te non ho voglia di farlo- L'uomo sembra non volersi dare per vinto ed anzi, si avvicina verso di lei. Non so se intervenire o no. Dovrei dirgli che ormai quella donna sta con me, fare il maschio vero e protettivo e prenderlo a calci nel culo, ma il comportamento di questa femmina e la sua sicurezza sconvolgono i miei pensieri e mi blocco completamente. Ad ogni modo lei non sembra assolutamente aver bisogno del mio aiuto e continua ad essere perfettamente padrona della situazione - Ti ho detto di sparire dalla mia vista. Non sono abituata a ripetere la stessa cosa pi� volte. Mi stai facendo perdere la pazienza- Ancora una volta non riesco a credere alle mie orecchie. Il suo modo di fare � esattamente come quello che io ho desiderato in tutta la mia vita. Si comporta da vera dominatrice ed io sono ormai eccitatissimo. Il mio cazzo sembra quasi voler esplodere dentro i miei boxer. E questo solo osservandola ed ascoltando la sua voce autoritaria. Mio Dio quanto mi piace. Questa donna emana una sensualit� straordinaria ed almeno per i miei gusti rappresenta la perfezione assoluta. L'uomo intanto si � ancor pi� avvicinato e fa scivolare la sua mano sulla coscia della donna. Lei inizialmente sembra quasi non farci caso. Continua a sorseggiare il suo drink assolutamente tranquilla, poi, senza neanche posare il bicchiere, afferra la mano dell'uomo e con un movimento repentino glie la torce facendolo urlare dal dolore - Ti avevo detto di sparire e non mi hai voluto dar retta. Ora te ne pentirai- Posa il bicchiere sul bancone e scende dallo sgabello senza lasciare la sua presa sull'uomo, quindi con l'altra mano lo afferra per il mento iniziando pian piano a sollevarlo sotto lo sguardo esterrefatto di tutti i presenti, me compreso naturalmente - Ti prego lasciami- geme l'uomo con i piedi penzoloni - Non sono tua sorella stronzo. E quando ti rivolgi a me devi farlo con rispetto e riverenza. Quindi se non vuoi che ti stacchi la testa dal collo devi cambiare atteggiamento. Chiaro?- - Si!- - Si cosa? Ti ho appena ordinato che devi rivolgerti a me con rispetto ed io esigo essere chiamata signora- - Si signora. Le chiedo perdono ma mi lasci, la prego- Il locale � ormai completamente in silenzio. Anche la musica si � interrotta e tutti stiamo osservando quella scena assolutamente incredibile. Io ormai non so pi� neanche se sono sveglio o se quello a cui sto assistendo � un meraviglioso sogno. Me ne sono gi� venuto prepotentemente in un modo come forse non mi era mai capitato nella mia vita. Possibile che io abbia incontrato finalmente ci� che pensavo non esistesse? Alta, bellissima, vestita sensualmente in latex, comportamento da padrona e dotata di una forza strepitosa che la porta a sollevare con una sola mano un uomo di media corporatura. Manca solo che lei s'innamori di me, che mi obblighi ad inginocchiarmi ai suoi piedi ed a farmi fare tutto ci� che lei desidera. Sono gi� follemente innamorato di lei e non conosco nemmeno il suo nome. La sua mano intanto � ancora saldamente sul mento dell'uomo, quando di corsa si fa largo tra la folla che sta osservando con ammirazione quella straordinaria dimostrazione di potenza, un altro uomo che, urlando, rompe quel silenzio innaturale che si era creato - Lascia stare il mio amico, maledetta puttana - Il secondo uomo si avvicina correndo ed appena la donna gli � a tiro, lascia partire un pugno verso il bellissimo volto della giovane che neanche si scompone. Con la mano libera para il pugno e poi a sua volta colpisce la faccia dell'uomo con la stessa mano con cui aveva parato il pugno. L'uomo barcolla all'indietro per alcuni metri per poi cadere per terra completamente svenuto. Il tutto con una naturalezza sconvolgente. La bellissima sconosciuta ora apre la mano che teneva alzato il primo uomo che cade ai suoi piedi e cerca quindi di fuggire terrorizzato. La sensuale femmina avvolta nel latex lo afferra per� per il colletto della camicia e gli impedisce la fuga - Dove credi di andare, brutto idiota. Gi� ai miei piedi devi stare- gli ordina, e mentre l'uomo suo malgrado obbedisce, alza la sua gamba e gli spinge la testa sul pavimento costringendolo a rimanere in quella posizione per diversi secondi, fra le risa di tutto il pubblico presente. Fa alzare l'uomo e poi sorridendo lo colpisce con uno schiaffo terrificante che lo manda a sbattere contro uno dei tavoli facendolo quindi crollare a terra. Avanza verso di lui e lo prende per i capelli - Ti avevo detto di sparire dalla mia vista ed ora ti do un'altra opportunit� di farlo. Comincia a correre e non ti fermare finch� hai un filo di fiato- L'uomo non si fa pregare ed appena ne ha la possibilit� fugge a gambe levate. Ora lei viene verso di me. Mi sento in difficolt� come non sono mai stato in vita mia. Me ne sono venuto una seconda volta osservando con quale semplicit� ha picchiato i due uomini e di come ha umiliato quello che se l'� appena data a gambe e la sua altezza mi intimorisce e naturalmente mi eccita. Mi prende il mento con un dito obbligandomi ad alzare la testa e ad osservarla in volto. La sua bocca rossa � invogliante come non ne ho mai viste in vita mia ed avrei una voglia pazzesca di baciarla, ma ovviamente mi trattengo - Paga il drink ed usciamo da questo posto. Ho voglia di respirare un'aria diversa- mi ordina - Subito signora- Pago il conto e corro da mio fratello per farmi dare le chiavi della sua macchina. Luca mi da una pacca sulle spalle - Tranquillo Lorenzo, io ritorner� con un taxi- Mi sorride di nuovo mentre mi allontano da lui. Sembra veramente felice per me. Io raggiungo la misteriosa ed affascinante donna che raccoglie un giubbino di pelle e se lo infila e poi senza proferire parola usciamo insieme dal locale sotto lo sguardo ammirato ed invidioso di tutti. Appena fuori mi faccio coraggio e le parlo - Quello che ha fatto � straordinario. Lei � dotata di una forza eccezionale- Mi sorride - Quello che hai visto � niente. Non solo posseggo una forza di gran lunga superiore a quella di un uomo medio, ma sono anche una grande esperta in varie arti marziali e posseggo diverse cinture nere. Praticamente se volessi potrei spezzare le tue ossa ed ucciderti a mani nude senza che tu possa azzardare la minima difesa- Pazzesco. Se avessi voluto crearla non sarei stato capace di farlo in maniera migliore. Sono ancora intimorito dalla sua figura maestosa e quello che mi ha appena detto sulla sua forza fisica e sulla sua bravura, aggiunto a quello che ho appena visto, non fanno altro che aumentare il timore che provo nei suoi confronti. Era una vita intera che volevo sentire queste sensazioni sulla mia pelle - Non conosco ancora il suo nome. Posso sapere come si chiama?- - Il mio nome � Maya, ma tu non ti azzardare mai a chiamarmi con il mio nome di battesimo soltanto. Per te sono la signora Maya ed esigo il massimo rispetto. E tu come ti chiami?- - Lorenzo - le rispondo mentre arrivati alla macchina le apro lo sportello e la faccio entrare- dove desidererebbe andare signora Maya per proseguire la serata?- - Andiamo a casa tua. Ho una settimana libera ed ho deciso di trascorrerla con te- Fine primo episodio Continua ... ... . Per consigli e suggerimenti inviate una mail a davidmuscolo@tiscali.it