sensazioni umilianti All'età di diciotto anni, un'estate, a casa del mare, mi fu imposta una scocciatura terribile, un pomeriggio che avrei voluto trascorrere in giro con gli amici: i genitori erano fuori con amici loro, ed io ero costretto a fare da babysitter a mia sorella di dodici anni e alle sue amiche coetanee! Le ragazze, oltre a mia sorella, erano Federica (una brunetta tutto pepe), Lilli (una biondona che aveva un futuro da top model, era quasi già alta quanto me, visto che io non ero proprio un gigante... che figura), Francesca (che colpo al mio orgoglio quando la vidi in bikini! Robusta di natura, aveva guadagnato incredibilmente parecchio in... muscoli, grazie alla ginnastica artistica e alla palestra! E anche lei era di statura notevole... presto mi avrebbe superato, e coi tacchi poteva farlo già!), Simona e Angela, le "dive" della loro scuola, corteggiatissime e desideratissime anche dai ragazzi più grandi: tutte, nonostante la giovanissima età, già formose e... in forma! Di Lilli si raccontava addirittura un aneddoto che io sapevo corrispondere alla pura verità, in quanto vi avevo assistito di persona: si trattava di un bulletto di sedici anni, che imperversava a scuola, e che le aveva messo gli occhi addosso da un po' di tempo. Io stesso vidi Lilli dargli una lezione nel modo più incredibile, mentre si pavoneggiava con gli amici e ammiccava nella sua direzione: la strepitosa stangona bionda dodicenne col fisico già da modella gli si avvicinò, lo squadrò davanti ai suoi amici, strizzata in una camicetta che ne esaltava le tette già sodissime, gli si piazzò davanti, e poi, con un sorriso, si limitò a sbattere le ciglia voluttosamente guardandolo negli occhi. Il poveraccio, travolto da una devastante e visibile erezione e da un'eccitazione incontrollabile, perse i sensi indecorosamente davanti ai suoi amici, non senza essersi infradiciato i pantaloni non avendo saputo controllarsi. Lilli da allora divenne leggenda! Da qualche tempo mi faceva persino battere il cuore. Speravo di farla innamorare di me quando fosse cresciuta abbastanza d'età (fisicamente era già perfetta!), impazzivo all'idea che quello spettacolo di ragazzina potesse anche non essere mia! Dovevo quindi avere a che fare con queste piccolette (si fa per dire) molto sicure del fatto loro, e quindi mi aspettava una giornata estiva complicata e faticosa, anche se non mi aspettavo certo quello che sarebbe successo. Le ragazzine volevano andare, quel pomeriggio, alla Pro Loco locale, dove sarebbe stato proiettato un DVD all'aperto di un concerto di un gruppo emo molto in voga fra le teenagers, gli Sweet Sensations, odiosi e ridicoli con i loro trucchi e i loro capelli emo. Ma alla Pro Loco, peraltro, c'era il brutto vizio per le ragazze di starsene in topless, un'usanza che aveva preso piede da anni, e io mi rifiutavo di mandare mia sorella e le sue amichette con le tette all'aria (nonostante fossero giovanissime, erano tutte già abbastanza sviluppate!) in un luogo pubblico. La Pro Loco, dopo lunghe battaglie, era diventato territorio esclusivamente femminile, e nel pomeriggio d'estate ci giravano solo ragazze, che facevano quello che volevano, compreso stare in topless. Ma non avrei mai permesso che loro ci andassero! E poi ero geloso di Lilli che girava con le tette di fuori, ma non lo avrei ammesso mai! "Voi non ci andate, capito? Sono io che comando qui!" dissi alle piccole pesti che protestavano quando negai loro di uscire. Le altre mugugnavano, mentre Federica era agguerrita e ribatteva colpo su colpo. "Non ce lo puoi proibire! Quel DVD del concerto degli Sweet è uno sballo e noi vogliamo andare a vederlo! E poi la Pro Loco è una cosa nostra, l'abbiamo conquistata l'anno scorso cacciando voi maschi a calci nel culo!" "Non m'interessa!!! Non andrete in un posto dove le ragazzine stanno in topless!!! Tanto i vostri divi sono solo un branco di effeminati e il cantante poi sembra proprio una ragazza!" "COOOOSAAA???" Federica era ormai furente, "tu vieteresti a noi di stare in topless quanto ci pare? E come osi parlare così dei fantastici Sweet Sensations e di Ikaro, il bellissimo Ikaro???" "Fede, lo sistemo io!" disse Francesca, gonfiando un bicipite da spavento. Sbiancai per un attimo all'idea di dovermela vedere con quella ipervitaminizzata ginnasta muscolosa, ma mi rinfrancai quando Federica rispose "lascia che ci pensi io a lui!". Per fortuna, avrei solo dovuto dare una lezioncina a una ragazzina "normale", senza rischiare figuracce contro quella troppo... forzuta per me! "Ora basta, ragazzina, o ti ricorderò chi è il sesso forte!" Dissi avvicinandomi a Federica, baldanzoso. Ero magrissimo ma ben proporzionato nel mio costumino da bagno blu. Ero tutt'altro che alto (non superavo i 170 cm) ma loro erano solo bambine, superavo diqualche centimetro quasi tutte loro, tranne la slanciatissima già a quell'età Lilli, la bambolina bionda col fisico da modella in miniatura, e la muscolosa Francescona, a cui madre natura aveva dato anche l'altezza oltre che il fisicone per giunta ulteriormente sviluppato in palestra. Ma l'impertinente ragazzina che mi sfidava era alta appena un metro e sessanta. Avrei fatto un sol boccone di Federica! "Sarai tu a vedere chi è il vero sesso forte se non ti rimangi subito quello che hai detto su Ikaro, il fantastico cantante degli Sweet!" "Ora basta, io sono un maschio grande e grosso e voi delle bambine, e nessuna bambina di undici o dodici anni può... AAAAAAAAAAARRRRRRRRRGGGGGGGHHHH!!!!" Non finii di parlare perché fulminea, quando mi ero posto davanti a lei per sovrastarla e darle la sculacciata che meritava, Federica, con lo sguardo serissimo e incazzatissimo, approfittando del fatto che tenevo stupidamente le mani sui fianchi in gesto di sfida, aveva semplicemente allungato una mano afferrandomi e stritolandomi i genitali. Lanciai un urlo selvaggio e poi mi piegai in due devastato, sbattendo i piedi e sputando tutta l'aria che avevo nei polmoni, ma la piccola peste non lasciava i miei poveri gioielli, coperti solo da quel costumetto da bagno che fra l'altro rischiava quasi di sbriciolarsi in quella morsa terribile. Un dolore atroce. Le altre scoppiarono a ridere come streghette. Non si aspettavano quella scena, erano tutte preoccupate per quello che poteva succedere alla loro amichetta, e contrariamente a tutte le previsioni era Federica invece che stava conducendo il gioco. L'avevano vista partire fulminea con la mano e segnare un vantaggio decisivo, e scoprivano in quel pazzesco pomeriggio come una bambina in bikini può tranquillamente distruggere un diciottenne senza problemi a dispetto delle credenze sul sesso forte... e con una mano sola! Lo stavo scoprendo anche io in quel momento, mi ero accostato a lei con presuntuosa boria e nel far questo non avevo tenuto conto di proteggermi le palle da quella che ritenevo solo una bambinetta che avrei sculacciato a piacimento. Ora il dolore mi stava insegnando una clamorosa verità. Gracidai una umiliante supplica. "Noooo...... noooooooo........ lasciami....... non puoi farmi fare questa figuraccia per giunta davanti alla mia sorellina che sta ridendo come una pazza.... noooooooo!! MI fai maleeeee!!! Ritiro... RITIRO TUTTO QUELLO CHE HO DETTOOOOOO!!!" Non avevo dignità, volevo solo che mi lasciasse! "Adesso ti faccio vedere io, signor sesso forte, cosa ti fa questa bambina di dodici anni!!!!" Continuò a stringere con ferocia, mentre io stavo diventando viola e piangevo come un bambino (io!!!). Mi piegai in due sempre di più, cercando di tenere sollevata la testa per guardarla negli occhi, allo scopo di commuoverla e farmi lasciare. "Ti supplicoooo.... ti scongiurooo.... ti pregoooo... ti IMPLOROOOO!!!" "Ahahahah!" rise mia sorella "non ti vergogni, fratellone? Ti stai facendo battere da una bambina! E la supplichi pure! Aahahahahhaha!!!" "Non guardare... TU NON GUARDAREEEE!!!" Federica le sorrise e strinse ancora più forte, ed io lanciai urla inarticolate con una voce sempre più acuta, mentre calde lacrime cominciarono a scorrermi sul viso. Potevo solo subire, nessuna reazione era consentita, quella bambina in bikini blu elettrico mi stava dando il fatto mio con una sola mano, ed il fatto di avere indosso solo quel minuscolo slip da bagno, per giunta sempre sull'orlo di rompersi e scivolarmi via (che vergogna definitiva se fosse successo!), non faceva che peggiorare la situazione. Anche Fede e le altre erano in costume da bagno, nei loro microscopici bikini, ma la loro situazione di palese superiorità rendeva sconfortante il confronto fra i nostri corpi (per non parlare del confronto col corpo di Francesca... imbarazzante per un maschio diciottenne!). Con la mano libera, la piccola peste cominciò a premermi il naso, e poi a grattarmi col dito indice sotto il mento come fossi un cucciolo, canticchiando umilianti canzoncine di scherno. "Allora, signor sesso forte, hai qualche problema contro una bambina?" "ODDIOOOOOO NOOOOOOOOOOO PIETAAAAAA'!!!" Le altre ci si fecero intorno e ammirarono la scena da vicinissimo. Mia sorella, addirittura, si chinò ad osservare da pochi centimetri la presa fra le mie gambe. Era ancora più imbarazzante. "Ehi, lo hai preso proprio dal punto giusto, Fede! Ahahahahahhaha!" "Ehehehe, che ci volete fare, i maschi presuntuosi e prepotenti io li tratto così, tutti! Credono di essere tanto forti ma poi arrivano a diciotto anni e una bambina di dodici gli dà una lezione che non dimenticano! Vero maschietto?" "Pietà... Federica, abbi pietààààà!!! STO IMPAZZENDO... bastaaaa!!!" Con mia sorella che se ne stava sempre con gli occhi a tre centimetri dalle mie palle ingabbiate nella stretta poderosa della sua amichetta, e il mio povero pisellino che stava quasi per venir fuori dal costumetto da bagno ormai allo stremo, l'umiliazione stava diventando colossale. Lilli addirittura prese a fotografare la scena col suo cellulare, ovviamente nelle pause fra una risata spanciante e l'altra! Stavo facendo una figuraccia mostruosa alla presenza di quella sexy ragazzina che mi piaceva! Dopo dieci minuti di morsa, durante i quali avevo intervallato le urla e i pianti con umilianti suppliche senza esito, Federica, ormai soddisfatta e certa di avermi indecorosamente domato e ridotto a più miti consigli, mi lasciò, ed io mi afflosciai come un sacco vuoto. Quando finalmente mi permise di accasciarmi al suolo, mi posò un piede addosso, le mani sui fianchi, e disse"allora, signor sesso forte, abbiamo il permesso o no di andare avedere il DVD alla Pro Loco?" "Sì... sì... pietà... andate dove volete... DOVE VOLETEEE!!!" Finalmente, dopo che mi lasciò, io potei stramazzare completamente al suolo tenendomi le mani fra le gambe, col costume da bagno talmente distrutto da quella presa ferrea della bambina, che quasi era rimasta la forma delle sue maledette cinque dita impietose! Avvertivo l'inferno nelle palle e piagnucolavo senza vergogna, anche se il mio volto era rosso porpora per l'umiliazione subita. "Ora, prima di andare dove vogliamo noi senza che tu possa farci niente, un'altra piccola punizione per te!" "No... no... che intenzioni hai?" "ragazze, passatemi la borsetta coi trucchi! Ha detto che Ikaro sembra una ragazza, vero? Ebbene, ora gli farò vedere io chi è che sembra una ragazza!" "NOOOOOOOO!!!!!!!!!!" Fra le risate delle vipere, Federica mi mise phard, cipria, fondotinta e rossetto! Il dolore era così atroce che non riuscivo nemmeno a muovermi per impedirglielo, e anche se ci fossi riuscito avevo troppa paura che la belva mi afferrasse di nuovo dalle palle! Meglio non contraddirla! "Ora noi andiamo alla Pro Loco... ci metteremo in topless e guarderemo sul maxischermo quel DVD... tu te ne starai qui buono buonino... vero?" Ero un pupazzetto truccato da ragazza, piagnucolante e stramazzato a terra come un vermiciattolo. "Sì... sì... pietààààà!!!!!!!!" Le sentii avviarsi alla porta, battendo il cinque a quella vipera dal fisichetto già sinuoso che aveva messo KO un maschio di 18 anni senza nemmeno spettinarsi il caschetto di capelli nerissimi, e ridere forsennatamente per la scena che avevano appena visto. Lilli, proprio lei, si girò a dare un'ultima occhiata, lanciandomi uno sguardo divertito che mi gelò il cuore. Rideva di me! Avevo fatto quella figuraccia proprio davanti ai suoi occhi! Il suo splendido fondoschiena sculettante fu l'ultima cosa di loro che vidi. Le sentii allontanarsi. Io ero sempre impegnato a starmene per terra piagnucolante. Mi ci volle una mezz'ora per riprendermi. Man mano che il dolore passava, cresceva la furia nei confronti di quella ragazzina che mi aveva umiliato davanti a mia sorella e alle sue amichette. Volevo vendicarmi. Dovevo farlo subito, affrontarla appena fossero ritornate, non potevo lasciar passare altro tempo prima di lavare quell'onta incredibile.Dovevo recuperare il mio orgoglio di maschio e riscattarmi davanti a Lilli, se volevo avere speranze di farla innamorare di me, quando avesse avuto 14-15 anni (e probabilmente sarebbe cresciuta ancora in altezza e sarebbe andata in giro coi tacchi sotto la minigonna... col risultato che l'avrei guardata dal basso verso l'alto, arrivandole a malapena alle tette! Dovevo conquistarla ORA, prima che il suo probabile sviluppo fisico rendesse devastante per il mio ego l'accostamento dei nostri corpi e le facesse capire che non ero degno di lei). Finalmente le sentii tornare. Stavano ancora ridendo. Persi tempo a rialzarmi con una certa fatica, quando sentii aprire la porta di casa, e appena riebbi un po' di forze mi precipitai all'ingresso gridando "ti distruggo!!!", piombando in mezzo alle viperette. Fui sconvolto dalla visione: erano tutte ancora in topless, rivelando corpi già maturi per la loro età.Non si erano rimesse il reggiseno, tornando dalla Pro Loco!!! Francesca, la stella della ginnastica, aveva una muscolatura che appariva ancora più impressionante senza la parte di sopra del bikini: scoprii sgomento che le sarebbe davvero bastato gonfiare un solo bicipite per umiliarmi senza nemmeno sfiorarmi. I suoi addominali erano una vera tartaruga da combattimento! Lilli e mia sorella erano stupende, tette piene e sodissime, pancini piatti, muscoletti guizzanti. Simona e Angela erano sulla porta, le loro tette puntate contro di me come missili: capii definitivamente perchè erano le "dive" della scuola, con quelle curve. Mancava proprio Federica. "Dov'è...? Dov'è... quella... strega?" dissi ancora confuso e balbettante per quel tripudio di tette (e muscoli, nel caso di Francesca), dimenticandomi peraltro che ero ancora truccato con rossetto phard e fondotinta. "Proprio qui dietro!" disse la voce di quella diavolessa, venendo dalle mie spalle, mentre una manina impietosa, da dietro di me, si insinuò fra le mie gambe, afferrò e strinse. "NOOOOOOO!!!!!! Non valeeeeeeeeee.... AAAAAAAARRGGGGGGHHHHH!!!!" Le ragazze scoppiarono in un'altra risata irrefrenabile. Il dolore atroce era tornato... altro che vendetta! La piccola peste era nascosta, prevedendo la mia reazione, e mi aveva preso alle spalle, infliggendomi di nuovo l'indecorosa presa dai testicoli che mi aveva messo KO la prima volta. Stavo perdendo ancora contro Federica! E allora cosa mi sarebbe successo, se ad affrontarmi fosse stata la ciclopica Francesca??? Le risate delle streghette salirono alle stelle. "Ragazze, che ne dite, attuo il piano che vi ho detto prima?" "Sì, Fede... sì!" dissero le streghette all'unisono. "No... NOOO!!! Cosa hai in mente...? Dove... dove mi portiiii??? Che intenzioni haiiii???" La piccola peste cominciò a trascinarmi, tenendomi dalle palle, verso la stanza da letto, dicendo alle sue amichette "torno subito, preparatevi alla sorpresina!". Piagevo ed urlavo, giurando che non avrei più osato mettere in discussione la sua schiacciante superiorità, ma non ci fu nulla da fare: la porta della camera da letto si chiuse alle nostre spalle, con le altre che erano rimaste fuori ad aspettare la sorpresina promessa da Federica. Quale maledetto piano aveva architettato per umiliarmi ancora? "Ti prego... lasciamiiiii!!! Non resistò piùùùù!!! Che doloreeee!!!" "Allora, maschietto... ora siamo solo tu e io qua... vediamo chi è il vero sesso forte... vediamo cosa sai fare per battere un piccola tenera indifesa bambina di dodici anni!". Passò la presa ferrea dalle palle al mio povero pisello in erezione (a causa dei topless delle viperette), che ormai era uscito dal costume, stringendolo con forza, e con la mano libera cominciò a schiaffeggiarmi ferocemente i testicoli. Provai a reagire, ma il dolore era troppo intenso e la sua grinta di gran lunga superiore alla mia. Piangevo e volevo solo che la smettesse. Non potevo che urlare e piangere, in effetti. Non c'era altro da fare... per incredibile che fosse, ero totalmente alla mercè della dodicenne. le streghette fuori dalla porta mi sentivano singhiozzare e implorare, e ridevano come matte. "Ehi, fratellone, va tutto bene lì dentro? Non è che le stai prendendo ancora da una bambina, vero? Lo sai qual è il suo piano? ha un'idea proprio carina!" "Sì, ragazze, e sto quasi per metterla in pratica... il pisellino è già fuori ormai e lo tengo in pugno! E' GIUNTO IL MOMENTO DI TOGLIERGLI IL COSTUME E TRASCINARLO NUDO IN MEZZO A VOI! L'ho promesso e lo farò!" "NOOOOOOOO!!!!!!!!! Non puoi dire sul serio... non ci puoi riuscireeeee!!!" Invece ci riuscì. Mi tirò giù lo slip, che scivolò fino alle caviglie nonostante la mia disperata e vana opposizione. Due ceffoni sul viso e altrettanti nelle palle, sempre mentre con la mano destra mi stringeva il pisello, mi misero a posto. Due pestoni mi fecero sollevare per il dolore acuto prima il piede destro e poi il sinistro, e gli slip mi caddero completamente a terra. Il mio povero costumetto volò via, scalciato dalla piccola peste, ed io mi ritrovai nudo, con il pisello in erezione stretto in mano a quella piccola belva, le mie palle esposte ai suoi ceffoni, pronto per l'ennesima figuraccia. "No... NOOO... non puoi trascinarmi nudo in mezzo a loro!!! Sarebbe troppooooo!!!!" "ah sì? Impediscimelo allora! Forza!" Impedirglielo? Federica faceva esattamente quello che voleva lei, senza che potessi fare alcunchè! Cominciò a trascinarmi ed io non potei che seguirla, sempre implorandola di non espormi a quella umiliazione mostruosa. La porta si aprì, e noi due uscimmo, lei davanti trascinandomi dal pisello, io dietro piegato in due, col naso quasi all'altezza del fondoschiena di quella virago di dodici anni in topless, piangendo ed implorando di non sottopormi a quell'umiliante situazione, in mezzo alle altre viperette, che esplosero nella più fragorosa risata e nel più devastante applauso. Il mio ego era ormai distrutto. "So... sono... n-n-n-udoooo!!!!!! NOOOOOOO!!!!!!!!!" Le ragazze celebrarono il trionfo di Federica, la devastatrice di maschi. Lilli le sollevò il braccio sinistro, in segno di vittoria, gridando "rgazze, ecco a voi la vincitrice!", mentre con l'altra mano la peste ancora stringeva i miei poveri gioielli e il mio pisello ormai violaceo. Mia sorella ridendo prese a darmi pizzicotti sul culo, oltre che sonore pacche. A pensarci, che vergogna immane! La mia sorellina dodicenne faceva quello che voleva al mio culo nudo! E io non potevo che sperare che Federica non le mettesse a disposizione, a maggiore umiliazione, anche le mie nudità anteriori. "E adesso ti trascinerò davanti a ciascuna di loro, una per una, a farti ammirare da vicinissimo, caro il mio sesso forte!" "No... nooo!!! Dalle altre sì... ma non trascinarmi davanti a mia sorella... e soprattutto davanti a Lilli!!! NOOOOOOOOOO!!!!!!!!" Le altre capirono che avevo un debole per la biondona e risero ancora senza fermarsi... compresa lei. Come potevo sperare di piacerle, se facevo quella figuraccia in sua presenza? "Invece ti porterò davanti a tutte... a cominciare da... Lilli! Ehi, Lilli, te lo porto lì!" La bionda continuò a ridere come una pazza e fotografare la scena, mentre Federica mi trascinò da lei tirandomi dalle palle e dal pisello nudi nonostante le mie implorazioni. Il sorriso fantastico della magnifica biondona, il suo topless orgoglioso e superbo, i suoi occhioni azzurri... fu troppo!!! Scoppiai a piangere a dirotto, indecorosamente. Fu così anche con le altre, che una per una si godettero la scena di me che venivo trascinato dal pisello da Federica presso ciascuna di loro. e per ultima Fede lasciò la ginnasta. Il loro piano aveva altri sviluppi. Francesca mi si mise davanti. "Ragazze, credo che manchi ancora un'ultima umiliazione" disse la colossa, gonfiando i muscoloni pazzeschi. Aveva messo delle scarpe con zeppe alte, e mi superava anche in altezza, ora. "Nooooo!!!!!!" "Ahahahahah, sì, Fra, fagli vedere cosa sai fare!" Federica mi lasciò finalmente dalla presa in mezzo alle gambe. Non ebbi nemmeno il tempo di tirare un sospiro di sollievo, perché la ciclopica ragazzina ginnasta, l'immensa Francesca, si chinò, snudò i muscoloni da fiera, mi sollevò da terra, nudo com'ero, e mi tenne in equilibrio sopra la sua testa con una mano sola, mentre con l'altro braccio eseguiva pose terrificanti gonfiando orgogliosa il suo erculeo bicipite, fra gli applausi ammirati delle altre vipere. Lilli, con mio grave scorno, le mandava persino dei baci! Proprio Lilli, che sognavo di far innamorare quando sarebbe cresciuta d'età ancora qualche anno! Si poteva quasi dire che una ragazzina dodicenne più forte di me mi stava "rubando" la ragazza! "Mettimi giùùùùùùùùùùù!!! Che vergognaaaaaaa!!!!!!!" Un coro incessante di risate accompagnò quella impressionante esibizione di forza femminile. Francesca era uno spettacolo. Continuava a ripetere pose muscolari impressionanti tenendomi sollevato con una mano. Dall'alto, osservavo quel tornado di muscoli, quel bronzo di Riace in miniatura con le tette, e restavo sgomento. Quella doveva essere solo una bambina...!!! Lilli le si avvicinò e le diede un bacio, non resistendo più. Fu la disfatta totale per me. Quando finì tutto e le amichette di mia sorella andarono via, la mia vita era definitivamente cambiata. Quel giorno evitai mia sorella tutto il tempo, per la vergogna, nascondendomi sotto il letto. Non volevo nemmeno incrociare il suo sguardo! Quella sera, quando mi rintanai nella mia stanza dopo aver evitato la mia sorellina pestifera per tutta la serata, mi chiusi dentro, credendo di essere in salvo, e riflettendo su come avrei potuto fare per riuscire a salvarmi in quel modo per tutte le sere degli anni a venire. Ed invece... Non avevo ancora acceso la luce, che una voce dal buio mi raggerlò:"benvenuto, fratellone!". La piccola peste era GIA' nella mia stanza! Mi lanciai verso l'interruttore, singhiozzando disperato, ma non feci in tempo. Nel buio, una mano mi afferrò dal bordo del pigiama, spogliandomi completamente mentre ancora ero in confusione. Via i pantaloncini, sotto i quali non portavo nulla. Via la maglietta, volata via senza che nemmeno capissi come. C'era riuscita in pochi secondi, ed al buio! Nudo come un verme, non potevo certo accendere la luce e farmi vedere ancora da lei senza niente addosso! "No... noooo!!! Non voglio essere nudo!!! Non puoi esserci riuscita davvero!!!" Fu lei ad accendere la luce, beffarda. Era ancora in topless. Due tette fantastiche e un corpo già splendido per la sua età, ed al confronto un mollusco fratellone che teneva le mani davanti al pisello per coprirsi le nudità. Avvampai di vergogna. "Non può essere... io... tu... un maschio di diciotto anni NON può perdere contro la sua sorellina di dodiciiiiiii!!!" Si piazzò davanti a me guardandomi con compatimento. "Sai, fratellone, è stata una giornata molto istruttiva oggi" disse... "Federica mi ha insegnato che sei deboluccio, altro che sesso forte!" E nel dire questo lanciò in aria i miei pantaloncini, e approfttando del fatto che tolsi le mani da in mezzo le gambe per cercare stupidamente di prendeli al volo, velocissima mi afferrò e spremette i testicoli nudi con una mano... mi piegai come al solito, lanciando un urlo soffocato, e i pantaloncini finirono a terra, lontanissimi da noi... ma non era finita... con mia grande sorpresa mi lasciò e, mentre mi massaggiavo disperatamente le palle doloranti... "e c'è dell'altro... quella forzutona di Francesca mi ha insegnato..." e si chinò "che sei..." mi sentii afferrare dalle gambe e dalla vita... "...molto, molto..." che stava succedendo? Non poteva essere vero...! "Molto, molto LEGGERO!!!" E nell'umiliazione più totale mi sentii sollevare dalle gambe e caricare in spalla da mia sorella di dodici anni, nudo, penzolante dalle sue spalle, portato in giro per la stanza dove e come voleva lei. "NOOOO! Tu non hai i muscoli di Francesca! Non è possibile che tu riesca a fare... questo!!! Non... non può essere...NOOO!!! METTIMI GIUUUU'!!!" Mi distrusse per tutta l'ora successiva, altro che mettermi giù. Fui portato nudo sù e giù per la stanza come se non pesassi nulla, e quando fui messo finalmente giù, la mia sorellina in topless mi inflisse un'altra umiliante serie di sconfitte nella lotta e persino nel braccio di ferro, trascinandomi per il pisello in ogni angolo della camera senza che io potessi reagire in alcun modo contro la sua inaspettata forza fisica e la sua grinta da vendere! Ad un certo punto, mentre ero ormai inebetito, mi afferrò la testa, se la mise in petto, ed agitandosi mi prese letteralmente a schiaffi con le tette!!! Quella fu solo la prima di un'infinita serie di notti di sconfitte contro mia sorella. Una serie infinita che continua ancora oggi che lei di anni ne ha quattordici, ed entusiasta si è costruita in palestra un fisicone da urlo, su sprone di Francesca, che ha "muscolarizzato" anche le altre amichette, allenandole e facendole diventare super. Arriva l'ennesima notte... mi preparo ad essere battuto, spogliato e sollevato da mia sorella quattordicenne, ed a penzolare indecorosamente dall'alto, col muso fra le sue tette, implorando la sua pietà. Una mano sta aprendo la porta della mia stanza... una colossa muscolosa di quattordici anni in topless, muscoloni e tettone come cocomeri da fiera, sta entrando... sorride... è il doppio di me in muscoli, potenza, altezza (è cresciuta ed usa i tacchi!!!)... si sta avvicinando l'ennesima sconfitta.... noooooooooooo!!!!!!!!!!