Con la nonna e la cugina, i malintenzionati non hanno speranza.   Pino, 17 anni, non avrebbe mai creduto di essere nipote e cugino di due autentiche lottatrici, due belve sotto le cui mani nessun uomo passa indenne. Eppure non hanno fisici spettacolari, la cugina, 23 anni, è alta 1,60 per 65 chili, la nonna, 66 anni, 1,62 per 70 chili. È capitato quest'estate: erano in vacanza a casa della nonna, una villa in campagna con un grandissimo giardino (la nonna è imprenditrice e molto facoltosa) nel quale si trascorrevano interi pomeriggi a chiacchierare. Una sera, verso le 20, i tre notano un'auto blu con 3 uomini a bordo che passa per varie volte davanti al cancello, cosa strana perché li intorno non ci sono altre abitazioni per un raggio di circa 2 chilometri. Pensando a gente che cercava la strada giusta non si preoccupano e non ci fanno più caso. Ad un tratto, verso le 20,30, l'auto ripassa, rallenta e si ferma poco distante dal cancello. I tre occupanti indossano dei passamontagna. Pino e le due donne capiscono che stanno per subire una rapina, e si rifugiano in casa, da dove chiamano la polizia. Ma il telefono è fuori uso, e non c'è in zona campo per il cellulare, per cui si nascondono al piano superiore. I tre intanto, rotta una finestra, entrano in casa e cominciano a frugare ovunque, poi uno si sposta al piano superiore. Allora inizia lo show. La nonna, nascosta dietro un muro, appena il rapinatore passa, esce allo scoperto e gli assesta un calcio laterale in pancia, poi una ginocchiata in faccia e infine un pugno tremendo che lo manda giù dalle scale. Gli altri due , vista la scena, armati di taglierini salgono su. Intanto anche la nonna e la cugina, fatto nascondere Pino, si armano con bastoni metallici che servivano per tenere ferme le tende. Appena i due entrano nella camera, le donne, appostate ai lati dell'ingresso, li accolgono con bastonate allo stomaco e in faccia che li stendono al tappeto. I taglierini, caduti a terra, vengono spinti dalla cugina sotto un pesante mobile. Armi pari. Uno si avventa sulla nonna, ma un calcio al basso ventre lo inginocchia al suolo. La cugina intanto si lavora l'altro: dopo aver facilmente schivato due pugni grazie alla statura notevolmente più bassa, 20 centimetri circa in meno del ladro, parte all'attacco con un calcio in pancia e una ginocchiata al petto. Il ladro si china e la donna gli assesta un doppio pugno in testa e lo mette ko. Intanto la nonna, bloccata alle spalle dal terzo, gli afferra il braccio, si china in avanti e lo scaraventa sul pavimento. L'altro le si getta contro ma la nonna schiva l'attacco e, giratasi di colpo, piazza una gomitata terribile nel petto dell'uomo, e degli inequivocabili scricchiolii testimoniano qualche costola rotta. I tre sono malridotti, uno sanguina dal naso, l'altro si tiene il fianco devastato dalla gomitata dell'anziana lottatrice, perché ormai è chiaro che le due non stanno improvvisando nulla. Tentano un ultimo attacco, ma le due donne, unite insieme, scaricano sui tre una gragnola di colpi di ogni tipo. Uno inginocchiato a terra cerca di prendere il taglierino sotto il mobile ma il piede della nonna gli riduce la mano ad una bistecca al sangue. Poi un calcio in faccia lo allontana dall'arma. Due tentano un'ultima volta di bloccare la cugina ma la ragazza si china e scarica una impressionante serie di pugni ai genitali dei due uomini che gemono dal dolore prima di abbattersi al suolo. Sono finiti, ormai, e fortunatamente raccolgono le ultime forze per scappare a rotta di collo verso la macchina, che parte a razzo verso l'autostrada. Testimone della lotta solo una poltrona sfasciata e le macchie di sangue sul pavimento, non certo delle donne. "Dai Pino, esci, è tutto concluso, li abbiamo stroncati" dice la nonna, e Pino esce dal suo rifugio dietro un divano, con una espressione di vergogna e una vistosa macchia davanti al bermuda. "Ma che ti è successo?" ridacchia la cugina. "Si è eccitato per la lotta che ci ha visto sostenere, vero?" fa la nonna. "Ehm... io... non credevo che... appena vi ho viste dominare quei tre mi sono toccato e... squizz!". Le due donne ridono di gusto, mentre la nonna apre un armadietto dove sono contenute innumerevoli premiazioni e due kimono con la cintura nera. GIOVANNI