Piccola ma grande 21 By Max, enjoy_4_u@hotmail.it Sonia... una vita in evoluzione "S� ti prego", per Sonia sentire un ragazzo che la pregava di strizzargli le palle a quel modo, oltretutto in un luogo pubblico era una sensazione indescrivibile, doveva cercare di controllarsi, non voleva che li scoprissero, per ora ad un occhio esterno non spiccava nulla di strano, il ragazzo sembrava semplicemente con la testa appoggiata alla sua spalla, uno slancio affettivo, nulla pi�. Non si vedeva la mano di lei infilata nei suoi pantaloni, nei suoi slip, non si vedeva che quella mano stava spremendo i testicoli del ragazzo, e non si vedeva la sua mano tra le gambe di lei, che le aveva automaticamente aperte per permettergli di sentire la sua micia calda e bagnata, non si vedevano ("ohhh che fa?" pens� Sonia) le sue dita che cercavano di farsi largo nel suo buchetto, senza incontrare peraltro grande resistenza, anzi.. gli umori di Sonia erano abbondanti in quel momento, ed avevano ben lubrificato la sua micina vogliosa. Era difficile trattenersi, difficile perch� avrebbe voluto spremerle con forza, fino a far gemere ad alta voce il ragazzo, ma non poteva, ed in definitiva non voleva nemmeno fargli troppo male. Ma le era difficile pensare, perch� le emozioni la stavano travolgendo, iniziava a stringere pi� forte le palle del ragazzo, le sentiva distintamente nella mano opporre resistenza alla sua stretta, passare dall'essere morbide e cedevoli, al duro dato dalla pressione. Sentiva il suo respiro farsi sempre pi� rapido e strozzato sulla sua spalla. Le sue dita dentro la sua micina non la aiutavano certo a controllarsi, anzi, contribuivano a farle perdere la testa. In un attimo di lucidit� lasci� andare a malincuore i gioielli del ragazzo e gli sussurr� "Tira via la mano ti prego, non resisto" Il ragazzo sfil� le dita dalla vagina di Sonia, lasciando la mano appoggiata ad essa "Oh che bello" ripeteva sottovoce "oh che bello.. oh che bello.. perch� hai smesso?" gli domand� "Perch� se no ti avrei fatto urlare scemo" gli disse con un tono non canzonatorio, ma affettivo, "stavo perdendo la testa!" "Anch'io. Sei un lago l� in mezzo" le disse accarezzandole le grandi labbra. Sonia si lasci� sfuggire un immediato gemito di piacere, era molto su di giri "Senti io abito qui vicino" le disse lui, "e non c'� nessuno in casa oggi... che ne dici?" "Ci stai provando ragazzo?" ridacchi� lei accarezzando la sua asta dura "Sto verificando se questa splendida dea che ho accanto, cos� bella ed eccitata" continu� lui stando al gioco ed accarezzandole la micina depilata, "ha voglia di perdere la testa e farmi urlare a causa di ci� che mi penzola tra le gambe" concluse "Potrei godere solo con queste parole" gemette Sonia, "non ho molto tempo oggi, ma accetto con piacere il tuo invito" prosegu�, "sar� un ottimo modo per conoscerci un po', anche se ammetto che non ho molta voglia di parlare, ma di godere!" "Andiamo allora, che la fermata � qui ormai" fece prendendola per la mano che aveva ancora nei pantaloni e tirandola fuori "coprimi un po' per�" aggiunse sorridente ed indicando la sua vistosa erezione. Sonia si mise in modo di coprire il pi� possibile il ragazzo, aiutata per loro fortuna, dalla pochissima gente presente. Lo stuzzic� mentre erano davanti alle porte in attesa che il bus si fermasse per farli scendere, accarezzando quel pene duro. "Hai davvero una gran bella mazza" ridacchi� "E tu un fisico davvero niente male" fu la sua risposta, accompagnata ad una palpata del sedere di Sonia. Finalmente i due ragazzi scesero dal mezzo pubblico e si avviarono verso la casa di lui, lei era sempre in una posizione di "copertura", appena davanti a lui, che la guidava verso la loro destinazione. Fu una liberazione quando finalmente si chiusero la porta di casa alle spalle "Benvenuta a casa mia" le disse cingendola da dietro ed appoggiando il suo pene ancora molto duro al suo sederino, mise le mani sui seni, palpandoli con dolcezza, "come sono belli" "Grazie" fece Sonia, "anche per il complimento" Inizialmente rest� ferma l� immobile, a godersi il massaggio di quelle mani sul suo seno, ad apprezzare l'erezione che le spingeva dritta in mezzo alle natiche, muoveva piano il sedere, giusto per stuzzicarlo un po'. "Spogliami" gli fece poi, "voglio stare nuda" Lui non se lo fece ripetere, ed in pochi secondi le aveva gi� sfilato tutto, lasciandola in reggiseno. S� scost� per ammirare quel sederino cos� bello, tondo, sodo, le gir� intorno per ammirare la sua micina, stupenda, perfetta, la pelle liscia e bagnata "Sei meravigliosa" le disse sincero. "E questo non lo togli" fece lei indicando il reggiseno "Ma certo" e subito si avvicin� per sganciarlo e liberare quei bei seni. Quando li ebbe davanti rimase imbambolato ad osservarle, com'erano belle "Sembra quasi che tu non abbia mai visto un seno in vita tua" rise lei "Cos� bello mai" fu la sua sincera risposta, che fece ammutolire ed arrossire violentemente Sonia "Ma capirai" cerc� di alleggerire lei, "sono solo due tette" disse soppesandole con le mani Lui ridendo si scost�, e rapido abbass� pantaloni e slip "e questo � solo un pene con due palle, ma tu mi hai detto che � molto bello, quindi" Sonia fiss� lo sguardo sul pene duro del ragazzo, che svettava verso di lei, era davvero un bel pene, lungo e largo, invogliava a prenderlo in bocca per succhiarlo, mordicchiarlo, leccarlo.. pi� di tutto l'attiravano per� le sue palle.. cos� belle penzolanti, ben visibili grazie al pene duro "Voglio prenderti a calci nelle palle" disse lei con lo sguardo fisso su quei bei testicoli "Davvero?" "S�!" disse estatica Sonia, "voglio prenderti a calci nelle palle! Voglio sentirle schiacciarsi contro i miei piedi! Voglio sentirti gemere! Voglio....." e dopo un po' di pausa "...voglio farti male alle palle, posso?" Il ragazzo muoveva il suo pene a quelle parole, in un modo che incantava Sonia, sembrava che facesse "forza" indurendolo a tratti di pi� "Non aspetto altro" le disse, "ti prego.. aspetto i tuoi calci nelle palle da quel giorno in piscina" continu� scalciando via i pantaloni ed allargando le gambe, "ho sempre sognato un momento come questo, fammi male alle palle!" Sonia si mise in posizione, quasi tremava dall'emozione, appoggi� il suo piedino ai testicoli esposti, li soppes�, li spinse un po' con le dita "Come sono belli" E continu� a stuzzicarli, poi tir� indietro la gamba e lasci� partire un calcio. Colp� le palle di collo, causando un bello schiocco sonoro, non fu un colpo particolarmente forte, il ragazzo sent� subito un po' di dolore montare, ma l'eccitazione, la situazione, tutto l'insieme era un ottimo "anestetico". Sonia diede un altro paio di calci simili, poi si ferm� a guardarlo, riassaporando la sensazione delle palle contro il piede, dei suoi "uff" in risposta, era tutto un fremito, stranamente super eccitata da tutto quanto, molto pi� di quanto avrebbe mai immaginato, sembrava una ragazzina adolescente alla sua primissima esperienza minimamente intima con un ragazzo, le veniva quasi da piangere dall'eccitazione. Era un misto di emozioni contrastanti, emozioni che non aveva provato quel giorno in piscina e che non si spiegava in quel momento.. cosa succedeva? "Tutto bene" le fece il ragazzo Sonia annu� in silenzio, lui intu� che era in un momento particolare e di slancio l'abbracci� baciandola sulle labbra, senza lingua, la strinse a se, la coccol�. In quel momento non c'era una minima traccia sessuale, nonostante il suo membro duro spingesse contro la micina bagnata fradicia, riuscendo anche ad infilarsi appena tra le grandi labbra Le prese il viso tra le mani e le disse ancora con una dolcezza infinita "tutto bene?" Sonia mise le mani sulle sue, "S�, no... non lo so" fu la risposta incerta della ragazza Le sue mani presero ad accarezzarla il viso, "dimmi tutto, con le parole che riesci a trovare" "Ho paura" fece lei dopo qualche secondo, dando sfogo ai suoi pensieri "Paura?" "Paura... voglia... desiderio.. paura.." disse rapida, "voglia di colpirti con forza le palle, paura di farlo troppo forte, voglia di farti male, paura di farti troppo male" parlava ormai a macchinetta senza guardarlo negli occhi, lo sguardo basso, "voglio colpirle, lo voglio con tutta me stessa, ma se poi ti faccio male? Tu mi hai detto di farlo, di colpirle, di farti male, ho capito che ti fa in qualche modo godere questa cosa, che ti eccita, lo dice il tuo uccello duro, ed io voglio farti godere, perch� sapere che ti piace, fa godere me ancora di pi�!" Ormai non aveva freni, una lacrima prese a solcarle il viso, "le voglio colpire, voglio sentirti gemere, perdere le forze per i colpi l� in mezzo, lo desidero da giorni, lo sogno tutte le notti.. ma non so perch� in questo momento ho paura, in pratica non ti conosco, eppure mi sembra di conoscerti bene, sono qui nuda con te, che ti voglio, e voglio fare tante cose, eppure non voglio esagerare, ho paura, ho pau.." Il ragazzo la zitt� con un dito sulle labbra, Sonia alz� finalmente lo sguardo, incontrando il suo, pensava di trovare uno sguardo da presa in giro, pensava di farlo scoppiare a ridere, pensava che la prendesse in giro, si sentiva stupida, lei lo aveva stuzzicato ed ora era l� che aveva pi� paura di una bimba di tre anni che non vuole dormire senza una luce accesa. Quello che vide invece fu uno sguardo inatteso.. pieno di dolcezza, di..affetto? Possibile che la guardasse cos�? "Sei cos� dolce" esord� lui asciugandole la lacrima con un dito, "cos� dolce" ripet�. L'abbracci� ancora, forte a lungo, Sonia rimase cos�, il viso appoggiato alla sua spalla, un singhiozzo silenzioso ogni tanto, le sue mani che le accarezzavano dolcemente la testa, la schiena. Pian piano la crisi pass�, Sonia si calm�, il suo respiro torn� normale e cominci� a sentire ancora le sensazioni pi� fisiche, sentiva la sua erezione premere sulla sua micia "oh com'� vicino", sentiva il suo respiro caldo, i brividi piacevoli dati dalle sue mani che le accarezzavano la schiena, avvert� i piccoli baci sul collo che le dava, e le scariche di piacere che le causavano. "Senti" le disse quando pens� che lei fosse sufficientemente tranquilla, "se per qualche motivo non te la senti, non siamo obbligati. Non dobbiamo fare nulla che non vogliamo. Io ti desidero e desidero tutto quello che hai detto, desidero i tuoi calci, � un bisogno quasi fisico, mi farai male, � normale che le palle facciano male se colpite, ma sono sicuro che sar� solo un gran piacere per entrambi, ma solo se te la senti, senza paure, senza timori." Sonia taceva, assimilando ogni parola, facendosi cullare dalla sua voce. "Sai", prosegu�, "quella volta in piscina, quando ci hai detto che ci avresti mostrato le tue intimit� se ti lasciavamo colpire l�, sono rimasto stupito, ho pensato 'possibile che abbia trovato una pazza come me?'", Sonia cap� subito che il pazza non era dispregiativo, anzi... "E quando sono venuto da te, avevo paura, pensavo mi cacciassi via, ed invece.. invece mi hai rifilato due gran bei calci nelle palle" la sua voce aveva una sfumatura ironica e divertita che contribuiva a calmare e ad eccitare ancora Sonia, "� stato bellissimo.. credevo di venire solo con quei due calci.. quando poi mi hai regalato quel pompino.." e dopo una pausa di qualche secondo, "credo che quella giornata sia attualmente sul gradino pi� alto delle pi� belle giornate della mia vita!" concluse sincero Sonia ridacchi� e si stacc� un po' da lui "davvero?" "Davvero" "Non hai pensato che potevo essere una pazza maniaca, prendere a calci uno sconosciuto, fargli un lavorino di bocca simile.." "Se tu eri pazza, io ero pi� pazzo di te, dato che sono venuto l� consapevole che una sconosciuta mi avrebbe preso a calci nei gioielli, anzi, ne ero ben felice" "Sei adorabile" fece lei sincera "S��, me lo dicono tutte" fece lui prendendola in giro "Scemo!" rise lei E dopo qualche secondo "vuoi ancora che ti prenda a calci nelle palle?" "Lo desidero quasi pi� che un pompino.." "Quasi? Se preferisci che te lo succhio..." sussurr� lei prendendogli l'uccello duro in mano Lui gemette di piacere immediato... "Sono sicuro che un pompino dopo che mi hai steso a calci nelle palle sia molto pi� eccitante e piacevole" disse gemendo di piacere per il massaggio che stava ricevendo, "per cui se a te non spiace, preferirei prima che tu mi colpissi nei gioielli, sempre che tu ne abbia ancora voglia.." concluse.. Sonia abbass� la mano sui suoi genitali, li afferr�... "s� ne ho molta voglia" disse dando una leggera strizzata, "resta un po' di paura.." Lui non rispose, abbass� la sua mano ad incontrare quella di lei, la avvolse, e dopo averle dato un leggero bacio a fior di labbra "Non avere paura... non avere paura" le sussurr� iniziando a stringere con veemenza la mani di lei, che conteneva le sue palle Sonia prov� un brivido di piacere e di stupore... dopo una decina di secondi sent� la sua mano lasciarla ed un "ti prego.." sussurrato... e cos� ruppe gli argini e serr� con forza le sue palle nella mano, sempre pi� forte, fino a sentirlo gemere di dolore, fino a che non inizi� a serrare le gambe, appoggiando la testa sulla spalla di le� "s����" diceva tra un gemito e l'altro... aumentando l'adrenalina in Sonia, che stringeva e stringeva... le sentiva pressate nel suo pugno.. e che sensazione strana che era.. strana e piacevole... Le sembrava di stringere fortissimo, ma lui continuava a gemere dei "s��" tra un lamento e l'altro... eccitandola di pi�, allontanando le paure che l'avevano avvolta prima... si stacc� da lui lasciando andare le sue palle a malincuore.. lui barcoll� un attimo stringendo le gambe "Apri quelle gambe avanti" fece lei decisa ma gentile, "non ho ancora finito, li vuoi no i miei calci nelle palle? O devo fermarmi" Lui fu lesto a tirarsi su, aprire le gambe ancora, con l'uccello duro che puntava verso di lei "assolutamente no" butt� fuori d'un fiato, "avanti, forza, voglio sentire i tuoi bei piedini colpirmi le palle!" Sonia sorrise e si mise in posizione, stavolta non saggi� la posizione delle palle, ma lasci� partire immediatamente un calcio nelle palle esposte, le prese bene, ma ancora non calciava forte... lui la incit� "pi� forte, ti prego" e Sonia prese pi� coraggio, aument� la forza calciando ancora... e ancora... ad ogni calcio lui incitava la ragazza a calciare pi� forte, cominciava a sentire un male piuttosto intenso, ma per il momento resisteva.. Lei lo guardava, rapita passava dal suo viso alle sue palle.. "ancora", "di pi�", "pi� forte ti prego", "s� cos�, � bellissimo". Sonia veniva travolta da quelle frasi, e lo accontentava, mentalmente contava, e quando lui si chin�, le mani sulle palle, all'ennesimo calcio, il pi� forte, che lo aveva colpito di punta alle palle, in modo piuttosto doloroso, automaticamente lei pens� "cazzo 14 calci". Nella sua mente per lei i calci erano stati tutti molto forti, doveva assolutamente farsi raccontare da lui tutti i dettagli di ci� che aveva provato.. Guardandolo in quella posizione, con l'uccello duro che spuntava tra le sue mani, si sent� ancora pi� travolta... "calci nelle palle e uccello durissimo..." pens� "oh mamma che bello".. si sentiva un fuoco al basso ventre, sentiva i suoi umori letteralmente colare lungo la vagina, sarebbe quasi potuta venire con un semplice e fugace tocco... si fece vicina al ragazzo, gli scost� le mani, in preda sia alla voglia di vedere le sue palle, sia al timore di avere colpito troppo forte... lui la guard�, rapito.. nei suoi occhi lesse una gioia immensa, un piacere inaspettato, nonostante tutto quello che si fossero detto "Quanto ho sognato un momento cos�", fece con il respiro spezzato, "sei unica" Lei arross� ancora, a quell'affermazione, gli prese le palle nella sua mano, accarezzandole dolcemente.. con l'altra mano inizi� ad accarezzare il glande gonfio di piacere, da cui not� sgorgare una lacrima di piacere... la tocc� con il dito iniziando a spargerla sulla punta "ahhhhhh" "oddio scusa, fa male" fece Sonia fermando immediatamente il dito sul glande "nooo � stupendo, continua... �...ohh".. Sonia cap� che stava godendo di quel tocco, che non era un piacere dato dal dolore ma proprio dal godimento, ed allora riprese con il dito, scopr� bene il glande e poi prese ad accarezzando spalmando i suoi umori con delicatezza, prima con un dito.. poi con due... lui era ormai in preda al piacere, intenso, enorme... il movimento delle dita sulla sua punta, cos� delicato e deciso era... intenso... la mano che gli accarezzava i testicoli amplificava il piacere... Fu con un "ahhhhh" inaspettato che il suo membro esplose di piacere.. Sonia si era fatta vicina al suo inguine per osservare bene.. il primo schizzo la colp� in pieno viso, improvviso e violento, mentre l'uccello si muoveva in preda agli spasmi dell'orgasmo.. Sonia rest� bloccata, ad ammirare quella venuta violenta ed abbondante... sembrava non finire mai... sentiva il suo seme sul viso, colare lungo la sua guancia... sentiva i suoi gemiti di piacere lontani, ovattati, rapita dalla visione della sua venuta con il semplice tocco delle sue dita... Mentre i suoi spasmi di piacere si esaurivano, istintivamente avvicino le labbra al glande del ragazzo, iniziando a leccarlo lentamente, prima di accoglierlo nella bocca succhiando avidamente ci� che restava del suo piacere... Quasi non sentiva i suoi gemiti... era in un momento magico, chiusa in un suo mondo, a cui tutto arrivava come fosse lontanissimo... Piano piano si riprese, avvert� la sua mano tra i capelli.. che la accarezzava delicatamente.. piano piano lasci� uscire il suo membro ancora piuttosto duro dalla bocca, lo osserv�... era felice.. lo era anche lei.. lo assecond� quando piano si fece vicino, iniziando a spingerla per farla sedere a terra.. la baci�... un bacio lungo e appassionato... facendola sdraiare lentamente... piano piano lasci� scivolare la bocca lungo il suo corpo, baciandole il collo... poi pi� gi� lungo i suoi seni.. si sofferm� sui capezzoli turgidi di Sonia.. li lecc� e succhi� sempre molto lentamente, delicatamente.. Sonia avvertiva forti brividi di eccitazione, partivano dal punto in cui lui appoggiava le labbra e la travolgevano... desiderava sentirlo ovunque.. lo voleva tra le sue gambe, ma al tempo stesso non voleva che smettesse di giocare con i suoi seni.. lo voleva sentire baciarle il collo, la pancia.. lo voleva... Piano piano arriv� al suo monte di venere.. lo sentiva baciare lievemente.. fino a che non arriv� sul suo clitoride.. lo baci�, lo lecc�... e lei inizi� gemere pi� forte, godeva, godeva tantissimo, travolta dall'ondata di piacere cumulato in tutti quei giorni... sent� la sua mano sulle grandi labbra, le sue dita farsi largo nel suo caldo anfratto, penetrare lentamente.. sentiva la lingua giocare con il clitoride.. l'eccitazione ed il piacere erano troppi.. non riusciva a seguire tutte le sensazioni che il suo corpo provare... ci mise poso a raggiungere l'apice, urlando di piacere, mentre lui le succhiava il clitoride con pi� decisione, infilando le dita il pi� a fondo possibile, e stuzzicando le sua vagina. Fu un orgasmo lungo, lungo e intenso.. il pi� lungo di cui avesse memoria... quando finalmente il piacere scem� dal suo corpo, si rese conto che lui non la stava pi� leccando, ne penetrando con le dita, ma accarezzava piano la micia, guardandola da laggi�.. "Oddio sei bagnato fradicio" fece d'un botto lei "Indovina di chi � la colpa!" ribatt� lui... ed entrambi scoppiarono a ridere, mentre lei si gettava tra le sue braccia avvolgendo le proprie intorno al collo per baciarlo...