Piccola ma grande 19 By Max, enjoy_4_u@hotmail.it Il cambiamento continua Scusate se vi faccio aspettare, ma l'ispirazione ha i suoi ritardi, e gli impegni di tutti i giorni purtroppo hanno sempre il sopravvento. Grazie, come sempre, a chi mi scrive con critiche, complimenti e suggerimenti. Fa sempre piacere quando ti viene dedicata attenzione. Anna ando' a rispondere al telefono, ben sapendo chi era.. ed infatti trovo' il numero di Sara.. puntualissima, finse di rispondere al telefono, ma in realta' ando' ad aprire alla porta. Nel tempo che occorreva alle sue due ospiti per arrivare, Anna mise sul videoregistratore il film che aveva scelto per "incanalare" la serata, era un film pieno di colpi bassi, che sicuramente avrebbe potuto aiutarle. "Permesso" fece capolino Sara da dietro la porta di ingresso "Prego prego" rispose civettuola Anna, "entra pure", aggiunse avvicinandosi. "Ciao Angelica" aggiunse vedendo la ragazza, "ma come sei diventata grande" fece ammirandola, "e bella direi" concluse osservandola, effettivamente Angelica era una bella ragazza, ed il vestitito leggero e corto metteva in risalto le sue belle gambe. Si' era bassa, ma per Anna, molto attraente. Arrossi' un po' a quei complimenti, minimazzando "Grazie.. Ma no che dice, sono normale" Le due donne si salutarono e si scambiarono frivolezze mentre si sistemavano in salotto, le immagini del film scorrevano, anche se ancora non erano arrivati a momenti clou. Come da accordi Sara aveva gia' provveduto a "preparare" la situazione, tramite una cenetta condita da un paio di bicchieri di vino, che Angelica non era molto brava a sopportare, ed anche Anna aveva provveduto a preparare una bevanda un bel po' alcolica a base di frutti, in modo da spingere Angelica a mollare qualunque freno inibitorio. La ragazza evitava sempre di bere quelle rare volte in cui usciva, ma non si faceva troppi problemi se era con sua madre, in quanto sapeva che se c'era qualcosa che non andava, lei l'avrebbe fermata. Non sapeva che quella sera invece, proprio le due adulte l'avrebbero spinta ben oltre. Le due donne chiacchieravano tranquille, ogni tanto Angelica rispondeva, piu' che altro solo se interrogata, ed intanto bevevano, o meglio facevano bere la ragazza, finalmente il film inizio' ad entrare nel punto in cui Anna sapeva che c'erano molte "palle colpite". Alle prima avvisaglie inizio' subito a ridacchiare indicando le scene "E' un classico eh" fece rivolta all'amica, "un calcio nelle palle e via! Giu' come un pero.. Sono cosi' prevedibili i maschietti" "Hai ragione" ridacchio Sara, "ma cosa ci vuoi fare, sono cosi' delicati li' sotto, eh Angy" fece rivolta alla figlia La ragazza arrossi', le faceva sempre quell'effetto parlare di maschi, anche su battute innocenti. "Ma dai, non arrossire", la rintuzzo' Anna, ben sapendo che proprio dicendoglielo avrebbe aumentato la cosa, "chissa' quante volte ti e' capitato di vedere un maschietto colpito proprio li'", continuo' imperterrita, "e pure tu l'avrai fatto no?" concluse Senza dare alla ragazza il tempo di ribattere, Sara aggiunse con foga, "ma si' dai, chissa' quante volte.. non ti vergognare.. l'ho fatto anch'io in passato" ridacchio', "e' cosi' divertente!" La ragazza era ormai rossa come un peperone, guardo' un po' stupita la madre e poi bevve d'un fiato cio' che restava nel suo bicchiere, non rispose alle "provocazioni".. anzi si riempi' di nuovo il bicchiere e bevve, sperando cosi' di non dover rispondere. Il problema in realta' era che senza accorgersene, aveva oltrepassato il limite, ormai era piu' che brilla, e si vedeva, i frutti conditi con l'alcol rendevano la bibita apparentemente non troppo pesante, mentre in realta' lo era parecchio.. Per i minuti successivi le due donne proseguirono parlando di episodi di colpi bassi, un po' reali, un po' inventati di sana pianta.. "ti ricordi quello" "ti ricordi questo" tutto per coinvolgere la ragazza, sottolineando nel frattempo le scene che scorrevano, quando erano particolarmente interessanti. Nel frattempo Angelica, per partecipare il meno possibile, semplicemente beveva... "Ma poi" riprese ad un certo punto Anna vedendo che ormai la ragazza stava partendo, "non e' che siano poi cosi' delicati come nei film, serve piu' di un colpo fatto bene per stenderli" "Hai ragione hai ragione" rise come un'adolescente Sara, "il che pero' aumenta il divertimento" Angelica ridacchio', finalmente, iniziando a lasciarsi andare "A dire la verita'" parlo' un po' sottovoce finalmente, "io non ne ho mai colpito nessuno" "Ma dai" ribatte' fintamente incredula Anna "Ah la mia bambina" fece Sara, "non ti devi vergognare sai?" concluse "Ma e' vero, non l'ho mai fatto" balbetto', "ho visto farlo qualche volta, ma sono sempre andati giu' subito" concluse "Ah fingevano tesoro" fece la madre "Hai ragione Sara" le diede manforte Anna, "specie in pubblico i ragazzi amplificano questa cosa, perche' si sentono umiliati se una ragazza li colpisce in quella parte cosi' intima" "E' vero" concordo' Sara, "e proprio per questo e' cosi' bello, oltre al fatto che anche una ragazza come te, un po' piu' 'esile' dei maschietti medi, li puo' dominare a dovere tramite le loro palle" concluse la donna ridendo, "e in fondo pero', trovare un maschio che invece cerca di resistere ad un colpo, e' forse anche piu' bello!" e tutte gia' a ridere. Anche Angelica rise, "Dite che dovro' rimediare?" Non era nulla piu' che una battuta dovuta all'alcool, Sara lo sapeva, ma era un inizio "Assolutamente cara" fece Anna, "le palle dei maschietti sono fatte per il nostro divertimento" esclamo' perentoria "Dovrei andare in bagno ora" fece Angelica alzandosi, non era molto ferma, l'alcool, che nel frattempo aveva continuato a scorrere, faceva sempre piu' effetto. "Segui il corridoio cara, la porta in fondo, l'ultima" le indico' falsamente Anna. Si' perche' il corridio piegava in fondo, e la stanza nella "piega" era il bagno, mentre quella in fondo era quella dove Gio era legato nudo a gambe aperte. Angelica si avvio' a passo incerto, era praticamente ubriaca. Nel breve tragitto di Angelica, Anna si preoccupo' di aggiornare l'amica su come le era venuto in mente di gestire la cosa, piu' che invitarla a "imitarle" infatti, Anna aveva pensato proprio in quel momento di sfruttare la situazione sullo stato alcoolico di Angelica e spedirla direttamente dalle palle da calciare.. se la ragazza avesse "ben reagito" loro si sarebbero complimentate e l'avrebbero incitata, se si fosse trattenuta, sarebbero intervenute per aiutarla. Sara fu d'accordo, ma ci tenne a sottolineare "anch'io voglio calciar quei coglioni sai" con l'amica, Anna la tranquillizzo', avrebbe avuto il suo gioco.. magari non tutto subito, ma si sarebbe divertita! Gio nel frattempo era in attesa, aveva sentito qualche voce, ma non aveva capito nulla, era sempre li', nudo, che pensava a tante cose.. cose eccitanti ovviamente, ed il suo cazzo era sempre abbastanza duro. Angelica ci mise poco ad arrivare, tentenno' un attimo nello scegliere la porta, ma poi apri' decisa quella che conteneva Gio, subito non capi' realmente cio' che vedeva, ma poi realizzo'.. non vide le corde non vide l'ambiente, vide solo un ragazzo nudo, con l'uccello in tiro a gambe aperte.. dal canto suo Gio sentendo aprire la porta, penso' alla madre.. e quindi in preda alla voglia, le disse, con voce ne bassa ne alta.. impossibile da sentire in sala (anche se Anna aveva gia' fatto capire a Sara che quel momento era cruciale, che avrebbero visto se Angelica si sarebbe data ai calci nelle palle piu' o meno facilmente), "Finalmente, dai ti prego... voglio godere, guarda le mie palle, ti aspettano" Angelica si focalizzo' sul suo uccello duro, che "saltellava" verso di lei mentre Gio lo induriva per l'eccitazione, le sue palle.. penzolanti... che ballonzolavano appena e a quel punto l'alcool e tutti i discorsi fatti fino a li' ebbero il sopravvento.. le vide schiacciarsi nella sua mente, rivide alcune scene del film (anche se li' non c'erano uomini nudi), vide le facce contratte dal dolore, la loro spavalderia che spariva in fretta dal viso, e vide se stessa farlo.. e quello le diede la spinta... "Porco" sbotto' mentre caricava la gamba e lasciava partire una serie di calci nelle palle forti, ma non troppo precisi.. l'alcool la metteva in difficolta'... Il primo calcio colpi' le palle del ragazzo in pieno, prima che lui riuscisse a capire del tutto che la voce che aveva sentito era sconosciuta, senti' il piedino impattare, schiacciarle pesantemente, il fiato gli usci' dal corpo, e prima che potesse emettere qualunque suono, altri tre calci arrivarono a colpirlo, uno lo prese ad una palla sola, molto efficace comunque, l'altro gli colpi' l'uccello duro, l'ultimo lo prese ancora appieno nelle palle. Nel frattempo le due donne si erano avvicinate, giusto in tempo per vedere gli ultimi due calci, ridacchiavano felici.. Angelica intanto perse l'equilibrio, resa instabile dall'alcool, e cadde in ginocchio davanti a Gio. Vedere davanti a se le sue palle rosse, il cazzo ancora duro, sentire i suoi gemiti, furono come versare benzina sul fuoco, gli afferro' le palle con entrambe le mani e comincio' a stringere forte, sentiva le dita affondare nelle palle, le sentiva prima morbide poi sempre piu' dure, a mano a mano che aumentava la pressione, Gio inizio' a gemere forte, e sentire i suoi lamenti infuoco' ancora di piu' Angelica, che aumento' la stretta. Le due donne erano eccitatissime, Sara mise una mano sulla spalla dell'amica.. "Ma e' tuo figlio.." sussurro' toccandosi un seno con l'altra mano, "il tuo 'schiavo', quello a cui 'spacchi le palle' e' tuo figlio?" Non c'era ne choc ne disgusto nella sua voce, molta eccitazione ed anche un po' di invidia "Eh si'.. non e' un amore" fece la donna mettendo una mano sulla figa dell'amica Sara istintivamente apri' un po' le gambe permettendo ad Anna di toccare meglio, lascio' scivolare la sua mano dalla spalla al seno della donna, massaggiandolo "E gli piace?" "Da matti" fece anna, "non avrei mai detto, ma al mio Gio piace avere le palle in fiamme per merito di noi femmine, ed io adoro accontentarlo, anche oltre il suo limite" "In che senso" Anna era ormai sull'autostrada dell'eccitazione, per cui parlava senza freni "E' svenuto a morsi nelle palle" fece Sara le strinse il seno stupita "Hai morso le palle di tuo figlio?" fece "Perche' no" "Fino a farlo svenire?" "Si'" "Come vorrei farlo anch'io" fece con un sospiro "Chissa'..." rimbecco' Anna, "magari un giorno" Intanto Angelica strizzava e strizzava, le palle di Gio, che gemeva sempre piu' forte. Finalmente Angelica lascio' andare quelle palle, rosse, un po' gonfie. Non era paragonabile a cio' che aveva subito Gio in passato, Angelica aveva si colpito e strizzato forte, ma istintivamente si era un pelo trattenuta, ma era stato piuttosto efficace. Angelica era con il viso a pochi centimetri dal cazzo del ragazzo, ancora duro, stava quasi per aprire la bocca e succhiarlo, quando con la coda dell'occhio vide che non erano soli.. arrossi' un po' e si alzo' incerta sulle gambe. "Mamma hai visto che porco?" fece rivolta a Sara Anna sussurro' un "calcia" all'amica dandole una spintina verso la figlia. Le loro mani avevano abbandonato i rispettivi corpi poco prima che Angelica si girasse. Sara si avvicino', mise una mano sulla spalla della figlia, tentenno' un attimo perche' nonostante tutto aveva qualche remora a colpire deliberatamente un ragazzo cosi' giovane a calci nelle palle, ma poi il suo cazzo duro, le palle penzolanti, il calore che sentiva dentro di se, prese un lungo respiro... "Hai ragione tesoro" e senza dire altro, lascio' partire un forte calcio preciso preciso nelle palle di Gio, il collo del suo piede lo prese in pieno in mezzo alle palle, schiacciandole, le senti' chiaramente cercare una via di fuga, schizzare via di lato.. si eccito' di piu' e lascio' partire altri calci, precisi. Gio si accasciava ad ogni colpo, dopo un tempo che parve infinito (anche se ne era passato pochissimo) Sara incito' la figlia "Avanti tesoro, tocca a te, riempilo di ginocchiate!" fece alla figlia, "guardalo!" continuo', "ha il coraggio di avere il cazzo duro davanti a te, se le merita assolutamente!" Angelica si dondolo' un po' sul posto, era ubriaca, ma era con sua madre, e una parte di lei era ancora presente e sentiva un forte imbarazzo per quella situazione "Avanti Angelica" intervenne Anna, "tua madre ha ragione" e cosi' dicendo lascio' partire lei per prima una bella ginocchiata nelle palle di Gio. Controllo' il colpo, parti' forte ma si appoggio' piu' piano, voleva lasciare alla ragazza la "gioia" di massacrare quelle palle. Dopo aver agito si sposto' e sia lei che Sara diedero una spinta a Angelica, che mollo' gli argini, appoggio' le mani sul petto di Gio e lascio' partire il ginocchio, preciso, micidiale.. sentiva le palle schiacciarsi ad ogni colpo, le sentiva distintamente, continuo' a lungo, non fortissimo ma con colpi molto efficaci.. E complice il fatto che Gio era "carico" da tempo, che era stato preventivamente eccitato dalla madre, che ad ogni colpo comunque Angelica sfiorava con la gamba il suo cazzo, il sentire le mani di lei addosso, e sicuramente i colpi stessi.. ad un certo punto l'uccello di Gio esplose di piacere... le due donne lo videro subito.. Sara strabuzzo' gli occhi ipereccitata, Anna si toccava la figa con foga.. Angelica non se ne accorse subito, continuo' a colpire mentre la sborra di Gio usciva a fiotti sporcandole gambe e vestito. Poi d'improvviso si rese conto, senti' il seme caldo che le colava lungo le gambe, lo vide uscire da quel cazzo duro, fu il vedere una goccia uscire piano dal suo uccello, gonfiarsi sulla punta e poi pian piano scendere e staccarsi che la cambio', se ne rese conto solo piu' tardi, quando ripenso' a quello che era successo.. in quel momento, vedere quella scena, sentire il liquido caldo che le scendeva dalle gambe.. istintivamente si alzo' la gonna, infilo' una mano negli slip e prese a masturbarsi.. si toccava la giovane micia che mai aveva visto un cazzo, era rasata, si era sempre rasata, le piaceva la sensazione di avere la pelle liscia tra le gambe, nonostante tutto alcune sue fisse intime le aveva. Era inesperta, ma ci stava mettendo poco a raggiungere l'eccitazione massima. Non si oppose quando senti' delle mani toccarla, sfilarle gli slip.. erano Sara ed Anna, che si stavano rivolgendo al suo corpo.. Anna aveva spinto l'amica a quel gesto, che non aveva opposto alcuna resistenza, anzi, aveva accettato di buon grado.. mentre Anna le sfilava gli slip, Sara alzo' il vestitino della figlia, togliendoglielo. Anna fu lesta a ricominciare a masturbare la ragazza, non voleva che avesse l'occasione di pensare e magari frenarsi, era ubriaca, ma non si poteva sapere.. in pochi secondi anche il reggiseno fu tolto, Sara inizio' a succhiare il piccolo seno della figlia, dedicandosi ai capezzoli, duri, molto duri, che svettavano lunghi e prepotenti per l'eccitazione della ragazza. Anna la masturbava con la mano, ma poi volle di piu', si chino' a leccare quella bella fighetta rasata, i suoi umori.. dolci.. buoni.. Angelica era allibita, ma voleva che continuasse quella situazione.. una parte di lei si rendeva conto che sua madre le stava succhiando i capezzoli e che una sconosciuta, perche' in pratica di Anna sapeva poco nulla, le leccava la figa.. si rendeva anche conto di aver preso a calci nelle palle un ragazzo, di avergliele strizzate.. ma che bello che era.. che eccitazione che provava.. non capiva piu' nulla.. voleva godere, voleva colpire le palle, voleva tutto e niente.. non ragionava.. Anna fu brava a portarla al limite dell'orgasmo con la sua bocca.. la leccava abilmente insistendo sul clitoride, ed una volta che fu vicina all'orgasmo, fece in modo di non farla venire. Sara intanto aveva smesso di leccare i seni della figlia, le era venuta un'idea ed era corsa a prendere il cellulare della figlia. Quando torno' fece in modo di farlo vedere ad Anna, che subito capi', pian piano abbandono la figa di Angelica, mantenendola eccitata. Nel frattempo il cazzo di Gio era tornato a mezz'altezza, il respiro affannoso. Gio non parlava, aveva ormai capito che non c'era sua madre, o comunque che non era sola, e che perfette sconosciute gli stavano massacrando le palle.. era bello certo, ma si vergognava.. per la situazione. Anna sussurro' ad Angelica che era "ora di dare un'altra bella lezione a quel porco" e si sposto', lasciando spazio libero alla ragazza, che guardo' bene quelle palle, e quel cazzo semifloscio, e poi carico' ancora la gamba per calciare, Sara era pronta ed inizio' subito a filmare.. riprese bene la figlia che calciava quelle palle penzolanti, Angelica alternava ai colpi frasi di insulti "sei un porco, maledetto maiale, ti dovrei strappare le palle" inserendo ogni tanto anche frasi che fecero sorridere di piacere le due donne, perche' coinvolgevano la vita passata e presente della figlia, "sono bassa eh beh beccati questo, piccola ma ti massacro le palle, cosi' impari a prendermi in giro". E intanto calciava quelle palle, le prendeva a ginocchiate, le strizzava, le colpiva a pugni.. Quella "manche" fu pesante, con Gio che gemeva apertamente, le palle sempre piu' rosse e gonfie.. Fino a che Angelica non le afferro' nel pugno, si inginocchio' tra le gambe del ragazzo e rapida si ficco' le palle in bocca per morderle forte. Gio urlo' di dolore, non fu un urlo' fortissimo ma fu doloroso.. Anna venne in quel momento (si stava masturbando) e Sara con la mano libera si ficco' due dita nella figa, mentre cercava di riprendere bene la scena, le palle tra i denti della sua bimba. Angelica si masturbava mentre gli mordeva le palle.. e quando senti' che stava venendo, si limito' a continuare a strizzarle, per urlare il suo piacere.. dopo si lascio' andare sdraiandosi a terra davanti a Gio, si accarezzava osservandolo dal basso.. e mentre Anna si riprendeva, Angelica dicendo "e' proprio questo che vi meritate" lascio' partire una doppia tallonata dal basso verso l'alto che prese in pieno le palle del ragazzo.. quasi una palla per ogni talllone, colpi' forte e poi continuo' a spingere a schiacciarle contro il suo pube "siete dei vermi" continuo' Angelica, "e quelle palle che avete li'.. beh.. siete voi che vi dovete sottomettere" concluse con altre due tallonate.. per poi pian piano riprendersi, ed alzarsi.. Sara intanto aveva spento il cellulare, il video doveva essere stupendo. Pian piano tornarono in salotto, Anna con un braccio sulle spalla di Angelica, sussurrandole "brava, bravissima" e di rimando Angelica "e' stato supendo" Sara era supereccitata, non vista delle due, torno' rapida indietro e pianto' tre calci nelle palle di Gio, per poi afferrargliele saldamente e sussurrargli nell'orecchio "non e' finita, ti voglio tutto per me, godrai anche, ma le tue palle.. soffriranno" sottolineando la frase con una spremuta particolarmente forte, prima di raggiungere veloce le altre due compagne di ventura. Si metteva sempre peggio per Gio, una parte di lui se ne rendeva conto.. Elena, Martina, Anna, e ora delle sconosciute.. godeva come un matto a ricevere calci nelle palle, se pensava a sua cugina... a sua zia... a sua madre.. addirittura sua madre che gliele torturava, anzi era stata proprio lei a fargli provare il dolore piu' intenso.. e se solo immaginava una delle sue "dominatrici" colpirlo ai coglioni, diventava duro come non mai.. ora delle sconosciute.. aveva un certo fascino la cosa, non lo negava, ma anche una certa pericolosita'.. la cerchia si ampliava molto.. e le sue palle non erano d'acciaio..