Un fotofinish Entro nel bagno pieno fino all'orlo di acqua calda e bagnoschiuma. Nel profondo recesso della mia mente c'è un solo ritornello. Oggi è un giorno molto speciale. Per la prima volta incontrerò Vento e Fotografo. Voglio apparire fantastica per questa particolare occasione così seleziono il mio vestiario con grande cura. "Sì," penso fra di me, "La camicia nera sarà perfetta," mentre me la infilo dalla testa. Guardo nello specchio, osservo come la stoffa accentua le curve del mio seno e l'esilità della vita. Ora la giarrettiera nera e le calze trasparenti con la riga nera nella parte posteriore. "Questo attirerà l'attenzione di tutti," sorrido, dipingendomi l'arcobaleno di possibilità che potrebbero sorgere questo pomeriggio. "Mutandine o niente?" Mi domando. Il compromesso è un paio di mutandine di pizzo nero con una profonda fenditura. Ora unghie rosse; labbra rosse. L'immagine della punta delle dita rosse mi colpisce come il flash di un fotografo, facendo viaggiare brividi freddi su e giù per la mia spina dorsale. Salto sulla mia spider rossa e parto verso il suburbio nord dove ho l'appuntamento. La radio trasmette una canzone d'amore sexy. "Due uomini per la prima volta..." forse oggi è il giorno in cui la mia fantasia diventa realtà. Il vivere in anticipo quanto potrà accadere mi eccita. Mi dimeno sul sedile. Finora conosco solo Vento e Fotografo attraverso un computer o un telefono. Infilo la mano sotto la minigonna e tocco il bagnato attraverso l'apertura delle mutandine. "Come posso essere già così bagnata?" E questo mi eccita ancora di più. Questi due individui conoscono tutte di mie fantasie più segrete. Conoscono tutto quello mi eccita. Tutti i miei pensieri più profondi. Tutti i miei desideri più grandi. Come mi piace essere leccata. Il posto giusto dove toccarmi. I gemiti che emetto quando vengo. Tutto... Questi pensieri mi hanno resa ancora più calda. "Cosa succederà?" penso pigiando a fondo l'acceleratore. "Stai calma," mi sgrido. "potrebbero non essere attratti da te o tu da loro...cosa potrà accadere?" quale sarà lo scenario possibile?. Capisco quanto sono nervosa dal tempo che impiego a parcheggiare. Entro nel locale e la padrona mi dice che Vento e Fotografo sono già là. Getto uno sguardo al mio orologio - di nuovo in ritardo. La padrona mi mostra il nostro tavolo. Non ho idea di cosa mi aspetti... Cammino fino al tavolo per salutare questi due uomini molto eccitanti ed attraenti, li bacio sulle guance. Nessuno di loro risponde. "Oh no, non sono quello che si aspettavano," temo. Solo gli sguardi degli altri uomini nel ristorante mi impediscono di entrare in panico totale. Ben presto Vento mi rivolge un caldo sorriso e mi aiuta a sedermi. "La prossima volta non dovresti essere così modesta nel descriverti," mi dice. Comincio a sentirmi sollevata. Dopo il primo Bloody Mary mi sento perfetta. "Questi due individui saranno veramente fantastici di persona?," era stata la domanda che era frullata per lungo tempo nella mia mente. Ora ho la risposta ed è un definitivo e vigoroso siiii. Dopo il secondo Bloody Mary non c'è alcun dubbio. Voglio quei due uomini. Insieme. Tutti un una volta. Al terzo Bloody Mary dico. "Andiamo all'albergo in fondo alla strada," Vento risponde dandomi un buffetto. "Finalmente!" aggiunge Fotografo con sollievo. Entriamo nell'albergo ridendo per qualche cosa che uno di noi ha detto, troviamo la nostra stanza. Vento tira fuori la chiave ed apre la porta. Non posso aspettare più a lungo. Sono frenetica. Improvvisamente sono carponi in mezzo alla stanza, li attiro verso di me, li stuzzico; li alletto. Rapidamente apro la cerniera dei jeans di Fotografo. Il suo cazzo è duro come una roccia ed al mio tocco cresce ancora di più. Mi fermo e apro quelli di Vento. Anche lui ha la stessa reazione straordinaria. Con la mano accarezzo dolcemente su e giù l'intera asta di Fotografo, stuzzico la punta del cazzo di Vento con la lingua, lentamente lo lecco avanti e indietro. Lui balza in avanti ad incontrare la mia lingua. La mia mano ora è sulle palle di Fotografo che diventano più dure ad ogni tocco. Tolgo la bocca dal cazzo di Vento e comincio a stuzzicare la punta di Fotografo con la lingua. Avanti ed indietro, molto leggermente; molto dolcemente. Le mie mani accarezzano tutto il cazzo di Vento, dalla punta alle palle poi di nuovo indietro. Lecco su e giù il cazzo di Fotografo, la mia lingua si muove leggermente avanti ed indietro su di lui. Si lamenta per il piacere. Improvvisamente lo prendo tutto dentro la bocca e le mie labbra rosse lo circondano. Vento vuole di più. Afferro il suo cazzo e me lo infilo in gola con uno rapido movimento. Afferro il cazzo di Fotografo, bagnato dalla mia lingua, e lo masturbo su e giù. Questa scena va avanti per un po'. Prima la mia bocca su Vento, poi su Fotografo, poi su Vento. Rumori di piacere riempono la stanza. Fotografo mi interrompe per togliermi la maglia sfilandomela dalla testa e rivelando la mia camiciola sexy. La mia mano ora afferra il cazzo di Vento mentre scendo ancora una volta su Fotografo. Sento il rumore della chiusura lampo della mia minigonna di pelle che viene tolta. La levigatezza della pelle percorre le mie gambe mentre la gonna cade a terra. Restiamo sul pavimento, io carponi con Vento e Fotografo inginocchiati ai miei lati. Succhio selvaggiamente il cazzo di Fotografo mentre Vento dà alle mie gambe una calda, lunga carezza con la lingua. Le sue mani cominciano a esplorarmi e mi stuzzicano. Il mio corpo si sposta verso lui ma lui l'ignora. So che il suo tocco sulla mia micia bagnata e calda mi può catapultare in un'altra galassia. Mentre Vento continua ad infiammarmi le gambe con la lingua, comincio a leccare l'asta del cazzo di Fotografo con frenesia selvaggia. Su e giù lungo l'intera lunghezza del suo giocattolo palpitante, stuzzico la punta con la lingua, guidandolo poi interamente giù nei profondi recessi della mia gola. Vento si abbassa sotto me, mette la lingua proprio sopra il mio scuro triangolo. Lentamente la sua lingua comincia ad esplorare proprio l'inizio dei peli della mia fica, facendo scuotere selvaggiamente il mio corpo. Come risposta la sua lingua scopre dolcemente la durezza del mio clitoride. Le grida della mia estasi riempiono la stanza che precedentemente aveva conosciuto solo rumori di delizia maschile. Ora Fotografo toglie il cazzo dalle mie labbra e comincia a massaggiare amorevolmente i contorni sodi del mio culo. Mentre Vento apre i petali della mia passera e prende in bocca il mio clitoride, sento un dito di Fotografo che comincia a giocare col mio ingresso. Mi stuzzica un po' infilando per metà il dito e poi tirandolo fuori. I miei muscoli gli afferrano il dito per trattenerlo ma le mie secrezioni lo rendono così sdrucciolevole che non riesco a ritenerlo a lungo. Ogni volta che mi penetra non posso fare a meno di gridare al limite dell'orgasmo, portando il mio clitoride più vicino alla bocca di Vento. Improvvisamente Fotografo mi solleva dal pavimento, lontano dalla lingua divina di Vento. Anche Vento si alza e si arrampica sul letto. Fotografo dolcemente mi deposita sopra Vento ma col viso lontano da lui. Fotografo mi apre le gambe e comincia ad accarezzare lentamente la mia fica, dalla punta del clitoride al fondo del buco. Contemporaneamente Vento strofina l'apertura del mio buco del culo con il suo cazzo duro come la roccia. Con un solo movimento Fotografo afferra le mie gambe e le alza al soffitto, permettendo a Vento di penetrare il mio piccolo culo. In un istante anche Fotografo è dentro di me ed i due pompano il mio culo e la mia vagina in ritmo perfetto. Le dita di Fotografo giocano con il mio seno sodo mentre quelle di Vento danzano sul mio clitoride. L'unica cosa che sento è il piacere di questo momento e noto appena le mie grida acute. Siamo tutti e tre uniti in unisono perfetto. Il piacere è il più squisito che abbia mai conosciuto. Io non riesco a combattere più a lungo le onde dell'orgasmo. Ci sto arrivando, sono proprio sull'orlo. Non c'è possibilità di ritorno. I miei muscoli stringono, le contrazioni cominciano. Fotografo le sente nella profondità della mia micia e comincia a venire. Vento sente che comincio ad agitarmi e si unisce a noi nel godere. Tutti e tre entriamo in orbita. Perduti l'uno nell'altro. Un vero fotofinish...