LA VITA DI PATTY Patty e la conclusione Questo e' il ventiseiesimo episodio de . Quanta acqua era dunque passata sotto i ponti da quella telefonata, da quella semplice offerta di lavoro da parte di mia cugina. Vi ricordate? E prima ancora, quando ero una teen ager bella e spocchiosa che credeva che tutto le fosse concesso ma che, quando si ritrova innamorata di un ragazzo per la prima volta nella sua vita, perde automaticamente quasi tutta la sua consapevolezza. Mi ricordo come fosse ieri il momento dolcissimo del primo bacio con Marco, quello in cui scoprii di essere incinta, il mio matrimonio e la nascita delle mie bambine. Ma mi ricordo anche il mio lento ma inesorabile ingrassare, la perdita di interesse da parte di mio marito nei mie confronti e quindi la rinascita. Dapprima la cura dimagrante, poi la palestra ed infine quelle strane e morbose attenzioni di Marco. Poi venne la prima lotta con lui, la vittoria che credevo fosse dovuta alla mia superiorita' e che invece era solo una messa in scena da parte di mio marito e quindi l'inevitabile scoperta: lui era un uomo che adorava la dominazione femminile. Ma fu proprio in quell'occasione che ebbi il mio primo vero scontro fisico con lui e la certezza che ero davvero piu' forte. Non fu difficile adattarsi a quella nuova vita per me e divenni quindi la donna forte ed autoritaria che lui voleva, la bella moglie capace di dare ordini e di andare in giro vestita sempre impeccabilmente ed a volte addirittura sexy. Venne poi la scoperta dell'abbigliamento fetish, il graduale aumento della mia dominazione e di conseguenza del mio potere su di lui, fino ad arrivare addirittura al tradimento. Non per sesso ma anche in questo caso per voglia di potere. Amanti sottomessi ed un marito sottomesso, era quello che mi ero proposta di avere per tutta la mia vita ed era quello che, al mio rientro in citta' dopo quel capodanno a Barcellona, ritrovai appunto nella mia vita quotidiana. Per diversi anni i cambiamenti furono minimi e raccontare tutto quello che accadde sarebbe perfettamente inutile e rischierei di annoiarvi. La dominazione e', a mio parere, la cosa piu' sensuale che esista in un rapporto tra uomo e donna, dal mio punto di vista ovviamente se la parte dominante tocca ad una donna, ma solo se la si vive realmente. Raccontarla puo' essere appunto noioso. Si dovrebbero raccontare i soliti gesti, le solite frasi che rimangono estremamente eccitanti nel momento stesso in cui cio' accade, ma per chi legge e' nient'altro che una ripetizione ossessiva di situazioni gia' metabolizzate. Nella dominazione sono estremamente importanti, anzi, li definirei indispensabili, cose assolutamente impossibili da descrivere come il tono della voce, gli sguardi dati e ricevuti ed a volte anche i silenzi. Quindi il fatto che io non racconti nuove situazioni, non vuol dire assolutamente che la mia vita fosse diventata quella di una donna normale. Ero rimasta una vera dominatrice che faceva della sua forza fisica e del suo sex appeal, le armi vincenti per soggiogare un numero sempre crescente di uomini. A dir la verita', qualche piccola situazione nuova la sperimentai. Come ad esempio quando volli sottomettere, picchiare e fare sesso contemporaneamente con due uomini. Quello che era accaduto a Barcellona mi aveva dato la consapevolezza che potevo facilmente disporre di due maschi e volli sperimentare quella sensazione con due dei miei sottomessi di allora. Ordinai loro di raggiungermi nella mia casa al mare che loro conoscevano bene per essere stata sede di svariati nostri incontri e poi feci quello che facevo di solito. Li eccitai sensibilmente, cosa abbastanza facile considerando il potere sessuale che avevo nei loro confronti e quindi ordinai loro di lottare con me. Era la costante dei nostri incontri ed io volevo mettermi ulteriormente alla prova. Sconfiggerli uno alla volta era diventato per me di una facilita' impressionante. Non avevo neanche bisogno di dar sfoggio della mia bravura in quanto mi bastava semplicemente la mia forza fisica. Non erano certo due colossi ed anche in due contro di me fu estremamente facile sconfiggerli con poche mosse e ridurli ancora una volta in mio potere, facendoli inginocchiare ai miei piedi a chiedere la mia pieta'. Due uomini e per me era stato poco piu' di un gioco renderli inermi. Inutile sottolineare come anche quest'episodio accrebbe in modo vistoso la considerazione che avevo di me stessa. Il sesso lo feci poi con tutti e due ma separatamente. Anche quella era una situazione che volevo sperimentare a tutti i costi e cioe' fare sesso ed essere guardata mentre lo facevo. Preferii non inserire mio marito nel triangolo, malgrado lo desiderassi enormemente, per ovvi motivi. Non me la sentivo. Bastava il fatto che lui fosse al corrente dei miei tradimenti, non volevo umiliarlo troppo. Anche se, come ho gia' sostenuto, il dubbio che quella per lui potesse essere, anziche' un umiliazione, un'eccitazione senza precedenti, l'ho sempre avuto. Ancora una volta ebbi la certezza di quanto amassi essere trasgressiva. Fare sesso mentre l'altro mio sottomesso mi guardava, ancora dolorante per le botte che gli avevo appena dato, fu eccitante come poche altre cose. Quando il primo eiaculo' andai con nonchalance dal secondo, lo presi per un braccio e lo sbattei sul letto godendomi ogni istante della sua paura e del desiderio che gli provocavo " Adesso tocca a te. Fammi godere altrimenti ti prometto che ti daro' una lezione che non dimenticherai" Quando terminai con il secondo tornai di nuovo dal primo e poi di nuovo dal secondo. In conclusione, dimostrai di nuovo quello che ero in grado di fare con loro. Due uomini adulti ridotti a chiedere di nuovo la mia pieta' in lacrime, bisognosi di me e di quello che davo loro: sesso, affetto e dominazione. Credo di essermi sentita davvero una divinita' onnipotente. Altre novita', tutto sommato, non ce ne furono di evidenti e quindi trascorsero gli anni in quel modo, per me assolutamente fantastico, idolatrata da tanti uomini, ammirata da altri ed invidiata dalla maggior parte delle donne, fino a che un bel giorno, ma sarebbe meglio dire un bruttissimo giorno, accadde qualcosa di tremendo che sconvolse la mia famiglia. Ho raccontato tutto di me, ma questa volta sono costretta a tenere in parte per me quella cosa tremenda. Sappiate solo che si trattava di una grave malattia di una persona che amavo piu' della mia vita stessa. Mi cadde addosso il mondo e pensai che quella situazione fosse la punizione divina per la mia vita sregolata, per i miei tradimenti e per tutto quello che avevo fatto. Furono mesi tremendi in cui cambiai completamente, soprattutto dal punto di vista psicologico. Non mi curavo quasi piu' ed invece di vestirmi, come avevo sempre fatto, mi coprivo semplicemente. Rinunciai al mio sex appeal ed a volte avrei voluto essere trasparente. Niente contava piu' per me ed avrei voluto avere una macchina del tempo per cambiare tutto il mio passato. Ma proprio durante quei mesi tremendi, di sconforto totale ed assoluto, ebbi la certezza che accanto a me ci fosse una grande persona. Marco mi consolo' mi guido', cercando di farmi uscire da quel tunnel in cui mi stavo cacciando ed io pensai che fosse giusto fare una promessa solenne. Se tutto fosse rientrato nella normalita' io sarei ritornata ad essere la donna tutta casa e famiglia che ero all'inizio del mio matrimonio e mi sarei dedicata esclusivamente a mio marito ed alle mie figlie, diventate nel frattempo adolescenti. Durante quei mesi piansi tutte le lacrime che avevo, ma evidentemente qualcuno lassu' mi ascolto'. Avevo pregato che tutto tornasse alla normalita' e cosi' avvenne. La cosa gravissima che era entrata prepotentemente nella mia famiglia si dissolse come neve al sole, come una bolla di sapone. Inutile dire della felicita' con la quale accogliemmo la notizia io e mio marito. Ormai da tempo, dall'inizio di quell'incubo, eravamo solo Patty e Marco e non piu' la coppia che praticava il femdom, io la padrona e lui il mio schiavo devoto. Non avrei avuto neanche la voglia di mettermi a fare una cosa del genere in quella situazione. Ma, come detto, il miracolo avvenne ed io avevo una promessa da mantenere. Sotto gli occhi meravigliati di Marco che probabilmente pensava che con l'aggiustamento di tutti i guai saremmo ritornati nei nostri ruoli di appartenenza, tornai invece a dedicarmi personalmente alla casa ed a servire mio marito e le mie figlie in tavola mentre loro sghignazzavano dicendo che forse la mamma si sentiva male. Ed invece la loro mamma si sentiva benissimo ed ero felice di servire la mia famiglia. Proprio del tutto felice? Se dicessi di si mentirei spudoratamente. Mi mancava tutto quello che avevo fino a poco prima. Mi mancava soprattutto la sensazione del potere che avevo nei confronti di mio marito e degli altri uomini. Andavo persino in giro vestita in modo poco appariscente per timore che uno sguardo maschile posato su di me potesse riaccendere i miei desideri. Ed il sesso? Scarso e poco piacevole. In quel periodo non riuscivo a raggiungere l'orgasmo completo e mio marito aveva un'erezione che bastava a malapena per la penetrazione, lui che era stato uno stallone con il quale avevo raggiunto picchi di erotismo eccezionali. Ma non potevo fare altro e sinceramente in quel momento m'interessava relativamente. Era evidente che la dominazione che avevo effettuato su di lui ci aveva regalato delle sensazioni che la vita normale non riusciva a darci, ma tutto sommato il nostro menage poteva funzionare anche in quel modo ed io avrei dovuto mettercela tutta per far si che funzionasse. Tutto questo fino a che una sera, proprio dopo aver fatto l'amore con lui, mi andai a fumare la mia solita sigaretta in cucina. Marco mi raggiunse alcuni secondi dopo " Non ti e' piaciuto vero Patty?" " Ma di cosa stai parlando tesoro?" " Del sesso naturalmente. Non riesco ad eccitarmi come vorrei e di conseguenza non ti ecciti tu" " Ma no, che stai dicendo?" mentii "E' solo una questione di stress. Vedrai che la prossima volta ti sentirai un leone. E comunque a me va bene cosi'" " Non e' vero. Lo so benissimo che non ti va bene. Ti ricordi come era diverso prima?" " Certo che mi ricordo. Ma erano altre situazioni. Ora la nostra vita e' tornata alla normalita' ed io non voglio ricominciare ad essere quella che ero prima" Marco mi venne vicino e mi bacio' sulle labbra " Perche' non ti andava bene come eri prima?" " No tesoro, non e' quello, ma vedi, tutto quello che abbiamo sopportato in questi mesi mi ha fatto scoprire quanto sia importante per me la famiglia, quanto siate necessari sia tu che le ragazze. Hai visto come stanno crescendo bene? Sono bellissime e voglio che loro abbiano una vita normale ed una mamma normale" " Forse hai ragione. Certo e' che sono stati anni particolari ed intensi. Ti ricordi quando e' cominciato?" " Veramente e' cominciato poco alla volta. Tu che avevi paura di me ed io che non mi capacitavo. Certo che sei stato un grande attore. Se ti avesse visto De Niro avrebbe cambiato mestiere" Marco scoppio' a ridere " E si. Pero' non mi sembrava che ti dispiaceva tanto. E ti ricordi la prima nostra lotta?" " E come potrei mai dimenticarlo. In camera d'albergo. Non riuscivo a credere ai miei occhi. Ti stavo battendo e provavo delle sensazioni meravigliose nel farlo. Ancora non sapevo che stavi fingendo pero'" " Mica tanto sai. Mi ero accorto subito che eri veramente forte. Pensavo che mi sarei trovato di fronte una che era in grado di fare poco o nulla ed invece... Dio che sensazione. Non riuscivo a credere ai miei occhi. Eri diventata una strafiga e per di piu' diventavi man mano sempre piu' forte e brava. E pure autoritaria. Mi davi ordini come se fossi sempre stata una donna dominante. Era evidente che ce l'avevi innata una cosa del genere ed io ero stato in grado solo di farla uscire perche' per il resto era tutta farina del tuo sacco" " Si! Su questo concordo pienamente. Me ne accorsi quel giorno in cui scoprii tutto, ricordi?" " Se lo ricordo? Mi sento ancora sul corpo tutte le botte che mi desti. E quella volta non finsi" " Non puoi capire come mi sentivo quando mi accorsi che ti stavo picchiando ed invece tu avevi l'uccello dritto. Credo di averti odiato in quel momento. Pero' passata la rabbia mi dissi che quella situazione in fondo mi piaceva, eccome" " Non puoi capire quanta paura ho avuto di perderti in quel momento. Anzi, ho temuto di perderti ogni giorno che Dio ha creato. Mi dicevo che tu eri perfetta e che stare con uno come me non poteva accontentarti" " Oh, guarda che ci ho pensato sul serio a lasciarti. Soprattutto quando mi sono resa conto che mi avevi preso in giro per due anni. In seguito non avevo interesse a farlo. Mi andavi bene cosi'" " Ma tu eri imprevedibile. Era una sofferenza per me sapere che c'era il rischio che mi potessi lasciare. Ma nello stesso tempo era meraviglioso vedere che poi tu rimanevi accanto a me. Io senza di te non potrei vivere" " Oh tesoro che bello sentirtelo dire. Ad essere sincera l'ho sempre saputo, ma tu sai che mi piace che tu me lo dica. Soprattutto adesso. E dimmi, qual'e' stato il momento che ti e' piaciuto di piu' di tutti questi anni?" gli chiesi. Sembrava tanto un semplice ricordo dei bei tempi andati " Ti giuro che ogni momento trascorso accanto a te e' stato meraviglioso. Tu forse non ti rendi conto di cosa significhi per uno come me che ha sempre desiderato essere sottomesso ad una donna forte, vivere poi realmente quella vita nella quotidianita'. E' meraviglioso, e' la vita stessa. Pero' se proprio dovessi scegliere dei momenti particolari direi ogni volta che hai indossato i pantaloni in lattice e quelle scarpe altissime. Davanti agli altri mi sentivo orgoglioso in un modo che mi sarebbe impossibile spiegare. Dio che sensazione. Dire che eri stupenda e' dire poco. Anche quella era una mia fissazione da sempre. E poi mi sentivo un nanetto al tuo confronto e quella sensazione d'inferiorita' nei tuoi confronti era meravigliosa" " Me lo ricordo bene. Eri eccitatissimo la prima volta. E lo eri ogni volta che indossavo quei pantaloni. Il bello � che anche a me davano una sensazione di potere enorme. Ma a te perche' fanno quell'effetto?" " E chi lo sa. So solo che non capisco piu' niente. Trovo che siano l'indumento piu' sexy ed eccitante che esista. Certo devono essere indossati da una donna bellissima e tu eri la piu' adatta a farlo" " Ero la piu' adatta? Vorresti dire che ora non sono piu' bella e non sono piu' adatta a portarli? Guarda che la prossima volta me li metto e ti faccio vedere" gli risposi. Non le avevo certo gettate tutte quelle cose, ma nel mio nuovo corso non le avevo mai indossate e forse avevo sbagliato. In fondo potevo continuare a fare la sexy almeno con mio marito. Non ci sarebbe stato niente di male e avrei comunque mantenuto la mia promessa " Lo sai benissimo che non e' cosi' e che sei sempre bellissima. Secondo me in quel periodo percepivi certe emozioni e ti valorizzavi al massimo. Ti ricordi ad esempio a Corfu', in Grecia, quando ti mettesti la prima volta in topless? C'era un capannello di persone, un via vai continuo di uomini che venivano ad ammirarti e tu eri talmente sicura dei tuoi mezzi, talmente consapevole della tua bellezza che li eccitavi anche solo con uno sguardo" Lo ricordavo perfettamente, ma quello era solo uno dei tanti episodi in cui avevo dato scandalo " Ma non eri geloso? Non avresti preferito che io fossi tutta per te?" " Una volta ti dissi che tu eri la mia Ferrari che tutti potevano guardare ma nessuno toccare. Ma quando poi sei diventata la mia padrona essere geloso non aveva piu' alcun senso. Non si puo' essere gelosi di una donna che si considera una dea. Avrei solo voluto mettermi un cartello con la scritta < Io sono il marito e ne sono orgoglioso> " " Veramente avresti fatto una cosa del genere?" chiesi fintamente stupita. Conoscevo perfettamente l'orgoglio che provava per me e per tutto quello che facevo " Oh si che l'avrei fatto. Ma mica solo in quell'occasione. Ogni momento per me era buono per vantarmi di mia moglie. Tu forse non t'immagini minimamente quello che ha voluto significare per me stare accanto a te" " E adesso? Adesso che sono una donna normale?" " Io rimarro' sempre orgoglioso di te, qualunque cosa tu faccia, ma comunque tu non potrai mai essere una donna normale. Non per me almeno, anche se l'atmosfera adesso e' diversa" Marco mi guardo' profondamente. Mi prese le mani e quindi prosegui' " Patty, amore mio, torna ad essere la mia padrona. Ne ho bisogno e so che lo vuoi anche tu. Io non ce la faccio a vederti come una donna normale, servirmi a tavola, rifare i piatti. Tu sei nata per essere servita da un uomo, da uno come me, sei nata per essere guardata, per farti obbedire. Guardati Patty. Tu sei meravigliosa. Sei intelligente come poche, sei bella e soprattutto sei forte davvero. Ed io non chiedo altro che tornare ad essere il tuo schiavo" Guardai Marco mentre il cuore mi batteva forte. Lo sapevo che lui non voleva piu' quella vita e che voleva che io tornassi a fare la moglie dominante, ma io avevo paura di me stessa. Lo desideravo con tutta l'anima e sapevo anch'io che ero nata per quello, ma non volevo farlo. Glie lo feci presente " Marco, tesoro, non posso. Hai visto di cosa sono stata capace? Ti ho tradito, ho voluto sempre di piu' e non sono stata capace di controllarmi. Ho paura che se tornassi ad essere la tua padrona potrei rifarlo di nuovo. Ed io non voglio farti del male" " Non mi farai del male. Qualunque cosa decidessi di fare io l'accettero' come l'ho accettata in tutti questi anni. Tu puoi fare qualunque cosa. Io lo so che quello che e' capitato nella nostra famiglia ti ha sconvolto. Ha sconvolto anche me, cosa credi? Ma ora e' passato e tutto e' andato per il meglio. Evidentemente lassu' qualcuno ci ama. Ascolta Patty, proviamoci. Se poi non ce la dovessi fare ci arrenderemo e torneremo alla nostra vita normale. Ma tu sappi che se vuoi vedermi veramente felice, quello e' il sistema migliore. Anche quando mi hai fatto piangere, anche quando sapevo che tornavi a casa ed eri stata con un altro uomo, io ero felice perche' avevo accanto la mia padrona. Noi due siamo nati per stare insieme, siamo compatibili su tutto, noi siamo la coppia perfetta. Pensa, io sono un uomo che ama sottomettersi ad una donna forte e bella e tu bella lo sei sempre stata, diventi forte e scopri che ti piace dominarmi. Non e' un segno del destino?" Oh mio Dio! Era tutto vero. Eravamo felici. Ed ora tiravamo avanti quel rapporto con il rischio che alla prima difficolta' tutto potesse sgretolarsi. Ma io volevo farlo, io volevo tornare ad essere quella di prima. Avrei potuto benissimo vincere le mie pulsioni di andare con un altro. In fondo ero un essere pensante, mica un animale. Ma avevo bisogno di nuovo di sentire l'adorazione incondizionata di Marco, di sentirmi bellissima e desiderata senza per questo tradirlo. Ce l'avrei potuta fare anche se ancora alcuni dubbi mi rimanevano " E le ragazze Marco? Ormai sono grandi e potrebbero capire. Io non me la sento di vederle mentre ci guardano come se guardassero due marziani solo perche' tu mi servi a tavola e poi ti metti a fare i piatti" " A quello ci penso io. Diro' che mi sono stancato di come cucini e di come ripulisci la casa e che pertanto saro' costretto a pensarci di nuovo io. Magari fingero' pure di arrabbiarmi con te. Ma io non vedo l'ora di tornare a servirti. Tu sei nata per essere adorata non per farmi da mangiare" " E se dovessi farti male? Ormai sono molto piu' forte di te ed a volte non riesco a controllarmi" " Sara' quel che sara' ed io l'accettero' comunque. Non ha importanza quello che piace a me e quello che voglio io. Patty, tu sei realmente piu' forte di me e potra' anche capitare che tu mi faccia male, come quella volta che mi hai dovuto portare all'ospedale per la spalla che era andata. Dio che dolore. Mai sentito cosi' tanto in vita mia e tu sai che io non amo tanto il dolore. Poi pero' pensavo che eri stata tu a farmi una cosa del genere, la mia padrona, la donna che tutto puo' e che tutto le e' concesso e che dovevo ringraziare Dio per aver avuto quest'onore. Capisci Patty? Capisci fino a dove posso arrivare con la mia sottomissione?" Rimasi qualche secondo in silenzio. Ripensavo a tutto quello che era accaduto in quegli anni, le meravigliose sensazioni che avevo provato giorno dopo giorno. Potevo farcela, potevo tornare ad essere una donna dominante e farlo solo con mio marito. D'altronde era proprio lui che mi aveva regalato le sensazioni piu' forti in assoluto. Sarebbe stato meraviglioso vederlo di nuovo prostrarsi ai miei piedi, obbedirmi qualunque cosa gli ordinassi. Ed anche dimostrargli di nuovo la mia bravura nel judo e nella kick-boxing. Obbligarlo a fare certe cose con la forza, costringerlo a chiedere la mia pieta'. Dio quanto lo volevo, quanto mi mancava tutto quello. Aveva ragione Marco. Noi eravamo fatti l'una per l'altro. Lo accarezzai dolcemente " Dimmi la verita' Marco. In tutto questo che importanza ha il sesso?" " Se ti dicessi che non ha importanza sarei un bugiardo. A me bastava un tuo ordine, bastava una qualunque dimostrazione della tua superiorita' ed il cazzo mi diventava dritto. Sono fatto cosi'. Ma non dirmi che in te passa in secondo piano. Se c'e' una cosa che mi ha fatto capire immediatamente che tu eri adatta a questo e' stato proprio il tuo approccio con il sesso. Prima sembrava che mi facessi un favore a fare l'amore, poi improvvisamente, nella nuova situazione, diventi indiavolata. Pensa a tutte quelle volte che abbiamo fatto sesso nel periodo in cui tu eri la dominatrice. C'era qualcosa di magico tra di noi altrimenti mi avresti lasciato. Hai avuto tanti altri uomini ed e' giusto che tu l'abbia avuti anche se io ho sofferto le pene dell'inferno per questo, ma io so per certo che tu li hai avuti non per il sesso ma per il piacere di dominare altri uomini, perche' per te sesso e dominio vanno di pari passo. Dimmi che non e' vera questa mia disamina e mi arrendo e non ti chiedero' piu' di tornare ad essere quella che eri" Come facevo a negare l'evidenza. Dio come mi conosceva bene. Sapeva perfettamente quali erano stati i miei desideri ed i miei piaceri. E' vero, c'era qualcosa di magico tra di noi. Nessuno dei tanti uomini che avevo avuto mi aveva dato le stesse sensazioni di mio marito. Oh, era stato piacevole ed era inutile negarlo a me stessa e far finta che tutto cio' che avevo provato con i miei amanti fosse negativo, ma sentivo dentro di me che quello era il passato. Avevo voluto provare e l'avevo fatto, avevo voluto sperimentare quelle sensazioni e l'avevo sperimentate. A volte provavo imbarazzo e vergogna per quel che avevo fatto, a volte invece non riuscivo a nascondere un certo compiacimento, altre volte ancora avrei voluto cancellare tutti i volti di quegli uomini dalla mia memoria. Quel che era sicuro era che io mi sentivo in grado di riprovare di nuovo, ma stavolta solo con Marco. In quei mesi ero cambiata, ma non fino al punto di rinunciare ad essere quella che mi sentivo. La mia promessa era stata quella di far felice mio marito e sapevo che solo in quel modo, solo tornando ad essere la sua padrona ed a fare quel che facevo prima con lui, l'avrei mantenuta appieno " Ti ricordi il mio primo ordine?" gli chiesi dopo averlo osservato per alcuni secondi in quei suoi occhi nerissimi che sembravano chiedere il mio aiuto " Te l'ho detto amore mio. Ricordo tutto come se fosse accaduto ieri. E poi come potrei dimenticare il tuo primo ordine? Eravamo in albergo, ti ricordi? Era la mattina dopo il nostro primo combattimento. Mi ordinasti di andarti a preparare la colazione e quando mi alzai sentivo le gambe tremare per l'emozione. Eri stata autoritaria al punto giusto. In quel momento non era un gioco per me. Sentivo che era doveroso obbedirti in quanto lo meritavi. E' tutto li' il problema, Patty. Io non potrei mai obbedirti se non sentissi dentro di me che tu mi sei veramente superiore. Non potrei farlo per finta. Avrei potuto farlo per gioco, tanto per dare una scossa al matrimonio, ma a lungo andare non ce l'avrei fatta a continuare. Con te invece e' diverso. So che e' mio dovere chinare la testa di fronte a te perche' tu sei la donna perfetta, l'essere superiore che volevo con tutte le mie forze e che Dio, nella Sua grandezza infinita, mi ha regalato" Avvicinai la sedia alla sua e mi risedetti proprio di fronte a lui. Mi alzai e lo baciai sulla bocca e poi mi risedetti. Forse, come ho gia' detto altre volte, non lo amavo piu' di quell'amore che una donna sente verso il proprio uomo, di quell'amore che ti fa vedere il maschio come una figura dominante, ma gli volevo tutto il bene possibile e forse anche di piu' ed avrei fatto qualunque cosa per renderlo di nuovo felice, senza contare che anche a me quello stile di vita regalava piaceri enormi. Mi aveva quasi fatto venire le lacrime agli occhi per tutte quelle belle parole nei miei confronti. Respirai profondamente, ricacciai indietro le lacrime e poi lo fissai con uno sguardo nuovo, lo stesso sguardo di alcuni anni prima " Mi ricordo bene quella scena in albergo, ma io intendevo il mio primo ordine dopo la tua confessione, quando eravamo in casa e ti feci capire che io accettavo la tua proposta" " Oh si, mi ricordo perfettamente anche quello. Mi ordinasti di prepararti il caffe'. Ci trovavamo proprio qui' in cucina. Ero talmente emozionato che credevo che il cuore mi sarebbe uscito dal petto" " Bene! Allora alzati e preparami il caffe'" gli ordinai tranquilla ed autoritaria, come se quei mesi di tensione in famiglia prima e di conseguente dopo, non fossero mai trascorsi. Ero di nuovo la donna dominante, la donna sicura che tutto le e' concesso. E' assurdo come, appena preso coscienza di quella trasformazione, io mi sentissi meglio. Ero io, ero di nuovo la padrona, pronta a fare quello che per cui ero nata: dominare gli uomini. Marco mi guardo' stupito. Sperava che io facessi qualche mossa ma neanche lui si aspettava subito quel mio ordine. Si alzo' e mi fisso' a bocca aperta per qualche secondo " Vuoi che ti prepari il caffe' amore? Si certo, te lo faccio subito" Mi alzai, andai di fronte a lui e poi lo colpii con uno schiaffo, proprio come feci quella volta. Forte, secco e preciso, che lo fece sobbalzare. Sapevo darli perfettamente e sapevo anche che i miei schiaffi facevano molto male " Quando ti do un ordine devi scattare. E non ti azzardare mai piu' a chiamarmi con i tuoi nomignoli. Io per te sono padrona o signora. Ricordatelo se non vuoi una lezione piu' dura la prossima volta" Marco mi guardo' di nuovo e vedevo alcune lacrime scendergli dagli occhi ma sapevo che quelle non erano lacrime di dolore ma di gioia. Si inginocchio' ai miei piedi e me li bacio' dolcemente " Si mia padrona. Non succedera' mai piu' glie lo garantisco. Grazie. Grazie per avermi concesso di nuovo questa opportunita' e per darmi l'onore di poterla servire come merita. Grazie di tutto" E cosi' tornai a fare la moglie dominante e non abbandonai piu' quei panni, nemmeno per un secondo, tranne ovviamente quando ci trovavamo davanti ad altri che conoscevamo. Mi bastarono pochi giorni per ritornare esattamente quella di prima: dura, spietata ed autoritaria. Ricominciai anche a giocare con il mio sex appeal ed a vestirmi a seconda delle situazioni, cercando quasi sempre gli sguardi maschili, senza rinunciare quindi a nulla di cio' che facevo prima. Non so se definirlo un gioco oppure vita vera, ma quel che e' certo e' che questa e' la mia vita ancora oggi. Alcune cose sono cambiate ovviamente. Io ormai ho 42 anni, ma grazie al cielo devo dire di essermi mantenuta molto bene. Anzi, posso affermare che chi mi conosce mi trova molto piu' attraente di prima. Forse devo ringraziare i miei geni, ma un grazie particolare lo devo sicuramente ai miei allenamenti che non ho mai abbandonato e che, oltre ad avermi resa ora sicuramente molto piu' brava e piu' forte di quanto lo fossi quando ho descritto quegli avvenimenti che hanno caratterizzato la mia vita, mi hanno sicuramente agevolato nel mantenere il mio corpo agile e scattante al pari di una trentenne. Naturalmente anche le mie figlie sono cresciute e sono ora due splendide ragazze, due studentesse universitarie con tanto di fidanzati, bellissime ed intelligenti. Dire che con loro il rapporto e' sempre stato semplice sarebbe mentire. Forse non hanno mai compreso appieno cosa facevano la loro mamma ed il loro papa' nella loro intimita', ma qualcosa hanno ovviamente percepito. Essendo due ragazze appunto di notevole intelligenza non hanno mai voluto approfondire, forse per evitare risposte imbarazzanti, pur sapendo che i loro genitori non erano e non sono due genitori normali. Immagino che loro pensino ad un gioco, a qualcosa che serve per dare brio al nostro matrimonio ed in fondo quella e' solo una parte della verita'. Se le mie figlie qualcosa hanno intuito, gli altri parenti ed i nostri conoscenti sono rimasti sempre all'oscuro di tutto. In tutti questi anni siamo sempre riusciti a nascondere la nostra vera vita agli occhi indagatori di chi ci circonda. Non e' stato facile ma ce l'abbiamo fatta. Cosa penseranno di noi rimane anche per me un mistero. Ma forse in un mondo che e' sempre piu' fatto ad uso e consumo femminile, anche alcuni miei comportamenti sopra le righe possono somigliare semplicemente a quelli di una donna dei nostri tempi, una donna moderna che ama vestire sempre attuale, una donna che lavora e che e', se non piu' giovanissima, almeno giovanile. Una cosa ci tengo pero' a sottolineare e cioe' che anche negli anni che seguirono quel discorso tra me e mio marito appena descritto sopra, io sono stata di parola ed ho mantenuto la mia promessa: non sono mai andata piu' con altri uomini. Sgombro subito gli equivoci e dichiaro che non e' stato affatto facile. Ripreso il controllo e tornata ad essere la dominatrice che ero, ho rivissuto di nuovo quella voglia di tornare a dominare anche altri maschi. Le occasioni non mi sono mai mancate, cosi' come non mi sono mancate di nuovo attenzioni morbose da parte dei maschi, ma ho saputo vincerle ed intendo continuare a farlo. Ho avuto dunque una vita molto particolare del quale mi piaceva mettere a conoscenza quanta piu' gente possibile, non essendo pensabile di poterla invece vivere sotto la luce del sole, malgrado questo sia ancora adesso uno dei miei desideri rimasti in parte inespressi. Forse l'unico, a dir la verita'. E forse proprio per questo ancora adesso mi diverto ogni tanto ad allontanarmi dalla mia citta' ed a vestirmi in modo sexy per provocare e per vivere, almeno per pochi giorni, la mia vita da dominatrice sotto gli occhi di altre persone. Ed anche in questo il mio modo di fare concorda pienamente con quello di mio marito, fiero ed orgoglioso di potersi sottomettere a sua moglie anche davanti ad altri occhi. Insomma, tutto si puo' dire del nostro matrimonio tranne che sia noioso e che ci manchi la fantasia che serve per accendere il nostro erotismo. Ancora adesso, dopo 22 anni da quando ci siamo sposati, il sesso rimane una delle armi vincenti della nostra unione ed i nostri momenti intimi hanno ancora la medesima intensita' di prima. Avere una moglie dominante e' per Marco anche un toccasana per la sua virilita' ed ancora adesso posso eccitarlo come e quando voglio semplicemente con un mio ordine o con una dimostrazione della mia forza. Con mio grandissimo piacere ovviamente. Dicevo quindi del desiderio di far conoscere la mia vita. Devo dire che quando ho iniziato questa mia avventura, quando cioe' ho cominciato a scrivere, non avevo idea che mi sarei prolungata cosi' tanto. Di cose da dire ce n'erano parecchie, ma credevo che ne avrei fatto un sunto facilmente comprensibile a chi mi leggesse. Avevo vari timori, primo fra tutti quello di poter passare per una montata che si auto copriva di elogi sperticati. Come tutte le donne amo i complimenti e gli apprezzamenti mentre in questo caso ho dovuto farmeli da sola in quanto descrivere quello che mi e' accaduto senza accennare al mio aspetto fisico era impossibile. Ed invece, malgrado tutti i timori, ho cominciato a ricevere tantissimi apprezzamenti, tantissime lettere addirittura di ringraziamenti per le emozioni che dispensavo che mi hanno coinvolta a tal punto da farmi decidere di prolungare, non i fatti che erano gia' quelli, ma le varie situazioni ed i relativi approfondimenti psicologici. Quindi stavolta voglio essere io a ringraziarvi per non aver mai perso interesse per cio' che man mano raccontavo e per le belle parole che ho ricevuto durante questi mesi. Trattandosi di avvenimenti di tanti anni fa ho dovuto fare uno sforzo non indifferente nel ricordare esattamente come erano accaduti, ma credo di esserci riuscita pienamente, anche grazie all'aiuto di Marco nell'andare indietro con la memoria. A proposito di mio marito. E lui? Oh lui e' felicissimo di tutto questo. Malgrado negli anni la mia dominazione abbia toccato punte altissime, lui non ha mai fatto una piega. Era quello che desiderava fin da bambino e si considera l'uomo piu fortunato al mondo per aver visto esauditi tutti i suoi sogni. E adesso, mentre sto scrivendo le ultime parole del mio racconto, anzi, del nostro racconto, lui e' ai miei piedi e non in senso metaforico. Sta massaggiando dolcemente i piedi alla sua padrona dandomi dolcissime sensazioni che mi creano addirittura difficolta' nella concentrazione. E si, e' bella la vita da dominatrice e soprattutto da moglie dominante ed anch'io posso ritenermi la donna piu' fortunata al mondo per aver potuto assaporare tutte quelle piacevoli sensazioni che il mio ruolo mi ha dato e che spero, continuera' a darmi nel prosieguo della mia vita. Ancora mi sento giovane ed in piena forma e non so per quanto tempo ancora potro' essere in grado di mantenere questo ruolo, ma sicuramente fino a che mi sentiro' attraente, fino a che potro' andare in palestra ad allenarmi e fino a che avro' la forza di dare un ordine a mio marito e vedere in lui le stesse emozioni che gli provoco ora, proseguiro' a farlo. Perche' Marco mi conosce meglio di chiunque altro ed aveva ragione su tante cose, ma soprattutto sul fatto che io fossi destinata ad essere una vera dominatrice. Si, mi ci sono subito sentita, mi ci sento attualmente, ma sono sicura che mi ci sentiro' per tutta la mia vita. Ed intanto, mentre sto scrivendo la parola fine lui e' ancora intento a massaggiarmi i piedi. E' quello il suo posto, il suo ruolo. Alza gli occhi verso di me, con quel suo solito sguardo adorante e mi sorride " Ancora, padrona bellissima?" " Si, ancora, fino a che non ti daro' il permesso di alzarti" Glie lo daro' prima o poi il permesso perche' so essere una padrona anche molto comprensiva ma forse dopo lo picchiero' senza un briciolo di pieta', fino a vederlo piangere e cosi' facendo mi verra' un'eccitazione che poche donne possono dire di provare quotidianamente come provo io. A quel punto faro' poi l'amore con lui, anzi, lo scopero' come piace a me. Ma qualunque cosa accada tra di noi nel futuro, non posso non ringraziarlo per questa vita che ho scoperto solo grazie a lui e che mi ha regalato sensazioni semplicemente meravigliose, quelle sensazioni che solo chi ha provato almeno una volta questo stile di vita puo' riuscire a comprendere. Questo e' l'atto conclusivo de amici miei, ma la mia vita prosegue per fortuna e lottero' con tutte le mie forze per fare in modo che sara' sempre e comunque una vita particolare, una vita senza dubbio differente da quella di ogni altra donna, una vita che spero mi regali le stesse emozioni provate fino ad ora. Insomma, una vita da padrona, la mia vita. FINE Per tutti coloro che vogliono dialogare con me, il mio indirizzo mail e' pattytrasgressiva@tiscali.it