Ordalia 6 By Bettino Bettino0@lycos.com Roma, studi televisivi "La 80", inverno 2012. "Benvenuti alla sesta puntata di Ordalia, reality show eticamente corretto!" proclamò la bionda conduttrice, issata su un paio di sandali dal tacco di 12 centimetri. "Come certamente saprete, la nostra emittente mette le proprie strutture al servizio degli amici spettatori, anzi della società, offrendo a due litiganti la possibilità di risolvere con un confronto fisico e di fronte a milioni di telespettatori le loro controversie, ricollegandosi con una gloriosa tradizione medioevale, il "giudizio di Dio". Poi, dato che il popolo italiano è profondamente umano e buono" cominciò con un tono commosso, subito sovrastato dall’applauso degli spettatori nello studio "profondamente buono, sì, italiani brava gente, il confronto termina con la riappacificazione dei contendenti. Che diventano amici, come prima e più di prima.". Invero, gli spettatori della trasmissione erano leggermente calati, nella quinta puntata, dopo un crescendo che pareva inarrestabile. Nello sforzo di comprendere se la flessione fosse fisiologica, o rappresentasse l’inizio della parabola discendente, la "80" aveva commissionato un sondaggio demoscopico. Ne era risultato che il gradimento per gli scontri che opponessero due donne raggiungeva il 90% del campione, mentre sorprendentemente gli scontri misti erano graditi ben dal 65% degli spettatori. Peraltro, il 75% gradiva vedere coinvolte donne attraenti, solo il 30% atlete massicce o culturiste. Erano apprezzati i contrasti: il 90% apprezzava lo scontro bionda-bruna, il 50% scontri tra donne di età diverse, purché comunque sotto i 45 anni. I valori più apprezzati dagli spettatori di Ordalia erano, per il 70% la lealtà, per il 60% l’amicizia, per il 90% la famiglia, mentre l’ambizione veniva apprezzata solo dal 20% del "campione" e l’aggressività dal 3%. Che altro dire? Che il pubblico di "Ordalia" era composto per la maggior parte da diplomati e laureati tra i 30 e i 54 anni, e il programma era seguito in misura pressoché paritetica da donne e da uomini. Alla luce di tale statistiche, la produzione decise di programmare due incontri per serata, di cui uno almeno tra belle donne atletiche ma femminili (pretty athletic), l’altro misto ovvero tra donne poderose. La conduttrice, spalleggiata dall’ex pugile che fungeva da opinionista, iniziò ad illustrare il primo caso della settimana. "Questa puntata andremo a toccare un tema importantissimo, che riguarda tutti... l’amore! L’amore e la fedeltà, binomio inscindibile. Ma quando tale binomio entra in crisi, che fare? E’ maggiormente importante tentare di portare avanti una relazione che tanto ha dato, ma appare compromessa, o cedere ad un nuovo amore, a costo di ferire il precedente partner? La risposta è difficile, ma noi sappiamo come raggiungere la verità... tramite l’Ordalia!" proclamò la bionda. "A questo proposito, chiediamo un parere al professor Marco Luca Eckhart, docente di logica formale all’università di Schaffhausen!" "L’efficacia dell’ordalia ai fini euristici è avvalorata dai maggiori pensatori medioevali, e dai giuristi della stessa epoca. Ricordiamo, per puro esempio, il fondamentale "Ordalia veritatis fons primaria" di Emilius Angelicus e "De tertia manu", ove si sostiene che, nel corso del combattimento ordalistico, interverrebbe l’arcangelo Benedictus per assicurare la vittoria al contendente titolare della ragione. Potremmo continuare sino a studiosi dei nostri giorni, citare recenti studi psicosociali, ovvero risalire sino a fonti ebraiche e persiane, ma..." "C’è forse qualche dubbio? "lo interrogò preoccupata la conduttrice. "Veramente, non ho dubbi sull’efficacia dell’ordalia. Solo voglio limitare il campo d’azione dello scontro che andremo a vedere" rispose il filosofo "Voglio dire, non si tratta di stabilire in assoluto se è più degno di tutela l’amore o la fedeltà, anche perché è ovvio che l’amore perfetto comprende la fedeltà quanto la fedeltà perfetta richiede l’amore, ma per stabilire, nel caso specifico, nella situazione concreta, quale sia il valore dominante. Il combattimento ci darà se vale di più un amore da poco sbocciato, forse solo una passione, o la fedeltà ad una parola data in circostanze ormai mutate. Non stabilirà una gerarchia di valori assoluta, ma solo individuerà quale delle due contendenti è più meritevole di tutela." "Grazie, professore. La Sua spiegazione ci ha chiarito le idee ma... ci sentiamo tutti ansiosi di conoscere le protagoniste di questa puntata. Qualche attimo di pubblicità poi... vi presenterò il caso della settimana. "Il conflitto di questa settimana trova origine in una delicata situazione umana. In altri tempi, si sarebbe detto: sedotta e abbandonata. Ma è meglio sentire la storia di prima mano da... Moira!" Fece il suo ingresso in sala giovane di circa 25 anni, le cui forme procaci erano strizzate in un abitino di cuoio nero; l’abbigliamento era completato da stivaletti da cow girl. Bruna, i capelli ricci, il viso dai lineamenti forti e marcati, da bellezza di periferia, l’atteggiamento estremamente sicuro di sé e sfrontato. "Io sono fidanzata con Dennis ormai da 7 anni. Intendevamo sposarci, avevamo anche fissato la data, poi lui ha rinviato le nozze con il pretesto che non si sentiva ancora sicuro della sua posizione professionale. Ho subito pensato che non me la raccontava giusta, che c’era sotto qualcosa... infatti ho scoperto che aveva iniziato da alcuni mesi una relazione con un’altra donna. E allora l’ho affrontata a muso duro, l’ho guardata bene in faccia e le ho detto: "Preferisci che ti spacchi la faccia qui e subito, o la facciamo fuori ad Ordalia?" "Brava, sei stata civilissima. Ora sentiamo la versione della tua rivale...Tiziana!" Fece il suo ingresso una bionda di circa 23 anni, alta e magra, camminando con l’eleganza tipica delle modelle. Scarpe basse, indossava una tunichetta color pastello. "Ciao, Tiziana. Spiegaci le tue ragioni. "Quando ho conosciuto Dennis, mi ha giurato che la sua relazione con Moira era già finita da un pezzo: solo, lei non voleva rassegnarsi, lo teneva legato in mille modi. Pertanto, non mi sento in colpa: è lei" - disse indicando la rivale - che deve fare un passo indietro e rassegnarsi." "Brave, vi siete spiegate bene" concluse la conduttrice. " Ognuna di voi ha delle buone ragioni e le sostiene con grinta. Solo l’Ordalia può dare un verdetto equo e infallibile. Pertanto...trasferiamoci alla materassina. Le due contendenti raggiunsero il centro dello studio, ove era allestito lo spazio per il combattimento. Moira si tolse l’accappatoio e rimase con una sorta di calzoncini ha pugile tigrati. Il pubblico non seppe nascondere l’ammirazione di fronte al suo corpo così prosperoso, dai seno voluminoso dai grandi capezzoli e dai fianchi generosi. Gli straripanti caratteri femminili del suo corpo non contrastavano, ma si integravano, quasi come in certe sculture del Rodin, con una muscolatura molto sviluppata. Le gambe apparivano molto solide, dai polpacci torniti e dalle cosce possenti, che si concludevano in glutei poderosi. Le sue forme prorompenti richiamavano la tipica forma a clessidra della donna mediterranea: fianchi larghi, vita sottile, tronco possente, sormontato da un collo solido da lottatrice, in grado di sostenere in ponte il peso proprio e quello di un avversario. Non molto alta, appena 1.64, raggiungeva i 66 kg di peso. Moira sorrise confidente al pubblico, e contrasse i bicipiti in una posa da culturista. "Moira, appari forse un po’sovrappeso, ma anche molto muscolosa. Raccontaci dei tuoi trascorsi sportivi" le chiese l’ex pugile. "Non ho particolari allenamenti alle spalle, solo da piccola ho praticato la ginnastica artistica. Tutto ciò che vedi è puro patrimonio genetico, solo sono iscritta ad un corso di aerobica che si tiene due volte alla settimana, anche se faccio un sacco di assenze." "Hai mai combattuto, prima d’ora? la incalzò il suo intervistatore. "No, solo da piccola, come tutti. Però non ho paura di nessuno, sono sicura di me stressa e conscia della mia forza fisica." "Moira è un tipo tosto." interloquì la conduttrice "ma Tiziana non sembra da meno!" Tiziana si levò con eleganza l’accappatoio, rivelando al sua esperienza di modella, e rimase con dei ridottissimi slip rosa. Abbastanza alta, appena sotto l’ 1 e 80, 53 kg di peso, senza un filo di grasso, dal seno quasi inesistente. Appariva però tonica, braccia e gambe nervose, le spalle quadrate. "Tiziana, sei tiratissima come un boxeur - le disse con ammirazione l’ex pugile - effetto delle diete o fai anche della ginnastica?" "L’unica disciplina sportiva che ho praticato è stata la danza classica. Negli ultimi anni, mi sono dedicata allo yoga per combattere lo stress da passerella.." "Hai esperienze di combattimento?" "Assolutamente no. Però non ho paura di nessuno, tantomeno di Moira!" Scoppiò un applauso. "Tiziana può sembrare eterea, assente, ma è dura come l’acciaio!" concluse la conduttrice. Le contendenti furono portate alla materassina che era posta al centro dello studio. L’arbitro ripeté come sempre le regole: "Ogni colpo è valido, tranne infilare le dita negli occhi o nel naso, i morsi, lo strappo delle orecchie. Ogni round finirà con la sottomissione di una di voi. Vincerà l’incontro chi infliggerà per prima due sottomissioni all’avversaria. La vincitrice potrà disporre del corpo dell’altra per 30 minuti, libera di farne tutto ciò che preferisce, tranne che colpirla o infliggerle chiavi articolari o strangolamenti o, comunque, mettere in atto altre azioni che causino danni anche non permanenti. Io interverrà solo quando una di voi risultasse fuori combattimento o quando vedessi colpi proibiti." Le due avversarie stavano ai due estremi del tappeto, guardandosi con odio. Il pubblico guardava quei due giovani corpi femminili, eccitato dalla loro sessualità non meno che dalla violenza che sarebbe scoppiata tra poco tra le due attraenti ma temibili guerriere. Si strinsero la mano. "Ti spezzerò in due, gattamorta! Ti concerò in modo tale che neppure tua madre saprà riconoscerti!" "Non mi fai paura, grassa troia isterica. Ti insegnerò a non intrometterti tra me e David con la tua gelosia malata!" Al suono del gong, Moira attacca spavalda, con larghi colpi che Tiziana riesce a schivare arretrando e parandoli con le braccia. Poi la bionda approfitta delle sue lunghe gambe allenate per colpire l’avversaria al ventre, e doppiare il colpo con un calcio alla figa. Moira accusa i colpi, e si mette in guardia. Tiziana cerca di approfittare del vantaggio sferrando un calcio al volto della rivale, ma questa si china evitando l’impatto, poi attacca con l’irruenza di un cinghiale, afferra la gamba sinistra di Tiziana e, sollevandola, provoca la caduta schiena a terra dell’avversaria. Moira le salta letteralmente sul petto, bloccandole il respiro, e inizia a colpirla con una gragnola di colpi scomposti ma efficaci. Con la forza della disperazione, Tiziana si inarca in ponte, facendole perdere l’equilibrio, e si rialza. Ora sono nuovamente in piedi una contro l’altra: Tiziana è già segnata in viso. Moira non le dà tregua, la afferra per i capelli strattonandola fino a farle perdere l’equilibrio, quindi la colpisce con una serie di pugni e di calci. Tiziana si rialza ancora, e Moira l’attacca con un violento calcio al retro della coscia, facendole perdere l’equilibrio, e nuovamente la tempesta di colpi. Tiziana tenta di pararli, riesce ad afferrare al piede la rivale ed a farla cadere a terra a sua volta. Si rialzano entrambe, e la giunonica lottatrice bruna afferra in presa l’avversaria, colpendola con una serie di ginocchiate, poi la atterra nuovamente con un colpo d’anca. Ora le è sopra. Tiziana si gira faccia in giù per evitare i colpi, ma Moira la afferra al mento con le mani intrecciate e, sedendo cavalcioni sulle reni della rivale, tira verso l’indietro, facendo arcuare pericolosamente la spina dorsale di Tiziana. E quest’ultima batte la mano per terra, allo scopo di evitare danni permanente. "Dopo tre minuti e dieci secondi... conduce per uno a zero... Moira!" proclama l’arbitro, alzandole il braccio tra l’applauso della folla. Moira torna nel suo angolo con le braccia alzate, sicura della vittoria. Tiziana si rialzò avvilita, riguadagnando il suo posto. La conduttrice approfitta della sosta per chiedere un parere all’ex pugile. "Pare un combattimento one sided, Moira è troppo potente" afferma la bionda. "Non è detto Tiziana non ha molta esperienza, ma più alta. Deve solo usare maggiormente la gambe e approfittare del maggiore allungo. Il peso maggiore di Moira, inoltre, è attribuibile alla maggiore percentuale di grasso, piuttosto che a muscoli più possenti." "Però Moira ha una grossa aggressività, è una vera streetfighjter" "Certo, ma una tattica intelligente conta più dell’aggressività e della forza.." "Sarà", lo provoca la conduttrice "un giorno ti metteremo alla prova. Con Rossella, la protagonista della nostra quinta puntata. Sarà il match del secolo:stessa età, la stessa statura, tu sei più tecnico, mai lei è più grossa..." L’ex pugile, rassegnato, annuisce. "D’accordo, non mi sottraggo." Scoppia l’applauso del pubblico. "Lo hai promesso, ricordati! esclama eccitata la conduttrice. La prossima puntata la dedicheremo allo scontro tra te e Rossella!" Il secondo round inizia con Moira protesa all’attacco, che vibra larghi pugni e calci a Tiziana. La bionda appare più cauta, più tattica, e usa la statura per evitare i colpi. Moira tenta di afferrare l’avversaria in corpo a corpo, ma Tiziana si sottrae, quindi con una mossa improvvisa si gira e vibra un calcio rovesciato al ventre della bruna. Moira accusa il colpo, e Tiziana ne approfitta per piazzare dei forti calci alle gambe dell’avversaria, che li accusa visibilmente. Ora le cosce della bruna sono chiazzate di lividi, e la donna comincia a muoversi con difficoltà. Tiziana le balla attorno, colpendola con dei jab sinistri. La provoca platealmente abbassando al guardia e scernendola: "Colpisci, vacca, attacca. Ormai sei finita, cornuta e battuta!" Moira, infuriata, si slancia all’attacco, ma Tiziana le sfugge saltellando. Poi la bionda vibra un calcio circolare che colpisce la rivale alla nuca, facendola cadere al tappeto. La bruna tenta di rialzarsi, barcollando, ma Tiziana le è sopra colpendola scientificamente con calci e pugni. Moira tenta di resistere ma, quando viene raggiunta da un violento calcio al diaframma che le fa mancare il respiro, batte a terra in segno di resa. "Dopo due minuti e quaranta secondi... vince per sottomissione il secondo round...Tiziana! Il punteggio del combattimento è ora uno ad uno." sancisce l’arbitro. Stavolta è Tiziana a ritornare al suo angolo trionfante, contraendo le braccia nervose e mettendo il luce dei bicipiti ben definiti e solidi come la roccia, mentre Moira appare frastornata dall’imprevista sconfitta. "Come avevo previsto" commenta l’ex pugile, rivolgendosi fiero alla conduttrice. "Tiziana, superata l’emozione del debutto, è la vera favorita. La danza classica le ha costruito delle gambe eccezionali, potenti e flessibili anche se apparentemente magre." "Io invece continuo a puntare su Moira. E’ più forte, solida come una roccia. Si è solo distratta un attimo, ora emergerà l’istinto della combattente" replica la conduttrice. Il terzo e decisivo round inizia sotto il segno della prudenza: nessuna delle due si poteva permettere di perdere. Tiziana mantiene la distanza approfittando della sua statura e delle leve più lunghe, Moira non intende prendere rischi. Ma alla fine il temperamento della mora ha la meglio, e la prosperosa amazzone si slancia all’attacco testa bassa. Tiziana, più fredda, la schiva e ne approfitta per colpirla con un calcio laterale al tronco. Moira accusa il colpo, e tenta di afferrare in clinch la bionda rivale. Ma Tiziana ricambia con vigorose ginocchiate da boxe tailandese, che mozzano il respiro all’avversaria. Moira capisce che deve assolutamente reagire, e afferrato il collo della bionda valkiria la getta a terra con una sorta di mossa di judo. Le va sopra, tentando di immobilizzarla, ma le braccia piene di nerbo di Tiziana la respingono, spingendo la sua testa verso l’alto, mentre con le lunghe gambe, flessibili come serpenti, le afferra il capo in una forbice. Moira si dibatte, tenta di colpire l’avversaria con i suoi potenti pugni, ma è tutto inutile. Tiziana non molla la presa. Moira stenta sempre più a respirare, le idee si confondono, la faccia di arrossa, poi diventa violacea. Moira, perso quasi la capacità di comandare ai propri movimenti, batte la mano a terra in segno di resa. "Dopo otto minuti e quarantacinque secondi... vince l’Ordalia, per due round ad una ... Tiziana!" proclama l’arbitro alzandole il braccio. "Ora, Tiziana, hai diritto a 30 minuti di sottomissione... nel corso dei quali dovrai anche riconciliarti con la tua avversaria, e perdonarla." le illustra la commentatrice. Le luci dello studio si spengono: solo due fari illuminano le amazzoni sul tappeto, la vincitrice e la sconfitta alla sua mercé. Moira è a terra, incredula e sgomenta, Tiziana la guarda dall’alto. La bionda le appoggia il piede elegante sul ventre, la guarda con disprezzo. "Volevi Dennis, volevi conservarlo tutto per te? Ora lo hai perso, definitivamente. Levati i calzoncini." Moira esegue, lentamente, scoprendo il pube coperto da un folto vello nero. "Ora masturbati, non ti rimane altro." Moira rimane immobile, senza osare alzare lo sguardo. "Masturbati qui ed ora, vacca! e’ un ordine della vincitrice alla sconfitta." esclama Tiziana. Moira muove lentamente la mano, apre la sua fessura, vi fa entrare le dita, e comincia a masturbarsi, lentamente. Scoppia nel contempo in un pianto dirotto, e si asciuga le lacrime con la sinistra. "Piangi, vacca? Le tue lacrime mi riempiono di gioia, sanciscono la mia vittoria e la tua sconfitta. Piangi a quello che hai perso, che è poi quello che volevi sottrarre a me: l’uomo, la vittoria, l’onore." sibilò fredda Tiziana. "Ma continua il lavoro di mano, voglio che tu arrivi all’orgasmo." Moira alla fine viene, in uno strano orgasmo che si mischia con il pianto, vivendo nello stesso momento sensazioni diversissime. Ma è l’anima sensuale che prevale, e la bruna trova il coraggio per guardare verso l’alto la sua vincitrice. "Hai vinto, troia. Ma non credere di fregarmi con la tua aria superiore... ti conosco. So cosa vuoi adesso..." Tiziana si libera dei suoi slip, poi si siede sul petto della sua vittima. Moira l’afferra prendendole le natiche, poi se l’avvicina, sino a portare la vagina della bionda vicino al suo viso. Ed inizia a leccare, eccitata. Anche Tiziana di eccita, mugola mentre la mora le accarezza i seni, poi viene rapidamente con un urlo. Ora le due donna si abbracciano, si rotolano per terra, esplorandosi con le lingue e le mani ogni anfratto, ogni parte del corpo. Simili a baccanti, si abbracciano, si esplorano, si violano. E’ un’esplosione di sessualità, dove la violenza si mescola con la sensualità. Lo scadere della mezz’ora di riconciliazione arriva improvviso, deludendo il pubblico e le due lottatrici, entrambi desiderosi che quella situazione si protraesse ancora. "Brave, bravissime. Meritate l’applauso del nostro magnifico pubblico" le salutò la bionda presentatrice, mentre i presenti riservavano alle due contendenti una trionfale "standing ovation". "Ci avete offerto le emozioni di un’ordalia combattutissima, accanita ma leale, e, soprattutto, il piacere di vedervi infine riconciliate." Si rivolse quindi alla sconfitta. "Tu, Moira, accatti il verdetto dell’ordalia?" "Ho perso. So cosa significa. Ho perso la lotta, ho perso Dennis. Ma... aggiunge "ho trovato un’amica. Un’amica forte e leale." esclama, abbracciando Tiziana e baciandola sulla bocca. "E tu, Tiziana, che dici" domanda la conduttrice. "E’ stata un’esperienza grandiosa, qualcosa di cui andare fieri per tutta la vita. Dennis è mio, ora, ma la cosa più importante" si interruppe un attimo "è il rapporto con Moira. Credo non si possa considerare qualcuno veramente un’amica, se non si è passati da una lotta." Le due si baciarono ancora. Le telecamere inquadrano la conduttrice. "Un’altra grande puntata. Dalla rivalità all’amicizia, dall’odio all’amore. E’ una lezione per tutti noi. Ordalia è la trasmissione della bontà, della riconciliazione, del coraggio, della lealtà. Ma la nostra puntata non è finita... ora ci aspetto lo scontro tra due campioni di Ordalia, Giggi er Banana e Lorella la maestra d’asilo. Ci vediamo dopo la pubblicità. "Il secondo scontro" introdusse la conduttrice "vede il confronto tra i vincitori delle due prime puntate di Ordalia. Ricordate? Giggi er Banana, il fruttarolo di Roma, che sconfisse con un po’di fortuna una donna apparentemente tanto più forte di lui, Carmela. E la dolce maestrina d’asilo veneta, che mise al suo posto il cuoco della sua scuola, Francesco. Lorella, dopo il suo incontro, aveva sfidato Giggi, rimproverandolo per la sua scarsa considerazione per le donne: il nostro supercoatto si è offeso, ed eccoli qui a dirimere la questione. Quindi, da Bassano, Nord Est... Lorella!" La maestrina mora fece il suo ingresso in sala, accompagnata da una musica jodel, indossando un costume tipico tirolese che metteva in evidenza il suo generoso decolté. "Lorella, ancora qui? illustraci le ragioni di questa nuova sfida." fece la presentatrice. " Dopo il mio scontro con Francesco, sono una donna nuova, una donna libera. Non posso più sopportare le prepotenze dei maschi e ho capito che l’unico modo di tutelare le donne è sfidare gli uomini al loro gioco. Perciò, quando Giggi ha tentato di zittirmi, non ho avuto esitazioni: l’ho sfidato subito all’Ordalia!" Scoppiò un forte applauso di approvazione da parte del pubblico, mischiato con qualche fischio di dissenso degli uomini più machisti. "Dimmi, Lorella, Hai detto che sei cambiata: devo pensare che ora ti fai rispettare con maggior grinta?" "Certo, ora conosco la mia forza. Per fare un esempio, domenica scorsa a Vicenza il mio ragazzo è stato aggredito da un malintenzionato che voleva sottrargli il portafoglio. Lui non è molto abile a difendersi... allora mi sono interposta io, e con una mossa di judo ho messo a terra il rapinatore, che poi è scappato a gambe levate..." Il pubblico rinnovò l’applauso. "E la cosa più singolare" riprese Lorella "è che sia il mio ragazzo, sia l’aggressore avevano la stessa espressione. Stupita, allibita, come avessi levato loro il ruolo..." "Ah, gli uomini! Non sanno rassegnarsi alla nostra crescita..." concluse la conduttrice. "Ora sentiamo il suo sfidante...Giggi!" Il fruttarolo romano fece il suo ingresso nello studio, al ritmo del popolare motivetto di un decennio prima, opportunamente modificato "Anvedi come balla Nando" era diventato "Anvedi come mena Giggi". Abbigliato con un giubbotto di pelle nera, jeans aderentissimi e stivaletti a punta, salutò il pubblico agitando la mano. "Giggi, nuovamente qui. Raccontaci se anche la tua vita è cambiata, dopo Ordalia." "Non è cambiata molto. Avevo già la fama di duro e di superdotato, quindi la vittoria mi ha dato solo un po’di notorietà... ogni tanto vengono donne sino dai Parioli, per conoscermi. Diciamo che ho allargato il giro." "E perché questa sfida con Lorella?" "Mi ha provocato lei, dicendo che non rispetto le donne. Io le donne le rispetto molto, solo che devono stare al loro posto... sotto!" concluse. "Una bella sfida" concluse la conduttrice. "abbiamo sentito le loro ragioni, ora vediamo chi ha ragione. Lo dirà, infallibilmente, l’ordalia!" I contendenti furono portati alla materassina che era posta al centro dello studio. L’arbitro ricordò le regole: "Ogni colpo è valido, tranne infilare le dita negli occhi o nel naso, i morsi, lo strappo delle orecchie. Ogni round finirà con la sottomissione di una di voi. Vincerà l’incontro chi infliggerà per primo due sottomissioni all’avversario. Il vincitore potrà disporre del corpo dell’altro per 30 minuti, libero di farne tutto ciò che preferisce, tranne che colpirlo o infliggergli chiavi articolari o strangolamenti o, comunque, mettere in atto altre azioni che causino danni anche non permanenti. Io interverrà solo quando uno di voi risultasse fuori combattimento o quando vedessi colpi proibiti." Lorella rimase con degli slip tigrati, gli stessi indossati nel primo incontro. Il pubblico non poté che stupirsi nuovamente per il contrasto tra il suo viso dolcissimo e il fisico muscoloso e possente. La parte superiore del suo corpo era molto robusta: spalle larghe, torace possente che reggeva due seni abbastanza grossi, braccia sviluppate che terminavano in due mani femminili, ma forti. Ma era soprattutto la parte inferiore del corpo a destare stupore: le gambe richiamavano quelle di un calciatore, dalle cosce muscolose ed i polpacci grossi. Sembrava solida come una roccia, quasi intimidiva a dispetto del suo metro e sessanta di altezza, cui corrispondeva un peso di circa 67 Kg. Giggi la superava di una decina di centimetri in altezza. Molto magro, avrà pesato 65 chili, appariva tonico e nervoso, ed aveva un passato di calciatore dilettante, nel ruolo di ala sinistra. "Ti farò pentire di avermi sfidato" le sibilò il maschio. "Non mi fai paura, ti metterò sotto senza sforzo" replicò la donna. "Ti romperò il culo, ti farò esplodere le tette a forza di colpi... dopo il nostro confronto, sarai da buttare via." "Cosa vuoi farmi, signorino? Te ne accorgerai che hai sbagliato a provocarmi..." "Calma, ragazzi" li interrompe l’arbitro. Risparmiate il fiato per il combattimento. Stringetevi le mani, poi darò il segnale d’avvio." Si misero uno contro l’altra, in guardia da boxe. Giggi sembra aver perso la sua baldanza, e se ne stava prudentemente alla larga. Lorella lo incalza, ma tenendosi coperta. Quindi lo attacca con un calcio all’esterno della coscia, che colpisce violentemente l’uomo facendogli perdere per un attimo l’equilibrio. Giggi si rimette in guardia, e tenta di tenere a distanza l’avversaria sfruttando il suo allungo, ma la donna gli si slancia contro afferrandolo per le gambe ed atterrandolo. Il pubblico è in delirio. Lorella ora gli è sopra, gli siede sul petto e tenta di colpirlo al volto con i suoi pugni pesanti. L’uomo è ancora presente, e riesce a parare i colpi e quindi a sbilanciarla. Ne approfitta per riportarsi in piedi. Ora sono nuovamente in piedi, uno contro l’altra. Giggi si sforza di non ansimare, e tenta di prendere il controllo del combattimento attaccando con una serie di calci e di pugni che Lorella para agevolmente. La donna lo sfotte, abbassando la guardia e provocandolo: "Tutto qui, Giggi? I tuoi colpi sono più deboli di quelli di un bambino malato..." Giggi continua l’attacco, scompostamente, e Lorella controlla con facilità, per passare al contrattacco con uan serie di pesanti calci alle cosce ed ai polpacci. Il fruttarolo capisce di dover reagire, e tenta l’assalto con una serie di pugni scomposti, che Lorella controlla con facilità. Ed è la donna che si fa nuovamente pericoloso, centrando il rivale con un gancio alla mascella che lo fa vacillare. Il pubblico rumoreggia, eccitato, diviso tra chi sostiene la donna e chi invece vorrebbe la riscossa del maschio. "Giggi, sei tutti noi" grida un sostenitore, tentando di rianimarlo. "Finiscilo, Lorella, mettilo giù" "Non lasciarti impressionare da quella troia! Puniscila!" Giggi afferra in presa l’avversaria, tentando di controllarla passando alla lotta. Ma Lorella ricambia con poderose ginocchiate al corpo, cui fa seguito un colpo d’anca che atterra l’uomo. La folla è in delirio, eccitata e compiaciuta a vedere quel maschio arrogante messo al tappeto da una donna. Lorella lo immobilizza a terra. Giggi tenta disperatamente di liberarsi, di rovesciare la situazione, ma tutto risulta inutile di immobilizzarlo a terra, ma l’uomo si divincola con la forza della disperazione. Lorella lo controlla agevolmente, poi tenta una chiave articolare al braccio. Giggi tenta di opporsi, e la donna cambia tattica: giudicandolo ormai spossato, gli va cavalcioni sul petto, per scaricargli contro una gragnola di pugni al volto. Giggi tenta di inarcarsi, di parare i colpi, ma tutto è inutile ed è costretto a battere la mano a terra in segno di resa. Lorella si alza, guardandolo sprezzante con un sorriso di superiorità, e contrae i bicipiti muscolosi mostrando il folto pelo ascellare. Giggi si rialza in silenzio e fa ritorno al suo angolo. "Anche questa volta donna batte uomo." provoca la conduttrice rivolgendosi all’opinionista, un noto ex pugile già campione europeo dei pesi piuma. "Non è detto. Giggi ha le potenzialità per mettere in difficoltà l’avversaria... ha un maggiore allungo, ha già vinto un match..." "Sarà come dici" conclude la conduttrice "ma Lorella mi sembra decisamente superiore. Guarda lo sviluppo delle sue gambe, due veri tronchi." I due contendenti ritornano al centro della materassina per il secondo round. Lorella appare serena, concentrata: Giggi non riesce a nascondere il suo nervosismo. E’ conscio che, in caso di sconfitta, non vi sarà una prova d’appello, ma lo aspetta la sottomissione. Il maschio tenta alcuni calci, ma senza molta determinazione e la donna li schiva facilmente. Lorella attacca all’improvviso, e con una energica spazzata atterra il rivale. La mossa spettacolare fa scrosciare gli applausi del pubblico. Giggi si rialza, mentre la donna lo aspetta senza attaccarlo, confidente. Il maschio si rende conto di nona vere più speranze, e gioca il tutto per tutto: attacca violentemente a testa bassa. Lorella lo schiva agevolmente, lo prende per la nuca e lo atterra nuovamente. Giggi si rialza, mentre Lorella lo guarda sfottente. Il fruttarolo, si rimette in guardia, e vibra alcuni colpi che la donna blocca con le braccia. Quindi la muscolosa femmina si volta rapida, e vibra un calcio rovesciato all’addome di Giggi, che cade a terra. Il fruttarolo si rialza lentamente, e riparte all’attacco con un largo gancio senza energia. Lorella si china, gli infila un braccio tra le gambe e se lo carica sulle spalle. Il pubblico è in delirio. Lorella si gira trionfante verso gli spettatori, sorridente, mentre il suo rivale appare spaventato e ormai privo di qualsiasi reazione. Quindi la donna, chinandosi da un lato, lo getta a terra. Giggi cade pesantemente con la schiena, e la sua rivale gli pone un piede sul torace. "Vuoi continuare?" L’uomo capisce di non poter fare più nulla contro la sua contendente, e batte la mano a terra in segno di resa. "Non ho capito... ti arrendi?" "Si" mormora, senza guardarla in faccia. "Dillo più forte, che ti possa sentire anche il pubblico." "Sì, mi arrendo" ripete Giggi. Lorella alza le braccia al cielo, felice della lotat e della vittoria. Il pubblico applaude compatto: nessuno, ormai, si identifica più nel perdente Giggi. "Hai vinto, Lorella. Ora hai diritto alla domination... ma poi devi riconciliarti con al tua vittima" interviene la conduttrice. Lorella guarda dall’alto l’avversario sconfitto ed umiliato, poi sibila: "Volevi rompermi il culo? Mi sa invece che dovrai leccarmelo... bene!" La donna si libera degli slip, e si siede pressando il posteriore sulla faccia di Giggi. Eccitata per la lotta e la vittoria, gli schiaccia il culo sul volto sino quasi a soffocare, agitandosi con movimenti che nascono dalla voluttà e dal piacere del dominio. "Lecca bene, cane!" Mentre Giggi eseguiva, Lorella gli strappa i calzoncini, mettendo a nudo un cazzo di grandi dimensioni, quel cazzo che gli aveva fatto meritare il soprannome di "Banana". "Ecco dove risiede la tua virilità. Sei meno forte di una ragazzina ma... bisogna ammettere che hai un bel cazzo!" Lorella si gira, sempre standogli sopra, e si infila il cazzo nella figa pelosa montandolo con furia e bramosia, come una baccante che avesse sorpreso un pastorello a spiarla durante i sacri riti tribadici. Infine Lorella raggiunge il piacere, con un urlo primordiale, dove il piacere sessuale si mescola con quello della dominazione. Poi, più rilassata, si sdraia sulla schiena. "Ora fammi vedere cosa sai fare come amante, Banana, sperando che tu sia meno scarso che come lottatore." Giggi le va sopra, dapprima timidamente, poi si eccita a sua volta e la fotte con tutta l’energia possibile, stantuffando il gigantesco cazzo nella vagina della sua vincitrice. Giggi, quasi ammaliato, dà il suo meglio, per tentare di recuperare, almeno in parte, la sua fama di macho. Lorella, appagata, lo lascia fare, dimostrando di gradire il rapporto. I due raggiungono l’orgasmo, più volte, dapprincipio con furia animalesca, poi quasi con sensualità. Passata la rituale mezz’ora, la conduttrice interrompe l’amplesso. "Bravi, ragazzi. Vedo che vi siete riappacificati, rispettando la tradizione di ordalia." Quindi, rivolta a Lorella: "Secondo incontro, seconda vittoria, Ne sei fiera?" "Si, soprattutto perché le mie lotte sono finalizzate a rivendicare il ruolo della donna. Io non mi batto per il piacere di farlo, ma per un’istanza etica, di equità." "Brava, sei forte ma giusta." le fece la conduttrice. "E tu, Giggi, ti senti migliore dopo quest’incontro? Riconosci di avere sbagliato?" Giggi non appariva molto convinto, ma alla fine dovette riconoscere: "Si, con Lorella mi ero sbagliato. Ho perso alla lotta...ma me sono riscattato, o no?" "Amici, anche questa puntata è finita. Una puntata dove ha trionfato il bene sul male, l’amicizia sull’odio. Una puntata dove i contendenti si sono riconciliati, dove il vincitore ha perdonato lo sconfitto... Vi diamo appuntamento per la prossima, per due nuovi, appassionanti incontri!"