Olga. (Italian translation) By Phylogynia, translated by A. Letizia, bobbo_27@hotmail.com Olga, 67,5 cm di braccia, 70 cm. di vita e... uno strano muscolo! Olga. Scena 1: la palestra. Sam entro' per la prima volta nella palestra deserta. Prima di allora, molte altre volte era passata di la', ma non aveva mai osato entrare. Era stata sempre affascinata dalla gente che frequentava quei posti. Tutte quelle donne e tutti quegli uomini perfettamente in forma la eccitavano moltissimo. Sam era una delicata adolescente di 16 anni, con una pelle perfetta, un sorriso impeccabile e una faccia d'angelo. Aveva lunghi capelli neri e riccioluti e occhi azzurri. Insomma, era uno schianto. I ragazzi le giravano intorno come api sul miele. A 16 anni, aveva avuto molte esperienze sessuali, cio' nonostante era estremamente timida. Si potrebbe definire un tipico caso di sdoppiamento della personalita'. Riservata ed educata nella vita di tutti i giorni, incandescente e insaziabile a letto. Mi pare quasi di sentirti mentre pensi che questo e' il genere migliore di ragazze. Be', hai capito tutto... Muscoli e grossi cazzi erano le cose a cui puntava. La prima volta che fece all'amore, fu con un suo compagno di scuola. Si innamoro' di lui, non perche' fosse un gran "fico", ma perche' durante un ballo lento, senti' come un fuoco arderle nel ventre e il sentire la sua erezione contro il suo pube le mandava il cuore fuori giri. Sam temeva che la prima volta non sarebbe stato piacevole. Questo era quello che dicevano le ragazze piu' esperte: "Senti un po' di dolore e poi e' tutto finito". Be', per lei la prima penetrazione fu come scoprire un nuovo mondo. Sam raggiunse l'orgasmo molte volte e ne voleva ancora quando lui venne dentro di lei. E questa era solo la sua prima volta e lui aveva solo un cazzetto! Quando scopri' cosa voleva dire essere penetrata da uno stallone, capi' di aver trovato il suo scopo nella vita. Piu' grosso era, meglio era e se lo stallone aveva dei bei muscoli, era semplicemente impossibile descrivere l'intensita' dei suoi orgasmi. Naturalmente, essendo la ragazza piu' carina dei dintorni, per Sam il raccolto era facile. Il suo abbigliamento abituale era costituito da un paio di scarpe da ginnastica e da pantaloncini corti e stretti, per evidenziare le gambe lunghe e snelle e il suo didietro benfatto. Di solito copriva il suo petto piccolo e appuntito con una t-shirt bianca e attillata al punto da far risaltare i suoi piccoli capezzoli come dei gioiellini. Avrebbe giocato a fare la scolaretta fino a quando non fosse venuto il momento di interpretare un ruolo "da adulta". Ballare con Sam era molto pericoloso: faceva correre la sua mano lungo la tua schiena fino al sedere, accarezzandolo mentre premeva il suo pube contro il tuo; se il risultato era un'erezione e se le circostanze lo permettevano, ti faceva scivolare una mano dentro i jeans per sentirla, mentre ti sorrideva con l'innocenza dei suoi sedici anni. Molti uomini se ne venivano subito. Era bello per Sam. Tutto cio' faceva del bene al suo ego e, inoltre, si poteva fare un'idea delle dimensioni con cui aveva a che fare. Non era mai troppo grosso per i suoi gusti. Talvolta, se era troppo eccitata per aspettare di godere, si accontentava di uno piu' piccolo, ma era indubbiamente meglio un cazzo enorme. Piu' le entrava dentro e piu' profondo era il suo piacere. Dunque, si trovava la' nella palestra. Forse era un buon terreno di caccia. Inoltre, aveva sempre desiderato avere dei grossi muscoli come quelle culturiste: "Immagino che anche loro saranno partite da zero." - disse a se' stessa, guardando nello specchio le sue braccia sottili. Piego' un braccio per vedere se la sua immagine riflessa le lasciasse qualche speranza. Gonfiando i suoi bicipiti, cerco' di vedere qualcosa. "E' gia' qualcosa." - si disse, cercando di convincersi che non era come pensava veramente. In quel momento, senti' un forte grugnito proveniente dall'angolo opposto della palestra. Non se ne era accorta quando era entrata, ma c'era qualcuno, la' dentro. Avvicinandosi di alcuni passi per vedere meglio, vide qualcuno steso sulla panca inclinata che stava facendo delle alzate con un bilanciere. Tutto cio' che poteva vedere da dietro era la sommita' del capo e due braccia gigantesche che sollevavano, da ciascun lato, qualcosa che sembrava una tonnellata di ferro. Altri grugniti riempirono la stanza, mentre il bilanciere veniva alzato ed abbassato. Ogni volta che il bilanciere andava giu', appariva alla vista un petto enorme che sembrava esplodere. Sam si senti' le ginocchia molli. Immaginava di scopare quell'uomo e se il suo cazzo era in proporzione a tutto il resto, sarebbe stata la migliore scopata della sua vita. A quel punto, fu presa dal panico. Che fare? Che strategia adottare? "Questa e' una palestra, devo fingere qualcosa." - penso'. Si guardo' intorno e vide la fila di bilancieri lungo la parete di fronte. Ando' verso di essi e prese i piu' piccoli che riusci' a trovare. Poi si diresse verso una panca piazzata in posizione strategica. L'uomo avrebbe dovuto passarle di fronte se voleva uscire o andare alla fontanella. Il bilanciere stava ancora andando su e giu' con i grugniti di accompagnamento, quando Sam si sedette sulla panca per fare delle flessioni con i bicipiti. Dopo averne fatte alcune, si dovette fermare. Era ipnotizzata da quelle braccia. Ragazzi, erano gigantesche! Sembravano d'acciaio e di proporzioni quasi impossibili. E quelle spalle! Questa montagna d'uomo doveva essere Mister Universo nel vero senso della parola. Sam era incredibilmente bagnata e per un secondo contemplo' l'idea di andare al bagno per allentare un po' di quell'eccitazione, ma come poteva abbandonare quella vista? Guardando ansiosamente per vedere se la palestra era ancora vuota, poso' uno dei bilancieri e si infilo' le dita nei pantaloncini per raggiungere il clitoride. In pochi secondi, Sam raggiunse velocemente uno stadio di eccitazione vicino all'orgasmo, ma, sfortunatamente, le enormi braccia rilasciarono il bilanciere con un grosso botto, seguito da una pausa. Poi, Sam vide l'uomo afferrare un bilanciere ancora piu' pesante: con una stupefacente dimostrazione di forza, egli lo alzo' per tre volte con le braccia, prima di lasciarlo cadere rumorosamente, mentre emetteva un forte grido di dolore per la bruciante sensazione. Sam lo vedeva afferrarsi i bicipiti con le sue grosse mani. Erano gigantesche; Sam aveva l'impressione che fossero grandi come bocce da bowling. Ma c'era qualcosa di sbagliato! Aveva le unghie laccate! "Cos'e'? Una nuova moda?" - penso', ma contemporaneamente, l'uomo si alzo' e mentre la sua sagoma si profilava, Sam realizzo' che quella montagna di muscoli era... una donna. Scena 2. Olga. Sam si ricordo' di quando aveva guardato la gara di Mister Universo alla TV. Quei ragazzi erano immensi, ma in confronto a quella donna erano degli stuzzicadenti. Sam stimo' rapidamente che doveva essere alta poco meno di due metri. Aveva dele gambe incredibilmente lunghe con delle cosce molto, molto voluminose. Il suo sedere era enorme, perfettamente rotondo e striato, come se fosse fatto di granito. Era la cosa piu' bella che avesse mai visto e i pantaloncini stretti e bianchi come la neve che portava quella donna, erano per lei come una seconda pelle. I suoi fianchi erano piuttosto larghi e il contrasto con la vita sottile avrebbero fatto sembrare sproporzionata la parte inferiore del corpo, se non fosse stata bilanciata da un parte superiore fatta interamente di muscoli ipertrofici che esplodevano in un'orgia di rigonfiamenti. I suoi dorsali erano cosi' ampi che le braccia erano spinte di lato ad un angolo di 45 gradi, dandole un aspetto imponente. Da dietro, le sue braccia sembravano compatte come ventre e spalle, incredibilmente larghe e forti. Il basso ventre di Sam era in fiamme. Desiderava cosi' intensamente quella donna! Ma il meglio doveva ancora venire. La donna gigante mosse un passo verso lo specchio. Dopo di che, comincio' a mettersi in diverse pose. Quando si mise di profilo, posando per gonfiare il petto, Sam non pote' evitare di emettere un lamento. Quella donna aveva un petto da far vergognare qualsiasi culturista; gli strati di muscoli che lo sostenevano lo rendevano sodo in modo incredibile. Come se non bastasse aveva dei seni grossi e sodi come cocomeri con dei capezzoli talmente grossi e turgidi da tenere tesa la stoffa del reggiseno. Guardando la sua immagine riflessa nello specchio, si mise in posa per mettere in evidenza il torace e mentre faceva questo, inspiro' profondamente, facendo espandere il petto e facendolo salire su, fino a puntare verso il soffitto gli enormi capezzoli. "Non male." - Sam senti' la donna gigante dire a se' stessa - "Gli addominali potrebbero andar meglio...". La donna gigante si rilasso', portando in giro la sua massa di muscoli e, afferrando un asciugamano e girandosi verso Sam, ando' verso la fontanella. Sam era paralizzata. Mentre la donna gigante camminava verso di lei, non poteva fare a meno di guardare il fisico piu' affascinante del pianeta. La donna gigante sorrise radiosamente a Sam e la saluto' con un "Ciao" che rivelo' una bocca perfetta con dei denti di madreperla. Sam tento' di rispondere, ma dalla sua bocca non usci' nulla. Quella donna era uno schianto. Il suo viso era talmente puro e nobile da portare Sam in uno stato di totale adorazione. Era la prima volta che si innamorava. Quando la donna gigante torno', ando' direttamente da Sam. "Ciao, mi chiamo Olga. Sei nuova, qui?" "Si...la prima volta, oggi." "Sai come si usano questi?" - disse Olga rivolta ai piccoli bilancieri di Sam. "Su cosa stai lavorando? Bicipiti? Tricipiti? Pettorali?" In realta', Sam non sapeva cosa stava facendo. Era cosi' bagnata da non trovarsi a suo agio e, inoltre, stando seduta, la sua faccia era a pochi centimetri dagli addominali di Olga. Sam non poteva credere quanto fossero profondi e definiti. Erano come rocce, rocce levigate che si possono trovare sulla spiaggia, ciottoli di enorme grandezza. Vedendo che non riusciva a ottenere una risposta da Sam, Olga disse "Forse potresti cominciare col dirmi il tuo nome, no?". "Sam, mi chiamo Sam." "Sam? Mi piace, e' maschile; un gran bel contrasto col tuo aspetto. Sei fantastica!" Ora, il cuore di Sam batteva forte: "Anche tu." - riusci' a dire. "Oh, sai, mi rendo conto che sono in contrasto con certi standard, ma a me i muscoli piacciono veramente. Mi sono accorta piuttosto presto che stavo diventando alta e forte e in qualche modo l'idea mi piaceva. Ho lavorato duramente per anni ed ecco il risultato. "Quanto sei alta, Olga?" - disse Sam con un sorriso angelico. "Be', poco piu' di due metri. Se vuoi la storia completa, peso 182 chili, il mio giro vita e' di 75 cm., le mie cosce misurano quasi un metro. Ho perso un po' di peso, recentemente. Non mi sono potuta allenare in modo appropriato negli ultimi tre mesi. I miei bicipiti sono scesi a 67,5 cm. e ho smesso da molto di misurare il mio petto perche' varia di molto durante il ciclo. Penso che dire che e' molto grosso sia sufficiente" - rise forte - "In effetti, sono sempre stata molto grossa...ovunque." - e si sedette vicino a Sam, aggiungendo, a voce bassa: "Quando avevo la tua eta', avevo dei capezzoli molto grossi, e odiavo questa cosa!". Mise un dito su uno dei suoi enormi bottoni che si protendevano attraverso il suo reggiseno. "Ma ora mi piacciono proprio. Penso che piacciano anche agli uomini! - aggiunse con una strizzata d'occhio. Fece una pausa di pochi secondi. "Per un po' di tempo ho desiderato essere piccola, snella e con una pelle dorata come la tua. In effetti, penso che sei molto attraente. Guardati. Sei una creatura perfetta. Belle tette, sorriso luminoso, gambe lunghe e snelle, pelle perfetta. Che ci fai qui?". Questi complimenti demolirono le ultime resistenze di Sam. Si stava sciogliendo completamente e l'unica cosa a cui riusciva di pensare era di perdersi in quelle braccia affascinanti. "Voglio dire, tu non hai bisogno dei pesi. Non hai un grammo di grasso, sei in forma e piena di vita." Olga stese una mano e accarezzo' la schiena di Sam, partendo dal collo e scendendo giu', apprezzando le graziose curve del suo fondoschiena; appena raggiunse il suo sedere, fece scivolare la mano sotto e senza sforzo, quasi la sollevo' dalla panca. "E senti che sedere. Rotondo e sodo." Tolse la mano e si alzo'. "No, veramente non capisco." Il cuore di Sam stava per esplodere. Si alzo' e facendo uno sforzo, disse: "Vai via?". "Sto solamente tornando ai miei esercizi." "Mi puoi mostrare come lavorare sul mio petto come stavi facendo tu?" "Le alzate? Certo. E' molto semplice. L'idea e' di aprire il tuo torace e di rinforzare i tuoi pettorali in modo tale da poter fare questo." E Olga pianto' i piedi alla larghezza delle spalle, si mise le mani sui fianchi e protendendo il torace in fuori, inspiro' e il suo petto comincio' a gonfiarsi, mentre i suoi dorsali crescevano come ali sotto le sue braccia. A Sam venne il capogiro, ma doveva toccare quel corpo incredibile. Si alzo' e mise una mano su uno dei seni di Olga. Immediatamente, gli enormi capezzoli si indurirono e si tesero contro il tessuto. Olga, ovviamente, provando piacere per il risultato, disse: "Sam, stai attenta, potrebbero esplodere!"; gonfio' i suoi giganteschi pettorali e, per la sorpresa di entrambe, il tessuto si strappo' da cima a fondo e i suoi seni proruppero fuori dal reggiseno. Ridendo freneticamente, Olga si guardo': "Oh, deve essere quel periodo del ciclo..." Per pochi secondi, Sam ammiro' lo splendore di quel seno gigantesco, le profonde striature dei pettorali e il volume di quell'enorme torace, prima che la sua testa cominciasse a girare in modo incontrollabile e che svenisse. Scena 3: il risveglio. "Svegliati, svegliati!" Sam ritorno' su questo mondo non sapendo chi era, ne' come era finita li'. "Dove sono?" - provo' a riflettere - "Cosa sta succedendo?" "Sei a casa mia" - disse Olga - "Hai dormito cinque ore. Sai che mi hai fatto prendere un bello spavento?" Sam si alzo' lentamente e strofinandosi gli occhi, guardo' Olga. "Olga?" I suoi ricordi erano piuttosto vaghi. "Olga, la palestra... i muscoli...". Lentamente, cominciava a ricordare cio' che era successo, ma la vista di Olga agi' come un siero della verita' per Sam. Olga era seduta vicino a lei con indosso un top di seta rosso porpora che sembrava accarezzarla. Il morbido tessuto sembrava irreale al cospetto di quelle spalle gonfie e di quelle braccia, grosse come gambe, che incorniciavano il torace di quella donna. "Sei svenuta in palestra, ricordi?" Naturalmente, se lo ricordava. Era cosi' eccitata, che, prima di svenire, penso' di aver raggiunto l'orgasmo. Olga mise una mano sulla sua coscia snella: "Stai bene, ora?" Sam ricomincio' a tremare. Olga si accorse che la povera Sam era cosi' nervosa che sarebbe potuta svenire di nuovo. Lei stessa era abbastanza eccitata e penso' che sarebbe stato bello per entrambe avere un piccolo momento di intimita'. Si chino' su Sam, la prese per la vita e se la mise a sedere in grembo di fronte a lei. Amorevolmente, bacio' le labbra di Sam, mentre con una mano le massaggiava la schiena e con l'altra le accarezzava il seno. Il tremito di Sam aumento' improvvisamente e fu presto rimpiazzato dal calore del desiderio sessuale. Sam mise una mano sul seno di Olga, cercando l'enorme capezzolo. Quando lo ebbe raggiunto, comincio' a massaggiarlo e pizzicarlo. Come reazione, Olga raggiunse il pube di Sam e, attraverso i collant, comincio' a masturbarla. Sam gemeva e muoveva i fianchi in sintonia con il massaggio di Olga. "Ti va di passare la notte qui, Sam?" - chiese Olga - "Il mio corpo ha molto di piu' da offrirti... molto di piu'". Naturalmente, Sam non pensava neanche lontanamente di dire di no, ma Olga non attese la sua risposta: "Ti mostrero' il sesso che non hai mai provato. Ti riempiro' di ondate di piacere per poi farti esplodere di eccitazione impalata su di me." Olga si tiro' su, alzando Sam con lei e mettendola lentamente in piedi. Aspettami sul divano, Sam. Mi preparo." Olga scompari' sopra le scale e, dopo pochi secondi, Sam pote' udire il rumore della doccia. Sam si guardo' intorno; il divano era enorme - "In proporzione al proprietario!" - penso' Sam. Comincio' a spogliarsi e, sedutasi sul divano, comincio' a masturbarsi. Mentre Sam si eccitava al pensiero di quel corpo inumano, penso': "...ti riempiro' di ondate di puro piacere" e la sua eccitazione ricomicio' a crescere: "...ti faro' esplodere impalata su di me." Ma si', cazzo! Senti' chiudere la doccia e si infilo' due dita dentro. Scena 4. Olga, completamente. "Sei sicura di voler rimanere qui, stanotte, Sam?" - chiese Olga scendendo le scale dopo la sua doccia. Sam non poteva ancora vedere Olga mentre sentiva i suoi passi: "Sai, perche' la cosa mi eccita molto!" - aggiunse. Per prima cosa Sam vide le gambe atletiche di Olga sulle scale, i polpacci che si gonfiavano ad ogni gradino. Poi le sue cosce sviluppate in modo gigantesco. Sam deglutiva a fatica e un lungo brivido si irradio' dal suo basso ventre. Quando il pube di Olga fu visibile, Sam non poteva credere ai suoi occhi: "Cosa diavolo...". Olga scese altri scalini, rivelando il piu' grosso clitoride mai visto su una donna. In effetti, Sam non aveva neanche mai visto un pene di dimensioni simili. Sorridendo, Olga teneva quell'asta rigida in una mano, accarezzandola profondamente con l'altra. Quando fu completamente visibile, Sam ebbe il privilegio di vedere il piu' muscoloso essere umano in stato di completa erezione. Il suo corpo nudo era ricoperto da strati di muscoli di spaventosa potenza e lo sproporzionato clitoride stava eretto di fronte a lei, con la sommita' a forma di pene, di color rosso porpora e grande quanto un piccolo pugno. Olga si avvicino' a Sam portando quell'organo gigantesco quasi all'altezza della sua faccia. La masturbazione faceva si' che la punta si inumidisse continuamente e che le grosse vene che ricoprivano l'asta si gonfiassero tutto intorno. "Non immagini quanto e' forte, Sam" - disse Olga - "ti piacerebbe esserci impalata sopra?". Il cuore di Sam batteva in un modo che credeva impossibile e ora era completamente bagnata. "Com'e' possibile?" - disse Sam, facendo sorridere Olga. Guardando attentamente il suo magnifico organo, Olga disse:"Non so, sono fatta cosi'. Dai, toccalo". Non appena ebbe rilasciato il clitoride, la tensione lo scaravento' contro il suo sterno, con la testa bloccata in mezzo ai suoi pettorali monumentali. Con mano tremante, Sam afferro' il mostro eretto e lo tiro' verso di lei. Questo diede un brivido fantastico ad Olga. Ora Sam era cosi' eccitata che i succhi della sua fica le colavano giu' lungo le cosce. Comincio' a pompare il clitoride di Olga con tutta la forza delle sue piccole braccia. Rapidamente, Olga comincio' a gemere: "Piu' forte, piu' forte che puoi!". Sam combatteva contro la tensione del membro di Olga, pompando con tutta la sua forza. Ben presto, un liquido denso e translucido comincio' a stillare dalla punta del clitoride. Questo liquido aveva un odore molto eccitante e Sam ne fu completamente rapita. Tutto quello che voleva era essere la sua bestia, soddisfando i suoi piu' bassi istinti. Olga stava per venire. Rovescio' la testa indietro e chiuse gli occhi. Il rumore della masturbazione rimbombava nella stanza. Olga, sapendo che stava per esplodere, istintivamente porto' le sue mani dietro il collo e quando raggiunse l'orgasmo, tese le sue braccia fino a farle diventare dure come il granito; il suo intero torace, completamente deformato dalla contrazione, esplose con quelle vene disumane che si irradiavano dalla base del suo clitoride. Sam non poteva credere ai suoi occhi, non poteva credere alla mostruosita' di tutto cio', mentre veniva colpita in faccia e sul seno dal liquido di un enorme orgasmo. Le caddero addosso tre spruzzi lunghi e densi. Erano dolci e caldi e, sebbene fosse sconcertata, sentiva aumentare il suo desiderio. Il clitoride bagnato di Olga ora era piu' duro di prima e la sommita', dopo molte tremende contrazioni, pulsava rapidamente ad ogni battito del cuore. "Sam, ora ti scopero' come non hai mai sognato nei tuoi sogni piu' audaci!" - disse Olga con un sorriso quasi da folle. Afferro' il top di Sam che era appoggiato sul divano, le puli' la faccia e lo lancio' via. Il corpo da adolescente di Sam era nudo in tutta la sua gloria. La sua pelle pura e dorata splendeva nel chiarore del sole del tardo pomeriggio. Da una parte, una montagna gigantesca di muscoli femminili con un clitoride grosso come un pitone, eretto e bagnato, dall'altra una minuscola, fragile adolescente che stava per scoprire una sessualita' per lei inimmaginabile. Olga si afferro' il clitoride e, piegandolo, lo infilo' in mezzo alle cosce di Sam, in mezzo alle sue chiappe e dietro di lei. Senza sforzo, alzo' Sam dal pavimento semplicemente con l'aiuto del suo disumano organo. Sam mise le mani sulle spalle calde e gonfie di Olga, mentre Olga la baciava profondamente per minuti e minuti, con la lingua che si avvolgeva intorno a quella di Sam. Sam muoveva i suoi fianchi intorno al clitoride di Olga e, togliendo una mano dalle sue spalle, si giro' indietro per afferrarle la sua erezione. La sua mano accarezzava la verga bagnata e bollente, le sue dita scorrevano sulla superfice scivolosa e umida. Sam stava sull'orlo di un orgasmo e respirava sempre piu' pesantemente. Olga ando' verso il sofa' e vi butto' sopra Sam come una bambola di pezza. Sovrastando Sam e tenendo in mano la sua enorme verga, le ordino': "Apri le cosce, troietta!" Dopo di che, Olga tiro' giu' il suo enorme fallo fino a che la punta non fu a contatto con la fica aperta e bagnata di Sam. Poi glielo mise sopra, massaggiando fortemente il clitoride di Sam. Per pochi secondi, il membro sgocciolante di Olga si strofino' sulle labbra di Sam finche' questa, totalmente sovrastata dal desiderio, non afferro' l'asta di Olga e se la ficco' dentro come pote'. La sommita' del membro scomparve dentro di lei e una vampata di dolore le brucio' il corpo, subito rimpiazzata da un grande piacere. Sam non poteva muoversi, ne' respirare piu', tutti i suoi sensi erano condensati nella parte inferiore del suo corpo. "E ora vediamo quanto ce l'hai profonda, mia cara." - disse Olga - e con una botta violenta infilo' mezzo clitoride nella fica di Sam. Questo fece emettere un lungo grido di dolore a Sam e Olga, semplicemente, lo tiro' tutto fuori da Sam. Sporgendosi sopra di lei, Olga porto' la punta sgocciolante a pochi centimetri dal viso di Sam. "Guardalo! Non e' quello che hai sempre desiderato?" - chiese Olga - "Dimmi che ne vuoi ancora!" Lacrime miste di dolore, desiderio e paura scivolarono sulle guance di Sam. "Leccami", disse Olga. E, avidamente, Sam afferro' il membro di Olga, se lo prese in bocca e comincio' a leccare i liquidi del clitoride di Olga mischiati con quelli della sua fica. La tensione sessuale cresceva nuovamente in Olga ed essa infilo' due dita nella fica tremante di Sam. Le massaggio' il clitoride con dita agili ed esperte mandando dei brividi lungo la spina dorsale di Sam. Tutte e due le donne stavano per venire; Sam stava agitando selvaggiamente i fianchi sotto la spinta del desiderio e le sue leccate si erano trasformate in un tumultuoso pompino del clitoride, pronto a esplodere. Ma Olga voleva qualcos'altro e tirandolo via disse: "E ora, aspetta." Afferro' il suo clitoride con la sua enorme mano, mentre la sborra gia' le usciva fuori, e lo infilo' violentemente dentro Sam. Spingendo con tutto il suo peso, cerco' di infilarlo completamente dentro il fragile corpo di Sam. Intanto, Sam aveva completamente perso il controllo e stringeva il cuscino cosi' forte che le sue dita erano esangui. Olga, anch'essa come in trance, stava andando furiosamente avanti e indietro dentro Sam, finche' non venne. Ad ogni contrazione dell'orgasmo, gli umori della fica di Sam fuoriuscivano copiosamente inondando le gambe di Olga. "Ne voglio ancora. E' incredibile!" - disse Olga e, tirandosi su, con la sola forza del suo clitoride, alzo' Sam dal divano. "Di piu', voglio di piu'!" - disse Olga. Il corpo impalato di Sam era quasi senza vita. "Sam, scusami per questo." Olga le mise una mano sul culo e, usando il suo muscolo gigantesco, le sfilo' quasi tutto il membro e glielo infilo' di nuovo dentro violentemente. Sam non capiva cosa stava succedendo e ormai non distingueva piu' fra dolore e piacere. "Sei stupenda" - disse Olga mentre usava la fica di Sam per masturbarsi e, non appena senti' che stava per venire un'altra volta, le sfilo' completamente il suo fallo e la getto' sul sofa'. Olga afferro' il suo clitoride con entrambe le mani e, finalmente, schizzo' ancora una volta fiotti di liquido caldo e denso sul corpo esausto di Sam, mettendosi in posa per gonfiare i bicipiti e urlando: "Questo e' per te, Sam". E fu cosi' che Sam incontro' Olga. Phylogynia. Dicembre 1996. - Traduzione e adattamento in Italiano di A. Letizia 5/12/1997 - E-mail address: bobbo_27@hotmail.com