UNA MOGLIE FORZUTA Questo racconto non � mio ma mi � stato inviato da un mio lettore. Fa parte di una trilogia. Se vi dovesse piacere poster� anche gli altri due Oggi e' una giornata speciale per mia moglie. Come tutti i ferragosto, da qualche anno a questa parte, nella cittadina balneare dove possediamo una splendida villetta, in spiaggia ci sono i giochi. Giochi di tutti i tipi, dalle corse dei sacchi al lancio delle uova, ma quello che interessa a mia moglie e' unicamente il torneo di braccio di ferro, torneo che lei ha vinto facilmente negli ultimi cinque anni, da quando cioe' trascorriamo le vacanze estive in questo posto. E non parlo di braccio di ferro con altre donne bensi' quello effettuato con altri maschi. Non si limita nemmeno a vincerlo ma le piace stravincere ed umiliare i suoi avversari, facendoli urlare dal dolore. Nei primi anni, quando cioe' lei non era ancora conosciuta, al torneo avevano partecipato solo i villeggianti che venivano regolarmente ridicolizzati, ma in seguito si era sparsa la voce che c'era una donna possente, talmente forte da poter battere chiunque osasse sfidarla e sono venuti in tanti, dai vicini centri balneari ed anche da altri luoghi per vedere se la cosa corrispondesse a verita'. I piu' forti di loro hanno provato a sfidarla con il risultato di venire sconfitti ed umiliati da mia moglie. Lo scorso anno, ad esempio, il luogo della sfida sembrava una riunione di body-builder professionisti, con una quindicina di uomini, il piu' piccolo dei quali aveva le spalle grosse il doppio delle mie, le braccia con dei muscoli giganteschi ed una ferocia indescrivibile. Eppure, nonostante tutto questo, per mia moglie e' stato un gioco da ragazzi accaparrarsi il torneo. La sua superiorita' e' talmente evidente che lei gioca quasi con i suoi avversari, li deride e poi pafff, il loro braccio va a sbattere sul tavolo in maniera piu' o meno violenta, a seconda del loro comportamento. Se si sono comportati umilmente, con molta probabilita' possono tornare a casa integri, ma se hanno fatto i gradassi possono cominciare a dire le loro preghiere perche' mia moglie non fa sconti. L'anno scorso due degli sfidanti hanno osato avere un atteggiamento che non e' piaciuto a mia moglie e ne hanno pagato le conseguenze. Il primo e' andato all'ospedale con la mano fratturata mentre il secondo se l'e' data a gambe dopo aver visto cosa era accaduto al primo sfidante. Dicono che si e' ripresentato soltanto in piena notte a prendere in spiaggia le sue cose e da quel momento nessuno l'ha visto piu'. Eh si perche' mia moglie Samantha ha veramente una forza mostruosa, merito dei suoi continui allenamenti. Si allena con i pesi fin da quando era una bambina ed ha sviluppato una potenza inimmaginabile sia nelle braccia che nelle gambe. Per di piu', le arti marziali non hanno segreti per lei e si muove rapida e letale. Inutile dire che potrebbe uccidere uno o piu' uomini a mani nude, se solo volesse, ma nella maggior parte dei casi si limita a umiliarli e a dominarli. Me compreso, ovviamente. Sono il suo schiavo, il suo servetto, il suo tuttofare e se solo mi azzardo a parlare senza il suo permesso volano schiaffoni che mi fanno volare in aria. In compenso, questa sua passione le ha permesso di fare un sacco di soldi. A vent'anni ha aperto la sua prima palestra alla quale poi ne sono seguite molte altre. Non so nemmeno io quante ne possiede ora. Di certo, messe insieme le permettono di avere un reddito altissimo. Ma le caratteristiche di mia moglie Samantha non si limitano certo solo alla sua forza e il suo aspetto fisico non passa certo inosservato. E' veramente una donna di una bellezza unica. Ha appena superato i suoi primi 30 anni e devo ammettere che non e' mai stata cosi' bella, nemmeno quando ne aveva 20. Tanto per cominciare, e' molto alta e sfiora addirittura il metro e novanta centimetri, cosa che le permette di sovrastare tutti gli uomini che incontra, soprattutto quando indossa le sue scarpe col tacco molto alto, cosa che fa abitualmente. Ma il suo fisico e' veramente straordinario, con gambe lunghe e possenti anche se mirabilmente proporzionate, al pari delle sue braccia. Non da meno il suo splendido seno, talmente duro che sembra scolpito nel marmo e talmente dritto che non capisco come faccia a guardarsi i piedi, considerando il suo volume non indifferente, una quinta misura che lei ama mettere in mostra facendo strabuzzare gli occhi degli uomini che incontra. Ma ha anche un bellissimo viso, con dei meravigliosi occhi azzurri e splendidi capelli biondi. E tutto questo ben di Dio lei ama mostrarlo senza vergogna, indossando camicette e maglie molto strette e soprattutto dotate di scollatura vertiginosa o addirittura semi trasparenti, delle mini gonne mozzafiato che coprono appena le sue parti intime o pantaloni talmente aderenti da fasciarla come se fossero una seconda pelle, donando generosamente alla vista degli uomini un sedere alto e praticamente perfetto. Il tutto condito con tacchi vertiginosi sui quali lei cammina magistralmente con un'andatura altamente sensuale che non puo' lasciare indifferenti. Quando poi si va al mare, la situazione cambia di poco. Il suo costume e' praticamente invisibile e non indossa mai il reggiseno col risultato che di fronte a lei si crea un capannello di maschi che sbavano di fronte a tanta bellezza. Potremmo tranquillamente rimanere nella nostra villa che dispone di una bellissima piscina, ma a lei piace enormemente mettersi in mostra e scandalizzare la gente e quindi anche quest'anno, come le estati scorse, mi trovo a dover schiattare di gelosia sulla spiaggia. Ma oggi e' appunto un giorno diverso. E' il giorno di ferragosto. Ci dirigiamo verso la spiaggia. Lei cammina davanti a me, col suo passo sicuro, indossando semplicemente un copricostume bianco. Ai piedi un paio di zoccoli con un tacco di sei/sette centimetri. Da dietro vedo i suoi capelli ondeggiare a destra e sinistra ritmicamente ed ogni tanto si volta per vedere se tengo il suo passo e riesco a vedere il suo viso stupendo parzialmente oscurato dai suoi occhiali da sole preferiti. Io sono invece carico di roba. Ho la sua borsa, quella per il mare dove ci sono gli asciugamani ed i suoi innumerevoli cambi e faccio una fatica improba a starle dietro. Tra me e lei ci sono almeno venti centimetri di differenza, a suo favore naturalmente, col risultato che ogni mio passo e' quasi la meta' del suo. Mancano poche centinaia di metri all'arrivo in spiaggia ed ormai il distacco che si e' formato tra me e lei comincia ad aggirarsi sulla decina di metri. Ho paura che si possa arrabbiare ed inizio a correre, ma e' troppo tardi. Lei si e' voltata e mi attende con le mani sui fianchi " Eccomi, padrona" le dico. Lei mi prende per un orecchio " Idiota che non sei altro. Ti ho detto un milione di volte che esigo che tu cammini appena dietro di me e non lontano un chilometro" Lo schiaffo che segue mi getta addosso ad una macchina col risultato di far volare in aria le sue borse e farla imbestialire ancora di piu' " Sei un inetto. Ora mi farai perdere tempo. Raccogli tutto, subito" " Si padrona" rispondo con la testa che ancora mi gira per la violenza dello schiaffo subito. Raccolgo le cose di mia moglie ed alla fine ci incamminiamo di nuovo verso la spiaggia. Appena arrivati, Samantha prende possesso del suo lettino, si toglie il suo copricostume e si slaccia la parte superiore del suo costume mettendo in bella mostra il suo seno stratosferico. Nonostante lei abbia delle tette piuttosto voluminose, queste stanno su che e' una meraviglia. Sono dritte e dure, con i capezzoli che quando diventano turgidi possono assomigliare ad un'arma letale, ma soprattutto sono esteticamente perfetti. La mia padrona lo sa perfettamente ed i suoi movimenti sono lenti, studiati appositamente per eccitare gli uomini e per fare invidia alle altre donne. Malgrado i nostri vicini di ombrellone siano abituati alle performances di mia moglie, infatti, i loro occhi sono tutti puntati su Samantha che finalmente si sdraia sul lettino " Roberto, mettimi la crema solare" mi ordina come al solito. I suoi ordini sono indifferentemente perentori sia che ci troviamo da soli che davanti ad altri. Non ha problemi di alcun genere e non si preoccupa minimamente di come io mi senta. Naturalmente, Roberto sono io e mi affretto ad obbedire a mia moglie anche perche' stavolta e' un ordine estremamente piacevole. Il suo corpo scolpito dalle tante ore di allenamento giornaliero e' di una tonicita' unica, i suoi muscoli, seppur momentaneamente a riposo, guizzano sotto le mie mani esperte. Inizio dalle spalle e dalle braccia e poi scendo fino al sedere, completamente esposto agli occhi di tutti per poi scendere verso le cosce e le gambe, vere e proprie armi improprie al pari delle sue braccia. Potrebbe stritolare un bue con quelle cosce, figuriamoci un uomo di medie dimensioni come me e vi garantisco che non e' affatto piacevole trovarcisi in mezzo, malgrado la mia eccitazione, iniziata appena ho iniziato a spalmarle la crema, si sia fatta enorme al contatto proprio con le sue cosce. Ed il bello deve ancora arrivare " Se vuole, puo' voltarsi, padrona" le dico dolcemente e lei esegue. Stavolta ho di fronte a me proprio le sue tette che inizio a massaggiare ed il mio cazzo sta quasi per uscire dai pantaloncini. Devo assolutamente resistere se non voglio che lei mi picchi duramente. Venirmene senza il suo permesso equivarrebbe ad una dura lezione che intendo evitare assolutamente. Cerco di pensare ad altro e riesco almeno ad evitare l'eiaculazione anche se il cazzo rimane al massimo dell'erezione. Samantha se ne accorge, sorride e mi ordina di metterci pi� passione. Lascio le sue splendide tette per avventurarmi sui suoi addominali che sembrano d'acciaio. Sono duri, divisi in otto parti, capaci di rimanere insensibili anche se dovessero cozzare contro una sbarra di ferro. E finalmente sono sulle sue parti intime, appena nascoste dal costume a perizoma che indossa. Massaggio a fondo i suoi interno cosce, le gambe e poi i suoi piedi abbelliti da uno smalto rosso. Samantha adora che le massaggi i piedi e mi fermo per un bel po' su quella parte dl corpo, incurante di tutti gli sguardi che sono su di me. Sono sguardi compassionevoli per il fatto che sono lo schiavo di mia moglie o d'invidia per il fatto che sto massaggiando una donna dalla bellezza straordinaria? Chissa'! Quel che e' certo che continuo a massaggiarla in ginocchio accanto al suo lettino. Se dovessi interrompermi di mia volonta' sarebbero guai. Finalmente sembra essere soddisfatta. Piega le ginocchia e quindi mi ordina di accenderle una sigaretta, cosa che mi appresto a fare immediatamente. Le inserisco la sigaretta in mezzo alle sue labbra rosse ancora fresche di rossetto e glie l'accendo. Lei aspira voluttuosamente per alcuni minuti quindi me la riconsegna per gettarla " Bene Roberto. E' ora che tu vada ad iscrivermi al torneo" " Subito padrona" Mi avvio in direzione del capannone dove si fanno le iscrizioni ai vari tornei e dove trovo una fila piuttosto numerosa. Mi metto in coda e dopo un quarto d'ora arrivo davanti al ragazzo che ha quest'incarico. Mi guarda e mi riconosce " Ciao Roberto. Scommetto che vuoi iscrivere tua moglie al torneo di braccio di ferro?" " Scommessa vinta facilmente" gli rispondo " Senti, non posso impedire a tua moglie d'iscriversi anche perche' non ho nessuna intenzione di farla arrabbiare nei miei confronti ed anche per il motivo che sono venuti in parecchi con la speranza di poterla sfidare e questa � un'ottima pubblicita' per lo stabilimento, ma puoi dirle di essere un po' delicata? Ogni volta che lei fa una gara c'e' il rischio che ci fa un sacco di danni e questo ci costa un sacco di soldi" I danni di cui parla l'organizzatore sono i tavoli che mia moglie frantuma quando sconfigge inesorabilmente i suoi avversari. Lo guardo e sorrido mestamente " Mi odi cosi' tanto? Diglielo tu se hai il coraggio. Se io provo a dirle una cosa del genere c'e' il rischio che mi becchi un ceffone che mi fa svolazzare sopra lo stabilimento per tutta la durata dei vari tornei e che mi fa scendere in piena notte al largo della costa. No amico mio, non mi azzardo" Il ragazzo mi guarda sconsolato. Io non ho remore a parlare del potere che mia moglie ha su di me. D'altronde, quando lei e' arrabbiata e mi vuole picchiare, lo fa davanti a chiunque e tutti ormai conoscono la sua forza brutale e nessuno si azzarda mai a dirle qualcosa. Iscrivo comunque Samantha al torneo e torno indietro da mia moglie. Sta chiacchierando amichevolmente con una giovane donna che non conosco, un tipetto molto carino, piccolina, anche con un certo fascino ma che scompare letteralmente comparandola col fascino amazzonico di mia moglie. Quando arrivo di fronte a lei, m'inginocchio ed aspetto che lei mi dia il permesso di parlare " L'ho segnata al torneo, padrona. Posso fare qualche altra cosa per lei?" le dico infine quando si degna di darmi il permesso di parlare " Si, accendimi una sigaretta e poi mettiti seduto su quella sedia, stai fermo e non mi rompere piu' " Faccio quello che la mia padrona mi ha richiesto ed assisto alla meraviglia della donna " Ma allora e' vero! Tuo marito ti da del lei e ti chiama padrona. Dio che emozione sarebbe farsi obbedire da un uomo e farlo tremare di paura. Ma immagino che per te, con questi bicipiti che ti ritrovi, non dovrebbe essere complicato" " Mia cara, questa potenza costa fatica e sudore, ma i risultati sono eccezionali" risponde Samantha. Ed a proposito di sudore, il mio comincia a colarmi dentro gli occhi. Samantha mi ha ordinato di mettermi seduto e di non muovermi ed io sono costretto ad obbedirle. Ma il sole e' quasi al suo punto massimo e fa un caldo pazzesco. Se almeno potessi spostarmi sotto l'ombrellone ... ..Ma non faccio niente. Ho troppa paura di mia moglie per muovere anche un solo muscolo e spero che lei presto mi dia il permesso di muovermi. Ma Samantha e' troppo presa dalla conversazione con quella donna per accorgersi di me. Ormai, sono costretto a tenere gli occhi costantemente chiusi in quanto il sudore mi ha irritato probabilmente gli occhi, ma stare fermo e' una vera agonia. E' proprio la donna con la quale Samantha sta conversando che si accorge della situazione " Sam, ma cosa sta facendo tuo marito? Perche' sta in quel modo fermo senza muovere un solo muscolo? Gli verra' un'insolazione, poverino" Samantha la guarda e scoppia a ridere " Volevi sapere fino a che punto mio marito mi puo' obbedire? Ecco, guarda tu stessa. Gli ho detto di mettersi seduto e di non muoversi e lui mi ha preso alla lettera. Sa che se muove un solo muscolo per lui e' la fine. Vedi mia cara, ci sono molti modi di essere una padrona. Io lo sono in modo totale. Ho potere di vita o di morte su di lui" " Mio Dio, sei straordinaria. Ma sei veramente anche cosi' forte come dici?" Samantha fa un'altra risata e mi vengono i brividi malgrado il caldo torrido. Quando lei vuole dimostrare a qualcuno la sua forza, io divento l'esempio vivente, colui che ha l'ingrato compito di tastare la sua potenza eccezionale. E' cosi' anche stavolta. Mi fa cenno di alzarmi ed almeno questo e' un sollievo in quanto mi tolgo da quella posizione scomoda, poi afferra le mie gambe e mi solleva come se pesassi pochi grammi. Mi ritrovo con la testa a contatto con la sua schiena ad osservare il suo sedere straordinario ed a sobbalzare in quanto lei mi sta portando in giro per la spiaggia, mentre la sua nuova amica lancia gridolini di meraviglia e di entusiasmo. Ma io intanto sono in una triste situazione. Ancora non ho idea di cosa voglia fare mia moglie. Fino a che rimango in questa posizione, la cosa non e' nemmeno spiacevole, ma dubito che Samantha voglia accontentarsi di cosi' poco. Vuol far vedere alla sua amica quanto lei sia forte e portarmi in giro sulla sua spalla e' ben poca cosa rispetto alle sue possibilita'. Poi capisco e rabbrividisco. Ci troviamo sulla battigia e di fronte a noi c'e' il mare sconfinato. Lei mi ha prima posato in terra e poi mi risolleva di nuovo, stavolta facendolo come si alzerebbe un bilanciere, facendomi trovare con la faccia che guarda verso il cielo. Oh mio Dio, no. Lei inizia a piegarsi facendo flessioni sempre con il suo bilanciere umano fortemente tra le sue mani " E uno,,,, e due,,,,, e, e " No la prego padrona, non lo faccia" urlo. Inutilmente " Tre" Le braccia possenti di mia moglie fanno un ultimo movimento e poi mi lanciano. Mi sembra di volare e di attraversare l'oceano mentre il blu del cielo si confonde con quello del mare, ma poi l'accelerazione termina ed inizia la decelerazione ed il mare si avvicina sempre di piu' e sento quasi il cuore scoppiarmi per il timore dell'inevitabile scontro con le acque che avvengono infatti in modo doloroso. Penetro per diversi metri sotto le acque. Considerando la violenza con la quale sono stato lanciato e quella con la quale sono ammarato, e' il minimo che mi potesse accadere. Ma faccio fatica a tornare su. I polmoni cercano aria e non la trovano. Bevo parecchio ma alla fine la mia buona stella mi fa riemergere e respiro a pieni polmoni. Finalmente. Mi guardo intorno. Oh Cristo! Mi trovo al largo. Mi ha fatto volare per almeno un paio di chilometri col rischio di farmi affogare. Mi lascio prendere dallo sconforto. Ma quanta potenza ha Samantha? Perche' ha corso il rischio di uccidermi soltanto per far vedere ad una persona quanto lei sia forte? Ed ancora non sono fuori pericolo. Ma sono un ottimo nuotatore e posso farcela. Due chilometri sono ampiamente nelle mie possibilita' e mi avvio lentamente ma con piglio deciso e ci metto circa oltre mezz'ora per tornare sulla spiaggia. Non e' un risultato da gara olimpica ma dimostra che sono ancora in buona forma. Ma se la mia e' buona, quella di mia moglie e' eccezionale. Mi aspetta proprio nel punto dove mi ha lanciato, ancora in compagnia della sua amica " Hai visto cara? Non c'era proprio nulla da preoccuparsi. Roberto e' un discreto nuotatore, anche se avrei scommesso che ci avresti messo almeno cinque minuti in meno. Ti stai rammollendo" termina poi rivolgendosi a me. Io cado sfinito in ginocchio di fronte a lei " Ho rischiato di morire, padrona. Mi mancava l'aria e non riuscivo a tornare a galla" Lei mi mette un piede sulla testa mandando la mia bocca a contatto con la sabbia bagnata " Oh poverino. E allora? Morto un marito me ne faccio un altro" mi dice scoppiando in una sonora risata. Non capisco se dica sul serio oppure scherza, ma non voglio saperlo. Intanto, i miei polmoni gia' provati per l'immersione inattesa e per la lunga nuotata, sono di nuovo in apnea. Il suo piede mi sta spingendo la faccia sempre piu' dentro la sabbia e mi sento quasi svenire. Sbatto le braccia fortemente per cercare di farle capire che mi sta soffocando ma non c'e' verso. Possibile che nessuno se ne accorga?. O forse nessuno osa intervenire? La sua gamba e' troppo potente per riuscire a farmi alzare la testa, ma finalmente lei alza il piede e riesco di nuovo a respirare. Ho la faccia piena di sabbia e la bocca anche. Sputacchio per cercare di togliermi quei grani di sabbia ma mia moglie non ha ancora terminato con me " Questo per non aver baciato i miei piedi quando ti sei inginocchiato. Ora leccali per bene e puliscili dalla sabbia" Ho le lacrime agli occhi ma sono costretto ad obbedire. Non attenersi ad un ordine di mia moglie e' un vero e proprio suicidio. Metto in bocca il suo alluce sporco di sabbia ed ingoio tutto, tossisco e ricomincio, tra gli sguardi della gente. Nessuno osa intromettersi, nessuno prova a far terminare questa umiliazione crudele. Tutti la conoscono e sanno che se qualcuno provasse a dire una sola parola sarebbero guai. Intanto, io proseguo a succhiare le sue dita dei piedi smaltati di rosso intenso e solo Dio sa cosa ingoio. Passo all'altro piede, mentre la nuova amica di Samantha lancia di nuovo dei gridolini " Sei straordinaria, Sam. Oddio, deve essere una sensazione stupenda" " Ti piace, vero? Ti daro' alcune lezioni e vedrai che tuo marito diventera' anche lui un docile agnellino pronto a prostrarsi ai tuoi piedi" " Oh si, sarebbe meraviglioso trattare quello stronzo come tu tratti tuo marito" Io intanto ho terminato e Samantha si dimostra un po' compassionevole. Toglie il piede dalla mia bocca, si mette dietro a me e mi da un calcio al sedere " Ora vatti a dare una sistemata. Tra dieci minuti comincia il torneo e voglio che tu veda come distruggo i miei avversari" Faccio quello che lei mi ha chiesto e dopo pochi minuti sono almeno presentabile, anche se continuo a tossire per la sabbia ingoiata. Ci dirigiamo verso il grosso capannone dove si svolge il torneo, lei davanti che cammina sensualmente ed io regolarmente dietro. Non sopporta che le cammini a fianco in nessuna occasione ed io me attengo scrupolosamente ai suoi ordini. Ha indossato di nuovo il reggiseno anche se lo porta talmente piccolo che e' impossibile contenere tutto quel ben di Dio. Nel frattempo, io mi godo il suo culo modellato nel marmo che e' proprio davanti ai miei occhi. Malgrado tutto quello che lei mi fa, malgrado le umiliazioni, le botte, la sua dominazione crudele nei miei confronti, non posso fare a meno di amarla e di considerarla una donna fantastica, la piu' bella sulla quale io abbia mai posato gli occhi. Ma intanto siamo arrivati. Nel punto dove e' stato allestito il torneo di braccio di ferro, un nugolo di persone e' pronta ad assistere all'evento. E poi ci sono i concorrenti, tutti colossi, uomini dotati di bicipiti impressionanti che attendono l'arrivo della regina del braccio di ferro. Molti di loro non riusciranno nemmeno ad affrontarla essendo un torneo ad eliminazione diretta, ma tutti vogliono fregiarsi del titolo di campione e togliere lo scettro a Samantha. La prima reazione di tutti quegli ammassi di muscoli e' comunque lo stupore nel trovarsi di fronte ad una donna di una bellezza unica. Mia moglie si mette seduta incurante degli sguardi che le rivolgono tutti. Accavalla sensualmente le lunghe gambe e mi ordina di accenderle una sigaretta. Vedo uomini toccarsi le parti intime, incapaci di trattenersi di fronte a lei. Ogni tanto mia moglie alza gli occhi per constatare come tutti gli occhi siano puntati su di lei e accortasi che in effetti e' cosi' sorride in modo provocante, leccandosi le labbra ancora umide di rossetto. ma ormai l'attesa e' terminata e comincia il torneo. A mia moglie tocca un tipo calvo che non riesce a staccarle gli occhi di dosso. Samantha lo provoca " Ti piacciono le mie tette?" " Cazzo se mi piacciono. Hai le piu' belle bocce che ho mai visto in vita mia" " Se resisti dieci secondi te le faccio toccare" " Solo dieci secondi? Allora preparati. Ho sentito dire che sei molto forte ma tutti quelli che hai battuto non valgono un'unghia del sottoscritto" Mia moglie sorride e si mette in posizione. Il suo braccio e' decisamente piu' piccolo del tipo calvo e questo rassicura lo sfidante, ma non ha la piu' pallida idea di quanta forza sprigioni. L'arbitro da il via e i due iniziano a spingere. O meglio, e' il pelato che spinge con tutta la sua forza in quanto mia moglie sembra estraniarsi completamente da quella situazione. Si guarda in giro, si ammira le unghie dell'altra mano laccate con cura, osserva attentamente gli altri contendenti e conta " Uno, due, tre ... ..sette, otto, nove" Non fa arrivare il dieci. Il pelato, diventato paonazzo per lo sforzo che sta compiendo, prova sulla sua pelle la straordinaria potenza di mia moglie che spinge leggermente il suo polso. Ma basta questo per provocare un casino immane. Il braccio del poveretto si abbassa di colpo sopra il tavolo di legno che, con la potenza mostruosa di mia moglie, si rompe in mille pezzi. Samantha pero' non lascia affatto la sua presa. Malgrado il pelato urli a pieni polmoni chiedendo a mia moglie di lasciargli la mano, lei prosegue a stringerglielo. Si sentono nitidamente le ossa dell'uomo stritolarsi come se la mano fosse intrappolata in una morsa d'acciaio " Pieta'! Urla il pelato " Uh che peccato!" ironizza Samantha "Un altro secondo e avresti potuto toccare le mie tette. Peccato che con quella mano non ce l'avresti mai fatta a stringerle" Mia moglie lascia finalmente la mano dell'uomo e si alza tra lo sbigottimento dei presenti. Tutti sapevano che avrebbero dovuto affrontare una donna dalla forza straordinaria, ma nessuno avrebbe potuto immaginare che fosse capace di fare quello che ha appena fatto. L'uomo intanto, e' ancora a terra che si lamenta per il dolore enorme che deve procurare la sua mano e viene portato via sotto braccio da due degli organizzatori che poi portano un altro tavolo e le sfide ricominciano, anche se le defezioni causate dalla paura per la straordinaria prova di forza di mia moglie cominciano a farsi numerose. Inizia il secondo turno ed a Samantha tocca un tipo belloccio, un biondo con i capelli lunghi e le spalle larghe da lottatore di wrestling. Il tizio ha appena visto cosa e' successo al primo sfidante e si avvicina timoroso " Su tranquillo. Non te la spezzero' la mano. Contento?" Sono meravigliato. Di solito Samantha non e' il tipo che perde l'occasione per umiliare un maschio, soprattutto se si tratta di un tipo alto e grosso come il biondo " Grazie" risponde il biondo tirando un sospiro di sollievo " E no, non cosi'. Devi ringraziarmi in ginocchio e devi baciarmi i piedi. Se lo farai ti prometto che non ti procurero' grossi danni, altrimenti farai una fine peggiore dello stronzo che ti ha preceduto" Ah, mi sembrava strano che mia moglie non afferrasse al volo un occasione del genere. Non so se lei ami di piu' picchiare un uomo e fargli male oppure umiliarlo. Il biondo intanto rimane spiazzato ma deve trattarsi di un tipo sveglio. Ha capito che contro mia moglie non ha alcuna speranza e preferisce l'umiliazione alla rottura della mano o del braccio. Si china davanti a Samantha, s'inginocchia e poi le bacia umilmente i piedi. Mia moglie lo fa rimanere in quella posizione davanti a tutti per alcuni minuti e poi gli fa cenno di rialzarsi " Bene! Ed ora dimmi, quanti secondi vuoi resistere? Due ti bastano o vuoi soffrire di piu'?" " Come vuole lei, signora" risponde il biondo. Ha le lacrime agli occhi per l'umiliazione subita ma io so che ha appena fatto la scelta giusta. Appena l'arbitro da il via, Samantha spinge quel poco che le serve per vincere la manche senza esagerare. Il biondo si alza dalla sedia, si massaggia la mano indolenzita, fa un inchino e poi scappa quasi di corsa. Non credo che partecipera' a questo torneo negli anni a seguire. Il terzo contendente nemmeno si presenta per la paura e Samantha passa il turno senza colpo ferire, ma questo, invece di renderla felice, la innervosisce non poco. Il suo scopo non e' certo vincere quell'inutile torneo, cosa che farebbe pure con il solo dito mignolo, ma approfittare dell'occasione per divertirsi e, come ho gia' detto, il suo divertimento e' umiliare i maschi e sottometterli al suo volere. Intanto, sono rimasti solo in quattro. Oltre a Samantha c'e' un tipo che sembra un attore per quanto e' attraente. Alto, moro, con un fisico da paura, due braccia enormi ed un sorriso schietto sopra una mascella squadrata. Il sorriso e' pero scomparso da tempo, da quando cioe' si e' reso conto che la potenza di mia moglie e' decisamente fuori da ogni logica. Un altro dei contendenti e' insignificante. E' anche lui ben strutturato fisicamente ma e' arrivato alle semifinali soltanto per fortuna e a causa delle defezioni che si sono succedute dopo lo show di Samantha. Un semplice outsider. Il quarto e' quello piu' forte del gruppo e anche quello piu' strafottente. Ha vinto tutti gli incontri con una facilita' disarmante ed anche lui si e' divertito ad umiliare i suoi avversari. Ma adesso per lui c'e' Samantha. Intanto, la prima semifinale ha inizio. Il bello ha ragione dell'outsider e lo batte con una facilita' irrisoria, costringendolo in pochi secondi alla sconfitta e adesso attende l'esito dell'altra sfida. L'avversario di mia moglie intanto flette i suoi muscoli che diventano di dimensioni gigantesche e si rivolge a lei indicandole quelle masse spaventose " Ora avrai a che fare con questi bambini. Sei forte ma io lo sono immensamente di piu'. Ti prometto che ti faro' urlare dal dolore e non smettero' fino a che non ti vedro' strisciare ai miei piedi" Per un attimo mi vengono dei dubbi. Samantha non ha mai sfidato un uomo cosi' gigantesco. E' piu' alto di lei e forse arrivera' a due metri e pesera' intorno ai 120 chili, tutti di muscoli massicci. E' anche lui calvo, come il primo contendente ed ha un paio di baffi alla Gengis Khan che lo rendono ancora piu' spaventoso. Samantha avanza verso di lui, posa la sua mano sui muscoli dell'uomo e sorride " Si, non sono male. Peccato che e' l'ultima volta che potrai usare questo braccio perche' te lo rompero' in mille pezzi. Ah, un ultima cosa. Non promettere quello che non potrai mantenere" L'uomo s'innervosisce dalla sicurezza che mia moglie mostra e stringe i pugni " Mi implorerai di smettere" " Oh vedremo chi implorera'" risponde tranquilla. Intanto, l'arbitro richiama alla calma i due contendenti con molto tatto e delicatezza. Sa che ognuno dei due potrebbe rompergli tutte le ossa con un solo dito e cerca semplicemente di mediare. La sfida inizia e all'apparenza sembra una sfida impari. La massa muscolare del sosia di Gengis Khan e' enorme ed io non ho mai visto qualcosa di simile, mentre mia moglie ha dei muscoli d'acciaio, e' vero, ma molto inferiori come volume: Malgrado la sua forza infatti, Samantha non perde nulla della sua femminilita' ed anzi, ne acquista in modo considerevole. Ma ecco che anche quelli di mia moglie iniziano a crescere. Flettendo il suo braccio in modo sapiente hanno acquistato una dimensione notevole. Il calvo baffuto sorride ed inizia a spingere il braccio e quello di mia moglie, sotto la sua spinta, si avvicina pericolosamente al tavolo. Mio Dio, e' la prima volta che vedo mia moglie che sta perdendo. Sembra non poter far nulla per ribaltare la situazione ed e' ormai a pochi centimetri dalla sconfitta, malgrado il suo viso sembri stremato dalla sofferenza. Poi improvvisamente, sempre rimanendo col braccio a pochi centimetri dal tavolo, scoppia a ridere " Stavo scherzando, bestione. Mica crederai davvero di essere cosi' forte" Il baffuto rimane esterrefatto. Pensava di stare ad un passo dalla vittoria e si sta rendendo conto di essere stato preso in giro da una donna bellissima. Il suo volto si distorce dalla rabbia e dall'impeto ma il braccio di mia moglie continua a rimanere a pochi centimetri dal tavolo senza capitolare per altri secondi e poi inizia la risalita. Samantha osserva Gengis Khan quasi con compassione mentre ormai il suo braccio ha riportato quello del suo contendente al livello di partenza " Forza bestione, mettici un po' piu' di forza. Possibile che con tutti quei muscoli non riesci a battermi? Fai una cosa. Usa anche l'altro braccio e vediamo se riesci a combinare qualcosa di meglio" Il baffuto non se lo fa ripetere e comincia ad usare l'altro braccio. I suoi muscoli sembrano scoppiare per quanto hanno assunto una dimensione disumana, ma non riesce a spostare mia moglie neanche di un millimetro e poi inizia inesorabile la discesa. Samantha senza sforzarsi comincia a premere ed il suo avversario non si raccapezza. Malgrado usi tutte e due le braccia sta andando incontro ad una incredibile sconfitta. Digrigna i denti, sta sudando in modo incredibile e poi avviene l'inevitabile. Samantha spinge ancora un poco ed il gigante crolla sotto la sua incredibile forza. Anche questo tavolo si rompe in mille pezzi e l'uomo lancia un urlo incredibile. Mia moglie ha vinto ma la sua mano non lascia quella dell'avversario " Basta, hai vinto, lasciami la mano" " Devi chiedere la mia pieta', bestione" L'uomo nicchia e Samantha stringe ancora. Sento le sue ossa frantumarsi sotto quella stretta micidiale " Pieta', basta" grida disperato. Non puo' fare niente e si inginocchia ai piedi di mia moglie, della dea che lo sta costringendo ad una resa umiliante. Le bacia i piedi ma lei sembra non averne ancora abbastanza. Fa un piccolo movimento e l'uomo urla di nuovo. Probabilmente, deve avergli rotto i legamenti della spalla. Dubito che potra' fare di nuovo sport con quel braccio. Finalmente, gli lascia la mano ed il sosia di Gengis Khan se la guarda piangendo. Non credo che gli sia rimasto un solo osso sano. Ma, al contrario di quanto pensassi, Samantha non ha terminato. Si alza e lo afferra alzandolo come se fosse un bilanciere " Non ti presentare piu' a fare questo torneo, bestione. Sei troppo debole per competere con me" " Si signora, non lo faro' mai piu'" Ora l'uomo usa un tono molto sottomesso. Ha finalmente capito che con mia moglie non puo' permettersi un tono aggressivo, ma e' troppo tardi e Samantha non e' il tipo che si lascia provocare senza reagire. Le braccia di mia moglie continuano a sorreggere il gigante come se pesasse pochi grammi e alla fine lo scaraventa lontano una decina di metri mandandolo ad infrangersi contro delle cabine che si sgretolano sotto il peso del gigante. Uno degli organizzatori si mette le mani nei capelli " Oh mio Dio! Quelle due cabine si sono sgretolate. Ed ora come faremo?" Mia moglie si dirige verso quello che ha osato parlare. Lo sovrasta di oltre venti centimetri e l'uomo sbianca in volto quando gli mette una mano sul viso a mo' di carezza " Problemi?" " Nnnno signora" balbetta il poveretto " Ah bene! Credevo che tu stessi per chiedermi il risarcimento per quell'ammasso di legno che si e' disintegrato" " Oh no, non mi permetterei mai signora" risponde il poveretto. Se la sta facendo sotto dalla paura. Lo afferra per il collo e lo solleva con una mano mentre i piedi dell'uomo lasciano il terreno " Sei sicuro?" Insiste sorridendo la mia padrona sempre continuando a sollevarlo. Il poveretto e' bianco dalla paura e sta ormai piangendo a dirotto. Sa di essere nelle mani di mia moglie che puo' fare qualunque cosa con lui " La prego signora" Padrona Samantha lo riporta a terra " E allora pregami. Fallo in ginocchio e poi baciami i piedi" gli ordina e l'organizzatore non se lo fa ripetere. Si mette a mano congiunte pregando mia moglie di non fargli del male e poi afferra i suoi piedi baciandole ogni millimetro quadrato " Molto bene. Allora terminiamo il torneo. Dov'e' il prossimo?" Il prossimo e' il bel ragazzo dal fisico scolpito che pero' ha perso completamente il suo sorriso. Si avvicina ad uno degli organizzatori reggendosi la sua mano destra " Io credo di non poter gareggiare, mi fa male la mano. Credo che la signora abbia vinto il torneo" Samantha si avvicina a lui e lo prende per il mento " E cosi' non puoi gareggiare?" " No signora" risponde intimidito. Samantha lo scruta interessata. Oh no! Conosco quello sguardo ed ho capito cosa vuol fare " Sei proprio carino. Come ti chiami?" " Manuel, signora" " Bene Manuel. Mi piaci e questa e' la tua fortuna" gli dice infatti e poi avvicina le sue bellissime labbra a quelle del giovane e lo bacia con passione, incurante che ci sia io davanti ed almeno un'altra decina di persone. Nessuno sa cosa fare e nessuno si azzarda a dire qualcosa mentre mia moglie continua imperterrita a palpeggiare e baciare il fusto, fino a che si rivolge a tutti i presenti "Fuori tutti" Immediatamente cerchiamo l'uscita per adempiere all'ordine di mia moglie che pero' si rivolge a me " Tu aspetta, idiota" Mi fermo. Ho le lacrime agli occhi ma non mi azzardo a dire niente. Ho troppa paura. Lei fa cenno di avvicinarmi a lei e poi mi ordina di accenderle una sigaretta, cosa che faccio subito e poi, come se niente fosse, riprende a baciare Manuel " Ora io ti scopero'. Se mi farai godere te ne andrai a casa con le tue gambe, altrimenti ti faro' pagare la tua bugia. Scommetto che non hai affatto male alla mano. E non dirmi una bugia che mi fai incazzare" " E' vero signora. Ma lei e' troppo forte per me. Era inutile fare una gara. Mi perdoni!" L'uomo s'inginocchia ai piedi di Samantha. Anche lui ha capito che avrebbe corso un grave rischio sfidandola e ha trovato una scusa per evitare una dura lezione. Mia moglie lo guarda leccandosi sensualmente le labbra e tirando poi una boccata, quindi fa segno all'uomo di rialzarsi e riprende a toccarlo nei suoi punti erogeni. Manuel e' visibilmente nervoso, non sa come comportarsi, se prendere anche lui l'iniziativa o no mentre Samantha prosegue nella sua opera di seduzione. Gli toglie il pantaloncino e l'uomo mette in mostra un pene di dimensioni straordinarie, ormai completamente eretto. Mia moglie lo guarda ammirata " Che bell'arnese! Non vedo l'ora di ingoiarlo tutto" L'uomo sorride ma e' ancora nervoso " Signora, c'e' suo marito. Mi sento a disagio" Samantha scoppia a ridere " E pensi che sia la prima volta che mi scopo un uomo davanti a lui? Vieni qua'" gli ordina afferrandolo e sollevando anche lui. Ma stavolta non vuole fargli del male. Lo tiene sollevato sopra la sua testa e contemporaneamente ingoia il suo pene con volutta'. L'uomo resiste ben poco. Avverte la mia padrona che sta per venire e lei lo riporta a terra e lui esplode con un flotto gigantesco di sperma che mia moglie gli ordina di togliere leccandolo ovunque sia andato a finire. Mentre l'uomo, con le lacrime agli occhi per la paura e le umiliazioni comincia con la sua lingua le opere di pulizia, lei mi chiama imperiosamente. Avanzo lentamente verso la mia padrona e quando sono di fronte a lei mi inginocchio. Ho paura. Tremo come al solito di fronte alla mia padrona. Lei mi fa alzare. Vede il mio tremore e sorride. Mi afferra il viso con due dita " Allora, ti e' piaciuto come gli ho fatto il pompino? " " Se lei e' soddisfatta, lo sono anch'io, padrona" sussurro " E bravo il mio maritino cornuto. Cosi' ci si deve comportare di fronte ad una donna come me.. Adesso pero' il mio nuovo schiavo amante vuole un po' di privacy" chiudo gli occhi tremando. In questo modo non vedo arrivare il violentissimo schiaffo con il quale mi colpisce ma ne sento tutta la potenza. Lo schiaffo mi fa girare su me stesso come una trottola e mi catapulta fuori dal capannone ma faccio in tempo a sentire mia moglie che dice al suo nuovo amante " Ecco fatto! Problema risolto. Ora siamo soli" Io intanto termino di girare e mi accascio pesantemente sulla sabbia. Svengo! Quando mi sveglio ancora mi gira la testa e vedo davanti a me un capannello di persone chine su di me. Uno mi porge un bicchiere d'acqua mentre un paio mi dicono di rimanere a terra ma io voglio rialzarmi. La violenza dello schiaffo e' stata veramente enorme e faccio fatica anche a ricordare quello che e' accaduto poi vedo il capannone dove si e' svolto il torneo di braccio e sento mia moglie gemere " Cosi', cosi', bravo. Ah che magnifico cazzo che hai. Aaaaaah godo. Sto venendo" Mi guardo intorno e vedo tutta quella gente e mi viene di nuovo da piangere. Nel capannone intanto, c'e' un momento di silenzio, poi sento di nuovo la voce di mia moglie " Ora leccala tutta. Puliscila bene se non vuoi che ti stacchi la testa dal collo e ci giochi a tennis. Chiaro?" Una risposta ovattata da parte dell'uomo, in sottovoce e mia moglie invece insiste per farsi sentire da tutti " Ripetilo bene a voce alta, fatti sentire da quella massa di stronzi che sono di fuori" " Si padrona" " Di' pure che cosa sei diventato?" " Il suo nuovo schiavo, padrona, ma la prego, non mi faccia del male" singhiozza impaurito l'uomo. Si riesce a sentire la risata schietta di mia moglie e poi silenzio per un paio di minuti, fin quando Samantha esce dal capannone trascinandosi Manuel tra la folla che si apre al suo passaggio. Si ferma e osserva l'uomo e poi lo afferra come se fosse un sacco e se lo mette con noncuranza sulle spalle " Andiamo a casa mia a proseguire quello che abbiamo iniziato" dice osservando i presenti e scoppiando di nuovo a ridere, dirigendosi quindi verso l'uscita. Poi pero' si ferma, torna indietro e si dirige verso di me "Mi stavo dimenticando del cornuto" mi dice ed afferra anche me con il suo braccio dotato di una forza spaventosa e mi mette sull'altra spalla. Credo che per tutto il resto della giornata e per tutta la notte dovro' assistere a mia moglie che si scopa ferocemente un altro uomo fino a prosciugarlo completamente e senza poter far nulla per impedirlo. Non e' la prima volta e non sara' l'ultima, purtroppo. Dopodiche' se lo terra' come schiavo per un po' fino a quando lei lo riterra' necessario. E' questa la mia vita agli ordini di una donna tanto bella quanto crudele nei miei confronti, una donna dotata di una forza enorme ed estremamente dominante. Mi scende una lacrima. Non e' una bella vita. FINE Per discutere di questo racconto, inviate una mail a Davidmuscolo@tiscali.it