Mary by mplfm@yahoo.com This story is for adult only, read it if over 21. For any comments: cl1t0 to mplfm@yahoo.com ----------------------------------------------------------------------------- Non potevo crederci, avrei rivisto Mary dopo tanto tempo. Ero eccitato da quell'incontro, non feci altro che ripensare a quanto mi fosse piaciuta in gioventu'. Era senz'altro una delle donne piu' sexy che avessi mai potuto frequentare. Aveva un corpo stupendo e sodo, anzi duro. Faceva palestra ed era insegnante di danza classica. La immaginavo ancora in gran forma, come era sempre stata del resto. Ma non potevo neanche sognare a che cosa sarei andato incontro. Per un periodo, anche dopo il matrimonio, continuai a chiamarla, volevo continuare a corteggiarla, lei era compiaciuta ma non si abbandono' mai. Questo fatto mi faceva impazzire, sapevo che provava attrazione per me, ma quando stava per cedere tornava indietro. Era questo che la rendeva la donna piu' desiderata della mia vita, lo era anche perche' sotto la sua pelle liscia e lucida potevo sempre ammirare dei grossi muscoli. I muscoli nelle donne mi hanno fatto sempre effetto e forse per questo che lei era la piu' arrapante femmina che conoscessi, non ce la facevo piu' la volevo vedere, ero curioso di sapere se ancora mi faceva lo stesso effetto. Speravo, in fondo, dentro di me, che avrei rivisto quella donna e che almeno questa volta avrebbe fatto scorgermi qualcosa di piu' del suo corpo. La conoscevo bene, intendo fisicamente, perche' spesso frequentavamo la stessa spiaggia, quindi sapevo com'era fatta, ma era piu' eccitante vederla vestita ed immaginare cosa potesse avere sotto. Quella donna faceva scattare in me meccanismi erotici e perversioni che nessun'altra aveva mai suscitato, neanche per un solo istante. Come al solito fantasticavo su di lei senza neanche averla vista, era il suo solito effetto su di me. Mi sentivo arrapato... Peccato mancavano ancora diverse ore all'appuntamento ed io gia' non stavo nella pelle, possibile che ancora, dopo tutto questo tempo riuscivo a sentirmi cosi' solo al pensiero di incontrarla, questa femmina mi ha "distrutto" il cervello. Penso che non ci sia mai stato amore da parte mia, ma sicuramente una potentissima attrazione fisica, che sono sicuro, lei, anche se in misura minore, ricambiava. Ricordo che quando passeggiavamo, oppure lei camminava da sola per strada tutti si voltavano a guardarla. Lei era compiaciuta e ondeggiava sempre piu' mostrando a tutti quel culo perfetto che aveva e quei polpacci che risaltavano quando usava e scarpe con il tacco alto, cioe' quasi sempre. Usava sempre gonne corte oppure pantaloni aderenti che lasciavano persino vadere il bordo degli slip che portava. Sapeva che effetto faceva il suo corpo agli uomini e di certo non si nascondeva, anzi quando qualcuno la guaradva si metteva in mostra, godeva nel vedere gli atri he si arrapavano. Intanto era giunta l'ora dell'appuntamento, ero molto nervoso. Andai nel luogo dove avevamo stabilito, ma lei ancora non c'era, mi sedetti ed apettai. Dopo poco vidi arrivare la lussuria fatta persona. Uno spettacolo, molto meglio di quanto potessi ricordare. Scarpe con il tacco alto, calze nere, minigonna corta, camicietta con i primi bottoni aperti, lunghi capelli neri che le cadevano sule spalle e infine molti muscoli, piu' di quanti ne avesse avuti in giovinezza. Mentre si avvicinava potevo osservare come si gonfiavano i muscoli delle gambe, qualcosa di indescrivibile. Non era cambiata, anzi molto migliorata. Lei sapeva che io subivo in modo particolare le sue gambe e da grande seduttrice quale e' sapeva bene come muoverle per farmi andare fuori di testa. Ormai era arrivata, io sedevo su quella panchina, ma con il pensiero ero addosso a lei. Si fermo' davanti a me, si mise le mani in fianco e strizzo' ben bene i muscoli delle gambe. Le calze li trattenevano a malapena. Avevo quelle gran cosce a cinquanta centimetri dalle mie mani e non potevo toccarle, lei sorrideva, ma io continuavo a guardare le sue gambe. Ad un tratto disse:"vuoi salutarmi oppure vuoi restare zitto per tutto il tempo?". Mi alzai e la salutai. Poi si ci sedemmo su quella panchina ed iniziammo a parlare. Lei era sempre sposata con quel tipo, ma adesso si dedicava al bodybuilding. Lo trovava molto stimolante, tuttavia il marito non era d'accordo, non gradiva che la moglie avesse un corpo cosi' muscoloso. Mi disse che aveva voluto incontrarmi perche' dopo tanto tempo era curiosa di vedere come stavo, anche se tra noi non ci fu mai nulla lei, disse, mi considereava molto piu' che un amico. E poi confesso' che le piaceva essere guardata come la guardavo io, si sentiva desiderata. Le chiesi se lei avesse mai avuto il bisogno di sentirsi desiderata da me, bastava che facesse un cenno ed avrebbe avuto decine di uomini ai suoi piedi. Lei sorrise ma non disse nulla. Mi stava venendo un certo sospetto, quindi approfittai e le dissi: "Sai... ho sempre considerato il fatto che sentirsi desiderati dalla persona che ci piace come il piu' grande afrodisiaco, ma tu non mi hai mai desiderato". "Questo lo dici tu!" rispose e continuo' "mi piaceva come mi guardavi, mi facevi sentire la piu' bella di tutte". Non sapevo se crederle, infondo non mi ha mai fatto capire che le piacessi, anche se intuivo che le piaceva essere lusingata da me. Mentre eravamo seduti ogni tanto le guardavo nella scollatura e vedevo che i pettorali erano ben separati e le sue tette erano dritte e sode. Per non parlare poi delle gambe, scolpite nel marmo. Dovevano essere durissime anche con la gamba accavallata il quadricipite si notava benissimo. Era molto piu' "grossa" di quando ci frequentavamo. Lei si accorgeva che il mio sguardo cadeva, ma non sembrava infastidita, anzi. Come al solito si mise un po' piu' in mostra, mentre parlavamo si tiro' su le calze massaggiandosi quegli enormi polpacci muscolosi, sembrava avesse un impianto tanto erano tondi. Le scarpe con il tacco di certo l'aiutavano. Era qualcosa di indescrivibile. Ad un tratto mi disse che la stavo guardando come tanti anni fa e che le sembrava non fosse passato tanto tempo e che era contenta di vedere che mi piaceva ancora. Io risposi che mi sarebbe piaciuta per sempre, ero attizzatissimo le avrei detto qualsiasi cosa pur di... Continuammo a parlare per circa un'ora e poi le chiesi se voleva fare una passeggiata. Lei ne fu felice e cosi' mentre camminavamo arrivammo alla sua macchina. A quel punto lei mi disse:"questa e' la mia macchina...", pensai che volesse andar via e le dissi subito:"Hai gia' voglia di andare via?". Lei mi disse di si ma che voleva la accompagnassi, di certo non volevo perdere quella occasione di stare con lei per cui la seguii. Mi porto' a casa sua. Io non volevo salire, ma lei insistette ed aggiunse che il marito era all'estero per affari e che sarebbe tornato dopo due giorni. Il cuore mi andava a tremila mentre salivamo le scale: era davanti a me, la minigonna sotto il culo e quelle gambe... La volevo toccare ma lei continuava a salire goniando quei gemelli pazzeschi. Il culo era perfetto, una scultura, si muoveva e spostava la minigonna che ogni tanto era costretta a far scendere. Io avevo un'erezione totale anche solo davanti a quello spettacolo, il suono delle sue calze di nylon era la colonna sonora di qualcosa che difficilmente riuscirei a descrivere. Finalmente arrivammo davanti la porta di casa sua, lei si volto' mi guardo' in faccia e vide che la "subivo" come al solito per non parlare poi dell'erezione. Mi prese proprio da li' e mi tiro' dentro casa. Chiuse la porta e con una forza brutale mi sbatte' al muro e poi mi costrinse in ginocchio. Lei stava davanti a me e mi fissava senza dire niente, allora non ce la facevo piu' iniziai a toccare quelle gambe perfette dalla caviglie. Salivo piano piano, volevo sentire quei polpacci enormi nelle mie mani, dovetti usarle entrambe per prenderne uno, stavo scoppiando. Lei teneva le mani in fiancoe mi guardava compiaciuta, disse:"hai quello che vuoi adesso, e' valsa la pena aspettare cosi' tanto tempo!". Continuai a salire fino ad arrivare alla coscia, non avevo mai toccato nulla di cosi' bello, dura e soda, la leccavo da per tutto; mi ritrovai con la faccia dentro le sue chiappe, stavo per raggiungere la sua figa quando mi strattono' per i capelli. Stavo li a terra mentre lei mi faceva vedere i suoi bicipiti. Poi si avvicino' e mise un piede sul mio cazzo ed inizio' a muoverlo, alla sua vista e con tutta l'eccitazione che avevo in corpo dopo pochi minuti venni nei pantaleni. Lei era eccitata, ma sembrava un'altra donna. Io non ne avevo abbastanza, la volevo ancora... Lei si avvicino, ero sempre sdraiato a terra, si mise sopra di me e mi chiese: "Ti piace quello che vedi?" ovviamente risposi di si. Lei allora si abbasso' su di me e mi mise in faccia la sua fica. Avevo la testa tra le sue cosce e la fica in bocca, allora iniziai a mordicchiarla, lei fu sorpresa della mia reazione, ma le piaccque. Inizio' ad agitarsicome se io potessi penetrarla. Poi ci spostammo in bagno, volevo pulirmi, allora fecimo la doccia insieme. Lei si strofinava su di me come se fosse stata una spugna, ma dura. Io ero "eretto" e quel suo movimento era davvero incredibile. La toccavo da per tutto era piena di muscoli, davvero una bomba sexy. Era la persona piu' mostruosamente eccitante che mi fosse mai capitata, la volevo. Penso che avrei pututo farlo un numero imprecisato di volte tanto mi sentivo arrapato. Quel giorno fu davvero lungo per me, perche' dopo il bagno ci fu la stanza da letto e poi il salotto. Quando l'irritazione vinse sull'eccitazione continuai a baciarla e leccarla, stavamo anche abbracciati e premevamo l'uno sul corpo dell'altra, era veramente troppo io non la volevo lasciare piu'. Rimasi a casa sua per tutto il tempo, ma poi il giorno che il marito doveva tornare dovetti andar via. Non la vidi e sentii mai piu'.