Mary For any comments: cl1t0 to mplfm@yahoo.com Mary e' la donna che aiuta mia madre nelle pulizie e nelle varie faccende di casa. E' una donna strana, nel senso che viene a casa mia, aiuta mia madre e poi va via, parla poco, e non discute mai. La conosco da tanti anni, ma non abbiamo mai scambiato piu' di quattro chiacchere ogni tanto. Sembra avere sempre molta fretta di andare, non so perche'. Un giorno eravamo da soli a casa, lei puliva nell'altra stanza ed io studiavo nella mia. Erano quasi le 11 del mattino e di solito a quell'ora interrompo per fare una piccola pausa. Decisi di fare un po' di addominali sul letto. La porta era aperta e mi accorsi he Mary guardava attraverso lo spazio che c'e' tra la porta e la parete, non dissi niente e continuai come se non la avessi vista. Terminai i miei esercizi e rispresi a studiare. Dopo un po', Mary venne nella mia stanza e mi chiese se potevo aiutarla a mettere a posto delle cose in un armadio. Ovviamente le dissi che avrei fatto quello che mi chiedeva. Prese una scala e disse:"devi solo porgermi le coperte che sono poggiate sul letto e tenere la scala che si muove un po'", cosi' fecimo. Ma quando sali' sulla scala i polpacci si gonfiarono diventando belli grossi, per me fu come un fulmine a ciel sereno. Mentre tenevo la scala le guardavo le gambe, in realta' riuscivo a vedere fino al ginocchio perche' aveva dei pantaloni che le arrivavano fin li'. Mentre posava le coperte si alzava sulle punte dei piedi e quei polpacci diventavano, per me, sempre piu' grossi ed attraenti. Lei se ne accorse ma non disse nulla, come al suo solito, non era di molte parole figuriamoci per una cosa simile. Quando fini' scese dalla scala, io intanto mi ero spostato, la chiuse e fece per portarla via, a quel punto mentre e dicevo:"Ti aiuto a spostarla", mi accorsi che in realta' non aveva bisogno di nessun aiuto. Il suo braccio era duro come la pietra, ed io devo aver fatto una strana espressione, perche' lei sorrise e disse:"vedi... non ho bisogno di nessun aiuto!". Come se mi avesse etto nel pensiero. Ero sorpreso, e la cosa mi piaceva sempre di piu', ma per quella volta fini' tutto li'. Io gia' mi ero fatto dei pensieri... Per diversi giorni non scambiammo nessuna parola ed io pero' pensavo sempre alle sue gambe e a quelle braccia veramente toste. Facevo di tutto per osservarla, quando lei ovviamente non se ne accorgeva, per poter rivedere qualcosa o meglio ancora qualcosa di nuovo del suo incredibile corpo. Tutto cio' purtroppo risulto' infruttuoso e per me era un po' frustrante, perche' il pensiero di poter vedere e magari ritoccare quei muscoli era davvero eccitante. Un giorno, quando meno me lo aspettavo mi chiese se potevo aiutarla di nuovo con la scala, io ovviamente non me lo feci ripetere, era cio' che aspettavo da giorni interi. Lei sali' sulla scala ed io la mantenevo ferma, tuttavia non riuscivo a staccare gli occhi da quelle gambe. Finalmente mi disse:"...ma ti piacciono cosi' tanto?" io rimasi bloccato, non mi aspettavo una domanda cosi' diretta anche se speravo che mi chiedesse qualcosa. In ogni caso le risposi che mi piacevano molto e le raccontai che quando, l'altra volta, le toccai il braccio rimasi impressionato da quello che provai. Lei era un po' imbarazzata anche se infondo la cosa le faceva piacere. A quel punto mi disse che faceva bodybuilding e che se volevo poteva darmi qualche dritta visto che mi aveva visto fare degli esercizi. Risposi che ne sarei stato felice e anzi sarebbe stato meglio perche' non sapevo se gli esercizi che stavo facendo andavano bene oppure no. Lei accetto'. Fu molto disponibile ed io ne ero contento; potevo stare un po' a contatto con lei... Dopo qualche giorno, in questo frattempo avevo avuto lezioni all'universita', la rincontrai a casa mia, quel giorno non c'era nessuno fortunatamente. In un momento di pausa mio ed anche suo ci trovammo in cucina a bere un succo di frutta, cosa strana stavamo discutendo del tempo, forse la volta precedente avevamo rotto il ghiaccio e quindi chiaccheravamo tranquillamente. Mi ricordai di quello che le avevo chiesto e glielo richiesi. Lei fu subito disponibile e ci trasferimmo in salotto dove c'e' un tappeto per potermi sdraiare e farle vedere come eseguivo alcuni esercizi. Lei mi guardava e mi diceva cosa dovevo fare meglio. Per un esercizio, per spiegarmi meglio, si sdraio' lei a farmi vedere praticamente come avrei dovuto fare. Mentre lo faceva mi chiese di sentire come lavoravano i suoi muscoli. Io la toccai e mentre sentivo quei muscoli contrarsi le mutande iniziavano a diventare strette. Avevo solo la tuta e quindi dopo poco era tutto abbastanza evidente; lei mi guardo' e continuo' con un sorriso appena accennato. Di certo io non avrei mai tolto la mano dai suoi muscoli di mia spontanea volonta' e devo dire che non disse nulla. Mentre lei continuava l'esercizio io incominciai a "sentire" anche altre parti non strettamente collegate all'esercizio. Lei non diceva ancora nulla ed io ero sempre piu' eccitato e si poteva vedere benissimo. Andammo avanti pe un po' quando mi ritrovai sdariato su di lei mentre ci baciavamo. Avevo un tiro fortissimo, era stupendo poterla toccare e sentire quelle cosce sode, quei glutei tondi e "pieni". Purtroppo fummo interrotti dall'arrivo di mia madre che era tornata dal suo giro. Ci ricomponemmo alla velocita' della luce e tornammo a fare cio' che stavamo facendo prima di quella "stupenda" pausa. Mentre provavo a studiare una certa idea mi continuava a girare in testa, e devo dire che ero oltre che molto eccitato anche sorpreso dal fatto che si faceva toccare e poi, il bacio, ero praticamente in estasi. La settimana successiva capito' che restammo da soli nuovamente, non appena fu cosi', la cercai nelle stanze e in silenzio avvicinandomi da dietro la abbracciai e le baciai il collo. Era gia' dritto e non vedevo l'ora di sentire le sue chiappe con il mio cazzo. Lei pero' si ritiro' quasi subito dicendo che non doveva accadere e che non sarebbe piu' successo, sembrava molto decisa. Io le dissi che cio' che diceva non aveva senso e che mi piaceva troppo per potermi rassegnare, visto che avevo trovato la donna piu' eccitante che mi fosse mai capitata. Sembrava volerlo anche lei, ma qualcosa la tratteneva. Fui molto deciso nel dirle che la desideravo come mai avrei potuto desiderare una donna, e che i suoi muscoli erano la cosa piu' eccitante che avessi mai toccato. Discutemmo per circa una ora e poi concludemmo che ci saremmo visti quella sera a casa sua, lei viveva da sola, era divorziata da 5 anni. Tutto il giorno non feci che aspettare quell'incontro. All'ora esatta mi presentai da lei. Apri' la porta e indossava una grossa vestaglia, entrai e mi sedetti sul divanetto che c'era nel soggiorno. Rimase in piedi davanti a me e dopo avermi guardato per bene negli occhi apri' la vestaglia e mi mostro' cio' che per me era la cosa piu' eccitante del pianeta. Aveva solo un bikini piccolissimo e tanti muscoli. In meno che non si dica ebbi un'erezione e gliela feci notare. Non disse niente e si tolse la vestaglia, si avvicino' e mi disse:"Ho divorziato perche' mio marito non ha mai avuto una reazione come la tua, adesso ti faro' provare delle sensazioni che hai solo sognato". Io ero in paradiso, il cuore mi andava a mille e anche qualche altra cosa non scherzava. Andammo subito in camera da letto, lei si sdraio' e mi disse di spogliarmi completamente, ovviamente non me lo feci ripetere due volte. Mi stava accadendo cio' che avevo sognato ed immaginato per settimane. Eravamo uno di fronte all'altra e ci guardavamo, io avevo il cazzo in tiro e lei era compiaciuta da cio' ed allora sollevandosi su un gomito, con l'altro braccio fece scoppiare il suo bicipite. Il mio cazzo inizio' a pulsare, a quella vista si avvicino' con la punta della lingua si mise a leccarlo. Avrei resistito non piu' di dieci secondi se non si fosse interrotta subito per chiedermi di prendere una soluzione oleosa da spalmarle addosso. Mi alzai e raggiunsi l'armadietto in cui vi erano anche altre creme. Quando con le mani piene di quell'olio iniziai a spamarlo su quella donna perfetta sentii la sua pelle liscia e morbida che conteneva l'acciaio piu' duro che potessi sognare. Era sdraiata davanti a me e mi guardava dritto negli occhi, io stavo per scoppiare, stavo toccando cio' che desideravo, lei lo sapeva e ogni tanto tendeva i muscoli. Sentire quella potenza era davvero inebriante salivo su per le cosce ed arrivai alla fica, la evitai, volevo assaporarla dopo, e continuai su per l'addome fino al seno. I capezzoli sembravano due chiodi che dovetti leccare e succhiare avidamente. Ad un tratto mi rirovai le sue gambe attorno ai fianchi che mi tiravano a lei. Entrai dentro e fui avvolto da un calore enorme, mi avvolgeva con le gambe e con le braccia, era un presa assolutamente indescrivibile. Fecimo sesso tutta la notte e per me fu indimenticabile.