La punizione di Marco 3 By Alan, illeonfante@gmail.com mi scuso per il ritardo....per farmi perdonare allego due capitoli, sempre nella speranza che possa piacervi il mio racconto. Attendo vostri commenti. alla prossima Ludovica ci prende sempre pi� gusto Ludovica era giovane e totalmente inesperta, era alla sua prima esperienza sessuale e non si rendeva assolutamente conto dei rischi a cui sottoponeva il povero Marco con le sue efferate punizioni. Sapeva che quella zona per i maschietti era particolarmente delicata e sensibile ma quelle che erano le sue conoscenze si fermavano all'aver visto su qualche film comico gli attori ricevere un calcio o una ginocchiata in mezzo alle gambe, oppure qualche discorso sentito a scuola di sfuggita tra i suoi compagni. Era sempre stata un po' vergognosa su tali argomenti, tanto da saltare volutamente i due incontri di educazione sessuale organizzati dalla scuola. Complice di tutto era sicuramente anche il fatto che essendo rimasta orfana giovanissima era stata cresciuta dalla sola nonna: una donna molto anziana, devota ed estremamente pudica, mai un discorso sul sesso e neanche sulla sessualit�, a malapena aveva parlato con la giovane in occasione delle prime mestruazioni. Si trovava ora invece ad avere uno stato di totale confusione mentale e davanti a se un ragazzo nudo, legato e totalmente indifeso con cui fare tutta la pratica che voleva. Aveva ancora il pugno chiuso dal quale ne uscivano i testicoli intrappolati, era incantata, continuava a guardarli: ora erano molto pi� gonfi e rossi, questo la fece sorridere nuovamente e sempre con la mano destra gli faceva delle piccole carezze seguendone la forma. Rimasero cos� diversi minuti poi Ludovica riprese la sua lezione da autodidatta in campo anatomico, riscopri il glande e ne studi� la forma, il modo di ricoprirsi con il prepuzio, tasto la consistenza dei tessuti e dei testicoli provando diverse pressioni con il pollice, le tornarono poi in mente i ferri da maglia che aveva raccolto prima. Erano li a terra e mentre si rialzava dopo averli raccolti vide che Marco era sveglio "ti prego Ludo, liberami, scusami, non lo far� mai pi� e non lo dir� a nessuno te lo giuro, far� quello che vuoi ma non farmi pi� del male...ti prego" La ragazza non rispose ma di scatto mostr� al giovane cosa teneva nelle mani, ed un guizzo di sadismo riemp� il suo sorriso. "no no no no no ti prego, cosa vuoi fare, sei matta, no no no, dove vai cosa cosa, no no no non puoi..." la scongiurava ma lei si era gi� riposizionata tra le sue gambe "ben svegliato, riposato bene? Mentre dormivi ho tenuto compagnia al tuo cosetto qui...� stato istruttivo ma ora ho voglia di giocare ancora, vale sempre il discorso di prima per le grida sai!?!" Ludovica soppes� con la mano sinistra lo scroto e tenendo la mano a coppetta ne blocco all'interno i testicoli, si avvicino lentamente con la punta del ferro e cominci� una leggera pressione "ma che diavolo fai!?!?! No no no no, che fai, dai non scherzaraaarrarararr" La pressione esercitata dalla ragazza aument� di colpo, voleva vedere quanto potevano resistere quegli ovetti che teneva nelle mani, schiacciava senza scrupoli, cambiava posizione e ricominciava, non voleva certo forargli i testicoli ma in qualche punto la delicata pelle dello scroto si era leggermente lacerata. D' un tratto si ferm�, sembrava pensare e poi di scatto afferr� il pene di Marco "se non baglio c'� un buchino qui, che ne dici amico mio se vediamo se questo affare ci passa?" "Ma sei deficiente porco arh arhrrrrr" una stilettata ai testicoli gi� duramente provati lo fece desistere dal completare la frase. "NO PAROLACCE! E comunque non era una domanda per avere o meno il tuo consenso...ecco abbassiamo la pelle qui eeee..eccolo,il buchetto che dicevo" Ludovica ci poggi� la punta del ferro da maglia e guard� Marco negli occhi, vi vide un terrore infinito, si mordeva le labbra per non gridare e delle lacrime uscivano dai suoi occhi, un brivido di piacere corse nella schiena della ragazza che impassibile cominci� ad affondare, abbastanza delicatamente aveva gi� fatto passare un paio di centimetri, spinse ancora per tutta la lunghezza del pene. Marco nel frattempo era tutto un fremito, ogni molecola del suo corpo era in fermento, un bruciore pazzesco gli divorava il pene e gli sembrava che quel ferro gli fosse arrivato in gola, non ne poteva pi�, stava per gridare quando un dolore ancora pi� secco gli fece spalancare la bocca ma senza emettere alcun suono, solo un leggero rantolo "agrgrgggrgr". Le lacrime a quel punto uscirono copiose: Ludovica, dopo aver ammirato la sua opera aveva estratto il ferro da maglia con un unico colpo deciso, con la chiara intenzione di far male. "dai dai, fai l'uomo dai Marchino, per queste cose qua" lo sfotteva massaggiandogli la parte interessata, scese poi ai testicoli, torn� ad afferrarli e strizzarli, non forte, senza far male "quanto mi piacciono queste Marco mio, mi fan venire voglia di di di non so guarda, ci farei qualunque cosa, io io io" e strise, strise con tutta la forza che aveva, si aiutava con entrambe le mani. Marco era nel baratro dell'oblio, un dolore simile non l'aveva mai provato avrebbe voluto svenire ancora per trovare scampo....Ludovica diede un'ultima strizzata fortissima prima di lasciare la presa "bravo bambino, stai diventando pi� forte, mi piace guardarti mentre soffri, mi fa sentire superiore, se invece svieni non c'� gusto, non so quanto male ti sto facendo..." "ora riposati un po'" continu� Ludovica "vado a cercare qualche cosa con cui fare qualche gioco nuovo" Ludovica prese a girare per casa, trov� un gomitolo di cordicella delle veneziane,un accendino qualche molletta, un battipanni ma la sua mente fu rapita quando si ritrov� per le mani lo schiaccianoci. Corse entusiasta da Marco "guarda ciccio mio cos'ho trovato, � fantastico, non sto pi� nella pelle, proviamolo subito" " ti denuncer�,ti roviner�, ti arresteranno per lesioni, finirai in carcere, come puoi pensare di farla franca" sbott� Marco, con tono spezzato per il dolore che stava ancora provando "a siii certoooo e cosa dirai a tutti i nostri compagni? Che ti stavi masturbando a casa da solo con un mio reggiseno e che poi io ti ho messo sotto con due colpi e che ti ho fatto quel che volevo tenendoti legato nudo sul tavolo? Beh si potresti farlo......ma sei scemo,che figura ci faresti???? Sii realista ed intelligente una volta nella tua vita: ora sei mio, ti ho in pugno, con te ed il tuo corpo faccio quel che voglio, non solo questa sera, ma fino a quando ne avr� voglia!" Cal� il silenzio e Marco abbass� lo sguardo, consapevole che Ludovica forse aveva ragione.. "ed ora, torniamo a noi" TIC TIC TIC apr� e chiuse lo schiaccianoci un paio di volte davanti agli occhi di Marco " sono emozionatissima, penso che quest'oggetto sia perfetto per i miei scopi, cambiamo per� posizione, ti avevo promesso anche un premio ogni tanto e, anche se ora non lo meriteresti voglio comunque incentivarti" Ludovica cominci� a slacciarsi i pantaloni, tolse le scarpe e li sfil�, rimase solo con le mutandine. Ora la sua siluette era evidentissima, non era affatto affascinante anzi era proprio tozza ma nel piegarsi per spogliarsi i suoi pesanti seni sobbalzarono liberamente di qua e di la ed il povero Marco ancora una volta non resistette a quella visione ed il suo pene torn� rigido e svettante. Guard� ancora la ragazza, era comunque curata, doveva certamente andare da un'estetista, le sue gambe sembravano lisce ed anche l'inguine era perfetto, si rese conto che era depilata perfettamente anche le ascelle ma il suo sguardo era sempre rapito da quelle due enormi mammelle: la pelle era chiara, si potevano vedere bene le vene come si diramavano ma soprattutto era affascinato dai capezzoli, non molto lunghi ma circondati da un' areola enorme, doveva avere un diametro di almeno dieci/dodici centimetri. Il pene di Marco pulsava ed involontariamente si muoveva ogni volta che il suo sguardo si soffermava sul busto della ragazza. "Bene" lo riport� alla realt� Ludovica "posso constatare che come premio � ben gradito, mi fa piacere vederlo cos� lungo e duro, mi piace sai.." Ludovica diede un buffetto al pene eretto del ragazzo prima di salire anch'essa sul tavolo, con le gambe aperte a cavalcioni dell' testa di Marco. Ora il giovane si trovava a pochi centimetri dalla vagina di Ludovica, si accorse subito che le mutandine erano impregnate degli umori della ragazza, era realmente molto eccitata anche lei. La fragranza che avvertiva Marco, a dispetto delle forme della giovane faceva comunque aumentare la sua eccitazione e l'erezione era sempre pi� piena, Ludovica dalla sua posizione se ne accorse e ne fu fiera, non stava pi� nella pelle e cominci� con il suo nuovo giochino. Marco ora non poteva pi� vedere nulla ma un brivido lo percorse quando senti il freddo metallo circondare il suoi testicoli "tt tt tti prego" balbett� "smettila, no non nonnn farmi male, ti prego, basta.." "da quel che vedo qui, secondo me, ti piace invece..." rispose sarcastica "ed ora basta scherzare, zitto e lasciami godere questo momento.." Ludovica cominci� a stringere il testicolo sinistro, strinse sempre di pi�, per Marco non urlare era impossibile, il dolore era terribile, concentrato tutto in quel piccolo punto di pressione, il testicolo era deformato sotto quella morsa implacabile, per la ragazza lo spettacolo era irresistibile, strinse ancora di pi�, fino al limite, si rendeva conto che non poteva chiuderlo del tutto se non voleva realmente spappolarlo ma la pressione che esercitava era terribile, cominci� a dimenarsi anche lei come Marco, sentiva un fuoco tra le gambe e fu istintivo schiacciare la faccia del ragazzo con il suo inguine, continu� a dimenarsi, a strusciare la sua vagina sul viso di Marco il quale non capiva pi� nulla per il dolore, Ludovica era quasi arrivata al primo orgasmo della sua vita, era incontrollabile, moll� di colpo lo schiaccianoci, si prese i capelli con entrambe le mani, muovendosi sempre pi� furiosa sul viso di Marco, cominci� ad urlare sempre pi� forte anche lei e quando il suo orgasmo arriv� fu come posseduta e colp� con violenza i testicoli del povero ragazzo con una serie di pugni ben piazzati, sentire le gonadi scivolare a destra e sinistra sotto i suoi colpi le diede il colpo di grazia e finalmente l'orgasmo la travolse completamente. Si accasci� su Marco sfiancata e tremante, il volto del ragazzo era letteralmente lavato dagli umori della sua compagna,lui era in uno stato di incoscienza e mugugnava qualche parola senza senso. Rimasero in quella posizione per diversi minuti, Ludovica con il volto vicinissimo al pene di Marco, ne sentiva l'odore, forte nelle sue narici, rimase immobile, godendosi il momento e accarezzando il glande liscio e lucido dell' amico. .....continua.... La punizione di Marco 4 By Alan, illeonfante@gmail.com La notte � ancora molto lunga Ludovica era estasiata, aveva raggiunto il suo primo orgasmo, la testa le girava ed aveva ancora parecchie ore da trascorrere con Marco per la sua punizione. Lentamente si rialz�, scese dal tavolo e guard� il corpo di Marco, immobile, il pene eretto, gli occhi semichiusi ed il volto completamente bagnato, port� una mano tra le cosce e si ritrov� le mutandine completamente fradice, le tolse "non ti imbarazza vero?" guard� il ragazzo ridendo e gliele mise in bocca "che non ti venga in mente di appoggiare anche queste al tuo pisello" continu� ridendo. Si diresse poi al lavandino per dissetarsi e come prima vers� dell'acqua sul giovane per farlo rinvenire. Ludovica prese dal piano di lavoro le mollette che aveva trovato prima e torn� tra le gambe di Marco "guarda qui, non va pi� gi� questo...come fcciamo adesso? Lo pieghiamo? lo spezziamo Marchino? Che ne dici" Il giovane sput� ci� che aveva in bocca "ti pregooooo, non resisto pi�, liberami, basta, ti scongiuro, sto male e e e mi vie..." buaghrrr buaghrrr... i conati di vomito erano sempre pi� forti " mi mi mi viene da vomitare, mi fa male lo stomaco,lasciami ti prego scusa...scusa scusa...." piangeva "sei patetico" rispose seccamente la ragazza "ti sei comportato molto male ed ora ti meriti una severa punizione, te la faccio passare io la voglia di fare porcherie!" riprese a massaggiare i testicoli del ragazzo, capendone la conformazione, individu� con i polpastrelli delle venette, dei tubicini che partivano da sotto le gonadi e salivano per tutta la lunghezza dello scroto, riusc� ad isolare con le dita quelle del testicolo destro e senza batter ciglio le pinz� con una molletta "ahhhh ahhhh.....ahhggrrrrrrr" esplose subito il ragazzo "wow, deve far male cavoli...guarda te, una venetta cos� piccola...che buffo" sorrise e subito replic� anche con l'altra. Le urla di Marco erano strazianti ma ormai stava perdendo anche la forza di gridare, era sfiancato, in balia di una pazza scatenata che senza sapere quel che faceva gli stava procurando dolori atroci, per il solo gusto di vederlo soffrire alle sue punizioni. Lo lasci� cos� conciato per parecchi minuti, titillando ogni tanto le mollette per ravvivare il dolore nella carne del ragazzo poi, afferrata l'asta turgida ricominci� a masturbarlo, l'orgasmo tard� ad arrivare ma fu doloroso come non mai, Marco strill� sgraziatamente quando lo sperma fatic� ad uscire trovando i condotti seminali bloccati dalle mollette. Inclin� la testa sul lato destro singhiozzando e mentre il suo pene ritornava nella posizione di "riposo" sentiva lo sperma colare sulle sue gambe. "Ti ti ti scongiuro basta, basta basta, ti pagher�, far� quel che vuoi ma basta...ti prego...devo anche andare in bagno, ti pregoooo!!!" piangeva e singhiozzava "Devi fare la pip� piccolino? Mi ha sempre colpito il fatto che la fate in piedi...ora voglio proprio vedere come fate...andiamo, ti tolgo queste...una e due, opl�, quante storie per due mollettine..." Ludovica per� era molto accorta e sapeva che avrebbe rischiato nel liberare Marco quindi prese la cordicella che aveva trovato e, fatto un nodo scorsoio, vi fece scivolare dentro i testicoli del ragazzo, strinse quanto bastava a non farli uscire e poi liber� prima le gambe e poi una mano alla volta sempre tenendo legata al polso l'altra estremit� della cordicella. " bene, ora niente scherzi altrimenti ti do uno strattone li sotto che questa volta te li stacco quei gingilli l�...ok!?!" e per sottolineare la sua affermazione tir� leggermente la cordicella."forza andiamo a fare la pip� dai pisellone..." Quando Marco scese dal tavolo croll� su se stesso singhiozzando, le gambe non lo reggevano, era veramente esausto " forza forza su, avanti, abbiamo di meglio da fare che star qui a piangere, dai" I due ragazzi nudi si diressero verso il bagno, con Ludovica che sembrava veramente portare un cagnolino a guinzaglio per fare i suoi bisogni. "Almeno girati...."chiese Marco quando furono arrivati al wc "ma stai scherzando, ti ho detto prima che son curiosa di vedere come fate...forza dai, falla... su dai!, devo pensare forse che vuoi liberarti? Perch� se cos� fosse sai cosa ti aspetta?" e cos� dicendo finse di tirare la corda. "no no no no ti prego...la faccio la faccio.." implor� Marco, il quale fece non poca fatica per concentrarsi e riuscire a liberarsi con una ragazza che lo guardava fisso proprio li, nonostante tutto ancora un briciolo di pudore gli era rimasto. "Bravo pisellino che ha fatto la pip�, ora torniamo a giocare dai..." Ludovica decise di cambiare posizione e sempre tenendo Marco al "guinzaglio" gli ordin� di mettere in piedi, nel senso dell'altezza, il tavolo del salotto, aveva cos� quattro punti dove ancorare gli arti divaricati del ragazzo costretto a rimanere in piedi mentre, le lavorazioni sulle gambe del mobile, avrebbero impedito alle corde di scivolare. Marco, rassegnato, spezzato nell'orgoglio e dolorante nel corpo obbediva senza pi� ribattere, conscio che sarebbe stato inutile. "per-fe-tto" scand� la ragazza quando ebbe finito di legare Marco, "ora ti vedo tutto bene, e posso gustarmi anche questo sacchettino penzolante qui in mezzo" esclam� strizzando forte lo scroto del giovane." Quanto mi piace vedere sta robetta qua tutta molle molle!" continu� strizzando con veemenza. Marco tent� di serrare le gambe ma erano bloccate "aaahhgrrrr..." continuava a lamentarsi, Ludovica lasci� la presa, indietreggio di un passo ed allung� nuovamente entrambe le mani a prendere ciascuna un testicolo, serr� nuovamente il pugno e contemporaneamente allarg� le braccia, come a voler separare in due lo scroto. Richiuse e allarg� nuovamente pi� volte sempre tra i lamenti del giovane fino a quando mollata la presa abbracci� al collo Marco in un gesto che sembrava affettuoso "sai che mi sto affezionando a te pisellino bello? Sto provando qualche cosa di nuovo nello stare qui nuda con te, vedere e possedere il tuo corpo...sono cos� confusa, forse mi sto innamorando" e fu proprio dicendo quest'ultima parola che il suo ginocchio scatt� veloce verso l'alto. Rimase abbracciata e, mentre baciava il ragazzo sul collo, continu� a colpire ancora quattro o cinque volte i testicoli con forti ginocchiate, le sue gambe abbondanti ma sode schioccavano ad ogni colpo eccitando sempre di pi� la ragazza. Marco per l'ennesima volta perse i sensi rimanendo semi accasciato appeso per le braccia alle gambe del tavolo. "Andato di nuovo...che schiappa..." pens� Ludovica, lo baci� sulla guancia con affetto e tenerezza "beh, visto che abbiamo fatto le tre di notte lui gi� dorme, quasi quasi, schiaccio un sonnellino pure io, la cena � saltata ormai ma un riposino me lo faccio volentieri, mi metto qui sul divano cos� tengo d'occhi anche il mio pisellino..." si sdrai� e presa la coperta li ripiegata si copr�, dorm� serenamente fino alle nove del mattino. .....continua....