La punizione di Marco 1 By Alan, illeonfante@gmail.com Ciao a tutti, questa � la prima volta che scrivo, invio questa prima parte e se vi piacer� sar� ben lieto di pubblicare anche gli altri capitoli che sono gi� pronti. Grazie e buona lettura a tutti, ovviamente critiche consigli e commenti sono ben graditi Ludovica scopre Marco e lo punisce Erano gli ultimi giorni di scuola prima delle vacanze di Natale, la professoressa di latino aveva commissionato ai suoi ragazzi una versione molto complessa,(in previsione dell^�esame di maturit�) un compito da svolgere in gruppo proprio durante questo periodo di riposo. Tali gruppi erano stati formati� dalla docente in base ad un criterio logico per il quale non vi fossero situazioni di disparit� tra i vari ragazzi. In uno dei cinque gruppi da quattro giovani vi erano tra gli altri Marco e Ludovica: gli esatti opposti, erano l^�uno all^�antipodo dell^�altra. Marco, ventenne,un ragazzo non bellissimo ma sicuramente affascinante, riscuoteva non poco successo tra le ragazze della scuola, alto e magro, con un bel sorriso ed un carattere solare ed una chiacchiera tipica di chi sa il fatto suo, era per� ripetente gi� un paio di volte a causa della sua pi� totale svogliataggine. Ludovica, appena diciottenne, era una ragazza decisamente bruttina, mai una storia, non molto alta e decisamente sovrappeso, non era ben voluta dal resto della classe per il suo caratteraccio ed anche perch� era la pi� secchiona.� Fatti quindi i vari gruppi ai ragazzi non restava che mettersi d^�accordo sul quando e dove trovarsi, fu proprio Marco a dar disponibilit� per la casa, tanto pi� che i suoi genitori il venti dicembre sarebbero partiti per le ferie e lui si sarebbe trovato da solo. ^�via il dente via il dolore^� disse ai tre compagni ^�ci troviamo il ventitr� e ci togliamo dalle palle sta rottura^�. Non aveva nessun problema (a differenza degli altri due) ad avere in gruppo anche Ludovica, anzi, gli faceva comodo una secchiona come lei, figurarsi^� Il pomeriggio del ventitr� si ritrovarono dunque tutti e quattro i ragazzi, dopo un po^� di chiacchiere presero a lavorare, Ludovica come sperato dava il massimo e dopo un paio di orette comunque intense il buon Marco propose una pausa con cioccolata calda. Nel chiacchierare e scherzare fu proprio un^� imitazione del prof. di religione fatta� da Marco che fece scompisciare gli amici dal ridere e Ludovica si rovesci� quasi tutto il contenuto della tazza sul maglione scatenando ancor pi� ilarit� tra i quattro. Riavutisi Marco propose di dare a Ludovica una felpa della madre, non poteva rimanere cos� conciata, l^�accompagn� quindi in bagno e le diede anche un asciugamano pulito. Dopo il veloce cambio Ludovica torn� in salotto con i compagni per riprendere il lavoro in sospeso, l^�ilarit� era ancora nell^�aria ed i ragazzi ci misero un po^� ad ingranare completamente la marcia. Tutto procedeva bene anche se Ludovica si sentiva leggermente a disagio, causa certamente la figuraccia di essersi sporcata ma anche per quella felpa non sua che indossava: la ragazza era appunto bella morbida e generosa,quel capo risultava stretto per lei evidenziando tutte le forme, la madre di Marco doveva avere certamente un paio di taglie in meno. Marco Claudio e Luisa non sembravano comunque dare importanza al fatto, ed in realt� proprio non se ne accorsero presi com^�erano dal lavoro. Passarono relativamente veloci un altro paio d^�ore e giunte le diciotto i ragazzi decisero di sospendere il lavoro e rimandare il tutto al ventisette, passato il Natale. Marco accompagn� gli amici alla porta e dopo averli salutati rientr�, non chiuse la porta a chiave, doveva tornare fuori per accendere le luminarie sotto il portico ma prima doveva assolutamente andare in bagno. Fu proprio uscendo dalla stanza da bagno che Marco si accorse di una cosa fuori posto: Ludovica aveva dimenticato la roba che si era cambiata, all^�interno di una borsetta in plastica, lasciata sbadatamente sopra la lavatrice. Nel verificare cosa vi fosse all^�interno Marco scopr� che la ragazza non aveva cambiato solo la maglia ma si era tolta pure il reggiseno, la curiosit� di vederlo e toccarlo fu troppo grande: era enorme, l^�etichetta riportava ^�taglia VI^�. Marco venne colto da una strana sensazione, quel capo intimo cos� grande il pensiero di lei senza, la ^�quantit� di roba^� che serviva per riempire una taglia del genere..un vortice di idee lo travolse ed una erezione spontanea e incontrollabile esplose nei pantaloni del giovane. A lui certamente Ludovica non piaceva, anzi, ma fu pi� forte di lui si spogli� dei pantaloni e dopo aver avvolto il reggiseno attorno al suo pene eretto cominci� un lento lavoro con la sua mano, pesando a quelle due enormi tettone. Nel frattempo Ludovica si era ricordata della borsetta e piena di vergogna (sperava Marco non l^�avesse vista) stava tornando per prenderla.� Come molte volte succede nelle case grandi di campagna il cancello rimaneva sempre spalancato e la ragazza arriv� direttamente nel porticato, buss� alla porta ma non vedendo nessuno arrivare lentamente entr�, erano passati pochi minuti, Marco doveva essere li per forza. Avanzava nell^�entrata chiedendo permesso ma sempre senza risposta, quando arriv� alla porta del salotto che era socchiusa sbirciando dentro rimase folgorata da quello che vide: Marco, uno dei pi� belli della classe, mezzo nudo sul divano che si masturbava. L^�emozione si trasform� presto in rabbia quando Ludovica si rese conto di cosa teneva avvolto attorno al suo pene, la sua borsetta a terra ed il suo reggiseno faceva da feticcio per quel porco. Ludovica and� su tutte le furie, spalanc� la porta di colpo e si diresse correndo verso Marco, il quale dallo spavento si mise ad urlare senza reagire, semi sdraiato sul suo divano, nudo e terrorizzato. ^�maledetto schifoso, porco^�^� urlava Ludovica ed afferr� una spallina del reggiseno che penzolava appeso al pene eretto di Marco� ^�mi fai schifo^�.ahhhhh^�.bastardooooo^�chiuse gli occhi per non vedere, ^�mollalo^� continuava la ragazza ^�mollalo mollalo mollalooooo^� strillava strattonando il reggiseno, convinta che lui lo tenesse con le mani dava dei forti colpi ma fu un rantolo strozzato del ragazzo a farle aprire gli occhi. L^�altra spallina era rimasta attorcigliata ai testicoli del ragazzo e Ludovica tirando aveva fatto una sorta di cappio attorno allo scroto. Lo spettacolo che si presentava agli occhi di Ludovica era incredibile: Marco semi paralizzato dal dolore bruciante, il suo scroto al limite dell^� estensione e le forme dei suoi due testicoli intrappolati si distinguevano bene sotto la rosea pelle liscia e lucida per la tensione a cui era sottoposta. Un impulso animale si impossess� della ragazza che non seppe trattenersi dallo sferrare, con la mano libera, uno schiaffo ai testicoli gi� duramente provati, Marco sussult� nuovamente ed ancora quella sensazione pervase la mente di Ludovica la quale sempre tenendo in tensione le palle del ragazzo con il suo reggiseno lo colp� ancora ma questa volta con un vigoroso pugno. Centro perfetto, colp� ancora con un pugno ed uno schiaffo prima di mollare la presa, sciolse il cappio che si era formato e rialzandosi vide i testicoli scendere penzoloni tra le gambe di Marco, il suo pene si era afflosciato sotto la furia di quei colpi. La ragazza non era soddisfatta del tutto e poi lui era l�, fermo, rantolava semi svenuto dal dolore seduto sul divano con quelle due ^�cose^� a disposizione per il suo divertimento, come prima una scarica sconvolse Ludovica, la quale, caricata la gamba sinistra colp� con un calcio le palle indifese del ragazzo. Dallo spasmo di dolore Marco rinvenne per un attimo provando ad alzarsi, prima di svenire definitivamente. ^�..continua^�.