LUNA ? LEZIONE DI EDUCAZIONE FISICA I racconti si susseguivano con un ritmo incessante.. le compagne di Luna se la spassavano da matte nel raccontarsi le storie di ogni nuova umiliazione subita dagli esponenti di quello che una volta era il ?sesso forte? della scuola.. già.. una volta!! Perché dal giorno in cui Luna aveva messo piede nella scuola, le parti si erano invertite nettamente.. Nessun ragazzo poteva tenere testa a quella tredicenne ipervitaminizzata tutta muscoli e tette.. tutti quelli che avevano cercato di ristabilire i canonici ruoli tra i sessi erano stati stroncati e umiliati in quattro e quattr?otto dalla ragazzina terribile.. praticamente non si contavano più i maschietti ridicolizzati dai muscoloni di Luna.. e tutti i vari bulletti della scuola, dopo il loro primo, inevitabile, scontro fisico con Luna, si erano calmati?ai pochi (i più lenti a capire) a cui non era bastata la prima volta e avevano cercato una rivalsa era stata inflitta una seconda, durissima, lezione e solo allora avevano capito la dura legge di Luna.. ?MAI fare qualcosa che possa in nessun caso infastidirla?.. ormai lo sapevano bene tutti, ma proprio tutti, gli studenti maschi dell?istituto Manzoni: sia quelli delle medie che, soprattutto, quelli del liceo (le vittime preferite di Luna).. c?era chi lo sapeva a proprie spese (e ne portava ancora i segni), c?era chi lo sapeva perché aveva visto la tredicenne all?opera (leggi: picchiare a più non posso, senza ritegno alcuno, schiere di ?duri? o presunti tali) e c?era anche chi lo sapeva solo perché aveva sentito dalla bocca dei propri compagni (anche se in realtà erano le ragazze a parlarne di più: per i maschietti era dura constatare, almeno pubblicamente, la loro netta inferiorità fisica rispetto ad una ragazzina delle medie) le avventure di Luna Rossi, la splendida tredicenne della terza D che, oltre a essere una fantastica ragazzona alta 1,75 con una terza di reggiseno e un viso d?angelo, era soprattutto famosa per la sua strabiliante abilità in quell?attività conosciuta come ?stroncamaschi?. Di storie se ne sentivano di tutti i tipi, e ormai la differenza tra realtà e fantasia era difficile da capire.. si parlava di sciami di maschietti ridotti a stracci inermi dalle nude mani di Luna.. si narrava di ragazzi delle superiori che l?avevano affrontata in 6 alla volta ed erano usciti piangenti, doloranti e con le ossa rotte dal confronto (e senza neanche la soddisfazione di averle torto un capello.. anzi di più: senza la nemmeno l?infinitesimale soddisfazione di averle fatto versare una sola goccia di sudore, tanta era stata la facilità con la quale Luna li aveva stroncati!!!!!)? qualcuno si chiedeva che fine avesse fatto il Petrini, il più duro della scuola prima dell?avvento di Luna, misteriosamente scomparso da quella volta che era stato pubblicamente umiliato dalla stangona dai capelli rossi: qualcuno diceva che si era dovuto trasferire in un'altra città per la vergogna.. e si poteva anche capire poverino: un giorno sei il bulletto che tutti riveriscono e il giorno dopo arriva una ragazzina di 5 anni più piccola che ti umilia, prendendoti letteralmente a calci in culo per mezz?ora filata, davanti allo sguardo divertito di quasi tutta la scuola? era andata davvero così: Luna prima lo aveva messo k.o. con un solo, devastante, schiaffone e poi, dopo circa dieci minuti, quando il poveretto si era rialzato a fatica e aveva iniziato a scappare, Luna lo aveva raggiunto e aveva iniziato a prenderlo a calci in culo? una scena incredibile: un diciottenne alto 1,80 e largo come un armadio che scappava, piangeva e urlava e dietro una stangona tredicenne (con i jeans a vita bassa, che mostravano la parte superiore del tanga, e le tettone che ballonzolavano, a malapena imprigionate da un minibody) che lo rincorreva ridendo e, fresca come una rosa, gli assestava potenti e precisi calci nel sedere? I liceali del Manzoni vivevano sulla propria pelle un?esperienza unica: essere spodestati delle loro prerogative di maschi da una tredicenne, la cui forza fisica era seconda solo alla sua bellezza. Molti si vergognavano di questa situazione di sottomissione: la maggior parte si era però rassegnata, pochi ancora architettavano piani (destinati a fallire miseramente) per ristabilire la normalità, tutti in ogni caso sognavano Luna la notte e tutti sognavano di accarezzare le sue lunghe e affusolate cosce, afferrare il suo abbondante seno, palpare il suo sodissimo e proporzionato culetto. Ma poi, alla fine del sogno c?era la realtà: e la realtà era che solo un pazzo avrebbe stuzzicato Luna allungando le mani sul suo corpo? soprattutto da quando si era sparsa la storia di ciò che era capitato a Mario Meneguzzi, che un bel giorno aveva avuto la pessima idea di palpare il sederino della sua compagna di classe Luna? Luna si era girata e, senza dire una parola, lo aveva afferrato per le palle con entrambe le mani e lo aveva sollevato a 30 cm da terra!!! Il professore di educazione fisica Marini, noto per il suo machismo, conosceva bene queste storie, ma attribuiva le disfatte dei ragazzi non alla forza di Luna, bensì alle scarse capacità della gioventù di oggi. Era convinto che quella ragazzina non aveva proprio niente di speciale, erano i suoi coetanei a essere dei debosciati! E ci avrebbe pensato lui a riaffermare la virilità maschile, dando a quella pestifera bimbetta troppo cresciuta la lezione che meritava! E che nessuno dei suoi allievi era riuscito a darle! Ci avrebbe pensato lui a riaffermare l?orgoglio ferito del maschio! L?occasione che il Marini aspettava da mesi si presentò un pomeriggio di maggio nella palestra della scuola? la palestra era completamente deserta, tranne per la presenza di Luna che si allenava sulla panca? ?ah? ecco la nostra ragazzina presuntuosa!? l?apostrofa Marini ?prof.. noto del risentimento nelle sue parole.. che cosa le ho fatto?? ribatte Luna. Il prof, pizzicato ?cosa mi hai fatto? Ora te lo spiego!? e inizia a togliersi la parte superiore della tuta.. ?è arrivato il momento di capire chi comanda qui!!!.. e non sei sicuramente tu, mocciosa!!!? .. Luna interrompe la sua serie di addominali e si alza, mettendosi faccia a faccia con il prof inviperito? che diventa ancora più inviperito appena scopre, con suo grande stupore, che la tredicenne lo sovrasta in altezza.. non se ne era reso conto prima (o forse dall?ultima volta che l?ha vista è cresciuta ancora la maledetta!!!) ma Luna lo guarda dall?alto in basso.. il suo metro e 68 lo costringe ad alzare lo sguardo davanti a questa teenager spilungona, ma le smisurate tettone della tredicenne operano sul suo sguardo una spinta (verso il basso, ovvero verso l?imbarazzante decoltè) uguale e contraria.. ma nonnè solo l?altezza: il prof osserva da vicino la muscolatura delle braccia a riposo di Luna e inizia a baluginare nella sua mente che l?idea di venire a stuzzicare la ragazza non è stata proprio geniale.. ma ormai è troppo tardi per fare marcia indietro!!! Certo ancora non si può ancora definire proprio paura, ma si avvicina molto a quello che prova il prof? il volto costellato di lentiggini di Luna si illumina ?così vorrebbe darmi una lezione?? ?hem, io? sì!!! Un barlume di orgoglio risolleva il prof che viene rincuorato dalle parole che ha sentito uscire dalla propria bocca? l?umore del prof si rabbuia esattamente 3 secondi dopo? Luna a 5 cm di distanza dal prof si esibisce in un doppio flex da far tremare le palle ?eppure non credo di avere bisogno di alcuna lezione di educazione fisica? non trova???? domanda Luna? il prof è al limite di una crisi di nervi: quella tredicenne dagli occhi verdi ha dei bicipiti di gran lunga più sviluppati e definiti dei suoi, un uomo di 40 anni, metà dei quali spesi in palestra per migliorare il suo fisico.. ?no.. non è possibile!!! Tu.. tu ?? Con un sorriso beffardo, Luna si avvicina ancora di più .. « come non è possibile ??? tocchi, tocchi pure? » .. il prof, ammutolito, allunga la mano e tasta il bicipite di Luna? duro più del marmo!!!! Deglutisce, impaurito da ciò che quei bicipiti avrebbero potuto fare? Luna indietreggia dicendo ?e adesso?.? il prof, preoccupatissimo, ?e adesso? cosa???? ?yahhhhhhhhhhhhhhhhhhhh?? l?urlo di Luna si espande in tutto il locale della palestra.. il prof, ormai definitivamente terrorizzato e certo che la tredicenne lo voglia massacrare, si getta a terra con le mani sul volto ? ?no! No! Nooooooooooo!? .. quando riapre gli occhi, felice di avere ogni osso al proprio posto, la ragazzona è in piedi sopra di lui, bella come una dea, in perfetta guardia da karateka, pronta per combattere? ?prof.. cosa le è preso??? Le volevo solo mostrare la mia messa in guardia?? ? ?io, io ?? il professor Marini non sa cosa dire? quella stramaledetta ragazzina poteva fare di lui quello che voleva e quando lo voleva.. ora finalmente lo sapeva!! Solo pensare di potersi confrontare fisicamente con lei era stata una pazzia.. ?mi dia una mano che l?aiuto..? il prof allunga una mano e viene letteralmente tirato su dalla ferrea presa della tredicenne? ora sono di nuovo faccia a faccia.. (anzi faccia del prof a tette di Luna per essere precisi)? il prof è stravolto: volto madido di sudore freddo, capelli stravolti, sguardo da invasato? Luna lo guarda fisso.. il professore ha capito la lezione.. non c?è bisogno di parlare.. lo sa lei e lo sa lui.. il prof: ?allora io vado.. ti lascio ai tuoi allenamenti?.. Luna: ?va bene, arrivederci, prof..? e tende la mano per salutarlo con un sorrisetto malizioso Il prof, controvoglia (già sapendo ciò che lo aspetta), con rassegnazione allunga la mano.. Luna la prende nella sua e inizia a stringere? il prof deve ricorrere a tutta la sua forza interiore per non iniziare a urlare.. quando Luna lo libera al prof non sembra vero.. sono stati i 5 secondi più dolorosi di tutta la sua vita.. ma adesso sono finiti e ora può finalmente andarsene? arrivato alla porta Luna dal fondo della palestra lo chiama.. ?prof.. ma scusi? ma non parlava di una lezione lei?????? ?chi? Io???? chiede il prof ?sì.lei. all?inizio. Quando è venuto. Non ho capito di che lezione parlava.? ?ah?sì..no.. forse.. cioè.. sì.. ecco.. no, niente.. volevo dirti che.. insomma.. se vuoi qualche consiglio per allenarti ancora meglio.. ecco io, sai con il lavoro che faccio, conosco un sacco di istruttori.. che, insomma, possono dare lezioni a dei giovani volenterosi portati per lo sport come te?? ?ah? dice Luna? e intanto solleva un bilanciere di 75 kg come fosse niente.. e con il bilanciere fermo sopra la sua testa, guardando fisso il prof, sempre con un sorrisetto tremendamente provocante, sicura di sé e della sua forza, continua ?ma io sono un?autodidatta.. mi annoiano le lezioni?? giodilemos@tiscali.it