LULU Ottava e ultima parte Quella sera continuammo a fare l'amore a casa sua in modo quasi ininterrotto. Troppo era il desiderio che provavamo l'una per l'altro e troppo il tempo che eravamo stati divisi. Ma soprattutto era stato bellissimo e estremamente sensuale costringerlo a fare sesso con me, una sorta di violenza condivisa che adottammo in seguito spesso nei nostri momenti in cui effettuavo la mia dominazione su di lui. E si! Ovviamente andai di nuovo a convivere con lui e, rispetto al passato, aumentai decisamente il numero dei , anche se forse quelli piu' eccitanti erano le situazioni casuali, quelle situazioni non cercate, come ad esempio ci capito' circa un anno fa durante una lite. Come ho detto, i nostri bisticci erano quasi sempre normali e di solito si concludevano pochi minuti dopo. Si trattava di solito di piccole cose, una bolletta non pagata per la sua solita distrazione e che mi faceva trovare senza telefono oppure un malinteso. In quei frangenti non c'erano la donna dominante e l'uomo sottomesso ma semplicemente i due componenti di una coppia, proprio come io avevo richiesto e mi capitava anche di andare vicino a lui e cercare io stessa la pace con qualche moina o che lui facesse altrettanto, ma e' abbastanza scontato che il nostro rapporto fosse un po' particolare per il semplice fatto che io ero piu' forte di lui ed anche vivendo o comunque cercando di vivere in un contesto normale, a volte questa situazione veniva a galla, creando in lui delle difficolta'. Ma torniamo a quella lite che fu procurata dalla sua gelosia. Yuri mi accusava di aver fatto la smorfiosa con un cliente dello studio del padre dove avevo cominciato a lavorare insieme a lui, un uomo sulla quarantina molto affascinante. All'inizio trovai la cosa anche abbastanza simpatica. Un pizzico di gelosia mette un po' di pepe in una relazione e non nego di essere anch'io abbastanza gelosa e di essere addirittura pesante, a volte, anche se so perfettamente che non ne ho bisogno. Lui neanche si azzarderebbe a guardare un'altra. Lui ha me, e con me ha tutto cio' che potrebbe desiderare e questa totalita' nei sentimenti e' veramente inebriante per me. Quella volta comunque, mi difesi dicendo semplicemente che non era vero. Avevo la coscienza a posto e mi sentivo di aver agito con quel tizio nei limiti della buona educazione senza andare oltre, ma Yuri insisteva. Cominciammo ad alzare la voce - Cosa vuoi insinuare? Che mi sono comportata come una puttana?- - No, non dico questo, ma non ti sei data una regolata. Facevi la simpatica. C'era bisogno di tutta questa confidenza?- Quella che era cominciata come una piccola discussione che mi aveva fatto sorridere ed anche compiacere, stava uscendo dalle regole. Cominciavo a sentirmi veramente arrabbiata ed andai in cucina, presi un piatto e con il classico gesto femminile lo gettai in terra rompendolo in mille pezzi. Yuri mi guardo' e poi batte' le mani in tono ironico - Brava! E adesso cosa vuoi rompere? I bicchieri? Le bottiglie? - In quel momento capii cosa provano gli uomini quando le loro mogli li fanno incazzare di brutto e non possono alzare le mani nei loro confronti per la disparita' di forza a loro favore. Avrei avuto voglia di picchiarlo, ma un conto era farlo durante i nostri momenti, tutt'altra cosa farlo nella realta', con il rischio di fargli veramente male e di causargli qualche danno, cosa che rientra ampiamente nelle mie possibilita'. Non lo avevo mai fatto e non avevo intenzione di cominciare a farlo allora. Lo guardai. Era poggiato sulla porta che divide l'ingresso dal salone. Mi avvicinai verso di lui stringendo i denti, furiosa come non mai. Dovevo sfogarmi e non potendo farlo contro di lui feci partire un violento pugno con tutta la mia forza che si abbatte' sulla porta, proprio a pochi centimetri da dove si trovava Yuri. L'impatto fu veramente micidiale ed un grosso foro si apri' in quel punto. Yuri si volto' impaurito ad osservare il risultato dei miei tanti anni di allenamento mentre io lo prendevo per il bavero della giacca - Ti ci entra in quella dannata testaccia che io non ho fatto niente e che non volevo sedurre quel tipo? - - Oh Cristo santo Lulu', hai distrutto la porta. Fo ... forse ho preso un abbaglio Lulu' tesoro. Cre ... credo che ti debba chiedere scusa, amore. Pero' ora calmati ti prego. Non stiamo giocando ora, vero?- - No, non stiamo giocando- gli dissi. Mi ero calmata un po'. Quel pugno mi aveva fatto passare molto del mio nervosismo e osservavo il mio ragazzo. Balbettava ed era veramente impaurito. Lo avevo visto centinaia di volte in quelle condizioni, ma mi rendevo conto che stavolta era sul serio. Del resto, era la prima volta che dimostravo in maniera cosi' tangibile le mie grosse capacita' di karateka dopo quel lontano giorno in cui avevo ridotto ai minimi termini quei due ragazzi a scuola ed era soprattutto la prima volta che lo dimostravo contro di lui, considerando che tutte le altre volte, pur comportandomi in modo dominante, non ero mai stata particolarmente violenta nei suoi confronti ed il mio atteggiamento era sempre stato piu' di dimostrazione delle mie capacita' che di effettiva violenza. Ma quella porta distrutta stava a testimoniare cosa fossi in grado di fare e quindi ovviamente, la sua paura nei miei confronti era maggiore e molto piu' reale - Ho sicuramente esagerato amore, ma ti amo cosi' tanto e sono geloso. Perdonami, ti prego- Ormai mi ero calmata del tutto, ma quella era un occasione imperdibile per non virare sul nostro gioco e proseguii afferrandolo per la camicia - La prossima volta che mi accusi di qualcosa del genere, io mi sfogo su di te invece che sulla porta. E' chiaro Yuri?- - Si ce ... certo Lulu'- Mi accarezzo' i capelli e poi prosegui' - Ti sei calmata ora? Posso stare tranquillo che non hai intenzione di mandarmi all'ospedale?- Ovviamente non volevo mandarlo all'ospedale. Il risultato di quella serata? Che naturalmente pretesi le sue scuse in ginocchio, che facemmo poi l'amore in modo pazzesco, con Yuri ancora impaurito ma nello stesso tempo esaltato da cio' che avevo fatto, che avevo avuto fortuna e non mi ero rotta la mano per caso ma ero piena di escoriazioni e che dovemmo sborsare un sacco di soldi per comprare una porta nuova. Ma, malgrado questa disparita' di forze a mio favore e le conseguenze psicologiche che ne derivavano, riuscivamo ad essere anche una coppia normale. Il lavoro, il cinema, la pizza con gli amici, la gita al lago la domenica e ... .la richiesta di sposarlo. Non nego di aver pianto come una ragazza normale in quel momento. Altro che donna dominante. Mi sono subito immaginata in un meraviglioso abito bianco, con mia madre in lacrime e mio padre nervoso come non mai e pazzamente geloso che la sua bambina se ne andasse di casa definitivamente, anche se in realta' da oltre due anni gia' avevo abbandonato la casa dei miei genitori. Che moglie saro'? Probabilmente come la compagna che sono stata in questi ultimi due anni. Ho assoluto bisogno di entrambe le situazioni e non sopporterei mai un totale scambio dei ruoli. Ho piacere nel preparargli la cena anche se pretendo che mi aiuti nel sistemare la cucina, mi piace a volte coccolarlo, mettermi sopra le sue ginocchia come se fossi una bambina e lascio spesso a lui la scelta del canale da vedere. Ma quando rientriamo a casa insieme dal lavoro ed ho voglia di divertirmi veramente, invece di uscire per andare a cena al ristorante o di andare a bere qualcosa, me ne vado in camera, mi spoglio e, anziche' mettermi la classica vestaglietta, indosso una di quelle cosine che piacciono tanto al mio Yuri, proprio come quelle delle famigerate foto che gli feci togliere dal computer, mi trucco vistosamente e quando riappaio dinanzi a lui, Yuri sa che non deve fiatare, che deve essere lui a prepararmi la cena e si appresta a vivere un'altra indimenticabile serata insieme a me fatta di sesso e dominazione, consapevoli entrambi che sono io a gestire la situazione e che lui dipende esclusivamente da me. E Yuri si e' mai reso conto che in fondo anch'io non ho mai potuto fare a meno di lui? Forse si. Non sono mai stata in grado di nascondere i miei sentimenti e credo sia bello mostrare amore e non solo riceverlo. Ovviamente, tutto questo ha portato a farmi montare un po' la testa, ma solo un pochino pero', in quanto non ho mai perso di vista l'importanza primaria di cio' che facciamo e cioe' che si tratta solo di un gioco e che in fondo io e lui interpretiamo soltanto due ruoli. Ma che bel gioco mettiamo in atto e che magnifico ruolo e' il mio. Credo non lo cambierei nemmeno per quello di Rossella OHara in Via col vento perche' il mio ruolo e' cosi' variegato e sfaccettato che nemmeno una grande attrice potrebbe interpretarlo con la stessa efficacia con cui ci riesco io. Perche' io so essere la sua donna, la sua amante, la ragazza dolce tenera e innamorata, quella che piange per un film d'amore e che ha bisogno della comprensione del suo uomo, ma soprattutto so essere la sua donna dominante, la donna piu' forte del suo uomo, quella che lo fa girare come una trottola e lo fa tremare con un solo sguardo e che a volte gli mette le mani addosso, con suo grande piacere, aggiungo, ma anche con suo grande timore perche' sa benissimo che in quei momenti la sua Lulu' e' praticamente scomparsa e si trova di fronte una giovane donna dominante in grado di poter fare qualsiasi cosa con lui. Ma si, diciamola tutta. Lui in quei momenti ha di fronte la sua padrona ed io invece l'uomo sottomesso, consapevole della mia superiorita' totale ed indiscussa. So essere tutto questo con grande efficacia e, permettetemi la scarsa modestia, con grande bravura e fra poco ci aggiungero' anche il ruolo forse piu' complicato: quello di moglie. E si, un ruolo veramente difficile e di grande responsabilita' il mio, che ho svolto e svolgero' con grande passione e che mi ha dato finora enormi soddisfazioni. E per questo ruolo, non mi merito forse un Oscar? FINE