LUISONA Parte 1 Non so da quanto tempo ci pensavo... una storia con lei, la donna dei miei sogni. Luisa. O meglio Luisona, come la chiamiamo tutti. 52 anni, bruna, capelli lunghi e lisci, e un corpo che mi fa arrapare come un porco: alta 1,85, 130 chili di peso, un armadio di femmina, confrontata al mio metro e 65 per 57 chili di uomo voglioso di carne e maestosità. La seguivo da un pezzo. Da anni, direi. Da quando la conobbi, nel 1993. Avevo 16 anni, necessità di lezioni di matematica e un pene (la parte da sempre più muscolosa del mio corpo) sempre duro come marmo. Lei, allora 37enne, già fisicamente come adesso, fu la mia insegnante privata in quell'estate lontana. Appena la vidi, ebbi una poderosa erezione. Chiesi per favore di andare a lezione in orari vuoti, per poterla meglio ammirare e per provarci. Ma non ci fu verso. Lei mi riceveva, mi intratteneva per un'ora con il teorema di Pitagora o la formula di Erone, poi ciao. Io sbavavo davanti a quel seno enorme, quelle spalle larghe come la porta, quel culo robusto che si intravedeva nei leggeri pantaloni maschili. Facevo di tutto per trovarmi dietro di lei, altezza faccia-culo, e spesso mi colpiva l'odore inconfondibile di sudore anale che trapelava dal fondo dei suoi pantaloni beige. Mettevo sempre delle leggere camicie, per potermi toccare i capezzoli durante la lezione, immaginando fossero le sue grosse dita, o la sua lingua. Poi l'estate finì, la rividi fugacemente un paio di volte in inverno, la mattina quando andavo a scuola e lei al lavoro, come impiegata in una piccola azienda. Spesso all'uscita dalla scuola, o nei pomeriggi, passavo davanti al suo posto di lavoro, senza vederla mai. Poi quella azienda cambiò nome e ubicazione, e per 15 anni Luisona sparì dalla mia vista, ma non dai miei sogni erotici. Siamo a marzo 2008. Ho 31 anni e lavoro da 3 in un ente pubblico, in un'altra città e regione. Torno a casa per una settimana di ferie e la incontro. Proprio lei Luisona, la possente Venere dei miei desideri. Ci incontriamo per strada, lei immensa, invecchiata e ancor più appesantita. Un cappotto rosso scuro aderentissimo che mostra le rotondità di seno, pancia e culo e le enormi spalle robuste come architravi. La invito a cena fuori, dove ammiro la sua possanza anche nel mangiare e bere. Mi racconta di sé: in questi 15 anni, lavoro, due storie finite presto, e qualche volta il pensiero rivolto ad un piccolo ragazzetto che tanti anni prima la ammirò e la desiderò. Poi a casa sua. Mettiamo su un po' di musica, poi balliamo un lento. Io le cingo la vita enorme, lei pone le sue enormi mani e braccia sul mio collo. È un attimo. Un bacio appassionato ci coinvolge, e non mi accorgo che sono all'altezza del suo viso. Luisona mi ha sollevato in braccio. Eccitatissimo continuo a baciare. Le lecco il viso e accarezzo le spalle rocciose. Poi mi cala giù, e mi sfilo la camicia, mentre anche lei denuda il busto, mostrando un seno enorme (credo un'ottava) ancora solido. Comincio a baciare con appetito il suo busto poderoso. Intanto lei si cala pantaloni e mutande, e lo capisco dall'odore. Mi pongo dietro di lei, e comincio a baciare la parte posteriore delle enormi cosce, salendo pian piano dal polpaccio in su. A un tratto la mia testa batte contro un ostacolo durissimo. Guardo in su: il suo enorme culo, duro come marmo, troneggia poco sopra il mio viso. Lo bacio con sapore e lei per il solletico lo contrae facendolo diventare durissimo. A letto è un esplodere di sesso. Io rigorosamente sopra per non essere ucciso sotto il peso. (Continua) saranno bene accetti suggerimenti sul prosieguo a giovylambia@libero.it