Lotta Dopo la lotta con il mio direttore mi era rimasta la voglia di provare nuovamente. Certo a 54 anni avere voglia di lottare puā˛ sembrare strano ma sono sempre stato dell'idea che nella vita bisogna sperimentare il piāš possibile. CosāŦ la sera, con la scusa di dover terminare del lavoro per l'ufficio, ho passato molto tempo al pc cercando siti che proponessero lotte tra esordienti miei coetanei. Non cercavo culturisti o lottatori esperti, non avevo nessuna intenzione di farmi male e soprattutto nessuna intenzione sadomaso ma solo puro divertimento e magari piacere. Ho trovato nella chat di www.bear.com una stanza intitolata proprio lotta tra maschi. Ho chattato con diverse persone, il piāš delle volte troppo giovani per me ed ho incontrato un 59enne anche lui inesperto ma con la mia stessa curiositā . Ci siamo scambiati il numero di cellulare , parlato dei nostri gusti, del nostro aspetto fisico, della nostra vita privata ed abbiamo scoperto, che sebbene sposati, etero ma con molta curiositā verso persone del nostro sesso, non effemminate. Mi ha anche detto che avrebbe potuto ospitarmi nella sua casa al mare, a Terracina, approfittando dell'assenza della moglie che sarebbe partita con la sorella il 7 marzo per la settimana bianca, montagna che a lui non piaceva essendo amante del mare. Ora dovevo trovare una scusa per mia moglie ed approfittando che l'8 marzo lei si sarebbe organizzata per una giornata con le amiche, come di solito faceva tutti gli anni ed perciā˛ io avevo tutta la domenica a disposizione. La scusa me l'aveva involontariamente trovata lei. Ho avvisato il mio futuro avversario e sono partito verso le 10 arrivando prima di mezzogiorno a Terracina, all'indirizzo che mi aveva dato. Era un villino in una zona residenziale, le altre abitazioni erano quasi tutte vuote, faceva ancora troppo freddo. Mi ha aperto la porta un signore esattamente identico a come si era descritto: piāš basso di me, abbastanza muscoloso, abbronzato, un po' calvo. Mi ha offerto un analcolico ed abbiamo conversato per circa un'ora. Mi ha raccontato che aveva fatto solo due incontri prima ma le persone erano state un po' troppo violente, avevano preso la cosa troppo sul serio, forse anche per la loro etā sotto i 30 anni. CosāŦ aveva deciso di cercare suoi coetanei e mi aveva trovato. Mi mostrā˛ la sala hobby, molto spaziosa, aveva appoggiato vicino al muro i pochi mobili presenti e mi chiese di aiutarlo a mettere un grande tappeto al centro della stanza che sarebbe stato il nostro ring. Mi diede un accappatoio ed anche qualche costume, per vedere quale era della mia taglia e di mio gradimento. Scelsi uno che copriva a malapena i genitali ed era molto scosciato e lasciava quasi completamente scoperti i glutei. Lui si presentā˛ con un costume simile, notai che aveva il torace depilato come le ascelle. Mi disse che non sopportava avere i peli e che si depilava anche la zona genitale. Il fisico non era male. Mi diede un flacone di olio, mi aiuto a spalmarmelo nel corpo "CosāŦ" disse" non ci sarā attrito e non ci faremo male. Mentre spalmava sentivo che quasi mi tastava per perlustrare il mio fisico, si soffermava sul mio torace, nei miei glutei, allinterno delle cosce. Anch'io lo aiutai a spalmare l'olio nel corpo, lo spalmai sui glutei, gli aveva abbastanza sodi. Ci accordammo sulle cose da non fare : niente colpi bassi, niente pugni e calci, morsi, ginocchiate e tutto quello che avrebbe potuto far male. Inizziamo l'incontro. Ci scrutammo un pā˛, poi provammo ad afferrarci, senza perā˛ riuscire a prenderci. Poi lui riusci a prendermi un polso e con un opiede prese la mia gamba facendomi cadere di spalle. Battei la schiena, per fortuna il tappeto rese piāš soffice la caduta. Con molta agilitā fu sopra di me, con le gambe stringeva le mie braccia , permettendomi di muovere solo le gambe. Mi lasciā˛ senza fiato. " Ti arrendi? " disse. Io non potei che dire di sāŦ. Si alzā˛ e mi diede la mano per rialzarmi. Di nuovo al centro del ring: "Questa volta devo prestare piāš attenzione! " pensai. Dopo esserci scrutati ci cinturammo a vicenda, rimanemmo in piedi per un pā˛, cercando di far cadere l'avversario. Riuscii ad avere il sopravvento per un momento, gli feci perdere l'equilibrio ma essendo tutti e due unti mi sfuggāŦ. Mi girā˛ a pancia sotto e con le mani serrava i miei polsi standomi sopra.Sentivo il suo sesso all'altezza del miei glutei. Non era in erezione ma lo sentivo bene. " Ti arrendi!" disse in modo esclamativo avendo capito che non avevo scampo. Ci rialzammo. " Non pensavo di dover faticare cosāŦ tanto" gli dissi. " All'inizio si fatica sempre" rispose. "Stabiliamo il premio o la penitenza, dal proprio punto di vista, ed il numero dei match" disse. " 3 match ? Il perdente dovrā baciare il culo del vincitore! E si combatte completamente nudi! " Concordai " Mi sta bene!" . Pensai " Sarā meglio essere vincitore o perdente? " Ci togliemmo il costume e rimanemmo cosāŦ completamente nudi: Mi diede il flacone dell'olio e mi disse di spalmarne qualche goccia sul pene e sullo scroto per evitare sfregamenti dolorosi. " Avresti dovuto depilarti la zona genitale come faccio io " aggiunse. Non era una brutta idea. Ci devo pensare: anche mia moglie si depila quasi cometamente lasciando una ciuffettino di due centimetri soltanto ed č molto sensuale ed anche il mio avversario senza peli č piāš attraente. "Allora sei pronto? " " Iniziamo e vinca il migliore!" E fummo subito uno contro l'altro. Sembravamo due anguille, lui mi teneva , io sfuggivo, poi l''afferravo, lui si divincolava. All'inizio i nostri peni erano flaccidi ma lo sfregamento con i nostri corpi li aveva portati ad erezione in un modo quasi fisico! Riuscii a farlo girare a pancia sotto, mi sdraiai su di lui, avevo il pene appoggiato ai suoi glutei, cercai di coprirlo completamente con il mio corpo, afferandogli i polsi . si divincolava, il mio pene si trovā˛ proprio nel suo solco che completamente bagnato. I movimenti lo rendevano piāš duro. Lui si dibatteva ma certamente la posizione era piacevole anche per lui. Po mi disse che si arrendeva. Alzandoci ci guardammo, tutti e due in piedi con i peni completamente eretti, avevamo un'aria soddisfatta. Ci sedemmo per qualche minuto ed intanto i peni si erano calmati. Fummo di nuovo al centro della sala. Stavolta mi sorprese, si buttā˛ su di me facendomi cadere, gli afferrai i fianchi, eravamo faccia a faccia , lui cinturava me ed io lui, i peni erano di nuovo in erezione, i nostri movimenti li facevanp sfregare uno sull'altro. La sensazione era piacevole. Ci rotolavamo, poi lui mi cinturā˛ con le gambe, il suo bene batteva sulla mia pancia ed il mio solleticava la sua schiena proprio sopra il suo culo. Mollai la presa per un istante e lui ne approfittā˛ per salire sul mio torace, con le ginocchia teneva fermi le mie braccia all'altezza dei gomiti, da quella posizione il suo pene batteva sul mio petto quasi all'altezza del collo. Si spostā˛ leggermente avanti e fu davanti al mio viso. Lo potevo vedere benissimo. Completamente eretto, il prepuzio lo copriva a metā , era di un colore rossastro, lucido, ne sentivo l'odore. Mi guardava compiaciuto, non diceva nulla ma ansimava. Avevo un groppo in gola, quel pene davanti la mia faccia. Lui si mosse facendolo battere sulle mie labbra che tenevo serrata e sul naso. Il movimento lo aveva completamente scappelato. E ne sentivo il battito. Mi rilassai, non era una cosa spiacevole. Lui fece un movimento a ventaglio sulle mie labbra e si alzā˛. " 1 a 1!" disse eccitato. Eravamo stravolti, presi l' asciugamano, me lo passai sul viso, sul petto e sotto le ascelle. "Ricominciamo" disse senza farmi riposare. Era eccitato, quasi in trance: Questa volta l'agonismo era maggiore, c'era piāš durezza nelle nostre mosse, il combattimento era al punto crucciale. Passammo per un tempo che non so definire a cinturarci, uno che provava ad avere la meglio sull'alo, i nostri muscoli in tensione, il sudore che si mischiava a quello dell'altro, i sessi che si sfregavano. Lui perā˛ era piāš forte, piāš preparato atleticamente. Mi ritrovai nella posizione precedente, lui sopra il mio torace, nonostante io non mi fossi mai distratto ma era piāš fresco ed alla lunga questo paga. Fu di nuovo a vcavalcioni sul mio petto, sentivo il sudore del suo solco che mi bagnava, il pene sembrava piāš grande, era quasi coperto. Lo sfregā˛ sulle mie labbra, si scoprāŦ ed era tutto bagnato, un liquido appiccaticcio e leggermente biancastro mi bagno il viso, un leggero filo andava dal suo glande alle mie labbra, lui lo spinse in bocca dicendo " Assaggia!". Il glande mi entro in bocca, con la lingua ne sentivo la consistenza ed il sapore salato. Passai la lingua intorno ripulendo di quel liquido biancastro, poi lui si tolse e disse " ed ora voglio il premio che mi spetta! ". Cambiā˛ posizione, si sdraiā˛ a pancia sotto, inarcando leggermente il bacino. Mi avvicinai, il suo culo era davanti la mia faccia, ne sentivo l'odore penetrante, cominciai a leccare partendo dal solco anale in alto scendendo lentamente verso il basso. La mia saliva si mischiava al suo sudore , arrivai lentamente al dorellino, diedi dei piccoli colpetti con la punta della lingua, iniziai ad espolrare quella fessurina dal sapore acre ma inebriante. Lui ansimava, scesi lungo il perineo facendolo genere, leccai le sue palle e lui si voltā˛, salii lungo l'asta che fremeva, completamente scappellata, la lingua non si fermava mai, era avida. Gli odori ed i sapori dell'ano ora si miscelavano con quelli del glande, lui non riuscāŦ a trattenersi e mi riempii la bocca di un liquido caldo, denso, leggermente salato e nello stesso dolciasto che bevvi quasi a ricompensa e per rifocillarmi dalla fatica del combattimento.Ci straiammo per qualche minuto per terra, poi lui si chinā˛ su di me e si avvicinā˛ al mio pene. Lo a baciā˛ e poi con aviditā aprāŦ le bocca e quasi lo ingoiā˛ tutto, facendomi venire nel giro di pochi secondi. Anche lui ingoiā˛ tutto, d'altronde era stanco come me. Ci rialzammo, facemmo una doccia, ci rivestimmo e ci salutammo con la,promessa di darmi un'altra chance....