Lotta nuda ad otto mani ! scritto da Centurione_bsx(centurione_ro@yahoo.it) La scorsa settimana il mio Direttore mi ha convocato a Milano per il venerdì successivo per discutere le strategie aziendali prima delle ferie estive anche se mi è sembrato strano mancavando più di 2 mesi ad Agosto. Ricordavo però piacevolmente la visita fatta tempo fa. Mi disse di farmi prenotare dalla segretaria solo il volo e che sarebbe stato felice di ospitarmi; come potevo rifiutare tale invito? Arrivato a Linate nel pomeriggio presi un taxi per la Sede, dove arrivai verso le 16 e Lui mi accolse con uno sguardo molto soddisfatto e mi strinse la mano molto energicamente. Scendemmo nel garage a prendere la vettura ed andammo fino alla sua abitazione al centro. Mi fece accomodare come la volta precedente nella stanza degli ospiti dove sistemai il mio bagaglio e disse che il piccolo bagno all'interno della stanza era a mia completa disposizione. Mi mostrò la cucina e disse la solita frase di circostanza : "Di non fare complimenti e di fare come se fossi a casa mia". Feci una rapida doccia e poi disse che aveva invitato due suoi amici. La cosa non mi dispiaceva affatto, almeno avremmo passato una serata diversa. Alle 20,30 arrivarono gli amici: ci presentammo : uno era un tedesco sulla sessantina non alto, però robusto ; l'altro un giapponese sui 45 , manager di una società giapponese, rotondetto e bassetto. Il Direttore aveva preparato una cena molto frugale. Discorremmo fino alle 22,00. erano simpatici, il tedesco mi osservava in continuazione,erano tutti divorziati e con la passione della lotta.Ero l'unico maschio sposato. Il Direttore propose di fare un combattimento tra noi : la stanza dove combattemmo la volta precedente; c'era sempre il grande materassino che ne copriva quasi tutto il pavimento. Ci chiese se volevamo dei costumi per la lotta: questa volta mi ero portato un perizoma che avevo appositamente acquistato in un negozio sportivo e che avevo tenuto fuori dalla portata di mia moglie per evitare domande imbarazzanti. Anche gli altri si erano portati il costume. Andai nella mia stanza, mi spogliai e misi il perizoma Spedoo di colore blu. Mi entrava nelle natiche e mi copriva a malapena il pube evidenziando la mia prosperosa pancia. Concordammo di fare un incontro di riscaldamento e dopo di sorteggiare i successivi.Così iniziai con il Direttore. Ci mettemmo al centro della stanza gli altri facevano da spettatori: ci studiammo per un pò, poi cercammo di afferrarci reciprocamente. Il Direttore mi prese il collo e con la gamba mi fece inciampare, fu rapidamente addosso, stringendo le sue gambe sulle mie, e portando tutto il suo peso sul mio torace cercando di affaticarmi e farmi respirare male.Sentivo la fatica e la mancanza di allenamento, era più abile, io mi inarcavo ma non riuscivo ad oppormi alla sua stretta, decisi di arrendermi e di risparmiarmi per i combattimenti ufficiali. Il tedesco vedendomi sconfitto mi sorrise, si passo la sulle labbra e mi indicò toccandosi il suo pene, coperto da un costume rosso, quasi avesse in mente qualcosa nei miei confronti. Iniziarono a lottare il giapponese ed il tedesco, ma l'incontro durò pochissimo con la vittoria del tedesco che sembrava veramente forte. Ora era tempo di sorteggiare gli incontri ufficiali: il Direttore prese dei fogli di carta, scrisse i nomi, ripiegò i foglietti, li mise in un vaso e fece estrarre i foglietti dal giapponese: primo incontro tra il Direttore ed il giapponese, il secondo tra me ed il tedesco. I due vincitori si sarebbero battuti tra loro alla fine così come i due perdenti. Il giapponese chiese se eravamo d'accordo a fare il combattimento completamente nudi: concordammo e ci spogliammo. Il Direttore già lo conoscevo nudo, il giapponese aveva un pene molto piccolo,un ciuffettino di peli nel pube; il tedesco aveva invece un pene che sebbene floscio era di grandi dimensioni e lo scroto proporzionato, quindi tutto era grosso. I primi a combattere furono il giapponese ed il Direttore . si studiarono, poi si afferrarono, cosa molto strana il giapponese ci sapeva fare, mise subito in difficoltà il suo avversario, lo serrò tra le gambe. Si mise a cavalcioni, si avvicinò al viso direttore strofinando il pene che nel frattempo era in erezione prima sul torace e poi sul viso. Strinse con le gambe la testa del Direttore che fu costretto a dichiararsi vinto. Toccò a me ed al tedesco che nel frattempo, vedendo il combattimento si era eccitato e mostrava un pene di dimensioni paurosamente notevoli. Mi spaventai un pò nel pensare se fossi stato in sua balia a quello che mi avrebbe potuto fare. Cominciammo : lui mi guardava minaccioso, riuscì a prendere un braccio e mi buttò a terra senza troppo sforzo. Mi strinse alla vita, i nostri corpi erano uno sull'altro sentivo il suo grosso pene battermi nel torace, il corpo muscoloso che nonostante avesse superato i sessanta era ain splendida forma. Mi eccitai, ed anche lui sentì il mio pene battergli sulla pancia e ci trovammo un momento che i nostri peni stavano uno contro l'altro, spingendosi e potevo notare e sentire la differenza di dimensioni. Poi lui riuscì a voltarmi e mi tenne con la pancia a terra, stava proprio sulle mie natiche ed il il suo pene stava appoggiato al solco.La cosa mi spaventò e on uno sforzo mi divicolati e mi voltai e ci ritrovammo faccia a faccia, togliendoli l'opportunità di approfittare di me.Ma era veramente forte e mi montò sul torace e mi fu sul viso: vedevo ora benissimo il suo mostruoso arnese che pulsava e mi batteva nel viso, sulle labbra, sul naso, anche le palle erano enormi. Fece un altro piccolo balzo e mise il suo culo sulla bocca, si allargò le natiche e spinse il suo buchetto proprio di fronte alla mia bocca: Il suo sudore mi colava sul viso e io sentivo l'odore del culo che mi penetrava le narici e mi disse imperativo : "Leccami!!!". La mia lingua entrò nel suo orifizio, si fece strada e lui fece un gemito.Ne approfittai e con un enorme sforzo lo buttai a terra ed ora ero su di lui.Feci un'altro balzo e fui io a trovarmi a cavalcioni sulla sua faccia.Non so come ma le mie gambe gli serravano la testa e le orecchie. Ora era il mio pene minuscolo rispetto al suo a trofinarsi sul viso, con una mano lo spinsi verso le sue labbra econ l'altra gli serrai le narici e per respirare dovette aprire la bocca ed ne approffittai per inserire il glande e, suo malgrado o per suo piacere, costretto ad assaggiarlo. Strinsi le gambe di più. Penso di avergli fatto male alle orecchie e batte la mano a terra per arrendersi. Mi guardò un pò risentito e deluso: era partito con l'intenzione di approfittare di me con tutto l'effetto devastante che avrebbe potuto fare il suo grosso attrezzo e si era ritrovato solo ad assaggiarmi: però la cosa gli dovrebbe aver fatto piacere e chissà se non avesse voluto continuare riempiendosi la bocca del mio succo. Ero proprio sfinito. Fu concordato di fare prima la sfida tra i due perdenti: facemmo cinque minuti di sosta e poi riprendemmo. Ora erano di fronte il tedesco ed il Direttore. Il tedesco sembrava una furia, sicuramente per la mancata vittoria. In poco tempo riuscì a sovrastare il Direttore, lo voltò e senza nemmeno prepararlo con la lingua, inserìì prima un dito, poi due nel suo buchetto e lo sostituì con l'enorme arnese che entrò con enorme facilità e con mia grande sorpresa nel culo del Direttore che gemeva di piacere. Prima di venire , tolse il pene dal buco andò verso la faccia del Direttore e schizzò copiosamante coprendogli quasi tutto il volto di succo biancastro e appiccicoso per la felicità di tutti e due. Il Direttore si passò un asciugamano sul volto pulendosi, forse avrebbe voluto saziarsi di quel caldo succo e disse " Ora tocca a voi". Il giapponese aveva lo stesso ghigno del tedesco, sembrava molto sicuro di sè. Non ci studiammo molto, passammo subito ai fatti: l'afferrai, uncinai la sua gamba con la mia e fu a terra. Ci serramo uno sull'altro, io con le braccia gli stringevo il torace(ero molto più alto) e lui la vita . I nostri peni erano eretti, si strofinavono sui corpi, aumentando la nostra eccitazione. Lo girai, con i movimenti della lotta il mio pene passava tra il suo solco bagnato di sudore, aumentava la mia erezione. Lui però era molto abile,sfruttava la mia stanchezza, non era stato facile superare il tedesco, avevo speso quasi tutte le mie energie. Si voltò, intrecciò le sue gambe all'altezza del mio torace, strinse con le mani i mie polsi. Ebbi un attimo di energia e mi divilcolai nuovamente ma per poco. Ci trovammo in una posizione simile al sessantanone, con lui sopra.Si accovacciò sulla mia faccia col suo culo tenendomi le braccia ferme: avevo finito tutte le mie energie , ero completamente in sua balia. Styofinò il suo culo umido sul mio volto, non dovette faticare per farmelo leccare. Anzi, passai la mia lingua lungo il solco, che a differenza degli occidentali è completamente senza peli, partendo dal coccige , assaporando il forellino, di un gusto favoloso, arrivando al perineo. Lui ansimava di piacere, il mio cazzo era duro come una pietra e l'eccitazione che mi procurava quella situazione mi fece venire, schizzando sborra senza aver sfiorato il mio pene. Il giapponese ricordò che stavamo combattendo, cambio posizione , strinse ancora di più la mia testa e io dissi sfinito e con un filo di voce " Mi arrendo!". I due perdenti applaudirono il vincitore. Il Direttore disse " Ora devi prenderti il trofeo che ritieni opportuno!" Il giapponese mi guardò, si avvicinò e disse : Gioca un pò con me, tu hai già goduto!" Stavo ancora seduto, lui in piedi, baciai le sue cosce, arrivai al suo piccolo pene, in un attimo la mia lingua lo fece drizzare ma anche in erezione era sempre molto piccolo. Aveva un buon sapore e riuscivo a metterlo tutto in bocca, arrivando con le labbra al suo pube. Disse ora mettiti in ginoccchio, volgi il tuo culo verso di me. Ubbidii. Gli altri si avvicinarono, vedevo che erano eccitatissimi e si toccavano ed accarezzavano a vocenda. Lui si avvicino alle mie natiche, passo la lingua lungo il solco, esplorò il mio forellino, poi mi fece cambiare di nuovo posizione, eravamo faccia a faccia, alzò le mie gambe e con il suo minuscolo cazzo si fece strada nel mio buchetto. Era molto piacevole, si muoveva sempre più velocemente. Vedevo il tedesco che stava facendo un pompino al Direttore e mi guardava ; il giapponese usci dal mio buchetto e godette urlando e schizzando il suo sperma sul mio corpo. Intando anche il Direttore era venuto e il tedesco, dopo essersi dissetato, si è avvicinato a noi dicendo: " A quando il prossimo incontro? Voglio la rivincita!" Tra me pensai: " Scordatelo! Il mio forellino non è a tua disposizione, al massimo posso solo assaporare il tuo arnese con la mia bocca o far assaggiare il tuo culo al mio pisello!"