L'evoluzione di una Dea Premessa Ai tempi delle scuole superiori, l'edificio che fungeva da liceo, conteneva anche 2 sezioni della scuola media. Quindi i ragazzi di 11 anni si ritrovavano ad avere a che fare con quelli di 18 e viceversa. Quando ero in terza liceo, si iscrisse in prima media una ragazza di nome Cynthia. Le sue radici, le sue origini e la generositā di madre natura, le conferivano una bellezza unica giā alla tenere etā ! Nonostante il viso piāš bello e dolce del mondo, il suo corpo era parecchio strano per essere quello di una preadolescente. Tanto per iniziare era giā molto piāš sviluppata delle sue coetanee e di molte liceali. Poi era giā molto alta con una fisicata estremamente massiccia: le difficoltā economiche della famiglia la costringevano a lavorare con il padre e con lo zio; con uno in porto e con l'altro nel campo edile. Per di piāš praticava nel pochissimo tempo libero sia atletica che nuoto!! Il suo corpo, quindi, oltre ad essere sviluppato era molto piāš possente e muscoloso di quello di qualsiasi altro ragazzo o ragazza!!! Verso la fine dell'anno scolastico tra noi nacque una singolare amicizia, principalmente perché ero uno dei pochi a trattarla bene. L'anno seguente la giovane Cynthia cominciā˛ a diventare proprio fighetta. Poteva dimostrare benissimo 18 anni, sia per le sua 3° di reggiseno, sia per quei muscoli da campionessa di atletica, sia per quel culetto piccolo e perfetto. Ovviamente i ragazzi cominciarono a girarle attorno, ma lei non sembrava minimamente interessata. Quando non era in classe, cercava di incontrarmi nei corridoi per poter chiacchierare e scherzare con me. Spesso, alcuni ragazzi diventavano troppo insistenti: un giorno un ragazzo dell'ultimo anno, fece dei commenti sulle sue tette, il suo culo e quei bei muscoletti che spuntavano da sotto la maglia. Lei come risposta si tolse la maglia a maniche lunghe per rimanere con un misero top e poso' le braccia pompando i bicipiti. WOW!!! Si gonfiarono divenendo grossi come 2 palle da bowling! -Volevi il mio corpo..eccolo!!! guarda i miei Muscoli! sono belli Grossi vero! Credi di poter fare qualcosa contro questi!!!!!!!- Afferrā˛ il ragazzo per l'inguine e il collo e lo sollevā˛ sopra la sua testa!!! Fece una serie di piegamenti sulle gambe per poi rimetterlo a terra! -Ora avrai capito che IO decido! Non voglio piāš sentire stupide battute maschiliste!- Tutti rimasero sconvolti. Io e pochi altri incitammo e ci complimentammo con Cynthia, la ragazzina di 12 anni che riuscāŦ a umiliare il bullo della scuola di 6 anni piāš grande di lei!!!! Sfortunatamente, il ragazzo in questione, oltre a non prendere bene l'umiliazione, prese ancora peggio la mia reazione! Quindi me lo ritrovai all'uscita da scuola, assieme a due suoi amici. Troppo orgoglioso per prendere una fuga, stavo per prendere una marea di legnate quando ecco spuntare Cynthia. -Hey Tesoro! Non dirmi che questi 3 scemi sono venuti per menarti???!- Interviene il bullo numero uno: -Stronzetta, non costringermi a farti male, anche se hai qualche muscolo non puoi comportarti cosāŦ! Sparisci babbazza!- -STRONZETTA??!! SPARISCI??????!!! come ti permetti perdente!? Oggi ti ho presentato i miei bicipiti, ora guarda questi!- Si tirā˛ su la maglietta mostrando degli addominali incredibili, divisi in sei pacchetti, che contratti diventavano 8!!!!!!!! Guardā˛ il piu' alto e grosso dei tre e.. -Tu scimmione, colpiscimi la pancia! Vediamo se sei in grado di farmi male!- Lui ridendo, prima piano, poi con tutta la sua forza, cominciā˛ a tirare pugni contro la muscolosissima pancia della ragazzina! Lei se la rideva di gusto nel vedere quell'idiota fratturarsi le mani contro quella roccia!!!! Poi il ragazzo, preso dalla disperazione tirā˛ un ultimo pugno contro le tette di Cynthia! L'effetto fu lo stesso se non peggiore.. La mano del ragazzo si ruppe contro quelle tette probabilmente dure come marmo!!! -Sei ridicolo!!! voi maschi che vi credete dei duri, siete TUTTI ridicoli!!!- Fu il suo turno. Cominciā˛ tirando un pugno nello stomaco del primo con le mani rotte. Lo vidi piegarsi in 2 devastato da quel pugno spaventoso. Un ulteriore schiaffone in pieno volto lo fece volare a 6 metri di distanza!!! In jeans attillatissimi che portava le davano tutta libertā di movimenti necessaria per tirare 2 velocissimi e devastanti calci a un secondo. Uno lo colpāŦ al fianco sinistro, il secondo in faccia. Anche questo volā˛ per aria svenuto.. L'ultimo bullo rimase pietrificato e terrorizzato a fissare la super minorenne.. Cynthia lo afferrā˛ in un pazzesco abbraccio. Lo sollevā˛ da terra e cominciā˛ a stringere. Sentivo le ossa del bulletto rompersi sotto le sue pietose urla... Infine Cynthia lo afferrā˛ per il collo, lo sollevā˛ da terra usando solo la mano sinistra e BOOM!!! Un fortissimo pugno sfondā˛ il suo volto scaraventandolo a terra!!!!!! Io ero scioccato ed eccitatissimo! Venne verso di me, mi chiese se stessi bene, fece un commento sulla mia espressione estasiata e l'accompagnai verso casa. Dal quel giorno, tutte le ragazze iniziarono a stimarla e invidiarla, mentre tutti i ragazzi cominciarono a provare un misto di paura, desiderio e affetto per quella muscolosa e bellissima ragazzina. FināŦ l'anno scolastico e non la rividi per un'altra estate. Poi iniziarono le scuole, ed eccola, ancora piāš bella, alta e muscolosa. Superava il metro e settantacinque, quindi sovrastava la gran parte dei ragazzi e professori. Frequentava un ragazzo di 19 anni, ma la nostra amicizia continuā˛ ad andare a gonfie vele. Si passava il tempo a raccontarmi le sue esperienze, alcune di questa divennero vere e proprie leggende all'interno della scuola. Tre di queste sono memorabili. La prima avvenne nel periodo natalizio, poco prima delle vacanze, durante una lezione di matematica. Cynthia arrivā˛ in ritardo. -Scusi Prof ma c'ho messo tanto per scegliere un vestito adatto! Le piaccio cosāŦ?- Si mise in una posa stra arrapante, con indosso dei jeans attillati, delle scarpe col tacco e una maglietta a maniche corte. -D..Direi che c'č troppo freddo per andare in giro cosāŦ ...scoperta.- -Ma sa prof, con tutti questi muscoli non soffro il freddo!- La ragazza sparā˛ un doppi bicipiti, che fece stramazzare il professore. Lui si sedette per non mostrare l'erezione spaventosa nei suoi pantaloni. Cynthia e il resto della classe scoppiarono in una risata. -Comunque... dovresti pensare allo studio oltre che... ai..tuoi...muscoli!- Come risposta Cynthia andā˛ alla lavagna e fināŦ l'equazione che il professore stava spiegando al resto della classe. Poi si avvicinā˛ alla cattedra. Si piegā˛ in avanti sbattendo le tettone in faccia al prof. -Come vede riesco a fare entrambe le cose: sia studiare che mantenere il mio corpo in forma! Cosa ne pensa dei miei muscoli?- -S..Sei davvero bella...ma ..p.perfavore...non..fare cosāŦ..- Cynthia stava cominciando a flettere i suoi muscoloni. Il professore non riusciva piāš a parlare. -Si alzi per favore. Credo che sia arrivato il momento di fare quella lezione di anatomia che ci promette da tempo! Per mostrare meglio i fasci muscolari, č il caso che mi tolga questa..- Si tolse la maglietta e i jeans, rimanendo solo con reggiseno, tanga e scarpe col tacco.. Cominciā˛ a pompare i muscoli che nel giro di 2 secondi divennero enormi. -Guardi i miei ENORMI MUSCOLI! A quanto vedo le fanno un bell'effetto! QUINDI LE PIACCIONO QUESTI SUPER MUSCOLI?! Senta quanto sono duri i miei bicipiti... e i tricipiti... guardi e senta la potenza inumana dei miei deltoidi contratti!- Le piccole mani tremolanti del professore accarezzavano il corpo di Cynthia. Cominciā˛ a flettere i muscoli singolarmente, descrivendoli ai presenti. Alla fine della lezione, il professore fu costretto a scappare in bagno... La seconda vicenda avvenne nei primi giorni di scuola dopo le vacanze invernali. In seguito a un guasto nelle tubature la palestra delle superiori si allagā˛ completamente, quindi i liceali furono costretti a dividere la palestra con i studenti delle medie. Durante una lezione di educazione fisica, Cynthia sfidā˛ una classe di quinta superiore ad una partita di pallavolo. Cynthia veloce ed agile come un ghepardo giocā˛ praticamente da sola contro una squadra di cinque giocatori battendoli senza difficoltā . Non contenta, volle darli una rivincita sfidandoli a basket. Il risultato fu persino peggiore: vinse ben 40 a 0! Gli sfidanti, tutti ragazzi tra i 18 e i vent'anni, vennero massacrati dalla potenza di Cynthia in pochi minuti non riuscendo a fare manco un canestro. Per finire il riscaldamento, la bella tredicenne approfittā˛ dell'assenza dell'insegnante e decise di gareggiare ancora con i ragazzi delle superiori. Sfidā˛ tutte le ragazze di quinta ad una gara di tiro alla fune. Le ragazze, per quanto fossero intimorite dalla muscolatura della sfidante, accettarono pensando di farsi due risate. CosāŦ, la bellissima Cynthia si ritrovā˛ a tenere con una sola mano un capo della corda mentre altre 15 diciottenni tiravano con tutte le loro forze l'altro capo. Annoiata, convinse anche i ragazzi a partecipare, ma l'effetto fu lo stesso. Nonostante ci fossero venti ragazzi e quindici ragazze a tirare con tutte le loro forze, Cynthia continuava a tenere ben stretta la sua cima con una sola mano, apparentemente senza impiegare una particolare forza. Quando la prof ritornā˛, la giovane collosa mollā˛ la presa facendo volare tutti a terra ... Verso la fine dell'anno scolastico avvenne l'ultima gloriosa vicenda. Uno dei bulletti menati l'anno precedente decise di riprendersi la sua rivincita chiamando una buona parte dei delinquentelli del quartiere, istigandoli contro la bella Cynthia. CosāŦ ben 10 ragazzoni, tutti tra i 20 e i 25 anni, andarono a prendere Cynthia all'uscita da scuola.. Cynthia, stranamente dal solito, indossava una giacca e dei jeans attillati. Quindi i teppisti si trovarono davanti niente piāš che una figa allucinante: un viso bellissimo, un sedere perfetto e un bel portamento. Quel busto troppo prorompente poteva essere dato dal tipo di giacca e lo stesso poteva valere per quelle gambe davvero possenti... Nel giro di pochi secondi la giovane studentessa si ritrovā˛ accerchiata. Venne afferrata e trascinata in una zona appartata. Istintivamente scaraventā˛ due assalitori a terra, ma venne comunque soggiogata dalla sorpresa. Lo stesso bulletto che organizzā˛ l'imboscata, una volta capite le intenzioni degli amici, venne sopraffatto dal senso di colpa. Ma ormai era troppo tardi, i nerboruti ragazzi stavano tentando uno stupro. Si resero ben presto conto che Cynthia era piāš forte di una qualsiasi ragazza, quindi non fu per niente facile riuscire a immobilizzarla: due bloccarono il braccio sinistro, due quello destro, due per ogni gamba, uno pensava a non farla gridare attappandole la bocca, mentre l'ultimo era giā pronto a violentarla. Io e un'altra ragazza, unici presenti sul posto, corremmo in aiuto. Ma fu del tutto inutile. Uno del gruppo ci buttā˛ violentemente a terra. La ragazza perse i sensi mentre io venni immobilizzato dal bulletto che organizzā˛ l'agguato. Cynthia, presa dalla rabbia e dalla paura, reagāŦ usufruendo per la prima volta di tutta la sua forza. Quello che successe fu sconcertante. I suoi muscoli cominciarono a gonfiarsi sempre di piāš, diventando letteralmente enormi. Tendendo tutti i suoi muscoli contemporaneamente scaravento tutti gli aggressori a metri di distanza. Tutti noi ci ritrovammo una fenomenale immagine davanti agli occhi. La sua massa muscolare s'ingigantāŦ lacerando buona parte dei suoi vestiti. Si strappā˛ di dosso quel che rimaneva della sua giacca. Trascinata dalla rabbia cominciā˛ a colpire con una potenza spaventosa i suoi aggressori. In quel momento neanche un'esercito sarebbe stato in grado di fermare la sua furia. Ogni suo pugno penetrā˛ violentemente i corpi di quei bastardi. Un paio di loro vennero quasi uccisi da una serie di potentissimi cazzotti in pieno volto. Con una mossa da judoka tirā˛ una serie di calci ad altri due cacciandoli svenuti a metri di distanza. Nell'ammirare quell'amazzone muscolosissima e bellissima massacrare quel gruppo di ragazzi mi eccitai a tal punto da svenire.. Quando mi risvegliai mi trovavo in braccio a Cynthia. Le sue muscolose braccia mi tenevano sospeso come fossi fatto d'aria. Accarezzai il suo viso e la baciai dolcemente ... Ritornammo a scuola dove le diedero degli abiti puliti e dopo un'oretta l'accompagnai a casa. Quindi, non essendoci testimoni dello scontro, la gente e in particolar modo gli studenti cominciarono a inventare parti sempre piāš assurde e pittoresche, che resero l'aggressione una vera e propria leggenda ... La cosa certa č che li ridusse davvero male visto che tutti finirono d'urgenza in ospedale. FināŦ le scuole medie, ma questo non ci impedāŦ di continuare a frequentarci nonostante lei avesse tredici anni e io quasi diciannove. Non ci fu mai niente tra di noi, quindi nacque un rapporto d'amicizia quasi fraterno. Passavamo buona parte del tempo insieme. Lei attraverso i problemi economici e familiari fu costretta a lavorare anche per tutta l'estate. Io l'andavo a prendere a lavoro quasi tutti i giorni per poi andare con lei in qualche locale o in spiaggia. Verso la fine di luglio passai una delle piāš belle giornate della mia vita. Come sempre l'andai a prendere per le cinque nel cantiere dove lavorava. Indossava una canottiera nera, una salopette e degli scarponi antinfortunistici. Anche se in tenuta da lavoro risultava comunque tremendamente sexy. Da sola faceva il lavoro di quattro operai portando quattro cuffe di detriti (da 50/60 kg l'una) contemporaneamente!!! Dal mio arrivo gliene vidi portare piāš di quaranta senza impiegare un minimo sforzo. Finito il lavoro si fece una doccia e si cambiā˛, indossando una minigonna di jeans e una maglietta azzurra. Era bellissima e tremendamente muscolosa! Montammo sulla mia vespa e andammo in spiaggia. Tutti gli sguardi dei presenti, positivi o negativi, erano stati calamitati dal corpo di Cynthia. I suoi immensi muscoli risplendevano sotto i raggi solari. Io riuscii per poco a contenere la mia erezione. Lei se ne accorse ma non la infastidāŦ affatto, non ho ancora capito se per ingenuitā o apertura mentale. Facemmo un lungo bagno durante il quale cominciā˛ a giocare con me schizzandomi e lanciandomi a metri di distanza senza fare alcuno sforzo. Io mi arrampicavo sulle sue immense spalle cercando di "abbatterla" senza riuscire a smuoverla di un centimetro. Lei mi strizzava e spupazzava manco fossi un bambolotto. Mi sentivo completamente in balia di quella super ragazzina e la cosa mi faceva impazzire. Dopo poco si rese conto che mi stava iniziando a fare male, cosāŦ mi abbracciā˛ schiacciandomi contro il suo sodissimo seno. SentāŦ la mia erezione premere sulle sue gambe. -E questo? E' colpa mia?- Le annuii imbarazzato. Lei me lo accarezzā˛ dolcemente poi con maggior impeto semplicemente per vedere le mie reazioni. Le chiesi di smettere ma lei non sembrā˛ far caso alle mie parole. Tese i bicipiti davanti ai miei occhi e fece ballare i pettorali. Mi disse di accarezzar entrambi. Io ubbidii constatando la durezza dei suoi muscoli granitici. Io mi trovai ben presto avvinghiato al suo corpo come un koala, quindi lei continuā˛ a tenere a galla entrambi senza un minimo sforzo. Quel tram tram mi fece ben presto venire nel costume. Lei mi abbracciā˛ dolcemente e mi diede un bacio sulle labbra. Poco dopo, come se niente fosse successo, ritornā˛ sulla riva a prendere il sole. Nonostante io avessi giā avuto esperienze sessuali, il poter venire anche solo palpando i muscoli di Cynthia mi pareva molto piāš bello di una qualsiasi scopata con una ragazza "normale" ... Dopo averla raggiunta in spiaggia continuammo a parlare del piāš e del meno sino al tramonto. Nonostante la sua giovinezza era giā molto piāš matura e intelligente di buona parte dei miei coetanei, probabilmente per tutto lo schifo che la vita li ha messo davanti.. La conversazione cadde nuovamente sul suo corpo e su quanto mi eccitasse. CosāŦ si alzā˛ in piedi e si posizionā˛ davanti a me. Cominciā˛ a posare nuovamente spremendo e facendo ballare tutti i suoi enormi muscoli da minorenne ipervitaminizzata. Il rigonfiamento nel mio costume si fece subito ben visibile. La altre persone nella spiaggia cominciarono ad ammirarla, buona parte di loro commentando negativamente, probabilmente per invidia o semplice ottusitā , non facendo altro che spronare ulteriormente Cynthia a pompare ancora di piāš i suoi muscoloni. Poco dopo mi fece venire una seconda volta facendomi palpare quel divino corpo. Ci continuammo a frequentare per tutta l'estate, ma sfortunatamente le nostre strade si divisero. Lei dovette tornare al suo paese, quindi il nostro rapporto divenne interamente telefonico e successivamente via chat. Nonostante quest'enorme barriera, mantenemmo i contatti per anni. Io le parlavo dei miei studi nel campo artistico e delle mie tristi relazioni sentimentali, mentre lei mi raccontava dei suoi mille successi sportivi, lavorativi e delle sue decine di relazioni. Cinque anni dopo il nostro rapporto si era limitato a sentirsi una volta al mese. Io avevo 23 anni mentre lei 18. Dopo averli confidato l'evoluzione della mia perversione, che consisteva nel prediligere le donne muscolose, forti e con tendenze dominanti a tutte le altre donne, lei mi disse che il sottomettere gli uomini le portava quasi piāš piacere del sesso. Mi inviā˛ diverse foto dove mostrava il suo fisico da campionessa di culturismo (se non persino da campione uomo) in perfetta simbiosi con un enorme seno, un culo perfetto e il viso piāš bello della storia. Mentre la mia esistenza continuava ad essere normale, se non persino monotona, le rivolte armate nel suo paese la costrinsero a diventare ancora piāš forte per difendere i suoi familiari dagli abusi, dai soprusi e dalla violenza. Nonostante io la pregassi di scappare da quella situazione, mi disse che prima di tutto voleva pensare a farsi abbastanza soldi per portare via la sua famiglia. Anche se la situazione era tragica, con me volle mantenere un atteggiamento distaccato da tutto quell'orrore, probabilmente per non farmi preoccupare, consapevole che avrei potuto fare ben poco per aiutarla. Improvvisamente smise di chiamarmi e nonostante i miei sforzi non riuscii piāš a mettermi in contatto con lei. La cercai in tutti i modi anche attraverso gli organi governativi inutilmente. Quando ero ormai pronto a partire per andarla a cercare di persona, mi ricontattā˛. Mi disse che stava bene e che era riuscita a portare la sua numerosissima famiglia in salvo fuori dal delirio. In oltre mi disse che sarebbe tornata in Italia, questa volta definitivamente, per stare con me...