LA SCELTA secondo episodio by davidmuscolo La persona appena entrata e' una donna di bassa statura con una divisa da cameriera. Viene verso di me guardandomi con aria meravigliata - Signora Giorgia, ma cosa e' accaduto? Perche' non mi ha chiamato?- Stavolta sono io a guardarla con gli occhi sbarrati. E' la prima volta che la vedo mentre lei sembra conoscermi - Lei mi conosce? Chi e'? Come fa a conoscermi?- - Ma ... .. signora Giorgia che fa? Mi da del lei? Io sono Marta, la sua cameriera personale. Si sente bene? - - Io ... .non lo so. Mi sento strana- - Vuole che chiami suo marito?- Mio marito? Nooooo! Non voglio vederlo. Scuoto la testa e la donna prosegue - Vuole allora che le porti la sua colazione?- - Si grazie Marta. Ho fame- La donna fa un mezzo inchino si gira e va verso la porta, proprio quando un uomo fa il suo ingresso nella stanza e si avvicina rapidamente verso di me che nel frattempo mi sono messa seduta sul bordo del letto. A meta' strada incrocia lo sguardo con quello di Marta e l'uomo si blocca - Buon giorno mia Signora. Mi perdoni se mi sono permesso di entrare. Se non gradisce la mia presenza me ne vado immediatamente- lo guardo ed il mio sbigottimento diventa totale - Ma tu sei ... .- - Sono Edoardo, suo marito, mia bellissima padrona- Edoardo mio marito? Ma che sta succedendo? E perche' mi parla in questo modo? Gli faccio cenno di avvicinarsi e l'uomo obbedisce. E' proprio lui. Da quanto tempo non lo vedevo? Come e' possibile che sia mio marito? Arrivato di fronte a me intanto, Edoardo s'inchina e mi bacia con delicatezza i piedi - Ma cosa fai? -gli chiedo, sempre piu' meravigliata di tutto quello che mi sta accadendo - M'inchino ai suoi meravigliosi piedi, mia Signora e Padrona- - Non capisco. Se sono tua moglie perche' ti comporti cosi'?- Edoardo mi guarda come se vedesse un fantasma - Mi perdoni mia Padrona. Adesso sono io che non capisco. Questo e' il modo in cui mi comporto ogni volta che Lei mi onora della Sua presenza- Lo guardo in silenzio per alcuni secondi cercando di riorganizzare le mie idee. Non ho la piu' pallida idea di cosa sta accadendo, ma e' una meravigliosa sensazione avere ai miei piedi un uomo che sembra adorarmi completamente. Poi mi viene in mente quell'altro uomo, quello che e' scappato quando ho urlato - Ma se tu sei mio marito, chi era quello che stava dormendo accanto a me?- - Mia meravigliosa Padrona, ma e' sicura di sentirsi bene? Vuole che Le chiami un medico? Quello e' Manuel, uno dei Suoi amanti. Possibile che non si ricorda di lui?- Il mio amante? Anzi, addirittura uno dei miei amanti. E' veramente troppo. Non e' possibile che questa sia la mia vita. Io stavo con un uomo che mi picchiava giorno e notte e adesso mi ritrovo la protagonista di questa vita surreale. Nel frattempo Marta e' tornata con un vassoio colmo sopra un carrello con le ruote - Vuole che le apparecchi o preferisce mangiare a letto signora Giorgia?- - Lascia pure tutto cosi'. Ci penso io- le rispondo - Come lei desidera. Quando sara' pronta le faccio preparare la stanza per i massaggi- fa ossequiosamente la cameriera scomparendo immediatamente dopo. E' inutile che continui a meravigliarmi di ogni cosa. A quanto pare ho anche una sala per i massaggi. Guardo poi Edoardo, ancora ai miei piedi - Dunque quel Manuel sarebbe un mio amante. Mi spieghi per quale motivo e' fuggito in quella maniera- - Oh mia Signora. Lei ha cacciato un urlo e lui ha temuto seriamente per la sua vita. Era veramente sconvolto quando l'ho incontrato- - E per quale motivo avrebbe dovuto temere per la sua vita?- - E' quello che gli ho detto anch'io. Lei e' molto severa ma anche di grande generosita'. Ma l'ha vista molto agitata e non ha voluto rischiare. Sa benissimo che se Lei volesse potrebbe ucciderlo con una mano- - Io uccidere un uomo con una mano? Ma che stai dicendo?- - Oh no Padrona, non mi fraintenda. So benissimo che Lei e' in grado di fare cose anche molto piu' eclatanti. Ne potrebbe uccidere dieci a mani nude, forse ancora di piu'. Non per niente Lei e' la donna piu' forte che si conosca, anzi, l'essere umano piu' forte che si conosca- Io la donna piu' forte del mondo? Io che ho subito in questi anni una miriade di angherie? Mi lego il lenzuolo all'altezza del seno e rivado davanti allo specchio. Edoardo e' rimasto inginocchiato dove l'avevo lasciato e faccio scivolare il lenzuolo per osservarmi di nuovo. Il mio corpo e' in effetti di una tonicita' mai vista in precedenza, senza un filo di grasso, compatto e flessuoso allo stesso tempo, ma mi riesce difficile immaginarmi di poter avere la meglio su un uomo e addirittura ucciderlo a mani nude. Eppure sento che quello che ha detto corrisponde a verita', ma ho voglia di mettermi alla prova. Mi volto. Malgrado sia completamente nuda, mi sembra di non provare vergogna e di essere completamente a mio agio davanti ad Edoardo e addirittura, ho una gran voglia di farmi ammirare, una voglia che non ho mai avuto cosi' prepotente in vita mia. Lo chiamo e gli dico di avvicinarsi a me. Lui mi guarda estasiato - E' semplicemente perfetta mia Signora- Sorrido compiaciuta - E cosi' io sono in grado di uccidere un uomo a mani nude, non e' cosi'? - - Assolutamente si, mia fantastica Padrona- - Quindi sono anche piu' forte di te?- - Certamente si. Non esiste uomo che potrebbe resisterle. Lei conosce a menadito ogni forma di arte marziale ed ha sviluppato, con gli intensi allenamenti a cui si sottopone, una forza di gran lunga superiore a quella di qualunque uomo- Sono curiosa. Quello che dice mi sta terribilmente eccitando anche se mi rimane un certo scetticismo - Allora vediamo quello che so fare- Mi avvicino ad Edoardo che improvvisamente sbianca in volto. Inizia a tremare - La prego mia immensa Padrona, non mi faccia del male- - Ma no, non voglio farti del male- gli dico sorridendo. Mi sembra tutto assurdo ma comunque ormai sono di fronte a lui. Gli prendo un polso ed Edoardo urla dal dolore. Come e' possibile se l'ho appena toccato. Si inginocchia di nuovo al mio cospetto - Pieta' mia Signora. Non infierisca su questo inutile schiavo- Lo guardo meravigliata e gli lascio immediatamente il polso. Ma mi sta per caso prendendo in giro? Gli faccio cenno di rialzarsi e poi noto una poltrona rivestita di damasco. Mi avvicino e cerco di sollevarla. Pesera' un'enormita' e sicuramente mi verra' un'ernia al solo tentativo. Invece sembra fatta di gomma piuma. La sollevo con una facilita' estrema mettendomela sopra la testa. E' incredibile! Oh mio Dio. Sono una forzuta. E non mi sto nemmeno impegnando. Poso la poltrona e torno di fronte ad Edoardo che mi guarda ammirato. Lo prendo per la vita ed il miracolo si ripete. Lo sto alzando senza fatica. Pesa circa una settantina di chili ma per me � come se sollevassi un neonato. Lo alzo sempre di piu', fino a mettermi anche lui sopra la testa. Oddio che meravigliosa sensazione. Cammino tranquillamente con Edoardo sopra la mia testa e quindi lo metto a sedere sopra la poltrona damascata e poi provo di nuovo ad alzare la poltrona con lui sopra. Il mio sbigottimento e' ormai totale. Anche in questo caso non provo fatica ad alzare quel peso enorme. Sono una super woman. Poso la poltrona e mi rimetto davanti lo specchio a rimirarmi. Il mio corpo e' di una perfeziona assoluta. Chiedo ad Edoardo di raggiungermi e lui di corsa obbedisce. Ci sto prendendo gusto - Dimmi Edoardo. Come sono diventata cosi'? - Oh mia Signora, davvero vuole che le racconti quello che gia' sa? Sara' per me un piacere anche se non capisco. Ma tra i miei compiti non c'e' quello di capire, Io devo solo obbedirle- - Ed allora obbedisci. E mentre tu racconti io faccio colazione perche' quest'allenamento mi ha fatto aumentare l'appetito. Mi verso un bicchiere d'aranciata, le fette sono gia' spalmate. E' proprio tutto di mio gusto - Tutto e' cominciato quando Lei acconsenti' ad uscire con me. Dopo una settimana io Le confidai tutti i miei segreti e cioe' che ero appassionato di donne molto piu' forti di me, di ragazze esperte in arti marziali che mi sottomettessero. Credevo che Lei mi avrebbe lasciato ed invece si mostro' interessata. Dopo le arti marziali le proposi anche un aumento della Sua potenza fisica con degli allenamenti mirati. Essendo molto ricco non fu per me un problema pagare dei personal trainer e dei maestri di arti marziali che La sottoponessero a dei duri sforzi, sforzi che Lei fece invece con molta soddisfazione. In breve tempo Lei divenne molto piu' forte di me ed a quel punto fu quasi automatico per Lei divenire la mia Padrona, con mia grande gioia. Quando ci sposammo, dieci anni fa', Lei era gia' diventata la mia Signora assoluta ed io il Suo schiavo devoto ed affezionato ed in tutto questo tempo Lei non ha fatto altro che aumentare il Suo potere su di me e la Sua forza e bravura, divenendo quella che e' oggi: una meravigliosa Dea invincibile- Ascolto con grande interesse, mentre faccio colazione,quello che, a detta di Edoardo, dovrebbe essere stata la mia vita fino ad allora. Malgrado la prova di forza effettuata poco prima, mi riesce difficile immaginare la mia vita in questo lusso, con questi poteri, quando fino a ieri ero stata l'esatto contrario. Ma non e' che rimpianga molto di quella vita precedente. Questa e' infinitamente piu' gratificante. Cosa sara' mai accaduto? Come e' possibile che la mia vita abbia preso questa direzione? Anzi, che abbia vissuto due vite parallele. E perche' non mi ricordo niente di questa? Ma un dubbio tremendo mi viene alla mente all'improvviso. I miei figli. Che fine hanno fatto i miei figli? Se di Francesco non sento assolutamente la mancanza, i miei figli sono la mia vita. Guardo Edoardo, quello che dovrebbe essere mio marito. Ho quasi paura a formulare la domanda per l'eventuale risposta che potrebbe darmi - Senti Edoardo, noi abbiamo figli vero? Io ho da poco partorito, anche se con questo corpo cosi' atletico non mi sembra che sia possibile- - Ma cosa dice, mia bellissima Padrona? Oggi ha voglia di scherzare. Lei non ha mai partorito. Lei non ha mai voluto rovinare la perfezione del Suo corpo- Mi crolla il mondo addosso. I miei figli. Che fine hanno fatto? Io non posso vivere senza di loro. Poi sento Edoardo che prosegue - Noi pero' abbiamo tre splendidi figli adottati: Azzurra, Yury e la piccolissima Anna- Oh mio Dio ti ringrazio. Esistono anche in questa vita - Dove sono ora? - chiedo in fibrillazione - Azzurra e Yury sono appena usciti per andare a scuola. Frequentano la migliore scuola elementare della citta' e sono bravissimi, mentre Anna e' come al solito con la sua baby-sitter- - Voglio vederla subito. Vai immediatamente a prenderla- l'ordine mi e' uscito spontaneo e perentorio come non avrei mai creduto fosse possibile - Come la mia Padrona ordina- mi risponde Edoardo voltandosi ed uscendo dalla stanza. Mi rimetto il lenzuolo a mo' di tonaca ed aspetto alcuni minuti in preda all'emozione. E' inutile cercare di darmi spiegazioni. Tutto e' cosi' strano e meraviglioso. Sono dotata di una forza enorme, ho un marito dolcissimo ai miei ordini e sono di una bellezza straordinaria. Gia', ma perche' allora lo tradisco? Avro' tempo in seguito per rispondere ai numerosi quesiti che ancora mi stanno sconvolgendo in quanto Edoardo fa il suo ingresso con una bambina in braccio e me la porge. E' proprio lei, la mia Anna. Che bello sentirla di nuovo tra le mie braccia. La copro di baci. In questa strana vita l'ho adottata, cosi' come i due piu' grandi, ma io sento ancora le sensazioni dei parti che ho avuto. Ma non ha importanza. Quello che conta e' che ci siano. La porgo di nuovo ad Edoardo - Facciamo un gioco Edoardo. Poniamo il caso che io stia vivendo per la prima volta questa vita. Che cosa faccio di solito adesso?- Edoardo mi guarda di nuovo esterrefatto - Dopo essersi svegliata e' il momento dei massaggi per i Suoi muscoli d'acciaio, dopodiche' ha i Suoi allenamenti quotidiani. Non vuol sapere cosa e' successo al Suo allenatore, quello al quale ieri ha spezzato alcune ossa per la troppa foga?- - Io ho spezzato le ossa ad una persona?- chiedo meravigliata. Poi mi ricompongo. A quanto pare tutto mi e' consentito in questa vita - Si, mia Padrona. Ma d'altronde sono gli imprevisti dovuti alla Sua immensa forza. Ad ogni modo l'assicurazione paghera' i danni e lui dovrebbe ristabilirsi entro qualche mese. D'altronde conoscono i rischi ai quali vanno incontro e sono ben ricompensati per questo- Mentre mio marito mi racconta questo episodio incredibile, fa il suo ingresso nella stanza la mia domestica. Che strano chiamarla in questo modo, ma sembra proprio che io abbia una cameriera personale. Mi sta piacendo sempre di piu' tutto questo. Ha in mano un accappatoio che mi porge con delicatezza. E' morbidissimo e lo indosso con piacere. Credo che a questo punto mi tocchino i massaggi. Mai fatto uno in vita mia, almeno per quanto mi ricordi e provarli non mi dispiace affatto - Mi accompagni tu nella sala dei massaggi?- chiedo ad Edoardo. Forse avrei dovuto ordinarglielo. Credo che la Giorgia di questa vita si sarebbe comportata duramente. Ma mi abituero'. Oh si. Credo proprio che ci faro' l'abitudine a tutto questo. E difatti Edoardo rimane allibito di fronte alla mia dolcezza. Non ci deve essere abituato. Porge la piccola Anna alla cameriera ed io lo prendo per un braccio e lo trascino quasi a forza fuori dalla stanza - Era una domanda retorica. Ti ordino di accompagnarmi- - Si certo, mia Padrona. Ma la prego. Se stringe un po' di piu' mi spezza il braccio- mi dice con tono sofferente. Ooops. Un'altra cosa alla quale devo abituarmi e' la mia forza. Credevo di stringerlo delicatamente ed invece a quanto pare lo stavo torturando. Gli lascio la presa e gli cammino a fianco. Mi guardo intorno. Deve trattarsi di una villa enorme. Percorriamo un corridoio lunghissimo ed elegantemente arredato, fino a quando Edoardo non si ferma davanti ad una porta - Ecco mia Signora. Siamo arrivati- Sto per aprire la porta quando mi fermo e mi volto verso di lui - Sempre proseguendo in quel gioco. Tu di solito non vai a lavorare?- - Oh no Padrona. Ci sono tante persone che lavorano per Lei. Il mio lavoro e' quello di servirla e di essere a Sua disposizione- - Molto bene. Questo vorra' dire che quando avro' terminato con i miei allenamenti tu sarai ancora qua'- - Certamente Signora. A meno che Lei non abbia ordini in proposito, il mio compito e' quello di esaudire ogni Suo desiderio- Di bene in meglio. Che favola vivere questa vita. E chissa' cosa sta facendo Francesco in questa. Ma ora e' il momento di entrare. La stanza non e' molto grande e ci sono delle luci soffuse. Una musica dolcissima risuona da alcuni altoparlanti e nel mezzo di quella stanzetta un lettino per i massaggi mi attende. Ma mi attendono anche due energumeni. Sono due uomini giovani, sui trenta o trentacinque anni, alti ambedue sul metro e novanta e dotati di un fisico semplicemente strepitoso. Li osservo senza riuscire a nascondere un certo piacere. Sono a torso nudo ed hanno dei pantaloni bianchi larghi. Uno e' calvo, mentre l'altro ha invece i capelli castani mossi e sembra piu' giovane rispetto al suo collega. Comunque sia, sembrano scolpiti. Appena mi vedono mi fanno un mezzo inchino e mi invitano a voltarmi per potermi togliere l'accappatoio che ho indosso. Rimango nuda, ma ancora una volta non provo imbarazzo, io che invece mi vergognavo di qualunque cosa. Ma il mio corpo, questo che ho adesso, naturalmente, e' cosi' perfetto che mi da un piacere enorme esibirlo senza alcun problema. Mi sdraio sul lettino ed uno dei due mi fa dolcemente - Si volti Signora. Cominceremo dalle spalle- Uno dei due inizia a massaggiarmi le spalle mentre l'altro si dedica agli arti inferiori. E' puro godimento. Sento le loro dita quasi entrarmi nelle pelle e chiudo gli occhi rilassata. La voce di quello calvo, dopo circa una mezz'ora mi riporta alla realta' - Puo' voltarsi signora. Ora la massaggeremo davanti- Mi volto, lasciando la mia figa, quasi completamente rasata a parte un minuscolo triangolino, ai loro sguardi, ma questa mia totale nudita' continua a non crearmi problemi ed anzi, mi da una scossa di piacere ogni qualvolta percepisco lo sguardo dei due uomini posarsi sulle parti intime. Non mi da nemmeno fastidio il dolce massaggio che uno compie sui miei seni. I due colossi sembrano comunque molto professionali anche ora che hanno iniziato a massaggiarmi ora la parte frontale del mio corpo, sempre dividendoselo in due. Se esiste il paradiso deve assomigliare molto a questa vita. Mi rilasso ulteriormente godendo dei loro massaggi che toccano quasi uno per uno ogni mio muscolo. Dopo circa un'altra mezz'ora i due si allontanano dal lettino. Li guardo - Avete terminato ragazzi?- - Si signora, abbiamo terminato- rispondono quasi all'unisono. Poi quello calvo si avvicina a me. Io sono abbastanza alta per essere una donna, ma questo e' un vero armadio che in altri tempi mi avrebbe messo timore ma che adesso osservo con assoluta tranquillita'. Mi sorride in modo strano e poi prosegue - A meno che anche oggi Lei non desidera un massaggio speciale da parte di tutti e due. Sara' un onore per noi poter fare l'amore con una Dea come Lei- Cosa vogliono questi due? Vogliono fare sesso con me? Ma come si permettono? Una rabbia incontrollata mi sale per tutto il corpo. Quello di fronte a me e' un colosso ma non si doveva permettere. Lo colpisco con rabbia con uno schiaffo, immaginando di potergli al massimo far girare la faccia ed invece l'uomo prende letteralmente il volo schiantandosi contro il muro. Oh mio Dio! Ho dimenticato di essere una super donna. L'uomo intanto, cadendo ha distrutto alcune mensole sulle quali erano contenuti oli e creme ed e' crollato poi a terra. La faccia glie l'ho ridotta male. Gli esce sangue dappertutto ed e' letteralmente terrorizzato. E tutto questo con un solo schiaffo. Ma quanto sono potente? Il calvo e' pietrificato mentre avanzo verso di lui con l'intento di aiutarlo a rialzarsi. Trema di paura e mi sembra quasi di sentire distintamente il rumore dei denti che battono. E' incredibile. Che sensazione di potere! Ora piange addirittura - La prego signora, abbia pieta'. Non mi faccia ancora del male. Non immaginavo che Lei potesse arrabbiarsi con me. Non l'aveva mai fatto. Le prometto che non accadra' piu'- - Va bene. Ora stai calmo, voglio solo aiutarti a rialzarti- Lo prendo per un braccio e lo rialzo. Trema ancora poverino e devo tranquillizzarlo con una carezza. E l'altro? Mi volto e mi scappa da ridere. L'altro gigante si e' nascosto tra il muro ed un armadietto, appiattendosi e chiudendo gli occhi. Sta anche lui tremando come una foglia e devo tranquillizzare anche lui, visto che gli sta venendo quasi una crisi di panico. Ma chi sono? Chi e' mai la Giorgia che vive in questo mondo? Ma soprattutto, che razza di mondo e'? Ma perche' mai poi continuo a pormi tutte queste domande?. Questo sembra essere un mondo fatto su misura per me, dove io sembro onnipotente. Bella, ricca, amata e temuta da tutti. Oh che bello. E questi due? E' evidente che l'altra Giorgia, l'altra me che ha vissuto qui', deve aver fatto sesso con loro e poverini, hanno creduto bene di ripropormi la cosa. Sbollita la rabbia mi viene da pensare che in fondo, l'idea non sarebbe neanche male, considerando l'ottimo aspetto fisico che hanno entrambi. Quanti anni sono che invece io non faccio piu' sesso con passione? Credo di averlo addirittura dimenticato. Questa Giorgia invece sembra che si dia molto da fare. I massaggiatori, l'amante trovato nel letto che sembra essere solo uno dei tanti. Senza contare che ho un marito dolcissimo. Insomma, sono una bella puttanella in questo mondo. Ma e' meraviglioso essere un'amante desiderata in questo modo, cosi' come e' meraviglioso tutto quanto il resto. Esco dalla stanza dei massaggi che ho ridotto maluccio a dir la verita' e mi ritrovo nel lungo corridoio. Non ho la piu' pallida idea di dove andare ed inizio a curiosare per le varie stanze che incontro. E' tutto arredato con lusso e con gusto ineccepibile. Ed e' tutto mio? Io che non avevo neanche i soldi per comprare da mangiare per i miei bambini? Ora mi sono addirittura persa e cerco di ritornare al punto di partenza. Noto un campanello addosso al muro. Forse serve per richiamare la servitu'. Lo spingo e dopo pochi secondi appare Edoardo - Padrona, ha qualche ordine per me?- - Io ... Io mi chiedevo cosa devo fare adesso. Ho gli allenamenti vero?- Mio marito fa cenno di si con la testa ed io gli ordino di accompagnarmi. E' felice come un bambino. E' evidente che stare vicino a me, anche per queste piccole cose, lo entusiasma. Proprio come quando eravamo ragazzi, quando mi corteggiava timidamente e mi riempiva di attenzioni. Deve essere ancora pazzamente innamorato di me. Anzi, deve esserlo molto di piu' ora. Quindi lui ama obbedirmi e percio', di conseguenza, per farlo contento devo essere severa nei suoi confronti. Non so se mi riuscira' facile, visto le mie scarse attitudini al comando, ma ci provero'. Per lui. E poi sono convinta che in questa pelle tutto mi venga spontaneo e naturale. Nel frattempo siamo arrivati. Abbiamo dovuto scendere le scale e quella che si presenta ai miei occhi e' una meravigliosa palestra attrezzata di tutto punto. Ed ora? Non ho molta voglia di allenarmi, ma immagino che debba mantenere in forma questo corpo splendido. Un uomo possente, a torso nudo, con muscoli che sembrano dover uscire dal suo corpo, mi attende. Anche lui mi fa un mezzo inchino. Non e' che la Giorgia di qui' si e' fatta anche lui? Sicuramente in seguito lo scopriro' - Quando lei vuole puo' andarsi a mettere l'occorrente per allenarsi- mi dice intanto la montagna di muscoli, usando un tono riverente. Gia', ma dove? E' Edoardo a togliermi dai pasticci indicandomi uno stanzino. Sicuramente si stara' chiedendo come mai mi stia comportando in questo modo, ma naturalmente non osa chiedermelo. Entro nello stanzino. Si tratta di un comodo spogliatoio dove ci sono pile di indumenti adatti per gli allenamenti. Scelgo un body azzurro elettrico che indosso con curiosita'. Mi guardo poi allo specchio. La figura che mi rimanda e' di una bellezza stratosferica. Quel body sembra essere stato fatto su misura per il corpo che ho adesso. Mi sento sempre piu' felice di questi nuovi panni che indosso. Mi metto anche un delizioso paio di scarpe da ginnastica che probabilmente costano quanto l'intero guadagno che riuscivo ad ottenere in un mese ed esco fiera di come sono. L'uomo mi fa accomodare quindi vicino ad una macchina. Non ho la minima idea a cosa serva, visto che per me la palestra e' una perfetta sconosciuta. Ragionandoci, presumo che serva per le braccia, considerando il modo in cui mi sono sdraiata - Se lei e' d'accordo, signora Giorgia, cominceremo con la panca orizzontale per i pettorali- Ho iniziato subito con un errore. Quest'attrezzo serve per irrobustire i pettorali e questo spiega il mio seno durissimo. Guardo anche con orrore quei due pesi enormi attaccati al bilanciere. Mica pretendera' che io riesca ad alzarli? Mi sembra impossibile. Ed invece, con mia enorme incredulita', lo faccio senza sforzo. Vado su e giu' per dieci volte poi l'allenatore mi dice che per il momento puo' bastare. Peccato! Ci stavo cominciando a provare gusto. Mi alzo dall'attrezzo - Che ne dice di fare un po' di squat per le gambe?- Dico che va bene ma non ho idea di cosa si tratti. Vedo un bilanciere posato per terra ed immagino che debba alzarlo, ma non so come. Mi viene un'idea - Facciamolo insieme. Fammi compagnia in quest'allenamento- - Molto volentieri signora Giorgia. Naturalmente utilizzero' dei pesi molto piu' leggeri rispetto ai suoi. Sarebbe impossibile per me mettermi al suo confronto- Lo vedo mentre prende un altro bilanciere e mentre inserisce dei pesi che sono poco piu' della meta' dei quelli che ha preparato per me. Possibile che quest'ammasso di muscoli non riesca a fare quello che invece sembra essere alla mia portata? Osservo i suoi movimenti nel sollevare quei pesi e mi rendo conto che non dovrebbe essere complicato. Gambe leggermente divaricate e poi scendere fino a mettersi in ginocchio con le spalle bene dritte. Stavolta devo impegnarmi un po' ma riesco facilmente a fare dieci ripetizioni. Il mio allenatore, al termine di questa fase, sembra stremato. Getta il bilanciere per terra ed inizia a respirare con difficolta', mentre io non sono affatto stanca e potrei proseguire per un bel po', malgrado abbia sollevato il doppio di lui. Sembra tutto cosi' facile per me. Il mio corpo sprigiona una potenza che forse non ha eguali nel mondo ed io ne sono talmente felice che mi verrebbe voglia di mettermi ad urlare. Ma intanto proseguo nel mio allenamento. Faccio un paio di esercizi nuovi e poi ricomincio di nuovo con quelli gia' fatti, aumentando pian piano i pesi ma senza toccare quelli che dovrebbero essere i miei limiti. Il tutto dura un paio d'ore. Al termine sono un po' stanca in effetti, ma volendo, avrei tranquillamente potuto proseguire per un bel pezzo. L'allenatore si congeda da me con un altro mezzo inchino dandomi appuntamento per l'indomani ed io rimango da sola con Edoardo che si era messo in un angolo ad osservare l'intero mio allenamento. Lo guardo con aria interrogativa. Voglio fare tutto quello che avrebbe fatto la Giorgia che non sono, quella che ha vissuto questa vita meravigliosa e mi avvicino a lui accarezzandolo - Ed ora Edoardo? Cosa mi consigli di fare?- Sta tremando, pover'uomo. L'ho soltanto accarezzato e sembra non capire piu' nulla. Ma quali poteri ho su quest'uomo? Possibile che il mio alter ego sia riuscita a far tutto questo? Sono una regina, padrona di tutto e di tutti e questa sensazione sta cominciando a darmi alla testa. Edoardo sembra sconvolto ed e' nello stesso tempo il ritratto della felicita'. E' evidente che non deve essere abituato a frasi e gesti carini da parte di sua moglie, ma a me fa tanta tenerezza, proprio come il ragazzo che conoscevo. Passano addirittura alcuni secondi prima che si riprenda completamente - Mi perdoni, mia fantastica Padrona, ma oggi Lei sembra diversa e non mi raccapezzo piu'. Io vorrei solo non deluderla. E' questa la mia missione. Servire la Dea- - Stai tranquillo, non mi stai affatto deludendo. Ma dimmi. Visto che mi trovi diversa, preferisci la Giorgia attuale o quella che vedevi fino a ieri- - Oh mia Signora. Io mi onoro di starle accanto. Non sta a me sindacare su quali dei Suoi comportamenti sia migliore o meno. Ogni cosa che Lei fa e' giusta a prescindere- - Ma io voglio che mi dica tu quale preferisci- - Oggi Lei ha una dolcezza nuova ed un interesse verso la mia persona che altre volte non ha. A me fa molto piacere questo- - Molto bene Edoardo. Credo che ti accontentero' allora. Voglio diventare meno severa nei tuoi confronti- - Qualunque sia la Sua scelta io saro' felice di poter essere accanto a lei. E'bello essere un Suo schiavo. E' meraviglioso essere sottomesso ad una donna meravigliosa come Lei- Lo guardo accennando un sorriso. Voglio essere piu' dolce nei suoi confronti ma devo essere sempre dominante perche' di questo lui ha bisogno. E sto scoprendo che piace tanto anche a me. Dopo una vita trascorsa ad essere comandata e picchiata, l'esatto contrario che sto vivendo ora mi entusiasma oltre ogni limite - Dunque Edoardo, cosa mi tocca ora?- - Una bella sauna e poi altri allenamenti. Oggi Le tocca il karate. I Suoi quattro allenatori sono gia' arrivati e sono in Sua attesa- - Molto bene. Una sauna non mi dispiacera' affatto. Accompagnami. Oggi voglio che tu stia accanto a me tutta la giornata- - Sara' una giornata meravigliosa per me, mia Signora- Questa splendida villa contiene quindi anche una sauna. Non mi meraviglierei se mi dicesse che ho anche un aereo personale. Non e' lontana dalla palestra dove mi sono allenata fino ad ora ed entro in quella stanza caldissima dopo aver preso un asciugamano poggiato su un tavolino vicino all'ingresso. Non so per quanto ci rimango, ma mi rilasso completamente. Quando esco lui e' ancora li, in mia attesa. Mi porge un accappatoio che indosso con piacere e poi mi fa cenno di seguirlo. C'e' un'altra palestra accanto a quella frequentata prima, ma questa e' notevolmente diversa. E' piu' piccola ed ha un tappeto in terra. I quattro allenatori di cui mi ha parlato Edoardo prima della sauna sono in attesa, ma credo che dovro' di nuovo cambiarmi. Un altro spogliatoio e stavolta indosso un kimono con una cintura nera stretta alla vita. Era ovvio che fossi una cintura nera. Ma ora? Non so niente di karate. Esco dallo spogliatoio ed i quattro si avvicinano. Sono ognuno ad un lato del tappeto mentre io ho raggiunto il centro e quindi mi stanno praticamente circondando. Prima fanno un inchino al quale rispondo. L'ho visto fare diverse volte nei film e fino a qui' ci arrivo. Ma adesso si mette male per me. Loro si mettono in posizione di combattimento ed io non ho idea di cio' che devo fare. Sono una forzuta, ho un corpo splendido ed immagino che sul piano della forza bruta non dovrei avere problemi anche se sono in quattro, considerando quello che ho fatto finora, ma non ho mai combattuto in vita mia. Al massimo le ho prese sonoramente da Francesco. Eppure sono stranamente tranquilla, sento dentro di me una rilassatezza mentale che fa da contrasto con il mio corpo in fibrillazione. Ora vediamo cosa succede Fine secondo episodio Per suggerimenti e curiosita', inviate una mail a davidmuscolo@tiscali.it