LA MIA VITA CON PATRIZIA. STORIA DI UNA SOTTOMISSIONE VOLUTA by DS57 Prima parte Alzai per un attimo lo sguardo dal libro che stavo leggendo. Le mie bambine giocavano tranquillamente nella piscina insieme ai loro amichetti, cosi' mi rituffai nella lettura, senza per� riuscire a concentrarmi. Poggiai perci� il libro sul tavolino dell'ombrellone curiosando su ci� che accadeva intorno a me. Alla mia destra il mio amico del cuore Stefano, che insieme a sua moglie Domitilla che tutti chiamavamo Milla e ai suoi figli era partito insieme alla mia famiglia per trascorrere queste due settimane di vacanze.Stefano sonnecchiava beatamente sul lettino con un braccio penzoloni e l'altro sulle parti intime del suo corpo. Alla mia sinistra mia moglie Patrizia, occhiali da sole sulla testa, si stava accendendo una sigaretta, cominciando ad aspirare in maniera vagamente sexi. Piu' in l�Milla continuava ad ungersi di creme abbronzanti lanciando ogni tanto gridolini di meraviglia mentre leggeva riviste di gossip. Il mio sguardo poi si ripos� ancora su Patrizia. Era bella mia moglie, e ancora allora, a distanza di dieci anni dal giorno in cui l'avevo conosciuta, mi chidevo come avesse potuto scegliere me fra i tanti ragazzi piu' aitanti che le giravano intorno come api sul miele. Mi innamorai di lei fin dal primo giorno che la conobbi anche se ci mettemmo insieme solo due mesi dopo, e fu' proprio Patrizia a prendere l'iniziativa, visto che io non ne avevo il coraggio.Non che fossi un idiota, tutt'altro.Ero consideratoun ragazzo brillante, simpatico ed intelligente, mediamente carino. Ma con lei proprio non trovavo il coraggio. Semplicemente non mi consideravo alla sua altezza. L'amore che provavo per lei ebbe anche il pregio di farmi dimenticare le mie ossessioni.Gia', le mie ossessioni.Si, perch� io avevo un sogno nella mia vita. Io desideravo che la mia ragazza, la mia donna fosse bella, anzi bellissima,alta, piu' alta di me misuro un metro e 75 cm, e me la immaginavo vestita con pantaloni aderentissimi che la fasciavano come una seconda pelle, che indossasse scarpe con un tacco chilometrico, ma soprattutto che fosse forte, una forza smisurata e che mi dominasse, fosse cio� la mia padrona dall'alto di una superiorita' evidentissima.Praticamenta una Wonder Woman in versione fetish. Facile da trovarsi no?. Naturalmente mi rendevo conto delle difficolta', anzi dell'impossibilita', di riuscire a trovare una simile semidea, pertanto non mi feci condizionare mai troppo da questa ossessione, continuando a vivere una vita normale: amici, partite di calcio, ragazze, studio prima e lavoro dopo, lasciando alle mie fantasie solo innocenti svolazzamenti. Ero immerso in questi pensieri quando mia moglie si alz� dal suo lettino dopo aver spento la sigaretta, piantandosi dritta davanti a me. _ Marco, pigrone, ti va di fare un bagno insieme- mi disse toccandosi i capelli. Mi piacevano i suoi capelli. Li aveva tagliati da poco ed ora li portava a caschetto fino all'altezza delle spalle e li aveva riportati di nuovo neri, il suo colore naturale, dopo qualche anno di versione bionda. Scendendo ammiravo il taglio dei suoi occhi, neri anch'essi e la bocca lievemente carnosa abbellita da un leggero lucidalabbra. Ma ci� che adoravo di piu' era il suo corpo. Alta quanto me, cio� 175 cm, snella ma non magrissima,aveva un seno che sembrava non aver risentito affatto delle due gravidanze e dei relativi allattamenti, una terza non enorme ma corposa che le donavano decisamente uno splendido decolt�. Il sedere poi. Alto tondo e tosto che adoravo toccare con le scuse piu' banali e che era la parte senz'altro piu' sexi e provocante soprattutto quando indossava capi aderenti. Per concludere le gambe: lunghe, magre ma al contempo forti, tornite da anni di pallavolo, sport praticato fino al matrimonio e rinforzate negli ultimi due anni da quando cio� aveva cominciato a frequentare assiduamente una palestra di arti marziali dove seguiva corsi di judo, kick-boxing e dove praticava sollevamento pesi. Tutto era cominciato dopo la nascita della secondogenita quando mia moglie aveva iniziato a mettere su qualche chilo ed a perdere la sua splendida linea. Fu a quel punto che in me si era di nuovo instaurato il demone dell'ossessione. Ore ed ore a pensare a ci� che a quel punto mi sembrava solamente un'utopia: mia moglie che mi dominava e che usava la sua forza immensa e la sua abilita' nelle arti marziali per fare di me ci� che piu' gradiva. Invece la mia vita era la piu' normale e banale tra quelle possibili. Poi per� due anni prima di questi avvenimenti, Patrizia decise di fare una bella dieta, per rientrare nei suoi abiti, come diceva in modo ironico, aiutandosi con un po' di aerobica. Io colsi al volo quell'occasione e la convinsi a frequentare una palestra dove insegnavano kick-boxing. Inizialmente Patrizia era piuttosto scettica, ma poi vide che tante altre ragazze frequentavano quel corso e si fece convincere. M i accorsi subito che mia moglie aveva preso molto seriamente il corso di kick-boxing perci� ci misi poco a convincerla ad aumentare le ore dedicate allo sport facendo anche altre cose e lei scelse un corso di judo e poi anche qualche ora settimanale dedicata ai pesi, Eravamo abbastanza liberi in quanto lavoravamo solo la mattina ed il pomeriggio mentre lei era in palestra mi sarei occupato io delle bambine e ad aiutarla nelle faccende domestiche. Mia moglie mi ripet� di nuovo l'invito a fare il bagno. - Dai tesoro che fai?- e visto che ero indeciso senza aspettare risposta si tuff� in piscina, raggiungendo con poche bracciate la sponda opposta. A quel punto mi azai anch'io ed un po' titubante assaggiai col piede la temperatura dell'acqua e poi finalmente mi decisi. Mi tuffai e nuotai verso Patrizia. Mi accostai a lei e le cinsi la vita con tutte e due le braccia cercando la sua bocca con la mia - Che fai scemo?- sorrise mia moglie- Dai fermo che ci sono le bambine.- - Ed allora - replicai- che possono dire? Che il loro pap� � innamorato pazzo della loro bellissima mamma- Patrizia sorrise di nuovo. Era sempre stata molto sensibile ai miei complimenti ed io mi avvinai ancora di piu' a lei. La vicinanza mi fece venire ben presto una considerevole erezione che non nascosi affatto ma che anzi, feci sentire a Patrizia strofinandomi addosso a lei. Ero sempre stato molto sensibile alle situazioni poco ortodosse e quell'erezione in piscina non faceva altro che avvalorare le mie sensazioni di sempre. -Dai, fermo, ci stanno guardando- disse mia moglie spingendomi leggermente- Allora andiamo in camera- replicai-ho voglia di stare con te-------Che scusa inventiamo con Stefano e Milla?- domand� Patrizia---Esci prima te, metti una scusa, magari che devi cambiarti il costume, e poi ti raggiungo appena posso uscire dalla piscina- ironizzai facendo il segno sulla mia erezione. Patrizia acconsenti' baciandomi lievemente sulla bocca, raggiunse la scaletta e dopo essersi asciugata disse ai miei amici che andava a cambiarsi il costume come io le avevo consigliato. Io attesi qualche minuto poi uscii dalla piscina. - Stefano mi guardi per qualche minuto le bambine,io vado un attimo in camera. Voglio prendere un libro nuovo, questo che sto leggendo non riesce ad interessarmi- feci al mio amico che nel frattempo si era svegliato. - Ma va- ironizz� Stefano non � che vuoi dare un fratellino alle tue figlie?---No grazie, ho gi� dato! Due figlie bastano e avanzano - risposi in modo fuorviante, e dopo qualche minuto m'incamminai anch'io verso la camera. A met� strada per� mi fermai. Stavo andando a fare l'amore con mia moglie che era ancora a distanza di anni, la cosa piu' piacevole della mia vita, ma c'era un'altra cosa che mi frullava nella mente. Si! Quella era l'occasione giusta. Avevo preso la decisione che da qualche mese aspettavo e rimandavo sempre. Ripresi il percorso verso la mia camera cercando dentro di me le parole giuste da dire a mia moglie senza per� riuscire a trovarle. Chiss� come avrebbe reagito Patrizia. Probabilmente mi avrebbe preso per matto nella miglire delle ipotesi. Accorciai il passo perch� sentivo il cuore che cominciava a battermi talmente forte che mi sembrava stesse per scoppiarmi dentro il petto. Finalmente arrivai davanti alla porta della mia camera, tirai un sospiro e bussai. Patrizia mi accolse con il suo smagliante sorriso. Non aveva cambiato il bikini, un due pezzi nero semplice ma estremamente ridotto che attirava spesso sguardi maschili su di lei. Non mi dispiaceva affatto la cosa, anzi! Eppure ero terribilmente geloso al solo pensiero che mia moglie potesse tradirmi ma allo stesso tempo non potevo fare a meno di essere soddisfatto ogni volta che indossava capi particolari che la mettevano al centro dell'attenzione. Patrizia mi prese per un braccio facendomi entrare nella stanza dando un calcetto alla porta per farla richiudere. Indossava zoccoli di mare alti solo qualche centimetro ma che bastavano a slanciarla ancora di piu' rendendola piu' alta di me e ci� mi eccitava particolarmente. Dovevo per� rimanere calmo. Lei chin� lievemente il capo per cercare le mie labbra e io prima accettai l'invito della sua dolce bocca poi la fermai e la allontanai dolcemente. - Che c'� amore, hai cambiato idea?--No c'� che stavo pensando ad una cosa,- . A cosa?- - Niente d'importante. Al fatto che sono due anni che vai in palestra e mi piacerebbe sapere se hai imparato qualcosa,- - E ti viene in mente adesso una cosa del genere? Dai amore che non abbiamo molto tempo, Stefano e Milla si insospettiranno se ci mettiamo troppo tempo-----Non ti preoccupare di lore, E poi ero solo curioso di sapere se sei in grado di difenderti. Sai per stare piu' tranquillo se ti dovesse capitare di uscire da sola,---------Ma quando mai esco da sola a parte per andare a lavorare.--------Potrebbe capitare- replicai con fare apparentemente distaccato -Boh! Oggi mi sembri fuori fase. Va b�! Che vuoi fare allora?---- Metterti alla prova- le dissi prendendole i polsi e cominciando a stringerglieli- -Guarda che io sono molto brava, potresti rimanere sorpreso- esclam� sorpresa ed un po' seccata del fatto che la stessi rifiutando, _Vediamo- aggiunsi lasciandole i polsi. Patrizia si mise in posa.Alz� i due pugni in una posizione che per me, profano, immagino fosse di kick-boxing, si tolse gli zoccoli, e cominci� a saltellare intorno a me. Io mi avvinai con fare un po' sconclusionato e lei mi colpi' con la sua gamba destra all'altezza del mio stinco sinistro. Urlai fintamente dal dolore e Patrizia scoppi� a ridere.- Ma dai! Ti ho appena sfiorato. Ma che sei fatto di ricotta?---- Ah si! Ora ti faccio vedere- e mi avventai su di lei prendendole di nuovo i polsi e facendola indietreggiare. A quel punto cominci� a divincolarsi. Era forte veramente, non so se fosse piu' forte di me, ma sicuramente sapeva muoversi meglio e riusci' a liberarsi un braccio, il destro e ad avvolgermelo intorno al collo cominciando a stringere quel tanto che fui costretto a lasciarle anche l'altro polso.Mia moglie prese ulteriore coraggio e mi prese col suo braccio sinistro il mio polso sinistro, lascindo la presa sul collo. Poi cominci� a torcermi il braccio spingendomi a terra e montando sopra di me che avevo il volto schiacciato per terra.-- Ti prego amore, basta, mi arrendo- piagnucolai -Ti arrendi eh!, fece lei con un tono di voce strano. Strano almeno per quell'occasione.Perch� in realt� conoscevo bene quel timbro di voce. Era una voce roca che Patrizia faceva uscire soltanto nei momenti cruciali quando facevamo l'amore.Non c'erano dubbi, era eccitata. Anch'io ormai avevo un'erezione senza precedenti. Il fatto che mia moglie mi avesse battuto e quella situazione in cui mi trovavo, con lei sopra di me assolutamente padrona della situazione mi avevano fatto avere un'erezione come non avevo mai avuto in vita mia, nascosta per il momento dal fatto che ero sdraiato per terra a faccia in giu'.-----Si, mi arrendo!. Far� tutto quello che vuoi ma lasciami andare- continuai con tono di sottomissione. Patrizia mi lasci� il braccio poi mi volt� e mi venni a trovare proprio di fronte a lei.------- Te l'avevo detto che ero forte-continu� mia moglie fiera di se poi not� il mio cazzo che ormai era uscito abbondantemente furi dal costume. ---------E questo cos'�?- disse guardandomelo- ti sei eccitato porco----Poi prosegui' sempre con voce roca mettendo le sue mani sui miei polsi-----Allora farai quello che io voglio no?---------Si amore. Basta che tu non mi faccia male---------Ma sentilo!Hai paura di me scemo? No, non voglio farti del male, anzi, voglio questo!- e mi tolse il costume lasciando la mia erezione totalmente visibile ai suoi occhi,------Cristo!! Non l'ho mai visto cosi', cosi'......---Si tolse anche lei lo slip e si piant� su di me cominciando a muoversi in maniera frenetica come non aveva mai fatto prima. Mugolava in maniera incoerente mentre io ero in estasi completa. Non avevo mai fatto l'amore in quel modo. I movimenti di mia moglie si fecero prima ancora piu' veloci, si tolse il reggiseno cominciando a pizzicarsi i capezzoli che erano diventati grossi come non mai, poi rallent� di colpo cominciando a sobbalzare ad intermittenza--------Amore, sto venendo- quasi url�, tanto che le dovetti mettere una mano in bocca-che bello! Vieni anche tu insieme a me--- Non me lo feci ripetere due volte. Mi stavo trattenendo gi� da tempo per darle il tempo di godere ed esplosi nella piu' potente eiaculazione della mia vita. Ci ritrovammo tutti e due in silenzio. Io ancora ansimavo, gli occhi che guardavano il soffitto, poi presi le sue mani stringendogliele dolcemente. Mia mogli si tolse da sopra e senza togliere le sue mani intrecciate alle mie, mi baci� dolcemente, poi si sdrai� anche lei sul pavimento ancora nuda, spost� lievemente la testa in modo da potermi guardare dritto negli occhi.----Amore mio, non so cosa mi � preso- mormor�- non mi era mai successa una cosa del genere. Sembravo Linda Blair nell' Esorcista- Aveva un tono di voce quasi di scusa. Io le presi il viso tra le mani-----Guarda che siamo sposati! Tra di noi non ci devono essere remore di nessun tipo. E comunque ci tenevo a dirtelo: sei stata fantastica!-------Anche tu sei stato fantastico Marco.- Ci alzammo tutti e due poi a turno ci facemmo una doccia. Aspettai qualche secondo per darle il tempo di truccarsi lievemente, poi si accese una sigaretta sprofondando su una poltrona e accavallando le gambe. Io cercavo le parole giuste per cominciare il discorso, poi andai ad istinto------Tesoro, lo sai che sei veramente forte. Ho avuto paura che mi spezzassi il braccio- Patrizia si alz� dalla poltrona dirigendosi verso di me. Aspir� una boccata prendendomi il mento tra le dita.-----Se avessi voluto avrei potuto farlo. Mi sa che dovrai stare attento a come ti rivolgi a me adesso. Anzi sai che ti dico? Che se poi va a finire come oggi, credo che mi verr� voglia di picchiarti molto spesso- disse scoppiando a ridere Era solo una battuta. Allora non poteva sapere che era invece l'inizio della nostra nuova vita insieme. FINE PRIMA PARTE