La mia Dea Dal mio ultimo incontro con la bellissima Carlotta, le cose cominciarono a prendere una piega diversa. Il ruolo della Padrona prese il predominio. Nonostante i miei continui gesti d'amore, lei cominci? a trattarmi sempre pi "duramente": spesso e volentieri neanche mi salutava, si faceva adulare per qualche minuto e poi gi in mezzo alle sue gambe! In pi, per via della dieta, non venne pi a cenare con me. Io, sempre pi succube, ero disposto a fare (e a farmi fare) qualsiasi cosa per renderla felice.. Mi chiam? una sera dicendomi di correre a casa sua. Aveva bisogno dei miei servizi.. Apr? la porta indossando solo una felpa! Mi port? immediatamente sotto la scrivania. Accarezzai baciai e masturbai per un'ora circa. Poi mi misi a massaggiarle le immense spalle. Mentre leggeva e studiava, le misi intorno al divino e muscolosissimo collo una collana che le avevo comprato qualche giorno prima. Ne fu felicissima e mi abbracci? contenta della sorpresa. In cambio si fece adulare per un'oretta. Me ne dovetti andare per lasciarla studiare. Ci organizzammo via messenger, l'andai a prendere per le sette di sera fuori dalla sua palestra e l'accompagnai a casa per cambiarsi. Si vest? in maniera sportiva, con dei pantaloni e una felpa nera. Capelli legati in una coda e scarpe da ginnastica: riusciva ad essere terribilmente figa anche cos?. Ci incontrammo con una sua amica. Anche questa davvero bella e con un corpo sicuramente pi muscoloso del mio, anche se di tutt'altro mondo rispetto a quello di Carlotta. La serata si concluse con una lunga serie di "ingenue umiliazioni": fece divertire l'amica mostrandole quanto fossero pi grossi i suoi muscoli rispetto ai miei. Era come paragonare una formica ad una leonessa. Ci rivedemmo nuovamente il giorno dopo. Andammo in un centro commerciale piuttosto conosciuto a far spese. Come sempre fu bellissimo vederla indossare e provare nuovi abiti e completi. Darle giudizi ammirando i suoi muscoli nudi o avvolti da quelle sete.... Adorabile. Tra i vari vestiti, ne trov? uno che la rendeva davvero divina. Un completo bianco, composto da una maglia a maniche lunghe a collo alto, che manteneva scoperto l'addome e sotto, chiudeva in una gonna lunga sino a met? coscia. Quei super muscoli parevano ancora pi immensi. Io, i clienti e le 2 commesse, rimanemmo letteralmente traumatizzati da quella inumana e spettacolare visione. L'esasperazione della sensualit? e della potenza. Pos? solo per me sorridendo. Dovetti sedermi.. Dopo averla riaccompagnata, mi regal? un abbraccio e sal? in casa. Quando ci rivedemmo, 2 giorni dopo, indossava proprio quel vestito bianco. Mi diede la possibilit? di prenotare in un ristorante come si deve. Nel viaggio in auto, i miei occhi continuavano a cadere su quelle cosce perfette, abbronzate levigate e grossissime. Quando entrammo nel ristorante l'attenzione generale cadde su di lei. Bellissima ed enorme ancheggi? i suoi muscolosi fianchi verso il nostro tavolo, sotto lo sguardo sconvolto dei presenti. Mangi? abbondantemente. Parlammo affrontando diversi argomenti, pi che altro si sofferm? a descrivermi alcune sue relazioni e vicende davvero pazzesche. Finita la cena le diedi il mio regalo: un bracciale di cristalli swarovski. Lo apprezz? moltissimo. Consecutivamente, andammo a fare un giro. Finimmo in un punto appartato. Ne approfittai per chiederle se voleva contrarre gli addominali per me. Volevo vederli al massimo! Lei lo fece.Tesi al massimo si dividevano in 8! Piccole vene correvano sopra di essi esaltandone la potenza. Mi ordin? di palparli e baciarli. Ne constatai la durezza e la sensualit?. Ero eccitatissimo. Ci abbracciamo, lei con forza per dimostrarmi la sua infinita e incolmabile superiorit?. Dopo una decina di minuti decidemmo di andare da me. Nel giro di un'ora eravamo a casa mia (ci tirai come un dannato). Le offrii da bere. Entrammo in camera. Mi disse di spogliami. Rimasi in boxer e maglietta. Con una mano mi spinse sul letto. And? in bagno a cambiarsi, torn? con indosso solo gli intimi e delle scarpe col tacco. Per poco non mi venne un infarto. Pos? per me per una mezz'ora circa. Ebbi la fortuna di vedere, quello che ai miei occhi pareva, l'essere umano pi sviluppato muscolarmente della storia. Quei muscoli sembravano diventare sempre pi grossi, vascolarizzati e definiti. Si avvicin? sculettando, si pieg? in avanti afferrandomi per i fianchi. Mi sollev? di peso e mi mise davanti a lei. Mi ordin? di inginocchiarmi e di cominciare ad accarezzare i suoi muscoli partendo dalle caviglie. Cos? feci. Quegli attimi sono indimenticabili. Lei contraeva i suoi muscoli a seconda del punto che toccavo. Accarezzavo, idolatravo e palpavo ogni centimetro del suo corpo. Lei se la rideva di gusto. I suoi muscoli sono indescrivibili, posso solo dire che definirli enormi e tremendamente eccitanti poco. Il suo braccio in flessione era grande quanto la mia testa e pi duro del cemento! Mi diede il permesso di stringere i suoi seni. Uno solo era grande quanto il mio viso e soprattutto, erano durissimi!!! Con tutte le mie forze riuscivo a malapena a spostarli di un millimetro. Cos? cominci? a far ballare il suo petto a pochi centimetri dal mio naso. Mi infil? la testa dentro quei seni e mi sollev? per il sedere infilandomi tra le sue cosce: ero sospeso in aria completamente incastrato tra i suoi muscoli! Mi stringeva, facendomi scricchiolare ogni parte del corpo. Le mie mani continuavano ad accarezzare le sue enormi braccia. Mi diede una sola potentissima stretta abbracciandomi. Non us? la sua vera forza, ma comunque bast? per farmi perdere i sensi per qualche secondo. Mi ritrovai sul letto sdraiato, lei era coricata di fianco a me. Mi sorrise e cominci? a flettere il braccio sinistro davanti ai miei occhi. Baciai quel gigantesco muscolo, lo accarezzai, prima dolcemente poi con forza. Nacque una breve conversazione, ove le comunicai il mio senso di inferiorit? e il mio amore. Lei come risposta sal? sopra di me, e lentamente cominci? a stringermi contro il suo petto. Non riuscivo a respirare, ma lei non se ne preoccup?. Cominci? a muoversi sopra il mio ventre, dandomi dei colpi fortissimi, facendomi soffrire e godere allo stesso tempo. Poi mi avvinghi? con le cosce. Strinse tanto forte da farmi urlare. Mi disse di ribellarmi. I miei pugni sulle cosce la fecero ridere di gusto. Si tolse velocemente le mutande e si sedette sulla mia faccia pretendendo che la leccassi. Per incitarmi contraeva i muscoli del suo culo perfetto o strofinava con l'unghia la mia erezione sotto le mutande. Le mie braccia erano dolorosamente schiacciate dalle sue gambe, ma riuscivo ad accarezzarle con le mani. Usando solo un dito mi fece venire nelle mutande, ma mi costrinse a continuare nel mio compito. Per riuscire a dovette cambiare posizione, dandomi la possibilit? di lavorare anche con le mani. Continu? a dominarmi per un'altra ora finch? mi disse di andare a dormire sul divano, nonostante fossimo a casa mia non potei fare altro che ubbidire. La mattina seguente, la svegliai portandole la collazione a letto. Si arrabbi? dicendomi che la gran parte delle cose che le avevo portato avevano troppe calorie per i suoi gusti. L'accompagnai nuovamente nella sua citt? e andai a lavoro. Qualche sera dopo le volli fare una sorpresa e l'andai a prendere in palestra. Quando entrai lei si stava ancora allenando. Finito l'esercizio mi tir? un'occhiataccia e fece finta di non riconoscermi. Qualche minuto dopo, mentre cambiava attrezzo mi disse a bassa voce di aspettarla fuori. Usc? dopo una mezz'oretta, con indosso dei pantaloncini microscopici e un top ancor pi piccolo. I suoi perfetti muscoli erano spaventosamente definiti e grossi. Mi si avvicin? e mi tir? uno schiaffo. Velocissima mi prese per il collo con la mano destra e mi sollev? da terra. Io spaventato e confuso cercai di svincolarmi e mi appesi al suo avambraccio con entrambe le mani. Mi disse incazzatissima che non mi sarei mai pi dovuto permettere di farle un numero del genere. L'accompagnai spaventato e imbarazzato sino a casa, e me ne andai. Quel fine settimana ci vedemmo, l'accompagnai nuovamente a fare compere. Per tutta la giornata non fece altro che farmi pagare e firmare assegni, pi che umiliarmi non fece. Il peggio si verific? la domenica stessa, quando scopr? di una mia mezza avventura con una mia collega, verificatasi qualche mese prima. Quella sera non ci fu sesso orale, ma solo violenza. Mi massacr? nel vero senso della parola! In quel caso risposi cercando di difendermi e la colpii pi volte, ma era uno scontro completamente impari. I miei pugni non le facevano manco il solletico mentre i miei tentativi di resistere furono spezzati sul nascere. Ogni suo pugno o schiaffo penetrava violentemente dentro la mia carne distruggendo ossa e articolazioni. Se non fossi svenuto probabilmente mi avrebbe ucciso... Me lo sarei meritato. Quando rinvenni mi ritrovai, in un ospedale poco lontano, meglio evitare l'elenco delle rotture, contusioni e strappi muscolari.. Ci risentimmo dopo un paio di settimane. Lei si sentiva in colpa per avermi fatto cos? male, ma(giustamente), non si sent? obbligata a chiedermi scusa. Ci rivedemmo, io portavo ancora il gesso, cos? decise di umiliarmi definitivamente. Ci vedemmo a casa sua, lei ne arrivava dalla palestra e con quegli intimi bianchi, mi pareva gigantesca e ancora pi divina! Non era sola, con lei c'era un suo "amico". Un culturista grosso il doppio di lei. Posarono e si ammirarono a vicenda. Il fatto che io fossi presente allo spettacolo, non sembrava infastidirli minimamente. Rimasi tutta la sera a guardarli mentre si scopavano con una violenza inaudita. Una fusione di muscoli enormi, vene e gemiti. Lui, oltre ad essere scolpitissimo, aveva un cazzo enorme, che sembrava soddisfarla pienamente. Pi che sesso, sembrava una lotta, ove entrambi cercavano di dimostrare al massimo la loro potenza. Lei, incredibilmente, ebbe la meglio: nonostante lui fosse molto pi grosso, la mia Dea era chiaramente pi forte. Lo riusciva a controllare e manipolare usufruendo dei suoi bellissimi e giganteschi muscoli. Fu bello e orribile allo stesso tempo... Cambiarono posizione quasi una decina di volte. Quando lui veniva, facevano una pausa di 5/10 minuti, per poi ripartire. Lui era visibilmente stremato, ma continuava a darci dentro come un toro. Le dava dei colpi che avrebbero ucciso una qualsiasi donna. E impossibile descrivere nel dettaglio quello che vidi e provai. Andarono avanti per ore ed ore. Alla fine lo costrinse a ripulirla. Infine mand? entrambi a casa. Ovviamente, non ci fu nemmeno una parola o una sguardo tra me e il gigante. Quella sera mi resi definitivamente conto che la mia Padrona era superiore a chiunque, a prescindere dall'aspetto, dalla forza fisica e dalle capacit? intellettuali. Il giorno successivo mi chiam? per dirmi che voleva conoscere Luisa, la mia segretaria con la quale ebbi quella stupida e breve tresca. Luisa una donna di 36 anni, intelligente e perspicace, un bel fisico prosperoso. E' chiaramente bisessuale, probabilmente pi attratta dal sesso femminile che da quello maschile. Infatti, quando le dissi che una mia amica la voleva conoscere sembr? molto curiosa e felice. Ci organizzammo per la sera successiva. Dopo essere andato a prenderle andammo a bere un aperitivo in centro. Carlotta indossava un vestito che le avevo comprato, che lasciava ben poco alla fantasia. Mentre Luisa, camicia e gonna. Entrambe si misero dei tacchi altissimi, quindi mi sentii un vero nano per tutta la sera. Luisa rimase scioccata e piacevolmente colpita dalla fisionomia incredibile della Dea. Fu una situazione assurda: entrambe si fecero avance per tutta la serata davanti a me. Dopo un'oretta di discussioni, Carlotta inizi? a far intendere a Luisa che io ero completamente sottomesso, quindi cominci? ad umiliarmi con battute e frecciate continue. Entrambe se la risero di gusto. Dopo aver notato la fede della mia segretaria, Carlotta propose di fare un'uscita in 4. Luisa accett? imbarazzata e dubbiosa. Io servii a ben poco, non dissi quasi nulla, non feci altro che guardare Carlotta estasiato. Quando uscimmo dal locale, tra le 2 ci fu un bacio che mi diede la mazzata finale. 2 Giorni dopo andai da lei a svolgere le mie solite mansioni e poi andammo a mangiare fuori con Luisa e suo marito. Una delle serate pi strane della mia vita. Le 2 donne si conciarono in modo da esporre il pi possibile le diverse grazie. Carlotta jeans attillatissimi, una canotta azzurrina e degli stivali bianchi, Luisa un vestito da sera da sfilata.. Dal momento che ci sedemmo a tavola, la divina Carlotta cominci? a provarci non pi solo con Luisa, ma anche con il marito. Lui era visibilmente arrapatissimo, pi che dai muscoli, dal viso e dalle generose "curve" di Carlotta. Dopo aver mangiato andammo a fare una passeggiata che si concluse a casa mia. Io (se non sbaglio intorno a mezzanotte) dovetti scappare in ufficio a prendere dei documenti e quando tornai, la mia Dea stava violentando entrambi sul mio letto!!!! Si scopava lui, e tra una pausa e l'altra pensava a lei. Il marito svenne tra i nerboruti muscoli della mia amata. Lui, non molto pi grosso di me, non resistette e venne domato e schiacciato dai suoi super muscoli. Cos? rimase con Luisa a baciarsi e ad accarezzarsi per ore. Da quel giorno la mia intera vita cambi?. Oltre a Carlotta fuori dall'ufficio, anche a lavoro una diversa donna superiore mi derideva e umiliava. Io ero (e sono) il capo, ma Luisa sempre stata pi forte e probabilmente pi intelligente di me. Le uscite in quattro divennero settimanali e ogni volta finivano per divenire orge, dove Carlotta, dall'alto della sua superiorit? fisica e mentale dettava leggi e condizioni. Il mio ruolo da quel punto di vista era sempre lo stesso, leccavo e masturbavo il sesso dalla mia padrona, talvolta mi usava come massaggiatore personale, e molto pi spesso come schiavo. Una sera mi ritrovai con le 2 donne della mia vita, e andammo in un locale allucinante. Un luogo adibito per far contenti masochisti e sadici di ogni tipo. Troppo lugubre ed estremo per i miei gusti. Io fui costretto a fare cose terribilmente stupide. Prima su tutte camminare a gattoni!!! Non ero l'unico ovviamente, di "padroni" ce n'erano ben pochi, mentre di schiavi come me pi di 20. Carlotta, seduta ad un tavolo, io per terra a massaggiare i suoi polpacci, Luisa in piedi dietro di Lei, ad accarezzare le sue forti spalle. Per quanto odiassi quel posto, ci andammo un'altra decina di volte. Vidi nascere una relazione tra Carlotta e un tizio, considerato il "Padrone Doc del locale".......!?!?!! Quindi, una volta su due mi ritrovai ad ammirare (spesso assieme a Luisa e ad altri individui), i giochini sessuali tra i due colossi. Smettemmo di frequentare quel posto, quando Carlotta si rese conto di essere sin troppo pi bella, forte ed interessante di tutti quei pazzi messi insieme.In quello stesso periodo cominci? a stufarsi di me. Riuscire a mettersi in contatto con lei divenne impossibile: su messenger o non c'era o non rispondeva e il cellulare mi inizi? a dare sempre -irraggiungibile-. Quello che provo e ho provato qualcosa di indescrivibile e magnifico. Riassumerlo in poche righe stato un gesto estremo, un modo per riavere la Sua attenzione.. Ho visto centinaia di foto e video..ma di ragazze fenomenali come la mia Dea, credo ce ne siano davvero pochissime.. Nel complesso, senza dubbio Unica e Perfetta! (Recentemente si fatta viva, infuriata dopo aver letto la prima parte del racconto... ovviamente mi ha punito ordinandomi di scrivere cose migliori sul suo conto. Presto cercher? di postare proprio le storielle fantastiche che avevo scritto ispirandomi a lei). Con amore alla mia Dea Carlotta.