L'ATTRICE PROTAGONISTA L'ATTO FINALE di davidmuscolo I nomi dei personaggi sono inventati ed ogni somiglianza � puramente casuale Questo racconto e' l'ideale seguito di quelli intitolati e e ve ne consiglio la lettura per comprendere meglio questa storia La villa e' situata nel quartiere residenziale della citta', completamente immersa nel verde. Sembra una casa coloniale, dipinta di bianco all'esterno e con le finestre azzurre. Si erge su tre piani e io e Frank abbiamo dovuto percorrere quasi un chilometro con la macchina, dopo aver oltrepassato il cancello prima di trovarci di fronte a questa splendida dimora. La nostra padrona, la bellissima Elizabeth, la donna dotata di una forza enorme e' evidentemente molto ricca, considerando la sua abitazione. Parcheggio la macchina vicino ad altre vetture. Ce ne sono almeno dieci, sintomo che ci devono essere altre persone all'interno della villa. Sono molto nervoso, ovviamente. Frank lo e' addirittura piu' di me e non riesce a stare fermo. Nel frattempo, la porta della villa si e' aperta, prima che noi ci accingessimo a suonare. Sulla porta, un uomo di circa quarant'anni ci sta aspettando. E' un uomo di media corporatura, con una camicia bianca aperta ed un pantalone nero. Lo riconosco immediatamente. E' l'uomo che accompagnava la signora Elizabeth ieri mattina a fare shopping. Ci sorride e ci fa segno di accomodarci, dopo che ci siamo stretti la mano. Dice di chiamarsi George e ci fa strada lungo un corridoio riccamente arredato. Arrivati ad una porta, ci dice di entrare " La padrona vi sta aspettando" Prima di entrare guardo l'orologio. Avevamo l'appuntamento alle nove di sera e mancano pochi minuti. Siamo perfettamente in orario. La stanza e' bellissima, larga e spaziosa, ma l'elemento pi� bello e' seduto in poltrona, con le gambe lunghissime accavallate in modo sensuale. E' lei naturalmente, la signora Elizabeth. Ci fa cenno di avvicinarci e poi con il suo dito indice rivolto verso terra ci fa un altro cenno. Dobbiamo inginocchiarci. Le obbediamo prontamente, ma ho fatto in tempo a darle un'occhiata. Indossa un abito cortissimo e aderente bianco che le copre appena l'inguine, scollato in modo tale da mettere in mostra il seno perfetto che lei possiede. Il viso e' lievemente truccato, con un bel rossetto che le disegna la sua meravigliosa bocca e tiene i capelli sciolti sopra le spalle, a fare da cornice a due preziose gemme: i suoi occhi verdi. Non mi stancherei mai di guardarla e ogni volta che i miei occhi si posano su di lei mi sento quasi mancare, come se avessi la mia personale variante della , la malattia che hanno alcune persone di fronte alle opere d'arte. Ma che cos'e' la signora Elizabeth se non un'opera d'arte? " George" chiama con voce ferma e l'uomo che ci ha accompagnati entra di corsa. La bellissima donna schiocca le dita e l'uomo prende una sigaretta da sopra il tavolo e la porge alla signora Elizabeth, accendendogliela " Ha altri ordini per me padrona?" " Per il momento no, ma rimani qui" L'uomo a sua volta si inginocchia al cospetto della donna e la signora Elizabeth inizia a fumare, con movimenti lenti e fascinosi. Nelle sue mani, anche una sigaretta diventa una micidiale arma di seduzione. Ho gli occhi bassi, ma riesco ad intravvedere i suoi gesti, anche se ogni tanto non posso fare a meno di guardare proprio di fronte a me, dove si stagliano le piu' belle gambe del mondo che vanno a terminare sapientemente su un meraviglioso paio di sandali bianchi impreziositi da strass con il tacco altissimo. Non sono un feticista dei piedi, ma glie li bacerei per ore e conoscere quanto essi siano letali li rende ai miei occhi ancor piu' belli di quanto lo siano realmente. Ma intanto la signora Elizabeth ci dice di avvicinarci ancor di piu' a lei. Ora ci accarezza, come se io e Frank fossimo i suoi cagnolini. Ma in fondo, non lo siamo davvero? Ha terminato di fumare e la sua voce risuona nella bellissima stanza " Vedo che avete fatto conoscenza con George, mio marito. Molto bene. Ora ascoltatemi bene tutti e due. Immagino che voi vi rendiate conto che da questo momento la vostra vita cambiera' drasticamente. Uccidere maschi e' solo uno dei divertimenti che ho nella mia vita. Un altro divertimento e' quello di farli miei schiavi e voi due lo siete diventati in questo preciso istante. Inutile dirvi che ogni ribellione, ogni disobbedienza, sara' punita con la morte. Io stessa vi uccidero con le mie mani dopo avervi causato ogni tipo di sofferenza e voi sapete benissimo di cosa io sia capace. Ma se voi, come io sono sicura, vi comporterete bene e sarete degni di servirmi e di essere miei sottomessi, la vostra vita potrebbe essere molto piu' piacevole di quanto possiate immaginare. Ora andate. George vi ragguagliera' su tutto il resto" Ci fa cenno di alzarci e George ci accompagna fuori dal salone e ci precede verso un'altra stanza molto piu' piccola. Ci dice di sederci su un divano e lui fa altrettanto su una poltrona. Sono piuttosto frastornato " Dunque, signori miei. Intanto comincio col darvi il benvenuto tra gli schiavi di Padrona Elizabeth. E' un grande onore quello che lei vi sta dando e spero che ne sarete all'altezza" " Gli schiavi di Padrona Elizabeth? Perche' quanti siamo? Chiede Frank incuriosito, precedendomi. Volevo porgli la stessa domanda " Con voi due siamo 28. Ventidue schiavi ordinari e sei amanti, compreso me. A rotazione, Padrona Elizabeth sceglie due o tre amanti ogni qualvolta lei desidera fare l'amore. E' un onore immenso. Ma a voi questo non tocca. Voi due dovrete e potrete continuare a fare il vostro lavoro e dormire nelle vostre case, ma avrete l'obbligo di dedicare parte della vostra giornata a Padrona Elizabeth" Io e Frank ci guardiamo sconcertati. Non era questo cio' che ci immaginavamo ma e' comunque una sensazione straordinaria. Servire una vera padrona, anche se solo a mezzo servizio, e' quanto desideravamo fin da ragazzini " E quale sarebbe il nostro compito?" chiedo a George " Voi cosa sapete fare? La villa e' grande e ha bisogno di cure e gli schiavi ordinari hanno il compito di far funzionare tutto" " Non so. Noi per lavoro facciamo filmini e foto per matrimoni. Io mi occupo del video e il mio amico Frank delle foto. Ma non credo che questa nostra propensione sia di qualche utilita' in questo caso" George sorride " Alla Padrona Elizabeth piace tantissimo essere ripresa e fotografata e voi due lo sapete benissimo, ma in effetti questa vostra propensione non e' utile al buon funzionamento della villa. Facciamo cosi' allora. Visto che, da quello che immagino considerando il vostro lavoro, voi due non avete particolari problemi di orario, trascorrerete tutti i pomeriggi e parte della serata in villa, dalle 15 fino alle 22. Trovero' io la cosa adatta da farvi fare. Sapete cucinare?" " Abbastanza" faccio io ed anche Frank annuisce. Siamo due uomini soli che hanno dovuto per forza di cose imparare a muoversi tra i fornelli, ma non siamo due chef. Lo faccio presente a George " Non vi preoccupate. Non sono cosi' pazzo da farvi cucinare per Padrona Elizabeth. All'inizio osserverete e intanto vi dedicherete ad altre cose. Magari potrete avere l'onore di servirle la cena. Ma adesso vi do alcuni piccoli consigli. Padrona Elizabeth pretende che siate sempre nudi quando circolate per casa. Questo vale per tutti, anche per me. Oggi sono vestito perche' dovevo darvi il benvenuto. Accogliervi nudo sarebbe potuto essere traumatico per voi. Il fatto che io sia il marito non mi da alcuna agevolazione. La seconda cosa importante e' che dovrete rivolgervi a lei sempre chiamandola . Ricordate che qualunque piccola disobbedienza significa morte. Padrona Elizabeth si divertir� uccidendo colui che si e' macchiato dell'errore o della disobbedienza e lo fara' davanti a tutti gli altri. Ma lei e' anche una padrona generosa e se il vostro comportamento sara' inappuntabile, voi non correte rischi. Un'altra delle direttive di Padrona Elizabeth e' quella di non dire niente a nessuno. Per nessun motivo voi dovrete dire a qualcuno quello che farete in questa villa o addirittura dire che venite qui. Per qualunque vostro dubbio io saro' il vostro referente. Ci sono domande?" " Ce ne sono tante. Ad esempio, dove sono gli altri? Hai parlato di 28 schiavi ma non vedo nessuno" " La villa e' enorme e gli schiavi sono a rotazione. Ce ne sono otto in questo momento, solo degli schiavi ordinari e ognuno di loro intento al proprio lavoro. Gli schiavi amanti invece, non vanno a rotazione ma, a parte i loro orari di lavoro, devono essere sempre disponibili per quando lei decide di averli e hanno la residenza fissa nella villa. Soprattutto a quest'ora di sera. E' questo abitualmente il momento in cui lei decide con chi passare la notte. Ma voi non dovete preoccuparvi degli altri. La vostra unica preoccupazione dovra' essere quella di dedicarvi alla vostra e nostra padrona. Solo questo conta" Ci alziamo e George ci fa strada verso l'uscita di questa bellissima villa. Prima di uscire mi volto verso di lui " Allora ci vediamo domani pomeriggio alle 15" " Mi raccomando, siate puntuali. Un solo minuto di ritardo e per voi e' la fine. Meglio che voi siate sempre un po' in anticipo. Un'altra raccomandazione che voglio farvi e' quella di non mancare mai, qualunque cosa accada. Se avete qualche impedimento avvertite sempre qualche giorno prima e aspettate sempre che la Padrona dia il suo consenso. Quindi, prendete sempre i vostri impegni di lavoro la mattina o comunque con qualche giorno di anticipo. E' meglio perdere un'opportunita' di lavoro che la vita" Ci stringiamo la mano, ma prima che George chiuda la porta, Frank lo prende per un braccio " Io un'altra domanda ce l'avrei. E' da quando che la conosco che me lo chiedo. Come fa ad essere cosi' forte? Capisco la sua abilita' nelle arti marziali, ma come spiega la sua forza fisica?" George sorride " Questa e' una curiosita' che non vi posso togliere in quanto me lo chiedo anch'io da dieci anni, da quando l'ho conosciuta. Posso solo dirvi che era cosi' anche allora. Posso dirvi anche che lei si allena intensamente tutte le mattine e tutti i pomeriggi di tutti i giorni, ma credo anch'io che questo non basti a giustificare la sua enorme forza. Ma cosa importa a voi? Tutti noi siamo amanti delle donne forti e dominanti e Padrona Elizabeth rappresenta l'idealizzazione dei nostri sogni, anche considerando la sua strepitosa bellezza. E' il suo segreto, probabilmente i suoi geni sono particolarmente predisposti e i suoi allenamenti fanno il resto, ma la mia e' solo un'ipotesi" Ha perfettamente ragione George. Cosa importa a noi? Ci allontaniamo e saliamo in macchina. La nostra vita di schiavi della Padrona Elizabeth e' appena cominciata. Il telefono squilla improvviso mentre sto facendo la doccia. Perche' questo maledetto aggeggio suona sempre nei momenti meno adatti? Mi metto l'accappatoio e vado a rispondere. Si tratta di Ted, il distributore dei miei snuff movie, colui che si occupa di venderli e che ci da un sacco di soldi per farli. L'ultimo film girato, quello in cui la signora Elizabeth taglia il cazzo di un uomo con un colpo di karate e obbliga un altro a mangiarlo, ha avuto un grandissimo successo e forse Ted vuole parlarmi proprio di questo " Ciao Robert, come ti va?" esordisce " Bene. E a te?" " Tutto ok. Senti Robert, ho urgenza di parlare sia a te che a Frank. Dobbiamo vederci subito" Guardo l'orologio. Sono le tredici. Fra due ore circa dovro' stare nella villa della mia padrona e prendere un appuntamento adesso e' impossibile sia per me che per Frank " Non e' possibile Ted. Oggi non possiamo. Abbiamo del lavoro da svolgere, ma se vuoi domani mattina siamo disponibili" Ha una strana voce Ted. E poi e' strano anche il fatto che in precedenza lui non mi abbia mai cercato e che oggi invece vuole parlare con noi. Rimane stranamente in silenzio e poi lo sento sospirare " D'accordo Robert. Ci vediamo domani mattina alle 11 in punto al capannone dove avete girato gli ultimi film. Mi raccomando che sia presente anche Frank" " Al capannone? Ma non e' pericoloso?" " Ma no, chi vuoi che ci scopra li'. Anzi, e' il posto ideale per parlare tranquillamente senza orecchie indiscrete " Ok Ted. Domani alle 11. Ma c'e' qualcosa che non va? Per quale motivo vuoi parlare con noi?" " Perche' per cio' che devo dirvi e' meglio vederci di persona. Il telefono o il computer possono essere sotto controllo, ma stai tranquillo, non e' niente di grave" Mi tranquillizzo un po', ma il timore di essere scoperti dalla polizia e' sempre presente in me. Siamo stati molto attenti a non lasciare tracce, ma il capannone e' il luogo dove abbiamo fatto uccidere a Padrona Elizabeth piu' di dieci uomini e quel luogo e' pieno di tracce ematiche e di altre prove. Se la polizia scopre il capannone, per noi � finita. Non credo invece che la scomparsa di quegli uomini abbia dato inizio a qualche indagine, considerando che si tratta quasi esclusivamente di barboni e senza tetto, ma se anche un solo filmino va nelle mani sbagliate, allora si che siamo nei guai. Ma intanto devo pensare a vestirmi, fra meno di due ore saro' alla presenza della mia padrona e naturalmente, come ogni giorno, la mia emozione comincia a farsi insostenibile. Io e Frank siamo puntualissimi. E' ormai una settimana che siamo gli schiavi di Padrona Elizabeth e la nostra felicita' e' alle stelle. Io ho avuto persino l'onore di servirla personalmente durante la cena. E' un piacere unico obbedire ad una dea simile, essere consapevole della mia inferiorita' nei suoi confronti e cercare di fare il massimo affinche' lei sia soddisfatta di me. Mi sto rendendo conto che niente altro conta nella mia vita e che attendo spasmodicamente il momento in cui faro' il mio ingresso nella villa. Non sempre ho il piacere di vederla e di deliziarmi gli occhi con la sua presenza, ma sapere che ogni cosa io faccia e' appositamente per lei, mi gratifica enormemente. Arrivati nella villa, ci dirigiamo in una stanza dove ci spogliamo completamente e quindi ci mettiamo a disposizione della nostra padrona. Non e' stato facile abituarsi a girare nudi, ma dopo qualche giorno mi sono assuefatto anche a questo. A tutto si fa l'abitudine tranne che alla bellezza della nostra padrona. In questo momento sta allenandosi e il nostro lavoro e' quello di pulire la villa. Ma mentre siamo intenti nel nostro dovere, George mi viene a chiamare " Tutti in palestra. Padrona Elizabeth vuole allenarsi con voi" Non e' la prima volta che lo fa. Non e' un vero e proprio allenamento. La sua superiorita' nei nostri confronti e' cosi' schiacciante che non potremmo esserle di nessuna utilita'. Ma credo che ogni tanto lei voglia dare spettacolo, dimostrando a tutti i suoi schiavi la sua grandissima abilita' in ogni arte marziale conosciuta e la sua enorme forza, di gran lunga superiore a quella di ciascuno di noi. Ma naturalmente, neanche tutti insieme riusciamo minimamente ad impensierirla. Il suo potere nei nostri confronti e' pero' cosi' grande che anche senza la sua forza e la sua bravura, riuscirebbe ugualmente a farsi obbedire da ognuno di noi. Non conosco ancora bene gli altri schiavi, non ho avuto modo di parlare con loro riguardo i loro gusti e non so se anche loro sono uomini amanti delle donne come lei, donne forti e dominanti o sono stati sottomessi contro la loro volonta', impossibilitati a resistere ad una donna dal carisma eccezionale come Padrona Elizabeth, ma so che tutti noi pendiamo dalle sue labbra e che faremmo qualunque cosa per soddisfarla e per ricevere una sola carezza da lei come ricompensa. Ci rechiamo dunque in palestra. I suoi allenamenti sono sensazionali. Riesce a fare cose eccezionali con una facilita' disarmante. Siamo in otto, come al solito e siamo tutti schiavi ordinari. Ma anche gli amanti, gli schiavi cioe' che hanno la fortuna pazzesca di godere delle sue grazie, sono venuti ad ammirarla. Non so se si tratti di un ordine partito dalla nostra padrona o dal semplice desiderio di vederla all'opera. Come ci aveva detto George, la loro presenza e' quasi fissa in questa grande dimora ed io venderei l'anima al diavolo per poter entrare in quel ristretto novero. Ovviamente siamo tutti eccitati al massimo nel vederla, vestita con un body verde che si abbina splendidamente ai suoi occhi, aderentissimo e che mette in risalto le sue forme perfette e la nostra completa nudita' non ci permette di mascherare quello che proviamo per lei. Siamo tutti eccitati. Padrona Elizabeth ci guarda, sorridendo soddisfatta nel vedere la nostra reazione di fronte a lei e poi ci ordina di sparpagliarci e di attaccarla contemporaneamente e tutti noi obbediamo, anche se personalmente sento un brivido di paura. La sua velocita' e' impressionante. Le bastano otto secondi, un secondo per colpire ognuno di noi e siamo tutti per terra doloranti. Si e' mossa alla velocita' della luce, senza darci il tempo di abbozzare una pur minima difesa. Se avesse voluto avrebbe potuto ucciderci tutti insieme, ma si e' limitata a colpirci con la forza necessaria per spedirci ko. A me e' arrivato un calcio allo stomaco, non so neanche io da dove partito, che mi ha fatto rantolare per diversi secondi, ma vedo che alcuni degli altri sette schiavi stanno in condizioni peggiori delle mie. Posso considerarmi fortunato. Ci rialziamo tutti quanti, indolenziti ma integri. Evidentemente la nostra padrona tiene all'integrita' fisica dei suoi devoti schiavi e non vuole picchiarci in modo particolarmente violento, col rischio di poterci recare dei danni permanenti o di ucciderci e di questo le sono infinitamente grato. Ma non e' finita, purtroppo per noi. La bellissima dea solleva con la sua solita facilita' uno degli schiavi. Le ho visto fare una cosa del genere innumerevoli volte nei miei film e le consideravo tra le scene piu' eccitanti, ma stavolta ci siamo anche io e Frank e la paura ovviamente e' enorme tra tutti noi. Padrona Elizabeth avanza di qualche metro e poi indirizza con forza lo schiavo che teneva sopra di lei addosso a noi. L'impatto e' violento e crollo di nuovo a terra insieme ad altri tre dei miei compagni di sventura. Poi ripete la stessa cosa. Ne solleva uno e lo getta contro gli altri tre, come se fossimo birilli. Malgrado il dolore, siamo tutti naturalmente eccitatissimi ma non possiamo eiaculare fino a che lei non ci da il permesso. Ci fa mettere in fila addosso al muro e poi sorride " Adesso vi ordino di venirvene senza toccarvi. Subito" Non mi faccio pregare e vengo insieme a tutti gli altri schiavi, ordinari e amanti. Questa donna straordinaria ha fatto venire contemporaneamente 14 uomini adulti solo con la sua volonta'. Il solo pensiero della fantastica prova di forza alla quale abbiamo appena assistito e la sua incomparabile bellezza non ha fatto resistere nessuno di noi. E' la sua ricompensa nei nostri confronti e mi accorgo di amarla ogni momento di piu'. Si avvicina quindi ai sei amanti, passandoli in rassegna. Ne sceglie due che si inginocchiano ringraziandola di quell'onore e poi al suo comando si alzano e la seguono. Sono geloso e invidioso. Il resto del pomeriggio trascorre come al solito, tra le varie faccende che ci sono da fare nella villa, mentre lei sta nella sua camera con quei due fortunati. Pare che anche qualche schiavo ordinario possa ammirarla mentre lei fa l'amore con i suoi amanti, ma finora questo non mi e' mai capitato. Forse e' ancora troppo presto. Dopo che lei ha fatto l'amore con quei due, arriva un altro dei momenti piu' attesi, quello in cui lei dedichera' cinque minuti della sua vita a ciascuno di noi. E' il mio turno ed entro come al solito emozionato. La sua vista lascia naturalmente senza fiato. I suoi abiti sono come sempre provocanti e lasciano poco spazio all'immaginazione. Dio, quant'� bella. Mi inginocchio ai suoi piedi " Allora Robert, come ti trovi in questa nuova veste?" " Meravigliosamente, Padrona Elizabeth. E' un onore poter essere uno dei suoi schiavi. Lei ha fatto di me un uomo felice" " Lo so, lo so. Ma voglio anche che tu non trascuri il prossimo film che voglio fare. Da domani tu e Frank vi metterete alla ricerca di altri uomini. Comincio ad avere voglia di uccidere altri maschi e non vorrei dovermi togliere questa voglia con te" " Oh no Padrona Elizabeth" rispondo in apprensione "Da domani ci metteremo alla ricerca del materiale. Domani mattina avremo anche un appuntamento con Ted, il nostro produttore" " E cosa vuole?" " Non lo so. Ci ha dato un appuntamento per le 11 al capannone. Credo che voglia parlarci del nuovo film" " L'ha mai fatto prima?" " Veramente no Padrona Elizabeth" " Non e' strano questo appuntamento allora?" " Un po'. Ma non vedo quali altri problemi ci possano essere" " Bene Robert. Mi ragguaglierai su questo discorso con Ted. Ora vai, con te ho terminato" Mi alzo ed esco dalla stanza, ma faccio in tempo a dare un'altra occhiata a quella meravigliosa creatura e scorgo qualche dubbio sul suo bellissimo volto. Anche lei ha percepito qualche stranezza in questo appuntamento, ma domani sapremo. La macchina di Ted e' fuori dal capannone. Parcheggio la mia accanto alla sua e scendo dall'auto insieme a Frank. Ted ci sta aspettando all'interno. E' un uomo piu' o meno della mia eta', sui trentacinque anni, piuttosto corpulento. Ci stringiamo la mano, ma lo vedo piuttosto nervoso " Cosa c'e' Ted? Non sei del solito umore. E' accaduto qualcosa? La polizia e' sulle nostre tracce? Non farmi stare in pena, dimmi quello che e' accaduto" " La polizia non c'entra Robert, ma vedi, c'e' in effetti qualcosa. Non e' colpa mia, sono stato costretto" Sta balbettando. Non riesco a comprendere bene, ma la sua faccia e' preoccupata oltre ogni limite " Da chi sei stato costretto? Insomma Ted, vuoi dirmi che diavolo e' successo?" " Te lo diciamo noi cosa e' successo" La voce non e' di Ted, ma di uno dei cinque uomini che sono appena entrati nel capannone con le armi spianate " Chi siete voi?" chiedo impaurito. La situazione non era quella che ci aspettavamo e la paura si sta facendo strada in me. Anche Frank e' sbiancato in volto " Siamo i vostri nuovi soci" risponde l'uomo che ha parlato prima "Abbiamo saputo del vostro commercio e vogliamo entrarci anche noi. Ma forse e' meglio che io mi presenti. Mi chiamo Tony Capone. Scommetto che avete sentito parlare di me" E chi non ha sentito parlare di Tony Capone, il figlio del boss mafioso che tiene in scacco la citta'. Oh mio Dio, siamo nel mirino della mafia " Cosa volete da noi" chiedo con un filo di voce " Te l'ho detto, vogliamo entrare in quest'affare anche noi. Allargheremo il giro e guadagneremo tutti un sacco di soldi. Ma io voglio conoscere la donna che fa questi film e voi mi direte come si chiama" Un brivido mi percorre la schiena. Vuole che facciamo il nome della nostra padrona. E' la fine, la nostra fine. Se facciamo il nome, Padrona Elizabeth ci uccidera', sempre che non lo facciano prima questi mafiosi, se non lo facciamo ci uccideranno ugualmente. Siamo tra due fuochi. Ma io non posso tradire la mia padrona. Essere ucciso da questi uomini mi fa meno paura che finire tra le mani della signora Elizabeth. Mi faccio coraggio " Non possiamo dirvi quel nome" " Davvero? E perche' mai?" " Perche' lei ci ha ordinato di non farlo" " Me ne frego di cio' che lei vi ha ordinato. Adesso ci sono io a dare gli ordini, Fuori il nome" " Non ve lo diro' mai" rispondo a Tony Capone con tutto il coraggio e l'incoscienza di cui sono capace. Ma d'altronde non credo di avere altre possibilita' " Davvero un tipo coraggioso" replica il mafioso ironizzando " Vediamo se anche il tuo amico ha il fegato che hai tu" Altro che coraggio. Me la sto facendo sotto dalla paura ma sto valutando anche il comportamento da tenere. Ma intanto la pistola del mafioso e' sotto il mento del mio amico " Se parliamo lei ci uccide. Avete visto i filmini? Avete visto di cosa e' capace? Per favore, cercate di capirci. Non possiamo tradirla" balbetta il mio amico " Vedo che tremate veramente di questa donna. Ma sappiate che io non sono meno crudele di lei. Voglio quel nome e voi me lo direte, con le buone o con le cattive. Ho in mente grandi cose e grandi guadagni con lei. Se voi siete ragionevoli ci saranno tanti soldi anche per voi" " A noi non interessano i soldi. Se vuoi posso darti il mio compenso, ma il suo nome non posso dirtelo" " Ma davvero? Ora vedrete se non potete dirmi quel nome" replica il mafioso facendo piroettare la sua pistola sulla faccia di Frank. Il mio amico cade a terra con la faccia piena di sangue. Ora sposta il suo interesse verso di me " Il nome. Voglio sapere come si chiama e come posso trovare quella donna" Ho paura ma non fiato e il mafioso ripete con me quello che ha fatto con Frank. Il colpo e' tremendamente violento. Cado in terra e sento il dolce sapore del mio sangue che esce dalla mia bocca rotta. Frank mi guarda tremando. So che sta per cedere " Stai zitto Frank. Pensa a quello che lei potrebbe farci appena si rendera' conto che l'abbiamo tradita. Per l'amor del cielo non fare quel nome" Tony Capone ride sadicamente. Ha capito che il mio amico e' quello piu' debole tra di noi e punta la pistola verso di me " Tu non mi servi piu'. Ora ti ammazzo come un cane e poi voglio vedere se lui parlera'. Scommetto che cantera' come un usignolo" E' finita. Chiudo gli occhi per non vedere. So che sto per morire ma almeno non soffriro' piu' di tanto. Sarebbe stato molto peggio se lei, Padrona Elizabeth, avesse scoperto il mio tradimento. La sua vendetta sarebbe stata ben piu' dolorosa per me. Ma proprio quando credo che tutto sia finito, una voce squillante risuona nel capannone. Conosco bene quella voce. Mio Dio e' lei " Non c'e' bisogno che te la riprendi con quei due. Eccomi, sono qui'" Padrona Elizabeth ha fatto il suo ingresso nel capannone, bella come al solito, con indosso un jeans aderentissimo ed un top che lascia scoperta la sua pancia e i suoi addominali scolpiti. Avanza verso i cinque mafiosi " Ferma, non ti avvicinare. Ho visto i tuoi film e so quanto tu sia forte. Mantieniti a distanza. Al primo movimento che farai io e i miei uomini ti impallineremo come un leprotto" " D'accordo, mi fermo qui'. Ma adesso parliamo d'affari. Cosa vuoi veramente da me?" Tony Capone prende fiato. E' tranquillo e sicuro di se stesso. I suoi quattro scagnozzi hanno le loro armi puntate verso la nostra padrona e lei si trova ad oltre dieci metri di distanza da loro " Sei veramente bella. Peccato che nei film non si possa vedere il tuo viso. Anche il tuo corpo e' eccezionale. Credevo che in quelle pellicole il tuo corpo fosse ritoccato e invece...." " Non sono qui per ascoltare i tuoi complimenti. Volevi parlare con me per altre faccende, suppongo" " Certo! Voglio che tu lavori per me. Questi filmetti non mi interessano o comunque potrebbero essere solo una minima parte degli introiti. E' un peccato sprecare un talento come il tuo in questi affari da quattro soldi" " E cosa vorresti fare? Come vorresti impiegare il mio talento nell'ammazzare uomini con le mie mani?" " Organizzero' dei combattimenti e tu lotterai. Il vero affare sta nelle scommesse. Bella come sei, tutti vorranno vederti e scommettere. Pioveranno dollari su di me e tu avrai la tua parte. Tu vincerai o perderai a seconda delle scommesse in palio. Tu sei forte, ma anche tu non puoi far nulla contro una pallottola di piombo ed i miei uomini ti terranno sempre sotto la minaccia delle loro armi" " Mi sembra una buona proposta. E il mio regista col suo amico?" " Loro non ci servono e li ammazzero'. Hanno visto e sentito troppo. Non c'e' bisogno di tutta la loro professionalita' per girare un film del genere. Incarichero' uno dei miei uomini di farlo ed oltre ai soldi delle scommesse, potremo dividerci altri dollari con la vendita dei filmini" " Vedi, la tua offerta e' generosa, ma ci sono alcuni piccoli impedimenti. Tanto per cominciare io non perdo mai e non lo faro certo per accontentarti. A me non interessa combattere, a me piace uccidere e la lotta e' subordinata al raggiungimento di questo scopo. La differenza e' molto evidente. Come seconda cosa io non prendo ordini da nessuno, semmai sono io a dare ordini che devono essere eseguiti alla lettera. La terza cosa e' ancora piu' grave. Quei due uomini mi appartengono. Sono miei schiavi e quando una cosa e' mia nessuno deve azzardarsi a toccarla e quelli che lo fanno li ammazzo con le mie mani, proprio come adesso faro' con tutti voi" Il silenzio scende per un attimo nel capannone. I quattro scagnozzi aspettano l'ordine del loro capo che rimane invece titubante. Padrona Elizabeth invece guarda tutti con un sorriso famelico di chi sta per addentare la propria preda. E' sola, disarmata, contro cinque uomini con le pistole in pugno ma e' sicura di quello che sta facendo. Io e Frank ci guardiamo con la speranza, anzi con la certezza che lei ora dimostrera' di cosa e' capace. E' venuta fino qui' per salvarci. E' meraviglioso. Probabilmente il fatto che io l'avessi messa al corrente di questo incontro l'ha messa in allarme e ha deciso di seguirci. La tensione intanto, ha raggiunto il limite all'interno del capannone. Immagino che il mafioso sia molto indeciso sul da farsi. Padrona Elizabeth rappresenta per lui una quantita' di denaro alla quale non vorrebbe rinunciare, ma nello stesso tempo sa che quella donna sta per scattare. Prende la sua inevitabile decisione " Al diavolo le scommesse. Ammazzate quella puttana" I quattro scagnozzi e Tony Capone stesso alzano le loro armi verso la nostra padrona che pero' sembra essere piu' veloce della luce. Si libra in volo e con le sue potenti gambe va a colpire due degli scagnozzi di Capone che cadono immediatamente a terra come se fossero stati fulminati e quando lei ricade in terra, gli altri due sono proprio alla portata dei suoi pugni d'acciaio che si abbattono su di loro come macigni. Il risultato e' sconvolgente. Sono trascorsi solo un paio di secondi e i quattro sono a terra, colpiti con precisione chirurgica al volto, senza aver avuto il tempo di prendere la mira e sparare. Non so se siano morti o solo svenuti, ma non si muovono. La violenza con la quale Padrona Elizabeth li ha colpiti e' stata di eccezionale portata e riesco a vedere i loro volti che sembrano usciti da un pestaggio di portata immane e che invece sono stati semplicemente colpiti una sola volta. Capone invece spara, colpendo per fortuna solo l'aria, grazie all'agilita' e ai riflessi della signora Elizabeth che aveva capito in anticipo dove doversi gettare per evitare i proiettili. Con una velocita' incredibile, lei si ritrova a fianco del mafioso e a quel punto per lei e' un gioco da ragazzi. Con un calcio da terra fa volare l'arma dalle mani di Capone e poi si alza, mettendosi di fronte a lui " Che cosa vuoi fare? Tu non puoi uccidermi, io sono potente, sono il boss della citta'" Le parole del mafioso sono apparentemente dure ma sta balbettando. Forse ancora non riesce a credere a quello che ha appena visto, ma ha voluto sfidare la donna piu' forte del mondo ed ora sa di aver perso. Padrona Elizabeth sorride " Tu non sei nessuno. Sei solo un idiota che ha fatto il passo piu' lungo della propria gamba. Dovevi limitarti a fare i tuoi soliti affari invece di coinvolgermi. Avevi visto i miei film, sapevi di cosa io fossi capace ed invece non hai avuto la necessaria intelligenza di capire che non dovevi metterti contro di me e toccare cose che mi appartengono" " No aspetta. Ho decine di altri uomini che mi vendicheranno. Se tu mi ucciderai ti verranno a cercare" " Oh, tanto meglio. Non vedo l'ora di togliere dalla faccia della terra altra feccia come te. Pensi davvero che i tuoi uomini possano spaventarmi? Che possano fare qualcosa contro di me? Allora sei proprio un coglione. Non hai capito che nessuno puo' mettersi contro di me? Anzi, saro' io stessa ad andarli a cercare e li ammazzero' tutti con le mie mani. Faro' un favore alla citta' ed io mi divertiro' come una matta nel massacrarli. La banda di Tony Capone sara' solo un ricordo fra un po'. Padrona Elizabeth smette di sorridere ed il suo volto si fa improvvisamente duro. Il gangster cerca di indietreggiare ma lei lo afferra con una mano per i testicoli e con l'altra sul collo e lo solleva fin sopra la testa e quindi lo getta in aria. L'uomo fa una decina di metri in volo, fino ad arrivare quasi all'altezza del soffitto del capannone e poi ricade tra le forti braccia della donna che lo afferra al volo. Pazzesco! Lascia poi la presa sul collo e l'uomo cade a terra. Si avvicina di nuovo a lui e afferra la sua gamba destra " Ora ti spezzo le gambe per impedirti di scappare. Voglio che tu ti goda lo spettacolo" Appena terminata la frase, le basta un gesto con le sue mani e la gamba dell'uomo si gira come quella di un fantoccio, mentre le urla di dolore dell'uomo si disperdono all'interno del capannone. La donna ripete poi la stessa operazione con l'altra gamba, ridendo con sadico piacere ed incurante delle grida di piet� del gangster che inutilmente e goffamente cerca di sfuggirle. La sua forza � tale che sembra non impegnarsi nemmeno. Noi nel frattempo ci siamo inginocchiati al cospetto della nostra padrona che ora viene vicino a noi. Ci fa cenno di alzarci " State bene ragazzi? Ho apprezzato molto la vostra lealta' nei miei confronti e sarete ricompensati per questo. Ora spogliatevi completamente" Ci stava accarezzando mentre si preoccupava delle nostre condizioni e la nostra erezione e' diventata enorme, come sempre quando ci troviamo di fronte a lei e quando assistiamo alle sue imprese e, dopo esserci spogliati, la nostra erezione diventa ben visibile anche ai suoi occhi. Sorride maliziosamente e poi ci ordina di venire. Le obbediamo come automi. Potrebbe farci venire chissa' quante volte, potrebbe farci fare qualsiasi cosa. Di fronte a lei io mi sento privato della mia volonta', senza alcun altro desiderio se non quello di compiacerla. Lei e' una dea, la mia bellissima e crudele dea e io sono fiero di essere considerato una cosa che le appartiene. Ma ora torna dal mafioso che ha naturalmente perso la sua baldanza e sta piangendo lacrime disperate " Sai cosa succede a chi si mette sulla mia strada o a chi mi tradisce?" Senza attendere risposta, si volta improvvisamente verso Ted, rimasto fino a quel momento in disparte. L'uomo capisce le intenzioni della donna. Arretra, inciampa, cade e si rialza " No signora, io non volevo tradirla. La prego, abbia pieta'. Sono stato costretto a fare il nome di Robert e Frank, sono stato minacciato. Pieta'!" Padrona Elizabeth non lo ascolta nemmeno. Ted cerca di ripararsi il volto con le mani, ma e' inutile. Ted viene colpito con un micidiale pugno allo stomaco che lo fa vomitare e rimanere senza fiato per diversi secondi. Padrona Elizabeth non ha fretta e assiste calma alla scena, godendo del dolore che ha appena provocato all'uomo. Spero per Ted che lei lo uccida presto, senza farlo soffrire, ma non credo che queste siano le intenzioni della mia padrona. Il volto di Ted � stravolto dal terrore, terrore che aumenta quando lei avvicina la sua mano d'acciaio al suo collo per afferrarlo e per sollevarlo di parecchi centimetri. Sembra che Ted sia senza peso per la facilit� con la quale Padrona Elizabeth lo sta sollevando, camminando con naturalezza e sensualit� verso la gabbia. Si tratta di una gabbia di metallo che io e Frank abbiamo installato e che delimita la zona dove lei uccide le sue vittime, impedendo loro di scappare. Con la mano libera sferra un pugno che apre un foro nella gabbia, come se invece di metallo si trattasse di cartone e quindi ci infila la testa di Ted. Il metallo stringe la gola del poveretto e la signora Elizabeth afferra uno degli spuntoni che si sono creati grazie al suo poderoso pugno e lo infila sadicamente nel collo di Ted. Il sangue scende a flotte dalla sua ferita senza ucciderlo subito. Povero Ted. Morira' dissanguato fra pochi minuti " Non dovevi tradirmi ne' tradire coloro che mi appartengono. Quelli che lo fanno muoiono" La bellissima e sadica dea ha compiuto la prima parte della sua vendetta ed ora va di nuovo verso il mafioso " Non uccidermi, ti prego" farfuglia l'uomo "Se tu non mi uccidi io ti ricompensero'. Dimmi tu la cifra, ti daro' tutti i soldi che vuoi" " I soldi? Non mi interessano. Sono gi� molto ricca. Quello che voglio e' ucciderti con le mie mani. Te l'avevo promesso e io mantengo sempre le promesse. Ma ora guarda cosa ti succedera'. Guarda i tuoi uomini. Ne ho uccisi tre al primo colpo ma ne ho volutamente lasciato in vita uno. E sai perche'? Perche voglio che tu capisca che morte ti ho riservato" Va verso uno dei quattro scagnozzi, uno di quelli colpiti con un calcio e lo afferra per la mascella, alzandolo. L'uomo e' effettivamente ancora vivo e si ridesta quando la nostra padrona lo solleva. Non sa neanche lui cosa sta accadendo, prova a liberarsi, ma la stretta di Padrona Elizabeth e' micidiale. Le sue dita si racchiudono sempre di piu' sulla faccia dell'uomo che strabuzza gli occhi. La sua faccia si stravolge completamente. Le dita d'acciaio della nostra sadica padrona spezzano la mascella e schizzi si sangue, muco, ossa e denti escono da quello che una volta era una viso. L'uomo e' gia' morto, ma Padrona Elizabeth prosegue. Orrore e piacere, ecco quello che provo. Vomito e eiaculo allo stesso momento, proprio come sta facendo Frank. Poi chiudo gli occhi. Non ce la faccio a vedere altro. Li riapro quando sento la voce della nostra padrona " Ora tocca a te. Preparati a morire con atroci sofferenze" Tony Capone non puo' scappare. Le sue gambe sono spezzate e indietreggia pateticamente aiutandosi con le mani. La donna lo fa rialzare. Un suo pugno lo colpisce alle costole spezzandogliele. Nulla puo' fermare questa donna e la sua furia distruttiva, il suo bisogno assoluto di violenza. La sua mano ora cinge le mascelle del mafioso i cui pianti si sono interrotti. Ha visto la fine che Padrona Elizabeth ha riservato per lui e la sua faccia e' dilaniata dall'angoscia e dal terrore, terrore che aumenta man mano che la donna aumenta la sua morsa su di lui. Come il suo scagnozzo, anche Tony Capone da l'addio alla vita in quel modo atroce, con la potente mano di Padrona Elizabeth che sbriciola la sua faccia e tutto cio' che e' contenuta in essa. Ha fatto un grave errore a mettersi contro questa dea e questa e' la fine che si merita. Poi tutto tace. Anche Ted e' morto nel frattempo. Lei si avvicina verso di noi. Le sue mani sono lorde del sangue degli uomini che ha ucciso e strappa un abito di uno degli uomini morti per pulirsele " Vi avevo detto che ho apprezzato molto la vostra lealta' e voglio ricompensarvi per questo. Uccidere questi uomini mi ha fatto venire voglia di scopare e voi siete promossi da questo momento al rango di schiavi amanti" Non riesco a credere a quelle parole, sono ebbro di felicita', ma ho soltanto pochi secondi per assaporare questa sensazione perche' poi mi si annebbia completamente la mente e vengo travolto da una magica sensazione. Lei mi sta baciando. Finalmente assaporo la sua bocca deliziosa. Fa altrettanto con il mio amico e tutti e due ci dedichiamo a lei. Si spoglia con movenze lente e sensuali e possiamo finalmente toccarla, baciarle i suoi seni e poi a turno baciarle la sua vagina e succhiare il suo clitoride, naturalmente dopo che lei ce lo ha ordinato. Infine, ci prende entrambi, contemporaneamente, poi uno alla volta, poi ancora insieme, in un turbinio di passione e di voglia che sembra non dover terminare mai. Il tempo sembra essersi fermato e mi sembra di vivere in un'atmosfera irreale, fatta di magia e di erotismo allo stato puro. Perdo il conto di quante volte riesco a venirmene. Ogni eiaculazione e' piu' potente della precedente e mi fa vivere sensazioni indescrivibili, sensazioni che nessun uomo puo' provare facendo sesso con una donna. Ma fare l'amore con la propria padrona, con quella donna che ci tiene in mano, che ci ha soggiogato con la sua forza, con la sua bellezza e con la sua sensualit� , sapere che viviamo solo perche' lei vuole che noi continuiamo a farlo, da' all'atto sessuale una magia unica. Alla fine non esce piu' neanche liquido seminale ma sangue, tanto siamo riusciti a godere. Ma anche lei, la nostra padrona, sembra soddisfatta. Ha avuto parecchi orgasmi, potentissimi, come non credevo che una donna potesse avere ed ora siamo sdraiati ai suoi fianchi, con le nostre teste sui suoi seni duri piu' del marmo. Ogni tanto ci bacia, come una donna normale puo' fare con i suoi amanti, mandandoci in estasi. Ma lei non e' una donna normale. Intorno a noi, sei uomini morti sotto i colpi di questa spietata dea assetata di sangue stanno a testimoniarlo. Tre di loro con un solo colpo, uno con uno spuntone di metallo infilzato nella sua carotide e gli altri due con la testa che e' quasi scoppiata sotto la sua potente morsa che ha reso i loro volti irriconoscibili e senza piu' alcuna sembianza umana. Si alza e si riveste lentamente, con la sua solita grazia che contrasta in modo assoluto con la potenza illimitata che sprigiona e poi torna da noi " Conoscete qualcun altro in grado di smerciare i nostri filmini?" " No, Padrona Elizabeth. Non conosciamo nessuno che possa sostituire Ted" " Mi e' dispiaciuto averlo dovuto uccidere, ma era necessario. Ha tradito voi e di conseguenza me. E nessuno puo' permettersi di farlo e continuare a vivere" " Certamente, Padrona Elizabeth" Conoscevo Ted e sono molto dispiaciuto anch'io per la sua morte, ma non oso dirle che forse avrebbe anche potuto lasciarlo vivere. La sua volonta' non si deve discutere. Ci sorride e ci bacia di nuovo " Non c'e' problema. Continueremo a fare altri snuff movie e, in attesa che voi troviate qualcuno che sostituisca Ted, li faremo vedere a tutti i miei schiavi. E' un pubblico attento che sa riconoscere il vero talento. Pertanto, per la prossima settimana voglio cinque uomini da uccidere e guai a voi se tutto non sara' pronto per il giorno previsto" Chiniamo la testa. Per la prossima settimana la nostra padrona avra' il suo divertimento. Un altro tributo di sangue che il genere maschile dovra' pagare a questa dea, un altro spettacolo alla quale potro' assistere. Me ne vergogno, mi sento anch'io sporco di sangue innocente, anche se questa volta si trattava di gangster, ma so che non riusciro' mai a rinunciare a tutto questo. Da domani mattina riparte la nostra ricerca. La nostra bellissima dea vuole ancora vittime sacrificali. E sono sicuro che ne vorra' sempre di piu'. Per il suo e per il nostro piacere. Lei va via, dicendoci che ci aspetta alla solita ora nella villa e pertanto dobbiamo sbrigarci. Siamo stanchi per il troppo sesso e per le forti emozioni e non riusciamo quasi a reggerci in piedi e non faremo mai in tempo a pulire il capannone. Dobbiamo lasciarlo cosi' e solo stasera, dopo essere usciti dalla villa della nostra padrona, potremo dedicarci alla pulizia e al sotterramento dei corpi. Ma adesso sono troppo felice per pensare alla stanchezza e tutti i miei pensieri sono incentrati sul fatto che sono entrato nelle grazie di Padrona Elizabeth e che sono diventato uno dei suoi schiavi amanti. Ora si che posso dire di avere avuto veramente tutto nella mia vita. Adesso lo posso dire. Per critiche e suggerimenti, inviate una mail a davidmuscolo@tiscali.it