IPNOSI Terza puntata di Davidmuscolo I nomi dei personaggi sono fittizi. Qualunque somiglianza o omonimia e' puramente casuale Rebecca Goldring guidava la sua auto con difficolta'. Maledetti tacchi alti. Non era abituata a portare una macchina con quei trampoli, ma non aveva saputo resistere alla visione di quegli stivali in vetrina. Cosi' come non aveva saputo resistere a tante altre cose. Abiti decisamente corti, pantaloni aderenti, camicie e maglie aderenti e scollate, aveva comprato un po' di tutto, come se fosse presa da un raptus incontrollabile, dando fondo alla sua carta di credito. Aveva sempre creduto che quel tipo di abbigliamento non fosse adatto per lei. Lei si era sempre vista con un look piu' classico e forse un po' datato, ma aveva deciso di dare un taglio netto a quel modo di vestirsi ed aveva optato per un look decisamente piu' aggressivo e sexy, a cominciare proprio dal tipo di calzature che ora pero' la stavano facendo soffrire un po'. Ma ci si sarebbe abituata. Sorrideva pensando a quando si sarebbe trovato di fronte suo marito. Stavolta lo avrebbe guardato veramente dall'alto in basso, ma stranamente non se ne rammaricava, al contrario di cio' che faceva quando era costretta a mettersi delle scarpe col tacco alto. Succedeva raramente, a qualche matrimonio, a qualche festa ed era sempre dispiaciuta nel vedere che il suo adorato marito non riuscisse a guardarla negli occhi. A proposito di Daniel. Chissa' come l'aveva presa quando stamattina lo aveva costretto a preparare la colazione. A giudicare dal sesso che poi avevano fatto e dall'eccitazione che aveva avuto, era propensa a credere che aveva accettato la situazione abbastanza serenamente. In fondo, lei avrebbe potuto veramente costringere il marito a fare quello che lei voleva, superiore com'era dal punto di vista fisico e cominciava a pensare che forse avrebbe dovuto comportarsi ancora in quel modo. Certo, non intendeva picchiarlo sul serio, ma pensava che fosse giunto il momento di essere meno arrendevole di come era stata fino ad allora ed a farsi rispettare un po' di piu'. Non che suo marito le mancasse di rispetto, tutt'altro. Daniel era veramente innamorato di lei e le faceva sentire il suo amore in ogni circostanza, ma a casa non alzava mai un dito ed era costretta a fare sempre tutto lei. All'inizio era stata una sua scelta. Non aveva voluto una persona che l'aiutasse in casa malgrado economicamente se lo sarebbero potuti permettere proprio perche' amava servire suo marito e poi, non lavorando, trovava giusto che fosse lei, la femmina, a fare i lavori di casa. Ma anche quando aveva trovato quel lavoro di agente immobiliare aveva proseguito su quella strada tracciata, anche quando lei tornava a casa stanca per una giornata di lavoro e varie ore trascorse in palestra ad allenarsi. Si stava rendendo conto che forse aveva sbagliato e si era comportata da mamma piu' che da moglie. Qualcosa aveva in mente, ma prima voleva vedere la faccia di Daniel quando si sarebbe presentata davanti a lui vestita in quel modo. Daniel era impaziente di vedere quale fosse la sorpresa che sua moglie aveva in mente. In realta', aveva una mezza idea. Probabilmente, era andata in citta' proprio per comperarsi quegli abiti in lattice che lui avrebbe amato vedere indossati da Rebecca. Quella era l'unica opzione possibile se Weiss si fosse attenuto scrupolosamente a quanto lui gli aveva chiesto. Tra l'altro, si era annoiato durante quella giornata e non vedeva l'ora che lei tornasse. Sbrigate le telefonate di lavoro e dopo un po' di tempo trascorso sul suo portatile, era uscito da casa per fare una passeggiata, con l'unico pensiero rivolto a sua moglie e a cosa lo aspettava al suo ritorno. Penso' anche a cosa era stato in grado di ideare ed a come quella idea si era sviluppata pian piano nella sua mente. Aveva pensato per lungo tempo come fare per convincere sua moglie a cambiare modo di comportarsi con lui, magari solo in quei momenti che precedono il sesso, ma non era mai riuscito a trovare il modo giusto. Da una parte aveva paura di confessare a Rebecca quelle attitudini che aveva scoperto dentro di se per timore di perderla, dall'altra sentiva che ormai quel bisogno che lo pervadeva era diventato troppo consistente per far finta di niente e continuare la solita vita. Aveva necessita' anche di capire cosa significasse sentire su di se il dominio di una donna, di una donna come sua moglie che fosse in grado di attuare quel dominio dall'alto di una evidente superiorita' fisica nei suoi confronti. Fantasticava spesso su come sarebbe potuta diventare la sua vita, ma aveva anche paura di perdere certi privilegi che gli facevano comodo, a cominciare dalla moglie servizievole per finire alla donna assolutamente incapace di guardare un altro uomo e, di conseguenza, completamente sicuro della sua fedelta', cosa abbastanza inconsueta per un uomo sposato con una donna di tale bellezza e intelligenza. Insomma, Daniel voleva il classico piede in due scarpe e non potendo avere l'una e l'altra, ovvero la moglie tutta casa e lavoro, bella ma modesta nell'abbigliamento e poco propensa ad apparire e l'altra, la donna sicura di se, forte, dominante e sexy nel modo di vestire, aveva pensato a questa soluzione: far ipnotizzare sua moglie e farla diventare per una settimana una dominatrice senza scrupoli . Quella settimana gli sarebbe bastata per capire se quello era veramente cio' che voleva, per sapere se fosse riuscito a sopportare il peso di una dominazione totale di sua moglie e soprattutto se fosse in grado di sopportare le inevitabili percosse che avrebbe ricevuto. Sapeva perfettamente che Rebecca era in grado di ridurlo in poltiglia, conosceva la sua forza ed era conscio che lei era in grado di ucciderlo a mani nude e la piccola dimostrazione di quella mattina, quando per poco non gli spezzava i polsi inconsapevolmente, era la prova definitiva. Doveva quindi capire meglio se stesso. Per il momento, l'unica cosa sicura era che lui provava una grossa eccitazione sessuale quando si immaginava sua moglie come sua padrona oppure quando se la immaginava intenta a esercitare parte della sua forza per ridurlo inoffensivo e costringerlo ad obbedirle, ma sapeva benissimo che la sua salute veniva prima di tutto e la sua Rebecca senza freni poteva essere letale. Ecco perche' si era raccomandato col dottor Weiss di insistere affinche' per quella settimana lei stesse attenta a non picchiarlo oltre le sue possibilita' di resistenza. Alla scadenza di quei sette giorni, lui avrebbe fatto una scelta. Se la situazione lo avesse intrigato, avrebbe chiesto a Weiss di praticare un'altra ipnosi su Rebecca, magari chiedendole di diminuire la dose di violenza se avesse scoperto di non essere in grado di sopportarla ad un livello troppo alto. Avrebbe speso altri soldi, ma stavolta la sua scelta sarebbe stata definitiva. Altrimenti si sarebbe tenuto la sua dolce compagna cosi' come l'aveva conosciuta, cercando soltanto di farle cambiare idea sul modo di vestirsi e di praticare sesso. Tutti questi pensieri riempivano la mente di Daniel Goldring quando sua moglie fece ritorno. Fatico' persino a riconoscerla in quei panni. Aveva cambiato completamente look, con una nuova pettinatura, un nuovo colore di capelli, truccata, con un rossetto adorabile che delineava le sue bellissime labbra. Quella biondona che stava sulla porta con diverse buste in mano, sorridente, era proprio Rebecca. Il primo pensiero che ebbe era ovviamente che l'ipnosi del dottor Weiss stava cominciando a dare i suoi frutti. E che frutti! Rebecca era semplicemente splendida ed anche il suo abbigliamento era conforme alla nuova donna che gli appariva sulla porta di casa. Il vestito che indossava le arrivava poco sopra al ginocchio ma era decisamente aderente, di un color nocciola che le stava d'incanto e gli stivali di camoscio col tacco alto erano perfettamente intonati. Aveva anche un cappotto delizioso che Rebecca, appena entrata in casa, apri' maliziosamente per far veder a suo marito come fosse vestita. Daniel penso' che non aveva mai visto una creatura piu' bella e piu' desiderabile. Non era vestita da dominatrice come nei suoi sogni ad occhi aperti, ma da giovane donna conscia della propria bellezza. Rebecca si tolse il suo cappottino e giro' su se stessa " Come sto amore? Non saro' troppo provocante vestita cosi'?" Daniel si strofino' gli occhi e si avvicino' a sua moglie. Le prese una mano e le fece fare una nuova giravolta " Sei bellissima!" riusci' solamente a dire " Ho deciso di darti ascolto e di cambiare il mio look. Devo ammettere che forse avevi ragione" fece Rebecca godendosi gli sguardi ammirati di suo marito "Il mio guardaroba era decisamente passato di moda ed ho deciso di dargli una rinnovata. Ho comprato anche un sacco di altre cosine, tesoro. Guarda quante buste. Ho speso una fortuna ma spero che ne sia valsa la pena" " Ne � valsa sicuramente. D'altronde sono soldi tuoi ed e' giusto che tu li spenda come meglio credi" asseri' Daniel che poi si avvicino' a sua moglie per darle il solito bacio di benvenuta. Dovette alzarsi sulle punte dei piedi per poterlo fare, considerando i tacchi di Rebecca e questo lo eccito' notevolmente. Malgrado fosse di statura normale, si sentiva cosi' piccolo di fronte a sua moglie e non pote' fare a meno di considerare come tale situazione fosse intrigante " Ed il colore dei capelli? Come sto bionda? Sai, avevo delle remore a tingermeli, non l'avevo mai fatto, ma il parrucchiere mi ha assicurato che questo colore mi avrebbe donato molto" " Aveva perfettamente ragione. Sei perfetta, amore mio " Ed allora signor Goldring, che ne dici di fare una bella cenetta a lume di candela?" chiese Rebecca entusiasta. Le piacevano quegli sguardi. Oh si se le piacevano. Che scema che era stata fino ad allora a rinunciare a tutto questo. Per non parlare degli uomini che aveva fatto rivoltare quando, poche ore prima, si trovava in citta'. Quella vacanza era cominciata proprio col piede giusto " Che ne diresti se fossi io a prepararti la cena, signora Goldring? Mi sembra il regalo giusto per festeggiare la tua bellezza. E poi non vorrei farti arrabbiare troppo. Stamattina mi hai costretto a prepararti la colazione e per poco non mi spezzavi i polsi. Non credevo che tu fossi cosi' forte" replico' a sua volta Daniel mentendo. Conosceva benissimo quali fossero le potenzialita' di sua moglie, ma voleva forzare un po' la mano a Rebecca, farle capire che lei poteva permettersi di osare e la donna sorrise " Si, credo proprio che accettero' la tua offerta. Mi piace l'idea che tu faccia delle cose per me. E a proposito ... .. Mi sembra strano che tu ti sia meravigliato della mia forza. Credevo che sapessi che sono molto brava e molto forte" " Lo sapevo ma non credevo che tu lo fossi fino a quel punto" " E non hai visto niente, credimi. Beh, e' ora che tu vada a preparare la cena allora. Io mi metto a leggere un po'. Di solito non trovo mai il tempo di leggermi un buon libro in santa pace e ho intenzione di rilassarmi" " Fai pure amore, ma non ti cambiare, mi raccomando. Sei cosi' bella ... ." Rebecca sorrise di nuovo " Non ci penso nemmeno. C'e' in programma una cena intima con mio marito e voglio essere bellissima" concluse la donna. La serata era stata splendida ed il dopo cena lo fu ancora di piu'. Per la terza volta nello stesso giorno Daniel fece l'amore con sua moglie. Una specie di record per loro. Pero', con sommo dispiacere dell'uomo, Rebecca non si dimostro' particolarmente aggressiva e dominante. Ma Daniel non poteva certo lamentrarsi. In quei due giorni trascorsi dalla moglie sotto ipnosi, molte cose erano cambiate e l'uomo si addormento' pensando a cio' che lo attendeva nei giorni seguenti. Anche Rebecca prese subito sonno dopo il sesso, senza riuscire a spiegarsi i motivi dei suoi cambiamenti. Ma l'ultimo pensiero prima di addormentarsi fu che la nuova situazione le piaceva molto e che non sarebbe voluta tornare indietro per niente al mondo. Il mattino seguente, come sempre, Rebecca si sveglio' molto prima del marito. Appena apriva gli occhi, lei era abituata ad alzarsi immediatamente. Non le piaceva poltrire dentro il letto ed amava stare sempre in movimento. Abitualmente, appena alzata si metteva al lavoro in casa, terminando di rassettarla e poi preparando la colazione a suo marito, ma si trovava in ferie e riteneva giusto cambiare un po' le sue abitudini. Tanto per cominciare, aveva deciso che anche quel giorno sarebbe andata a correre e si mise di nuovo la tuta uscendo di casa di buon passo. Quelle corsette di un ora le servivano per mantenersi in forma perfetta, visto che per quella settimana non poteva andare in palestra ad allenarsi. In seguito, avrebbe pensato alla colazione ed a pulire la casa. Ma perche' dovevano toccare proprio a lei questi lavori? D'altronde, lavorava e guadagnava al pari del marito e cominciava a non trovare giusto che solo lei si occupasse di queste cose. Mentre correva di buona lena stava riflettendo sul proprio matrimonio e si stava rendendo conto che aveva viziato troppo Daniel ed aveva deciso che bisognava cambiare sistema con lui. E se avesse obiettato? Oh, in quel caso forse avrebbe dovuto ricorrere alle maniere forti, ma non credeva che suo marito sarebbe stato cosi' idiota da mettersi contro di lei. Lui sapeva benissimo che lei era molto piu' forte di lui ed il fatto che, fino a quel momento, lei non se ne fosse approfittata, non significava certo che lui dovesse tirare troppo la corda. La sua ora di corsa intanto era terminata. Non si sentiva neanche troppo stanca, anzi, le sembrava che i minuti fossero volati. Prima di rientrare in casa si soffermo' altri minuti facendo esercizi di stretching e di respirazione ed infine varco' la soglia. Daniel ancora dormiva. Il solito pigrone. Rebecca lo scuote' con vigore " Ti sembra il caso di svegliarti?" lo rimprovero' " Ma sto in ferie, tesoro" si lamento' l'uomo, faticando ad aprire gli occhi" " Ferie o no, e' ora che ti alzi e che prepari la colazione mentre io vado a farmi la doccia" " Sta per caso diventando un abitudine? Perche' di nuovo io?" chiese Daniel fingendo di lamentarsi. In realta' aveva il cuore che gli batteva forte per l'emozione. L'ordine di Rebecca stavolta era stato perentorio e la sua risposta era solo provocatoria, per stimolarla ulteriormente. Rebecca infatti s'irrigidi'. Sentiva una strana rabbia salirle per tutto il corpo, una rabbia che non aveva mai avuto nei confronti di suo marito. Gli prese il braccio e lo sollevo' quasi dal letto " Perche' di nuovo te? Per un sacco di motivi" replico' la donna a voce alta " Perche' finora e' sempre toccato a me e non mi sembra giusto, perche' mi sono stancata di farti da balia ed infine perche' sono piu' forte di te e non ti conviene metterti contro di me. Oppure vuoi provare?" Daniel rimase senza fiato. Ora si che cominciava a prenderci gusto. Quella donna di fronte a lui non era piu' la sua mogliettina devota ma una donna che cominciava a prendere coscienza della sua superiorita'. Proprio quello che lui andava cercando. Rimase indeciso se provare a stimolarla ulteriormente o meno ma poi decise che per il momento era meglio accettare l'ordine di Rebecca. In seguito si sarebbe regolato su come comportarsi " Hai ragione amore. Vado io Non c'e' bisogno che tu ti arrabbi" rispose semplicemente " Bene Daniel. Vedo che hai capito la situazione. Ma credo che dovrai farci l'abitudine perche' le cose stanno cambiando" Rebecca gli lascio' il braccio e si giro' . Prese un accappatoio dall'armadio e si diresse verso il bagno lasciando Daniel solo con i suoi pensieri. Era tutto molto eccitante per lui ed era solo l'inizio, appena il terzo giorno. Quei soldi dati al dottor Weiss erano stati proprio ben spesi, al contrario di quanto aveva immaginato fino al giorno precedente. Si alzo' e si diresse verso la cucina per preparare la colazione per lui e per quella straordinaria e bellissima donna di sua moglie. Gli piaceva servirla, fare le cose che lei gli avrebbe ordinato e stava gia' pregustando il seguito di quella giornata che era appena iniziata. La colazione era pronta da qualche minuta quando Rebecca fece il suo ingresso in cucina e Daniel rimase a bocca aperta ad ammirare la bellezza di sua moglie. Aveva indossato una di quelle cosine comprate il giorno precedente e l'uomo non pote' fare a meno di rimanere senza fiato. Si trattava di una gonna che le rimaneva ben sopra il ginocchio di colore avorio, aderente quel tanto da fasciarle il suo delizioso sederino sopra il quale aveva messo un grazioso pulloverino delle stesso colore, anche questo fasciato al punto giusto da mettere in risalto il seno di Rebecca assolutamente strepitoso. Le calze abbinate e gli stivali di camoscio con il tacco alto, ma soprattutto un trucco curato con un bel rossetto invitante, completavano l'opera " Cosa hai preparato per colazione?" esordi' la giovane donna mettendosi seduta " Aspetta amore, fatti ammirare. Sei bellissima" sospiro' Daniel prendendole la mano ed invitandola ad alzarsi. Aveva il cuore che gli batteva forte come al primo appuntamento. Rebecca lascio' fare e si alzo' facendo una piccola giravolta " Sto bene vero? Credo di essere stata una stupida a nascondere la mia bellezza ed ho deciso invece di metterla in risalto. Da un paio di giorni ho avuto quasi una folgorazione in proposito. Non so cosa ne pensi e devo dire che la cosa mi interessa relativamente. Se ti piace avere una moglie come me, bene, ma se sei geloso e vuoi impedirmelo credo che tu possa togliertelo dalla testa e dovrai fartene una ragione Daniel. Anche perche' ho intenzione di comprare degli abiti ancora piu' sexy. Ancora non so cosa, ma so che lo faro'" Daniel Goldring sorrise. Eccome se era geloso. Andando in giro vestita in questo modo, qualunque maschio che fosse degno di essere etichettato come tale, avrebbe guardato sua moglie, l'avrebbe ammirata e, di conseguenza, avrebbe invidiato lui. Ma per quella settimana, per quei rimanenti quattro giorni, lui voleva ancora di piu' e sapeva benissimo che se le sue istruzioni fossero state rispettate alla lettera, fra poco lui l'avrebbe vista cosi' come se la sognava ormai da tanto tempo. Certo, non avrebbe accettato che lei fosse andata in giro vestita come nei suoi sogni e per questo aveva chiesto espressamente a Weiss l'imperativo di farla rimanere nella casa al mare, per essere soltanto lui a poter godere della visione di Rebecca. Ma cosi' vestita invece, pur essendo decisamente molto piu' sensuale del solito, era pur sempre un look portabilissimo e di classe e che rientrava in certi parametri " Sono felice invece, amore. Sono felice che tu finalmente abbia deciso di rinnovare il tuo guardaroba e di vestire come una giovane donna che puo' permettersi di osare" " Bene Daniel! Ed io sono contenta che tu abbia accettato il mio cambiamento. In caso contrario non so come avrei potuto reagire" Iniziarono a mangiare, ma era abbastanza evidente che c'era tra di loro un'atmosfera abbastanza strana. Rebecca, solitamente molto loquace, era invece silenziosa, immersa in strani pensieri. Ma anche Daniel era in silenzio. Dopo una giornata di transizione, finalmente le cose stavano prendendo la piega da lui desiderata ed aspettava gli eventi. La giovane donna invece, rifletteva su tante cose. Incredibilmente, stava vedendo certi aspetti che riguardavano se stessa e la sua vita matrimoniale in modo diametralmente opposto rispetto a come li vedeva fino a poco tempo prima. Si sentiva veramente diversa, anche se doveva ammettere che era ancora molto confusa. La colazione intanto era terminata e Rebecca si alzo' " Ho voglia di scendere in paese. Immagino che anche tu dovrai farlo visto che bisogna comprare dei cibi. Ieri ho visto che le provviste stanno per terminare. Mi metto a leggere qualcosa e fra una mezz'ora esco. Se vuoi venire con me fatti trovare pronto. Fai i piatti, pulisci la cucina e poi vestiti" Ancora un ordine perentorio da parte di sua moglie. A Daniel piaceva immensamente quel tono, quella sicurezza che lei dimostrava, ma ancora una volta provo' a stimolarla nel tentativo di vederla ancora piu' dominante " Ma perche' non li fai tu i piatti? Non la pulisci tu la cucina? Io non faccio in tempo a fare tutto quanto e soprattutto non ne ho voglia" Rebecca si giro' di scatto verso suo marito. L'ordine di ripulire la cucina le era venuto spontaneo, non lo aveva certo preparato, ma lo trovava giustissimo. Come si permetteva suo marito di mettere in discussione quell'ordine? Aveva certo bisogno di una lezione. Doveva imparare una volta per tutte che certe gerarchie erano ormai da mettere in discussione. Anzi, erano totalmente cambiate. La donna tutta dedita a suo marito stava scomparendo e lui doveva imparare a prendere atto che di fronte aveva una nuova Rebecca, una donna che aveva tutto il diritto di impartire ordini. Ne aveva diritto perche' ... ..Si, Rebecca si sentiva superiore a suo marito. Era superiore a lui e questo le dava il diritto di prendere certe decisioni. Era superiore a lui in tutto cio' che faceva. Per tanti anni aveva messo da parte questa superiorita', l'aveva nascosta, ma era arrivato il momento di mostrarla. Sentiva questo bisogno, lo riteneva imprescindibile nel nuovo rapporto che voleva instaurare con Daniel e agi'. La mattina precedente, per la prima volta nella sua vita, aveva fatto capire chiaramente a suo marito che lo avrebbe potuto battere, che avrebbe potuto fargli del male, che avrebbe potuto addirittura annichilirlo se solo avesse voluto, ma lo aveva fatto con un alone di gioco. Stavolta fu seria. Con la sua mano destra prese il polso di Daniel con una rapida mossa mettendolo in condizioni di non poter reagire. A quel punto poteva fare qualunque cosa con lui. Avrebbe potuto persino spezzarglielo con una facilita' estrema, semplicemente facendo una torsione del suo braccio, ma non voleva arrivare a questo, non per il momento almeno. Si limito' a stringerlo, usando una piccola parte della sua notevole forza, quella forza che lei aveva sempre saputo di possedere ma che non aveva mai voluto mettere in mostra, una forza di gran lunga superiore a quella di Daniel e a quella della maggior parte degli uomini, una forza derivata dalla sua passione, dai suoi lunghi e duri allenamenti e dalla sua struttura fisica particolarmente adatta " Forse non mi sono spiegata bene. Ti ho detto che dovrai essere tu ad occuparti della pulizia della cucina e non credo ti convenga contraddirmi Daniel. Anzi, gia' che ci siamo, mettiamo in chiaro la situazione. Sarai tu ad occuparti di tutto quello che concerne le faccende domestiche. Comincerai appunto con la pulizia della cucina e proseguirai poi con il pranzo e via discorrendo. E gia' ti ho detto che non ti conviene mettere in discussione cio' che ti dico ma evidentemente devo usare le maniere dure per farmi capire" Daniel Goldring urlo'.. Sua moglie con una semplice torsione le stava infliggendo un dolore indicibile. Era dunque questo cio' che lui cercava? Cominciava a capire cosa significasse essere nelle mani di un'altra persona ed in particolare di sua moglie. Oh si, gli piaceva particolarmente tutto questo, lo aveva atteso per anni ed anche se non sopportava tutto quel dolore, non poteva fare a meno di provare un'insolita e sorprendente eccitazione sessuale. Avrebbe obbedito a sua moglie con gioia. Quella straordinaria creatura meritava la sua devozione e la sua sottomissione. La torsione intanto, lo aveva costretto ad inginocchiarsi al cospetto di Rebecca " Si amore, scusami, hai ragione. Mi occupero' io di tutto. Pero' non ti arrabbiare, ti prego. Cosi' mi fai male" Rebecca lascio' il polso di suo marito soddisfatta. Aveva avuto quello che si meritava. Ma si sentiva strana. Quella situazione, con lui che si era dovuto inginocchiare davanti a lei senza poter opporre la minima resistenza, le aveva creato una strana sensazione, una sensazione molto piacevole, molto simile a quando lui la toccava e stavano per fare l'amore, ma con un'intensita' decisamente maggiore. Si sentiva addirittura bagnata nelle parti intime e si rese conto che aveva un bisogno impellente di fare sesso. Guardo' per un istante Daniel che nel frattempo stava obbedendo al suo ordine e si era messo a riassettare la cucina. Gli piaceva immensamente quella scena, vedere con quale facilita' lo aveva costretto a fare cio' che lei gli aveva ordinato, ma c'era tempo per fare quello. Adesso aveva in mente altro. Doveva togliersi quella strana ansia che la stava attanagliando. Si avvicino' a lui e da dietro gli prese le mani costringendolo a lasciare i piatti che stava pulendo ed inizio' a baciarlo sul collo. Daniel, gia' eccitato notevolmente per quello che era avvenuto in precedenza, chiuse gli occhi per il piacere che provava. Rebecca lo giro' mettendolo di fronte a lei " Finirai le pulizie piu' tardi" gli disse prendendolo per un braccio e trascinandolo per alcuni metri fino al tavolo di cucina. Si tolse la gonna e le calze con movimenti rapidi. Aveva bisogno del sesso di Daniel. Ne sentiva un bisogno pazzesco, un desiderio che non aveva mai avuto nella sua vita. Fino a due giorni prima, il sesso era stato soltanto il giusto completamento dell'amore che provava per suo marito, ma adesso ne sentiva invece il bisogno fisico. Si mise seduta sul bordo del tavolo, e attiro' suo marito di fronte a se, togliendogli la maglia che aveva con violenza " Adesso togliti i pantaloni, presto" gli ordino'. Non ci furono preliminari. Ambedue erano gia' eccitati al punto giusto e Daniel penetro' sua moglie con tutta la passione che sentiva, con tutto il piacere che la visione di quella splendida donna gli procurava, con un desiderio che mai prima aveva provato. Era il culmine dell'erotismo, della sensualita', con Rebecca che lo tirava a se per sentire meglio il suo sesso, respirando a fatica e rovesciando la testa all'indietro. Quando terminarono, non ci furono coccole. Rebecca quasi spinse Daniel lontano da lei, come se, dopo aver raggiunto il migliore orgasmo della sua vita, le desse fastidio la sua vicinanza. Daniel era esausto ma, al contrario di sua moglie, aveva bisogno del contatto con la splendida pelle di sua moglie e si avvicino' a lei cercando la sua bella bocca. Rebecca accetto' dapprima il suo bacio, ricambiandolo con passione, poi scese dal tavolo e prese suo marito per il mento " Vale ancora quello che ti ho ordinato prima. Hai sempre mezz'ora per essere pronto se vuoi venire in paese con me, altrimenti ti lascio qui' da solo. Intesi?" " Si amore mio, intesi" fece Daniel, orgoglioso del modo in cui sua moglie si stava comportando. Aveva avuto bisogno di un aiuto esterno, di essere ipnotizzata, ma adesso lei era diventata la vera dominatrice che lui desiderava, forte ed autoritaria. La sua indiscussa padrona. Fine terza puntata Per critiche e curiosita'. Inviate una mail a davidmuscolo@tiscali.it